LA LIBERA PAROLA 1 forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore 1626 So. Broad Street ANNO V. - Numero 34 LE FEDERAZIONI... DEL VOTO La vita pubblica italiana at trajiersp una crisi che non è le cito nascondere ai connazionali residenti all'estero, sia perchè essi sono parte importantissima del nostro popolo, sia perchè es si hanno fin qui largamente fi nanziato la madre patria- Siamo dunque in un periodo di penoso travaglio interno de terminato dall'irriducibile ner vosismo delle numerose fazioni pullulate sulle rovine dei grandi partiti "azionali. Un fenomeno caratteristico del dopo guerra è stato appunto 10 sgretolamento dei vecchi par titi tipici, e la Camera italiana presenta oggi la bellezza di.tre dici gruppi: Agrario cpn 23 de putati, Comunista con 18, De mocrazia con 42, Democrazia i taliana con 36, Democrazia libe rale con 24, Democrazia sociale con 41, Fascista con 31, Misto con 32, Nazionalista con 11, Parlamentare liberale democra tico con 21, Popolare con 106, Socialista con 122, Socialista ri formista con 26. Ad eccezione dei gruppi Po polare, Socialista e Comunista che hanno ciascuno una piatta forma politica più o meno deter minata, gli altri, per quanto il pubblico sappia, non hanno an cora adottato alcun programma vero e proprio nettamente defi nito. E siccome essi sono i gruppi della così detta borghesia, bi sogna proprio dire che questa borghesia, che della guerra sop portò gli oneri maggiori, non ab bia saputo trarre da essa alcun vantaggio politico e civile. La graduatoria dei gruppi parlamentari borghesi va dal randello fascista all'arcadico ci cisbeismo della Democrazia Ita liana. Ma sarebbe bravo in ve rità chi sapesse trovare una dif ferenza t>r- /amniatica par e sempio fra i, cinque gruppi de mocratici che tanto allegramene te si accapigliano continuamen te in Parlamento. C'è da credere anzi che nessu no dei 164 Onorevoli apparte nenti ai cinque gruppi, potrebbe rispondere senza arrossire al perchè i democratici non si rac colgano in un unico grande par tito. La verità è cruda. I programmi non ci sono, per chè non ci sono più partiti. Que sti hanno ceduto il campo a una torma di fazioni, indisciplinate, mobilissime, turbolente, che, pa ri alle antiche compagnie di ven tura, seguono le fortune arrivi ate dei proprii capi facinorosi, il cui unico merito è una certa do se di quell'audacia personale che i nuovi tempi hanno tristamente valorizzata. Oggi siamo al punto che basta 11 capriccio di un qualunque Braccio da Montone per rove sciare un Gabinetto. E nella riso luzione delle crisi ministeriali as sistiamo alla marea dei più loschi appetiti di parte, che elimina e nergicamente gli sforzi dei no stri migliori parlamentari. II mese di marasma che prece dette il primo Ministero Facta, la caduta di quel Gabinetto, i tre mendi inutili sforzi per dargli u na successione e la sua reincar nazione. sono storia di oggi. E' lecito quindi poter comin ciare a parlare di fallimento del parlamentarismo, senza appari re esagerati. Le violenze fasciste-comuniste che all'estero fanno ingiusta mente apparire l'ltalia nreda dell'anarchia, sono un episodio eloquente di ciò che possa verifi carsi quando il Governo non ab bia il pugno solido per poter im porre il rispetto della legge. Ma non può esservi un Gover no forte senza una maggioranza fotte. Ne rj'jcst?. p"ò veramente ottenersi fra i tredici gruppi del la odierna Camera. Una parte notevole di respon sabilità in questo caso politico risale indubbiamente dlla rifor ma elettorale che impose la prò porzionale al paese proprio quar do più acri «vano i fermenti deri vati dai dolorosi anni di guerra TI resto è a tutto debito degl odierni capitani di ventura chi hanno dato la scalata a Monteci torio, da dove taglieggiano inde corosamente il Governo e il popo- j lo- Non occorre salire in cattedra per giudicare il