La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, March 27, 1921, Image 1

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    U NDER PERMIT No 500 AUTHORIZED BY THE ACT OF OCTOBER 6. 1917. ON FILE AT THE POST-OFFICE OF PHILADELPHIA. PA.; BY ORDER OF THE PRE6IDENT, A. S. BÙRUSRON, POBTMASTER OEN.
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
GIUSEPPE DI SILVESTRO, Diretto
-1626 So. Broad Street
ANNO IV. - Numero 13
Per l'Orfanotrofio Statale del Figli d'ltalia
ONORIAMO L'ALTISSIMO POETA
ii.
Da qualche tempo abbiamo trascu
rato di discutere e fomentare i fat
ti politici più' importanti, nazionali
ed internazionali, per dedicare tutta
la nostra attenzione e la maggior
parte dello spazio di questo giorna
le a problemi puramente locali.
Fra questi, l'iniziativa dell'Orfa
notrofio dei Figli d'ltalia e' stata d.i
noi ritenuta cosa di tale importanti
da doverle consacrare intero il nostro
appoggio, specialmente perche' po
chissimi sconsigliati avevano tentato,
di farne naufragare il progetto.
Riusciti vittoriosi nella nobile ed
umanitaria impresa, dobbiamo oggi
' sostenerla con tutte le nostre forze, j
perche' essa, come del resto tutte j
| le altre iniziative dell'Ordine, si af
[ fermi, non solo dal punto di vista e
! conomico, anche moralmente, ed in-,
| torno ad essa convergano tutte le cu
[ Te delle nostre colonie italiane spar
se per gli Stati Filiti di America,
j mentre dobbiamo pretendere che gli
t americani incomincino ad ammirarci
I c cancellino dalla loro mente che noi.
[siamo una massa di pezzenti, buoni'
[ a nulla, privi di qualsiasi opera u
-1t ile che potesse farci distinguere da
[gli emigrati di altre nazionalità'.
Noi continueremo, nostro mal
grado, ad ignorare, per qualche tem
po, i problemi politici del vecchio
e del nuovo Continente, che lascia
ino alle cure della stampa italiana
quotidiana, mentre intensificheremo
[la propaganda in favore dell Orfano
trofio dei Figli d'ltalia, la cui sta-j
bilita', da oggi in poi, sara' oggetti»
ilei nostro maggiore interesse.
Prima di tutto intendiamo che la j
Bua inaugurazione riesca una mani-1
frotazione solenn" d'ltalianità' e che
in quel giorno dagli italiani d'Ame
rica sia scritta la più' bella pagi
na della nostra storia.
E che sara' cosi' non v'ha dubbio i
alcuno dal momento che, all'inaugu
razione della filantropica Istituzione,
per desiderio del nostro Direttore
che se ne e' fatto promotore e del i
Grande Concilio dell'Ordine in que- ;
sto Stato, che ne accettava l'offerta, !
va unita la commemorazione del sc
iato centenario della morte del l)ivin
Poeta, alla cui memoria sara' posto, !
a guardia ed a protezione dei pio- '
coli disgraziati orfanelli, un busto j
f marmoreo alla porta principale del-,
l'Orfanotrofio.
I/a presenza di S. E. il senatore
Vittorio Rolandi-Ricci, Ambasciato- ;
: re di Sua Maestà' il Re d'ltalia a
Washington, che ha promesso il suo
intervento ; la presenza altresì' delle j
autorità' statali e cittadine di Phila
delphia, Chester, West Chester e Me
dia. dei Giudici di diverse contee;
dei dignitari Supremi dell'Ordine e
di quelli dei varii Stati e dei Figli
d'ltalia di tutta la Pennsylvania con-,
feriranno alla doppia cerimonia tal'
una solennità' da fare scrivere onci
la data a caratteri indelebili nei libro
della storia delle nostre colonie ita
j liane in America.
E' necessario pero' clic i soci del-
I l'Ordine Figli d'ltalia diano il loro
[appoggio spontaneo, sentito, genero-
Sro alla causa clic noi abbiamo spo
sata. E' necessario altresì' che essi
tengano inalberata la bandiera del- (
la vittoria conseguita; e' necessario,!
infine, qualche altro tenue sacrifi
cio per riuscire nell'intento.
