La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, July 29, 1922, Image 1

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    I A LIBERA PAIWIJA
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
Cav. A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore
1626 So. Broad Street
ANNO V. - Numero 30
Un tilt IC9HR li cria
di Sacco e Vanzetti
Lo Stato del Massachussets.
si è servito della testimonianza
di un criminale autore di fur
ti, grandi e piccoli ; bigamo, sper
giuro, latitante dalla giustizia
__ per condannare due nostri :
connazionali, Sacco e \ anzetti, !
accusati di un delitto che essi !
dicono di non avere commesso,
e la loro dichiarazione di non,
colpabilità è corroborata da
quelle di tante .altre persone
dabbene, superiori ad ogni so-, :
spetto, dall'operaio onesto e la
borioso, all'uomo d'affari dal-; 1
l'artigiano agli impiegati del 1
Regio Consolato di Boston.
Già un certo Louis Pelser, 1
che, in Corte, aveva dichiarato
! di riconoscere in Sacco uno dei
pi-esenti nella scena del delitto
a "South Braintree" il 15 A
prile 1920, ha confessato che •
quella sua deposizione non era
altro che uu tessuto di menzo
gne. In virtù di questa confes
sione è stato possibile rafforza- '
re gli atti di appello che pendo- 1
no davanti la Corte Superiore '
d< la Contea di Norfolk, Mass.,
per ottenere un nuovo processo.
Ora è la volta, come abbiamo
già detto, di un'altra canaglia!
che, nella stessa Corte, nella !
causa di prima istanza contro 1
Sa< o e Vanzetti, depose sotto il
nome di Carlos E. Goodridgc. 1
Questo furnfata, dai tanti nomi
I e dolile molte mogli, si chiama,
I invece (se a quest'altro nome 1
I bisogna credere), Erastus C.
I Whitney, ricercato, nell'epoca in
I cui deponeva, dalle autorità del-
I lo Stato di New York; ex ri- '
[ coverato del Riformatorio dì
Elmira ed ex recluso delle car
| ceri di Auburn nello stesso Sta
to. Nella sua città natale di Co-i
hocton, N. Y„ egli è ritenuto j
per un pericoloso criminale di
pessissimo carattere. Secondo i,
documenti in possesso della
Corte, coloro che lo conoscono da
vicino, compreso le sue tante
mogli, lo accusano di tanti cri
mini; lo dicono un falsario, un
adultero, un ladro, uno sper
giuro. _ I.
E la sua deposizione, solleci- ]
tata, forse, e preparata da chi a- j
veva interesse alla "taglia" ed
alla fama di eroismo, ha fatto ì
fede perchè due nostri connazio- ,
nali venissero condannati a j
morte !
Nel Massachussets il furfan- ;
te è vissuto sotto il nome di
"Goodridge" per éVadere alle
sue responsabilità verso lo Sta
to di New York, ma anche sotto
lo pseudo nome assunto è an
dato a sbattere contro il codice
penale; fu arrestato e trascinato
davanti la Corte. Egli si dichia
rò colpevole, ma la sentenza non
fu emessa limitandosi il giudi-1
ce a polio in "probation". In
questa occasione "Goodridge" i
vide, per la prima volta, Sacco.
Qual fu la sorpresa, diversi
mesi dopo, di vedersi compari
re. nella causa contro Sacco e
Vanzetti, questa canaglia come
"surprise witness", per com-j
piacere la polizia che aveva:
montato le accuse contro i nostri
due connazionali '
E' ributtante semplicemente
pensare che, in America, in cer
ti casi la giustizia si basa sulla
'criminalità di coloro i quali, per
avere condonata una pena o per
la promessa di una "taglia"
giuocano con la vita di persone
dabbene.
Se Whitney, alias Goodridge,
all'epoca della sua causa, fosse
stato rinchiuso in carcere, per
il reato del quale egli stesso si
era dichiarato colpevole, la sua
testimonianza, nella causa con
dro Sacco e Vanzetti, non avreb
be avuto valore. Ma il furfante
doveva rimanere a piede libero
per meglio preparare la monta
tura.
