La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, March 13, 1921, Image 1

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    FUHUSHED AND DIBTRIBUTED UNDER PERMIT N o 600 AtTHORIZED BY THE ACT OF OCTOBER C, i!M7. ON FJLE AT THE POST-OFFICE OF P HTLADBLPHIA. FA.; BY ORDER OF THE PRESIDENT, A. S. Bi RLESON, POSTM \STER OEN
LA LIBERA PAROLA
| 1 forti caratteri tono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Dirctu—
-1626 So. Broad Street
ANNO IV. - Numero 11
Grande Ven. dell'O. F. d'l.
i di Pennsylvania ricevuto dall'Ambasciate
Il signor Giuseppe Di Silvestro,
Orando Venerabile dell'Ordine Fi
gli d'ltalia per lo Stato di Pennsyl
vania, la settimana scorsa, da mer
coledì' a venerdi', fu a Washington,
]). C., capitale degli Stati Uniti, per
assistere, in qualità' di invitato spe
riate, alla cerimonia commemorativa
dell'illustre defunto David Lubin,
padre della signora Evangelina, di
stintissima consorte del Cavaliere
Mauriziano Guglielmo Silenzi, lì''gio
Console d'ltalia a Philadelphia, per
jmsmur
I SSS j
e
S. E. VITTORIO ROLANDI-RICCI
B Regio Ambasciatore d'ltalia, ha avu-
B f io conferito il Diploma di Dottore
i» Legge dalla (1 eorge Wash
ington University
I •visitare. S. E. l'Ambasciatore del no
stro Governo senatore Vittorio Ro
tondi Ricci, al quale, recentemente,
la George Washington University ha
conferito il diploma di Dottore in
tregge, e per partecipare, come par
tecipo', dai posti riservati, alla inau
gurazione del neo Presidente di que
sta Repubblica, senatore Warren G.
Harding.
Il Grande Venerabile era stato già'
presentato a S. E. dal colonnello A
sinari marchese di Bermezzo, mer
coledì' sera, appena terminata la com
memorazione Lubin, ma la visita era
stata rimandata per il giorno succes
f si w.
S. E. l'Ambasciatore nel pomerig
gio di giovedì', 3 corrente, aveva as
sistito al concerto Toscanini datosi
al National Theatre, ed essendo la
vigilia dell'inaugurazione del nuovo
presidente degli Stati Uniti, Egli e
ra occupatissimo ; ma trovo' modo di
ricevere il signor Giuseppe Di Sil
vestro, fissandogli appuntamento per
la sera.
11 Grande Venerabile era stato for
nito di un lusinghiero biglietto di
presentazione dal Cav. Silenzi, ma
questo non fu necessario perche' S.
| E. non segue certe formule, non con-
I sentite col suo temperamento e con
f§ la sua grande ansietà' di incontrarsi
leon qualsiasi italiano voglio Vederlo
e parlargli nell'interesse individuale
e collettivo dei nostri conazionali.
COL COMM SABETTA
Verso le ore Bdi sera il Grande
Venerabile signor Giuseppe Di Silve
stro, in attesa che S. E. l'Ambascia
tore fosse pronto per riceverlo, veni
va introdotto nel Gabinetto del Coni
mondatore Sabetta, che lo accolse
gentilmente intrattenendosi a parla
re con lui di tanto cose riflettenti
■re gl'interessi degl'italiani d'America.
Il Comm. Sabetta fu Console ili
I Sua Maestà' a Chicago e all'epoca del
B Primo Congresso degli italiani degli
■ Stati Uniti, tenutosi all'Hortieultu-
I ral Hall di questa citta'. Egli vi pre
■ se una p'arte attiva ed in quell'ocea
■ sione pubblico' un articolo in un que
[ tidiano italiano di Filadelfia accen-
I nando ai principali nostri doveri e
I diritti per ottenere il nostro ricono
scimento dalle alte sfere americane.
TI Comm. Sabetta rivolse diverse
domande al signor Di Silvestro. Vol
le sapere di quanti italiani si compo
ne la colonia di Filadelfia; quali po
sti essi ricoprono nella cosa pubblica
se del "Board of Education" faceva
I parte qualche nostro conazionale, ecc.
