La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, November 08, 1919, Image 1

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    PUBLISHED AND DISTRIBUTED UNDER PERMIT No. 500 AUTHORIZED BY THE ACT OF OCTOBER 6, 1917, ON FILE AT THE POST OFFICE OF PHILA DELPHI A, PA., BY ORDER OF THE PRESIDENT, A. S. UL'RLESON, POSTMASTEK GEN
LA ÜBERA PAI^MjA
j I forti caratteri sono gli Dei
j Supremi della Storia Nazionale.
fi. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore
1626 So. Broad Street
ANNO 11. - Numero 44
UNA PISI DI Hill PUS®
Da quando l'ltalia ha avuto la im
irudente ispirazione di mettersi sul
serio a combattere ia sua guerra e
sincere in due grandi battaglie cam
pali il suo secolare nemico, è una cor
sa, una gara, una lotta, fra incoli e
illeati, a ucciderla tre volte al gior
-10, o almeno tre volte al giorno pre
innunziarle la prossima fine. Carlo V
; l'ultimo dei sacconi non hanno mai
"icordato con tanta insistenza alla lo
ro povera carne gli aspettanti vermi
lella putrefazione, quanto questi tri
iti profeti all'ltalia, che, pur ha mo
strato nei secoli di saper superare la
norte con altrettanta grazia e divi
ìità che il Figliuolo di Dio sulla cro
ie, tra l'uno e l'altro ladrone. Ma,
nentre più torbida infuria la tempe
ra, più alto e più solenne noi levia
no il nostro atto di fede all'ltalia im
nortale. E rimandiamo gli astrologhi
tlla finestra del vecchio Nerone.
Bisogna distinguere tra gesto e ge
iticolazione, tra critica e profezia, tra
>essimismo e panico cosi come tra
irte e retorica. La gesticolazione, la
•rofezia, il panico non sono che la Te
orica degli spiriti deboli, o infidi,
ie|le crisi della vita politica e della
'ita morale.
Non è un male essere nello stato
l'animo io direi stato di grazia
lessimista. Questo stato d'animo, o
li grazia, vi tiene lontani dalle facili
sagerazioni e dai facili entusiasmi, e
ler gli ombrati sentieri della diffi
lenza vi avvia ai più sicuri altipiani
lella conoscenza e del giudizio. Se gli
taliani fossero stati un po' più pessi
misti nel passato! Oggi tutti, chi per
ina ragione e chi per un'altra, chi per
ina offesa o per una disillusione, chi
ler un inganno subito e chi per una
peranza fallita, producono le accuse
le requisitorie contro l'uno o l'altro
iegli uomini politici che si sono avvi
endati al governo, mettiamo, per da
c un limite all'opinione, negli ultimi
iieci anni di nostra storia parlameli
are: sì che, a raccogliere i suffragi
larziali, si viene ormai a questa con
tusione: che nessuno, volta a volta, e
iei vari momenti e nelle varie occa
ioni, è stato mai all'altezza della si
uazione; nessuno è stato mai qual
osa di più di un dilettante o di un
mpirico: nessuno mai un veggente o
in preparatore: un uomo di Stato, in
omma. Eh, ci è voluto tanto, politi
anti d'ltalia, ad accorgervene? Ep
mre, il cadavere era là, scoperto ed
sposto, in mezzo della via, e nè uno
he avesse avuto occhi per vedere, e
ilfatto per sentire, avrebbe mai potu
o, se non per una cointeressata com
ilicità col delitto o con la morte,
cambiarlo per un corpo vivente!
Ma oggi, di là degli uomini che e
ercitano politica, la sfiducia, diven
ata panico, investe tutta la vita del
>aese, investe tutto l'avvenire delle
renti italiane. Ed è quindi necessario
devare una barriera contro il panico;
irrestare ia fuga delle imaginazioni
■atastrofiche verso lo sbandamento
lefinitivo: impedire insomma un nuo
ra e peggiore Caporetto a soli tre an
li di distanza: il Caporetto morale.
necessario che quelli i quali hanno
jiù dubitato della validità della men
;e degli uomini politici e non mai du
jitato delle energie indistruttibili del
a nazione, diano il grido: "Al di so
ira di tutto e di tutti, gli italiani ab
jiano fiducia nel loro cuore e nel loro
polso per l'avvenire". Il resto non è
:he parlamentarismo; cioè, avventura
li fazioni. E la storia italiana non
-arà mai l'avventura di questa o quel
a fazione trionfante.
