La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, December 20, 1919, Image 1

Below is the OCR text representation for this newspapers page. It is also available as plain text as well as XML.

    BMS.^^O.S'TR.BUTE 0 l NDKR PEKMIT No. 500 A UTHORI2ED IJY THE ACI OF OCTOBER 6, 1917, ON FILE AT THE POST OFFICE OF PHILADELPHIA, PA.. BY ORI)ER OF TIIE PRESIDENT. A. S. BURI.ESON, POSTMAS II K GKN
1 forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore
1626 So. Broad Street
ANNO 11. - Numero 50
U Natale, questa dolce festa, i
che l'umanità è abituata, da se
coli, a considerare come un gior
no veramente santo nel quale le
passioni e l'egoismo hanno tre
gua, destinato ad emergere come
t'aro luminoso di speranza dalla
tetra caligine che tuttora avvol
ge il mondo, questo giorno, di
ciamo, non ha ancora ripreso il
suo ufficio presso i popoli della
terra.
Da cinque anni a questa parte
i più orribili mali si sono scate
nati ancora sulla povera umani
tà, come al tempo del popolo di
Israele; su questa umanità eter
namente illusa, affaticantesi in
vano pel raggiungimento di un
fine, che continuamente le sfug
ge, ma sempre più ingannata da!
miraggio di una felicità che non
è di questo mondo.
Da cinque anni la festa del
Natale passa piena di tristezza
nel cuore degli uomini, evocatri
ce di dolci ricordi e di soavi leti
zie di un tempo ornai passato per
sempre; sono troppo vicini i ri
cordi dolorosi perchè le umane
genti affaticate possano ritrova
re quella gioia che era propria
del Natale di altri tempi.
Ma una ragione particolare, u
na causa ben più grave impedì
sce all'ltalia di celebrare que- ;
sfanno il suo Natale. L'ltalia,
che ha immolato se stessa sul
l'altare del sacrificio, consumato
non per i proprii fini individuali,
ma per i fini del genere umano,
per i piincipii di libertà, di indi
pendenza dei popoli, che sono la
vera essenza della vita sua nazio
nale, l'ltalia, diciamo, si trova
ora in una posizione altrettanto
criticamente ingiusta. Il tratta
mento fatto ad Essa dagli allea
ti è qualcosa che supera ogni im
maginazione.
Quando si pensi che il nostro
paese non permise, colla sua di- j
chiarazione di neutralità, che la
Francia fosse soffocata dalla
Germania, che entrò poi nella |
guerra, sollecitato, accarezzato,
implorato, scongiurato dagli al
leati in un momento in cui le
sorti del terribile cimento vol
gevano alla peggio per loro, che
a prezzo del più cimento martirio
tenne sempre impegnate le for
ze austriache sul suo fronte, non
permettendo così che la Germa
nia se ne servisse in Francia;
che, malgrado la tragica prova
di Caporetto, non tremò davanti
ai pericolo dell'invasione, disde
gnò le offerte di pace e si man
tenne al suo posto finché respin
ta l'offesa nemica, ruppe il cer
chio di ferro che serrava non
esso soltanto, ma tutti gli eser
citi dell'lntesa e apri la via alla
Vittoria, a quella vittoria tanto
sospirata da milioni di popoli che
da essa aspettavano la fine del
loro martirio, a quella vittoria
infine che fu l'unica vera, l'uni
ca grande di tutta la guerra.
E la lotta immane costò all'lta
lia il sacrificio di mezzo milione
delle sue più giovani vite e di tre
quarti della sua ricchezza nazio
nale.
Ed ora, dopo tanto dolore spar
so a piene mani sopra le sue pla
ghe ridenti, dopo tanto soffrire
sopportato con rassegnazione in
dicibile, dopo il disagio economi
co, la fame, le privazioni d'ogni
genere, ecco ehl'ltalia si vede
negati i frutti della sua vittoria
da coloro alla cui salvezza essa
aveva tanto generosamente con
tribuito.
Nè il mancato riconoscimento
dei diritti dei nostro paese pro
viene solo dalla cocciutaggine di
chi vuole far prevalere le pro
proprie teorie infarinate di faci
le altruismo, ch'anzi esso non è
che il risultato di macchinazioni
oscure e di interessi poco con
fessatili, miranti al monopolio
economico delle nuove nazioni
balcaniche. Dopo le rivelazioni
coraggiose dell'americano Her
ron e dopo quelle non meno e
splicite di Maurice Millioud nella
"Gazette de Lausanne", non ei è
più lecito avanzare dei dubbi a
questo proposito. Solo l'indagine
delle manovre dei banchieri an
glo-americani ci può dare la chia
ve del piano grandioso, degno di
Giuda e di C -are Borgia, col
quale gli amie' di un tempo si
preparavano banchettare a
epese della tu Italia, fa
cendo di Fiume il centro delle
loro gesta rapaci, verso l'interne
della Jugoslavia, della Rumenia
dell'Ungheria, della Czeco Slo
vacchia; eoncessioni ferroviarie
minerarie, forestali, tutto era ac
curatamente studiato, valorizza
to, calcolato in dollari e sterline
ITALIAN WE.EKLY NEWS PAPER
WITH THE LARGEST CIRCULATION
AVANTI SEMPRE, CON LA FIACCOLA USI PUGNO 'C2
"Entcred as second-class matter Aprii 19,1918, at the post office at Philadelphia, Pa„ under (he Act of March 3, 1879".
