La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, January 21, 1922, Image 1

Below is the OCR text representation for this newspapers page. It is also available as plain text as well as XML.

    LA LIBERA PAROLA
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore
1626 So. Broad Street
ANNO V. - Numero 3
IMPRESSIONI SULL'ITALIA
n
La politica
Fra i mali del dopoguerra, nati in
Italia, quello, rappresentato dalla po
litica. va tra i maggiori. E' un ma
le, a cui il Popolo nostro, non ha da
to ancora il rimedio per quell'apatia,
in cui cadde, e per il quale non tanto
s'interessa, anche se esso mini alla
compagine ed al bene nazionale.
La politica oggi in Italia ci divide
enormemente; e piuttosto che unifi
carsi in un unico ideale, Ci divide
persino nei sentimenti, la cui fred
dezza e' colpa, talvolta, di lutti e di
miserie. Tutti i giorni escono nuo
vi partiti i quali, a furia di moltipli
carsi senza uno indirizzo preciso, sen
za una idealità' pratica, ne' mossi o
sorretti da volontà' maggiori o supe
riori, finiscono col perdersi nel tem
po che trovano, lasciando, soltanto,
per ricordo, l'avere sperperato, sem
pre più', le energie parlamentari. Le
quali, piuttosto che fondersi in un
solo partito per presentare e rap
presentare dinanzi al Paese la
volontà' della maggioranza, si divi
dono in modo da dirsi che ogni Rap
presentante sia un partito!...
Donde derivo' una tale scissura, o
una tale disorganizzazione politica?...
Dalla mancata pace, o, meglio, dalla
mancata raccolta di frutti, che la
pace avrebbe dovuto apportare al Po
polo d'ltalia, per compensarlo, in
certo qual modo, degli enormi sacri
fizi, fatti per la vittoria comune?
Sembro' allora che il popolo, ingan
nato, venisse a perdere la propria fe
de, che stesse per essere indifferen
te a tutto ciò' che lo circondasse. Ne'
in mezzo a tante delusioni, e a tuiili
bisogni emerse "l'Uomo nuovo e ne
cessario", che scuotesse l'anima na
zionale, e la unificasse, perche' i sa
crosanti diritti d'ltalia venissero ad
essere appagati o compiuti. Anzi, dal
la mancanza di un "tale Uomo" ne
derivo' la nostra disorganizzazione
politica. Poiché' a chi pondera bene
la nostra vita odierna, viene il so
spetto, che diventa realta', della man
canza in Italia dei cosidetti "grandi
vomirti politici,"
Abbiamo, e' vero, degli uomini
buoni, bravi, capacissimi di reggere
i singoli dicasteri; ma figure vere
presidenzali, uomini capaci di solle
varsi sulla massa per dominarla, e
col dominio sorreggersi, in modo da
imporro la propria volontà' alla Na
zione, e da far sentire la sua voce
nei problemi internazionali, pare che
non ve ne siano; a meno che non
stiano riparati nell'ombra, pronti a
saltar fuori all'ora opportuna. I vec
chi politici parvero esausti dalle tri
stissime vicende della guerra, e dalle
inaspettate sorprese della pace; e in '
mezzo agli uomini giovani non emer
se quello, che poteva dirsi "l'Uomo
nuoto e necessario!"
Ma e* possibile che in Italia, ove
tra lo altre genialità' vi fu sempre
quella "politica" non vi sieno uomini,
la cui mente eletta non sia capace
di elevarsi alle risoluzioni dei pro
blemi dell'ora?... Io credo che vi
sieno; semplicemente son tenuti lon
tani dalla mancata unione nostra.
