La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, February 20, 1921, Image 2

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    LA ÜBERA PAROLA ]
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A. GIUStPPE DI SILVESTRO
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Il istilli i
Sebbene fra jili ultuni. perche' lo •
scorno numero del nostro giornale e
ra sotto i torchi oliando Eirli arriva
ta a New York, diamo il nostro cor
diale benvenuto a S. K. i! nostro nuo
to Ambasciatore a Washington, sena
re «ld 11<-gno d'ltalia Vittorio Rolan
do lìioci ed al suo diletto figlio av * .
Filippo, capitani" dell'Esercito, devo- f
rato di tre medaglie al \alor mi li- j
tare, reduce della guerra mondiale
Egli sbarcata nella metropoli dai
piroscafo "Duca degli Abruzzi", con
il suo seguito del nuovo personale del
l'Ambasciata. ric.'vuto «lai Cornili.
Alarico Bernardi. Regio Console Ge
nerale d'ltalia a New York e da nu
merosi nostri connazionali profes
sionisti. uomini d'affari, giornalisti,
rappresentanti di organizzazioni e
eempiici poloni - che >i erano reca
ti allo scalo per porgere a S. E. i!
'«■ aldo, patriottico benvenuto degli
italiani d'America.
Ultimi a prendere la parola non
ci diluiigliei l'inu ti riferire i dettagli
delle accoglienze, veramentee regali,'
fattegli. l»irenio soltanto che S. E
e' stato preceduto da ottima fama di
dotto giureconsulto, inim-eitore prò
fondissimo del diritto internazionale,
mente elevatissima aperta alle disci
pline sociali. Con la venuta del Se
Datore Ricci gli italiani d'America si
sentiranno pili' elevati nel concetti!
del popolo che ci ospita, perche egli
succede a due predeces-ori, diploma
tici sagaci e menti elettissime, che
avevano saputo conquistarsi un posto'
eminente fra i diplomatili di altre
Nazioni e le autorità' nazionali degli
Stati Uniti, oltre che fra i nostri con
nazionali che li idolatravano: il de
funto Conte Macchi di Cellere, l'us
dic-jinato dalla perfidia dell'Oli? Nit
ti ed il barone Romano Avezzana
elie ha lasciato in noi il più' grato ri
cordo ili se'. Entrambi, democraticis
simi. amavano il popolo italiano e ne
erano giustamente controcambiati di
pari affetto. Il Senatore Ricci, sia
mo sicurissimi, continuerà' le tradi
zioni dei suoi due ultimi predecessori
e non tarderà' a conquistarsi le gene
rali simpatie.
S. E. il nuovo Ambasciatore, ap
pena posto il piede in questa Grande
Repubblica, ita mentito il bisogno di
rivolgere IL MIO pensiero al popolo a
mericano, a quello italiano, ai giorna
listi indigeni ed .1 quelli di nostra
lingua. Per questi ultimi lui scritto
il seguente messaggio;
New York, 11 Febbr. 1921.
"Signori, voi sarete, ne ho fiducia,
i miei migliori collaboratori nell'o
f'ra che io mi propongo ili svolgere
nelle nostre colonie nord-americane
"Io conto <ul vostro civismo per
che' mi aiutiate 0 conoscere i biso
gni e gli interessi dei nostri conna
zionali. pci-che' mi consigliate su
ciò' che convengami fare in loro prò',
perche' manteniate acceso nei loro a
nimi il sentimento di devozione per
la Patria.
"Ogni qualvolta voi crediate utile
ragguagliarmi sulla situazione dei
connazionali, sempre quando paiavi
opportuno dissipare equivoci o rin
cuorare dubbiosi, venite a me ed io
TÌ ringrazicro' ili avermi dato il mez
zo perche* gli interessi legittimi sie
no difesi, i iluhbii eliminati, la veri
tà' ristabilita.
"Al di la' dei confini della Patria
non giungono divisioni partigiane: e
qui ci pentiamo tutti, e soltanto. Ita
liani.
