La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, February 29, 1920, Image 4

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    Appendice de "La Übera Parola"
FRANCESCO MASTRI AN I
LA CONTESSA DI MONTES
1 Seguito &11& CIECA DI SORRENTO
. cvine»», vergogna.
Vergogna .... « di che?
Di mostrarmi per la pubblica
via a fianco di un angelo come voi!
Ouale antitesi, contessa!
Anche una regina andrebbe su
perba di appoggiarsi a quel braccio
che oprò tanti miracoli, e che tras
se tante vittime dalla tomba Oh
come invece io mi sentirò umile e
dimessa vicino a tanta altezza!
Andiamo. Carolina, voi avete u
na parola per rialzare ogni umilia
zione, per sottocare ogni odio, per
sollevare ogni dolore Carolina, voi
siete la più perfetta delle creature di
Dio Anche a rischio che la gente
si barli di me. voglio godere nuova
mente della suprema felicità di sen
tire il vostro braccio sol mio.
Pochi momenti dopo, uscivano en
trambi dalla villetta e pigliavano a
»■
REGNO Ìm| D'ITALIA
EMISSIONE DI $25.000.000
il! M H ÌM Qffiiilf Sèi i Htl 551 MIO Wli ili M • Sffl L
Emissione 1.0 Febbraio, 1920 Scadenza 1.0 Febbraio 1925
ii Capitale e -:li interessi -ono pagabili presso il Banco di Napoli in New York in oro del conio
le. i Stati l'niti. oppure, a -celta del compratore, il capitale sarà alla scadenza rimbor
«atu in Roma, in Lire Italiane, al tasso fisso »ii sette lire italiane per ogni dollaro.
Capitale e idi Interessi sono'esenti da ogni tassa italiana presente o futura.
: i > - : ai portatore in tagli da ss< . -<IOO. SSOO. SI.OOO, *5.000. Potranno essere resi
ti minativi, mediante registrazione presso la Lincoln Trust Company di New York City.
1 buoni sono offerti al pubblico al prezzo di 97.50 più interessi; frutteranno perciò più del
-ette per cento all'anno. La presente emissione e limitata a $25.000.000.
La frtcoita nel possessore di ottenere il rimborso del capitale, alla scadenza, al tasso fisso di set
te lire per ogni dollaro, aggiunge al pregio di un -icuro lucroso investimento la possibili
tà di un profitto non trascurabile sul cambio.
ricavato del prestito sarà utilizzato dal Governo Italiano per lo sviluppo industriale ed eco
nomico del paese. A tal fine il Governo Italiano ha eia adottato una politica di rigorosa
economia. j I
Ina politica audace, ma ferma e democratica —la più completa finora adottata in Europa
di -evera tassazione assicura il graduale ritorno al pareggio del Bilancio Italiano.
Con il ricavato dell'ultimo prestito nazionale in lire, che ha già fruttato quasi venti miliardi,
! Italia potrà sensibilmente risanare la propria circolazione, accrescendo così il valore
della Lira.
Le esportazioni dall'ltalia per ì estero hanno dall'armistizio in poi preso uno slancio inde
scrivibile e sono quasi triplicate in confronto dell'avanti guerra.
I. Emigrazione, prima interrotta, ora ricomincia rigogliosa, e costituirà, più di prima, un rivolo
d'oro per la patria di origine.
Nessun paese del mondo possiede, come l'ltalia, 40 milioni di lavoratori così onesti, cosi amanti
della famiglia e della Patria. Essi costituiscono la base più sicura della ricchezza d'ltalia.
ITALIANI, mostratevi degni dei sacrifici passati, della grandezza presente, della gloria avve
nire: contribuite con i vostri risparmi alla risurrezione economica della Patria. Compra
te. tutti ed ognuno, i buoni del Prestito in Dollari.