* Tutti coloro che hanno ricevute
■schede di sottoscrizioni si affrettino
a riempirle ed a rimettercele solleci
[tamente, accompagnate dall'importo
La gara fraterna non deve raffred
darsi ; l'entusiasmo per essa deve au
mentare settimana per settimana.
In tutto ciò' clic tende ad elevare!
il nostro prestigio morale in Ame-j
rica, dicevamo nel numero scorso di
questo giornale, ed a beneficare i più'
bisognosi, la nostra opera e' sta
ta sempre fattiva, ispirata a
[ sentimenti eminentemente pa
triottici. Sebbene l'Orfanotrofio
non abbia bisogno di contri
buzioni, perche' a! «uo mantenimen
to penseranno le decine di migliaia
di Figli d'ltalia di questo Stato, che
entusiasticamente hanno risposto al
Referendum indetto dal Grande Con
cilio, noi apriamo una pubblica sot
toscrizione dal cui ricavato sara' pre
levato il costo di un busto marmo
, reo a Dante, con o senza la base, a
seconda si deciderà', ed il rimanente
andra' al fondo per il mantenimen
to dell'Orfanotrofio.
Ih Qualunque somma, tenue o co
spicua, sara' accettata e fin da
■questo momento ringraziamo gli o-
B filatori, non importa quale sia la ei
■ fra che essi contribuiranno. Coloro
ITALIAN WLLKLV NEWSPAPER
< Ite non possono o non vogliono occu-
I parsi di c/unta sottoscrizione abbiano
• in cortesia di tornarci la scheda.
SECONDA LI si/'A DI SOT
TOSCRIZIONE
Diamo qui appresso le somme rice
vute per la seconda lista di sottoseri
: zinne.
Pai signor Luigi Corona, cassiere
'iella Sons of llalu Stale Bank : Lui
gi Corona $5; Domenica De Grego
: rio $•") : Antonio Di Marcello $2 ; e
Carlo Morelli $"?.
Dall'artista fotografo Giuseppe
llrncato, Grande Assitente Venerabi
le iteli'o. /•'. d'l. in Penna.'. Giu
seppe Brocato $5, Avv. Joseph Ma
rinelli $5: Silvio Liberatore ■s.">;
Tommaso Giustiniani $3; Emilio
l'rotevi $3.
Dal signor Severino Verna : Un
gruppo di ammiratori della umanita
ria Istituzione $2. r ).
Hivevnti direttamente: Avv. E.
V. Alessandroni. ass. Procuratore
Disircliialc Charles A. No
dello $.10; Cav. Uff. F. A. Trava
scio $10; Nazareno Monticelli $10;
Charles M. Maioricllo $5; Avv. Do
menico Furia s•"> ; Chiurco & Ales
sandroni s■»'. Totale SIOI.OO. Somma
precedente $281.00. Totale generali»
SI 13.00.
AVVISO IMPORTANTE
Nella raccolta c nella rimessa del
le offerte, raccomandiamo solleciti!
Del Greaier Pittsburg
Scappa... Scappa...
Conoscevo il defunto Cecco Bep
pe col tristo nome die gli diede il
riondo civile "l'lmperatore degli im
piccati"; ma candidamente confesso
.he non mi crii not)> 'TUntoré degli
mpiccati". Ora ho saputo anche que
sto, con orrore. 'Certo, alcuni dove
ri, fatti per esnletameiito di niissio
ii, sono tristi; ma a che rievocarli?
l'orse per dare del romanzesco ad
ina disputa alla quale Miles (ìlo
i-iousus ha voluto appiccicare tutte
e tinte: da quella eroicomica, alla
riviale-f*ruai'ata : da quella della soz
zura dell'insinuazione, alla geremia
le ridicola : da quella della smargias
sata imbelle, alla asinesca cotnpun
tione del T»iola, senza cultura ed a
•orto di argomentazioni. E confesso
•he la miseria di quell'individuo mi
'a pena, anche perche' fino a pochi
licei fa io lo credevo una qualche eo
li di più' di (lucilo che si e' rivelato.
K se lo stile e' l'uomo, il pubblico che
la letto, ha anche giudicato. Miles ha
•liitiso la disputa come solo un pa
■i suo la poteva chiudere: con una
limaccia ed uno sberleffo...