Che se i nostri Onorevoli, o magari
quelli, che si dicono pertinenti a
partiti dell'ordine si fondessero in
una volontà' sola, con la coscienza
della propria entità', finirebbe il caos
politico, ed accorrerebbe "l'Uomo j
nuovo e necessario" capace di guida
re la Nave, qualunque siano le onde
ed i marosi... Che volete da una Ca
mera cosi' multiforme, e che e' per
nulla la espressione della volontà'
vera nazionale?... Nata in un tempo
in cui la Coscienza della Nazione e
ra depressa ancora dai lutti e dalle
miserie della guerra, e tenuta nello
spavento di una rivoluzione da quel
-1 omiciattolo, grosso e panciuto, che
per somma sventura della Patria, ne
resse le sorti per un tempo abbastan
za lungo, essa non partecipo', come
doveva, alle ultime elezioni politiche;
e~resto' apata, e non si commosse al
pensiero de' suoi nuovi legislatori. ;
Per la maggioranza degli elettori non
v'era nulla nel programma che li po
tesse spingere a partecipare alla lot
ta politica; poiché' essi ed ave
vano ragione avevano visto sfron
dati, ad uno ad uno, tutti gli ideali
della vittoria e della pace.
I loro uomini politici commessi
viaggiatori a tempo perso per le fa
mose conferenze intemazionali —•
non avevano saputo, o, forse, non a
vevano potuto far valere i diritti
d'ltalia; e mentre essi si perdevano
coi viaggi a Parigi, a Londra, il po
polo a casa restava sempre
più' deluso e sconfortato. Nacquero
allora nella massa quei sentimenti
che vengono come conseguenza dallo
promesse mancate, e le sdegno, che
le venne dalle speranze, riposte in
coloro, i quali al tavolo della pace non
seppero, o non vollero impiparsi di
tutti i fulmini di Giove, o dei molti
Giovi tonanti, speranze gittate al
vento, la rese fredda anche dinan
zi ad avvenimenti di capitale impor
Domani si inaugurerà' l'Orfanotrofio
dei r. d'l. di Pennsylvania a Concordville
Cambiamento di
programma
Domani, domenica, ventidue di
gennaio, si inaugurerà' l'Orfanotro
fio dell'Ordine dei Pigli d'ltalia di
Pennsylvania, in Concordville, Pa., e
sara' anche inaugurato un busto a
Dante Alighieri, nel cortile adiacen
te, fatto per sottoscrizione de "I a
Libera Parola".
Per accontentare il desiderio «li S.
K. il Senatore Vittorio Rolandi-Ric
ci, Ambasciatore del Re d'ltalia a
Washington, D. C., che interverrà'
a questa doppia festa d'italianitn' si
e' dovuto lievemente modificare il
programma, per dardi l'opportuni- ;
ta' di tornare nella Sua sede con il
' reno delle ore 7.14 pomeridiane del
l'istesso giorno.
Sua Eccellenza, al Grande
labile che la sera del 17 dicembre
u. s. era andato ad intervistarlo, nel
la Capitale degli Stati Uniti, per
prendere gli accordi circa la data del
l'inaugurazione dell'Orfanotrofio, a
veva promesso di essere ospite del
l'Ordine dei Figli d'ltalia per tre
giorni: il 21 corrente per fare .una
visita alla citta' e colonia italiana di
Chester, Pa., il 22 per recarsi a Con
cordville e il 23 per andare ad Ea
ston ed a Roseto, Pa. Questa promes
sa, pero', Stfa Eccellenza l'aveva su
bordinate al fatto che o la conferen
za sul disarmo per quel tempo sareb
be terminata o, continuando ancora,
Egli sarebbe stato libero di partire
da Washington nel pomeriggio del
Sabato. Perche'," quel giorno, in cui
il Cav. Di Silvestro si recato ad
intervistarlo, S. E. tornava dalla
Conferenza, alle ore 5 'pomeridiane.
E quel giorno era di Sabato. Aven
do il Dipartimento di Stato invitato
i delegati delle Nazioni, che parteci
pano alla conferenza sul disarmo, a
rimanere in sessione tutta la gior
nata di oggi, 21, Sua Eccellenza non
può' recarsi a Chester, come non può'
rimanere in Philadelphia dopo do
mani, lunedi'. <
Egli, come dicevamo, sara' fra
noi domani. Arriverà' da Washing
ton direttamente col treno che arri- f
va alla stazione della Pennsylvania a ,
Broad Street, alle ore 11.55 A. M. |
Lo riceveranno il Regio Console, i
Dignitari dell'Ordine ed il Segretario !
del Sindaco che lo inviterà' a pren
dere posto nell'automobile della cit
ta'.