Mu la fiducia non nasce dal panico,
sì dalla pacata e serena considerazio
ne e valutazione degli elementi stori
ci, al di fuori della fuggevole ridda
iel momento, nell'ampio giro delle
sperienze del passato. Non è la prima
volta che le società umane, o le 60-
:ietà nazionali, escano spossate e af
faticate da una grande guerra, con
negli occhi stanchi e vacillanti nella
nebbia, la visione di una catastrofe
imminente. Ma, superata l'inevitabile
tappa della fatica e della stanchezza,
hanno ripreso sempre l'ascensione cor
più rapida brama, e sono sempre cre
sciute in forza, in ricchezza, in civil
tà. Credete dunque che i fenomeni che
si manifestano oggi siano fenomeni
assolutamente nuovi e noti mai visti
nella storia: dalla divisione degli ani
mi negli eserciti alla .livisione delle
terre nelle province, dal minimo ren
rlimento del lavoro alla massima ri
chiesta delle mercedi ? Ma questi so
no, da Augusto a Napoleone a Gu
glielmo I di Germania, i fenomeni na
turali di tutte le guerre, di tutte 1<
rivoluzioni, di tutte le grandi cris
della'storia. Ed è inutile che io met
ta in mostra gli esempii storici, d
comune memoria scolastica, a provi
di questi fenomeni naturali, quante
più scava l'aratro, t&nto più la terrr
.-convolta è capace di accogliere ab
bondanti semi per le più feconde pn
mavere. E se l'aratro scava nella car
ne umana, è tutta l'umanità che scon
volta dalla superficie agli strati pii
profondi, diventa più fertile e pronti
nelle sue germinazioni. Non abbiati
paura dell'aratro, o vecchi e nuovi a
gricoltori ! E non vi fate vincere da
panico. Sopratutto, dal panico vorre
non si facessero vincere coloro eh
reggono ora il governo del paese. L:
serenità e la coerenza non sono f:it
tori -ùperflui al buon governo, spe
eie quando si doppia il Capo delle tem
peste.
Per questo io consiglierei all'onoi
Presidente del Consiglio di rilegger'
o ricordare, in qualche fugace ora <
ozio, qualcuna delle pagine che eg
scrisse in funzione di professore.
ITALIAN WEXKLY NEWSPAPER
Per esempio, sulle ripercussioni dil
la guerra nella economia deile nazio
ni, e sulle ripercussioni delle imposte
sulla ricchezza e sull'avvenire dei po
poli, io vorrei ch'egli rileggesse nel
suo libro, Scienza delle Finanze, a
l>. 445, cap. VII, intorno ad Alcuui so
fismi relativi alle imposte, questa pa
gina, come Presidente del Consiglio,
.•he io ritengo non inutile qui trascri
vere:
"Avendo Adamo Smith sin dal suo
tempo notato che le guerre avevano
assorbito gran parte dilla ricchezza
lell'lnghilterra, e che molta attività
ira stata dispersa, Mac Culloch più
tardi credeva correggere le afferma
ci oni di Smith con alcune osservazio
ni in gran parte giuste, ma che han
no determinato non pochi equivoci so
pra tutto per colpa di chi ha creduto
esagerare la portata delle parole di
Mac Culloch.
"Notava questo scrittore che senza
guerre in cui l'lnghilterra è stata
mpegnata dopo la rivoluzione del
1688 la maggior parte dei capitali
:he sono stati impiegati nelle spese
lella lotta non sarebbero mai stati
;reati. In altri termini, secondo Mac
Culloch, un aumento delle imposte ha
a stessa potente influenza sopra una
nazione di quella che ha in ciascuno
ndividuo un aumento della sua fami
glia e delle sue spese necessarie.
"L'lnghilterra, sotto la pressione
lella guerra cominciata nell' anno
1798, intensificò la sua industria, die
le prova di un maggiore spirito di
ntrapresa e d'invenzione. Tutte le
ilassi sociali fecero del loro meglio
jer uscire da uno stato penoso e la
jroduzione se ne giovò. Senza dubbio,
te le imposte fossero state molto op
»riinenti non avrebbero avuto questo
affetto; ma esse non erano a bastan
za forti per produrre l'abbattimento
! la disperazione, quantunque fossero
X'san ti a bastanza da render necessa
rio un considerevole accrescimento
lell'industria o dell'economia, a line
li prevenire la diminuzione delle for
ane particolari e del saggio del loro
iccrescimento annuale."
