FUHUSHED AND DIBTRIBUTED UNDER PERMIT N o 600 AtTHORIZED BY THE ACT OF OCTOBER C, i!M7. ON FJLE AT THE POST-OFFICE OF P HTLADBLPHIA. FA.; BY ORDER OF THE PRESIDENT, A. S. Bi RLESON, POSTM \STER OEN LA LIBERA PAROLA | 1 forti caratteri tono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Dirctu— -1626 So. Broad Street ANNO IV. - Numero 11 Grande Ven. dell'O. F. d'l. i di Pennsylvania ricevuto dall'Ambasciate Il signor Giuseppe Di Silvestro, Orando Venerabile dell'Ordine Fi gli d'ltalia per lo Stato di Pennsyl vania, la settimana scorsa, da mer coledì' a venerdi', fu a Washington, ]). C., capitale degli Stati Uniti, per assistere, in qualità' di invitato spe riate, alla cerimonia commemorativa dell'illustre defunto David Lubin, padre della signora Evangelina, di stintissima consorte del Cavaliere Mauriziano Guglielmo Silenzi, lì''gio Console d'ltalia a Philadelphia, per jmsmur I SSS j e S. E. VITTORIO ROLANDI-RICCI B Regio Ambasciatore d'ltalia, ha avu- B f io conferito il Diploma di Dottore i» Legge dalla (1 eorge Wash ington University I •visitare. S. E. l'Ambasciatore del no stro Governo senatore Vittorio Ro tondi Ricci, al quale, recentemente, la George Washington University ha conferito il diploma di Dottore in tregge, e per partecipare, come par tecipo', dai posti riservati, alla inau gurazione del neo Presidente di que sta Repubblica, senatore Warren G. Harding. Il Grande Venerabile era stato già' presentato a S. E. dal colonnello A sinari marchese di Bermezzo, mer coledì' sera, appena terminata la com memorazione Lubin, ma la visita era stata rimandata per il giorno succes f si w. S. E. l'Ambasciatore nel pomerig gio di giovedì', 3 corrente, aveva as sistito al concerto Toscanini datosi al National Theatre, ed essendo la vigilia dell'inaugurazione del nuovo presidente degli Stati Uniti, Egli e ra occupatissimo ; ma trovo' modo di ricevere il signor Giuseppe Di Sil vestro, fissandogli appuntamento per la sera. 11 Grande Venerabile era stato for nito di un lusinghiero biglietto di presentazione dal Cav. Silenzi, ma questo non fu necessario perche' S. | E. non segue certe formule, non con- I sentite col suo temperamento e con f§ la sua grande ansietà' di incontrarsi leon qualsiasi italiano voglio Vederlo e parlargli nell'interesse individuale e collettivo dei nostri conazionali. COL COMM SABETTA Verso le ore Bdi sera il Grande Venerabile signor Giuseppe Di Silve stro, in attesa che S. E. l'Ambascia tore fosse pronto per riceverlo, veni va introdotto nel Gabinetto del Coni mondatore Sabetta, che lo accolse gentilmente intrattenendosi a parla re con lui di tanto cose riflettenti ■re gl'interessi degl'italiani d'America. Il Comm. Sabetta fu Console ili I Sua Maestà' a Chicago e all'epoca del B Primo Congresso degli italiani degli ■ Stati Uniti, tenutosi all'Hortieultu- I ral Hall di questa citta'. Egli vi pre ■ se una p'arte attiva ed in quell'ocea ■ sione pubblico' un articolo in un que [ tidiano italiano di Filadelfia accen- I nando ai principali nostri doveri e I diritti per ottenere il nostro ricono scimento dalle alte sfere americane. TI Comm. Sabetta rivolse diverse domande al signor Di Silvestro. Vol le sapere di quanti italiani si compo ne la colonia di Filadelfia; quali po sti essi ricoprono nella cosa pubblica se del "Board of Education" faceva I parte qualche nostro conazionale, ecc. I eco. "Sarebbe importantissimo", il Comm. Sabetta, "che al o|lmcno un italiano per ogni grande citta' riuscisse a farei strada onde ~j§ farsi