"Io so che il giornalismo italiano
in Italia e fuori d'ltalia e' merita
tamente fiero e geloso della sua di
rittura morale e del suo patriottismo,
«d e' perciò' che io con 'a più' sicura
confidenza mi propongo di tenere
con voi dei rapp< rti improntati alla
più' schietta intimità'.
"Intanto cordialmente vi saluto".
Ilolando-Ricci"
Ed a tutti i nostri connazionali di
Imerica ha cosi' parlato:
1| "Toccando il suolo del grande pae
se che vi ospita, porgevi, 0 miei com-
\ Prima Banca Nazionale di Pittsburgh jj
(FIRST NATIONAL BANK)
I La sola Banca di Pittsburgh, Pa., che fa veramente gli interessi degli Italiani. In comunicazione
Klil diretta con le migliori Banche d'ltalia.
Vende al miglior prezzo del giorno le cartelle dell'ultimo Prestito Nazionale in Lire. Vaglia Posta 1
a «SJ-AU. «MWK<ITOVJ* lIT , .
per qualunque parte d Italia, comprese le terre occupate.
k iSI VENDONO PURE BUONI DEL TESORO IN DOLLARI, RIMBORSABILI IL 1.0 FEBBRAIO 1925.
I TOjllll FIRST NATIONAL. BANK ANGOLO S™R a H,^ c ||
0 - --ja£3F-»- nnrmnnnnnnnnnnnnnnnriiinnnTn 1 Mwnnrmnnnnnrnnrinnnniii
patrioti, un saluto fervidamente cor
diale. Potete e ntare che fin dove
I »<t»<• giungerò le mie forze anima
le dalla migliore volenterosita' mi a- j
doprero', con sentimento d'italiano e
tenacia di ligure, per la tutela dei vo
-tri interessi morali e materiali.
"Ognuno di voi ha il diritto di ri
volgersi a me. sempre che abbia un
legittimo interesse da far valere od
un bisogno del quale io possa concor- 1
rere ad alleviargli il peso.
"Intendo che l'ufficio d'Ambascia
tore commessomi dalla fiducia del j
Regio Governo m'imponga d'aseoltar
\i, d'assecondarvi nei vostri sfor/i
verso onesti e proficui intenti, di aiu
tarvi nelle difficolta' che incontriate.
'"ltaliani, fieri delia nostra più'
che bimillenaria civiltà', fidenti nel
la forza di nostra stirpe, che supero'
difficolta' d'ogni sorta, rivendicando- (
-i a liberta' da secolari oppressori,,
possiamo, dobbiamo sostenere le fati
! che dell'oggi, guardando ad un mi
Dal Greater Pittsburg
Non c'è' che lui !
Scrunilo il solito, la Buonascopa o
cr meglio dirvi l'incessante scopa ili
lemosine, per chiarire una qualche
usa clic gli pesa sulla coscienza eo
i" una enorme palla ili piombo, fa
elio spirito grossolano, si ricorda di
-sere stato tin moccioso; si fu vo
lile innanzi agli occhi di quella sua
lente speculatrice un... compagno
'infanzia; e spiega, a modo suo, il
ignifieato della parola '"retroscena".
K dire clic ]>er ammannite all'at
onito pubblico tntto ciò', impiega
Sur lunghe e sgrammaticate colon
ie ili chiacchiere: per rispondere ad
ma cerla domanda fattagli per
liiarire un fatto clic e' di dominio
uibblico se ne esce con quattro
leriodetti, schizzanti bile.
Il boieamorto sappia che egli si e'
>o.-to nei guai, quando ?i e' voluto
iecare in dispute troppo ardue per
ni quando si e' messo in condito
le ili essere sindacato, perche' usciva
lai suo Campo e si metteva in
pie 110 del dominio pubblico.
Se in colonia si patrocinano opere
ilantiopiche. di pubblica utilità', col
entri buio di tutti —e' giusto che
>-sc non abbiano il peccato d'origine:
ioli abbiano per i-copo la speculato
le di una qualunque Buonascopa;
non rappresentino il feudo ili questo
i quell'altro lestofante, in veste di
' romi non te, o di prete.
