La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, September 09, 1922, Image 1

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    LA LIBERA PAROLA
1 forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore
1626 So. Broad Street
ANNO V. - Numero 34
LE FEDERAZIONI... DEL VOTO
La vita pubblica italiana at
trajiersp una crisi che non è le
cito nascondere ai connazionali
residenti all'estero, sia perchè
essi sono parte importantissima
del nostro popolo, sia perchè es
si hanno fin qui largamente fi
nanziato la madre patria-
Siamo dunque in un periodo
di penoso travaglio interno de
terminato dall'irriducibile ner
vosismo delle numerose fazioni
pullulate sulle rovine dei grandi
partiti "azionali.
Un fenomeno caratteristico
del dopo guerra è stato appunto
10 sgretolamento dei vecchi par
titi tipici, e la Camera italiana
presenta oggi la bellezza di.tre
dici gruppi: Agrario cpn 23 de
putati, Comunista con 18, De
mocrazia con 42, Democrazia i
taliana con 36, Democrazia libe
rale con 24, Democrazia sociale
con 41, Fascista con 31, Misto
con 32, Nazionalista con 11,
Parlamentare liberale democra
tico con 21, Popolare con 106,
Socialista con 122, Socialista ri
formista con 26.
Ad eccezione dei gruppi Po
polare, Socialista e Comunista
che hanno ciascuno una piatta
forma politica più o meno deter
minata, gli altri, per quanto il
pubblico sappia, non hanno an
cora adottato alcun programma
vero e proprio nettamente defi
nito.
E siccome essi sono i gruppi
della così detta borghesia, bi
sogna proprio dire che questa
borghesia, che della guerra sop
portò gli oneri maggiori, non ab
bia saputo trarre da essa alcun
vantaggio politico e civile.
La graduatoria dei gruppi
parlamentari borghesi va dal
randello fascista all'arcadico ci
cisbeismo della Democrazia Ita
liana. Ma sarebbe bravo in ve
rità chi sapesse trovare una dif
ferenza t>r- /amniatica par e
sempio fra i, cinque gruppi de
mocratici che tanto allegramene
te si accapigliano continuamen
te in Parlamento.
C'è da credere anzi che nessu
no dei 164 Onorevoli apparte
nenti ai cinque gruppi, potrebbe
rispondere senza arrossire al
perchè i democratici non si rac
colgano in un unico grande par
tito.
La verità è cruda.
I programmi non ci sono, per
chè non ci sono più partiti. Que
sti hanno ceduto il campo a una
torma di fazioni, indisciplinate,
mobilissime, turbolente, che, pa
ri alle antiche compagnie di ven
tura, seguono le fortune arrivi
ate dei proprii capi facinorosi, il
cui unico merito è una certa do
se di quell'audacia personale che
i nuovi tempi hanno tristamente
valorizzata.
Oggi siamo al punto che basta
11 capriccio di un qualunque
Braccio da Montone per rove
sciare un Gabinetto. E nella riso
luzione delle crisi ministeriali as
sistiamo alla marea dei più loschi
appetiti di parte, che elimina e
nergicamente gli sforzi dei no
stri migliori parlamentari.
II mese di marasma che prece
dette il primo Ministero Facta,
la caduta di quel Gabinetto, i tre
mendi inutili sforzi per dargli u
na successione e la sua reincar
nazione. sono storia di oggi.
E' lecito quindi poter comin
ciare a parlare di fallimento del
parlamentarismo, senza appari
re esagerati.
Le violenze fasciste-comuniste
che all'estero fanno ingiusta
mente apparire l'ltalia nreda
dell'anarchia, sono un episodio
eloquente di ciò che possa verifi
carsi quando il Governo non ab
bia il pugno solido per poter im
porre il rispetto della legge.
Ma non può esservi un Gover
no forte senza una maggioranza
fotte. Ne rj'jcst?. p"ò veramente
ottenersi fra i tredici gruppi del
la odierna Camera.