nominare membro del "Board f of Education". Solo cosi' si potrei) ■ l>e riuscire, ora specialmente clic de ■ tedesco no vogliono saperne, a fare ■ intromettere la lingua italiana nelle I scuole secondarie e nelle Università' NEL GABINETTO DELL'AMBA SCIATORE I Jja discussione fra il Comm. Sa I betta ed il signor Di Silvestro fu in ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER terrotta da un funzionario che pre go' quest'ultimo di passare nel gnbi netto privato di S. K. Erano le ore 8 pomeridiane ed il Grande Venerabile dell'Ordine l'irli d'ltalia, che e' anche direttore di questo giornale, rimase sorpreso di vedere, passando da un ufficio all'al tro, che. in quell'ora tarda, gl'impie gati, dal primo all'ultimo, erano al posto del dovere, ognuno ad espleta re le difficili e delicate- mansioni eh ili que-ti giorni sono più' importanti per il passaggio dalla vecchia alla nuova amministrazione Nazionale. Perdoni la mia imprudenza, Eccellenza, se vengo a in un'ora cosi' importuna disse il si gnor Giuseppe Di Silvestro entrando I dall'Ambasciatori io Son venu 10 per porgerLe il saluto dei Fi ! gli d'ltalia di Pennsylvania e, seb bene la data non sia ancora tanto vi cina e fissata definitivamente, per | invitarla ad onorarci della Sua pre senza all'inaugurazione dell'Orfano trofio e Ricovero di questo Stati). Io la ringrazio del saluto che. ti suo mezzo, mi rivolgono i Figli d'l* talia di Pennsylvania, rispose S. K l'Ambasciatore. leri sera l'av\. i Silvestro, j>er conciliare la data del l'inaugurazione con la Sua presen za in America. I fabbricati Jell'Orfanotrofio sono pronti ed iminobigliati e, salvo qualche lieve riparazione, potrebbero essere ape ti 11 pubblico fin da domani. Ma trat- ' tandosi di Istituzione appartenente ìd una Organizzazione c' necessario 2he nel Prossimo Congresso Statale, lei Figli d'ltalia sia approvato la' legge che regoli il suo funzionameli-j 10. Se e' proprio necessario di do vere aspettare ancora, interruppe S. E., vuol dire clic io affretterò'" il mio ritorno dall'ltalia. La visita si prolungo' per oltre mezz'ora. L'Ambasciatore volle sape re le condizioni delle colonie italiane negli Stati Uniti, e specialmente ; quelle dei connazionali di Phihukl phia promettendo di venire subito a trovarci. Si parlo' dei nostri bisogni, delle nòstre aspirazioni. Quando il si gnor Di Silvestro, accomiatando-i, promise a S. E. che i Figli d'ltalia si sarebbero messi a sua disposizione l>er qualunque iniziativa nell'inte resse della nostra patria, l'Ambascia tore rispose : Sono io che mi metto a vostra completa disposizione per tutte quel le cose utili che potranno ridondare a beneficio delle collettività' italiane in America. Voi dovete esseri i miei consiglieri ; voi dovete domandarmi quello che io potro' fare per i con nazionali. E ricordatevi che se vi di ro' si', sara' si' ; ma se non potro' secondare i vostri desideri e vi diro' no, sara' no. Ogni qualvolta lo cre derete necessario, venite a trova'mi ed io potro' farvi aspettare se sono occupate, ma vi riceverò' coi glan de piacere. Una sola cosa v» ra."co mando ed e' che lavoriate nell'inte resse comune e che vi affermiate sempre più' nella considerazione del popolo che ci ospita. Stringendo la manosi nostro di rettore S. E. gli raccomando' di ri cordarLo all'avv. Giovanni Di Silve stro, la cui conversazione gli era riuscita graditissima. AGENZIA STATALE DI nfPJEGATI Col Lo del corrente mese di Mar zo e' stata aperta un'agenzia statale di impieghi, al secondo piano dell'an golo Nord-Ovoct delle 18 strade in Chestnut, nel Dipartimento delle In dustrie e del Lavoro, che funziona WITH THE LARGEST CIRCULATION 3 JZr" AVANTI SEMPRE, CON l_ A FIACCOLA IN PUGNO ~Entered at> second-class mattar Aprii 19. 