A ine la minaccia non fa paura,
•onte anni fa non mi spaventarono
rli articolisti del Prohtario e Dome
lieo Nucera Abenavoli: quello che
10 detto ha per base fatti e docunien
i clic il Gloriosus Barone di Mon
•hausen non ha potuto smentire.
La disputa l'ho iniziata in buona
"ede. (Quattro risposte oneste e since
•e avrebbero messo le cose a posto.
Ma no; con ciò' non e' stato pos
atile, perche' c'era del marcio in...
Danimarca.
Il barone dice di aver ricevuto ven
iquattro lettere etc„ ed una poesia
11 un barbiere: io ho ricevuto, in
aìce, due o tre documenti, col visto
li autorità' patrie e locali. !/■ lette
re. (se e' vero che Milcs l'ha riee
rate) sono scaracchi dei soliti fa
muli, o potrebbero anche essere dello
stampo di quelle giunte quando un
•erto assistente prese il volo con un»
colombella, pronubo che (iloriosus
sa... Efu allora che egli ebbe una
delle tante "tremarole" per dirla con
un vocabolo del libero docente in la
tinorum.
I versi endecasillabi li scriverò' io
—. e molti e per lui solo, quando nel
parossismo di un'altra "tremarola"
egli sara' costretto a cambiare di nuo
vo abito, e questo e" bene che lo sap
pia anche il figaro turbolento pe
quale e' pronto del ranno e del sa
pone.
Miles Gloriosus vuole che io metti
fuori certe cose che tutti sanno, <
batte i piedi, insultando, credendo d
prendermi nella trappola del libello..
Puah, mcs=er. Xicolao !... Vaila :
scuola! Se egli crede che io sia libel
lista, s'accomodi pure: se vuole re
citare la favola dei pifferi di Mon
tagna, lo ascolterò'. Ma e' bene eli
WITH THE LARGEST CIRCUL.ATION
AVANTI SEMPRE, CON LA FIACCOLA irsi PUGNO
"Entered as second-cla.<ss mattcr Aprii 19, 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3, 1879"
• «1 ino e puntualità'. Indirizzare a:
/. I 1,1 BEH A PAROLA
I !»'?(] So Hroad St., Philadetphia, Pa
* * *
' V I PATRIOTTICA OFFERTA
Dai pmprietarii del Teatro Verdi
riceviamo la seguente lettera:
l'ltila.. Pa.. 1!> Marzo 11)21.
Giuseppe Di Silvestro,
Gr. I ni. dello Stato di Pa.
di ll'O. Figli d'ltalia
''aro amica e fratello.
Plaudendo alla vostra nobile ini
ziativa /no Orfanotrofio, come veri
l'igli dilatili sentiamo il dovere di
conrorrervi, con tulle le nostre for
zi 1 . e ri offriamo la nostra Verdi
llall. Tl.'l-15 Christian St.. per una
recita straordinaria da darsi di Do
menica, fornendo gratuitamente ar
tisti, orchestra e lure.
Tulio il ricavato lordo anitra' a
benefit io dell'Orfanotrofio. Sicuri
•he varrete accettare questa nostra
modi sin offerta, con stima credete
ci, vostri dev.mi
A. Filatili ed E. Avella.
L'offerta dei proprietarii del Tea
tro Verdi e' veramente generosa e
noi. accettandola, ci prepareremo a
metterla in pratica in quella dome
nica che di comune accordo sara' de-!
sigmi tn.
LA LIBERA PAROLA j
il Barone di Monohaii-on ilal ca
stello merlato si ficchi in zucca clic
egli e' cndiiio in libello non una,
ma sci volte... Epnre io non l'ho
minacciato di... vomiti forzati, ci>-
8Ì ; come celi fa. Quistione di pensa
re e procedere !....
Quello che mi fa ridere di cuore e'
l'ultima, piccina insinuazione de!
Etrii da quel grande uo
mo pio che e' (e* arrivato al punto
di invocare la maledizione sui cadave
ri di sei annegati !) scrive che io ho
disputato con lifi. per far fallire !a
campagna prò' Orfanotrofio di Oa'c
mont ' Il vocabolario non ha parola
per classi fica re tale bestémmia.. .
Chi ha letto quel che ho scritto
potrà' giudicare...
