La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, September 16, 1922, Image 1

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    I A LIBI 114. PAliai jA
1 forti caratteri sono ili Dei
Supremi della Storia Nazionale.
Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore
1626 So. Broad Street
A.NNO V. - Numero 36
IMPRESSIONI SINTETICHE
Quando S. E. Rolandi Ricci,
Ambasciatore italiano agli Stati
Uniti, iniziò, per la prima volta,
la gita degli studenti italo-ame
ricani.in Italia, lo fece allo sco
po di farci vedere e constatare
le bellezze naturali dell'ltalia;
per darci una prova migliore
dell'affetto grande che gli ita
liani d'ltalia hanno verso di noi
emigrati;'dell'ospitalità e gene
rosità vera che essa ci avrebbe
prodigata. L'altro scopo di
maggiore importanza era quello
di metterci sotto I nostri occhi
le prove evidenti e tangibili del
le sofferenze morali e materiali
sopportate eroicamente da un
piccolo ma grande paese, come
la Patria dei nostri genitori, du
rante il periodo bellico pei/ la li
bertà del suo popolo, quando le
mancava il puro necessario, co
me esempio i' carbone e il ferro,
le due più inportanti materie.
Constatammo la generosità
dell'ltalia dal momento in cui vi
mettemmo piede; quando cioè
incominciammo a goderci i pri
vilegi delle ferrovie dello Stato
che ci concessero un vagone spe
ciale, preso ai tedeschi durante
la guerra; essa, in America, ci
aveva già condonato i visa-fees
per i passaporti prima di partire
e ci fu estremamente ospitale
durante le nostre visite alle sue
belle opere di arte, industria e
commercio.
Mentre noi attraversavamo
di giorno in giorno, le città visi
tate c'imbevevamo di spirito ita
liano, apprezzavamo la cordiali
tà latina, le cortesie che ci si
prodigavano. Noi ci sentivamo
orgogliosi di essere discendenti
di cittadini italiani.
Che gioia quando sbarcammo
a Napoli! Superba città per le
sue bellezze naturali, circondata
dal mare, essa appare un immen
so giardino incantato. Il Vesu
vio di tratto in tratto emana del
le correnti di fumo e di lava ed
al volgo il panorama del grande
vulcano sembra una qualche co
sa di misterioso.
♦ ♦ *
Ci siamo recati a Palermo,
metropoli della Sicilia, la città
che è circondata da vastissime
pianure coperte di alberi di a
grumi; quella vasta regione è
conosciuta col nome dei "24
giardini d'oro
Ovunque, come del resto in
tutte le città italiane si trova
no opere dell'arte della pittura
e scultura. Nel Duomo della vi
cina borgata di Monreale si os
serva Cristo dipinto, opera me
ravigliosa quasi unica e rara.
Il teatro Massimo, uno dei prin-|
cipali teatri d'ltalia, ha un fron
tespizio artistico e costoso che
attrae sùbito l'atenzione del pas
sante. Un altro teatro, che por
ta il nome dell'eroe della cami
cia rossa, Garibaldi il quale
tanto fece per la libertà dell'l
talia, anch'esso è maestoso, sia
per la sua costruzione che per i
lavori di architettura. Ve ne so
no ancora tante e tante altre di
opere di cui bisognerebbe far
menzione. Chi non conosce il
cuore dei siciliani resta sorpreso
della calda ospitalità che quel
popolo fa al visitatore.
* * ♦
Siamo a Roma ! Occorrerebbe
ro volumi interi per potere som
mariamente parlare delle sue
bellezze, dei suoi lavori artistici,
dei mastodontici monumenti.
Non vi è opera d'arte che non
esista nella città delle tre civil
tà. Dovunque, in ogni via, ad
ogni angolo, dapertutto bisogna
soffermarsi per ammirare. Il
Vaticano l'abbiamo trovato su
perbamente imparagonabile a
qualunque edificio per lo stile
che riproduce le diverse epoche.