1918, at the post office at Philadi-lphia. Pa., under the Act of March 3, 1870". ! «otto gli auspici del Commissario on. Clifford B. Connelly. Quest'agenzia c' esclusivamente per le donne e s'incarica di occupare le stesse nelle fabbriche, negli opi fici e negli Uffici in qualità' di dat tilografe, stenografe e contabili. Spe ciale cura spiegherà' nell'impiego di giovanette licenziate dalle scuole se IN MEMORIA DI DAVID LUBIN Invano il grande navigatore geno vesi? Cristoforo Colombo si era rivol ! (o a molte Corti di Europa perche* I. aiutassero a portare a compimen to la Mia Impresa, ma In rÌß]msta che egli ne eliU' furono la derisione e le : umiliazioni ili tutte le specie, accom pagnate dall'accusa di essere un so gnatore, un puzzo. Invano l'illustre defunto David Lubin si era rivolto alla patria sua. all'America del Nord, perche' fosse messa in pratica una sua iniziativa; ! invano si era rivolto anche a lan dra, ma egli non fu compreso ed ni-, lora penso' alla terra della musica, della poesia, delle scienze, del genio. , E si reco' in Italia. Il democraticissimo Vittorio Ema- [ miele 111 lo comprese, ed avendo la ; visione esatta dell'iniziativa di David j Lubin, lo incoraggio' e irli concesse la [ ' solidarietà' ufficiale. L'On. David Lubin voleva che tut i ile le Nazioni del Mondo si associas sero allo scopo di costituire una or ganizzazione permanente per incorag giare l'agricoltura su una solida Ita se economica, jwr li Iterare questa in- 1 dustria dagli speculatori, per asaumc re e divulgare in formazioni imparzia li sulle condizioni ilei raccolti, sul; progresso economico <• scientifico nelle sue relazioni con l'agricoltura, informazioni di grande vantaggio al- 1 le comunità' se tutte le.Nozioni vi fossero interessate commercialmente, finaziariamente e con la mano d'ope ra. Queste ed altre cose ricordarono oratori di fama nazionale nel pome riggio >li mercoledì' della settimana; scorsa, a Washington, capitale degli, Stati filiti, nella cerimonia in me moria dell'illustre defunto David Lu bin, tenutasi, sotto gli auspici del "The Southern Commerciai Con gress". nell'auditorium del Museo \ azionale. David Lubin fu fondatore e po scia delegato americano dell'lstituto internazionale di agricoltura a H'r ma, del quale e' presidente l'on. E doardo l'alitano, con scile in un fab bricato eretto a spese personale di S. M. il Ite d'ltalia. L'auditorium era gremito di ame ricani. prevalente il sesso gentile del l'alta società*. La signora Evangeli ca, figlia dell'On. Lubin, era seduta nella prima fila con l'illustre marito, Cav. Mauriziano Guglielmo Silenzi, Wcgio Console d'ltalia in Philadel pliia. Nella stessa fila avevano preso •ponto la vedova signora Florence Lu bin con i figli Teodoro e Dorotea j Grazia: le sorelle signore Fanny Bonnheini e Laura Saqui col figlio | Reny. Mr. e Mrs McDevitt e l'avv. Isidoro Stern. Invitati speciali nella seconda fila siedevnno il nostro direttore, il far macista Cav. Nicola Albanese, il far macista Andrea Lippi, l'avv. Gio \anni Di Silvestro ed il signor Co stantino Costantini. Presenziavano la cerimonia S. E. l'Ambasciatore Senatore Vittorio lto landi-lìieei. l'attaché' militare Colon nello" Asinari marchese di liemezzo, il Comm. Sabetta, il Dr. L. Vinci ed altri del personale