Il banchetto e' stato fissato per le
ore 1 pomeridiane al Gimnasium del- 1
l'Orfanotrofio, a Concordville, du
rante il quale vi rara' la continuazio- .
ne del programma, preceduto da una !
breve cerimonia per lo scoprimento
del b u sto a Dante Alighieri. Parle
ranno il presidente della Central
High School di Philadelphia, John L.
Haney, ed il Pro. M. De Vitis dell'High
School di Pittsburgh, in inglese ed
il Dr. Francesco Cubicciotti in Ita
liano.
Il treno speciale partirà' dalla sta
zione della Pennsylvania di Broad e
Market alle ore 11.30 a. m. salvo che
sopra luogo non si decida di fare ri
tardare la partenza di pochi minu
ti per ricevere Sua Eccellenza.
AVANTI SEMPRE, CON l_A FIACCOLA irsi PUGNO
PHILADELPHIA, PA., SABATO, 21 GENNAIO, 1922
tanza. Accadde, perciò', che le mino
ranze, disciplinate e compatte si af
follassero alle urne e guadagnassero
seggi a centinaia. Parve cosi' emer
gere ad entità' politica il partito po
polare; parve cosi' ingigantirsi il
partito social-comunista; anzi si eb
be all'estero, persino l'impressione
che l'ltalia stesse per addivenire un
popolo di bolscevichi.
In tanta confusione, ed. in tanto
abbandono molti uomini politici si
ritirarono; moltissimi, che sarebbero
stati nuovi, ed in mezzo ai quali a
vrebbe potuto essere "l'Uomo neces
nario v restarono a casa; ela Nave si
carico', si', di peso umano, ma con
timonieri inadeguati alla bisogna.
10, pero', non dispero. La Patria
nostra, che ebbe sempre una fioritu
ra di uomini, la cui potenza politi
ca fu sentita da tutto il paese, d la
'Un voto compiuto
i
Il voto dei dirigenti dell'Ordine dei
| Figli d'ltalia di Pennsylvania si e'
compiuto. Vi fu chi volle, fermamen
te volle che l'Orfanotrofio sorgesse i
a qualunque costo, per ottemperare !
ad una parte del programma della
italfhnissima Istituzione. Il caso vol
le che, per avere trovato i locali
pronti per essere adibiti, l'Orfano
trofio si e' potuto subito ammannire
e domani gli italiani, che vi inter
verranno, dovranno constatare che
bongre' malgre quando c'è' la volon
; la' e l'attivila' a voler fare una da
ta cosa il risultato non può' manca
re.
Il programma di una Società' di
; beneficenza, di una Organizzazione
industriale, di un Ente qualsiasi non
dev'essere solamente scritto nei re
colamenti, per attrarre, |'on l'ingan
no, il pubblico; ma occorre che esso'
sia attuato, messo in pratica. Cosi'
hanno voluto, fermamente voluto i ;
dirigenti dell'Ordine in Pennsylva
nia e cosi' si e' fatto, nonostante es- -
si siano stati fatti segno agli attac- ;
chi di gente vile e rinnegata.
Ma domani gli araldi dell'ltaliani
la' saranno compensati ad usura dei
•iterifizii fatti, degli attacchi patiti;
domani davanti a S. E. l'Ambaseia
iore, che avra' ragione <ii godere del
i'opera che qui svolgono i "Figli d'l
talia", domani, davanti alla prima!
autorità' dello Stato #d agli eminen- '
ti ospiti che, numerosi, hanno aderì- j
to di presenziare la festa della cari- j
ta', si assisterà' all'apoteosi dell'Ordì-I
ne.