Io non sono un economista, non mi
ntendo di finanza .pubblica, nè priva
la, ma mi pare che nelle ultime linee
li questa pagina del prof. Nitti sia
nolto senno, e nelle osservazioni de
lotte dalla esperienza inglese, molta
costanza filosofica, atta alle direttive
li una efficace politica finanziaria di I
lopo guerra.
Pur troppo, io mi sono ricordato di
juesta pagina del prof. Nitti, per ccn
rasto, «leggendo nella Tribuna le
schema dei progetti finanziari! del
governo e la critica ad alcuni di essi
; insieme la notizia dell'allarme non
solo delle sfere finanziarie, ma d
nolte altre cifre della cittadinanza
Dove, dunque, il vero, e dove il falso ',
love il giusto e dove, per non dir al
;ro, l'esagerato?
Che la situazione sia grave nel no
jtro, come in tutti i paesi d'Europa
non è bisogno di zingara che ce lo ri
/eli. Che si debbano pagare le spese
:he si debba dare tutto quello che s
ÌUÒ per risanare o ricreare l'erari<
pubblico, e quelli che più durante li
?uerra trassero dallo Stato le risorsi
lelle loro fortune, più debbano ali»
Stato restituire e rifornire i mezzi pe'
a sua vita e la sua dignità nel mondi
non è malcontento e malvolere in
iividuale che possano negare od tvi
tare. Sfrondare gli alberi, togliere
frutti, troncare i rami, ridurre ie om
ore, sì: ma tagliare le radici, essicca
re il terreno intorno, rendere impossi
bile la vegetazione e la riproduzione
no. Tutte le classi sociali devono es
sere indotte a nuovo e più efficaci
sforzo per la creazione della nuovi
ricchezza, ma tutte devono anche con
servare la possibilità per rinnovai
lo sforzo nell'avvenire. Non è sol
tanto della pratica inglese, ma dell;
sapienza latina, prima maestra e am
monitrice, la legge delle relazioni tr
la ricchezza pubblica e la ricchezz
privata. Noi apprendemmo al ginna
sio, da Livio, prima che all'Universi
tà da Smith o da Mac Culloch, che
res pubblica incolumi» et pnvatas ren
facile salvas proestat, e viceversa:
perchè se non è ricchezza privata
senza l'incolumità della cosa pubblica
non è neppure questa senza ricchez
za privata. Onde la necessità di .non
provocare mai "l'abbattimento o la di
sperazione" nella privata finanza,
perchè questo significa anche "abbat
timento e disperazione" nella finanza
pubblica: iir altri termini, fallimento
Ora lo Stato deve vivere per l'ltalia
E l'ltalia deve vivere anch'essa nono
stante gli errori dei suoi uomini e le
colpe dei suoi amici c alleati, e le
previsioni catastrofiche di tutti i de
boli di cuore e di mente, di tutti i pu
sillanimi e gli Ignoranti, e diventare
per il suo lavoro e la sua operosità, U
nazione dominatrice fra le genti mene
atte e meno nobili che la insidiano <
la circondano.
Quando più pare nel fondo eiell a
bisso, l'ltalia ritrova in sè più forti
l'antico nerbo per risalire in alto, e ir
alto continuare la sua grande stona
secondo il suo destino.
KASTIGNAC.
Intorno al pagamento dell'lncoia
Tax per l'anno 1917
Gli italiani che lasciano gli Stai
Uniti e che ai fini della legge sul!:
Income Tax sono considerati "noi
K -ident aliena" devono pagare oltr
WITH THE LARGEST CIRCULATION
AVANTI SEMPRE, CON LA FIACCOLA IN PUGNO
Rntered as sceond-class matter Aprii 19,1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3, 1879".
Ila tassa per gli anni 1918 e 1919, an
: che quella per l'anno 1917.
1 "non resident aliens" in virtù
do'la legge Federale del 3 Ottobre
'917 sono tenuti a pagare il 2 per
csnto sull'intera somma da essi gua
dagnata neUo stesso anno 1917, e non
si applica a loro l'esenzione dei dollari
; mille decisa posteriormente con la
| legge.del .1918.
! La persona che ha trascurato di fa
re la dichiarazione sulle sue entrate ,
al Collettore, incorre in una doppia
i penalità:
1. La multa per non aver pagata
; 'a tassa, corrispondente al 50 per cen
to della tassa da pagarsi.