parlamentarismo italiano attuale. Chiedetene al primo passante nella più ampia ' città o nel più umile borgo d'lta-1 lia, e giudicherà con la parola di C^mbronne. La nazione ha giudicato. Il ri- ! medio quindi non è lontano. E poiché infili dei conti l'indi sciplina parlamentare si risolve le» lll'su II Meli nulo ancrnii Dicemmo nel numero scorse che "una gran folla di italian salutava, venerdì scorso, l'arrivc degli studenti italo-americani d ritorno dall'ltalia, recativisi pei un giro d'istruzione. E quella folla, aggiungiamo oggi, era an siosa, trepidante di riabbraccia re i propri cari, che riportavano Antonio Di Silvi *<>'<> e Walter Di Donato, seduti sulle scale del Municipio di Vittorio Veneto il 3 Agosto 1922 pieno il cuore dei ricordi della nostra Patria. Il "Taormina" era atteso in porto per il 30 del mese scorso, dal cui giorno molti parenti de gli studenti erano lì ad atten dere. Ma al "Taormina" non fu permesso di entrare in porto perchè la quota degli italiani arrivati fino a quel «ionio era stata già raggiunta e si doveva aspettare l'alba del 1.0 settem bre perchè lo sbarco avvenisse. Che cosa però c'entrassero in tutto questo gli studenti cit tadini americani o figli di citta dini recatisi all'Estero in mis sione speciale, non abbiamo potu to mai capire. Non doveva per mettersi loro di lasciare il va pore al momento dell'arrivo nel le acque di New York, invece di farli rimanere carcerati per ol tre tre giorni? In ogni modo, come Dio volle, dopo che il "Taormina" ebbe l'atto, per oltre tre giorni, giri e rigiri" nelle vicinanze del porto, esso entrava nel Pier 97 della Navigazione Generale Italiana fra le grida assordanti e gli hurrah di coloro che arrivavano e di quelli che aspettavano feb brilmente. Ci è presso che impossibile poter descrivere la scena emo zionante che si svolse al momen to dell'arrivo del piroscafo, du rante la manovra per l'entrata al "pier" e dopo che gli studenti ebbero messo piede su terra fer ma. Avvicinatosi il vapore a vi sta d'ochio incominciò lo scam bio di saluti con i fazzoletti, con le paglie o con qualunque cosa si aveva in mano e con le grida di Viva l'ltalia! Viva l'America! Gli studenti agitavano le due bandiere, italiana ed americana, ed il gagliardetto "Pro Patria et Scuola" che porta ie firme dei Generali Diaz e Guglielmotti e dell'Ambasciatore Ricci, regalati dalla Ditta De Caro. . Fra la folla di connazionali e rano i membri del Comitato mi sto dei quali ricordiamo l'atti -11 vissimo presidente avv. F. M. ■ Ferari, uomo sempre compito in qualunque movimento egli è pre j posto, il signor E. Carmeci, se gretario, il signor P. Simonelli ? i presidente dell'ltalian Saving " Bank, dalla figura e dall'agio - signorile, i' jignitari suprem rr» 9 AVANTI SEMPRE, CON L.A FIACCOLA I F\l PUGNO "=vl PHILADELPHIA, PA., SABATO, 9 SETTEMBRE, 1922 in danno immediato del paese, ! questo scuoterà il giogo, e le im mancabili prossime federazioni ; del voto annienteranno i gruppi e le frazioni, ricostituiranno i [grandi partiti nazionali, asse gneranno ai proprii rappresen tanti un categorico programma preciso, e ricondurranno l'ltalia alla dignità ed al prestigio di grande Nazione, madre di un ! grande popolo che lavora, che ha la fede nel proprio destino e non ivuol rinunziare all'avvenire. Paolo Monacelli Lentella (Chieti) 10 Agosto 1922 dell'Ordine Figli d'ltalia Conte Billi e Salvatore Parisi e il Gr Venerabile dello Stato di Penn sylvania, Cav. A. Giuseppe Di Silvestro, che aspettava suo fi glio Antonio, Avv. Gullino de "I! Popolo" e Marchese de "Il Pro gresso Italo-Americano". Quando il vapore era stato as sicurato al "pier" e prima che gli studenti ne uscissero, riuniti in gruppo nella passeggiata di l.a classe, diedero il saluto uni versitario americano e il canto goliardico. Delle impressioni degli stu lenti sull'ltalia e sue bellezze tarleremo altra volta. Intanto sentiamo il dovere di riportare I testo dei telegrammi inviati in talia. 