Lode ai buoni che poiranno con
durre in porti» l'opera tanto male in
cominciata; lode a coloro che hanno
contribuito e contribuiranno al mo
numento ili pietà' umana: al sordi-
Io speculatore che non si e' sentito
I iu' sotto responsabilità' morali e di
?arit<r\ dopo che ha intascato dieci
mila dollari, Per pagare eerte cam
biali. penserà' il tempo ed il pubblico.
T. di Taraxcone.
T oscanini
Il maestro dei maestri e' qui per
ina missione, per un apostolato, pol
lare prove tangibili al popolo di
•\mcrica dell'arte musicale ita
iana. Dire che i Figli d'ltalia non
sono semplicemente dei brutti uc
celli migratori. che dopo di emersi
atollati del dollaro americano, ri
ornano donde erano venuti e' do
veroso.
La vita dell'italiano e' prismati
ca, scintillante, ha mille faeeetta
iure. L'americano lo sa. ma finge di
lon saperlo. Persiste nel credersi u
iico e superiore in tutto... ma...
;to dissertando.
11 maestro Toscanini fu qui il 1.0
marzo, per un concerto.
Se fossi americano mi spacce
rei per critico musicale, sol perche'
io assistito non so a quanti spetta
coli teatrali ed ho succhiato col
atte materno l'amore della musica;
invece mi chiamo semplicemente os
servatore ed uditore.
Osservai con rincrescimento, per
esempio, che il Syria Mosque non
era gremita : osservai, parecchi "cri
tici' che ascoltavano con aria frs
la rassegnata e l'annoiata sba 1
diglia re. Ala ascoltai religiosamente
musica piena di difficolta' enormi
musica clic faceva fremere e sogna
re musica che sembrava l'espres
sione di esseri soprannaturali.
Ho inteso concerti diretti da
Martucci, Mascagni. Mascheroni
l'iatania, De Nardis, Danirosh, Kun
vald, ecc. ma nessuno di essi po
tra' mai superare quello diretto da
maestro Toscanini.
La bacchetta direttrice era magic
PHILADELPHIA, PA„ 27 MARZO 1921
trasformava, otteneva effetti che I
nessuna mente musicale lui nini pen
sato «li ottenere. C'era la Scienza e
l'animo musicale italiano in tutti
quei professori di orchestra che ho!
ragione (li credere A— hanno dedicato
se stessi all'arte divina.
(Ili applausi frenetici, prolun-l
gati.
I.a Loggia 111 Italia No. ITJ, 0.
F. d'l. in A., unica nelle espressici
ni di gentilezza offri' al maestro
Toscanini un artistico cesto di rosei
rosse. Ksse eß])rimevano non solo la
ammirazione pel grande: ma erano j
atto di riconoscenza per l'uomo che!
con la sua coorte d'artisti fa opera di 1
propaganda italiana in America.
Marzo t!) 81.
T ili Turasi UHI .
Il nuovo console d'lta
lia fra noi
1.0 ricordiamo fin ila quando
era Vico Console prima « posci-i
Reggente il Consolato di New York,
perciò'ci fu facile presentarci a Lui,,
al Cavaliere Mauriziano Luigi Sillit
ti. nuovo Itegio Console d'ltalia in
< ar. Mauriziano !.. SI LUTTI
Xnoro <'limole ili l'liilailfilphia, l'a.
questo Distretto Consolare, jioehe o- 1
re dopo il suo arrivo in Filadelfia,
senza la necessita' di farci precedere
da qualsiasi annunzio.
I/incontro con il nostro Direttore]
avvenne nell'aristocratico Kitz Carl
ton, nel cui Motel l'illustre funzio- 1
nario ha preso allodio in un elegan
te apparta mento.
Egli ci accolse con quella genti
lezza d'animo e cortesia di modi che
sono le caratteristiche dei figli della
generosa Sicilia.
llO sempre scntitd parlare del-1
la Colonia italiana di Filadelfia, ci
diceva il cav. Sillitti, in un modo j
molto lusinghiero e non ignoro gli :
atti del suo sincero patriottismo, spi'- 1
eialmente durante il periodo della
guerra. Sono perciò' orgoglioso oggi ;
di trovarmi in mezzo a questi mici ;
connazionali, al cui interesse indivi
duale e. collettivo io dedicherò' tutta !
la mia opera.