All'interesse della combinazio
ne anglo-americana tutto doveva
esser sacrificato: il Mazzini in
sessantaquattresimo avrebbe
fatto getto delle sue belle teorie
sulla autodecisione dei popoli :
negando a Fiume il diritto di de
cidere dei propri destini ; l'ltalia
avrebbe dovuto sacrificare i suoi
morti gloriosi che giacciono se
polti nelle petraje del Carso, nel
le paludi del Piave, nei dirupi
del Grappa.
Ma se il popolo italiano può
sacrificare tutto sè stesso per li
na causa nobile e santa, se può
offrirsi in olocausto per il bene
dell'umanità intera, esso non
vuole nè può adattarsi ad essere
sacrificato a basse cupidigie d;
ingordi speculatori ; e la sua ri
sposta fu fiera e nobile come la
sua guerra, il suo rifiuto sublime
come la sua passione.
Ed ora il Natale è venuto, an
che per l'ltalia nostra, Natale
materiato di dolore e di attesa;
e mentre la tradizione cristiana
chiama a raccolta la famiglia, !
attorno alla casa vagano le care
ombre di coloro che tutto hanno
dato per la gran causa d'ltalia,
soddisfatti di morire per la sua
gloria e la sua grandezza; nè
queste ombre saran placate fin
ché tutti i fratelli dell'altra
sponda adriatica non siano riu
niti alla Madre.
LA LIBERA PAROLA.
~Xa notte òl datale
i.
Due e due fiate il Sol tornò ferale,
rosso di sangue, dopo l'alma notte
sacra a la pace - quella del Natale!
Tieno di morti il suolo! al mite raggio
di luna van con lacrime dirotte
a pregare i fedeli del villaggio
ne la chiesetta! Tra quel duolo
(immenso
da l'alto finestrone illuminato
echeggia tra i profumi de l'incenso
la ninna-nanna al Iìambinel ch'è nato.
II
Pei campi di battaglia tra i feriti
e moribondi eroi, e tra li uccisi
difensori dei sacri tetti aviti,
j s'aggirano i saccardi di Guglielmo,
come sciacalli d'uman sangue intrisi,
la Croce in petto e un chiodo aguzzo
(all'elmo.
Nel saccheggiar, con voluttà feroce,
! le vittime del Krupp e Zeppelino,
canticchiano con lazzi a mezza voce
Ila ninna-nanna per Gesù Bambino!
Ili
Quattro tristi Natali! Ecco d'amore
più bello un altro riede, e di verace
gioia ripieno 11 rapido furore
l'odio e il sangue de l'immane
(guerra
1 estinto... Vedi? la candida I'ace
! col ramoscel d'ulivo regna in terra.
Ma ahimè! chi cadde ne la lotta santa
I per l'ideai bentosto fu obliato;
! chi con la guerra s'arricchì or canta
la ninna-nanna al Bambine! ch'è nato.
Dr. F. CUBICCIOTTI.
ORDINE PIOLI D'ITALIA IN AMERICA
COMUNÌCAZIONI
della Stanne loggia di Penna.
I NUOVI GRANDI DEPUTATI
PER LE LOGGE DI PHILA.
! In seguito alla riunione, indetta dal
I Grande Venerabile, dei fratelli pre
-1 scelti a coprire la carica di Grandi De
j putati per le logge di Philadelphia,
tenuta la sera del 7 corrente, è stata
compilata la lista di essi, che è la se
: guente:
; Loggia Italia N. 77, Dr. Ignazio
Cortese Giulio Cesare Capaccio N.
1 140, Francesco Travascio Napoleo
ne Colaianni N. 141, Aw. Domenico
Furia Principessa Jolanda N. 145,
Antonino Viglione, Guglielmo Mar
coni N. 165, Corradino Travaglini
Pasquale Salinardi N. 166, Francesco
Tropea Gabriele D'Annunzio N.
187, Francesco Rizzi Luigi Basile
N. 205, Giuseppe De Carlo Carlo
Pisacane N. 213, Nicola lezzi Alta
: villa Irpina N. 219, Domenico Cianci
Mario Rapisardi N. 220, Gaetano
Gangemi Libertà e Pensiero N. 251,
Nicolò Dragotto Giuseppe Verdi
N. 252, Filippo Galante Venti Set
tembre N. 265, Giuseppe M. Scarpel
lo Tiberio Evoli N. 229, Angelo
: Livolsi Carlo Coletti N. 811, Giù
>, 3c-ppe Modestino Roseto di Solopa
,ca N. 345, Pasquale Santoro Luigi
. ! Cadorna N. 412, Dr. Giovanni Ricciar
di Antonino Di San Giuliano N
. ; 425, Giovanni Lepore Terra Irre
. denta N. 447, Giuseppe Rosica Ma
. *ria Abriani N. 474, sotto la supervi
PHILADELPHIA, PA., 20 DICEMBRE 1919
sione del Grande Segr. di finanza Pao
lo Di Peso Guglielmo Oberdan N.
495, Avv. Tommaso Russo Giusep
pe I)e Felice Giuffrida N. 498, Filip
po Bonaccorsi Felice Cavallotti N.
527, Antonino Viglione Galileo
(.ìalilei N. 560, Domenico D'A'fonso
Amordi Patria N. 577, Rodolfo De
Pasquale Girolamo Savonarola N.