•
La consegna dei buoni verrà fatta immediatamente contro pagamento del prezzo di emis
sione. I buoni sono offerti in vendita, da un Consorzio presieduto dalla
BANCA D'ITALIA ROMA
rappresentata dal tao Delegato negli Stati Uniti, Signor Domenico Gidoni, 15 Wall Street. New York City, il
quale potrà', in qualsiasi momento, a «no giudizio, dichiarare chiosa la vendita, previa approvazione del Governo
Italiano. Il Consorzio e' composto delle Banche seguenti, le quali tono autorizzate a ricevere sottoscrizioni ed a
fare le corrispondenti assegnazioni:
BANCO DI NAPOLI BANCA COMMERCIALE ITALIANA DI SCONTO. CREDITO ITALIANO.
KIDDER PEABODY * CO.
BANCA POPOLARE FUGAZY, San Francisco. Calif.; BANCA STABILE, Boston e New York; BANK OF
ITALY. San Francisco, Calif.; EAST RIVER NATIONAL BANK, New York; FEDERAL SECURITIES CORPO
RATION Chicago IlL; FIRST NATIONAL BANK, Cleveland, Ohio; FIRST NATIONAL BANK. Pittsburgh, Pa.;
FIRST STATE BANK, Boston. Mass.; GIOVANNI SCHIAFFINO, Baltimore. Md.; ITALIAN AMERICAN BANK. ,
San Francisco, Calif.; ITALIAN DISCOUNT II TRUST CO, New York; LINCOLN TRUST CO, New York;
LIONELLO PERERA * CO- New York; MERRILL LYNCH * CO.. New York; NATIONAL SHAWMUT
BANK Boston. Mass.: S. LUNGHINO * SONS. Buffalo. N. Y. e Rochester. N. Y.
New York Febbraio. 1920
Nurr-ero 3S
piedi la via della marina.
Soggiorno in Napoli.
Quando u marchese e Beatrice vi
dero venire loro incontro la con
tessa e Oliviero col sorriso della
gioia -ul volt' l corsero verso di
loro.
Il marchese capì che quell'angelo
di Carolina aveva operato il miraco
lo. Uno sguardo di lei bastò a con
fermargli questa contentezza.
Gaetano pregò il marchese di pro
-eguìre insieme la passeggiata per
quell'incantato lido di mare.
Tutti e quattro, il marchese e
Beatrice innanzi: Oliviero e Carolina
appresso proseguirono la passeggia
ta.
Gaetano si sentiva felice
La parola è un'assai debole inter
prete dell'anima in certi momenti.
Non sappiamo qual fosse la con
versazione che egli ebbe con la con
te—a di Montès in quella passeg
giata. per cui egli risanò completa
mente; ma è certo che nel tornare
al casino (gli era così pieno di vita,
ili entusiasmo, che il marchese dice;
ia «li non averlo mai veduto di così
!ieto umore.
Pr ; ma del pranzo, il marchese tro-j
vò modo dì rimanere da solo a solo .
>.< n Carolina, che gli narrò il dia
:..g< via lei tenuto col dottore t 'a
-••egazi' '.e 'lata da questi -ul fatto
del 16 novembre.
Scriverò immediatamente a Ric
cardo Splight disse il marchese M-.
immagino con quale impazienza egt
appetta la mia risposta Abbiamo
scongiurato una grande balera, Ca
rlina Voi siete una tata
Quando avrete scritto la lette
ra al -ignor Riccardo, lasciatemi lo
spazio per due righe, che io vòglia
aggiungervi Di«se Carolina
Forse la risposta che il caro
giovine aspettava la «era del 16 no
vembre?
Appunto.
E* giornata di grazie! escla
mò il 'larche-e: ed entrò nel suo
studio per scrivere la lettera al gio
vane Spltgh»
In mezz'ora egli si era sbrigato.
Bisogna che la sorella scriva per
la prima disse i! marchese alla,
contessa che era entrata con Bea- 1
LA LIBERA PAROLA
trice nel{o studio di lui.
E' giusto
lo gli dirò che tu l'ami. Caroli
na disse la tanciulla tutta lieta
di scrivere al caro fratello.
No. Beatrice, lascia che glielo
Jica :o stessa disse la contessa con
ina certa significazione ironica che
balenò appena «ul suo volto e che
.love' naturalmente -fuggire alla
' fanciulla.