La verità sulje identità di que
sto tipo di furfante si è saputa
dopo che egli aveva commesso,
recentemente, diversi altri crimi
ni per i quali si è stati costret
ti ritirargli la "probation" con
cessagli dalla Corte, invece che
una sentenza al carcere. Da cu
una investigazione, raccolta d
"affidavit»", fotografie, docu
menti ufficiali rivelatori delU
sua vita criminale condotta fir
da quando egli era giovanetto (
documentazioni dei suoi concit
tadini che lo ritengono un la
dro, un bugiardo, un uomo alla
cui parola non si deve prestare
fiducia.
La sua terza moglie ha rila
sciata una dichiarazione giura
ta nella quale, fra tante altre
cose importanti, essa afferma
che il suo ex marito nutre odio
contro tutti gli italiani perchè
ila alcuni di questi fu malmena
to per averli danneggiati in mil
le maniere.
Per mostrare come "Good
ridge" ha sempre giurato il fal
so, è stata raccolta una colle
zione di certificati di matrimo
nio e presentati alla Corte. In
uno di essi egli dichiara di
chiamarsi Erastus C. Whitney
di Jefferson, N. Y., in un altro
Carlos E. Whitney di Catskill,
X. Y., in un terzo dà il suo no
me per Carlo E. Goodridge, di
Claremont, Va.
Questo è l'uomo la cui testi
monianza è responsabile, per
a maggior parte, della condan
na a morte dei due lavoratori
ìostri connazionali.
Noi non facciamo commenti
per non far torto alla intelli
?enza dei lettori del nostro gior
nale.
Ma domandiamo:
Che cosa faranno i giudici
iella Corte Supcriore di Nor
folk, in riparazione della dichia
razione di colpabilità avutasi
iella Corte inferiore?
Che cosa faranno gli italiani
ler ottenere che giustizia sia
'atta ai due nostri connaziona
i?
La Libera Parola
Crisi laboriosa
Nell'ora in cui scriviamo que
lla breve nota pomeriggio di
nercoledì 26 corrente in Ita
ia persiste ancora la crisi per la
orinazione del nuovo Gabinetto
ninisteriale, che deve succedere
i quello dimissionario presiedu
,o da S. E. Facta.
Noi siamo del parere che qua
lunque nuovo ministero succede
rà a quello deceduto la settima
ìa scorsa, avrà breve durata se
11 Italia continuerà ad esistere
ina Camera come quella attua
e.
Oramai è risaputo che l'inte
resse egoistico di partito è ante
posto a quello collettivo: gl'inte
essi generali d'ltalia, per gli ar
rivisti di tutti i partiti, è cosa se
condaria di nessuna importanza.
Le consultazoni del Re con gli
?x presidenti di inistri ; gli in
carichi da Lui dati, fino ad og
?i non hanno approdato a nul
la.
Nessun uomo politico riuscirà
a mettere insieme i differenti
partiti, le diverse fazioni.
Si porta a conoscenza dei
connazionali interessati che è
stato abolito il visto sui passa
porti degli emigranti italiani
che si recano nel Regno su pi
roscafi iscritti in patente e con
licenza consolare che sbarchino
nei porti nazionali. Detto visto
è indispensabile invece per po
ter sbarcare nel Regno per via
di terra dopo essere sbarcati in
porto straniero e se prendano
imbarco su piroscafi non muni
ti di licenza o iscritti in patente.
Questa nuova disposizone na
turalmente non porta alcuna
modificazione all'obbligo che
hanno gli emigranti italiani
| rimpatriatiti su piroscafi in pa
tente o muniti di licenza con
solare di essere forniti di pas
o
AVANTI SEMPRE, CON L_A FIACCOLA I INI PUGNO -"Vi
PHILADELPHIA, PA., SABATO, 29 LUGLIO, 1922
saporto ancora valido o regolar
mente rinnovato dalla compe
tente autorità consolare.
Phila., Pa., li 25 luglio, 1922.