581, Orazio Pisciotta Leopoldo Pil
la N. 601, Vito A. Del Vecchio
Pricipe Tommaso di Savoia N. 610,
Antonio Filauri Silvio Spaventa N.
611, Francesco Saverio Donato—Giu
lio Cesare, N. 612, G. C. Carunchio
Felice Nazario Sauro N. 617, Nicola
Rivano Cesare Battisti N. 620, E
duardo Abate Muzio Scevola N,
631, Giiiante Argentieri Giovanni
Ameglio N. 633, Matteo Manzo
Enrico Pessimi N. 646, Giovanni d'Or
tona Francesco Crispi N. 652, Gio
vanni Torchio Balilla N. 667, Giu
seppe Bruno Emanuele De Deo N.
674, Giuseppe Piccirilli Luigi 7.up
petta N. 675 Luciano Tenaglia
Tommaso Campanella N. 682, Pasqua
le Malito Giuseppe Giusti N. 68«,
Pasquale Cotumaccio Cilento N.
684, Giuseppe Mercurio Ferdinan
do De Cinque N. 686, Michele Leone
. Giovanni Da Verrazzano N. 684,
Tommaso Descano Gran Sasso d'l
talia N. 696, Filippo Di Vincenzo
Un Coccodrillo, uno spunto, un funerale
(|)al "Bollettino della Sera"
del 18 die. 1919)
Un codicillo a quanto proponenti!
di "passare ad altro". scrivevano
nel nostro editoriale di ieri intorni
alla soluzione del problema di l'in
me.
Stamani da Washington e da l'ari
ni si tenta di far fare macchina in
dietro alfìi notizia della vittoria ita
liana », meglio, dannunziana. I'. il;
una parie per addolcire l'amarezza d
una cattiva figura, dall'altra per noi
avere il coraggio di trangugiare tut
t<i in una volta il fiele di una scoli
fitta, >.i produce una versione de
fatto innegabile, quello "ad ti
>lllll delphin". In sostanza l'ltalia a
vrphhr mandate a l'inni» 1< sue forzi
regolari, al comando del vincitore 'I
Vittorio Veneto generale Caviglia
solo in base ad un "incarico" asse
«natole dalla Francia ed Inghilterra
incarico del tutto provvisorio, in at
tosi ili una... ulteriore e definì
<iv :• discussione sul problema.
'Juale sia la formula inventata s
Londra per tagliare il nodo gordiani
di Fiume, alla vigilia d'uno sforzo d
grande stile che le due accennate po
tenze i accingono a fare verso l'a
mica Italia al fine di indurla ad en
trai e con loro in una nuova Triplice
noi non pretendiamo di sapere. Può
anche darsi che la tradizionale e con
venzi male prudenza diplomatica ab
bia suggerita una formula che, lieo
inveendo la sostanza di un fatte
compiuto, apparisca a prima vista co
me un palliativo anodino: una spe
eie in altri termini dell'occu
pazione "provvisoria" della penisola
ili Shantung da parte del Giappo
Ma clic perciò! Non è per nulla che
noi ifaliani siamo il popolo per eccel
lenza dotato di spontaneo e finiti
ino senso politico. I'.' la sostanza eli <
ci preme e non il fumo.
Del resto, in tutta questa facceli
da per ingarbugliata che sia o che
siano interessati a farla apparire og
gi certuni c'è una garenzia di se
rietà e di solvibilità indiscutibile : la
parola di Gabriele D'Annunzio. Tut
ti possiamo star tranquilli; che su
D'Annunzio ha lasciato Fiume co:
suoi volontari del "Fiume o morte'
segno è che Fiume non uscirà più da
materno e giocondo abbraccio d'lta
lia.
♦ * »
Ma un altro spunto suggerisce og
gi la cronaca italiana, e torna stra
naniente a proposito davanti agi
>tranieri, cui non si mancherà di rap
presentarci ancora una volta co
pretesto del nostro successo fiuma
no come una falange di ambizios
imperialisti, cupidi di dominio e qua
-i quasi paragonabili ai prussiani d
tremenda ed infausta memoria.
Tutto il popolo d'ltalia, di quest
giorni, è commosso alla sorte de
piccoli austriaci percossi dalla care
stia e smagriti dalla fame. E' una
gara di generosità da ogni più remo
to angolo della Penisola. Ce notizie
non di fonte italiana che per
vengono al riguardo ci dicono co
me,il Governo, per ragioni ovvie, ab
bia disposto che le prime migliaia d
profughi siano ospitate e nutrite nel
.le città settentrionali più vicine a
confine. I'. la carità delle nostre don
ne gentili non è soddisfatta: molti
pie anime, sospinte dalla fiamm:
onde ia nostra razza è assertrice pri
ma e fiera, muovono verso il confini
per assicurarsi la loro parte nelli
grande gara del sentimento. Ovunqui
i piccoli figli dei nostri crudeli ne
mici del Piave e dell'lsonzo arrivani
•on fatti segno a feste commoven
tissime : le nostre madri e le nostri
.-.orelle li accolgono nelle case nostri
; come fossero tigli e fratelli. Sembri
che là nella terra prediletta da Dii
sia risorto come ad esempio pel mon
do un senso di bontà cristiana ripa
ratore di tutte le ferocie brutal
della guerra.