7LI STUDENTI TELE GRAFARONO: Senatore Rolandi-Ricci Rotaia. "Mettendo piede Suolo Ame •icano ci sentiamo dovere porge •e pensiero grato Vostra E ced enza geniale ideatore gite i itruttive gioventù studiosa Ita o-Americana orgogliosa sentirsi genuinamente latini. Incaricato compagni rinnova le Vostra Eccellenza vivi rin graziamenti unitamente preghie •a rendersi interprete colleghi, autorità, cittadini nostri pro fondi sentimenti riconoscenza 'raterne accoglienze ricevute". Ulrico Calvosa, studente . L'Ordine Figli d'ltalia al Ge ìerale Guglielmotti : Guglielmotti Via Marche 17 Roma. "Arrivo studenti America Or lile ringrazia riconoscente Vo itra Eccellenza grande interes lamento accoglienze". Concilio Supremo Da Philadelphia, oltre al no stro direttore, era a New York, id aspettare il figlio Nicola, il tignor Domenico Dienno e da Camden il signor Marco Marino mche per riabbracciare il fi glio. Per gli orfani di guerra italiani Recentemente New Haven, Connecticut, fu il luogo prescel o di un atto di carità che in erto qual modo può sfidare lo spirito del tempo di guerra, piando il grido era "give until t hurts". L'occasione fu data da ina festa che durò tre giorni a 'aria aperta nel campo spazioso le la residenza estiva della si gnora S. Z. Poli in Woodnìont, a irò del "Queen Ellen's Fund" ler gl'ltaliani orfani di guerra. La Sig.ra Poli, molto ben nota lei New England per la sua ca •itatevole attività, non solo in ìiuto dei suoi compatrioti di sangue Italiano, ma come mem bro onorario dell' "American Le jion" e della "Veterana of Fo •eign Wars" in riconoscimentc lella sua cooperazione per quel le organizzazioni prettamente a ■nericane, recentemente ritorni la una visita in Italia, dove ebb( ; n regalo dalla Regina un bellis *imo orologio tempestato di pie he preziose, dono di squisiti fattura che attesta il Regale ap piazzamento dell'attività dell; signora Poli durante la guern in soccorso de la sua pa\ia. L'allusione della Regina ad ul teriori fondi onde portare avan ti l'opera di soccorso tra gli or fani de la Grande Guerra, sug , ! gerì a la Sig.ra Poli, mentre ri tornava, di promuovere una del le più grandi feste all'aperto che si siano mai tenute nel New En gland. La buona eausa consegui l'ap poggio di un'altra ben nota Ita lo-Americana del New England, la Sig.na Rose Poliscile, famosa cantante e prima donna soprano della Metropolitan Opera Com pany, la quale, con il solo avvi so di apparire in una recita nella seconda serata della festa, at trasse una folla, che secondo la stampa di New Haven, ammon tava a 10 mila persone, folla che applaudì calorosamente ogni nu mero dell'ampio programma del la Signorina Pontile. Il succes so finanziario della festa oltre passò il più ambito desiderio ilei la signora Poli, successo che es sa in buona parte attribuisce alla signorina Ponselle. FESTA INTIMA Nella residenza estiva dell'av vocato Giovanni Di Silvestro, Su premo Venerabile dell'Ordine Figli d'ltalia, al No. 207 E. La vender Road, Wildwood Crest, N. J-, da tutti i cugini residenti in quella spiaggia, nel pomerig gio di domenica scorsa, è stato festeggiato il ritorno del giovane Antonio Di Silvestro, figlio del nostro direttore, che si era reca to in Italia, con gli studenti Ita lo-Americani, per un giro d'i struzione. Erano presenti: la signora E lisabetta, moglie dell'avv. Gio vanni Di Silvestro, con i figli Rosalia, lolanda, Elena e le pic colissime gemelli Anita e Gloria; il nostro direttore con la moglie signora Maria e figli Rosalia ed Antonio; Carlo fiantaniello e si gnora Melania sorella del nostro direttore, con i figli Jennie, Ro salia ed il piccolo Peppino; Gino Papola e signora Raffaelina pu re sorella del Cav. Di Silvestro, e figli Gino e Giovanni; e parte della famiglia «lei Dr. Pasquale Assalite