Facciamo ora astrazione delle
bellezze della città eterna ed en
triamo nel Quirinale dove una
grande figura di democratico.
Sua Maestà Vittorio Emanuele
111, ci aspetta. Egli èun uomo
franco, leale, affabile, di vasta
coltura, cuore grande e genero
so. E' COSJ\ veramente rara in
contrare un sovrano che affabil
mente si intrattiene a discorrere
con voi per circa un'ora, che vi
domanda e che vi dà spiegazio
ni e schiarimenti, come se voi
foste suoi amici intimi. _ Egli
aspettava fin dalle ore 7.30 di
mattina; prese vivo interesse al
la nostra gita e s'informò minu-
, tamente da ognuno di noi del
1 luogo di nascita dei nostri geni
, tori, dei nostri studi, ecc.
Fummo presentati da S. E.
- Rolandi Ricci e dal Generale
2 Guglielmotti i quali mostrarono
; a Sua Maestà il loro rammarico
5 per l'assenza "orzata del Venera
; bile Supremo dell'Ordine Figli
i d'ltalia, dovuta ad insolazione
■ che lo tenne inchiodato a letto.
> Sua Maestà mostrò il Suo rin
i crescimento. Era presente pe
> rò il D.r Bonaschi.
Di Sua Santità Pio XI ripor
; tano gratissimo ricordo. Egli ci
■ impartì la Santa benedizione.
i
♦ « *
La bella Firenze, la patria di
Dante, di Macchiavelli, di Leo
: nardo da Vinci e di tanti altri
uomini grandi, e di illustri scien
ziati letterati ed artisti è attra
entissima come lo sono pure la
intellettuale Bologna, la superba
Venezia, la industriosa Milano,
il pittoresco Lago di Como, To
rino, Genova e tante altre che
teniamo scolpite nel cuore. Io
credo che non vi sieno le eguali
al mondo.
Di queste città bisognerebbe
ricordare specialmente il Duomo
di Milano, ricco di architettura
in stile gotico. In esso tutte le
arti possono ammirarsi.
Ed a San Marco di Venezia, vi
è opera di arte che non vi esi
sta?
• * #
Non è possibile dimenticare
tanta bellezza di cui si arrichi
sce l'ltalia. Solo i critici a
buon mercato non vogliono ri
conoscergliela.
Eppure ve ne sono tanti, anzi
molti qui in America i quali osa
no dire che l'ltalia è il paese del
"dolce far niente." Bisognerebbe
pestare la coda a gente malvagia
che si permette di sparlare dell'l
talia. Da un'altra parte bisogna
compatire tali esseri perchè i
gnoranti che non conoscono
quanto ha sofferto l'ltalia, quan
ti sacrifici essa ha sopportati
con rassegnazione, quanto san
gue ha versato per la civiltà del
mondo intero nell'ultima guer
ra: 500,000 fratelli morti glo
riosamente sui campi di Susega
na, Conegliano, Neversn, Mon
tello, Vittorio Veneto, Monte
Grappa.
Gli antichi Romani solevano
dire che non con l'oro ma col fer
ro si sarebbe riscattata Roma;
i soldati dell'ultima guerra ri
scattarono col loro sangue le ter
re irredenti e ridiedero la liber
tà ai popoli.
i L'ltalia merita da tutti la loro
ammirazione perchè specialmpn
te oggi occupa il primo posto
nel mondo politico, sociale, eco
nomico ed intellettuale.
» * *
Non vi è cosa più bella che
ricordare il pellegrinaggio da
noi compiuto proprio in un mo
mento in cui i rapporti italo-a
--mericani sono amichevoli ; in un
momento in cui le controversie
politiche sono cessate.
Per tutto questo e per l'affetto i
grande che in me esiste per l'l
talia mi auguro che si mantenga
eternamente indissolubile que
sta fratellanza.