Una parte notevole di respon
sabilità in questo caso politico
risale indubbiamente dlla rifor
ma elettorale che impose la prò
porzionale al paese proprio quar
do più acri «vano i fermenti deri
vati dai dolorosi anni di guerra
TI resto è a tutto debito degl
odierni capitani di ventura chi
hanno dato la scalata a Monteci
torio, da dove taglieggiano inde
corosamente il Governo e il popo- j
lo-
Non occorre salire in cattedra
per giudicare il parlamentarismo
italiano attuale. Chiedetene al
primo passante nella più ampia '
città o nel più umile borgo d'lta-1
lia, e giudicherà con la parola di
C^mbronne.
La nazione ha giudicato. Il ri- !
medio quindi non è lontano.
E poiché infili dei conti l'indi
sciplina parlamentare si risolve
le» lll'su II Meli nulo ancrnii
Dicemmo nel numero scorse
che "una gran folla di italian
salutava, venerdì scorso, l'arrivc
degli studenti italo-americani d
ritorno dall'ltalia, recativisi pei
un giro d'istruzione. E quella
folla, aggiungiamo oggi, era an
siosa, trepidante di riabbraccia
re i propri cari, che riportavano
Antonio Di Silvi *<>'<> e Walter
Di Donato, seduti sulle scale
del Municipio di Vittorio
Veneto il 3 Agosto 1922
pieno il cuore dei ricordi della
nostra Patria.
Il "Taormina" era atteso in
porto per il 30 del mese scorso,
dal cui giorno molti parenti de
gli studenti erano lì ad atten
dere. Ma al "Taormina" non fu
permesso di entrare in porto
perchè la quota degli italiani
arrivati fino a quel «ionio era
stata già raggiunta e si doveva
aspettare l'alba del 1.0 settem
bre perchè lo sbarco avvenisse.
Che cosa però c'entrassero in
tutto questo gli studenti cit
tadini americani o figli di citta
dini recatisi all'Estero in mis
sione speciale, non abbiamo potu
to mai capire. Non doveva per
mettersi loro di lasciare il va
pore al momento dell'arrivo nel
le acque di New York, invece di
farli rimanere carcerati per ol
tre tre giorni?
In ogni modo, come Dio volle,
dopo che il "Taormina" ebbe
l'atto, per oltre tre giorni, giri e
rigiri" nelle vicinanze del porto,
esso entrava nel Pier 97 della
Navigazione Generale Italiana
fra le grida assordanti e gli
hurrah di coloro che arrivavano
e di quelli che aspettavano feb
brilmente.
Ci è presso che impossibile
poter descrivere la scena emo
zionante che si svolse al momen
to dell'arrivo del piroscafo, du
rante la manovra per l'entrata
al "pier" e dopo che gli studenti
ebbero messo piede su terra fer
ma. Avvicinatosi il vapore a vi
sta d'ochio incominciò lo scam
bio di saluti con i fazzoletti, con
le paglie o con qualunque cosa
si aveva in mano e con le grida
di Viva l'ltalia! Viva l'America!
Gli studenti agitavano le due
bandiere, italiana ed americana,
ed il gagliardetto "Pro Patria et
Scuola" che porta ie firme dei
Generali Diaz e Guglielmotti e
dell'Ambasciatore Ricci, regalati
dalla Ditta De Caro. .
Fra la folla di connazionali e
rano i membri del Comitato mi
sto dei quali ricordiamo l'atti
-11 vissimo presidente avv. F. M.
■ Ferari, uomo sempre compito in
qualunque movimento egli è pre
j posto, il signor E. Carmeci, se
gretario, il signor P. Simonelli
? i presidente dell'ltalian Saving
" Bank, dalla figura e dall'agio
- signorile, i' jignitari suprem
rr» 9
AVANTI SEMPRE, CON L.A FIACCOLA I F\l PUGNO "=vl
PHILADELPHIA, PA., SABATO, 9 SETTEMBRE, 1922
in danno immediato del paese,
! questo scuoterà il giogo, e le im
mancabili prossime federazioni
; del voto annienteranno i gruppi
e le frazioni, ricostituiranno i
[grandi partiti nazionali, asse
gneranno ai proprii rappresen
tanti un categorico programma
preciso, e ricondurranno l'ltalia
alla dignità ed al prestigio di
grande Nazione, madre di un
! grande popolo che lavora, che ha
la fede nel proprio destino e non
ivuol rinunziare all'avvenire.