I eco. "Sarebbe importantissimo",
il Comm. Sabetta, "che al
o|lmcno un italiano per ogni grande
citta' riuscisse a farei strada onde
~j§ farsi nominare membro del "Board
f of Education". Solo cosi' si potrei)
■ l>e riuscire, ora specialmente clic de
■ tedesco no vogliono saperne, a fare
■ intromettere la lingua italiana nelle
I scuole secondarie e nelle Università'
NEL GABINETTO DELL'AMBA
SCIATORE
I Jja discussione fra il Comm. Sa
I betta ed il signor Di Silvestro fu in
ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER
terrotta da un funzionario che pre
go' quest'ultimo di passare nel gnbi
netto privato di S. K.
Erano le ore 8 pomeridiane ed il
Grande Venerabile dell'Ordine l'irli
d'ltalia, che e' anche direttore di
questo giornale, rimase sorpreso di
vedere, passando da un ufficio all'al
tro, che. in quell'ora tarda, gl'impie
gati, dal primo all'ultimo, erano al
posto del dovere, ognuno ad espleta
re le difficili e delicate- mansioni eh
ili que-ti giorni sono più' importanti
per il passaggio dalla vecchia alla
nuova amministrazione Nazionale.
Perdoni la mia imprudenza,
Eccellenza, se vengo a in
un'ora cosi' importuna disse il si
gnor Giuseppe Di Silvestro entrando I
dall'Ambasciatori io Son venu
10 per porgerLe il saluto dei Fi !
gli d'ltalia di Pennsylvania e, seb
bene la data non sia ancora tanto vi
cina e fissata definitivamente, per |
invitarla ad onorarci della Sua pre
senza all'inaugurazione dell'Orfano
trofio e Ricovero di questo Stati).
Io la ringrazio del saluto che. ti
suo mezzo, mi rivolgono i Figli d'l*
talia di Pennsylvania, rispose S. K
l'Ambasciatore. leri sera l'av\. <!io-j
vanni Di Silvestro, che credo sia sin
fratello, mi porse il saluto di tutto
l'Ordine negli Stati l'niti e mi par
lo' anche del vostro Orfanotrofio. Mi
intrattenni poscia in piacevole coti- :
versazione con il Ca\. Albanese, col ,
farmacista signor Andrea Lippi e|
con il signor l'ostati!ini che l'aeconi
pugnavano. Dissi loro che sono io
stesso ad invitarmi all'inaugurazione
dell'Orfanotrofio, ma vorrei clic que
sta avvenisse non più' tardi del me
se di luglio, perche' poi dovro' tor
nare per un paio di .n<*si in Italia
onde partecipare ai lavori di unti
Commissione militare, dal cui com
pito Sua Maestà' il Ite non volle e
sonerarmi quando fui nominato Atti
basciatorc negli Stati Uniti, lo godo
nel sentire che gl'italiani di America'
si dedicano ad opere cosi' altamente
umanitarie. Sono proprio queste che
•i vogliono: Orfanotrofi. Asili, scuole
e Scuole.
Noi faremo del nostro meglio.
Eccellenza, continuo' il signor I >i
Silvestro, j>er conciliare la data del
l'inaugurazione con la Sua presen
za in America. I fabbricati
Jell'Orfanotrofio sono pronti ed
iminobigliati e, salvo qualche lieve
riparazione, potrebbero essere ape ti
11 pubblico fin da domani. Ma trat- '
tandosi di Istituzione appartenente
ìd una Organizzazione c' necessario
2he nel Prossimo Congresso Statale,
lei Figli d'ltalia sia approvato la'
legge che regoli il suo funzionameli-j
10.
Se e' proprio necessario di do
vere aspettare ancora, interruppe S.
E., vuol dire clic io affretterò'" il mio
ritorno dall'ltalia.