Perciò' io mi permisi scuotere l'o
limpica serenità' dell'almo Ciccio
Pasticcio, o Ciccio Cappuccio, al sc
olo Buonascopa dal castello merlato
con domande che dovevano stabi
lire dei falli. Domandai del '• Diret
lorio del Progresso"; ed hi saputo
he e' stato un fallimento; una fro
de, in guanti gialli.
Chiesi dell'invio dei 1000 dollari a
Padre Senicria ed ho avuto l'ono
re di essere informato che la somma
che doveva essere consegnata un die
ci mesi or sono, veniva spedita a ra
te, e dopo collette fatte a destra ed
a manca.
Domandai se fos>e vero clic il fab
bricato di Oakmont fu comprato a
scopo di rivendita, ed ho saputo che
sono stato male informato, perche'
esso fu acquistato con raggiri, e ge
nerosamente fu respinta una lauta
offerta di ricompra. Sta bene. .. Pe
ro' ci deve essere uno che mentisce:
due soci ili un certo Club aristocra
tico riferiscono ad un amico di (:ii
scrive che e' vero il fatto della com
pra indiretta : che e' vero il fatto che
la ricompra fu chiesti» con un lauto
premio, ina essa fu "sdegnosamente"
respinta, perche' si desiderava una
ricompensa maggiore.
Ora, chi ilei tre dice la bugia!'
Quei due signori di Oakmont, o l'al
mo Past iecione ?
Voglio dar ragione a Buonascopa,
pero' mi permetto fargli delle do
mande. e non se l'abbia a male : che
anzi, gli do, cosi', l'opportunità' di
poter fare molto altro spirito, ed un
nuovo massacro della grammatica.
Se avevate in ment- di dare un
asilo «gli orfani italiani, perche* agi
te da solo? Perche' quando vacete
naufragare tutte le "risorse" della vo
stra immaginazione speculativu-ri
correste a Pantalone?
Volevate essere unico nell'impresa,
n'e' vero? Un dittatore della filan
tropia; un despota dei poverelli! A
icre una fonte inesauribile per far
collette; un argomento perenne per
intenerire i cuori umani... e mun
gere dollaracci, n'e' vero?
Se volevate dare un Orfanotro- ! :
Pio agli italiani, perche' ve : • e 1
ite proprio ad Oakmont ; a pochi pas
gliore domani, che prepariamo pei j
nostri figli.
"Compatrioti io verro' a trovarvi,,
'a dirvi una parola buona, che faccin
1\ i sicuri della materna, assidua te
nerezza con cui la patria vi accolli
pagna ovunque -iute; ma. intanto,
'giungavi, fin da oia. gradito questo
mio saluto in nome d'ltalia, del Re.
del Governo.
i "Col «aluto, c-primovi l'augurio,
elle con l'aiuto «li Dio. lutti concordi, j
voi ed io, ci mostriamo sempre più' |
meritevoli della stima e della bene
vola ospitalità' dataci dalla terra di. ;
Washington e di Lincoln, e ci conser- 1
viamo in tutto sempre degni «lei no-!
ine insuperabilmente nobile e glorio-1
so d'ltaliani"!
Se dobbiamo giudicarLo dai pri
mi ntfi, siamo orgogliosi di poter!
affermare che S. E. Ricci sarn 1 Ani
[basciatore degli italiani, per gli ita-'
liani e con gli italiani, oltre che es :
'sere il nume tutelare dei nostri Ulte-1
' ressi nazionali in questo paese.
i-i (la un Club aristocratico, fi in un
! contro protestante?
Non c'erano, forse, posti differen
ti e migliori per «rii orfanelli?....
Ivi oggi elie i vostri castelli in aria
; cadono, \i atteggiate ad eroe.
! dicendo che avete saputo beni
piantare il vessillo della carità' ita-,
liana, fra nemici. E' ciò' ammissibi-j
le. o avete creato ai futuri piccoli o-1
-pili di Oakmont un ambiente ostile,
pieni» di scherno e dileggio?
Lo prime impressioni sono < pielli
che restano... Quali saranno quelle
dei bambini italiani, (piando si apri
la' per litro la porta della carità', e
del disprezzo?