Paolo Monacelli
Lentella (Chieti)
10 Agosto 1922
dell'Ordine Figli d'ltalia Conte
Billi e Salvatore Parisi e il Gr
Venerabile dello Stato di Penn
sylvania, Cav. A. Giuseppe Di
Silvestro, che aspettava suo fi
glio Antonio, Avv. Gullino de "I!
Popolo" e Marchese de "Il Pro
gresso Italo-Americano".
Quando il vapore era stato as
sicurato al "pier" e prima che
gli studenti ne uscissero, riuniti
in gruppo nella passeggiata di
l.a classe, diedero il saluto uni
versitario americano e il canto
goliardico.
Delle impressioni degli stu
lenti sull'ltalia e sue bellezze
tarleremo altra volta. Intanto
sentiamo il dovere di riportare
I testo dei telegrammi inviati in
talia.
7LI STUDENTI TELE
GRAFARONO:
Senatore Rolandi-Ricci
Rotaia.
"Mettendo piede Suolo Ame
•icano ci sentiamo dovere porge
•e pensiero grato Vostra E ced
enza geniale ideatore gite i
itruttive gioventù studiosa Ita
o-Americana orgogliosa sentirsi
genuinamente latini.
Incaricato compagni rinnova
le Vostra Eccellenza vivi rin
graziamenti unitamente preghie
•a rendersi interprete colleghi,
autorità, cittadini nostri pro
fondi sentimenti riconoscenza
'raterne accoglienze ricevute".
Ulrico Calvosa, studente
. L'Ordine Figli d'ltalia al Ge
ìerale Guglielmotti :
Guglielmotti
Via Marche 17
Roma.
"Arrivo studenti America Or
lile ringrazia riconoscente Vo
itra Eccellenza grande interes
lamento accoglienze".
Concilio Supremo
Da Philadelphia, oltre al no
stro direttore, era a New York,
id aspettare il figlio Nicola, il
tignor Domenico Dienno e da
Camden il signor Marco Marino
mche per riabbracciare il fi
glio.
Per gli orfani di
guerra italiani
Recentemente New Haven,
Connecticut, fu il luogo prescel
o di un atto di carità che in
erto qual modo può sfidare lo
spirito del tempo di guerra,
piando il grido era "give until
t hurts". L'occasione fu data da
ina festa che durò tre giorni a
'aria aperta nel campo spazioso
le la residenza estiva della si
gnora S. Z. Poli in Woodnìont, a
irò del "Queen Ellen's Fund"
ler gl'ltaliani orfani di guerra.
La Sig.ra Poli, molto ben nota
lei New England per la sua ca
•itatevole attività, non solo in
ìiuto dei suoi compatrioti di
sangue Italiano, ma come mem
bro onorario dell' "American Le
jion" e della "Veterana of Fo
•eign Wars" in riconoscimentc
lella sua cooperazione per quel
le organizzazioni prettamente a
■nericane, recentemente ritorni
la una visita in Italia, dove ebb(
; n regalo dalla Regina un bellis
*imo orologio tempestato di pie
he preziose, dono di squisiti
fattura che attesta il Regale ap
piazzamento dell'attività dell;
signora Poli durante la guern
in soccorso de la sua pa\ia.
L'allusione della Regina ad ul
teriori fondi onde portare avan
ti l'opera di soccorso tra gli or
fani de la Grande Guerra, sug
, ! gerì a la Sig.ra Poli, mentre ri
tornava, di promuovere una del
le più grandi feste all'aperto che
si siano mai tenute nel New En
gland.