La visita si prolungo' per oltre
mezz'ora. L'Ambasciatore volle sape
re le condizioni delle colonie italiane
negli Stati Uniti, e specialmente ;
quelle dei connazionali di Phihukl
phia promettendo di venire subito a
trovarci. Si parlo' dei nostri bisogni,
delle nòstre aspirazioni. Quando il si
gnor Di Silvestro, accomiatando-i,
promise a S. E. che i Figli d'ltalia
si sarebbero messi a sua disposizione
l>er qualunque iniziativa nell'inte
resse della nostra patria, l'Ambascia
tore rispose :
Sono io che mi metto a vostra
completa disposizione per tutte quel
le cose utili che potranno ridondare a
beneficio delle collettività' italiane in
America. Voi dovete esseri i miei
consiglieri ; voi dovete domandarmi
quello che io potro' fare per i con
nazionali. E ricordatevi che se vi di
ro' si', sara' si' ; ma se non potro'
secondare i vostri desideri e vi diro'
no, sara' no. Ogni qualvolta lo cre
derete necessario, venite a trova'mi
ed io potro' farvi aspettare se sono
occupate, ma vi riceverò' coi glan
de piacere. Una sola cosa v» ra."co
mando ed e' che lavoriate nell'inte
resse comune e che vi affermiate
sempre più' nella considerazione del
popolo che ci ospita.
Stringendo la manosi nostro di
rettore S. E. gli raccomando' di ri
cordarLo all'avv. Giovanni Di Silve
stro, la cui conversazione gli era
riuscita graditissima.
AGENZIA STATALE DI
nfPJEGATI
Col Lo del corrente mese di Mar
zo e' stata aperta un'agenzia statale
di impieghi, al secondo piano dell'an
golo Nord-Ovoct delle 18 strade in
Chestnut, nel Dipartimento delle In
dustrie e del Lavoro, che funziona
WITH THE LARGEST CIRCULATION
3
JZr" AVANTI SEMPRE, CON l_ A FIACCOLA IN PUGNO
~Entered at> second-class mattar Aprii 19. 1918, at the post office at Philadi-lphia. Pa., under the Act of March 3, 1870".
! «otto gli auspici del Commissario on.
Clifford B. Connelly.
Quest'agenzia c' esclusivamente
per le donne e s'incarica di occupare
le stesse nelle fabbriche, negli opi
fici e negli Uffici in qualità' di dat
tilografe, stenografe e contabili. Spe
ciale cura spiegherà' nell'impiego di
giovanette licenziate dalle scuole se
IN MEMORIA DI DAVID LUBIN
Invano il grande navigatore geno
vesi? Cristoforo Colombo si era rivol
! (o a molte Corti di Europa perche*
I. aiutassero a portare a compimen
to la Mia Impresa, ma In rÌß]msta che
egli ne eliU' furono la derisione e le
: umiliazioni ili tutte le specie, accom
pagnate dall'accusa di essere un so
gnatore, un puzzo.
Invano l'illustre defunto David
Lubin si era rivolto alla patria sua.
all'America del Nord, perche' fosse
messa in pratica una sua iniziativa;
! invano si era rivolto anche a lan
dra, ma egli non fu compreso ed ni-,
lora penso' alla terra della musica,
della poesia, delle scienze, del genio.
, E si reco' in Italia.
Il democraticissimo Vittorio Ema- [
miele 111 lo comprese, ed avendo la
; visione esatta dell'iniziativa di David j
Lubin, lo incoraggio' e irli concesse la [
' solidarietà' ufficiale.
L'On. David Lubin voleva che tut i
ile le Nazioni del Mondo si associas
sero allo scopo di costituire una or
ganizzazione permanente per incorag
giare l'agricoltura su una solida Ita
se economica, jwr li Iterare questa in- 1
dustria dagli speculatori, per asaumc
re e divulgare in formazioni imparzia
li sulle condizioni ilei raccolti, sul;
progresso economico <• scientifico
nelle sue relazioni con l'agricoltura,
informazioni di grande vantaggio al- 1
le comunità' se tutte le.Nozioni vi
fossero interessate commercialmente,
finaziariamente e con la mano d'ope
ra.
Queste ed altre cose ricordarono
oratori di fama nazionale nel pome
riggio >li mercoledì' della settimana;
scorsa, a Washington, capitale degli,
Stati filiti, nella cerimonia in me
moria dell'illustre defunto David Lu
bin, tenutasi, sotto gli auspici del
"The Southern Commerciai Con
gress". nell'auditorium del Museo
\ azionale.
