La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, July 01, 1922, Image 1

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    LA LIBERA PAROLA
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore
1626 So. Broad Street
ANNO V. - Numero 26
Ut PAROLA DEL BUSSO
"Credo che potrebbe essere
presidente dei nostri soviety"
disse il delegato del Governo
Russo Cicerin esprimendo ad
un gruppo di diplomatici la sua
impressione sul nostro Re. E
successivamente, lo stesso, par
lando col Sovrano, pare gli ab
bia detto: "Dui modo con cui
Ella è amato dal suo popolo, ca
pisco che ella è per il popolo un
piccolo padre."
Mai, riteniamo, più grande
elogio venne fatto da un capo
di rivoluzionari ad un sovrano
di Stato!
Qual'è il significato di questo
elogio? Noi vi scorgiamo anzi
tutto il riconoscimento dei gran
di meriti del nostro Sovrano
che, soldato fra i soldati, dopo
aver diviso con essi le fatiche, i
disagi, le ansie tremende di una
guerra lunga e dura, non di
sdegna ora, durante la pace, di
avvicinare gli umili; anzi se ne
compiace, ed ha per tutti la pa
rola buona, d'incitamento al ben
fare, mentre coll'opera sua per
sonale Egli mira a far sì che
l'ltalia grande nella guerra e
vittoriosa, possa uscire, dallo
presenti distrette ponendo fine
alle infauste contese di parte ed
inaugurando un'era di pacifico
progresso, che dovrà darci il
benessere e la ricchezza.
Ma l'importanza dell'elogio,
del quale, per l'amore che noi
portiamo al nostro Re, vivamen
te ci compiacciamo, non è tutta
qui. Il Cicerin nel pronunciare
quelle parole non pensava, evi
dentemente. soltanto al Re, ma
pensava all'ltalia, a questa no
stra grande Patria del diritto e
madre di tutte ie libertà e vole
va dire implicitamente: "L'lta
lia non è la Russia ! Se da noi
la pianta delia libertà avesse al
lignato come qui, sotto il bel so
le d'ltalia, noi russi non avrem,-
mo avuto bisogno di fare una
rivoluzione, di sovvertire il re
gime, perchè non ce ne sa
rebbe stato bisogno! Se il nostro
Czar fosse stato come il vostro
Re, cioè un vero "piccolo pa
dre", se non si fossero cono
sciute le torture della Siberia,
le colpe della burocrazia ladra e
corrotta, di una polizia feroce,
se avessimo avuto il beneficio
della vostra civiltà, se il popolo
russo non fosse stato artata
mente tenuto così ignorante, se
il culto della libertà fosse stato
anche da noi, così come da voi,
rispettato, non avremmo dovuto
spargere tanto sangue, per
spazzar via questo putridume,
per instaurare un nuovo regime,
del quale noi Russi, ammettia
mo però tutti i gravissimi di
fetti, tanto è vero che siamo
venuti a Genova per veder di
risanare le nostre piaghe e di
metterci d'accordo con quella
borghesia occidentale e con
quell'odiato capitalismo, che so
lo può aiutarci a ricostruire ciò
che per nostra colpa è stato di
strutto."
Questi, o simili pensieri, do
vevano succedersi nella mente
del rivoluzionario Russo, quan
do egli pronunziò, a riguardo
del nostro Re, quelle frasi di e
logio che debbono ritenersi sin
cere, dato che nessuno certo le
aveva da lui sollecitate!
Ma quelle parole suonano an
che un monito pei sovversivi di
Italia. Il Cicerin, col suo conte
gno, sembra dir loro: "Di chf
cosa vi lagnate; voi che godett
della migliore libertà? Per<bt
voi, come purtroppo noi abbi,;
mo fatto, dovreste ricorrere a
sangue? Voi che avete un R<
buono, un Re veramente costi
tuzionale, così amante del sue
popolo, sappiatevelo conserva
re! Perchè dovreste fare una
Rivoluzione? A quale scopo?
I bolscevichi nostrani, rivo
luzionari falliti, non debbono
essere certo soddisfatti del con
tegno di Cicerin e dei suoi ami
ci. Quei bolscevichi russi puzza
no, per essi, troppo di reaziona
rismo e, se fossero a governa
re qui da noi in Italia, dopo u
una quindicina di giorni passe
rebbero per feroci retrivi. Altro
che comunisti !