2. Un'altra multa generale per a
ver violato la legge: multa che va
sotto il nome di "compromise" (cioè ;
il Collettore fa a meno d'istituire giù- 1
ilizio legale contro la persona inadem- 1
La strepitosa vittoria
dell'On. Moore
Come era stato giù precedentemen
te previsto, l'on. J. Hampton Moore.
nelle elezioni avute luogo martedì
scorso, è stato eletto a Sindaco di Phi
ladelphia con una strepitosa maggio
ranza come non se ne era mai vista u
na simile in tutta la storia di questa
città. Con lui sono* stati anche eletti i
candidati del partito Indipendente alle
primarie Robert E. Lamberton, a
Sheriff. Thomas W. a
Clerk dellu Quarter Seasion; John M.
VValton, a controllore e dalla parte dei
I! nuovo Mùlore d'ili
e' per arrivare
Fra giorni arriverà il nuovo Amba- ,
sciatore d'ltalia Barone Romano A- j
vezzano, negli Stati Uniti. ,
Nella seguente intervista concessa ,
all'Associateci Press, che noi pubbli
chiamo nel suo testo inglese, Egli
spiega il suo programma e non 6Ì na
sconde le gravi responsabilità che do
vrà assumersi. Ecco che cosa ha det- i
to nella sua intervista:
PHILADELPHIA, PA., 8 NOVEMBRE 1919
piente, come se sarebbe autorizzato
dalla legge, e viene ad un "compro
messo") Quest'altra penalità varia da
cinque a dieci dollari secofido i casi.
Gli esattori che risiedono alla Do
gana sono rigidissimi a questo riguar
do.
Per non incorrere nei rigori della
legge è assolutamente necessario che
gli italiani eh' intendono di lasciare
gli Stati Uniti prima di far le prati
, che per fornirsi dei documenti neces
sari alla partenza si mettano in per
fetta regola col Collettore delle Tasse
nel distretto in cui vivono.
'Per la tassa degli anni 1918 e }919
vige la disposizione riguardante l'e
senzione di dollari mille per le perso
ne non coniugate oppure con famiglia
residente in Italia, e di dollari due
' mila per le persone con famiglia resi
liente in America.
fratelli Vare, Wm. R. Knight, a Co
roner e James M. Hailet a Recorder
of Peeds.
Il partito dei Vare in alcuni distret
ti ha tradito il partito Repubblicano
facendo votare contro ai County Com
missioners, -ii Magistrati che erano
nella scheda uft/ciale e ai Consiglieri,
nella speranza di avere una maggio
ranza nella prossima camera consi
gliare. Data, perciò, la confusione av
venuta, nell'ora in cui scriviamo, non
siamo in grado di poter dare notizie e
satte sul risultato di cariche minori.
in ili in Enei Mi
Animula vaglila, hlandula
Hospes comesque corporis
Quae nunc ahihisin loca'.
Domani compionsi nove mesi dal !
febbraio ultimo, quando, dopo tr<
giorni di violentissima influenza i
nella giovane età di 36 anni, cessavi
di vivere in Nuo\a-York la signorini
Evelina Grilli, figlia prediletta de
Cav. Nicola Grilli. Anima nobilissimi
e candida, fu per la famiglia e per li
società un'ara feconda di emanazion
divine del pensiero, un apostolo in
.stancabile umanizzante le antiche e
roiche figure del cristianesimo, quan
do la fedi fu colpa e si ricoverò nell
catacombe, quando la verità fu be
stemmia e si immortalò nel rogo.
Chi la conobbe da vicino e la coni
prose, se scettico, divenne credent
lell'umana bontà, se credente, si ac
ese di inestinguibile fiamma di amo
■e.
Nella famiglia ella fu madre alle
liccine sorelle, che avviò sulla via
lelle muliebri virtù di Cornelia Ro
mina; nella scuola ella fu educatrice
nsorpassata ed instancabile; nella
oeietà ella fu donna di virtù pre
lari.
Nata in Italia, a Sulmona, educata
n America, giammai dimenticò di cs
icre italiana. La sua anima non si
mbastardì attraverso il letto di pro
uste delle pedanterie scolastiche; el
a proclamò altamente la sua italiani
à, ed il culto per la lingua di Dante
a portò all'alto ed ambito onore della
attedra di letteratura italiana al
'Adelphy College.
Avvenente di fattezze, dai grandi
icchi neri aperti su di un vivo di ma
lonna, ella ricusò gli omaggi e le of
erte dell'amore, giacché ferma nel
jroposito di dedicare la sua vita al
'insegnamento.