A nome dei l'igli d'ltalia di
Pennsylvania, rispose il nostro diret
tore, che e' anche (ir. Venerabile
dell'Ordine in questo Stato, De. do il
benvenuto. Cav. Sillitti: con l'assidi
razione che noi, come l'abbiamo fat
to con gli illustri. Suoi predecesso
ri. I/e daremo tutto l'appoggio pot- ;
sibile per facilitarle il compito, che
son sicuro espleterà' con quella fe
de e costanza che La fecero distili-'
gliele nel Consolato della Metropo
li.
Dopo queste brevi battute di pre
sentazione, il nostro direttore s in
trattenne a parlare con il llegio Con
sole su varii soggetti e ne riporto'
l'impressione clic se nella colonia i
talianti di questa citta' rimane un
vuoto per la partenza del Cav. Si
lenzi, il vuoto viene colmato dalla
presenza di un altro egregio funzio
nario, che sapra' essere di una òrit- ,
tura morale e di una bont,i verso i ,
propri connazionali de renderli sod- j
disfatti in ogni loro giusto desiderio.
Io sono il Console di tutti, sog
giungeva il Cav. Sillitti. Il povero
ed il ricco; l'analfabeta, l'intelligen
te ed il professionista saranno da
me trattati alla stessa stregua, u
gualmcnte, senza spirito di parte,
lo voglio essere il vostro collabora
tore ed in tutte le cose buone trove
rete in me, il vostro connazionale, il
vostro amico, il vostro protettore.
Il Cav. Sillitti ci raccomandava
l'unita' collettiva in favore dell'ita
lianità' e ci parlo' delle scuole, degli
asili, degli Orfanotrofi.
I . Ma non corriamo, continuo' a
dirci; sono ancora nuovo e desidero
i studiare la psiche dei nostri conna
/imitili : «ilpere quali sono i loro de
siderii, le loro necessita' prima <1
consigliare il miglior programmi
clic, uniti, dovremo svolgere.
Fra le tante disc detteci il Cav.
Sillitii elevo' un inno alla facon
din, alla dottrina, alle rare virtù
di S. 1-;. il Senatore Vittorio R<>
tamii Ricci, Regio Amlm-ciatore d'l
talia a Washington.
Invitato dal nostro direttore il
Cav. Si 11 ill i accetto' di posare pei
una fotografia da servire per il no
stro giornale. Urano le ore 0.30 po
meridiane ili lunedi' scorso, e, nono
stante l'ora tarda, ci fu possibile rin
venire l'artista signor Giuseppe Bro
cato (ìaeta, Grande Assistente Vene
rabile dell'Ordine Figli d'ltalia per
lo Stato di Pennsylvania.
Il Cav. Sillitti. in compagnia del
nostro direttore, !-i reco' allo ex stu
lio fotografico dell'artista Brucato,
i Brand e Federai Si-., e costui (ili
prese due o tre fotografie.
Nel frattempo, avendo saputo del
la prci-enza del nostro Console in
lucilo Studio, i signori avvocato
[■invaimi hi Silvestro, Prof. V.. Ti
tolo. Cav. Ml'f. F. A. Tra
lascio e Silvio Liberatore, di
citore de "La Voce della Colonia",
liniero n salutarlo e poi lo ancotn
lairnarono al liitz Carlton.
Il Cav. Sillitti arrivava a New
Vork sabato 1!> corrente mese ed il
unedi' successivo venne fra noi.
Dalle colonne di questo giornale
ili ripetiamo il benvenuto nostro e
lei Figli d'ltalia.
La Camera di Com
mercio Italiana
Prima die il Regio Console d'lta
iii in Filadelfia, ('nvaliere MnuiT'ia
io Guglielmo Silenzi, fosse partito
M r la nuova residenza di New <>r
eans i componenti In costituenda
'amera di Commercio italiana vol
erò riunirsi la sera di venerdi' del
ti settimana scorsa per procedere al
a lettura ed approvazione dello Sta
tilo fondamentale ed alla e
ezione temporanea ilegli l'ffici'ali di
mniinistrazionc.
Abbiamo dovuto constatare che
1011 esiste quell'entusiasmo mostra
li nella prima riunione. Il nume
-0 dei presenti, nella seduta di ve
lerdi' scorso, non oltrepassava la ei
ra di trenta. La prima cosa da far
-1 in circostanze simili e' quella di
hiedere a coloro che intervengono,
iriina clic le file si assottiglino di
liti', la prova tangibile sotto forma
i denaro, cioè' la tassa annuale.