II vero si è che le rivoluzioni
avvengono in quei paesi dove il
; mal governo ha il predominio e le
j usurpazioni di pochi, le malver
sazioni, la tirannide, nelle sue
forme più svariate, conducono
il popolo alla disperazione ed
allora ! più bassi istinti si sca
tenano. Così fu della rivoluzio
ne francese, e per cause somi
glianti avvenne il fenomeno
russo, fjebbene quella nulla ab
bia a che vedere con questo. Ma,
quando le ora accennate condi
zioni non si verificano, le rivo
luzioni non possono avvenire e
Pro Tubercolotici di Guerra
CONFERENZE PODRECCA
a Philadelpliia
TI 26 giugno u. s. alle ore
3.30 P. M., un comitato del Ce
nacolo Leonardo da Vinci, coni-
I
posto dai signori Dr. G. Fabia
ni, Prof. P. Farina, Avv. G. M.
Baldi, Cav. L. Pupilla, G. Dona
to, F. Tito Manlio, Avv. Pe«so
lano, A. Scarduzio, B. Tarta
glia, P. Del Vecchio, C. Costan
tini, Ario Fiamma, G. Vitrone,
F. Bocchini, riceveva alla Penn
sylvania Station l'On. Guido Po- !
drecca, accompagnato dalla sua
distinta signora. Erano inoltre
a riceverlo alla stazione il Bugio
Console Cav. Uff. L. Sillitti, il
Colonnello Bomanelli de L'lta- j
lica Gens, il signor Ercole Loca
telli di New York, il signor G.
De Stefano, agente
di Wilmington, e altre persone
di cui ci sfugge il nome.
Dalla stazione, gl'illustri ospi
ti, nelle automobili offerte dal
Dr. Fabiani, dal signor Baldi,
dall'avv. Pessolano, si recavano
al Wolton Hotel, dove prende
vano stanza.
Alle 6 p. m. dello stesso gior
no, veniva offerto un pranzo al
Leoncavallo Bestaurant all'On.
Podrecca e Consorte, dai com
ponenti il Cenacolo, al quale
prendevano parte, oltre alle per
sone su cennate Giuseppe Bro
cato, Grande As-.stente Vene
rabile dell'Ordine Figli d'ltalia,
per lo Stato di Pennsylvania, il
quale non aveva potuto recarsi
alla stazione perchè indisposto,
Favv. Giovanni Di Silvestro, Su
premo Venerabile dell'Ordine
Figli d'ltalia, ed altri.
Cessato il pranzo l'On. Po
drecca si recava nella sede del
Cenacolo Leonardo da Vinci, al
404 So. Broad, e dopo averne
ammirata la mostra ad olio del
Cav. D'Andrea, si portava in
automobile al New Broad St.
Theatre, per l'annunziata con
ferenza prò Tubercolotici di
guerra d'ltalia, promossa dal
Cenacolo Leonardo da Vinci.
Precedeva la conferenza del
l'illustre conferenziere, un con
AVA INI TI SEMPRE, CON L_A FIACCOLA I INI PUGNO -yi
restano i rivoluzionari disil
lusi con le mani in mano!
Ed è meglio così, perchè alle
rivoluzioni, apportatrici di dan
ni immensi e di stragi, seguono
sempre le reazioni, altrettanto
nocive e feroci. Il progresso ve
ro avviene invece, con le evolu
zioni graduali, che presuppon
gono una educazione ed una i
struzione ognor crescente nelle
masse. E colla educazione e col
la istruzione, cessa a poco a po
co l'odio, e nasce l'amore, che
solo può dare agli uomini quel
poco di felicità e di bene che
tanto essi anelano in questo
povero mondo.
G. B. T. i
certo vocale e pianistico in cui
si distinguevano i figliuoli del
noto violinista Giovanni Ciancia
ndo, Pasquale e Angiolina, non
ché la soprano E. Cavalieri, il
tenore Micari e il pianista B.
Tartaglia.
Indi parlavano, riscuotendo
vivissimi applausi, il R. Conso
le Cav. Uff. Luigi Sillitti, e il
prof. P. Farina, presidente dei-
Cenacolo, il quale presentava lo
On. Podreeca, salutato da fre
menti applausi dal vasto udito
rio che gremiva il New Broad
St. Theatre.
Impossibile, per la mancanza
ili spazio, non solo riportare, ma
dare anche un accenno della
smagliante ed eloquentissima
conferenza dell'On. Podrecca, la
juale dalle nove e quarantacin
que, si protrasse sino alle undici
? venticinque, senza menoma
mente stancare il pubblico, av
vincendolo invece come in un
cerchio magico, commovendolo
al parossismo, elettrizzandolo,
ssaltandolo. E' nota a tutti, d'al
tronde, la valentia oratoria del
l'On. Podrecca, e sarebbe vano
ripetere più a lungo gli elogi.