L'America non ci perde nulla
perchè l'ltalia si trova in condi
zioni industriali e commerciali
tali, che solo noi possiamo aver
ne una cognizione esatta, noi che
siamo stati testimoni oculari del
la sua rinascita.
Bisognerebbe vedere il fun
zionamento dei cotonifici in Na
poli e nella Lombardia dove so
no impiegati un quantitativo di
personale che \aria da 5000 a
GOOO operai. Essi ricevono il co
tone crudo dagli Stati Uniti e lo
lavorano per metterlo in condi
zione da potersi usare manifat
turato in America.
Non è vero che l'ltalia in
quanto alle industrie è una Na
zione inetta.
Visitammo tutti i suoi stabi
limenti, coire ad esempio quello
di Pneumatici Pirelli, nel quale
lavora un numero di 15,000 o
perai circa, e che esporta il suo
prodotto di gomma in tutti gli
stati esteri. Visitammo la Fiat
o tutti gli Stabilimenti metal
lurgici, la Compagnia Generale
di Elettricità, la Franco Tosi,
l'Ansaldo, e tante altre che tro-
«,
U" AVANTI SEMPRE, CON L_ A FIACCOLA I INI PUGNO "CI
PHILADELPHIA, PA., SABATO, 16 SETTEMBRE, 1922
SULL'ITALIA
vammo tutte in pieno lavorìo.
A Milano la ditta Marelli haj
12000 operai ; ad essa difficil
mente è paragonabile qualunque
stabilimento del genere in Fila
delfia, sia per il funzionamento
che per il suo prodotto.
Non bisogna prestar fede a
taluni giornalisti, stupidi ed i
gnoranti, denigratori del bello,
i quali riferiscono cose false e si
permettono di sparlare degli ita
liani e dell'ltalia come se questa
fosse una delle peggiori Nazioni
europee. Essi non sono altro che
serpi velenosi solo degni di pie- 1
tà, che tentano di avvelenare la 1
mente ed il cuore nobile degli
Americani e far loro credere!
che gl'ltaliani sono degli inetti,
,
I
!
i
\
Il figlia del nostro direttore, lAntonio Di Silvestro, nel (paese
dove nacque suoo padre, davanti la residenza del signor Giovanni
Barone, circondato da cugini ed ammiratori.
degli incapaci e che l'ltalia sia
una cenerentola.
L'ltalia oggi può dichiararsi
d'essere una Nazione a livello
delle altre del continente per lo
sviluppo delle sue industrie e per
Le attivila' del Commissario
generale italiano
Ottawa, Canadà, 9 Sett.
Il Commissario Generale del
l'Emigrazione De Michelis, en
trato Canada da Uniti sta'
percorrendo centri principali
per prendere contatto autorità
nazionali. Stampa canadese
pubblica articoli elogiosi nostro
Paese e organizzazione Com
missariato. Dopo Montreal dove
conferì con Governo Provincia
le De Michelis fu ricevuto capi
tale Ottawa da Governo Federa
le, col quale stabilì accordi per
facilitare ingresso e impiego
lavoratori italiani. Pomeriggio
ieri ebbe luogo Palazzo Federa
le conferenza con Sottosegreta
ro lavoro Brown e Ministri im
migrazione delle Provincie On
tario Alberta British Colum
bia. Ministro lavoro Murdock
offerta colazione al Club Rireau
cui presenziavano alcuni rap
presentanti Governi Provinciali.
Oggi nella Città di Toronto do
ve ha luogo grande esposizione
Canadese Commissario Generale
accompagnato da Console Conte
Bolognesi Ispettori emigrazione
Bnardelli - Mariani - Ju rice
vuto con trrande deferenza e gli
fu offerta colazione dal Comita
to Esposizione. Furono pro
nunziati discorsi dal Ministra
Agricoltura da Presidente Espo
sizione da Ispettore Canadese
Imigrazione a Londra da DÉ
Michelis molto applaudito. Pre
sidente disse che questa riunio
ne era stata una delle più bril
lanti finora tenute tanto ch<
poteva dirsi Italian Day. Visi
ta Commissario Generale è se
guìta da nostre collettività cor
|lo sviluppo commerciale che va
( sempre crescendo.