David Lubin fu fondatore e po
scia delegato americano dell'lstituto
internazionale di agricoltura a H'r
ma, del quale e' presidente l'on. E
doardo l'alitano, con scile in un fab
bricato eretto a spese personale di
S. M. il Ite d'ltalia.
L'auditorium era gremito di ame
ricani. prevalente il sesso gentile del
l'alta società*. La signora Evangeli
ca, figlia dell'On. Lubin, era seduta
nella prima fila con l'illustre marito,
Cav. Mauriziano Guglielmo Silenzi,
Wcgio Console d'ltalia in Philadel
pliia. Nella stessa fila avevano preso
•ponto la vedova signora Florence Lu
bin con i figli Teodoro e Dorotea
j Grazia: le sorelle signore Fanny
Bonnheini e Laura Saqui col figlio
| Reny. Mr. e Mrs McDevitt e l'avv.
Isidoro Stern.
Invitati speciali nella seconda fila
siedevnno il nostro direttore, il far
macista Cav. Nicola Albanese, il far
macista Andrea Lippi, l'avv. Gio
\anni Di Silvestro ed il signor Co
stantino Costantini.
Presenziavano la cerimonia S. E.
l'Ambasciatore Senatore Vittorio lto
landi-lìieei. l'attaché' militare Colon
nello" Asinari marchese di liemezzo,
il Comm. Sabetta, il Dr. L. Vinci
ed altri del personale dell'Ambascia
ta.
Ijresiedeva Mr. Thomas I?. l're
-toii, l'aliarono delle rare nobili
virtù' del defunto S. E. l'Ambascia
tore, l'On. .Toshna W. Alexander, se
gretario del Commercio, l'on. Dun
ean IT.1 T . Fletcher, senatore, dalla Flo
rida, gli onorevoli James D. l'helan,
senatore, e Julius Kahn, congrcss
sman dalla California.
Il discorso in italiano di S. E. lo
Ambasciatore fu tradotto, impecca
bilmente, da Madama Olivia Rosset
ti Agresti, la quale, più' tardi, par
lo' in nome e per conto dell'On. E-
Pantano, Presidente dell'lsti
tuto Internazionale di Agricoltura.
Nel suo discorso, la signora Agre
sti scuso' l'assenza dell'On. Pantano,
impedito di trovarsi presen
te alla cerimonia con la quale si ono
rava un grande americano, un citta
dino del mondo, un uomo che era riu
scito, merce' la sua opera, a tenere
indissolubilmente uniti due grandi
paesi: l'ltalia e l'America.
L'Ttalia, continuo* Foratrice, e' or
gogliosa di avere contribuito a costi
tuire una Lega della Nazioni, pei
scopi economici, della quale fanne
parte 61 governi. Essa ama la me
moria di quel grande e modesto uo
mo, i cui resti mortali rimangono al
PHILADELPHIA, PA., 13 MARZO 1921
condarie e dai collegi e diplomate
dalle Università'
Alla direzione di quest'agenzia so
no la signorina Kebceca W. Ball,
eopraintendente. assistita dalla si
gnorina I.icona Teeter, le quali a
vranno cura della ricerca degli im
pieghi e di investigare le condizioni
di lavoro nel Distretto di Philadel
phia.
l'ombra di antiche mura.
Il discorso della signora Agresti,
j detto in inglese, continuo' cosi':
Il presidente ilei Southern Com
mercial Congress, fra i diversi me«sa
i gi, lesse il seguente di S. M. il Re
id'ltalia al Presidente Wilson:
'"Nel giorno in cui., per la nobile
; iniziativa del Southern Commercial
' Congress, un ritratto del defunto Da
' \id Dubiti viene presentato al vostro
Dipartimento di Agricoltura, noi de
sideriamo di partecipare alla dimo
strazione «li omaggio per la memoria
dell'illustre uomo, il rammarico non
-ara' nini abbastanza profondo per l'l
talia per la perdita di quel grande
figlio di America, coinè non sara'
mai abbastanza ricordato il lavoro
fatto da I.ni. non solo in favore del
l'lstituto Internazionale di Agricol
tura, belisi' e sopratutto nell'avere
' reso piti' salili i legami ili amicizia
fra due Nazioni.