La buona eausa consegui l'ap
poggio di un'altra ben nota Ita
lo-Americana del New England,
la Sig.na Rose Poliscile, famosa
cantante e prima donna soprano
della Metropolitan Opera Com
pany, la quale, con il solo avvi
so di apparire in una recita nella
seconda serata della festa, at
trasse una folla, che secondo la
stampa di New Haven, ammon
tava a 10 mila persone, folla che
applaudì calorosamente ogni nu
mero dell'ampio programma del
la Signorina Pontile. Il succes
so finanziario della festa oltre
passò il più ambito desiderio ilei
la signora Poli, successo che es
sa in buona parte attribuisce
alla signorina Ponselle.
FESTA INTIMA
Nella residenza estiva dell'av
vocato Giovanni Di Silvestro, Su
premo Venerabile dell'Ordine
Figli d'ltalia, al No. 207 E. La
vender Road, Wildwood Crest,
N. J-, da tutti i cugini residenti
in quella spiaggia, nel pomerig
gio di domenica scorsa, è stato
festeggiato il ritorno del giovane
Antonio Di Silvestro, figlio del
nostro direttore, che si era reca
to in Italia, con gli studenti Ita
lo-Americani, per un giro d'i
struzione.
Erano presenti: la signora E
lisabetta, moglie dell'avv. Gio
vanni Di Silvestro, con i figli
Rosalia, lolanda, Elena e le pic
colissime gemelli Anita e Gloria;
il nostro direttore con la moglie
signora Maria e figli Rosalia ed
Antonio; Carlo fiantaniello e si
gnora Melania sorella del nostro
direttore, con i figli Jennie, Ro
salia ed il piccolo Peppino; Gino
Papola e signora Raffaelina pu
re sorella del Cav. Di Silvestro,
e figli Gino e Giovanni; e parte
della famiglia «lei Dr. Pasquale
Assalite costituita dalla moglie
signora Colomba e figli Salvato
re, Mario, Giulia ed Olga.
L'età dei cugini del festeggia
to varia dai sei mesi agli 11 anni.
Nonostante essi fossero di così
tenera età seppero comportarsi
da persone mature. E' inutile
dire che regnò suprema la gioia
e si auspicò, coi voti piti affet
tuosi, al ritorno dell'avv. Dì Sil
vestro e dei figliuoli Giovanni ed
Arnaldo. Vi fu larga distribuzio
ne di paste, dolci, frutti e bibite
gassose.
La undicenne Rosalia, figlia
dell'avvocato, aprì il tratteni
mento con pochissime parole che
lesse con spigliatezza ammirabi
le. Ella disse;
"Zii, cugini, amici !
Questa riunione famigliare ha
lo scopo di festeggiare il ritorno
del nostro cugino Antonio dal
l'ltalia, il quale ci ha portato i
baci affettuosi di mio padre e
dei miei fratellini Giovanni ed
Arnaldo, e l'eco delle bellezze
della Patria dei nostri genitori.
Noi festeggiamo anche il comple
anno di mia sorella lolanda e di
mio cugino Peppino.
"Augurandomi che questa di
oggi sia di preludio alla grande
festa che tutti ci prepariamo a
fare per il ritorno del mio a
mato genitore e dei miei cari
fratellini, vi invito a gridare:
"E.TA, EJA ; ALALA', ALA
LA' ".
Cessati gli applausi alla picco
la dicitrice, la seguì un'altra cu
gina dello stesso nome, Rosalia,
di otto anni, figlia del signor
Carlo Santaniello, con il seguen
te saluta in inglese:
"Rrlatives and friend»,
"To-dav is one of the happiest
day in our life as we have our
dear cousin Anthony again with
us.
"Tt. seems years since he was
away and our thoughts were al
wnys towards him. But now he
is withms again ready to share
with us his travels.
"At this moment we have
another thought for our dear
uncle John and cousins John ai»
Arnald far away, but who wil
soon be with us again.
"I wish to dose with thre<
cheers: Hurrah, Hurrah, Hur
rah !".