Per mosti are lo spirito <jbe prevp.
le fra le logge dell'Ordine vogliamo
riportare il brano di una lettera di-1
ramata dal venerabile della Loggia
Cittadini Italo Americani No. 317
di Pittsburgh, Pa., ai soci dipenden
ti per ricordare ad essi il proprio do
vere. Il professor Gatto, che e' il Ve
nerabile al quale alludiamo, invitan
do i soci ad una seduta, in data del
12 corrente me«e fra l'altro scrive- 1
va:
"Carissimo fratello,
"Dopo parecchie avversità', di in
dole varia, il glorioso Ordine dei Fi
gli d'ltalia ha superato un'altra lot
ta per la civiltà' e per l'ltalianita':
l'Orfanotrofio, che Chiamiamo il NO
STRO ORFANOTROFIO, e' un i
FATTO COMPIUTO e dalle me
schine vicende di colore... e di...
finanza, passa alla solenne inaugu
razione, che avra' luogo Domenica '
22 andante, con una cerimonia de
gna del grande avvenimento. Le por
te del magnifico e ricco edificio, sa
ranno aperte alla carila' per i no
stri piccoli orfani, e la nostra Log
gia e' invitata a voler mandare un
Delegato per il grande avvenimen
to."
In tutte le logge si e' accesa una
vera gara. Verranno rappresentanti
dalle più' lontane parti di Pennsyl
vania: da Susquehanna, Harris
burg, Pittsburgh, New Kensington,
Braddoek, Hazleton, Scranton, ecc.
Nonostante la rigidità' del tempo
abbiamo ragione di credere che si a
vra' un gran concorso.
Le logge Goffredo Mameli di Coa
tesville e Guido Baccelli di West Che
ster saranno precedute dalla banda
del primo paese. Quella del Gr. Con
cilio sara' fornita dal signor Aristo-
cui eco fu ripercossa nei problemi in
ternazionali, sapra' trovare il "Suo
U0m0"... Quando la Coscienza na
zionale si sara' ridestata dal momen
taneo torpore, ed i patemi della guer
ra saran finiti, ed i vuoti della pace
saran colmati, Essa si solleverà' e
sapra tracciare la sua vita. Cadran
no allora tutte le leggende, ed i par
titi della minoranza, affievoliti per
numero e per intelligenza, subiranno,
quieti, il loro destino. E la Patria
nostra, oggi derisa ed invisa dagli
Iddii di cartone, che ancora vagano
per il mondo, per beneficio di pochi,
e per detrimento di molti, si mostre
rà' più' bella al suo Sole, por scrive
re nelle pagine della sua Storia im
mortale, tracce eterne di bene per i
Cigli suoi, e tracce di pace e di giu
stizia per i popoli vicini e lontani!...
Dr. LUONGO
demo Palladino e diretta dal Prof.
Alberto Adelizzi.
Hanno iria' aderito e promettono
d'intervenire i Grandi Concilii del
New Jersey e del Maryland. Mentre
scriviamo si aspetta la risposta degli
altri.
Durante il banchetto con molta
probabilità' cantera' la soprano El
vira Cavalieri, accompagnata al pia
no dal suo ottimo marito, signor Fer
dinando Tito-Manlio, un pianista di
rara abilita'. 11 giovanetto Giacomi
no Falcono suonerà' degli a solo di
mandolino: lo accompagnera' con la
chitarra suo padre v signor Domeni
<o, un valente chitarrista.
Il fondatore dell'Ordine, Cav. Dr. V.
Sellaro, arriverà' da New York que
sta sera.
Voti di omaggio
Oltre una trentina di invitati
giudici, insegnanti, prelati, alt ci prò
fessionisti, eminenti nelle industrie
e nel commercio hanno promesso
d'intervenire. Quelli che non possono
essere presenti hanno «. presso il loro
sincero rammarico.