Noi, di qui, partecipiamo con e
sultanza e con orgoglio a quel mede
siino sentimento, caratteristicamen
te italiano. Laggiù non abbiamo pur
troppo ancora Y.M.C..A., od altri
serie alfabetiche: ma c'è fra noi, tari
to di quel cuore e tanta di quella ci
viltà da autorizzarci a provar schifi
<li chi servendo qualche losca banca i
qualche sporchissimo Jugoslavo, vi
sparlando ili mire dominatrici, e d
i critiche militariste.
• » »
Infine s'impone, oggi, un breve
Arnaldo da Brescia N. 699, Pasquale
Ferrari Mario Bianco N. 707, Gio
vanni Costagliola—Serafino Della Sa
landra N. 707, Giovanni Battista Ac- ,
chione Berardino Telesio N. 714,
Antonio Rende Carlo Altobelli N.
719, Francesco Acquaviva Maria
Montessori N. 720, Giovanni Battista
Acchione Dr. Pietro Farinata N.
721, Attilio Taglianetti Enrico To
ti N. 726, Avvocato Americo Rosa
Orsogna N. 729, Giuseppe Rosato
Francesco Ferruccio N. 733, Vincenzo
Giardulli Calabritto N. 736, Ange
lo Maria Centanni Luzzi N. 737,
Francesco Pellicciotti Francesco
Paolo Tosti N. 748, Nicola Gammone
Serino N. 753, Aristodemo Palla
dino Mandamento Torricella Peli
glia N. 753, Fileno Di Paolo Prin
cipe di Udine N. 757, Angelo Maugeri
- Donna Luisa D'Annunzio N. 764,
Carlo Di Mambro Michelangelo
Buonarroti N. 765, Emilio Castagliola
Luigi Vanvitelli N. 770, Gennaro
Melchiode Pietro Fortunato Calvi
N. 788, Antonio D'Urso La Vittoria
d'ltalia N. 823, Cesare Finocchi
Napoli N. 848, Giuseppe Volpe
Gianvincenzo Gravina N. 849, Pietro
D'Angelo Capitano Silvio Rosnati
N. 867, Luigi Tursi Andrea d'lser
nia N. 916, Francesco Onorato O
nore e Patria N. 970, Francesco Sil
vagni.
dignitoso saluto a<l una morta, ia
quale fino all'estremo dei suoi mo
menti ha tenuto cento milioni d'a
mici nel più tragico e speranzoso de
gli affanni.
Voi capite che si allude alla li
bertà. uccisa in questo paese dai
proibizionisti confessionali, dai poli
ticanti affaristici e dai giudici im
pauriti e bendati.
K' finita, ormai, ed è inutile par
larne più. La provvista delle leggi a
mericane, originariamente create a
tutela delle libertà individuali, si sta
tramutando senza riparo in un am
masso di catene sotto le quali è pe
nosissimo il muoversi. Nessuno ba
avuto forza ili resistere, nessuno lia
voce oggi - per protestare.
Dicono i \ in< itori, trionfando. "Noi
\i abbiamo salvato da une fra i cri
mini più ignobili e più pericolosi per
la società: l'alcoolismo".
Rispondiamo noi: "Grazie tanto;
ma noi non avevamo bisogno di es
sere salvati, perchè non abbiamo
stoffa di criminali In quanto a voi.
perchè non vi siete protetti votando
una legge per cui qualunque perso
na trovata übbriaca fosse rinchiusa
in prigione per dieci o quindici gior
ni. senz'appello?"
Intanto, discutendo d'alcoolisnio.
sembra oggi davvero che coloro i
quali hanno provveduto ad incate
nare la libertà del popolo degli Stati
l*iiiti siano stati davvero dei poveri
alconli/zati, cui l'elementare !>%• >u
senso ha fatto paura.
-
Sottoscrizione
Pio D'ili e suoi volontari
Riceviamo dalla Loggia Ufficiali
Bersaglieri N. 138 dell'Ordini dei Fi
gli d'ltalia di Williamsport, Pa.:
Williamnport, l'a., 10 dicembre, 1919
Signor Giuseppe Di Silvestro
1626 So. Broad Street,
l'hiladelphia, l'a.
Kgregio Grande Venerabile,
Nella seduta tenutasi da questa
loggia il 16 novembre u. s. ad unani
mità fu deliberato di prelevare cento
dollari dal fondo di cassa e spédirli al
Poeta-Soldato Gabriele D'Annunzio.
In pari tempo si stabili pure di aprire
una sottoscrizione fi a i connazionali
di qui e dei dintorni.
Infatti, un comitato veniva nomina
to nelle persone dei seguenti soci: Ni
cola Casale, Salvatore Lo laco-.0, Pie
tro Gillo, Francesco Marchese, G. Bat
tista Mazzullo, Natale Flammini, Ro
sario Cappa, Nicola Cillo, Filippo Di
Bella e Raffaele Carone.
Nella stessa seduta i componenti il
comitato eleggevano il sottoscritto te
soriere e il signor Francesco Marche
se Segretario di esso.
Oltre ai dollari cento contribuiti
dalla Bersaglieri, fra fratelli di que
sta e connazionali furono raccolti dol
lari 228.85, in tutto $328.25 dalla cui
somma, detratto sei dollari e novan
tacinoue soldi le spediamo, egregio
fratello .Grande Venerabile, un check
per $321.30 che Ella spedirà, a mez
zo del suo diffuso giornale La Libera
Parola, a Gabriele D'Annunzio.