Nella sua vita, dedicata interamen
te al lavoro, David Dubiti diede, nu
merose e granili prove di risoluta af
fezione per l'ltalia, l'eri io' oggi noi,
popolo italiano, rivolgiamo grato e ri- 1
verentc pensiero- ai la memoria del no
stro grande amico, i cui resti Roma e'
orgogliosa di preservare. Sicuri ehi
il lavoro di David Lubin e' destina
to, anche in avvenire, a rendere an
cora più' cordiali le relazioni fra le
nostre Nazioni, per il nostro mutuo
vantaggio, noi ci pregiamo di rinno
vare l'assicurazione a Voi c i sensi
della nostra alta stima ed inalterabi
le amicizia, e Vi esprimiamo i no
stri più' ardenti desiderii per la pro
scritti' degli Stati Uniti d'Anieri-
K . i
Dopo i discorsi e la lettura dei
niessagi il Dr. Clarence J. Ownes, di
rettore generale del Southern (Join
l mereiai Congr» ss, presento' un gran
fili' ritratto ad olio, che deve prende-'
re posto fra quelli degli illustri de
funti nella sala del Dipartimento di
Agricoltura, accettato con un discor
| -ii ili occasione, in nome e per conto
del governo americano, dal ministro
ili Agricoltura on. Kdwin.D. Mere-,
| dith.
♦ »>> • « « • «
LE ONORANZE ALLA MEMORIA '
DI CAMP CLARK
! Con quella semplicità' nella quale
iira vissuto, i senatori e i deputati]
Idi questa Nazione, i giudici di tutto
le ('orti, i Ministri, i Diplomatici,'
hanno dato l'estremo addio alla sai
Ima dell'illustre defunto, onorevole
! Chnirip Clark, elio in vita a-!
veva servito il paese per oltre!
jirent'anni e per circa otto fu "snea
iker'' nel Congresso degli Stati Uni
ti.
I funerali ebbero luogo il 5 cor
rente mese. Prima dell'inaugurazio
ne a presidente degli Stati Uniti, il
•enatore Warren <!. Harding, appe
ina arrivato a Washington, credette
j che fosse suo primo dovere di visi
-1 tare la vedova, ciò' che egli fece ac
liompagnato dalla gua signora.
LA MORTE DI NICOLA DEL
MONTENEGRO
II Febbraio ad An
tibes. Francia, Ite Nicola di Monte
negro.
La salma di Re Nicola, dopo essere
-tata esposta ad Antibes, nella stan
za dove l'illustre defunto aveva c
.(salato l'estremo sospiro, trasportata
1 in Italia da un cacciatorpediniere, e"
■ stata tumulata il 7 corrente meso
ij nella ('appella Ru.-sa del Cimitelo.
Si e' compiuto cosi' il desiderio
del Monarca che, nelle sue ultime
. parole, aveva detto: "Da mia salma
•'. riposi in Italia fino al trionfo della
causa monienegrina".
GRANDIOSO GIUBILEO
; In occasione del giubileo degli
Elks e delia iniziazione nella loggia
; Philadelphia No. 2 di circa 2500
nuovi soci, quest'Ordine dara' doma
ni sera, lunedi', un grandioso ban
chetto al Rellevue Stratford.
Sono stati invitati illustri perso
naggi quali il senatore Vittorio Ri
lutili i Ricci, Jules J. Jusscrand e il
barone de Corties de Marehienne,
rispettivamente ambasciatori d'lta
lia, di Francia e del Belgio.
I/Ambasciatore d'ltalia, ni quale
dal nostro direttore e da altri conna
zionali recatisi a visitarlo in Washin
gton la settimana scorsa, era state
rivolto l'invito, in occasione della sui
venuta, per fargli un degno ricevi
mento, e impossibilitato a venire.
Ringraziamo dell'invito pervenu
toci.
La Divina Commedia (ii Gante
ed i viaggi all'altro mondo
• IX.
LA METEMPSICOSI E L 1M
MORTALITÀ
(ili Egiziani, credevano alla pere
grinazione delle unirne, cioè' la me
tamorfosi dei defunti in serpenti, in
inselli, in cani, o in altri animali,
secondo i loro ineriti e demeriti du
rante la vita. Questa trasmigrazione
delle anime eia appellata metempsi
cosi. L'anima una volta libera dai le
gatili ilei corpo poteva assumere una
torma e vivere in un altro corpo sia
umano, --ia di animale.
Tale dottrina dell'antico Egitto era
comune ai popoli orientali special
mente ai [tramini, come si vede nel
ile leggi di Manu cap. X'l. i (piali
credevano che la trasmigrazione del-_
le anime fosse piuttosto un castigo.
Nei sacri libri dei Veda, si trova la
credenza che l'anima dopo la morte
vada a vivere nel corpo di qualche
animale o in qualche pianta (V. 11.