Ammiro l'apostolato del bene, sen
za sofismi e sotterfugi ; lodo ed ineo-i
"aggio le opere di carità' genuine e
non da fonte polluta; lotto contro le,
camorri organizzate, siano e->e cilici-1
rute o non: coni batterò' sempre af
finchè' le iniziative per il benessere
■ ninniate non abbiano per retrosce
na l'imbroglio.
Se voi. Buona>"opa. siete male in i
l'ormato, mal guidato o male inten
zionato eambiate rotta. Non vi
ìio fatto delle domande, per "astii
personali", perche' non mi siete sta- ;
10 - mai - ne' amico, ne' nemico.
Cambiate sistema ; fate il beile per i 1 '
bene: non stabilite precedenti odiosi:
-e volete essere fra gli italiani siate
con esH e per essi; dati; addosso a
'coloro che fanno il male per missio
ne e sfruttano il pubblico, per recon- ;
diti ed inconfessabili scopi, dite alla
Vecchia tiuardia che il tempo del
hossisnio e' finito e che gli operai co
scienti che hanno intelligenza, one
,-ta' e desiderio di far del Itene hanno
diritto ad essere riconosciuti e non
'ostracizzati dai "capoccia"; e se nV
11 caso, mettete il mordacchia ali*
cricca caeasennesca del l'itone» so.
dalla bocca larga e dalla lingua vipe
rina, Solo cosi', forse, vi sottrarrete
al sindacalismo onesto dogli italiani
che amano la patria, sono buoni cit
tadini americani ed melano al benes- 1
sere coloniale !
Distruzione!
.Voti sapevo che il Pitonesso, i Ca
lascimi, i lìertoldini e llertoldi che,
10 circondano avevano cambiato di-'
usa. La allegra brigata "tressettan
te" si e' inferocita, ha indossato co-I
razze ed armi da unni ed e' scesa in i
lizza con lo scopo di distruggere, di-'
struggere ad ogni costo. 11 Pitonesse j
-i e' proclamato Attila, il flagello di
Dio, e roteando una lunga durlinda-'
na ha gridato: 'Mi sento Achille in'
seno - e son pronto con voi. o prodi
eroi del tressette, delle audacie cre
tine e dei ''tocchi" domenicali - a
distruggere chi e' contro di me e dij
voi! È li vedremo questi nostri "fa
rabutti" avversari caderci innanzi gi- :
nocehioni - e chiedere pietà'. Avanti. 1
avanti, alla riconquista della colonia
- se no addio i Columbus day "a :
modo nostro", addio la mia "influen- ;
za" politica!"
Poffate, non credeva tanta energia
in questo novello lillipuziano - ridi
cola edizione di Zarathusta !... Uni
amico mi ha detto che il vino mise l
11 fuoco nel Pitonesso, quando fee ■ :
lo "spiccio" bellicoso. Porse e' cosi',
pero' chi ha paura più' dell'armata
pitonesca? Chi pensa alla possibilità' ;
d'una Canossa, in Colonia?... Do
vrebbe addirittura sconvolgersi l'uni- i
verso !
Cari, anzi arcicari secessionisti, j
unni coloniali - voi - fate ridere, come
gli attori di una salace "pochade",
di una operetta di Offenhach! <
Se avete ancora del buon senso -
LA LIBERA PAROLA
i ritiratovi a razzolare nelle vostre ca
se; e poiché' ricorre hi Quaresima,
1 nudate dal Castellano, e fatev i dare
una buona penitenza, per purgarvi
■Il i p>-centi che avete commesso e eoni
meltete continuamente. Siamo iute
-i ? T. Di l'amicone.
10 Febbraio 1921.
11 tic> U'o collaboratore I)i Tara sco-
Nell'Ordine Figli d'ltalia
PENNSYLVANIA
i
ì FONDO UNICO MORTUARIO !
' Decessi (ini 1.0 al 31 Dicembre 1920 j
Zaccagnino Giuseppe, della Log- j
jgia Mazzini, No. 231, residentp ini
ì IJnionlowii, Pa., SIOO.