Questa constatazione la faran
no, me lo auguro, gli studenti
ohe, anno per %nno, vi si reche
ranno a visitarla.
i
» * »
Non posso chiudere questo
mio modesto scritto senza tribu
tare un omaggio sentitamente
sincero agli Illustri Senatore Ro
landi Ricci e Generale Emilio
Guglielmotti per il vivo interes
samento che Essi hanno preso
alla nostra gita.
Il Generale ci ha seguiti per
una gran parte del nostro itine
rario, ci è stato sempre a fianco
|in Napoli ed a Roma, alcune
volte usciva e discuteva' con noi
studenti, ci chiamava col nome
'di battesimo; era insomma il no
stro padre ed il nostro compa
gno.
Gli italiani di America debbo-
no essere grati a questo Distinto
Generale come debbono esserlo
verso S. E. Ricci che ha portato
una nuova Ilice fra gl'italiani di
America.
Antonio Di Silvestro
| vivo interesse data la grande de- j
ferenza con cui è accolta dalle ■
! Autorità e data l'importanza che ]
! gli viene accordata da tutta la ,
stampa locale, segni evidenti ,
•jella simpatia che riscuote qui ,
j nostro Paese. Commissario
Generale parte per il Nord del
Canada e rientrerà Stati Uniti \
dalla costa del Pacifico dopo a- ,
! ver visitato più notevoli gruppi i
jiostri colonizzatori agricoli.
t Consolato d'ltalia;
! COMUNICATO CONSOLARE
Riceviamo e integralmente
> pubblichiamo :
Phila., Pa., 8 IX '22.
Si porta a conoscenza degli
■ interessati che con recente cir
• colare dei RR. Ministeri della
• Guerra e della Marina sono sta
: te emanate le norme per lacon
-1 cesione della medaglia interal
leata della Vittoria.
A tale concessione hanno di
- ritto i militari, militarizzati ed
che ottennero il di
-2 stintivo delle fatiche di guerra
3 istituito con R. Decreto 21 mag
e gio 1916, ed i militari, militr.-
- rizzati ed assimilati i quali, non
i avendo ottenuto tale distintivo,
- abbiano, in ogni caso, prestato
i- servizi© per almeno 4 mesi in
o zona di giurisdizione delle ar
mate, stando a disposizione delle
autorità mobilitate o collaboran
do direttamente con l'Esercito
e operante.
■- Coloro i quali ritengono di ti
)- ver diritto alia detta medaglia
|_ debbono presentare alla R. Au
e torita' Consolare, nella cui giu
. risdizone risiedano, una doman
" da da cui risultino chiaramente
** indicati: nomo, cognome, pafer
n nità, comune di nascita, classe
di leva, distretto militare, (se
militare di truppa) deposito (se
ufficiale) cui l'interessato ap
partiene, nonché le indicazioni
sommarie, nonché le indicazioni
ed il loro preciso indirizzo in A
merica.
Il Regio Console:
L. SILLITTI.
*
CONCERTO E BALLO
DEL CENACOLO DA VINCI
L'ufficio di segreteria del Ce
nacolo Leonardo da Vinci ci co
munica quanto appresso:
Il Cenacolo Leonardo da Vinci,
nella sua ultima seduta del gior
no 8 settembre corrente, unani
mamente deliberava di dare un
grandioso concerto e ballo sotto
l'alto patronato dell'illustrissi-
TIO Regio Consolo d'ltalia. Cav.
Uff. Luigi Sillitti, e di devolver
le il 50 per cento del ricavato
ietto a beneficio degli Ex-Com
jattenti Italiani più bisognosi,
luì residenti.