Oldenherg, Dir Reìigion dea Veda,
p. ■><>'!.)
Prima che Socrate e Platone aves
sero condannato le anime dei cattivi
a rinascere nei corpi di uomini e di
animali, la teologia orfica e quella pi
tagorea avevano fatto servire la tra
smigrazione delle anime all'espiazio
ne delle colpe commesse. Ma prima
d'ogni applica/ione morale e religio
sa l'idea della peregrinazione esiste
va in quasi tutti i popoli più' anti
jclii. Secondo Pesare i Celti anche
'credevano nella metempsicosi. (E
I Beauvais, lì. FI. R., A*. V 74).
Presso i Semiti Settentrionali u
na donna incinta prendeva la forma
di un albero di mirra. Si credeva ge
. nera!mente che le anime dei morti di
inorassero nelle sorgenti di acqua, nei
fiumi, negli alberi e nelle montagne.
Potevano anche rivivere sotto la for
ma di altri nomini, onde nacque il
: costume di dare ai neonati nomi di
(tersone estinte. Ksempi di meravi-
| gliosa rassomiglianza di persone nel
|la medesima famiglia avevano favo- 1
I rito la convinzione che le anime de
igli antenati s'incarnavano nei loro
discendenti. In Florida Je. donne in
cinte si mettevano sul cammino dei
■ iniiteri perche' l'anima del morto
entrasse più' facilmente nell'infante
iehe si aspettava. Il cannibalismo ed
i riti religiosi, nei quali per sacrifi
cio si mangiavano le carni della vit
tima, in massima parte erano spirati
dal desiderio di possedere l'anima e
le virtù' del sacrificato.
La metempsicosi egiziana appar
tiene agli antichissimi tempi dei mi
ti solari e rappresenta la vittoria del
la vita contro la morte. Il combat
timento di Ra, il dio della luce, con
tro le potenze delle tenebre aveva
grande importanza religiosa. L'idea
d'una vita futura come una unione
continua con la divinità' si sviluppo'
in Egitto prima che altrove. l>a vita
j futura si concepiva non come un di
stacco dalla terrestre, ma come la
continuazione più' forte e perfetta di
quella. L'unione col dio del Sole, la
partecipazione al suo vigore ed olla
su«l vita sono connesse in una manie
ra cosi' stretta, che il morto e' spes
so chiamato col nome del dio del So
! le, Osiride, oppure Ra.
Nella teologia complicata di Ra,
secondo Maspcro, ( Etudrx do mijtho
j logie 'l d'archeologie Egiplienncx)
come nelle più' antiche rappresenta
zioni vi si trova un'aspirazione alla
vita ed il bisogno di dare una spiega
del sentimento religioso della vita in
unione con la di\ inita'.
Il dio veglia sulla terra per custo
dirvi e mantenevi la vita, aiutando
ad evitare i pericoli.
Nel vascello di Ra, la morte se
gue nel suo viaggio trionfale il dio
della luce. Presso Osiride, il Dio dei
morti, la felicita' e la beatitudine
fanno eco al morto nei campo d'Aa
lou.
Osiride non e' solamente il dio dei
morti, ma anche dei viventi, cioè' e'
il dio della vita.
Presso gli Indiani ed i Greci la vi
ta eterna era opposta a quella corpo
rale e terrena, ma le più' antiche leg
gende mostrano che la vita futura era
la continuazione di quella terrena.
Cosi' il mito di-Rai Xorsu nello
Zend'Avesta mo-tra che quel re fu ra
pito ancor vivente nel cielo, come fu
rapito ancor vivo dal dio Indra il
virtuoso Yudistira.
Numerose sono le leggende degli e
roi rapiti al cielo, la cui vita terrena
e' resa immortale dagli Dei nella mi
tologia greca.
Nell'Odissea Ulisse e' rapito vivo
dalle Arpie, come anche Radamantc e
Mienelao Diodeme non era morto ma
viveva nelle isole dei beati, e secondo
Esiodo, gli eroi della guerra troiana
e quelli della guerra tebana vivono
presso i flutti dell'Oceano. Nell'llia
Fa quel che devi,
che può'
Abbonamento Annuo $ 2.00
Una Copia 3 Soldi
de abbiamo i lio fiammelle Iti rapiti»
\ ivcnte al i ioli», a! pari ili ('leomtKic e
ili Ercole.