I Serafini Concetta, moglie del fra- :
1 tello Serafini Guglielmo, della Log- j
già G. da Verrazzano, No. CUI, resi-'
{ ilente in Erio, Pa., .S2OO.
Oropallo Maria, moglie del fratel-'
j lo Oropallo Angelo, della loggia G.
| da Verazzano, No. 694, residente in
I Pbiladelphia, S2OO.
Liparota Maria, moglie al fratello
Li paro ta Antonio, della loggia A. da
Brescia, No. 699., residente in Pbila
delphia, S2OO.
Vernino Giovanni, della loggia
Principe di Udine, residente in Phi
ladelphia, sioo.
Zeoli Calcedonio, della loggia Pie
tro F. Calvi, residente in Pbiladel
phia, SIOO.
Scandalo Vincenzo, della loggia
Gloria No. 815, residente in Old For
ge, Pa., SIOO.
Cerandolo Gennaro, della loggia
Gloria No. 815, residente in Old
Forge, Pa., SIOO.
D'Amico Litigi, della loggia Dan
nar No. .S'io, residente in Dunbar,
Pa.. S2OO.
Cipolletti Nicola, della loggia (ì.
I'. Gino, No. 878, residente in Free
! land, Pa., S4OO.
Catanzaro Antonio, della loggia
Guardia V. E. 17, No. 893, residente
liti Scranton, Pa. SIOO.
Sassano Giuseppe, della loggia
Nuova V. E. 11. No. 901, residente
, in Pittsburgh, Pa., S2OO.
I Totale benefici $2900. Quota indi
| * i<l naie 29 soldi.
TRATTENIMENTO
La sera ilei lì gennaio u. s., la
logiria Luigi Cadorna No. 112, dava
un trattenimento nella Verdi Hall,
al quale erano invitati, oltre ai soci
di essa, diversi italiani di quella co
-1 lonia.
In rappresentanza del Grande
Concilio intervenne il Grande Se
gretario di Finanza Paolo Di Peso,
accompagnato ila Augusto Torreti,
Giovanni De Masi e Frank Matto
ne, rispettivamente veneràbile, se
gretario ili finanza ed oratore della
loggia Luigi Basile.
11 Venerabile della Luigi Cador
na, signor Alfonso Del Guercio invi
to' a parlare il grande Segretario di
finanza, il quale si intrattenne sullo
sviluppo dell'Ordine in Pennsylvania
e sui benefizi che gli associati ne do
mano. Accenno* alle sue iniziativa,
ultima qnella dell'Orfanotrofio, che,
1 merce' il voto dei soci, fra breve sa
ia' un fatto compiuto. In ultimo in
, cito' i presenti non soci ad entrare
nelle file dell'Ordine. Questa esorta
zione ehbe il suo effetto perche' di
versi italiani firmarono senz'altro le
domande d'ammissione. Parlarono
anche i signori Emidio Papa, ex ve-
I nerabile e Giuseppe De Sii vis, pre- ;
fidente festa.
La Luigi Cadorna ha deciso di da
re un ballo la cui data sara' fissata
e poscia comunicata ai soci i quali
hanno già' offerti splendidi e svaria- i
ti doni che saranno estratti la sera
della festa e altri generi come rinfre
i sehi, dolci e "sandwhiehs".
Durante il trattenimento ai conve
nuti furono offerti birra, soda, siga
ri e sigarette.
BALLI
__ I-a loogia *7l Roseto di Solopa<*
No 245, la sera 20 dello scorso me
se di gennaio, dava il suo secondo bal
lo annuale nella New Travmore
Hall, Columbia ave. e Franklin st.
Vi fu grande concorso di pubblico,
del sesso gentile in ispecial modo, e
■!e danze fi protrassero fino alle ore
! piccine del giorno dopo.
Al ricevi mento dato atfli invitati
parlarono il presidente del comitati
hallo signor De Silvis e il Grande Se
gretario di finanza signor Paòlo Di
Ceso in rappresentanza del Grande
Concilio.
*** La sera del 7 Febbraio la log
gia Giovanni Ameglio No. ó33 ha
lato il *"io p; imo ballo nella Verdi,
Hp' Mth St.. We«t Pbila-'
delphia.