Tutta sè stessa diede all'educazione
lella gioventù affidata alle sue cure;
;utte le sue ore consumò nello sner
bante lavorìo -della sua classe e negli
sercizii scolastici; lavorò tenacemen
;e logorando il cervello sulle pagine
•udate, e le precoci rughe sul viso
fiovanile parlarono di vigilie intermi
ìabili.
Qusftulo le sue virtù e le sue vitto
•ie intellettuali richiamavano onori
nsperati su di lei; quando il padre e
a madre piangevano di gioia al con
seguimento dei sogni ambiti, un mor
>o crudele discese su di lei ed Eveli
la Grilli passò dalle umane vicende.
Di là, dove l'anima si eterna e si
'onde nelle superbe immensità dell'ol
re vita, ella vigila sulla schiera di
:oloro che la idolatrarono.
Hi i i al
Indetto dal Consiglio Distrettuale
lell'A malga ni ated Clothing Workers
>f America, alle ore 7.30 precise, del
14 novembre, 1919, alla New Casino
Sali, 719 Dickinson st. avrà luogo un
Comizio per esporre l'opera svolta
taila nostra unione ed indurre i lavo
anti sarti «li Philadelphia ad opa
lizzarsi e a lottare per conquistare
iuei miglioramenti e quella libertà
he ora non hanno..
Oltre agli organizzatori Artoni, De
.uca, e Cavalieri, parlerà Francesco
ìellanca, direttore del giornale "Il
.avoro". Presiederà il Comizio il
Jrande Venerabile dell'Ordine dei Fi
eli d'ltalia, per lo Stato di Pennsyl
vania, signor Giuseppe Di Silvctsro.
Lavoratori e lavoratrici dell'ago,
nirtecipate in massa al nostro Comi
co.
Speciale invito lo facciamo ai sarti
he appartengono all'Ordine dei Figli
l'ltalia, dappoiché una delle finalità
[lla quale Esso mira è quella di pro
nuovere il miglioramento materiale
lei suoi affiliati.
• District Council N. 2
A. C. W. of A.
Il Congresso Internazionale
del lavoro
Il 29 Ottobre u. s. a Washington,
5. C., capitale degli Stati Uniti, si
naugurava il Congresso internuzio
,ale del lavoro, al quale hanno parte
ipato i rappresentanti di 36 nazioni.
/Italia vi è rappresentata da una
lelegazione a capo della quale è il se
latore Mayer Des Planches, ex Am
lasciatore d'ltalia in America. L'A
rie rica non vi è rappresentata non a
rcndo essa fino ad oggi ratificato il
rattato di pace.
Il Ministro del Lavoro, on. Wilson,
he più tardi per proposta del sena
ore Dts Planches assumeva la pre
idenza, ha portato ai delegati il sa
uto del Presidente degli Stati Uniti,
mpossibilitato ad intervenire a cau
a di grave malattia.
La morte del Console Tosti
La "Tribuna" di Roma dell'l 1 Otto
ire u. s. pubblica la seguente notizia
ulla morte del commendatore Gusta
'o Tosti, che fu console negli Stati U
liti;
"La mattina del 7 corrente, colpito
la subitaneo malore, si è spento a Pa
igi, presso la Delegazione Italiana
li cui faceva parte, il commendatore
CUSTAVO TOSTI
R. Console Generale
La provetta solerzia con la quale
■esse gli uffici e disimpegnò sempre k
ncombenze affidategli, la bontà del
'animo, la vasta coltura, l'intelligen
za alta e versatile che dedicò agli stu
li della filosofia e del diritto, ne ren
lono dolorosa la perdita per il Paese
ier gli amici, e per quanti seppcrc
limarlo secondo i suoi meriti.
"I Colleghi".
LO SCIOPERO DEI MINATORI
Nonostante l'ingiunzione della Coi
to Federale dello Stato .ii Indiana
100 mila minatori di diversi Stati del
l'Unione si sono messi in isciopero co
1.0 corrente mese.
Il Governo si è preparato a proteg
gere i non unionisti che vogliono ri
manere al lavoro. Morti Reggiment
ili fanteria sono pronti a muoversi a
un cenno delle autorità, mentre 1
polizia è già ,;i luoghi dell
sciopero.