I/on. Joseph Buffingtori, presiden
te giudice dell'"United States Cir
cuit Court of Apneols", ammiratore
dell'Ordine dei Figli d'ltalia ed ami
co del nostro Direttore cosi' scusa la
sua assenza :
"Phila., Pa., Jan. 13, 1922.
"Mr. A. Joseph Di Silvestro,
7th & Christian Sts.,
Philadelphia, Pa.
"My dear Chevalier,
Monsignor Isolo ri, Rettore della
Chiesa <li Santa Maria Maddalena dei
Pazzi, il più' vecchio dei Prelati ita
liani, che fa onore alla nostra Co
lonia ed al nome italiano, scriveva:
"Phila., Pa., 10 Genn. 1922.
"Cav. A. Giuseppe Di Silvestro,
Philadelphia, Pa.
"Ill.mo Signor Cavaliere,
"Cosa buona e bella il provvedere
per gli Orfani ed onorare il nostro
Altissimo Poeta; ringrazio del corte
se invito, ma spero mi si terra' iscu
sato, poiché' la domenica non potro'
intervenire.
Col debito rispetto mi dico
Suo aff.mo int.o
A. boleri"
-11 Ca\. Dr. V. Buffa, ex Ven. Su
premo dell'Ordine dei Figli d'ltalia,
si congratula col Grande Venerabile
di Pennsylvania con questa bella
letterina :
New York, 11 Genn. 1922.
"Cav. G. Di Silvestro,
Gr. Ven. della Gr. Loggia di Pa.
S. E. Cor. 7th & Christian
Philadelphia, Pa.
"Egregio fratello Di Silvestro,
'"Ho ricevuto la sua pregiatissima
comunicazione e le porgo i più' sen
titi ringraziamenti per l'invito ad es
sere presente il giorno 22 all'inaugu
razione del fabbricato del vostro Or
t'anotrofio.
Sono dolentissimo di non potere as
sistere al trionfo suo e dei buoni fra
telli della Pennsylvania, trionfo che
conforterà* l'animo suo dall'amarez
ze avute, prima che una santa i«ti
; tuzione avesse potuto funzionare a
favore degli orfani dell'Ordine nello
Stato della Pennsylvania. La presen
ta di S. E. il Senatore Rolandi-Ric
|ci e delle autorità' americane sara'
una grande affermazione (l'ltaliani
tà*.
"Sara' gentile di dare a S. E.
l'Ambasciatore i più' rispettosi osse
qui.
"A lei ed ai fratelli della Pennsyl
vania il cordiale e fraterno saluto.
aff.mo amico
Buffa".
j Dal Prof. V. Titolo, Grande Ora
tore dell'Ordine Indipendente dei t'i
rli d'ltalia abbiamo ricevuto:
Norristown, Pa., 10 Genn. 1922.
"Egregio Sig. Giuseppe I)i Silvestro
Grande Venerabile O. E. d'l.
Philadelphia, Pa.
"Caro Giuseppe,
"110 ricevuto il gentile invito per
l'inaugurazione dell'Orfanotrofio dei
j 1* igli d'ltalia e sento il dovere di man
dare la mia adesione.
; "La vostra e' una festa d'italianila'
<■ sarò' felicissimo di parteciparvi.
( "Augurando un grande successo,
<redimi sempre quale aff.mo amico,
Tuo
V. TITOLO
353 E. Main St.
Il patriottismo delle logge
Pare incredibile, ma e' cosi'. In
I lucati ultimi tempi si sono avute di
verse manifestazioni italiane alle
• ■Udii le logge hanno aderito con entu
: iasmo, mentre, contemporaneamente,
i rispondevano a tutti gli appelli del
l'Ordine. I)a un paio di mesi a quo
sta parte il loro dovere lo hanno
dimostrato in un modo tangibile con
tribuendo (due volte) alla causa Sac
co-Vanzetti, Ospedale Italiano ed Or
fanotrofio dell'Ordine. Per questi
diedero alla sottoscrizione aperta da
questo giornale per il busto a Dante
ed ora per i festeggiamenti ed i let
tini .