La festa ri usci' splendidamente,
ile ci aveva mandata un'altra pun
tata, più' pepata di questa, datata il
l\! correnti», di altre due colonne i ir
ca. N.m possiamo pubblicarla per
i mancanza di spazio. Ia- puntate le
desideriamo settimana per -ctt inuma
e per tempo. Ci siamo intesi ?
n. ti. r.
! sia per concorso numerico che per
| l'ordine nelle danze esi protrasse-1
ìro fino a tarda ora. Hanno lavo
rato attivamente per il buon esito
morale e finaiinrio i fratelli Luigi
Palladino, Angelo D'Uva, Alfonso
Verdi. Umberto Candeloro, Serafino
I Aloisi e<l altri fratelli del Comitato
con a capo il Presidente della festa
fratello Domenico Lagana
In rappresentanza del Grande
Concilio intervenne il Grande Segre
tario di Finanza fratello Paolo Di
Peso.
Mie lì MÈI
PITTSBURG, PA.
15 Febbraio
I.t'TTO NELLA FAMIGLIA
'MORRONE
(Corrispondente) Vi mando
lun ritaglio dell'Unione di questa
i citta', ilei 28 gennaio u. s., con la
(notizia della morte del signor Nicola
Morrone, fratello del vostro corri
spondente signor Michele Morrone:
' "Dopo breve e fioro attacco di pol
' i monito, moriva ben presto venerdì'
i mattina il signor
NICOLA MORRONE
: nella residenza ili stia figlia Mrs. .Jo
j seph Aequaviva al Ì2M L< mington
1 avenue, East Liberty.
"Il funerale ebbe luogo domenica
scorsa alle ore 2.30 p. ni., nella chie
sa cattolica Italiana a Meailow St.,
lo al funebre corteo pre-ero pait
numerosi amici e parenti in 40 auto
[ mobili.
"Molti i belli furono i tributi flo
reali, fra i quali spiccavano quelli
fragranti e belli dell'afflitto fratello,
Signor Michele Morrone e del cugino
dell'estinto Signor Domenico Morro
ne di llomer City, Pa. 11 seppelli
mento fu fatto nel Calvary Cemetorv.
"Il caro defunto lascia qui nel pili 1
vivo cordoglio il figlio A. G. Mor
rone. due figlie. Mrs. Josephine Ac
quavivn e Mrs. Bessie Maeehiaroli e
il fratello Michele Morrone; e nel
natio paese ili Bellosguardo, provin
cia ili Salerno, il fratello Ulisse e li
sorelle Giovnnnina e Bi-liecca Mor
rone.
"Il Signor Nicola Morrone dimo
ro' circa 2? anni in America ed era
generalmente stimato e benvoluto pel
le sue ottime qualità 1 di padre affet
tuoso, sincero amico ed assiduo la
voratore.
j "Il fratello M. Morrone, addolora
; tissinio por la recente notizia dell'al
|tro fratello Raimondo morto in Ita
lia nello scorso settembre, e' rimasto
i più' acerbamente colpito da questa
improvvisa sciagura e sentitamente
, ringrazia tutti coloro che nella lut
; tuosa circostanza gli furono di con
; forto.
"Vadano a tutti i parenti del caro
l estinto le nostre sincere e sentite con
' doglianze".
! Ai parenti tutti del defunto le no
i stre sentite, sincere condoglianze.
n. d. r.
• * *
MONONGAHELA, PA.
11 Febbraio
COMIZIO
(Carmine M. Conforti). Ad i
niziativa della Loggia Amilcare Ci
| priani, No. BT9 dell'Ordine Figli
| d'ltalia, sempre prima per la difesa
1 del nome italiano, Domenica, 20
corrente, alle ore 4 p. m., nella sala
Bianchi, avra" luogo un comizio a
prò dei nostri connazionali Sacco e
; Vanzettij ingiustamente accusati di
I omicidio a scopo di furto.
Hanno già' aderito le locali Socie
, ta' di M. Socc. Prima Bersaglieri,
Cesare Battisti e Prealpina ed invi
,ti sono stati diramati alle Loggie
' Salvatore Barzilai di Charleroi ed a
quelle di Belle Vernon e Bentleville,
nonché alle circostanti Associazioni
idi Mutuo Soccorso.