Sul palcoscenico dell'elegante
teatro sedevano accanto all'On.
Podrecca il R. Console, il Prof.
Farina, il Dr. Fabiani, Ario
Fiamma, G. Brocato, l'Avv. Di
Silvestro, l'Avv. Pessolano, A.
Scarduzjo, Tito Manlio, P. Del
Vecchio, F. Bocchini, etc.
Alla sera, verso le undici e
mezza, e cioè, appena cessata la
conferenza, il Dr. Fabiani offri
va una cena squisita nella sua
dimora in Christian St., agli il
lustri ospiti On. Podrecca e si
gnora, alla quale partecipavano
oltre ai signori su citati, le si
gnore Pessolano, Cavalieri, Ti
to Manlio, Weber. Pernice, e
signori Avv. Alessandroni, Dr
Pernice, colonnello Romanelli
Locatelli di New York, il Dr
Cubicciotti, venuto apositamen
te da Concordville, G. Vitrom
ed altri.
In verità il Cenacolo ha ot
tenuto uno strepitoso sucesso,
PHILADELPHIA, PA., SABATO, LUGLIO 1, 1922
vanno date ampie lodi al Prof.
Farina e al Dr. Fabiani, nonché
a tutto il comitato prò conferen
za Podrecca.
a. f m .
a Germantown
Sabato sera, 24 giugno u. s.,
!'On. Guido Pod rocca parlò
agli italiani della laboriosa co
lonia di Germantown nella
grandiosa sala della Y. M. C. A.
a Germantown Avenue et! East
Ilaines Street, ove giunse alle
ore accompagnato dal Dott.
Raffaele Grassi e da altri del
Comitato che, in precedenza, a
vevano raccolto delle sottoscri
zioni da consegnare a beneficio
dei tubercolotici di guerra.
Era presente il Regio Conso
le Cav. Uff. Luigi sillitti, il
quale, prima che l'On. Podrecca
teresse, la conferenza, pronunziò
un breve discorso per porgere il
suo saluto e ringraziare i con
nazionali di Germantown per a
ver ancora una volta risposto
con slancio ad una causa patriot
tica ed umanitaria, quale è (inol
ia por cui l'on. Podrecca trovasi
negli Stati Uniti.
Tra gli intervenuti notammo
anche il signor Giuseppe Di Ste
fano, R. Agente Consolare ir.
Wilmington; il dottor Giuseppe
ITALICA
L'ltalica Gens non è un'isti-i
tuzione che sorge oggi, ma essa;
conta già diversi anni di vita |
fattiva e feconda di risultati al
tamente benefici in prò' degl'l
taliani all'estero.
Per opera sua, oltre le Casej
dell'Emigrazione di Genova, 110- ;
ma, Napoli e Palermo, numero
si asMi, chiese, scuole, ospedali
sono sorti o stanno per sorgere
in Asia Minore, in Egitto, in
("ina, nel Sud America e in Au
stralia, laddove più affluiscono
i nostri emigranti e maggiore è
sentita la necessità di sorregge
re moralmente- e materialmente
la loro vita di lavoro e di pri
! vazioni.
Dovunque è una di queste o
pere là trovasi anche un uffi
cio corrispondente dell'ltalica
Gens, che comunica con le se
zioni sparse per tutta Italia e:
[serve così d'intermediario al
l'emigrato nelle sue relazioni
con la Madre Patria.
Nell'America del Nord, per
circostanze dipendenti dalla
guerra, l'ltalica Gens t u costret
ta pochi anni fa a chiudere il
segretariato di New York, e con
esso altri uffici minori creati
dai diversi centri degli Stati
Uniti.
E' oggi nostro intendimento
di riaprire questo segretariato,
ed estendere così anche alle cen
tinaia di migliaia d'italiani re
sidenti nell'America del Nord
la nostra opera d'assistenza e di
fratellanza. Naturalmente dove
già esistono e prosperano isti
tuzioni locali, con scopi analo
ghi o più limitati, l'ltalica Gens
si propone di servirsi di esse per
aiutare od integrare la loro o
pera collegandola alla propria,
in guisa che le energie d'ogni
parte si sommino a tutto benefi
cio di questa nostra gente Ita
lica irradiata pel mondo.