* * *
Sua Eccellenza 1 Ministro de
gli Affari Esteri m'incarica di
rendermi interpret edei ringra
ziamenti del Regio Governo pres
Il Cenacolo Leonardo da Vinci
E' questa una giovanissima ig
Istituzione italiana della colo- s
nia poiché di essa stando al s
j preambolo "Objects & Purposes" 1
ne dovrebbero far parte conila- C
rionali capaci di promuovere e| ù
dare impulso alla letteratura, ! 1
alle scienze ed alle arti. | f
Fin dalla prima riunione, te- 1
iiutasi nella casa ospitale del :<1
farmacista Don Gennaro Tito- i
Manlio, si stabilì che del Circo- d
10, divenuto poscia il "Cenacolo : n
Leonardo Da Vinci", avrebbero 1
'dovuto far parte solamente con-,a
nazionali con requisiti di cui so- 'jj
pra; anche per non invadere ilo
campo dei due Circoli sociali ji:
già esistenti: Circolo Italiano e !!
Circolo Dante Alighieri.
Furono pochissimi i pionieri S
del "Cenacolo", cjie nominiamo <1
a titolo d'onore, nelle persone 1
del pianista signor Ferdinando I
Titomanlio e suo fratello Sabi- ; o
no, violinista; del baritono An- <i
tonino Scarduzio, violinista Gio-|
vanni Cianciarulo e pittore Ce-;
sare Ricciardi.. ■ s
Nella prima riunione in casal a
Titomanlio dicevamo il 9 n
Febbraio 1922, con i connazio- t
nali più innanzi -menzionati', si
riunivano anche il nostro diret- <1
tore, l'avv. E. V. Alessandroni, h
ii capitano lannarella del-, i'
l'Opinione ed il Prof. Pasquale |'l
Farina il quale, per unanime a
consenso, assunse l'ufficio di!''
presidenza.
Il Circolo, anche per unani- d
me consenso, si decise dovesse '
chiamarsi "Art istico-Scientifi- j d
co-Letterario". Il neo presidente "
espose ai pochi presenti le sue 1
idee le quali, in linea di massi- ! |)
ma, furono approvate. s
Da quella prima memoranda |s
ceduta il Circolo ha subito ' di- f
terse trasformazioni, dal titolo, n
he crediamo molto bene appro- p
priato, alla requisizione dei I
membri effettivi. Ogni qualvol- r
a che si è voluto fare entrare d
•omo socio un nostro connazio-jl
ìale, che non aveva i requisiti C
necessari, si è fatta una legge
speciale ; ogni qualvolta che si è i
,'oluto accettare come socio fon- t
latore qualche applicante, si è r
•iaperta la iscrizione, già di- "
chiarata chiusa, ed una nuova \
leliberazioiio ha modificata la r
senza seguire le più' 11
ìlementari regole parlamentari, fi
Vogliamo augurarci che, un 1
)o' per volta, il Cenacolo Leo-ir
nardo Da Vinci, ora che si è '
:onsolidato, vorrà governarsi <
•on quelle leggi tanto indispen- 1
labili al buon funzionamento di
jna Istituzione seria.
** * j
Il Cenacolo Leonardo da Yin-1 <
:i, nonostante il breve periodo 1
ii sua esistenza, si è reso bene- '
nerito delle colonie italiane in i
America e della Patria. Esso ha ■
preso diverse patriottiche ini
siatitfe, l'ultima delle quali la
Conferenza Podrecca, con relati
va raccolta di fondi per i tuber
»lotici di guerra italiani.
Per questa iniziativa tutti indi
stintamente i soci hanno lavora- j
10 attivamente, ma si distinsero
11 più il Dr. Giuseppe Fabiani
?d il Prof. Farina.
Nella seduta del 1.0 giugno
u. s., mentre si discuteva il
programma da espletarsi duran
te la conferenza Podrecca, in
tervenne alla riunione, per la
seconda volta, il Cav. Uff. Lui
gi Sillitti, Regio Console d'l
talia a Philadelphia, presidente
onorario del Cenacolo, accolto
da scroscianti applausi.