Le medesime leggende si trovano
presso i Babilonesi e gli Ebrei. Il
caldeo Sit-Napistim con la moglie
senza esser morti son condotti iu un
luogo di felicita' alle sorgenti di un
fiume. Eabani sali' vivo al cielo ed
Allupa M MI li' ugualmente, e, se non
divenne immortale, fu per sua. col
pa, non avendo voluto mangiare il
pone della vita. Queste tradizioni o
i irritali diedero origine alle leggende
i Uree del rapimento di Enoc, di KM*
e «li Ksdia, i (piali sono tuttora vi
unti. ( \ . Sodcrhlom op. eit. ;125).
.M< >ll i~sll iii riti degli 'antichi popoli
sono tuttora, con forme cambiati!, u
« siiti in alcune chiesi'.
Cosi' il viatico, per esempio, elle si
da' ai morilxfndi. Ini origine dal Si
ma. la bevanda della \ita, degli an
tichi popoli orientali.
Esso era dettela bevanda della vi
ni, ed in primo luogo dava t'orza al
la \iia presente. .Nell'inno a Sonia,
ove tal voce e' usata per la bevanda
del sacrificio e per la stessa persona
■ lei Dio il quale si era fatto uomo ed
era morto per la salvezza umana, sta
■ letto che esso allontana la morte e da'
la l'orza contro tutte le malattie ed
i pericoli. Il Soma e' il miglior via
lieo per coloro che sono jier andare
ali altro mollilo, esso procura il pa
radisi).
Il Sonia, detto anche llonia (V.
Alici llergaigne, La religion vedi
; 'pie I pag. 1!» 1 ), si assimilava al cor
! |MI dell'uomo e ne costituiva l'essen
za immortale. l'lsso dava prima di
I ogni altro una lunga vita insieme a
gli Dei, poi dava l'immortaliti»' del -
i l'altra \ ila.
II eoncello d'una lievaiida e di un
nutrimento che dava la vita eterna e
ra molto diffuso, (ili Egiziani cre
deva no che, succhiando il latte di una
dea, un uomo poteva acquistare l'im
mortalila'. Presso i popoli incivili si
lui tuttora l'uso di mangiare il cuore
ed il cervello dei nemici o degli a
: ninnili, credendo di acquistar forza
ed intelligenza.
In Egitto sopra una piramide vi e*
i - a un epitaffio che diceva avere il re
mangiato la carne degli Dei per a
vcre la loro forza vitale e la loro fe
licita'. (V Wiedeinann. Der .!/'■
Orti ut).
La bevanda della «ita era varia
presso i popoli orientali: presso gli
| Indo-europei era l'idromele, presso
gli Indiani era il succo del Soma o
I lonia, jiresso i Greci era l'ambrosia o
il nettare degli Dei, presso gli anti
chi Semiti era il pane ed il vino, che
-i offrivano in sacrificio, usati an
che nei misteri di Cerere e di Dioni
sio in Grecia.
Il pane ed il vino della chiesa cri
stiana come nei riti orfici ed eleusini
di vennero simboli o reale N corpo e
stingile del Redentore nel sacrificio
della Messa.
(ili antichi Egiziani celebravano
la resurrezione di Ostride con un sa
cramento che consiteva nel mangiare
una focaccia benedetta dal Sacerdote,
la quale si mutava cosi' in vera car
ne del Dio sacrificato, e nel bere una
coppa di vino mescolato con acqua.
Presso gli antichi Messicani i fe
deli mangiavano i pezzi di una fo
caccia, loro posti alla 1 tocca dal Sa
cerdote con una spina di ageve per
noti profonarli col tocco della mano.
I Peruviani mangiavano una torta
di granturco spruzzata col sangue
della vittima, e chi ne mangiava in
peccato era punito dal Sole, secondo
le loro credenze.
Nel culto ili Mitra il pane cousa
crato con l'acqua consacrata erano u
sati nei sacrifizi, onde Giustino Mar
tire e Tertulliano denunziarono quel
culto come una diabolica imitazione
dell" Eucaristia.
Dr. F. Cubicciotti
MOVIMENTO MA UH TIMO
II piroscafo "Duca degli Abruzzi"
della Navigazione Generale Italiana,
partito da Napoli il 27 scorso mese
con 1352 passeggieri di terza classe
e ICB di classe, e' atteso il giorno 11
corrente.