dell'Ambascia ta. Ijresiedeva Mr. Thomas I?. l're -toii, l'aliarono delle rare nobili virtù' del defunto S. E. l'Ambascia tore, l'On. .Toshna W. Alexander, se gretario del Commercio, l'on. Dun ean IT.1 T . Fletcher, senatore, dalla Flo rida, gli onorevoli James D. l'helan, senatore, e Julius Kahn, congrcss sman dalla California. Il discorso in italiano di S. E. lo Ambasciatore fu tradotto, impecca bilmente, da Madama Olivia Rosset ti Agresti, la quale, più' tardi, par lo' in nome e per conto dell'On. E- Pantano, Presidente dell'lsti tuto Internazionale di Agricoltura. Nel suo discorso, la signora Agre sti scuso' l'assenza dell'On. Pantano, impedito di trovarsi presen te alla cerimonia con la quale si ono rava un grande americano, un citta dino del mondo, un uomo che era riu scito, merce' la sua opera, a tenere indissolubilmente uniti due grandi paesi: l'ltalia e l'America. L'Ttalia, continuo* Foratrice, e' or gogliosa di avere contribuito a costi tuire una Lega della Nazioni, pei scopi economici, della quale fanne parte 61 governi. Essa ama la me moria di quel grande e modesto uo mo, i cui resti mortali rimangono al PHILADELPHIA, PA., 13 MARZO 1921 condarie e dai collegi e diplomate dalle Università' Alla direzione di quest'agenzia so no la signorina Kebceca W. Ball, eopraintendente. assistita dalla si gnorina I.icona Teeter, le quali a vranno cura della ricerca degli im pieghi e di investigare le condizioni di lavoro nel Distretto di Philadel phia. l'ombra di antiche mura. Il discorso della signora Agresti, j detto in inglese, continuo' cosi': Il presidente ilei Southern Com mercial Congress, fra i diversi me«sa i gi, lesse il seguente di S. M. il Re id'ltalia al Presidente Wilson: '"Nel giorno in cui., per la nobile ; iniziativa del Southern Commercial ' Congress, un ritratto del defunto Da ' \id Dubiti viene presentato al vostro Dipartimento di Agricoltura, noi de sideriamo di partecipare alla dimo strazione «li omaggio per la memoria dell'illustre uomo, il rammarico non -ara' nini abbastanza profondo per l'l talia per la perdita di quel grande figlio di America, coinè non sara' mai abbastanza ricordato il lavoro fatto da I.ni. non solo in favore del l'lstituto Internazionale di Agricol tura, belisi' e sopratutto nell'avere ' reso piti' salili i legami ili amicizia fra due Nazioni. Nella sua vita, dedicata interamen te al lavoro, David Dubiti diede, nu merose e granili prove di risoluta af fezione per l'ltalia, l'eri io' oggi noi, popolo italiano, rivolgiamo grato e ri- 1 verentc pensiero- ai la memoria del no stro grande amico, i cui resti Roma e' orgogliosa di preservare. Sicuri ehi il lavoro di David Lubin e' destina to, anche in avvenire, a rendere an cora più' cordiali le relazioni fra le nostre Nazioni, per il nostro mutuo vantaggio, noi ci pregiamo di rinno vare l'assicurazione a Voi c i sensi della nostra alta stima ed inalterabi le amicizia, e Vi esprimiamo i no stri più' ardenti desiderii per la pro scritti' degli Stati Uniti d'Anieri- K . i Dopo i discorsi e la lettura dei niessagi il Dr. Clarence J. Ownes, di rettore generale del Southern (Join l mereiai Congr» ss, presento' un gran fili' ritratto ad olio, che deve prende-' re posto fra quelli degli illustri de funti nella sala del Dipartimento di Agricoltura, accettato con un discor | -ii ili occasione, in nome e per conto del governo americano, dal ministro ili Agricoltura on. Kdwin.D. Mere-, | dith. ♦ »>> • « « • « LE ONORANZE ALLA MEMORIA ' DI CAMP CLARK ! Con quella