11 concerto e ballo avrà luogo
a sera ili giovedì 9 novembre
irossimo, nella grande sala del
.u Lu Tempio. 1337 Spring.
iarden Street. Il comitato orga
lizzatore del concerto, al quale
irenderanno parte ben noti ar
isti si compone dei seguenti Sig.
intonino Scarduzio, Pasquale
)el Vecchio, Beniamino Tarta
ra, Ferdinando Titomanlio, A.
ÀU7.7À, Giovanni Cianciarulo,
Raffaele Romano, Prof. Pasqua
s Seneca. Filippo Bocchini, ar
ista Giuseppe Brocato.
Oltre ai predetti, il Comitato
lallo si compone dei seguenti
; igtf.:
)ottor Giuseppe Fabiani, Avv.
Eugenio Alessandroni, Avv. Jo
eph F. Baldi, Avv. Michele des
olano, Ario Fiamma, Raffaele
Cavalieri, Nicola Romano, Dot
or Giuseppe Marcucci, Dottor
'enanzió Angelucci, Dante Pi
rossi, Dottor Vico Ciccone. C.
Costantini, artista Giuseppe Do
lato, Anthony Donato, Cav.
ìiuseppe D'Andrea.
I biglietti saranno posti in ven
lita nella entrante settimana, al
jrezzo di Dollari Tre, con diritto
i condurre seco una signora. Per
igni signora in più il prezzo del
righetto speciale è stabilito a dol
ari Uno.
II Cenacolo avrà la sua prossi
ma seduta la sera di martedì
19 corrente, alle ore
< 30, nei soliti locali sociali al
104 So. Broad Street, ed a tal
iopo l'Ufficio di Presidenza ri
tolge viva preghiera a tutti i
nembri di essere presenti, do
lendosi discutere e prendere op
portuni accordi per assicurare
J ii successo al concerto in parola
lato anche lo scopo patriottico
ì filantropico cui mira.
Si rammenta, inoltre, che tutte
e persone di ambo i sessi, dell'e
tà da 18 ani in poi, anche non fa
:ertti parte del Cenacolo, che ab
biano certi requisiti ed un certo
talento musicale e vogliano far
parte della Sezione Corale, recen
mente costituitasi, in seno al Ce
nacolo stesso, potranno rivolger
si al sig. Antonino Scarduzio, il
:juale è incaricato dell'esame de
urli aspiranti per rifer'rno allo
apposito Comitato per l'ammis-
Mone.
Il Sig. Scarduzio è reperibile
ili suo studio, al No. 1304 So.
Carlisle Street, tutti i igorni
dalle ore una alle ore otto pome
ridiane.
C. Costantini,
Segretario
NELLA NOSTRA FAMIGLIA
La mattina di lunedì scorso,
nella chiesa di Santa Rita, è sta
ta detta una messa in suffrag
io del signor Salvatore Cali
fano, padre della signora mo
glie del nostro drettore, decedu
to l'anno scorso uopo la mezza
notte del 10 settembre.
Assistevano alla celebrazione
religiosa la vedova, signora An
gelina, i figli ed i parenti.
Partenze da Ptiiladelphla
Vine Street Pier
AMERICA 20 Settembri
TAORMINA 20 Ottobr.
TACR **!>?*. 6 Dicembri
Per una riforma nei Consolati
VI
La verità' innanzitutto
In omaggio alla verità, a que
sta Dea alla quale abbiamo sem
pre ispirato ogni nostro atto,
sentiamo l'obbligo imprescindi
bile di correggere un dato di fat
to che, mentre non cambia la so
stanza delle cose, ci potrebbe fa
re apparire poco accurati nella
nostre pubblicazioni.