La "Follia" di New York e la morie
del Conte Di Cellere
Crediamo opportuno riportare il
necrologio della Follia di New York,
scritto da persona che conosce molto
lanutamente il lavoro paziente, attivi
ed intelligente fatto dal defunto Ani
fasciatore Conte Macchi di Cellere in
favore d'ltalia e che suona monito per
gli sciacalli d'ltalia e d'Ami i iea, i
inali ultimi neanche dopo morto han
no saputo avere rispetto delle tombe:
"In Washington, lunedì 20 Ottobre
U CONTE VINCENZO MACCHI
DI CELLERE
—ambasciatore d'ltalia presso il Go
verno degli Stati Uniti moriva,
nvp ravvisa mente, nell'Emergency Ho
spital, dove lo si era trasportato d'ur
genza per un'operazione chirurgica,
inche prima che questa si potesse e
seguire.
Rappresentava l'ltalia, fra noi, dal
Movembre 1913. Godette immutata
l'amicizia personale del Presidente
lella Repubblica, che in varie cir
costanze e, massime all'ora del primo
riaggio per la Conferenza della Pace
n Parigi si piacque di addimostrai -
jlisi in modo segnalato, al punto (e
:'è testimoni, oculari, pronti ad atte
starlo) da ordinare (allorché, gli seri
ai della ignobile greppia Nittiana
capitanati dal foglio del fu Costanzo
Hhauvet, orchestrarono, d'accordo con
Palazzo Braschi, la indegria campa
gna, che tutti sanno) da ordinare, di
ciamo, all'Ambasciatore Americane
iresso il Quirinale di recarsi alla Con
sulta e dichiarare, ufficialmente, che
1 Conte Macchi di Cellere era sempre
stato e, tuttavia, era "persona grata"
anzi "gratissima" tanto al Di
3artimento di Stato quanto al Presi
lente Wilson. E l'ufficiosa "Stefani'
«legrafava qui il contrario!....
Nell'anno della nostra neutralità e
lei Russefruenti della guerra, iniziati!
1 Maggio 1915 e chiusa il Novembre
1918, l'opera sua fu di una gravità e
li una responsabilità, che le parole
lon sanno adeguatamente valutare
Kgli ebbe, sempre, preciesa e chiarj
a visione di ciò che necessitava ir
luesiu paese per disporre i circoli uf
iciali e l'opinione pubblica in nostre
avore, per illuminare e governanti e
nasse intorno alla nostra politica el
)ace e di guerra, per guadagnare al
a nostra causa aderenze e simpatie
ìon inferiori a quelle, che la propa
fanda inglese e francese era bus
(anelo a denari riuscita anche ne
>eriodi più foschi per le due nazion
alleate" a suscitare e mantenere. St
fatti non risposero in parte all'in
enzione e al volere, non sua e la col
>a: bensì eiella pidocchiosa tirchieria
lella cieca incoscienza, della stupen
la inettitudine governativa, che o noi
iscoltava o negava i fondi oaimpone
■a direttive sbagliate e coadiutori im
lossibili Fu, dunque, il .Cireneo del
e colpe altrui e, solamente, il sensi
lella disciplina in lui fortissimo i
nalterahile lo indusse a eroico si
enzio, mentre brucianelo i vaseell
gli sarebbe stato facile respinger!
;li iniqui attacchi e dimostrare chi
iè per opere nè per omissioni la sui
izione diplomatica meritava la me
ionia censura e che se errori s'erani
ommessi questi risalivano non a lui
ila a chi da Roma guidava li
larcà e teneva il mestolo.
E falsp falsissimo è che egl
bbia tenuto all'oscuro il Ministeri
)rlando riguardo le ielee del Presiden
e Wilson »ul problema adriatico e si
i'iume. Se, verrà giorno, che te
Egrammi e certe note informative
onosciute da chi, per ragioni di uf
icio e eli propaganda, gli prestò ope
a devota e preziosa escano ali:
uce, apparirà, in limpidezza nieridia
ia, che i guastafeste furono Sua Ec
ellenza Vittorio Emanuele Orlando
suoi consiglieri, i quali vissero
nesi e mesi colla testa nel sacc
perando in un miracolo cioè 1
conversione" di Wilson all'ultim
ra come la donnetta spera nel fa
iioso terno, che le assicuri ricchezz
felicità.