Costei scrisse cor, rapidità cinque
o «ei righe sotto la lettera del mar
■he»e. Nel vergare quelle linee,
-uoi occhi erano inondati di lacrime
Ecco tatto! esclamò Beatri
ce Spetta ora a te. Carolina
Sono pronta.
La contessa si pose alla scrivania
ìel marchese, tolse la penna in ma
no. e rimase pochi momenti sospe
| sa.
Poi scrisse in inglese
"Signor Splight Voglu sperare
. he il Baltico abbia intiepidito in voi
: 1 fuoco dì un cuore giovanile, trop
po corrivo alle impressioni del mo
mento. Il matrimonio è un nodo tan
to serio che non deve essere arri
schiato su due piedi, come si suol
dire. In ogni caso, -ento il dovere di
ringraziarvi dell'onore che volevate
farri-. Io sono troppo vecchia per voi.
e troppo gioT»»e per me Spero
che gradirete invece la mia «lima e j
la r~ a amicizia Carolina di Mon
te».
(.'he cosa hai scritto a mio fra- i
• tello? Voglio leggere.
Carolina pose sotto gli occhi del
ia giov anetta le poche righe più so
pra riportate
Beatrice rimase gelata.
Povero fratello! ella escla-t
mò. Egli ne morrà
Non temere. Beatrice osser
vò Carolina A ventidue anni, un
giovane che corre i mari non muo
re d passione pre una donna. Tuo
fratello nii ringrazerà un giorno di
•ioti aver accettato la sua mano La
vedovanza in generale è di malaugu
rio. per un nodo novello ; e me in
particolare perseguita un astro ietta
tori, di cui temo che altri abbia a
patire i malefici influssi.
Queste ragioni non persuasero la
gioranetta. che presentì il dolore che
avrebbe provato suo fratello nel leg
gere quelle parole di propria mano
lella donna che egli amava con
tanto ardore
Poco dopo fu servito il desinare,
che fu lietissimo.
Verso il finire del pranzo, la con
tessa annunziò che ella sarebbe par
tita il domani per Napoli.
La parola si agghiacciò sul labbro
di tutti.
Io parto ma non ci separere
mo disse Carolina con quel caro
sorriso, tutto cuore, che la rende
va bella e seducente. Non vi ho
detto stamane che io avevo un prò-
getto pel capo?
Spiegati, figliuola mia disse
il marchese - Finiamola colle scia
rade.
La cosa è semplicissima se
guitò la dama lnvece di stare
i tutti a Sorrento, staremo tutti a
| Napoli. Vi ricambio la vostra amo
revole ospitalità E badate che non
ammetto <cuse di nessuna maniera,
ancorché -ia per giorni, io
pretendo che veniate alla Riviera.
I.a stagione invernale non è ancora
inoltrata. Chiaia non è Sorrento, ma
è pur bella, quando è rallegrata dalle
lepide aure di autunno e di prima
vera. D'altra parte, voi avete un
debito da saldare con me, papà
marchese. Sono sei mesi dacché tor
naste dall'America, e non mi avete
ancora l'atta la visjta ufficiale: io
la pretendo, la esigo. Ritroverete nel
mio palazzo certi ricordi carissimi
che vi faranno rivivere accanto alla
perduta vostra dilettissima figliuo-1
la.
Fu stabilito che la contessa di I
Montès avrebbe offerto ospitalità nel
suo palazzo al marchese Rionero, al
dottor Oliviero Blackman ed alla
giovanetta Beatrice Splight; e costo
ro avrebbero accettato la cordiale o
spitalità. a patto che non venissero
obbligati a mostrarsi nel gran modo
che si riuniva il sabato sera nei
salotti della contessa.
Costei volle spingere anche più
in là la sua generosità e promise che
durante la permanenza di quei c ,"
ospiti nella <ua casa, ella avrebk»
sospeso le riunioni del sabato: t ,,"
to sarebbe continuato come a Sor
rento.
Continua
■•■i•■• ■ > i ■ ■ i i
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Pasquale Del Vecchio
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