L'illustre rappresentante del
nostro Governo, che ha l'ubiqui
tà di Sant'Antonio, perchè noi
lo vediamo nello stesso momen
to dovunque vi è 1' "Italia" nelle
sue molteplici manifestazioni,
assistette, fino all'ultimo, all'e
spletamento dell'Ordine del
so tutti coloro che, in occasione
dell'anniversario dell'entrata in
guerra dell'ltalin, confermarono
sentimenti di patriottismo e di
devozione verso il nostro Augu
sto Sovrano.
Il R. Console
Sillitti
giorno. Egli volle esprimere il
suo compiacimento per i bellis
simi dipinti ad òlio esposti nel- '
la sala, opera dell'autore Cav.
Giuseppe D'Andrea, colui che si
è acquistata vera fama in Ita
lia e nelle altre Nazioni d'Euro- 1
pa. L'illustre signor Console '
parlò con competenza dell'arte
della pittura e con "sopresa dei
presenti fece la descrizione del
dipinto che più lo aveva colpito. ,
un quadro dal titolo "Riposo".
Fra gli applausi di tutti augurò i'
al Cenacolo un continuo pro
gresso, ed agli arti-'i che 1" '
compongono maggiori allori 1
nella carriera che essi perse
guiranno.
11 15 dello stesso mese il Cav.
Sillitti, continuamente applau
dito, vi recitò "La .Marcia di '
Leonida" di Felice Cavallotti.
La Sala era affollata del miglior
ceto della nostra colonia fra il 1
:iuale brillava il sesso gentile.
* * ♦
La sera del 20 corrente me- 1
se il "Cenacolo", nella sua sede
d No. 401 So. Broad St., ha te- '
liuto l'ultima seduta, con trat- 1
lenimento.
Il presidente, Prof. Farina. 1
liede lettura di irtia lettera del '
lignor Scarduzio, il quale, con . 1
rincrescimento faceva presento 1
!i essere costretto a rinunziare 1
il mandato di segretario per
'unico motivo che il nuovo in- '
•arico affidatogli, quello cioè di
iirettore della massa corale del !
Cenacolo, gli avrebbe impedito '
li accudire con diligenza alle 1
nansioni di cui era investito,
ritenendo che l'o
lerà dello Scarduzio era neces
larissima per raggiungerò quel '
tuccesso che il Cenacolo si è pre- 1
isso con l'organizzazione delle '
nassa corale, votò un voto di '
ilauso al suo indirizzo per l'o
lerà fattiva da lui spiegata a
irò del Cenacolo stesso e quin
li unanimamente nominava al 1
losto di segretario il Cav. C.
Costantini. ;
Terminata la seduta fu svolto
I programma stabilito per il
rattenimento. Il Cav. Costanti
ìi declamò i cinquanta sonetti
'La scoperta dell'America", del
loeta romanesco Cesare Pasca
•ella, che l'uditorio gustò mo!-
issimo ed applaudì. Poscia il
giovane Michele Cortese, un vio
inista di rara abilità, seguì
nagistralmente uno s- artito
lifficilissimo èfu costretto a
concedere un bis per gli ap
plausi insistenti dei presenti.
La signora Elvira Cavalieri
ritomanlio deliziò con la soavi
à della sua voce da soprano dei
:ui pregi fece sfoggio riscuo
tendo una entusiastica ovazione.
II baritono Antonino Scarduzio
riportò anch'egli un altro suc
cesso ed ebbe applausi non me
no entusiastici degli altri. In un
duetto con la Cavalieri-Tito
manlio fu, come sempre, insu
perabile.
Tutti gli artisti furono accom
pagnati al piano dall'ottimo
Ferdinando Titomanlio, la va
lentia del quale non ha più bi
sogno di commenti che di lui fa
un pianista ricercatissimo non
soltanto tra noi italiani, ma
anche tra l'elemento americano.
Ebbe perciò la sua parte di ap
plausi e fu vivamente compli
mentato.
La bella serata terminò cor
; un ringraziamento da parte de
Prof. Farina a quanti si eranc
: gentilmente prestati per assi
curarne il successo ed agli inter
venuti, non soci, che con la lor<
presenza avevano voluto onora
re il Cenacolo in una delle tant
iniziative tra quelle che si pre
figge di portare a compimento.