La piccola Rosalia si meriti
gli applausi di tutti. Prima chi
la festa terminasse, ad interval
li, i piccoli ospiti, in apposite au
tomobili, fecero delle gite nei
dintorni del paradisiaco villag
gio.
filmili
filli II « IMI'
DA LUNEDI' PROSSIMO, 11
CORRENTE. IL NOSTRO DI
RETTORE RIPRENDERÀ' LE
SUE ATTIVITÀ', IN QUESTO
GIORNALE CHE EGLI DIRI
GE, E NELL'ORDINE FIGLI
D'ITALIA. LE COMUNICA
ZIONI, PERCIÒ', GLI DEB
BONO ESSERE INVIATE AL
SUO UFFICIO: 1626 So.
BROAD STREET.
GLI INTERESSATI NE
PRENDANO BUONA NOTA. ■
ioni ptl
ii di Slitti
TREDICESIMA SCHEDA
Dalla loggia Umberto I, No.
50 Giovanni Traversa $0.25,
i\ Falzarano 0.25, G. Muscolo
1.25, P. Sementini 0.26, P. l'a
itici 0.25, P. Saccone 9.25, G.
ilango 0.50, Salvato _ Mauro
1.25, G. Salitto 0.25, A. Notar- :
ommaso 0.25, Mariano Fiaschi
1.50, A. Tolomei 0.50, Attilio Li- ì
•erati 0.25, C. Oropallo 0.25, E. |
jisi 0.25, F. Lisi 0.25, E? Fiaschi I
).25, E. Gabrielli 0.50, A. Ga
>rielli 0.25, G. Canini 0.25, F.
bollica 0.25, F. Oropallo 0.25, S.
<'icaro 0.25, E. Radicchi 1.00, G.
jisi 0.25, G. Radicchi 0.50. To
ale $8.50.
Dalla loggia San Michele ili
serrastretta No. 320, $1.50; G.
fruscia 0.50, F. Morello 0.50,
'auline Farina 0.25, A. Ini rieri
).25, E. Galdino 0.50, G. B. Mon
i 1.00, F. Farina 0.50. Totale
lollari 500.
Totale delle paritte $13.50.
Somma precedente $1475,43.
Totale generale $1488.93.
L COMMISSARIO GENERA
LE DELL'EMIGRAZIONE
ITALIANA IN AME
RICA
Sabato scorso, 2 corrente me
le, sul Mauretania, arrivava il
"omm. Dr. Giuseppe De Miche
is, Commissario Generale del
l'Emigrazione del Regno d'lta
lia, ricevuto da una larga rap
presentanza diplomatica e conso
lare fra cui il Console di Phila
delphia Cav. Uff. Luigi Sillitti,
che in Italia era stato a fianco
dell'lllustre Commissario in qua
lità di capo Ufficio.
S. E. ci tiene a far sapere che
non è qui "in missione". Il suo
proposito è di vertere personal
mente e studiare il funzionamen
to dei servizi che si ricollegano
colla immigrazione tanto negli
Stati Uniti, quanto al Canada.
Egli si prefigge di visitare le lo
calità che offrono maggior in
teresse rta questo punto di vista,
e di prendere contatto con tutti
quei connazionali che desidera
no, o che siano in grado di dar
gli informazioni e notizie utili al
suo scopo, cioè quello di studiare
sul luogo tutte le diverse fasi
della immigrazione italiana, in
nnanto fanno narte specifica del
le funzioni del suo alto ufficio.
Partenze da Philadelphia
Vine Street Pier
AMERICA 20 Settembre
TAORMINA 20 Ottobre
I TAORMINA 6 Dicembre
Per una riforma nei Consolati
V
[ frutti derivati dalle
:ampagna
Siamo premurosi di pervenir!
illa conclusione e speriamo d
»oterlo fare con il prossimo nu
nero, anche perchè L'Opinione
tornale quotidiano di questi
ittà, che aveva iniziato il movi
nento, ha sentito, alfine, il pu
lure cii cessare la ridicola cam
•agna smettendo la pubblicazio
ie delle lettere che non avevane
leppure la originalità nei pen
ieri, perchè ogni personaggi
ignoto, ha ripetuto, maccaroni
amente, quello che aveva dette
i pseudo aderente precedente
■i si riferisce, che se noi avessi
io mantenuto il silenzio, di let
ere non se ne sarebbero fabbri
ate più l'in da quattro o cinque
ettimane or sono, ed avremmo
osi, dicono alcuni, risparmiate
lavoro al redattore "ordina
•°" ..ed ai collaboratori from
utside.
