Appendice de "I.a Libera Parola" lidi Di LIBERTA NUMERO !» In quei tristi aitili di re pressione \iolonta la maschera an ziché' inceppare rendeva arditi il gesto e la parola; era ad ogni modo uno sfogo. Poteva l'Arrighi meno che tutti restare indifferente a quegli inviti egli, giovane, vivace, animoso e nuo vo alle seduzioni di una grande rit ta', con un fondo di buona fede, qua si di candore, che lo traeva sempre sulla via più' retta e più' breve, i gnaro dei tranelli, noni orante dei pericoli e degli ostacoli. 11 carnevale di quell'anno colla sua fanfara fron dista in sordina lo aveva avuto cul tore sincero e appassionato. A pro posito di un travestimento satirico riuscitissimo apparso nei i-orsi della settimana grassa era stato pronun ciato con insistenza il suo nome: il comitato dei giovani agitatori sape va oramai di avere un compagno si curo. 11 veglione della Scala doveva chiudere la serie di quei divertimen ti nei quali rifugiavansi per il mo mento le velleità' battagliere dei neo cospiratori. Si era decisa una gran de dimostrazione di applausi ad li na mascherata di eleganti giardinio re riprodueenti nella alternativa del le vesti i tre colori della bandiera italiana: e l'Arrighi era della com pagnia. Per divertirsi meglio ed essere pronti a qualunque sorpresa quei giovinoti avevano accumulati in un juik-o domini e maschere «li diverso fogge dei quali si servivano volta a volta per andare a intrigare qualche persona di conoscenza; ma l'Arri ghi, che non aveva ancora grandi en trate in società' e non era al corren te dei pettegolezzi e delle maldicen ze. preferi' girare senza maschera su e giù' per il teatro osservando da semplice spettatore i gruppi \arianti della folla e il passaggio misterioso dei domino femminili, sotto le cui li nee discrete amavano nascondersi al lora le più' belle signore della cit ta'. Ma se l'occupazione si presen tava abbastanza piacevole doveva al la lunga stancare una attenzione cho non aveva punto di mira fisso. A un eerto momento l'Arrighi senti' il vuoto della persona 'sensibile e intel ligente in mezzo a una moltitudin» di ignoti che si stringevano d'attor no sommergendolo qual. fuscello in un gorgo vertiginoso, lln pensiero nostalgico, una velata tristezza pas so' sulla sua fronte e mentre cerca va il rifugio di una breve ombra clic j tro una colonna lo colpirono due pa role pronunciate misteriosamente : Aveva detto, la voce, con una infles sione particolare di interessamento che sorpassava il significato delle parole stesse : Ernani pensoso? L'Arrighi si volse rapidamente; ma non si ingannava? I>ue pupille lo guardavano fisso attraverso i fori di una mascheretta di raso nero col proposito evidente di intrattener»i con lui. Egli si eliiese subito se per avventura potv-se conoscere quella donna, ma dovette escludere tal dubbio date le poche relazioni fem minili, che aveva a Milano. Un lungo domino col cappuccio rigorosamente stretto intorno al vol to nascondeva in modo assoluto te sta e persona della sconosciuta, ma una indefinibile fragranza di gio ventù' edi bellezza, una linea ili signorilità' impeccabile lo tenevano: avvinto al fascino del mistero e imi- ' to. Come pero' le due pupille dai fo ri della maschera non cessavano di guardarlo avverti' clic il silenzio di ventava imbarazzante e rispose alla leggera, tanto per dire qualche io sa: E' un rimprovero che mi fai. bella mascherina? La voce dolcissima replico": Non potrebbe essere un elogio? Arma a doppio taglio allora, j In guardia ! .« . - » —_ "Kon sei tu che puoi aver pau-1 radi una donna. j Anche qui l'equivoco e' po-«i bile. Lode o biasimo? Quale preferiresti? Biasimo disse pronto l'Arri ghi tentando di forzare collo sguar do i fori della maschera. Non sei galante. Sono più' e meglio. lx> so. Sei sincero. lnfatti, non porto maschera. E spiritoso. Grazie. Un gruppo di pagliacci li urto' malamente. Ella disse: Oh! non ti pare che si discorre rebbe meglio seduti? p] dove? Andianxi in ridotto. Il domino prese il h*accio di Ar righi che a quel contatto si senti' investire da un fluido indefinibile. Oramai non poteva più' dubitare che sotto quel travestimento si celasse u na signora dell'alta aristocrazia, ni* non essendo fatuo, i.on si ren.icva j conto del motivo per cui ella mo strasse di interessarsi tanto a In:. Certamente un capriccio : ad ogni modo abbastanza lusinghiero. Un'av ventura con una gran dama era il sogno più' fantastico che potesse ar ridere ad un giovinotto nei veglioni ! di quel tempo. Trovarono il ridotto poco popola to in causa delle cene che già' sta vano formandosi nei palchetti. La * coppia si pose a passeggiare su e giù'. Hai forse una compagnia che li espetta, chiese W. No, nessuno. Coniti me. Continua Presentemente si vendono 50,000 "Quarts" OGNI GIORNO—La Produzione aumenterà' a 100,000 Da tutti e' stato riconosciuto che la QUALITÀ' e' la MIGLIORE. 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