Le attività' degli studenti Itolo-Americani
Telegrammi del Ven, Supremo
dell'Ordine Figli d'ltalia
Il Venerabile Supremo del
l'Ordine Figli d'ltalia, avv. Gio
vanni Di Silvestro, la mattina
del 19 corrente mese telegrafa
va da Palermo riferendo succin
tamente sulle attività degli stu
denti italo-americani in Italia,
dal giorno che vi sono arriva
tf fino al momento in cui egli
telegrafava.
l'iu' tardi, il '2l, da Roma, in
un telegramma alla direzione di
questo giornale, egli comunica
va: TUTTO BENE.
Riportiamo qui appresso un
altro telegramma da Palermo:
"Dopo una felice traversata,
la comitiva di studenti Italo-A
--mericani (ili cui quattordici in
viati dall'Ordine Figli d'ltalia
con fondi raccolti esclusivamen
te fra gli appartenenti alla i
stituzione, ed undici dalla Ca
mera di Commercio Italiana di
New York con somme raccolte
fra i soci e mediante contribu
zioni volontarie ricevute da sim
patizzanti e da Ditte Italiane
fra cui cospicua quella di Lire
Centomila offerta dal Banco di
Napoli, più il residuo della som
ma concessa anche dal Banco
l'anno scorso pel medesimo sco
po) è arrivata a Napoli sbar
cando nella mattinata di Dome
nica, 16 corrente.
"Durante la traversata, ogni
giorno, ed alla presenza anche
dei passeggieri ili classe, non
ché di una comitiva di studen
tesse Americane anche in viag
gio d'istruzione per l'ltalia, so
no state tenute delle conferenze
di preparazione alle visite dei
luoghi stabiliti, da parte della
guida, Dr. Bonaschi, e circa l'u
tile morale da derivare dalla co
noscenza delle glorie passate <■
presenti d'ltalia, dall'avv. Gio
vanni Di Silvestro, Supremo
Venerabile dell'Ordine Figli d'l
talia, il (piale ha particolarmen- .
te curato di rilevare il valore !
della italianità nei figli dei
connazionali risiedenti in Ame
rica, specialmente nell'esplica- ;
zione della loro missione di
propagandisti della grandezza
civile d'ltalia. Gli studenti, du
rante il viaggio, hanno dato un |
ammirevole esempio di ben in- h
teso e volenteroso spirito di di-: I
sciplina individuale e collettiva.
"Allo sbarco, avvenuto la mat- |
tina di domenica, assistevano i>- .
na gran folla di studenti napc
letani che hanno salutato i lo- i
10 colleglli ili oltre oceano con
1 vivo entusiasmo e con i loro for- .
! midabili e caratteristici burnì .
I gogliardici. Erano anche pivi- j
senti il. Generale Emilio Gu- ,
glielmotti, rappresentante uffi
ciale dell'Ordine in Italia, mol- ,
ti professori delle scuole e del
l'Università di Napoli, ed i .
rappresentanti della Lega Ita
liana e del Banco di Napoli.
"Il Generale Guglielmotti ha
pronunziato, fra fragorosi ap- ,
plausi, un discorso salutando la
comitiva e dando agli studenti ,
11 benvenuto. Hanno risposto,
sollevando grande entusiasmo,
l'Avv. Giovanni Di Silvestro ed
i il Dr. Bonaschi.
"La mattina di Lunedì, 17,
gli studenti hanno visitato gli
• scavi di Pompei. Nel pomeriggio
> i principali stabilimenti indu
! striali della città e dintorni, re
standone ammiratissimi. La
mattina di Martedì fu dedicata
1 a visitare i diversi Musei e ad
I una gita automobilistica per gli
i incantevoli dintorni. Nel pome
i, riggio ci fu un ricevimento nel
_jla Sede del Banco di Napoli con
l'intervento di numerose perso
nalità politiche, di magistrati.