semplicità' nella quale iira vissuto, i senatori e i deputati] Idi questa Nazione, i giudici di tutto le ('orti, i Ministri, i Diplomatici,' hanno dato l'estremo addio alla sai Ima dell'illustre defunto, onorevole ! Chnirip Clark, elio in vita a-! veva servito il paese per oltre! jirent'anni e per circa otto fu "snea iker'' nel Congresso degli Stati Uni ti. I funerali ebbero luogo il 5 cor rente mese. Prima dell'inaugurazio ne a presidente degli Stati Uniti, il •enatore Warren <>'!.) Prima che Socrate e Platone aves sero condannato le anime dei cattivi a rinascere nei corpi di uomini e di animali, la teologia orfica e quella pi tagorea avevano fatto servire la tra smigrazione delle anime all'espiazio ne delle colpe commesse. Ma prima d'ogni applica/ione morale e religio sa l'idea della peregrinazione esiste va in quasi tutti i popoli più' anti jclii. Secondo Pesare i Celti anche 'credevano nella metempsicosi. (E I Beauvais, lì. FI. R., A*. V 74). Presso i Semiti Settentrionali u na donna incinta prendeva la forma di un albero di mirra. Si credeva ge . nera!mente che le anime dei morti di inorassero nelle sorgenti di acqua, nei fiumi, negli alberi e nelle montagne. Potevano anche rivivere sotto la for ma di altri nomini, onde nacque il : costume di dare ai neonati nomi di (tersone estinte. Ksempi di meravi- | gliosa rassomiglianza di persone nel |la medesima famiglia avevano favo- 1 I rito la convinzione che le anime de igli antenati s'incarnavano nei loro discendenti. In Florida Je. donne in cinte si mettevano sul cammino dei ■ iniiteri perche' l'anima del morto entrasse più' facilmente nell'infante iehe si aspettava. Il cannibalismo ed i riti religiosi, nei quali per sacrifi cio si mangiavano le carni della vit tima, in massima parte erano spirati dal desiderio di possedere l'anima e le virtù' del sacrificato. La metempsicosi egiziana appar tiene agli antichissimi tempi dei mi ti solari e rappresenta la vittoria del la vita contro la morte. Il combat timento di Ra, il dio della luce, con tro le potenze delle tenebre aveva grande importanza religiosa. L'idea d'una vita futura come una unione continua con la divinità' si sviluppo' in Egitto prima che altrove. l>a vita j futura si concepiva non come un di stacco dalla terrestre, ma come la continuazione più' forte e perfetta di quella. L'unione col dio del Sole, la partecipazione al suo vigore ed olla su«l vita sono connesse in una manie ra cosi' stretta, che il morto e' spes so chiamato col nome del dio del So ! le, Osiride, oppure Ra. Nella teologia complicata di Ra, secondo Maspcro, ( Etudrx do mijtho j logie 'l d'archeologie Egiplienncx) come nelle più' antiche rappresenta zioni vi si trova un'aspirazione alla vita ed il bisogno di dare una spiega del sentimento religioso della vita in unione con la di\ inita'. Il dio veglia sulla terra per custo dirvi e mantenevi la vita, aiutando ad evitare i pericoli. Nel vascello di Ra, la morte se gue nel suo viaggio trionfale il dio della luce. Presso Osiride, il Dio dei morti, la felicita' e la beatitudine fanno eco al morto nei campo d'Aa lou. Osiride non e' solamente il dio dei morti, ma anche dei viventi, cioè' e' il dio della vita. Presso gli Indiani ed i Greci la vi ta eterna era opposta a quella corpo rale e terrena, ma le più' antiche leg gende mostrano che la vita futura era la continuazione di quella terrena. Cosi' il mito di-Rai Xorsu nello Zend'Avesta mo-tra che quel re fu ra pito ancor vivente nel cielo, come fu rapito ancor vivo dal dio Indra