* * *
Dalle idee vaghe passando al
concreto, l'ltalica Gens vuole
nell'America del Nord, come
negli altri paesi transoceanici :
1. Assistere l'emigrato ne!
suo primo viaggio, nei tempora
nei ritorni in patria, come nel
rimpatrio, affinchè non sia vit
tima d'ingordi speculatori, e
consigliarlo quando debba ricor
rere a vie legali.
2. Di accordo con le Auto
rità americane e col concorso
delle notizie fornite dagli uffi
ci corrispondenti, regolare e in
dirizzare l'emigrazione veyso le
campagne oppure verso quelle
regioni, dove più facile ed utile
riesca il suo impiego.
| 3. Provvedere gradual
mente ogni nucleo d'ltaliani di
opere d'assistenza di carattere
morale, intellettuale e materia
le, come hanno altre colonie me
no numerose della nostra, onds
si acquistino maggiore stima c
i considerazione presso le comu
nità americane, nelle quali vi
-1 vono.
| Fabiani. Ario Fiamma ed altre
personalità della nostra colonia.
L'On. Podrecca parlò per ol
ire due ore, spesso interrotto da
applausi fragorosi ed entusiasti
ci dell'uditorio che con viva at
tenzione lo seguiva nel suo dire.
Quando fece rivivere il sublime
eroismo dei soldati italiani du
rante la guerra di redenzione e
narrò varii episodi di cui fu te
stimone, sul volto degli ascolta
tori vedemmo i segni della com
mozione. e non pochi avevano le
lagrime agli occhi. E quando
l'On. Podrecca terminò, il grido
di "Viva l'ltalia!" proruppe for
midabile dal (ietto di quanti lo
avevano ascoltato e lo avrebbe
ro ascoltato per molte altre ore
ancora.
Il dottor Grassi consegnò al
l'Oli. Podrecca un check per le
offerte che orano state raccol
to, allo quali furono aggiunti al
tri $lO2 versati in sala da colo
ro che non avevano ancora sot
toscritto.
11 comitato ora composto dei
signori Andrea Onolli, Famu
laro, Do Pasquale, Grisi, Jef
fries, L. Cupo, G. Petrillo, Fe
lice Silvestro, Domenico Di Leo,
Ugo Pietrandli, Jerry Fortuna
to, G. Scarpello, Margheriti e
Bonventre.
4. Porgere il modo agli a
dulti con Corsi ed ai bambini coi
doposcuola di studiare, di co
noscete e parlare la lingua nati
va nello stesso modo dell'lngle
se, e per mezzo di libri già in
corso di stampa divulgare la
storia millenaria e le glorie d'l
talia.
5. Concedere annualmente c
in proporzione dei mezzi di
sponici ai parroci, maestri, dot
tori e rimanente personale ita
liano, un certo numero di pas
saggi gratuiti od a prezzo ridot
to per un soggiorno in Italia, e
qualche borsa di studio al ter
mine della Scuola Primaria ai
giovani più meritevoli, perchè
anche quest'ultimi imparino a
conoscere ed apprezzare la terra
dei loro genitori.
6. Circondare di particola
ri cure gli ex-combattenti, come
coloro che hanno acquistato spe
ciali titoli di benemerenza verso
la Nazione, coadiuvandoli pel
momento nel disbrigo delle pra
tiche di polizze, pensioni, capi
talizzazione delle medesime, ri
scossione di assegni arretrati,
mancate onorificenze, etc., co
me ne. siamo autorizzati con De
creto Ministeriale 6 e 22 feb
braio 1920.
7. Servire agli Itlaiani e
migrati d'intermediario bene
volo e coscienzioso nelle loro
relazioni con le autorità della
Madre Patria per quei docu
menti, atti pubblici, notizie, ecc.
che loro possono occorrere.
Come tutti i grandi sforzi,
anche questo non si può' com
piere che con l'associazione, e
gli Italiani del Nord America
non vorranno esser da meno, dei
loro connazionali residenti in
altre parti del mondo, ma sa
ranno fieri di associarsi a que
sta federazione che abbraccia,
come dice il nome stesso, l'lta
lica Gente, sparsa fuori della
patria, senza distinzione di cre
do e di partito.
Maggiori saranno le adesio
ni, più facile sarà per l'istitu
zione attuale anche qui il suo
programma, pel quale i soli e
modesti fondi provenienti dal
l'ltalia risulterebbero inadegua
ti. Nè può mancarci un concorso
spontaneo ed unanime, sapendo
che ogni contributo raccolto
sarà devoluto esclusivamente a
beneficio della Colonia nostra d<l
Nord America, e non altrove.