In pari tempo, a giustifica del no
stro operato. La preghiamo di pub
blicare tutti i nomi dei sottoscrittori.
Con fraterni saluti, mi creila
Dev.mo
Cav. Salvatore Lo lacono
DIAMO LA DODICESIMA LISTA
DEI SOTTOSCRITTORI
SOTTOSCRITTORI
Loggia Ufficiali Bersag'ien N. 138
O. F. <i'l. $100; N. Rosato $2; S. Di
Salvo $1; F. Di Bella $1; V. Miele $1;
G. Cioffi; $1; L. Miele $1; G. Lucà
$1; F .Cioffi $1; F. Marchese $1; N.
Cillo $3; M. Di Mario della loggia
Giordano Bruno N. 875 $5; A. Belli
$1; R. Carone $1; U. Nardi $3; A.
Caringi $1; N. Casale $1; V. Struffo
lini $1; D. Commito $1; F. Cillo $1;
S. Cillo $1; F. Raimondi $1; D. D'
Bartolomeo $1; P. Di Bartolomeo $1;
A. Di Paolis $1; Jasper Minier $0.50;
G. Casale $1; V. Suraci $0.50; A. Tri
carico $1; F. Casale $1; G. Noviello
$1; S. Mollica $1; S. Basci $1; V.
Sciacca >1; G. Burrasca $1; G. Rodio;
$1; T. Cartieri $1; F. Zampo $1; G.
INIZIAZIONE 1(1 MOV \
LOGGI
Domenica prossima 21 corrente ->a
rà iniziata a Greensburg la nuova log
gia femminile Monte Grappa N. 986.
Alla cerimonia, oltre alle logge del
l'Ordine, sono state invitate le Socù -
tà e la colonia tutta.
Ila promesso il suo intervento an
che il capitano Alessandro Sapclli
con la sua signora.
IL BOLLETTINO UFFICIALE
Poiché taluni fratelli continuano a
mandare a noi abbonamenti, variazio
ni e reclami per il Bollettino, credia
:mo opportuno ripetere per essi le di
i sposizioni prese al riguardo, e cioè:
1 L'importo di abbonamenti al Bol
' lettino Ufficiale, i nomi di nuovi ab
bonati, cambiamento di indirizzi, ecc.,
debbono essere mandati direttamente
Jal Bollettino Ufficiale dell'Ordine Fi
gli d'ltalia, 226 Lafayctte St. New
York.
j Si avvertono altresì che tutti i pa
gamenti fatti per abbonamenti al
Grande Segretario Archivista furono
conteggiati col Supremo Segretario di
Finanza, come pure le variazioni e i
; nuovi abbonati furono a lui regolar
mente notificati, e perciò per qualsiasi
reclamo i fratelli debbono rivolgersi
■al Supremo Concilio.
Manna $1; A. Tasca $1; G. Miele ,$l
A. Miele .fi; S. Tovano $1; Kvarist;
Giuliani $1; I'. l/ippoli $1; T. Ciofli
$1; K. Lucente $1; A. l.uuriello $1
N. I .apponi $1; G. He Marco lì.o $1
I''. Falivene $1; K. Ciofli $0.50; M
Ciofli $1; T. Casale $1; F. Taddcc
$1; F. Trimarchi $1; A. Vale SI;M
Vtitucci $1; (ì. M isso ritti $1; ('. Cai
ilelli $1; V. I'errotta $1; 1.. Cardinale
$0.50; G. Falzctta $0.50; A. Shilaei
$5; L. Zellini $1; I*. D'Orazio $1; F.
Crasso $0.50; A. Bellio $1; li. Bai
(lassare $1; V. Campana $1; M. l>i
Rocco $1; 1. Carbonato $5; G. Vallet
ta $1; S. Sabelico $1; Agostino D{
l'aolis $1; D. Bello $2; C. Seminato
re $1 ; C. Cuozzo $1 ; N. Patrone $1 ;
S. Lambò $1; G. Mati $1; L. Vele $1 ;
G. Rosati -SI ; P. Rosati $0.50; N.
Flammini $1; Imperatore Irono $1.50;
CI. Girardi $1 ; S. 1.0 lacono SI; R.
C-appa $3; S. Ferri !fl; i. Bongiovi $1:
V. Barbera $0.50; P. Trapano $0.50;
\. Marino $1; P. Raia $1: A. Raia
(0.50; V. Cinunino sì; S. Gallo 0.50;
lì. Solicco $1; D. Di Marco $1; T.
larnale $1; A. larnale $1; V. l.eta slj
D. Paternostro $1; L. Ciavardini
$0.50; A. Leto $1; F. Pisamello $1;
Rev. Gerard! Angiò $1; G. Lecce $1;
P. Serberà $1; M. Chianclla $1; (ì.
Sciacca $1; G. Battista Mazzullo $1;
F. Pupilla $0.50; A. Manna $1; G.
Pupilla $1; C. Vannucci $10; K. Di
parasi $1; F. De Gregorio $1 ; Fra
telli Bernardi $2; A. Vannucci $5; V.
Molito $5; P. Cillo $1; L. Manente $1;
V. Cioffi $5; G. Mandarelli $5; M. Gal
lo $2; P. Leone $1; V. Mandarelli $1;
I!. Pormi $1; A. Arduino $1; A. Ile
monte $0.50; N. Giminiano $0.50; C.