Para' oratore il Signor Luigi Quin
ùliano, Segretario del Comitato Ita-!
liano prò vittime Politiche di New j
York e prevedesi che il Comizio riu-j
se ira 1 imponente.
FUNERALIA
ieri hanno avuto luogo i funerali
di Federico Vescia, morto lo scorso
Giowdi' in seguito ad un investi-;
! mento d'automobile, nel mentre ri-j
: tornava dal suo consueto lavoro. Si
no intervenuto in corpo le Associa-!
! zioni di M. S. Prima Bersaglieri e ■
Cesale Battisti, rappresentanze del-J
l'Olii di Monongahela, della Vittorio
' Emanuele di Dimora, nonché' una
rappresentanza di questa Loggia A
j mi Ica re Cipriani Ordine Figli d'lta-
I lia, di cui faceva parte. E' interve
; liuto anche il Corpo Musicale di qui,
diretto dal ben noto maestro Rutiliti
tìntili. Il defunto aveva 37 anni, la
! scia moglie e due figli, ai quali vada
i il nostro saluto e conforto.
GAMDEN. N. J.
16 Febbraio
TESTIMONIAL DINNER
( Italiano). Sebliene mi consta,
e non debbo dirne il perche', che co
testo giornale non sia stato invitato,
voglio, con poche battute, riferirvi
Dott. EUTIMIO MASELLI
Ci!A' CHIRURGO DEGLI OSPEDALI DI ROMA
Specialista per malattie Giinecologiche, "Utero ovaio, ecc."
j ORE D'UFFICIO
9-12 A. M. 5-8 P. M. Domenica 9 A. M. - IP. M.
(i I-» \\ E USTE R AVE .NT UE Residenza
Pittsburgh, Pa. 4664 Oangwicli St., • Rloomfield
| Bel! Phone, Grant 2773 Bell Phone: Fisk 19-25 R.
CHD^O<KKJO<WX»OOi(XfCK2C®QOOOO<>WO<>CHS<SC^CMXi^O<HXtCB»»3OCIOQ
O Iteli Phone: 3U52-J Crani o
DOTTORE <3. l_A ROSA
O DANTISTA
8 LAUREATO NELL'UNIVERSITÀ' DI PTTISBURB CON DIPLOMA DELLO STATO DI PA. g
2 Già' istruttore nella Cllnica Oontistica dell'Università' di Pittsburgh j?
$ ESTRAZIONE CUR\ DEI utnll BRIDGE WCRK - SENTIERI ARTiriClfil! ®
g McGEAGH BUI, DINO . g
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-ul banchetto dato in onore di un gio
wine nostro connazionale, signor
Luigi Ben ti voglio, eletto recente
mente alla carica di consigliere co
munale. 11 banchetto e' stato dato la
sera di lunedi' scorso, sotto gli auspi
:ci della "First Italian Hepublican
Lcagne". la quale non ha sentito il
bisogno «li raccogliere intorno a ae
tutta la stampa di lingua nostra del
la vicinissima Philadelphia, perche'
I gioisse di quest'altra affermazione di
Italianità'. Ma io son sicuro che il
j vostro giornale, sempre in prima li.
j nea, quando si tratta di rilevare le
| nostre virtù', nonostante la scortesia,
{per non dire altro, alla quale siete
I <tato fatto segno, non vi rifiuterete
{di pubblicare queste brevi note.
I partecipanti furono una ottanti
na, oltre agli invitati d'onore do
dici in tutto dal Oongressman
; Patterson, al sindaco on. Ellis, al
! presidente del Consiglio con alcuni
I consiglieri e ad ex autorità'.
II menu' fu servito dal itistorante
Mascagni, dei fratelli Di Lullo, di
j eosta', e fu gustato moltissimo. Sì
! dissero molti discorsi, da americani e
' da connazionali, tutti inneggianti al
.! le virtù' del festeggiato ed alla nostra
I conquista nelle cose pubbliche.
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