Il delegato dell'ltalica Gens
Ten. Col. Guido Romanelli
Il Segretario Refluente
Rev. Prof. Giuseppe Silipigni
Partenze da Philadelphia
Vine Street Pier
EUROPA 16 Luglio
AMERICA 3 Agosto
EUROPA 3 Settembre
Neil' Ordine Figli d'ltalia
IN ITALIA
LOGGIA ROMA
Ufficio Stampa e Pro
paganda
Questo mese di Giugno è pro
nubo di eventi straordinari per
l'Ordine Figli d'ltalia che, ora
mai, fa sentire la sua grande in
fluenza non solo in America ma
anche in Italia.
Nel mentre, infatti, esso
solo fra tutte le istituzioni colo
niali ha assicurato alla giu
sti/.ia, insieme coi Comitato lo
calo, quei sedicenti Americani
che l'anno scorso a Beaverdale,
Pa., assalirono ed oltraggiarono
le famiglie italiane mossi dal
più bieco pregiudizio di razza,
ergendosi così a protettore della
nostra dignità nazionale e se
gnando un esempio ammonito
re, l'Ordine si accinge pure ad
inviare in Italia, fra giorni, una
comitiva di studenti Italo-Amo
ricani che, al ritorno, saranno
i migliori propagandisti delle
bellezze artistiche e delle glorie
industriali d'ltalia e, tra gli A
mericani, provocheranno di noi
un concetto migliore.
In Italia, al 1.0 Congresso
della Lega Italiana, l'Ordine ha
preso parte, rappresentato dal
Generale Emilio Guglielmotti.
Un vasto programma d'azione
comune delle due istituzioni,
tendenti a valorizzare le ener
gie italiane all'estero, è stato
concretato, come annunziava
con suo reconte cablogramma
all'Ordine l'Oli. Luigi Luzzatti.
E, come primo passo, sot*o gli
auspici della Lega il popolo ro
mano tenne, la sera dell'l 1 Giu
gno, sullo storico Palatino, una'
grande festa a beneficio delle bi
blioteche circolanti dell'Ordine.
Infine, ad iniziativa del fra
tello Comm. Rag. Alfredo Calo
ro, è sorta nella Città Eterna la
prima loggia dell'Ordine, che
; porterà il nome fatidico di "RO
MA". Questa iniziativa ha su
scitato un gran fervore di entu
siasmi. Appartengono ad essa
Ministri, Senatori, Deputati e le
personalità più spiccate d'ltalia.
La Loggia ha il precipuo scopo
di assicurare una assistenza
morale e materiale ai fratelli
dell'Ordine nella Capitale d'lta
lia in caso di temporaneo o de-j
fintivo rimpatrio e di assistere
e rendere edotti dei benefici
dell'Ordine i connazionali che si
accingono ad emigrare in Ame
rica. La Loggia sarà personal
mente iniziata dal Venerabile
Supremo, Avv. Giovanni Di Sil
vestro, che si reca in Italia in
'occasione della gita studentesca,
e con l'intervento di Sua Eccel
lenza l'Ambasciatore Rolandi-
Ricci.
L'Ordine entra così, nella fa
se risolutiva della sua benefica
e multiforme attività e del suo
programma grandioso.
IN PENNSYLVANIA
NUOVA LOGGIA
.4 WARREN, PA.
Dopo tanti anni di lotta ed
ansiosa aspettativa siamo fi
nalmente in grado di annun
ziare la formazione della prima
Loggia dell'Ordine Figli d'lta
lia nella simpatica cittadina di
Warren, Pa., a poche ore di. tre
no da Erie.
Parecchi non sapevano che a
Warren ci fossero dei nostri
connazionali, o che ce ne fosse
ro almeno abbastanza per costi
tuire una loggia dell'Ordine ma
se costoro avessero assistito al
l'entusiastica riunione di Do
menica scorsa nell'Eagle's Hall,
sarebbero rimasti sorpresi del
fervore e del patriottismo con
cui circa un centinaio di italiani
ascoltarono ed applaudirono il
signor Egidio Agresti, Grande
Curatore di Pennsylvania, ivi
chiamato a spiegare i principi ed
i progressi fatti dall'Ordine Fi
gli d'ltalia negli ultimi anni.
Il Grande Curatore Egidio A
presti. giunse a Warren la mat
tina di domenica, 17 giugno u.
s., col treno delle 10.15, e fu ri
cevuto alla stazione da una lar
ga rappresentanza di ammira
tori ed amici che, dopo le usua
li presentazioni, lo accompagna-
Fa quel che devi, avvenga
che può'.