il virtuoso Yudistira. Numerose sono le leggende degli e roi rapiti al cielo, la cui vita terrena e' resa immortale dagli Dei nella mi tologia greca. Nell'Odissea Ulisse e' rapito vivo dalle Arpie, come anche Radamantc e Mienelao Diodeme non era morto ma viveva nelle isole dei beati, e secondo Esiodo, gli eroi della guerra troiana e quelli della guerra tebana vivono presso i flutti dell'Oceano. Nell'llia Fa quel che devi, che può' Abbonamento Annuo $ 2.00 Una Copia 3 Soldi de abbiamo i lio fiammelle Iti rapiti» \ ivcnte al i ioli», a! pari ili ('leomtKic e ili Ercole. Le medesime leggende si trovano presso i Babilonesi e gli Ebrei. Il caldeo Sit-Napistim con la moglie senza esser morti son condotti iu un luogo di felicita' alle sorgenti di un fiume. Eabani sali' vivo al cielo ed Allupa M MI li' ugualmente, e, se non divenne immortale, fu per sua. col pa, non avendo voluto mangiare il pone della vita. Queste tradizioni o i irritali diedero origine alle leggende i Uree del rapimento di Enoc, di KM* e «li Ksdia, i (piali sono tuttora vi unti. ( \ . Sodcrhlom op. eit. ;125). .M< >ll i~sll iii riti degli 'antichi popoli sono tuttora, con forme cambiati!, u « siiti in alcune chiesi'. Cosi' il viatico, per esempio, elle si da' ai morilxfndi. Ini origine dal Si ma. la bevanda della \ita, degli an tichi popoli orientali. Esso era dettela bevanda della vi ni, ed in primo luogo dava t'orza al la \iia presente. .Nell'inno a Sonia, ove tal voce e' usata per la bevanda del sacrificio e per la stessa persona ■ lei Dio il quale si era fatto uomo ed era morto per la salvezza umana, sta ■ letto che esso allontana la morte e da' la l'orza contro tutte le malattie ed i pericoli. Il Soma e' il miglior via lieo per coloro che sono jier andare ali altro mollilo, esso procura il pa radisi). Il Sonia, detto anche llonia (V. Alici llergaigne, La religion vedi ; 'pie I pag. 1!» 1 ), si assimilava al cor ! |MI dell'uomo e ne costituiva l'essen za immortale. l'lsso dava prima di I ogni altro una lunga vita insieme a gli Dei, poi dava l'immortaliti»' del - i l'altra \ ila. II eoncello d'una lievaiida e di un nutrimento che dava la vita eterna e ra molto diffuso, (ili Egiziani cre deva no che, succhiando il latte di una dea, un uomo poteva acquistare l'im mortalila'. Presso i popoli incivili si lui tuttora l'uso di mangiare il cuore ed il cervello dei nemici o degli a : ninnili, credendo di acquistar forza ed intelligenza. In Egitto sopra una piramide vi e* i - a un epitaffio che diceva avere il re mangiato la carne degli Dei per a vcre la loro forza vitale e la loro fe licita'. (V Wiedeinann. Der .!/'■ Orti ut). La bevanda della «ita era varia presso i popoli orientali: presso gli | Indo-europei era l'idromele, presso gli Indiani era il succo del Soma o I lonia, jiresso i Greci era l'ambrosia o il nettare degli Dei, presso gli anti chi Semiti era il pane ed il vino, che -i offrivano in sacrificio, usati an che nei misteri di Cerere e di Dioni sio in Grecia. Il pane ed il vino della chiesa cri stiana come nei riti orfici ed eleusini di vennero simboli o reale N corpo e stingile del Redentore nel sacrificio della Messa. (ili antichi Egiziani celebravano la resurrezione di Ostride con un sa cramento che consiteva nel mangiare una focaccia benedetta dal Sacerdote, la quale si mutava cosi' in vera car ne del Dio sacrificato, e nel bere una coppa di vino mescolato con acqua. Presso gli antichi Messicani i fe deli mangiavano i pezzi di una fo caccia, loro posti alla 1 tocca dal