; professori, industriali e giorna-
II listi. Il Comm. Miraglia, a no
? 1 j me della sua fiorente istituzione
o bancaria, inneggiava all'Ordine
i- Figli d'ltalia che dichiarò esser
r- ormai noto dovunque e di gode
•o.re una nobile reputazione. Ri
i- spondeva per l'Ordine il Vene
te rabile Supremo invocando la co
e-| operazione d'ltalia nella espli
. cazione della missione che il
Grande Ordine Italo-Americano
•s'è imposto. Seguì un pranzo in
onore degli studenti dato all'Ho
tel Bertolini, al cospetto del me
raviglioso panorama parteno
peo, con un alato discorso' del
l'Oli. Vittorio Emanuele Orlan
do, Presidente della Lega Italia
na per la protezione degl'inte
ressi nazionali all'estero, con la
quale Lega l'Ordine ha prepara
to un ricco programma da e
splicarsi in mutua cooperazione.
La facondia dell'oratore ha su
ccitato un enorme entusiasmo,
specie quando asseriva che gli
studenti non erano soltanto fi
jli d'ltaliani nati in America,
ma in Italia rappresentavano
iuel nobile Ordine per cui It
alianità è religione, il quale in
igni tempo assolve i molteplici
loveri inerenti alla sua missio
ìe, che incarna in America quel
togno e ciuci metodo di affer
nazionc per cui la Lega Italiana
• sorta, ed il quale costituirà lo
strumento di quell'opera civile
he la Lega si propone svolgere
n America.
"Rispondeva con un inspirato
id applatiditissimo discorso Io
\vv. Giovanni Di Silvestro, il
male è infaticabile nell'illustra
e l'Ordine Figli d'ltalia in pa
ria dove già la potente istl
uzione raccoglie larga messe di t
impatie e d'ammirazione, ed è
iguardato dagl'italiani con un
nteresse sèmpre crescente. La
erata indimenticabile si chiuse'
011 un altro applaudito discor
o del dr. Bonaschi. Gli studenti
ono partiti per Palermo giun
endovi la mattina del 19, entu
iasti delle bellezze d'ltalia ed
mmiratissimi dei molteplici e
leraviglioai progressi indu
triali e commerciali di Napoli,
nessuna città seconda nel fer
ore di opere del lavoro.
"II Supremo Venerabile, Avv.
I. Di Silvestro, desidera infor
ìare lo Colonie d'America che,
onostante le artificiose notizie
llarmisticlie della stampa stra
Dal Progresso Italo-Americano
Le entusiastiche accoglienze di
Palermo e Roma
liOMA, 22. Mercoledì mat
tina gli studenti Italo-America
ni, inviati in Italia dall'Ordine
Figli d'ltalia e dalla Camera di
Commercio, arrivavano a Paler
mo accolti col proverbiale,
schietto entusiasmo del, genero
so popolo siciliano. La comitiva
rimaneva incantata alla vista
della città ammaliatrice. Una
folia enorme si era radunata sul
molo, la stampa aveva larga
mente annuziato l'arrivo degli
studenti illustrando lo scopo del
la gita e sciogliendo un inno al
l'Ordine Figli d'ltalia. Erano!
presenti le più spiccate autorità i
cittadine ed i rappresentanti del-'
la locale Camera di Commercio,
lella Università, della Lega Ita
liana. Era intervenuto pure il
Console americano.
La comitiva fu scortata in
corteo all'Albergo fra una folla
plaudente. Gli studenti si reca
•0110 a visitare il meraviglioso
giardino botanico in via Lin
•oln, la maestosa Cattedrale ed
1 Palazzo Reale. All'Università
1 professore Ambrosini salutò a
ionie delle facoltà e degli stu
lenti palermitani i gitanti. Gli
risposero il Dr. Bon ischi e l'av
vocato Giovanni Di Silvestro,
Venerabile Supremo, a nomej
lell'Ordine, innoggiando al tra
lizionale patriottismo degli stu
denti siciliani. In mezzo ai più
fragorosi applausi suscitati dal
l'indovinato discorso ilei Di Sil
vestro, il professore Ambrosini,
sommosso, abbracciava e bacia
va il Supremo Venerabile. Nel
la serata vi fu un grande ban
chetto sulla suggestiva, famosa
spiaggia di Mondello, alle falde
del Pellegrino, con entusiastici
discorsi del Sindaco di Palermo,
del Rettore l'Università, dell'oli.