♦ » *
Terminata la campagna dei-
Opinione (poverissima campa
na, invero, per la quale non s'è
iusciti ad avere il consenso di
ieci persone esistenti e coscien
) ci viene la curiosità di do
ìandarci : "perchè la colonia
aliami è rimasta totalmente e
ranea a questa, che era stata
finita la campagna per la ri
rea e scoperta dell' "uovo" di
olombo? Quali frutti essa ci ha
siti? Diciamolo subito:
Un comizio (?) presen
ziato da 31 persone, fra 1»
quali erano un rappresen
tante de "Il Progresso Ita
lo-Americano" di New
York, 8 redattori e 4 tipo
grafi del giornale opinante
e pochissimi concittadini
del candidato che si aveva
in mente di designare. Un
totale di 54 lettere di ade
sione, forse non una origi
nale, dalle quali si debbono
dedurre i setto ottavi fra
quelle fabbricate intera
mente perchè non autoriz
zate, di personaggi non e
sistenti e di alcuni concitta
dini del candidato che si
vorrebbe imporre.
1 contrario:
Non una lettera di perso
na conosciuta; non una pa
rola dai professionisti, da
gli uomini di affari, dagli
artigiani, se si eccettui qual
che anonimo interessato
nella campagna; non un
cenno dalle diecine di mi
gliaia di lavoratori o
nesti e laboriosi, i
quali partecipano a tutte le
manifestazioni coloniali ;
non l'adesione di uno, alme
no, delle centinaia di soda
lizii qui esistenti. •
Della completa astensione dal
lovimento di questa colonia ita
ana, che suona vergogna per
:>loro che pretendono parlare a
ome di «.ssa, deve dedursi che c
i fonte dalla quale ha avuto o
igine la campagna era impura
perchè i sistemi perseguiti era
-0 equivoci, o perchè la condot
1 tenuta, specialmente per ls
esignazione del candidato, eri
retenziosa, o, infine, perchè i
ome del designato, a parte tut
i i suoi meriti, non ha attecchì
3.
* ♦ »
Pare, però, che, fallita la dè
acle del giornale 1' "Opinione"
ra si voglia ricorrere ad altr
nezzi, se essi nel momento in cu
criviamo. non sono già in vii
li attuazione. I mezzi, stando ;
liianto ci si riferisce, sarebber
lue: facile uno, difficile l'alti*
ier cui dian o l'allarme.
Il mezzo facile è la circolazic
iti lìì -, l.cdc ::: r.ottoscrÌT"o np "
a raccolta di adesioni da mai
larsi al Commissariato d'Em
Cosa facilissima qu<
;fa, come per le lettere, pere!
i scrivere nomi si fa presi
méntre a portare persone ai c
mizii si dura fatica. Auguriam
fi però che i nomi raccolti
pubblichino per potarne invost
pare l'autenticità come sono st
ti investigati quelli degli auto
delle lettere pubblicate.
Dell'altro mezzo il pubbli
Fa quel che devi, &weng&
che può'.
Abbonamento Annuo $ 2.00
tTNA COPIA 3 SOLDI
(deve stare bene in guardia. Si
(vogliono far quattrini per inten
sificare la campagna. Se si bus
serà a denari si risponda come
si conviene per non permettere
a dei fannulloni ambiziosi di
sfruttare anche questa circo
stanza.