Fino a tutt'oggi sono stati of
-1 orti 62 letti; fra breve sara' raggiun
gi la cifra <ii cento. Nell'ultima pub
blicazione il numero ascendeva a 49;
se ne sono aggiunti fino al momento
di andare in macchina altri 13 e si ha
un totale, come abbiamo detto, di 02.
Gli ultimi letti offerti sono:
Loggia Porla Pia No. 1063 di Wil
merding, Pa. 1 ; Dunbar No. 833 di
Dunbar, Pa., 1 ; Progresso Italiano
No. 1095 di Hazleton, Pa., 1 ; Enrico
Toti No. 726 di Philadelphia, Pa., 1;
XX Settembre No. 265 di Phila., 1;
Fratelio James Esposito della Loggia
Italia No. 77, di I'hila., 1 ; Loggia
Luzzi No. 937 di PJhila., 1 ; Ufficia
li Bersaglieri No. 138 di William
sport 1; Francesco Fiorentino No.
812 di Connellsville, Pa., 1; S. ila
ria Monte Castello No. 756 di Ran
kin, Pa., 1; Gino Sanfelice No. 87S
di Freeland, 1 ; Modestino Della Pia
due.
Portate le bandiere
QUELLE LOGGE CHE HANNO
I.E BANDIERE E LE SOCIETÀ'
CHE SARANNO RAPPRESENTA
TE FARANNO BENE A PORTA
RE LE BANDIERE PER ADOR
NARNE 11. PALCOSCENICO DO
VE, DURANTE IL BANCHETTO,
SUONERÀ' LA BANDA.
SI RACCOMANDA VIVAMEN
TE.
____________
PANETTERÌA ITALIANA
NICOLA MARINELLI
1020 So. Bth St Phila., Pa.
La Divina Commedia di Dante
ed i viaggi all'altro mondo
XXXII
: L'APOCALISSE DI MARIA EU
AI.TI!E VISIONI
Un altro libro apocrifo nel quali
si professa la dottrina del riposo dei
! dannati e" Vapocalìsse di Maria, ove
e' descritta la discesa della Vergine
all'lnferno. Non e' pubblicata per in
tero, ma parecchie parti, tradotte da
manoscritti greci, si trovano in varie
librerie, riportate da Tischendorf
nelle sue "Apocalissi apocrife" e da
.'ames "Texts and stndies".
Ecco comr ne paria il Graf: "N<>n
era possibile che in siffatto ciclo di
leggende o prima o poi non entrasse
la Vergine, la pietosissima donna, la
interceditrice a cui nulla si nega,
l'avvocata dei peccatori. II citato Ti
schendorf diede notizia di un'apoea
lypsin Miniar, conservata in parec
chi codici greci, e opera certamente
ili un monaco del medio evo. La
leggenda, sembra, ebbe varie redazio
ni; ma la sostanza del racconto e' la
seguente. Maria desidera visitare
l'inferno, e l'arcangelo Michele, ac
compagnato da numerosa schiera di
{angeli, ve la conduce. Vede le pene
orribili dei dannati, ella chiede di
essere condotta in ciclo, affine di po
, ter pregare Iddio per loro. L'arcan
gelo le dice che evrli, insieme con (ili
angeli tutti, prega per i dannati set
t.e volte il ili' e sette la notte, ma in
vano. Maria insiste, e rinnovate le
! preci col concorso di tutti i beati,
Dio accorda un alleviamento di pe
na, alleviamento che dai frammen
ti trascritti dal Tischendorf, non
può' capire i|ual sia. Mi par proba
bile che questa u pocaljjpsix Marine
altro non sia che un imitazione del-
Vapocalypsì« l'ani i, con la quale ha
meramente molta simiglianza, c la so
stituzione della Vergine all'apostolo
! parra' più' che naturale a chiunque
abbia qualche famigliarità' con le
eggende mariane del medio evo, e
specialmente con quella in cui si vede
.'a Vergine adoperarci e intercedere
per i peccatori più' malvagi e più'
induriti. E nel medio evo fu opinione
di alcuni che le pine dei dannati fos
ero mitigate, in grazia della Vergi
ne, nel santo giorno dell'Assunzione
i!i lei." (Graf. Op. cit.).