Ahimè, i miracoli non usano più
pecialmcnte in politica estera: ma s
isassero ancora, miracolo dovrebb
hiamarsi ciò che il Conte Macchi il
Veliere ottenne da quest'America i
atto di grano, eli carbone, di ferre
l'acciaio edi trasporti per l'ltalia
•"u un lavoro assorbente e febbrile -
ingoscioso e ingrato d'ogni giorn
, pressoché, d'ogni ora, che urtavi
ontro le restrizioni e perchè noi
Urlo? contro la scarsa buona vo
ontà del "Food Boards" e degl
Shipping Boards" e degli altri "Bo
irds" consimili: eppure esso fu con
lotto con tanta sagacia e tanto tatti
giungendo, perfino, in casi estremi
illa White House da apparire (ri
letiamo la parola) un vero miracolo
Vd esempio, malgrado la quasi im
lossibilità di trovare e noleggiar mi
'i, l'Alto Commissarioto spedì, in ui
010 mese cioè lo scorso Settembri
ai porti d'ltalia Trecentocinquan
amila Tonnellate di Carbone, e altri
ipedizioni di centinaia di migliaia se
ruiranno, regolarmente, per l'alimen
o delle nostre industrie e dei nostr
raffici.
Nel richiamo di lui dal posto d
Washington che, per la cinica in
ciustiziu dell'atto, sollevò lo sdiirno i
e proteste anche eli chi, prima, noi
;li era amico o era indifferente noi
•, dunque, da ricercare la punizioni
lei funzionario addimostratosi in ori
Ufficili inferiore alla carica e colpe
•ole di negligenza o di imprevidenza
'so: vi entrano, invece, meschine con
siderazioni personali del Capo del Ga
..inetto (a cui tutti coloro che si eli
Fa quel che devi, avvenga
che può*.
Abbonamento Annuo $ 2.00
Una Copia 3 Sold
ci vario o si credevano devoti all'ono
revole Sonn-ino appaiono quel cì'.-i è la
Pezzuola rossa pel toro .-guinzaglia
to nell'arena... ) e v entra, infine, la
bass* furberia di sacrificare alla na
. one un "capro espiatorio" onde co
pire i falli proprii e 1 attenuare le pro
prie codarde rinuncie.
Noi, così, rivendichiamo al defun
to Ambasciatore la benemerenza, a
cai egli più teneva negatagli dal
politicastro, ex disfatti sta, che sgo
verna l'ltalia, ma acquistata, tra lot
ti e affanni diuturni, di cui il pub
blico nè meno imagina e l'estensione
ela portata, servendo con fedeltà,
•un abnegazione e con vero intellet
to d'amore finché la morte lo col
se ai maggiori e urgenti interessi
lella patria.
E questa rivendicazione è la pili
Della corona, che possa appendersi al
a s.ua bara lacrimata e che nè volger
li tempi nè malizia di piccoli 'uomini
varranno ad appassir mai."
* v *
Il Segretario di Stato Lansing in
aiava al Senatore Tommaso Tittoni,
Ministro degli Affari Esteri, il se
guente telegramma:
"Mi affretto ad inviarle .incere
sonrioglianze per l'immatura morte
iel Conte Macchi di Cellere Amba
sciatole Italiano pi-esso questo govcr
-10.
' La sua perdita sarà sentita molto
jrofondamente in tutto il paese non
solo per le alte qualità personali e la
■'conosciuta amicizia per il popolo de
?li Stati Uniti, ma anche per il raro
atto e giudizio che dimostrò sempre
ielle sue relazioni ufficiali. Era un
ionio che io stimai al più alto grado
;d in cui ebbi piena.e completa fidu
cia. Le sue ottime qualità lo rende
vano oltremodo adatto a mantenere
a cordiale amicizia, che unisce i no
stri due paesi"
♦ * *
ALTRI TELEGRAMMI DI
SIMPATIA
di Cellere
Italia» Rovai Ernliù»y
Washington, i>. C.
Loggia Pittsburgh Numero 74 Or
line Figli d'ltalia Stato eli Pennsyl
rania, sommamente addolorata e di
piaciuta inaspettata ed immatura
lerdita Integerrimo, Illustre, Imma
olato e Degno Rappresentante No
tra Italia, invia a Lei, così duramen
e colpita nello affetto più sacro, sen
ite, vivissime condoglianze.
Il Venerabile, Nicola Caruso
611 E. Rairoad Ave, Verona, Pa.
Risposta.
4icola Caruso, 611 E. Railroad Ave
Verona, Pa.
Grazie suo telegramma condoglian
e. Pregola esprimere miei ringrazia
ilenti Pittsburg N. 74 per sen
iinenti simpatia espressimi.
Contessa Cellere.