Neanche questo si fece nell'ultima
milione, sebbene abbiamo ragione di
redere clic nessuno dei presenti si
{fiuterà' <1 i contribuire alla istituen
ti Camera.
Intanto il Dr. Vico Cicconc, prc
identc del Comitato, dopo avere di
biaratii aperta la seduta, lesse un
atriottico discorso concbiudendo che
i Camera di Commercio italiana di
Filadelfia era IMI fatto compiuto, af
cmiazione ripetuta poscia dal Cav.
Silenzi al «piale veniva-offerta una
està di fiorj fra gli oppiatisi calorosi
eli' Assemblea.
Lo statuto fondamentale ed il re
golamento, letti dal presidente, fu
ono approvati ad unanimità' per
onte redatti.
in ultimo venne eletto un Consi
lio amministrativo provvisorio ncl
■ persone dei signori : Dr. Vico Cie
oni. presidente; Nazareno Monticel
i, vice Presidente; Commendatore
'. C. A. Baldi, tesoriere, e Ci. Cac
iola, (i. Foti, D. Cini, Dr. T. 'Pi
ani, avv Giovanni Di Silvestro, Gti
i IMI Idi Felici. (I. l'erri, A. Giunta,
)r. A. D Alessandro, Cav. Uff.
A. Trawiscio, consiglieri. Il se
irctario, giusta dispo>izione del re
rolflmento, stira' nominato dal Con
iglio di amministrazioni, sebbene
on proposta fosse stato indicato Co
tantino Costantini.
Vogliamo augurarci che i compo
ìenti il Consiglio d'amministrazio
le provvisorio vogliano fare un lavo
ro intenso di propaganda per indurre
iella Camera di Commercio i con
lazionali più' irriducibili.
IL NOSTRO DIRETTORE RIN
GRAZIA
tutti coloro che in occasione del su'
onomastico hanno voluto rivolgergl
parole di augurii per la sua salute 1
ili incoraggiamento a perseverar
nelle nobili campagne da egli con
dotte su questo giornale e nell'Ordi
ne Figli d'ltalia di cui, in Pennyl
vania, e' il Grande Venerabile.
Fra lo lettere e telegrammi ve n'i
uno affettuosissimo del Dr. Vincer
zo Buffa, il galantuomo per antonc
masia, ex venerabile supremo dell'-Oi
dine Figli d'ltalia in America.
la Divina Commedia ni Dante
ed i viaggi all'altro mondo
X.
! 'rima di chiudere le nostre osser
vazioni sulle credenze dei popoli o
rientali circa In vita futura, voglia*
niii far notare che, mentre «pici popo
li antichi già da molto tempo prima
ili Mose' e ilei Profeti d'lsmaele ave
vano idee ben definite circu la vita
futura, circa il premio o la pena nel-
I altro mondo ed un'escatologia qua
*l completa, gli lOllrei prima dell'e
silio non avevano nessuna nozione
dell altra vita, col premio e la pena
dei giusti e di-i peccatori, IH' ave
vano un'escatologia nel vero senso.
l '--i credevano clic la felicita' stilla
terra ed una lunga vita fossero ru
nica ricompensa della pietà' e della
religione. La vita dell'individuo si
eternava nei suoi discendenti, ivi i
peccatori, gli empi morivano prema
turamente. ha morte prematura ira
causata dalla collera ili Dio.
Se nel Pentatenco e' usato il voca
bolo aniitt'l. es-o min, significava lo
spirito immortale, tua significava hi
riln. Onde, leggendo nel tìenc-i
XXXV, IS. nel libro I dei He XVII.