Continuano gl'insulti
E' stato sempre così ! Ogni
qualvolta abbiamo preso la pa
rola su qualsiasi problema, o per
mettere alla gogna i falsi sacer
doti. se da una parte
la grandissima parte abbia
mo avuto le soddisfazioni mora
li, non sono mancate però le
"carognette" che ci hanno erut
tata tutta la loro bava velenosa
imbrattandoci i talloni delle
scarpe. Questa volta, però, non
ce lo aspettavamo per diverse
ragioni, non esclusa quella che i
protagonisti, i quali tirano i fi
li per fare funzionare le mario
nette, erano stati avvertiti di
frenare gl'insani bollori degli
arrabbiati fegatosi che non eb
bero un pensiero umanitario per
i proprii genitori, per gli ago
nizzanti fratelli.
Su "La Libera Parola" del 19
ngosto u. s., infatti, ammoniva
mo: Vi tono molti cui piace pe
scare ne! torbido■ Abbiamo dei
"botoli ringhiosi", tlrtffi — ambi
ziosi, dallo ruota retorica, che
vorrebbero mettersi in evidenza.
Discutano, ci coìitraddÌßcano, so
stengano la loro tesi, ma se
qualcuno di issi si allontanerà
dalla "diritta ria", noi, che non
curiamo i pigmei, rivolgeremo lo
sguardo altrove ed andremo in
fondo fino a far vrnirt i galla
anche del marciume
Avviso a chi tocca!
La provocazione, in vece, ci è
venuta, senza tener conto del
nostro avvertimento, non solo
invitando il "calabrese" boccia
to a rilasciare un "affidavit",
che sarebbe dovuto servire con
tro di noi, ma armando la mano
di un anonimo sicario per farci
scrivere, una per ogni setti
mana, delle lettere che molto
appropriatamente si potrebbero
indirizzare all'istigatore che è
nascosto dietro, le quinte ed al
l'autore vigliacco che vedrebbe
languire la propria genitrice
senza apprestarle un calmante.
Noi, intanto, pazientiamo anco- '
ra; se non altro per vedere quan
to cinismo e veleno alberga in
certe coscienze, che avemmo la
debolezza di credere rette,
e bennate. Però diciamo agli
anonimi che se essi non si vo
gliono scoprire per iscritto ven
gano a trovarci o ci diano un ap
puntamento ed a tre occhi, inve
ce di quattro, daremo loro tutte
le spiegazioni che ci hanno chie
sto- Avanti vigliacco maschera
to; mostra di avere coraggio, tu
che insidiasti l'onore di una gen
tildonna.
* * *
Non dovevamo interloquire,
ecco tutto; o, facendolo, avrem
mo dovuto fare eco favorevole
ad una campagna che, siamo si
curi, il maggiore interessato a
vrà già condannata. Prendendo
la parola, del resto, abbiamo cer
cato di essere obbiettivi e di non
trascinare nel contesto, per
quanto è stato possibile, il no
me di colui che è stato elevato a
protagonista della campagna.
Non abbiamo esorbitato dal pro
gramma impostoci neanche do
lio incominciate le minaccie. Che
cosa di più poteva pretendersi
da noi? Ebbene, la nostra cor
rettezza giornalistica è stata ri
meritata con gli insulti più tri
viali 'lanciatici dalla macchia.
Quando si pensa a certe pre
tese; quando si cerca di rimpro
verare gli altri per la mancanza
di carattere!
Quelli che intervennero al
banchi fcsu datosi al "candidato"
recentemente designato a coprire
in càrica di avvocato presso lo
Ufficio di assistenza legale del
Consolato di Philadelphia, per la
laurea in giurisprudenza ottenu
ta dall'Università di Pennsyl
vania e relativo riconoscimento
dello Siato, non avranno dimen
• ticato il disgusto che li pervase
in quel simposio. Noi eravamo
presenti e ricordiamo che nessun
i segno nazionale italiano ed ame
ricano, arricchiva la sala, oltre
i che fu impedito all'orchestra di ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER
WITH THE LARGEST CIRCULATION
r». O
"Entered a* second-class matter \pril 19. 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Ad of March ."{. 1579".