Sa cerdote con una spina di ageve per noti profonarli col tocco della mano. I Peruviani mangiavano una torta di granturco spruzzata col sangue della vittima, e chi ne mangiava in peccato era punito dal Sole, secondo le loro credenze. Nel culto ili Mitra il pane cousa crato con l'acqua consacrata erano u sati nei sacrifizi, onde Giustino Mar tire e Tertulliano denunziarono quel culto come una diabolica imitazione dell" Eucaristia. Dr. F. Cubicciotti MOVIMENTO MA UH TIMO II piroscafo "Duca degli Abruzzi" della Navigazione Generale Italiana, partito da Napoli il 27 scorso mese con 1352 passeggieri di terza classe e ICB di classe, e' atteso il giorno 11 corrente. 11 "Duca degli Abruzzi" riparti rà' da New York per Palermo, Na poli e Genova il 19 Marzo. Partenze da Philadelphia Vine Street Pier AMERICA 9 Marzo TAORMINA 19 Aprile AMERICA 27 Aprile TAORMINA 10 Giugno AMERICA 28 Giugno I "Italy honors him b\ taking share! in carrying nut the noble work which 1 IK> outlined ami to which the King of Italy gave effective life. "Somehow it seems strange to as HOC iate the name of Home with in- j ternational crop-report.-. But ilitl we view this great work in its true light a.« an effort toward t.he realization of righteousness in the sphere of eco nomics, as an effort to secure to pro ducer and consumer the l« ttefit- <>i a just weight and a just measure in : determining the price of the food i and clothing of the people of tin world, then it will he - < n that Home ' was a fitting place for its inaugura tion. Home has alway- been a center whence great international move- 1 ' ments have radiated. The Rome Re 'public gave the woriil law, the Ro-! man Kmpire gave l)"' world peace when Christianity arose it was from ' ! Rome that the missionaries wentJ forth who converted the barbarians, i : and Rome became the seat of the ! Universal Church. With the Renais ' ! Banco she gave art ami let.tcis and I 1 science to the world, and when she ; ! arose, phoenix-like, from her ashes at ' the beginning of the 1 nth (Vmtury her great prophet Miaz/'.ni preached J tile gospel of nationalism as a neces sary step towards sound intt-rnatio Inalism: at the same time that he; I founded young Italy he was striving I : to lay the foundation for voting Eu rope, and for the ultimate United;' States of the World. | i ''And so when David Lubin ap pealed to the King of Italy to tjike the lead in an international effort tn: replace ignorance by knowledge, | , anarchy by order, in the field of a gricoltural economics, the ap]>eal did ! not fall on deaf ears. And the out-! come of this collaboration Itetween a citizen of the New World and Ruler of the Old is an institution of, which l>oth countries may well l»e proud. Not even the tempestuous waves of the world war could sub-! merge its beneficient labors. "You gentlemen of the Southern j Commercial Congress know much of the efforts of David Lubin. You j may rightly claim to rank as pio neers in this field of endevor. You ] held up his lands in his light to so- j cure a sound system of land credit! for the farmer; in his efforts toward! the foundation of a National orga-, nidation of agriculture; in his work to make the parcel ]>ost a practical j me regulate and stabilise the Ocean freight rate- on tin staples of agriculture. The International Insti tute knows of your work in these di- j rift tioriß, knows that you have truly honored the man whom you now commemorate in deed as well as in word. "On this verv day the delegates of J the