Nel numero scorso, in un certo
punto del 50. articolo, dicevamo:
Quelli che intervennero al
banchetto datosi al "candidato"
recentemente designato a copri
re la canea di avvocato presso
1' legale
del Consolato di Philadelphia,
per « tarea iii giurisprudenza
oth unta da II Università di Penn
sylvanta e relativo riconoscimen
to dello Stato, non avranno di
menticato il disgusto che li per
vase in q Ue i simposio. Noi era
vamo presenti e ricordiamo che
nessun segno nazionale, italiano
ed americano, arricchiva la sala,
oltre che fu impedito all'orche
atra di suonare l'inno reale. Fac
" .. q t u ?l la manifestazione
era la staffetta" dell'odierna
campagna consolare. Quando il
gioielliere signor. Gaetano Lan
ciano ne domandò la spiegazione
foggiato si sentì risponde
ir ■ >»a lasciamole andare cer.
te sentimentalità! "
Per quantoianche dal banchet
to offerto allavv. Paolini (pre
uri amo fare il nome della per
sona alla quale era diretta la no-
M SIOne avuto lll °g° il 28
0 il 29 Novembre 1920, alla New
Us.no Hall, 719 Djckinson St..
itali™» _^ Sc]usi . lo bandiere
vale i am ™na, e l'inno
il rin- n ° di ?'°KO fra lui ed
1 gioielliere signo,- Gaetano
Lanciano, stando alla dichiara
venuto' <3 " e f ultimo - sarebbe av
uiuto al banchetto datosi al
■ Bernabei, tenuto
si nella Garrick Hall, 507 So. Stia
Street, il 18 dicembre 1921
ou i* molli intervenuti a
deistat?° f\™ posio rimasero
"sgustati della novità dell'as
senza dei colori nazionali e det
reale °' l zlone d ' "uonare l'inno
»f»v,;r r r m e?,"T„ to ™r5 n £
Voce della Colonia " conchiuse
dicendo che in altra occasione
simile non sarebbe intervenuta.
Noi, su La Libera Paro
la del 24 dicembre 1922, pubbli
cando il resoconto facevamo que
sto il levo. 'Il banchetto veniva
dato la sera di domenica scorsi
nell'ampia sala "Garrick-.Tsl
lorna della nostra bandiera na
zionale, ma in compenso ricca di
insipidi colori fra i quali primeg
giava giallo. Perchè? Fu
trascuratezza del comitato o fu
'atto per partito preso? In que
stocaso si sarebbe giuocato un
biutto scherzo al festeggiato
altrui°" 6 sottoporsi a "° idee
L'avvocato Paolini, per la veri
tà, in questo banchetto non ave
va nessuna veste ufficiale, anzi
sembra che egli non avesse «re
so posto alla tavola d'onore e, co
me ci è stato riferito, invitato in
sistentemente, non volle neanche
parlare. Però del suo banchetto,
dal quale, come abbiamo già
detto, furono assenti i colori
nazionali, era stato maestro di
cerimonie il signor Michele Co
amosca, presidente del comita
to di propaganda " Per una ri
forma nei Consolati e di quel
lo al Dr Bernabei lo stesso si
gnor olamosca era stato nr.'-
sidente. 1
Abbiamo avuto un colloquio
con l'avvocato signor Salvator»:
aolini, ed egli ha recisament<
negato il dialogo, anzi ha dichia
rato che in quella sera non ha af.
fatto parlato con il signor Lan
ciano. "Io sono sempre stato c
sono attualmente di fede monar
chica", ha conchiuso l'avv. Pao
lini. "perciò non posso ripudia
re l'inno reale nò la nostra ban
diera".
Noi raccogliemmo la dichiara
zione perchè partiva da un uonu
di carattere, quai'è il signor Lan
ciano, degno di tutta la nostn
stima. Forse Commetteremo u
n'imprudenza <el farne il nome
Fa quel che devi, avvenga
che può'.
Abbonamento Annuo $ 2.0#
tTNA COPIA 3 BOLSI
|ma ci teniamo a ripetere che
.non ci siamo mai permesso di
riferire su cose da noi non in
vestigate o non riferiteci da per
sone degne d'essere credute.