costituita dalla moglie signora Colomba e figli Salvato re, Mario, Giulia ed Olga. L'età dei cugini del festeggia to varia dai sei mesi agli 11 anni. Nonostante essi fossero di così tenera età seppero comportarsi da persone mature. E' inutile dire che regnò suprema la gioia e si auspicò, coi voti piti affet tuosi, al ritorno dell'avv. Dì Sil vestro e dei figliuoli Giovanni ed Arnaldo. Vi fu larga distribuzio ne di paste, dolci, frutti e bibite gassose. La undicenne Rosalia, figlia dell'avvocato, aprì il tratteni mento con pochissime parole che lesse con spigliatezza ammirabi le. Ella disse; "Zii, cugini, amici ! Questa riunione famigliare ha lo scopo di festeggiare il ritorno del nostro cugino Antonio dal l'ltalia, il quale ci ha portato i baci affettuosi di mio padre e dei miei fratellini Giovanni ed Arnaldo, e l'eco delle bellezze della Patria dei nostri genitori. Noi festeggiamo anche il comple anno di mia sorella lolanda e di mio cugino Peppino. "Augurandomi che questa di oggi sia di preludio alla grande festa che tutti ci prepariamo a fare per il ritorno del mio a mato genitore e dei miei cari fratellini, vi invito a gridare: "E.TA, EJA ; ALALA', ALA LA' ". Cessati gli applausi alla picco la dicitrice, la seguì un'altra cu gina dello stesso nome, Rosalia, di otto anni, figlia del signor Carlo Santaniello, con il seguen te saluta in inglese: "Rrlatives and friend», "To-dav is one of the happiest day in our life as we have our dear cousin Anthony again with us. "Tt. seems years since he was away and our thoughts were al wnys towards him. But now he is withms again ready to share with us his travels. "At this moment we have another thought for our dear uncle John and cousins John ai» Arnald far away, but who wil soon be with us again. "I wish to dose with thre< cheers: Hurrah, Hurrah, Hur rah !". La piccola Rosalia si meriti gli applausi di tutti. Prima chi la festa terminasse, ad interval li, i piccoli ospiti, in apposite au tomobili, fecero delle gite nei dintorni del paradisiaco villag gio. filmili filli II « IMI' DA LUNEDI' PROSSIMO, 11 CORRENTE. IL NOSTRO DI RETTORE RIPRENDERÀ' LE SUE ATTIVITÀ', IN QUESTO GIORNALE CHE EGLI DIRI GE, E NELL'ORDINE FIGLI D'ITALIA. LE COMUNICA ZIONI, PERCIÒ', GLI DEB BONO ESSERE INVIATE AL SUO UFFICIO: 1626 So. BROAD STREET. GLI INTERESSATI NE PRENDANO BUONA NOTA. ■ ioni ptl ii di Slitti TREDICESIMA SCHEDA Dalla loggia Umberto I, No. 50 Giovanni Traversa $0.25, i\ Falzarano 0.25, G. Muscolo 1.25, P. Sementini 0.26, P. l'a itici 0.25, P. Saccone 9.25, G. ilango 0.50, Salvato _ Mauro 1.25, G. Salitto 0.25, A. Notar- : ommaso 0.25, Mariano Fiaschi 1.50, A. Tolomei 0.50, Attilio Li- ì •erati 0.25, C. Oropallo 0.25, E. | jisi 0.25, F. Lisi 0.25, E? Fiaschi I ).25, E. Gabrielli 0.50, A. Ga >rielli 0.25, G. Canini 0.25, F. bollica 0.25, F. Oropallo 0.25, S. <'icaro 0.25, E. Radicchi 1.00, G. jisi 0.25, G. Radicchi 0.50. To ale $8.50. Dalla loggia San Michele ili serrastretta No. 320, $1.50; G. fruscia 0.50, F. Morello 0.50, 'auline Farina 0.25, A. Ini rieri ).25, E. Galdino 0.50, G. B. Mon i 1.00, F. Farina 0.50. Totale lollari 500. Totale delle paritte $13.50. Somma precedente $1475,43. Totale generale $1488.93. L COMMISSARIO GENERA LE DELL'EMIGRAZIONE ITALIANA IN AME RICA Sabato scorso, 2 corrente me le, sul Mauretania, arrivava il "omm. Dr. Giuseppe De Miche is, Commissario Generale del l'Emigrazione del Regno d'lta lia, ricevuto da una larga rap presentanza diplomatica e conso lare fra cui il Console di Phila delphia Cav. Uff. Luigi Sillitti, che in Italia era stato a fianco dell'lllustre Commissario in qua lità di capo Ufficio. S. E. ci tiene a far sapere che non è qui "in missione". Il suo proposito è di vertere personal mente e studiare il funzionamen to dei servizi che si ricollegano colla immigrazione tanto negli Stati Uniti, quanto al Canada. Egli