Altre leggende cristiane di compi
lazione più' antica sono il Te lant-n
--<o di Àbramo, l'apocalisse di Esdra,
quella di (,'it. -amn e la Slorin di Zo
'imo, di cui diremo brevemente.
Il Tintinni afe di Alnmtto ci richia
ma alla memoria la storia di Setme,
<■ si crede che sia i pera di un cri
stiano d'Egitto vissuto probabil
mente nel secondo secolo dell'era cri
stiana. La parte che ci Interessa e'
la visione del giudizio dopo la mor
te. Abramo e' condotto dall'arcange- 1
lo Michele alla prima porta del para
diso e vede la strada larga e la stra
da stretta del nuovo Testamento, l'u
na che conduce i peccatori alla di
struzione, l'altra che conduce i giusti
alla vita eterna, \damo sedeva sopra
un trono glorioso fra le due porte,
love conducevano quelle strade, e pian
geva e gioiva secondo vedeva i pec
catori entrare" nella porta della di
struzione, o i giusti entrare in quel- '
la della vita eterna. Sopra un altro
t rono sedeva Abele per giudicare tut- ,
ti gli uomini, ed innanzi al suo tro
no vi era una tavola come cristallo,
tutta d'oro, su cui v'era un libro del
lo spessore di sei cubiti e largo die
>i cibiti. A destra ed a sinistra vi e
rano angeli che scrivevano nel libro
le buone e le cattive azioni degli uo
mini. Dinanzi alla tavola vi era l'an
gelo Dokiel con una bilancia tra le
mani, ed al suo fianco vi era l'angelo
l'uruel che provava col fuoco le ope
re degli uomini. Se il fuoco non con
sumava le opere messe alla prova,
l'angelo della giustizia prendeva l'a
nima e la conduceva su fra le gioie
dei giusti.
Abramo vide un'anima che non po
teva es ere condotta ne' in cielo ne'
all'inferno, e San Michele gli diede
la seguente spiegazione "Giacche' il
giudice ha trovato i suoi peccati u
guali alle opere buone, quell'anima
non sara' giudicata fino al giudizio
finale. Abramo intanto, insieme a
San Michele pregano in favore di
quell'anima, e merce' la loro preghie
ra essa e' condotta al Paradiso.
L'apocalisse di Ei:dra appartiene
al secolo secondo o terzo dell'era cri
stiana e fu originariamente scritta
in greco. Per alcuni rispetti somi
glia al quarto libro di Esdra. Il pro-
Fa quel che devi, avvenga
che può*.
Abbonamento Annuo $ 2.0»
UNA COPIA 3 SOLDI
, l'età si mostra perplesso circa i mi
steri della vita futura e chiede a Dio
di svelarglieli. I suoi pensieri sono
per lo più' rivolti alla contemplazio
ne delle pene dei malvagi. Se essi
peccano in conseguenza della caduta
di Adamo, il loro fato e' peggiore de
gli animali. La descrizione delle pe
ne che si soffrono nelle regioni in
fernali e' alquanto particolareggiata.
Alla fine il Profeta si decide ad ab
bandonare la vita perche' Dio gli ha
preparato una corona di gloria im
mortale.
E' chiara l'imitazione da altre leg
gende precedenti.
L'apocalisse di Giovanni e' in mas
sima parte una profezia della se
conda venuta di Cristo, della resur
rezione dei morti e del giudizio fi
nale con una descrizione delle pene
dei malvagi e delle gioie dei giusti.
La data di composizione non e' ante
riore al secolo V dell'era cristiana.
II Racconto di ZOSÌIHO descrive lo
stato delle anime giuste, 'e quali non
sono nel cielo, ma abitano nel proprio
corpo in un luogo speciale. Esse do
po molti anni vanno soggette ad una
dolce morte ed allora dagli angeli
saranno condotte nei firmamenti ad
adorare Iddio.