Princo $1; A. Prince 0.25; C. N.oc, $1;
F. Grieco $0.50; A. Polito $1; V. Ciuc
-io $0.50; F. D'Ausonio $1; A. llarone
fi; A. Pagnotta SI; C. Portanoce
f0.50; P. Sposilo $1; P. Giminiano $1;
;l. Marchese $1; A. Cupiecia $1; G.
Calandra $1; G. Cristi $1; M. Centur
ia $2; A. Scampono $1; T. Do Vito
"1; C. Stanzionc $0.60; (ì. PandolA $1;
S. Merola $1; M. Candelora $2; G.
Padovano $0.50; A. Scafone $0.50 An
lonio De Vito $0.50; Alberto De Vito
50.50; !.. Salvatore $1; I . Mazzantc
f0.50; (ì. Fioretto $1; S. Di Mario SI;
V. Cipriano $1; A. Salvatore $1; L.
-ialada $0.50; Vittorio Giacomo $0.25;
Rosarclli $1; G. Felici $1; F. Cor
li $1; A. Carnevale $1; D. Carnevale
51; N. Melfi $1; V. Corsi $1; N. Per
■ibolli $1; A. Marono $1; F. Corradini
51; K. Percibolli $1; 1.. Vasi $0.25; P.
Pellegrini $1; A. D'Agostino $1; R.
Motarfonso $2; Giov. Taddeo SI; R.
barocci $2; A. Barletta $11; Gius.
3ioffi $2. Totale $328.25
Meno per spese 6.95
Totale Netto $321.30
Dalla loggia Libertà di Brock
wayville, l'a. dell'O. F. d'l. $ 20.00
Totale $ 341.30
Somma precedente 1202,57
Totale generale $1543.87
A NOSTRO DISCARICO
Philadelphia, Pa., 17 diccm. 1919
Abbiamo ricevuto da "La Libera Pa
rola" venti dollari, ammontare della
decima lista di sottoscrizione prò
D'Annunzio e Fiume.
The Sons of Italy State Bank
per Luigi Corona, Cashier. '
PERCHE' IL PUBBLICO LO
SAPPIA
La "Model Printing House" è sem
pre di proprietà del signor Giuseppe
Di Silvestro; perciò gli amici, che di
essa si son serviti fino ad oggi, posso
no continuare a d: re l<- ordinazioni
alla detta tipogra!'- e trovasi sem
pre al No. 906 C- r St., senza
dare ascolto alle di voci tenden
ziose, che mirano a nneggiare gli
interessi del Di Silvcsi
Date le condizioni fisi « non flori
de del nostro direttore stati
costretti, da qualche teiu,. -3 ?fe
rire, nella sua residenz., .....u de
La Libera Parola, che ri lirde una
cura più assidua. Questo trasferimen
to però non ha portato ne! suna va
riazione alla tipografia, che, rimanen
do di proprietà del signor Giuseppe
Di Silvestro, sotto la sua direzione
continua ad essere gestita al N. 906
Carpenter st.
La Relazione dei Grande Venerabile
fratello Giuseppe Di Silvestro
alla Grande Convenzione Stataie di Scranton tiell'O. F. d'l,
Nella Grande Convenzione del
l'Ordine Figli d'ltalia tenutasi a
Scranton, Pa. verso la fine di A
gosto u. s., fu deliberato di dare
alle stampe la parte più impor
tante della relazione del Grande
Venerabile signor Giuseppe Di
Silvestro, quella del Presi
dente della Cassa di Previdenza,
o Fondo Unico Mortuario, e i
rapporti della Commissione pol
la revisione dei conti.
Il Grande Concilio, iti obbe
dienza alla deliberazione presa,
ha diramato ai Grandi Delegati
dello Stato, legate in volume, le
relazioni suddette oltre a quelle
del Ragioniere pubblico signor
Francesco Ripandelli, incaricato
di rivedere i conti delle due ge
stioni amministrative: Grande
Ixiggia e Cassa di Previdenza.
Riportiamo qui apprèsso il)
puntate, essendo essa troppo
lunga per pubblicarla in una sola
volta, la relazione del Grande
Venerabile:
INTRODUZIONE
Ho il pregio e l'onore di presentar
mi <lav;inti a questo Consesso Stata
le dell'Ordine dei Figli d'ltalia per la
quinta volta, dopo la Costituzione del
la Grande Loggia di Pennsylvania,
avvenuta il 18 Aprile 1913, nella cit
tà di Philadelphia.
La relazione che ho il piacere di
farvi, potrei riassumerla in poche pa
role, dicendovi che la Grande Loggia
di questo Stato è forte numericamen
te ed economicamente; che Kssa si
trova in uno stato morale eccellente,
invidiabile, perchè tino ad oggi ha
mantenuta salda la sua fede nei desti
ni dell'Ordine, «lella nostra Patria di
origine e di quella di adozione; che
un'altra Istituzione ad Kssa sussidia
ria, la Cassa di Previdenza, o Kondo
Unico Mortuario, è parimenti forte ed
incrollabile, avendo saputo resistere
alle difficoltà createle dalla brutalità
di gli uomini, che provocarono la guer
ra dalla quale avemmo vittime mol
ti nostri fratelli, e dalla fatalità della j
natura, nell'epidemia dello scorso an- !
no che fece morti a migliaia; che di '
Kssa sono benevolmente gelose le con
sorelle di altri Stati, mentre della sua
forza economica e morale sono osses
sionati i nostri irriconciliabili nemici,
quelli i quali, destituiti di ogni senso
di responsabilità e che, indisturbati,
per lungo tempo, avevano soggiogate
le colonie italiane al loro arrivismo,
alle loro truffe, hanno tentato in di
verse occasioni di combatterci, sebbe
ne i loro inani sforzi siano stati an
nientati dalla grandiosità della nostra
Organizzazione, sia per il programma
fattivo e benefico da Kssa espletato
in mezzo alle masse, sia per le reite
rate prove di patriottismo, sincera
mente sentite e praticate.