♦ * ♦
La loggia Cittadini Italo-Americani
4. 224 di Steelton, Pa., inviava, alla
Contessa di Cellere, il seguente tele
:ramma:
"Componenti loggia Cittadini Italo-
Vtnericani N. 224 0. F. d'l. appresa
riste notizia esprimono loro immenso
lolore perdita immatura Suo illustre
onsorte inviano a Lei sentite condo
glianze.
Gennaro Nigro, Venerabile
La Contessa Macchi di Cellere ri
pondeva così:
Gennaro Nigro
Farrisburg, Pa.
"Ringraziola insieme a tutti i com
lonenti loggia Cittadini per telegram
mi condoglianze."
* * *
USPOSTA DELLA CONTESSA DI
CELLERE ALLA LOGGIA
MARIO RAPISARDI
Chas. Di Mambro,
810 S. Warnock st., Phila., Pa.
Grazie sentimenti simpatia espres
imi nel mio lutto, da membri Loggia
lario Rapisardi.
Contessa Cellere."
La condanna di Pietro Pieri
Il signor L. Bruni, segretario del
'omitato locale di difesa prò' Pieri e
iobba, ci manda un comunicato circa
a condanna di Pietro Pieri, che sa
ebbe stata imposta a tamburo bat
ente, sebbene l'avvocato di difesa a
esse insistito per un rinvio della
ausa di almeno 48 ore, onde dare la
pportunità a tutti i testimoni de) di
carico di poter intervenire.
Lo spazio tiranno ci impedisce di
iubblicare il comunicato.
Pietro Pieri è stato condannato a
2 mesi di reclusione, ma Bobba fu
irosciolto dall'accusa.
L'avvocato Roberton della procura
istrettuale impressionò i giurati <".f
--e imando, che se Pieri fosse stato
nesso a piede libero la vita del Pre
ndente sarebbe .-tata sempre in pe
icolo.
bod'anz ù'zaffiro
AGENZIA DI NAVIGAZIONE '
VAGLIA POSTALI E TELEGRAFICI
al maggior cambio dei giorno
Depositi e rimborsi presso le Regie Cassè
Postali ili Risparmio Italiane
GROSSERIA ITALIANA
31 2 So. 7th St. Re*diny, Pa. "I do not hide from myself the gra
ve responsibilities connected with the
mission entrusted to me. The Adria
tic problem deeply moved the Italian'
people and rightly 3u. Its protracted
discussion has hindeied, as a conse
quence, that process of mutual under
standing between America and Italy
which was increasing as a natural re
sult of the war conducted together a
gainst the Central Empires.
"America, because she has become I
such a decisive element in this con-'
troversy, has been worked upon by
an intense propaganda, certainly not j
to our advantage.
"My policy, therefore, is clearly
laid down to promote an intimate j
knowledge between the two peoples. |
The Americans already know the Ita- 1
Man people as magnificent sober wor-j
kers. They need to appreciate also j
Italian culture and social evolution, j
springing from Jthe ancient trunk of
Italy's noble traditions.
"America needs to be put in a posi
tion to measure more exactly Italy as
an essential element in the future
European settlement. She needs also
to persuade herself that Italy, despite
the present grave situation and the
difficulties conunon to all nations par
ticipating in the war, is among
who have the elements to overcome
the crisis sooner because of the soli
darity of her economic structure and
also because of the strength coming
from her peoples' capacity for work.
"On their side the Italians must be
prepared better to feel and "under
stand the dignity and greatness exist
ing in the principles of morality and
, wh.ch make thr ideal side of
the American nation, forming Amer
ica's strength, as much as, or 'even
more than, her immense property.
"It was not by chance that from
America came the great idea to found
the Society of Nations, which gained
for President Wilson such unanimous!
agreement, approval and encorage
ment. This great historical conception
could not have had as its champion
the President of the United States if
the war had not hastened the situa
tion, which was already developing in
America, obliging her to abandon her
isolation. Already between the young
and powerful democracy across the
ocean and the old Continent an econ
omic and political solidarity has been
created which nothing can destroy.
"It would be of the gravest injury
to Italy if she should absent herself
from this anion or if she participated
in it inadequately. To prevent this
and guide the policy of my country in
the right direction I will consecrate
all my forces, supported by my great
love for Italy and the affection and
admiration I feel for America.
"Nothing would be so welcome to
me as to see America and Italy, unit
ed in close and sincere friendship pro
ceeding together towards the material
and moral reconstruction of suffering
humanity."