I - nel II 1 ilirò ili Samuele I. il, in
(iiona IV. 3, clic l'anima laxcip il
"ir/io alla morir, bisogna interpreta
re, che quando si muore il corpo per
le la vita. Secondo la biblica cre
ilcii/if degli Ebrei, con la morte tutte
finiva. Nella tomba non esisteva ne'
l'onoscetiza, ne' sapii nza, ne' vita. Hi
-tigna venire al tempo ili Sargone,
piando cioè' gli Ebrei in contatto eoi
popoli assiri furono influenzut i dalle
loro dottrine, per trovare in I -aia
XIV, die i morti conservano 'ina
•erta cosi ienza e il potere ili parlare,
■lie hanno ingerenza negli affari ilei
loro discendenti (Isaia XIX. 3) che
possono predire il futuro, onde era
no invocati dai viv i ( Sani I \"\ V 111
13.20 - ls. Vili 10, XXIX. 4).
l'osi' bi-ogna arrivare al secondo I
-aia, cioè' ai tempi posteriori a quel
lo dell'esilio per -apere che Abrnnio
•d Israele erano rigenerati come pro
ettori dei loro discendenti.
Secondo C'ln vile e Stave }>li Kbrei
icquistarono'le loni dottrine dell'al
ni vita quando vennero a contatto
•on la religione assiro-babilonese e
■oii lo Zend-Avesta. Credevano che i
mirti andassero nello SIIEOL, ma il
ignifieato di questa parola era non
piello del Paradiso o Inferno ina
cnijiliceint lite di SOTTEIJKA. Lo
tesso significalo aveva la frase "Ali
lare nel seno di Àbramo", che prese
idi presso i;li apocrifi e gli seritto
i cristiani il senso di Limbo dei
■vinti Paci ri.
L'antica traduzione del passo di
ìiobbe XI X. 2"> e seg. che parla del
ti resurrezjoite dei morti si deve a
■iati (ìerolamo, clic arbitrariamente
le cangio' il testo (Vedi Brand,
Die emngélUche Qexchichle citato da
viderblom pag. 310 loc. cit.).
Se mai in qualche Salmo si trova
a speranza vagheggiata d'un premio
'nturo, bisogna sapere che i Salmi
10110 opere ili diversi autori e ili e
joclie differenti. Niente di più' fil
ile quindi-che in alcuni salini si
rovi la dottrina della vita futura con
a ricompensa della virtù' e la pena
lei peccato, giacche' quei salmi sono
lell'epoca giudaica, cioè' dopo l'esilio
piando il mazdeistno e l'ellenismo a
evano esercitato la loro influenza
tigli scrittori ebrei.
In quanto alla dottrina della rc
tierezione bisogna notare che nel sal
ilo LXXXViIi. 10 lo scrittore di
sso la nega onninamente. Anche
lei libro dell'Ecclesiaste VII. 11 e
i-Tettata la dottrina della resurrezio
le. La setta «lei Sadducei, contraria
ii Farisei, pretendeva di seguire la
era dottrina dell'antico Israello e ri
iuta\a la credenza nella resurrezio
ìe.
Questa dottrina appare per la pi-i
--na volta in Isaia XXVI-1.10, ed in
Daniele XI 1.2.3. Ma bisogna poi
nente che il libro ili Isaia fu serit
o, secondo il Cheyne, solo il secoli
piarto avanti l'era volgare, cioè' nel
Ì34 av. C\, e non tratta della resur
-ezione individuale, ma d'lsraele,
•ioe' della nazione per opera del Mes
<ia. La dottrina di Daniele, che ha
grande affinità' col mazileismo e l'el
lenismo e' anche posteriore, o tutto
il più' e' contemporanea a quella di
Isaia.
In Osea V 1.2, si vede chiaramente
l'influenza orientale, la cui dottrino
cioè' che l'anima del defunto per i
primi tre giorni si aggirava interne
al suo cadavere e poi andava all'ai
tro mondo, e' cosi' espressa dallo
scrittore ebreo: "Infra due giorni e
gli ci avra' rimessi in vita; nel terzo
iriorno egli ci avra' risuscitati, e noi
Fa quel che devi, &vveng&
che può'.
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Una Copia 3 Soldg
vivremo nel siin ciis petto .