Potrei, dunque, dicevo, esimermi
lai compito ili riferire a voi sul pro
gramma al i|ualc è stato dato esecu
sione negli ultimi due anni dalla Gran
le Loggia di Pennsylvania, di cui io
c i mici « ollcghi del Grande Concilio
diurno stati i modesti dirigenti, ma.
Voi, che rappresentate la grande mas
sa, in nome e per conto della quale
siete qui intervenuti, avete il dirit
to di sapere tutto da coloro che met
teste al potere due anni fa, onde con
statare se essi, nell'esplicazione del
loro mandato, hanno meritato o de
meritato della Vostra fiducia.
10, perciò, mi accingo ad assolvere
il mio compito, invertendo però l'or
:linc cronologico della mia relazione,
perchè, prima di procedere alla di
scussione degli altri soggetti posti al
l'Ordine del giorno, dobbiamo risolvi - |
re tre quistioni pregiudiziali: Cassa
Previdenza, Orfanotrofio e Tassa Uni
rà, per indi prendere in considerazio
ne, discutere ed approvare od emen
dare il testo completo del progetto di
leggi, di cui voi siete già in possesso,
previa presentazione di esso da parte
del relatore.
Cassa di Previdenza
E comincerò dalla Cassa di Previ
denza, rifacendone, brevemente, la
storia, dall'epoca nella quale si pro
gettava, alla data di attuazione del
progetto, alla messa in pratica e al
suo funzionamento e all'opera nobil
mente benefica da essa esercitata fra
la massa dei nostri derelitti.
Anche il progetto della Cassa di
Previdenza, come quello dell'Orfano
trofio. ebbe i suoi oppositori, i suoi
critici, molti dei quali in buona fede
e pochi in mala fede o per ripicchi
personali o per una ambizione insod
disfatta o per la lotta contro i propu-,
gnatori.
Da appena creata la Grande I.og- i
già in questo Stato, coloro che «fll'Or
dine e per l'Ordine avevano giurata
la loro fede, pensarono subito alla
Cassa di Previdi n/u e nella Grande
Convenzione di Williamsport dell'A
prile 1914 fu nominata una Commis
sione, con incarico al fratello Oreste
Giglio, componente di essa, attual
mente Tesoriere Supremo, di prepa
rare un progetto con relativo regola
mento. Se ambissimo a certe velleità
potremmo reclamare a noi la inizia
tiva della Ca- a di ! . evidenza dell'Or
dine nei diversi Stati.
I tempi però a'iora non erano ma
turi ed il progetto fu rimandato da!la
terza Convenzione di Pittsburg, nella
quale si sarebbe dovuto discutere, alla
quarta di Harrisbargh, dove, infine,
fu preso in considerazione, discusso
ampiamente, e, ad unanimità, appro
vato ed ndottato.
Ricordino con me quelli che furo
no presenti alla Convenzione tenuta
n?l'n capitale della Pennsylvania.
1/awoeato Stefano Miele, presente
mente Venerabile Supremo, fu il rela
tore. Egli ci parlò esaurientemente ed
efficacemente del progetto, ci disse
Fa quel che devi, avvenga
che può'
\bbonamento Annuo $ 2.00
Una Copia 3 Soldi
dei lati buoni che esso presentava, 'lei
suo funzionamento nella Grande Log
gia dello Stato di New York, dov'era
già in vigore lin dall'anno precedente.
Rispose a tutte le domande che gli ve
nivano rivolte, sia dal Grande Vene
rabile, che da altri Grandi Ufficiali e
da fratelli rappresentanti di logge, La
relazione sul prog< tto, con relativa di
scussione in contradittorio, ti rminò
coll'applauso di tutti i grandi delegati
i quali, nessuno escluso, volevano che
.-i imponesse la obbligatorietà d'iscri
zione alla Cassa di Previdenza da par
te di tutte le logge e, per consegun
-7.a, di tutti i fratelli della Pennsylva
nia.
Io mi dichiarai subito contrario al
la obbligatorietà! e ne avevo le ragio
ni. Innanzi, tutto, perchè prima di
quell'epoca io ero .stato sempre con
trario a tutto ciò che suonasse impo
sizione. Secondariamente, avevo fidu
ria, che in un'opera cosi altamente
filantropica e patriottica. 1 Figli d'l
talia di Pennsylvania, che ben altre
prove avevano dato ilei loro spirito al
truistico, avrebbero tutti aderito come
un sol uomo. Infine, nessuno dei dele
gati venuto aliti Convenzione aveva
ricevuto istruzioni in contrario alla i
-tituzione della Cassa di Previdenza e
perciò, una volta che i delegati erano
lecisi ad approvarla entusiasticamen
te, perchè convinti della sua bontà,
ìessuno avrebbe potuto mai dubitare.