si prefigge di visitare le lo calità che offrono maggior in teresse rta questo punto di vista, e di prendere contatto con tutti quei connazionali che desidera no, o che siano in grado di dar gli informazioni e notizie utili al suo scopo, cioè quello di studiare sul luogo tutte le diverse fasi della immigrazione italiana, in nnanto fanno narte specifica del le funzioni del suo alto ufficio. Partenze da Philadelphia Vine Street Pier AMERICA 20 Settembre TAORMINA 20 Ottobre I TAORMINA 6 Dicembre Per una riforma nei Consolati V [ frutti derivati dalle :ampagna Siamo premurosi di pervenir! illa conclusione e speriamo d »oterlo fare con il prossimo nu nero, anche perchè L'Opinione tornale quotidiano di questi ittà, che aveva iniziato il movi nento, ha sentito, alfine, il pu lure cii cessare la ridicola cam •agna smettendo la pubblicazio ie delle lettere che non avevane leppure la originalità nei pen ieri, perchè ogni personaggi ignoto, ha ripetuto, maccaroni amente, quello che aveva dette i pseudo aderente precedente ■i si riferisce, che se noi avessi io mantenuto il silenzio, di let ere non se ne sarebbero fabbri ate più l'in da quattro o cinque ettimane or sono, ed avremmo osi, dicono alcuni, risparmiate lavoro al redattore "ordina •°" ..ed ai collaboratori from utside. ♦ » * Terminata la campagna dei- Opinione (poverissima campa na, invero, per la quale non s'è iusciti ad avere il consenso di ieci persone esistenti e coscien ) ci viene la curiosità di do ìandarci : "perchè la colonia aliami è rimasta totalmente e ranea a questa, che era stata finita la campagna per la ri rea e scoperta dell' "uovo" di olombo? Quali frutti essa ci ha siti? Diciamolo subito: Un comizio (?) presen ziato da 31 persone, fra 1» quali erano un rappresen tante de "Il Progresso Ita lo-Americano" di New York, 8 redattori e 4 tipo grafi del giornale opinante e pochissimi concittadini del candidato che si aveva in mente di designare. Un totale di 54 lettere di ade sione, forse non una origi nale, dalle quali si debbono dedurre i setto ottavi fra quelle fabbricate intera mente perchè non autoriz zate, di personaggi non e sistenti e di alcuni concitta dini del candidato che si vorrebbe imporre. 1 contrario: Non una lettera di perso na conosciuta; non una pa rola dai professionisti, da gli uomini di affari, dagli artigiani, se si eccettui qual che anonimo interessato nella campagna; non un cenno dalle diecine di mi gliaia di lavoratori o nesti e laboriosi, i quali partecipano a tutte le manifestazioni coloniali ; non l'adesione di uno, alme no, delle centinaia di soda lizii qui esistenti. • Della completa astensione dal lovimento di questa colonia ita ana, che suona vergogna per :>loro che pretendono parlare a ome di «.ssa, deve dedursi che c i fonte dalla quale ha avuto o igine la campagna era impura perchè i sistemi perseguiti era -0 equivoci, o perchè la condot 1 tenuta, specialmente per ls esignazione del candidato, eri retenziosa, o, infine, perchè i ome del designato, a parte tut i i suoi meriti, non ha attecchì 3. * ♦ » Pare, però, che, fallita la dè acle del giornale 1' "Opinione" ra si voglia ricorrere ad altr nezzi, se essi nel momento in cu criviamo. non sono già in vii li attuazione. I mezzi, stando ; liianto ci si riferisce, sarebber lue: facile uno, difficile l'alti* ier cui dian o l'allarme. Il mezzo facile è la circolazic iti lìì -, l.cdc ::: r.ottoscrÌT"o np " a raccolta di adesioni da mai larsi al Commissariato d'Em Cosa facilissima qu< ;fa, come per le lettere, pere! i scrivere nomi si fa presi méntre a portare persone ai c mizii si dura fatica. Auguriam fi però che i nomi raccolti pubblichino per potarne invost pare l'autenticità come sono st ti investigati quelli degli auto delle lettere pubblicate. Dell'altro mezzo il pubbli Fa quel che devi, &weng& che può'. Abbonamento Annuo $ 2.00 tTNA COPIA 3 SOLDI (deve stare bene in guardia. Si (vogliono far quattrini per inten sificare la campagna. Se si bus serà a denari si risponda come si conviene per non permettere a dei fannulloni ambiziosi di sfruttare anche questa circo stanza. Continuano gl'insulti E' stato sempre così ! Ogni qualvolta abbiamo preso la pa rola su qualsiasi problema, o per mettere alla gogna i falsi sacer doti. se da una parte la grandissima parte abbia mo avuto le soddisfazioni mora li, non sono mancate però le "carognette" che ci hanno erut tata tutta la loro bava velenosa imbrattandoci i talloni delle scarpe. Questa volta, però, non ce lo aspettavamo per diverse ragioni, non esclusa quella che i protagonisti, i quali tirano i fi li per fare funzionare le mario nette, erano stati avvertiti di frenare gl'insani bollori degli arrabbiati fegatosi che non eb bero un pensiero umanitario per i proprii genitori, per gli ago nizzanti fratelli. Su "La Libera Parola" del 19 ngosto u. s., infatti, ammoniva mo: Vi tono molti cui piace pe scare ne! torbido■ Abbiamo dei "botoli ringhiosi", tlrtffi — ambi ziosi, dallo ruota retorica, che vorrebbero mettersi in evidenza. Discutano, ci coìitraddÌßcano, so stengano la loro tesi, ma se qualcuno di issi si allontanerà dalla "diritta ria", noi, che non curiamo i pigmei, rivolgeremo lo sguardo altrove ed andremo in fondo fino a far vrnirt i galla anche del marciume Avviso a chi tocca! La provocazione, in vece, ci è venuta, senza tener conto del nostro avvertimento, non solo invitando il "calabrese" boccia to a rilasciare un "affidavit", che sarebbe dovuto servire con tro di noi, ma armando la mano di un anonimo sicario per farci scrivere, una per ogni setti mana, delle lettere che molto appropriatamente si potrebbero indirizzare all'istigatore che è nascosto dietro, le quinte ed al l'autore vigliacco che vedrebbe languire la propria genitrice senza apprestarle un calmante. Noi, intanto, pazientiamo anco- ' ra; se non altro per vedere quan to cinismo e veleno alberga in certe coscienze, che avemmo la debolezza di credere rette, e bennate. Però diciamo agli anonimi che se essi non si vo gliono scoprire per iscritto ven gano a trovarci o ci diano un ap puntamento ed a tre occhi, inve ce di quattro, daremo loro tutte le spiegazioni che ci hanno chie sto- Avanti vigliacco maschera to; mostra di avere coraggio, tu che insidiasti l'onore di una gen tildonna. * * * Non dovevamo interloquire, ecco tutto; o, facendolo, avrem mo dovuto fare eco favorevole ad una campagna che, siamo si curi, il maggiore interessato a vrà già condannata. Prendendo la parola, del resto, abbiamo cer cato di essere obbiettivi e di non trascinare nel contesto, per quanto è stato possibile, il no me di colui che è stato elevato a protagonista della campagna. Non abbiamo esorbitato dal pro gramma impostoci neanche do lio incominciate le minaccie. Che cosa di più poteva pretendersi da noi? Ebbene, la nostra cor rettezza giornalistica è stata ri meritata con gli insulti più tri viali 'lanciatici dalla macchia. Quando si pensa a certe pre tese; quando si cerca di rimpro verare gli altri per la mancanza di carattere! Quelli che intervennero al banchi fcsu datosi al "candidato" recentemente designato a coprire in càrica di avvocato presso lo Ufficio di assistenza legale del Consolato di Philadelphia, per la laurea in giurisprudenza ottenu ta dall'Università di Pennsyl vania e relativo riconoscimento dello Siato, non avranno dimen • ticato il disgusto che li pervase in quel simposio. Noi eravamo presenti e ricordiamo che nessun i segno nazionale italiano ed ame ricano, arricchiva la sala, oltre i che fu impedito all'orchestra di ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER WITH THE LARGEST CIRCULATION r». O "Entered a* second-class matter \pril 19. 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Ad of March ."{. 1579".