Zosimo narra la sua visione, dicen
do che dopo d'aver per lungo tempo
pregato e digiunato fu portato a ri
dosso di un camello alla riva- di un
fiume nel deserto. Quel fiume non si
poteva attraversare, ma dietro altre
fervide preghiere di Zosimo due al
beri fragranti sorsero ai due lati op
posti del fiume.
L'albero ove era Zosimo si piego',
lo prese leggermente fra i suoi rami
e Io trasmise sui rami dell'altro al
bero, che a sua volta si piego' per
raccogliere l'eremita, e lo deposito'
sano e salvo sull'altra riva. Quel luo
go era saturo di una dolce fragran
za, non vi erano ne' monti ne' colli
ne, ma tutta una pianura piena di
fiori, di ghirlande e di bellezza. Quel
luogo era la sede dei giusti.
In tutte queste leggende apocrife
non abbiamo trovato nessun cenno
del Purgatorio, ma solo del Paradi
so, ove godono i giusti, e dell'lnfer
no, ove i malvagi sono puniti per i
loro peccati. Del Purgatorio intanto
si trova fatta menzione fin dal se
colo 111 in molti scrittori cristiani,
ma nella letteratura apocrifa non si
trova alcun vestigio. In questa l'ani
ma al punto di morte e' giudicata e
mandata a godere od a penare a se
conda dei suoi meriti e peccati in at
tesa del giudizio finale. Lo stato in
termedio di cui fanno cenno alcune
scritture diede origine all'idea del
Purgatorio, oltre la dottrina di colo
ro che non ammettevano l'eternità'
delle pene infernali.
La scuola rabbinica aveva fornito
la prima idea del Purgatorio con
ammettere sette scompartimenti del
l'lnferno, attraverso cui passano le a
nime fino a che sono totalmente pur
gate. La scuola rabbinica di Sfiam
mai insegnava che le anime di colo
ro che avevano fatto del bene e del
male dovevano essere purgate nelle
pene del purgatorio. Nella stessa
maniera il libro di Enoc descrive il
fuoco attraverso cui le anime degne
di redenzione dovevano passare.
In seguito avremo occasione di
accennare come l'idea del Purgato
rio si sviluppo' nella chiesa cristia;
na, fondandola specialmente sulla se
conda lettera di San Pietro cap. 111
V, li, e sulla prima lettera ai Corin
ti di San Paolo nel cap. Ili 13. An
che il secondo libro dei Maccabei, ap
partenente alla letteratura apocrifa
del Vecchio Testamento, favori' l'i
dea del Purgatorio, ammettendo lo
stato intermedio ove e' possibile la
morale trasformazione delle anime
(Vedi James Op. cit. pag. 23ò).
Dr. F.Cubiceiotti
Partenze da Philadelphia
Vine Street Pier
| AMERICA 2 Febbraio
AMERICA 18 Marzo
TAORMINA 2? Aprile
AMERICA 4 Maggio
AMERFCA. Giusmo ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER
WITH THE LARGEST CIRCULATION
"Entered as second-class matter April 19, 1918, at the post ufSce at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3, 1879"
"I have gone over the matter very
thoughtfully and earnestly about
being with you on the 22nd. 1 have
an engagement in Pittsburgh on
Saturday the 21st and one on Sun
day. I had thought of breaking
them both but on mature considera
tion, I do not think 1 would be just
ified in doing so. If you were wholly
dependent on me, I would probably
break them f>oth, but in view of the !
fact the Ambassador is to be with
you that day and of the urgency of j
these engagements in Pittsburgh, I
feel I must send my regret. In doing
3 want to congratulate you and the
Sons of Italy on the splendid work
you have undertaken in taking care
of the children of deceased members.
That is a fine' work and I cannot
but feel that an organization that
takes such a step will certainly suc
ceed. , •
Very cordially yours,
Joseph Biiffington"