:he mercè la loro opera i fratelli, ri
spettando il deliberato della Grande
Loggia, non si sarebbero sottoscritti
n massa. In omaggio a queste mie
•onsiderazioni i grandi delegati, ac
ettando in parte il mio desiderio e
suggerimento, stabilirono, che, a tito
o di espirimento, si deliberasse che in
lucile logge nelle quali fosse stato vo
tato a maggioranza l'obbligatorietà
utti i soci si sarebbero dovuti sotto
scrivere alla Cassa di Previdenza.
Tornati alle proprie residenze i
brandi Delegati dimenticarono ben
presto il deliberato preso; le lofjge, o
lerchè non informate «lai propri rap
presentanti, sebbene dei deliberati
irosi fossero state messe al corrente
lalle circolari del Grande Concilio e
lai bollettino Ufficiale, o perchè i Ve
lerabili non avessero preso a cuore la
niziativa prospettandola nella sua ve
•a luce ai soci, le logge, dicevo, imita
otio i loro rappresentanti e rclegaro
-10 il progetto in soffitta.
La commissione nominata alia
ìrande Convenzione di Ilarrisburg si
ostitul; gli ufficiali d'amministra zio
ir furono eletti: ii segret. di casa fu
«sunto all'ufficio per concorso; l'i
crizione fu aperta. Fino a questo mo
mento, come ho già detto, il delibera
-0 era stato dimenticato. Quando si
entò di metterlo in effetti si scalc
iarono i fulmini di Giove e si iniziò
ina vera propaganda reazionaria e,
aso strano ma non raro in mezzo a
01 Italiani, in omaggio alla coerenza
d alla propria dignità, nella maggior
(arte ilei casi, ad opporsi furono pro
irio i granili delegati, ouelli essi
he .si erano alzati in piedi alls. <ran
e Convenzione di Ilarrisburg ad ap
'laudire il relatore del progetto ed a
'retendere la obbligatorietà! Uno dei
autori più entusiastici della Cassa di
'revidenza, perchè bocciato ad una
aricadi Grande Ufficiale, tentò di
rovoeare non solo l'assenteismo della
ropria loggia ma gl'insulti più vol
ari verso i componenti il Grande
Concilio. Chiamato però da me quel
ignor di legato, che oggi non fa più
arte dell'Ordine, avendogli fatto ra
iire che l'avrei tenuto responsabile
egli atti della sua loggia, le coso
ambiarono e venne anche l'iscrizione.
La conclusione di questi miei ricor
i fu che al 30 settembre 1916, dopo
he era stata aperta per tre mesi,
;iorno in cui si chiuse l'iscrizione, so
li 18 soci della loggia Roma dei Ce
ari No. 188 di Dubois, I'a., avevano
derito. Fu giuocoforza che io riunis
i il Grande Concilio d'urgenza (la se
nta si tenne a casa mia attorno al
etto nel iiuale giacevo infermo) e in
irtù del deliberato della Grande Con
enzione precedente, che autorizzava
I potere Ksecutivo Centrale di Penn
ylvania ad imporre la obbligatone
fi nel caso l'esperimento non fosse
iuscito, si deliberò analogamente.
Presa questa decisione la reazione
i scatenò più forte che mai contro il
irogetto e più fieri furono gli attac
hi al Grande Concilio. Dovemmo cor
ere- per convincere, di qua e di là,
icr Te logge; lottare, sentirci difiida
i ed anche insultati, ma vincemmo
ontro i riottosi che cercavano di sv
elenare la mente dei buoni; ed oggi,
a Cassa di Previdenza, questa fìlan
ropica e patriottica Istituzione, sussi
iaria della Grande Loggia, avendo
ompiuto d"i miracoli, specialmente
ell'epoca dell'epidemia, ha dato mag
;ior lustro all'Ordine in questo Stato,
ì che possiamo sentirci ben rintan
ati dei sacrifici fatti e preparati a
>etere sfidare pericoli peggiori per
'avvenire.
Vi sono state delle che furo-
IO le più ferventi perche quelli che
lartivano soldati fossero esentati dal
e tasse e ricevessero il beneficio della
di Previdenza, ma quando ven
ie l'epidemia, a causa della quale la
assa fu alta, tentarono di non pagnre
icr essi e credo che qualcuna non ab
lia proprio pagato.
Patriottismo parolaio degli enfia
tici d'occasione, che poi si raffred
lano quando si tratta di mettere in
iratica il loro entusiasmo!
Spaventate dalle rate alte pagate
ter i meci di Ottobre, Novembre e Di
en.bre dell'anno scorso, a causa del
•epidemia, quattro o cinque logge
ìanno domandato se, volendo esse ri
nanere a far parte dell'Ordine, pos
lono ritirarsi dalla compartecipazio
»e alla Cassa di Previdenza. Come ai
rede, un numero trascurabile di fron
te ad oltre duecento logge che costi
tuiscono questa Grande Loggia, e,
dacché noi non avevamo il potere di
'are simili concessioni, avremmo po
tuto benissimo rispondere che. non
mantenendosi in regola con tutte le
tasse verso la Grande loggia e la Cas
sa di Previdenza, le logge inadempicn
i sarebbero state concellate dall'Or-