Fa quel eh® 4evi,*&wen{&
che può*.
Abbonamento Annuo $ 2.0#
TTNA COPIA 3 BOLSI
; niera, l'ltalia progredisce, forse
lentamente, ma certo sicura
mente, nella sua risurrezione e
conomica, dando un confortan
te esempio di vitalità e di for
ti propositi".
L'ITINERARIO DEGLI STU
DEN TI PERSEO UIRANXO
Questa mattina, 29 luglio, con
il treno delle ore 8.05, gli stu
denti partiranno da Firenze per
Bologna dove si arriverà alle
12.35 e vi si rimane fino alle o
re 6.50 p. m. dello stesso giorno,
per ripartire alla volta di Fer
rara che vi si giunge un'ora e
venti minuti più tardi.
| —3O Luglio Ferrara.
I —3l Luglio partenza per Ve
nezia, dove si rimane due gior
ni.
2 e 3 Agosto si visiterà il
teatro della guerra toccando il
•Piave, Mantello, Conegliano,
Vittorio Veneto, Udine.
4 Agosto, alle ore 11.41
a. m., partenza da Udine per
7ri ente, ria Gorizia, Gradisca,
Monfaleone, lungo Hermada, e
i strema falda del Carso. Si rima
ne a Trieste, il pomeriggio di
i giovedì a venerdì sera, quando,
alle ore 6 precise si parte per
Venezia.
5 Agosto arrivo a Milano
■ore 3.05 pomeridiane fino al
giorno 9. L'ultima giornata gli
studenti la spenderanno visitan
j do opifici industria'.! e l'impian
ti to idro-elettrico a Pulerno d'Ad
! da.
lO e 11 Agosto a Como e
al lago di Como.
l2 e 13 Agosto a Torino
con scampagnata piemontese.
l4, 15 e 16 agosto a Geno
va.
Nel pomeriggio dell'ultimo
giorno si parte da Genova a bor
do del Taormina per Napoli,
dove si resta fino alle ore po
meridiane del 18, giorno in cui
si riparte per l'America. Arri
vo a New York mercoledì 30 A
■ gosto.
Restivo e del Console America
no, ai quali risposero il dottor
Bonaschi e l'avv. Di Silvestro.
Quest'ultimo, parlando a nome
dell'Ordine che qualificò cemen
tatore della fratellanza fra il
popolo d'America e quello d'l
talia, mandò un alato saluto me
more e forte al benemerito nu
cleo di siciliani appartenenti al
l'Ordine. Questo saluto, inviato
dalla terra dei Vespri ai propri
figli lontani, suscitò una pro
fonda commozione resa più in
tensa allorché il Venerabile Su
premo porgeva un altro saluto
al grande popolo palermitano
:he così bene cooperava nell'af-
Fermare il significalo della vi
sita degli stranieri.
Alle ore 5 antimeridiane di
giovedì la comitiva si recò in au
omobile a visitare il bacino
nontano ed i grandi stabilimen
:i generatori dell'energia elet
rica, rimanendo ammirati degli
itupendi lavori. Seguì una visi
a a Monreale. Nel traversare
a lussureggiante campagna i
rebbiatori, sospendendo il lavo
•o, salutavano entusiasticamen
:e gli studenti. A Monreale la
comitiva venne ricevuta dalle
iutorità e, nella storica eatte-
Irale, dal clero. Seguì banchetto
nel chiostro adiacente. Vi furono
iiversi discorsi chiusi da quello
ispirato del Venerabile Supre
mo, avv. Di Silvestro, il quale
affermò che la visita fatta a Pa
lermo rinsaldava la fede nell'l
talia rinnovellata. Durante la
sua permanenza nella capitale
Partenze da Ptiiladelphia
Vine Street Pier
AMERICA 3 Agosto
EUROPA 3 Settembre ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER
"Eat*r»d ** seeood-ctaaß matter April 19,1918, at the poet office at Philadelphia, Pa„ under the Act of March 3, 1879".
WITH THE LARGEST CIRCULATION