11 "Duca degli Abruzzi" riparti
rà' da New York per Palermo, Na
poli e Genova il 19 Marzo.
Partenze da Philadelphia
Vine Street Pier
AMERICA 9 Marzo
TAORMINA 19 Aprile
AMERICA 27 Aprile
TAORMINA 10 Giugno
AMERICA 28 Giugno I "Italy honors him b\ taking share!
in carrying nut the noble work which
1 IK> outlined ami to which the King
of Italy gave effective life.
"Somehow it seems strange to as
HOC iate the name of Home with in- j
ternational crop-report.-. But ilitl we
view this great work in its true light
a.« an effort toward t.he realization
of righteousness in the sphere of eco
nomics, as an effort to secure to pro
ducer and consumer the l« ttefit- <>i
a just weight and a just measure in
: determining the price of the food i
and clothing of the people of tin
world, then it will he - < n that Home '
was a fitting place for its inaugura
tion. Home has alway- been a center
whence great international move- 1
' ments have radiated. The Rome Re
'public gave the woriil law, the Ro-!
man Kmpire gave l)"' world peace
when Christianity arose it was from '
! Rome that the missionaries wentJ
forth who converted the barbarians, i :
and Rome became the seat of the !
Universal Church. With the Renais '
! Banco she gave art ami let.tcis and I
1 science to the world, and when she ;
! arose, phoenix-like, from her ashes at '
the beginning of the 1 nth (Vmtury
her great prophet Miaz/'.ni preached
J tile gospel of nationalism as a neces
sary step towards sound intt-rnatio
Inalism: at the same time that he;
I founded young Italy he was striving I :
to lay the foundation for voting Eu
rope, and for the ultimate United;'
States of the World. |
i ''And so when David Lubin ap
pealed to the King of Italy to tjike
the lead in an international effort tn:
replace ignorance by knowledge, |
, anarchy by order, in the field of a
gricoltural economics, the ap]>eal did !
not fall on deaf ears. And the out-!
come of this collaboration Itetween a
citizen of the New World and
Ruler of the Old is an institution of,
which l>oth countries may well l»e
proud. Not even the tempestuous
waves of the world war could sub-!
merge its beneficient labors.
"You gentlemen of the Southern j
Commercial Congress know much
of the efforts of David Lubin. You j
may rightly claim to rank as pio
neers in this field of endevor. You ]
held up his lands in his light to so- j
cure a sound system of land credit!
for the farmer; in his efforts toward!
the foundation of a National orga-,
nidation of agriculture; in his work
to make the parcel ]>ost a practical j
me<fitim for direct dealing between
producer and consumer: you will, I
believe, yet being to a successful is
sue his proposal for international ac
tion t<> regulate and stabilise the
Ocean freight rate- on tin staples of
agriculture. The International Insti
tute knows of your work in these di- j
rift tioriß, knows that you have truly
honored the man whom you now
commemorate in deed as well as in
word.
"On this verv day the delegates of J
the <H Governments represented in
the International Institute of Agri
eolture are assembled in Rome to
ioin with you in honoring the me
mory of David Lubin. They are pla
cing in the halls which saw his la
bors. a marble tablet to bear witness
to his great work. The President of
the International Institute of Agri
culture, the delgeates grouped round
him, are with you in spirit at thi«
hour.
"Perhaps I may be allowed to close
this message by an anedote which
came under my personal ken. It
illustrates the character of the two
men who were led by Providence
from such widely divergent patlis to
meet and join hands in a great and
lieneficient work.
"If Davin Lubin was a lion where
the principles he believed in were at
stake, he was truly modest in his
estimate of himself, personally and
when he learned what the king of
Italy was opening the proclamation
which led to the foundation of the
Institute by stating that a citizen of
the United States, Mr. David Lubin,
had brought hip the ideal? he was
quite distressed, lie considered that
his name should not appear, that it
'would detract from the dignity of
what he believe to be a historic uocu-
| mont, and he made urgent represen
tations to this effect trough Mini
ster Luz/atti. And Victor Emanuel's
reply was to the effect that lie consi
dered it, would detract from the di
gnity of a King to t;ike another
man's idea and give him ciedit for
;'t"-