Abbonamento Annuo $ 2.04
ITNA COPIA 3 BOLSI
rono in casa del Signor G. E.
Pileggi, a Penna Ave., W., ove
venne servito un succulento
banchetto in onore del rappre
sentante dell'Ordine e durante
il quale .si brindo' alla salute del
Grande Venerabile Cav. Giusep
pe Di Silvestro, alla grandezza
dell'Ordine e alla formazione
della nuova loggia.
La riunione, chiamata per le
ore 2.30, venne puntualmente a
perta dal signor G. E. Pileggi,
■ 1 quale, dopo aver spiegato con
'ire\ i parole lo scopo dell'invito
pubblico presentò il Grande Cu
ratori Egidio Agresti. Questi
• ! i trattenne lungamente a par
lare dell'Ordine, facendone la
cronistoria, e spiegando con pa
role facili i benefici che trae da
esso la massa italiana, e (juando,
•itile diverse occasioni, l'Ordine
abbia contribuito moralmente e
: t'inaziariamente ad elevare iJ
prestigio italiano in America.
Spiegò minutamente i progressi
l'atti, specialmente nello Stato
della Pennsylvania e s'intratten
ne a lungo a parlare del Fonde
Unico Mortuario, dell'Orfano
trofio e della gita degli studen
ti in Italia.
Dopo il discorso, durato cir
a due ore, fu dato libertà di
parola, e parecchi chiesero e si
fecero chiarire dei punti male
interpretati o trasformati da
nemici dell'Ordine che nella co
stituzione della Loggia vedono
scomparire la loro prominenza.
Dopo i discorsi si venne alla
isci izione dei membri e, senza
difficoltà alcuna, quasi tutti gir
astanti firmarono gli appositi
incartamenti con la dispensa,
pagarono la (piota stabilita al
| Fondo Unico Mortuario, ecc.
Appena la Dispensa sarà re
golarmente approvata la loggia
verrà iniziata con l'assistenza
ili un Grande Ufficiale e la con
correnza di una delle vicine log
ore che funzionerà .la madrina.
I signori G. E. Pileggi, Dan
Felice e Sani brindisi, i quali
hanno lavorato strenuamente ac
ciochè il sogno da loro accarez
zato da tanti anni si realizzas
se, sono del parere che, per
quanto la colonia di \Varreft
conti appena cinque o sei cento
italiani, saranno in grado di
avere in poco tempo una loggia
di 150 o '2OO soci.
GRANDE CONCILIO
Phila., Pa., 23 Giugno 1922
Egregio Fratello,
fon la presente vi comunico
che, a cominciare da lunedì 26
CORRENTE MESE DI GIU
GNO, gli Uffici dell'Ordine sa
ranno trasferiti nel locale da es
so acquistato al numero 1726 S.
Broad St., Philadelphia, Pa.
Vi prego quindi di voler man
dare, da tale data, la vostra cor
rispondenza e le eventuali co
municazioni della loggia al sud
detto indirizzo: 1726 So. Broad
Street.
Vogliate altresì partecipare a
tutti i soci il cambiamento av
venuto, perchè essi ne abbiano
I conoscenza.
In tale intesa, fraternamen
te vi saiuto,
Alfredo Perfilio.
Grande Segr. Archivista
LE VISITE DEL GR. VEN.
Telegraficamente, come del
resto telegrafiche sono state le
visite del Grande Venerabile,
diamo qui il reseconto degli im
pegni da lui esplfctati.
A KANE
Partito da Philadelphia la se
ra del 26 giugno u. s. arrivava
la mattina seguente a Ridgway
ricevuto alla stazione dal signor
Giovanni De Panfilis, venerabi
le della loggia locale Fratelli
Cairoti e grande Deputato della
Vittoria Alleata di Kane.
Dopo una colezione offerta
gli in casa del signor De Pafihs
il Grande Venerabile partiva,
sull'automobile di costui, alla
volta di Kane dove prese allog
gio al The New Thomas Hotei
Sparsaci la notizia dell'arrivo
del capo dell'Ordine in Pennsyl
vania si raccolsero diversi fra
telli i quali lo intrattennero pei
l'intera giornata. Ricordianu ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER
WITH THE LARGEST CIRCULATION
"Entered a.s matter April 19, 1918, at the post office at Philadelphia, Pa„ under the Act of March 3. 1879"