In Ezechiele la resurrezione delle
aride o-.-a si li forisi-e ni popolo d'ls
raele (X\X\ 11. I.ì. '.i'f e -cg.) Oli
scrittori cristiani difendono la origi
naliia' ebrea della ilottrina della re
surrezione come i espressa da Isaia,
mentre ammettono l'influenza d«l
Ma/deismo nella dottrina come e' e
spiv-sa da Daniele. (Vedi It. IL
t'ltitile-. \ Criticai lli-ton of a Fu
ture Life, pai;. 1:» I-1 )
Il (delire orientalista 1 )annestetcr
mostra il rovescio della medaglia e di
ce clic la stc-sa dottrina dell'Aveste
fu influenzata dalle dottrine filosofi
elio ili Crocia del tempo di Ale-San
dro in noi, e la dottrina a vesta na b
debitrice al Neo-I'latonismo, del »ui>
elemento spirituale e filosofico, per
che' i liliri dell' \vesta furono compi
lali n'eH'attuale forma nel primo e
secondo secolo dell'era volgare,
(Juella compilazione fu fatta da va
rie opere antiche ili differente data,
i solo il Vendidi)d mostra uno spiri
fu precedente all'epoca alessandrina.
(Vedi Darmesteter. Vendidad. In
trudili tioii LXV.) Ma con rispetti»
lilla granile autorità' di questo sorit
loro. bisogna osservare che impunto
nel Vendidad si hanno le idee piti'
•liinre e sviluppate dell'altra vita
L'osi litologia doH'A\cstu contiene
lottrine proprie, differenti dalle neo
idatoniche e molte analoghe a quel
le dell'lndia e della Caldea. Cosi'
|>er modo d'esempio l'albero tirila ri
'n, e l'arqun dilla i il «. che sono nel
"Avesla. --i trinano pure nelle dottri
-10 indiani e calila ielle ; il mistico tir
"110 Kar-liipta e' un mito indiano:
I monte Elboni, coni, il Sacro Monte
icr-uano. corrisponde il monto ìli'-
11 degli Indiani; il mare dell'i'mere
he purifica tutto le cose e' simile
ill'oceano, donde fu l'ormato il mon
to dagli Dei indiani. Le divinta',
■he noll'Avcsta appaiono come a-tra
ioni personificate, sono della milo
ogia arianii, conio le -itto munifiche
•cita' sono Ilei caldei degli E
enicnti. La mitologia caldea, dalla,
[little i Persiani ed i giudei furone
nfliicuzuti molto prima clic venisse
-0 a contatto con la cultura elleni
a, conteneva già' la gerarchia degli
lei e dei cattivi spiriti, che si trova
lo noH'A\osta e noi lihri rabbinici,
ai regione occupata dagli Ebrei-du
antc l'esilio era un eentro ili religio
ie caldea e poi divellilo parte impor
ante deH'imporo |)cr-iano. 1 libri c-i
--iimii i cd apocrifi del Vecchio Testa
nento provano una stretta relazione
ra i l'ersi, gli Assiri e gli Ebrei, e
nostrano tracce dell'influenza oser
itata dai primi su questi ultimi.
('oli i-io' noli M esclude che anche
'influenza ellenica concorre a forma
i- nel periodo alessandrino le dottri
ie escatologiche degli Linei anzi.
ilt.ro della influenza ellenica, iti osse
1 vede una marcata influenza egizia
ni anteriore, come già abbiamo ao
ennato. Ma quello che importa far
lutare e' che le dottrine dell A vo
ta avevano già' influenzato gli sent
ori Ebrei al tempo della loro catti
ita' in Babilonia, prima clic venis
ero a contatto con la cultura elle
iica nel periodo alessandrino. Clic se
iella compilazione dell'Aveste, e.onie
rode il Darmesteter, le dottrine o
ientali sentirono l'influonzn fibwo
ica dell'ellenismo e del noo-platoni
nio. questo noli esclude il latto clic
lareccbi secoli prima le dottrine ave
tane avessero esercitato la loro in
luenza sullo dottrine escatologiche
lei popolo Ebreo. ( \ edi ( S. Bos
veli Op. cit. pag. 76 e seg.)
I)r /•'. Cubia iotti
Banchetto di Gommiato
La sera di niorcoledi* scorso, men
re si procedeva all'impaginazione di
piesto giornale, aveva luogo una riu
ìione alla Beneficenza Hall, poi" li
costituzione del ooniitato che offrirà
in bancehtto di commiato al Cav.
Guglielmo Silenzi ed alla sua distin
tissima signora e fissarne il luogo.
Al banchetto sani' invitato il nuovo
Consolo ili questo Distretto Conso
lare Cavaliere Mauriziano Luigi Sil
litti.
Partenze da Philadelptiìa
Vine Street Pier
AMERICA 30 Aprile
AMERICA 28 Giugno