Appendice de "La Übera Parola" FRANCESCO MASTRI AN I LA CONTESSA DI MONTES 1 Seguito &11& CIECA DI SORRENTO . cvine»», vergogna. Vergogna .... « di che? Di mostrarmi per la pubblica via a fianco di un angelo come voi! Ouale antitesi, contessa! Anche una regina andrebbe su perba di appoggiarsi a quel braccio che oprò tanti miracoli, e che tras se tante vittime dalla tomba Oh come invece io mi sentirò umile e dimessa vicino a tanta altezza! Andiamo. Carolina, voi avete u na parola per rialzare ogni umilia zione, per sottocare ogni odio, per sollevare ogni dolore Carolina, voi siete la più perfetta delle creature di Dio Anche a rischio che la gente si barli di me. voglio godere nuova mente della suprema felicità di sen tire il vostro braccio sol mio. Pochi momenti dopo, uscivano en trambi dalla villetta e pigliavano a »■ REGNO Ìm| D'ITALIA EMISSIONE DI $25.000.000 il! M H ÌM Qffiiilf Sèi i Htl 551 MIO Wli ili M • Sffl L Emissione 1.0 Febbraio, 1920 Scadenza 1.0 Febbraio 1925 ii Capitale e -:li interessi -ono pagabili presso il Banco di Napoli in New York in oro del conio le. i Stati l'niti. oppure, a -celta del compratore, il capitale sarà alla scadenza rimbor «atu in Roma, in Lire Italiane, al tasso fisso »ii sette lire italiane per ogni dollaro. Capitale e idi Interessi sono'esenti da ogni tassa italiana presente o futura. : i > - : ai portatore in tagli da ss< . -.< n Carolina, che gli narrò il dia :..g< via lei tenuto col dottore t 'a -••egazi' '.e 'lata da questi -ul fatto del 16 novembre. Scriverò immediatamente a Ric cardo Splight disse il marchese M-. immagino con quale impazienza egt appetta la mia risposta Abbiamo scongiurato una grande balera, Ca rlina Voi siete una tata Quando avrete scritto la lette ra al -ignor Riccardo, lasciatemi lo spazio per due righe, che io vòglia aggiungervi Di«se Carolina Forse la risposta che il caro giovine aspettava la «era del 16 no vembre? Appunto. E* giornata di grazie! escla mò il 'larche-e: ed entrò nel suo studio per scrivere la lettera al gio vane Spltgh» In mezz'ora egli si era sbrigato. Bisogna che la sorella scriva per la prima disse i! marchese alla, contessa che era entrata con Bea- 1 LA LIBERA PAROLA trice nel{o studio di lui. E' giusto lo gli dirò che tu l'ami. Caroli na disse la tanciulla tutta lieta di scrivere al caro fratello. No. Beatrice, lascia che glielo Jica :o stessa disse la contessa con ina certa significazione ironica che balenò appena «ul suo volto e che .love' naturalmente -fuggire alla ' fanciulla. Costei scrisse cor, rapidità cinque o «ei righe sotto la lettera del mar ■he»e. Nel vergare quelle linee, -uoi occhi erano inondati di lacrime Ecco tatto! esclamò Beatri ce Spetta ora a te. Carolina Sono pronta. La contessa si pose alla scrivania ìel marchese, tolse la penna in ma no. e rimase pochi momenti sospe | sa. Poi scrisse in inglese "Signor Splight Voglu sperare . he il Baltico abbia intiepidito in voi : 1 fuoco dì un cuore giovanile, trop po corrivo alle impressioni del mo mento. Il matrimonio è un nodo tan to serio che non deve essere arri schiato su due piedi, come si suol dire. In ogni caso, -ento il dovere di ringraziarvi dell'onore che volevate farri-. Io sono troppo vecchia per voi. e troppo gioT»»e per me Spero che gradirete invece la mia «lima e j la r~ a amicizia Carolina di Mon te». (.'he cosa hai scritto a mio fra- i • tello? Voglio leggere. Carolina pose sotto gli occhi del ia giov anetta le poche righe più so pra riportate Beatrice rimase gelata. Povero fratello! ella escla-t mò. Egli ne morrà Non temere. Beatrice osser vò Carolina A ventidue anni, un giovane che corre i mari non muo re d passione pre una donna. Tuo fratello nii ringrazerà un giorno di •ioti aver accettato la sua mano La vedovanza in generale è di malaugu rio. per un nodo novello ; e me in particolare perseguita un astro ietta tori, di cui temo che altri abbia a patire i malefici influssi. Queste ragioni non persuasero la gioranetta. che presentì il dolore che avrebbe provato suo fratello nel leg gere quelle parole di propria mano lella donna che egli amava con tanto ardore Poco dopo fu servito il desinare, che fu lietissimo. Verso il finire del pranzo, la con tessa annunziò che ella sarebbe par tita il domani per Napoli. La parola si agghiacciò sul labbro di tutti. Io parto ma non ci separere mo disse Carolina con quel caro sorriso, tutto cuore, che la rende va bella e seducente. Non vi ho detto stamane che io avevo un prò- getto pel capo? Spiegati, figliuola mia disse il marchese - Finiamola colle scia rade. La cosa è semplicissima se guitò la dama lnvece di stare i tutti a Sorrento, staremo tutti a | Napoli. Vi ricambio la vostra amo revole ospitalità E badate che non ammetto i ■ ■ i i Bell Tlione, Dickinaon 2994 Pasquale Del Vecchio NOTARY PUBLIC rteal Esiale and Insurance Licenze di matrimanio e li Automota / 505 So. tìroad Street PHILADELPHIA. PA. Attilio TagHanetti BARBER SUPPLY Soc* fctll 6 C Cjpacoe. M 140, teiFt f g>| t Deposito di tutti gN articoli necessarii alle barbarie PROFUMERIE Specialità nella spedizione fuori città. Dietro richiesta si spediscono latini dei prezzi, i 739 So. Bth Street pj.