Insidiosa allusione
Qualcuno ha voluto interpe
trare a noi diretto un articolo
pubblicato da un giornale locale,
in difesa dell'avv. Paolini. Noi
siamo in America da circa 27
anni ed ignoriamo la vita di no
stri connazionali che sono qui da
pochissimo tempo. Nei riguardi
dell' avvocato Paolini sentia
mo la massima stima, anche per
chè il suo nome era stato prece
duto da ottima reputazione.
Se noi abbiamo interloquito
nella ridicola campagna condot
ta dall'Opinione, quotidiano di
questa città, lo abbiamo fatto
innanzi tutto per rilevare la in
sicerità del giornale iniziatore e
per condannare i sistemi scor
retti da esso perseguiti.
La prova della stret
tezza
Vi sono di quelli i quali credo
no ciecamente che le lettere pub
blicate dall Opinione, quotidiano
di questa citta, sono tutte auten
tiche e ci criticano perchè noi lo
abbiamo messo in dubbio. Ci te
niamo a far sapere che conser
viamo le prove per poter dimo
strare che ùicuni non hanno mai
scritto, nò autorizzato a scrivere
per essi. Pubblichiamo oggi una
delle lettere, 1 ultima, dalla quale
si rileva che le cinquantaquattro
pubblicate dall"Opinione" non e
rano tutte autentfche Ecco la
prova :
"Filadelfia, 9 settembre, 1922
Egregio Signor Direttore
de La Libera Parola
I i prego di pubblicare nel vo
stro accreditato giornale quan
to segue:
II Signor Mario Crisafulli del
S<>. 1(316 So. Il th. Street di que
sta città mi dava■ piena ed am
pia facoltà di. dichiarare pub
blicamente che la lettera a sua
firma, apparsa nei giorni addie
tro sul giornale l"'Opinione" a
favore della campagna da questo
giornale condotta, per una rifor
ma nei consolati, e propriamente
nell L fficio legale, e falsa di sana
pianta. Egli mai si è sognato di
scrivere simile lettera ' o farla
scrivere simile lettera perche'
illetterato, o di farla scrivere.
Compio questo atto unicamen
te per sventare le solite gher
minelle di certa stampa e per
mettere in guarditi i nostro con
nazionali.
Grazie dell'ospitalità che dare
te a questa mia e con stima vi
saluto
Vostro devao .
Tito Macchia.
La lettera del signor Crisaful
li è pubblicata sull"'Opinione"
lell 11 Agosto u. s. Come dice il
signor Macchia, il presunto auto
re della lettera di adesione è il
letterato e non conosce il gior
nale che ha ospitato la sua comu
nicazione, nè l'avvocato Paolini
Jèl s(uale parla con tanta enfasi.
Quanta sfacciataggine! Non è
questo un atto criminale dei più
odiosi, usare cioè il nome di un
uomo che non ha mai autorizza
to chicchessia a servirsene ? Ma
siamo in America!
Attaccabrighe
Abbiamo in colonia degli at
taccabrighe i quali, alle volte, fi
fanno premurosi, nell'intento di
creare maggiore confusione in
certe situazioni, di riferire a
modo loro, agli interessati qual
che cosa che si è potuto dire fra
un boccone e l'altro. Però si guar
dano bene dal confessare quanto
potrebbe loro nuocere. La lunga
esperienza che abbiamo dei "co
si" e delle "cose" coloniali ci fa
essere sempre guardinghi di cer
ti tipi che, nello stesso momento,
per un capriccio od altro, dicono
>• disdicono, ma fanno sempre i
moralisti sputando sentenze alle
Muali nessuno più è abituato a
c redere.
Lasciamoli gracidar » nei pan
tani cotesti "ranocchi" e perse»
guiamo la via che ci siamo trac
ciata.
La Libera Parola ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER
WITH THE LARGEST CIRCULATION
o
"Eaters m wcwrf-dMi matter April 19,1918, at the post of lie* at Philadelphia, Pa_ under the Act of March 3. 187»"