PUBLISHED AND DISTRIBUTED UNDER PERMIT No. 500 AUTHORIZED BY THE ACT OF OCTOBER 6, 1917, ON FILE AT THE POST OFFICE OF PHILA DELPHI A, PA., BY ORDER OF THE PRESIDENT, A. S. UL'RLESON, POSTMASTEK GEN LA ÜBERA PAI^MjA j I forti caratteri sono gli Dei j Supremi della Storia Nazionale. fi. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 1626 So. Broad Street ANNO 11. - Numero 44 UNA PISI DI Hill PUS® Da quando l'ltalia ha avuto la im irudente ispirazione di mettersi sul serio a combattere ia sua guerra e sincere in due grandi battaglie cam pali il suo secolare nemico, è una cor sa, una gara, una lotta, fra incoli e illeati, a ucciderla tre volte al gior -10, o almeno tre volte al giorno pre innunziarle la prossima fine. Carlo V ; l'ultimo dei sacconi non hanno mai "icordato con tanta insistenza alla lo ro povera carne gli aspettanti vermi lella putrefazione, quanto questi tri iti profeti all'ltalia, che, pur ha mo strato nei secoli di saper superare la norte con altrettanta grazia e divi ìità che il Figliuolo di Dio sulla cro ie, tra l'uno e l'altro ladrone. Ma, nentre più torbida infuria la tempe ra, più alto e più solenne noi levia no il nostro atto di fede all'ltalia im nortale. E rimandiamo gli astrologhi tlla finestra del vecchio Nerone. Bisogna distinguere tra gesto e ge iticolazione, tra critica e profezia, tra >essimismo e panico cosi come tra irte e retorica. La gesticolazione, la •rofezia, il panico non sono che la Te orica degli spiriti deboli, o infidi, ie|le crisi della vita politica e della 'ita morale. Non è un male essere nello stato l'animo io direi stato di grazia lessimista. Questo stato d'animo, o li grazia, vi tiene lontani dalle facili sagerazioni e dai facili entusiasmi, e ler gli ombrati sentieri della diffi lenza vi avvia ai più sicuri altipiani lella conoscenza e del giudizio. Se gli taliani fossero stati un po' più pessi misti nel passato! Oggi tutti, chi per ina ragione e chi per un'altra, chi per ina offesa o per una disillusione, chi ler un inganno subito e chi per una peranza fallita, producono le accuse le requisitorie contro l'uno o l'altro iegli uomini politici che si sono avvi endati al governo, mettiamo, per da c un limite all'opinione, negli ultimi iieci anni di nostra storia parlameli are: sì che, a raccogliere i suffragi larziali, si viene ormai a questa con tusione: che nessuno, volta a volta, e iei vari momenti e nelle varie occa ioni, è stato mai all'altezza della si uazione; nessuno è stato mai qual osa di più di un dilettante o di un mpirico: nessuno mai un veggente o in preparatore: un uomo di Stato, in omma. Eh, ci è voluto tanto, politi anti d'ltalia, ad accorgervene? Ep mre, il cadavere era là, scoperto ed sposto, in mezzo della via, e nè uno he avesse avuto occhi per vedere, e ilfatto per sentire, avrebbe mai potu o, se non per una cointeressata com ilicità col delitto o con la morte, cambiarlo per un corpo vivente! Ma oggi, di là degli uomini che e ercitano politica, la sfiducia, diven ata panico, investe tutta la vita del >aese, investe tutto l'avvenire delle renti italiane. Ed è quindi necessario devare una barriera contro il panico; irrestare ia fuga delle imaginazioni ■atastrofiche verso lo sbandamento lefinitivo: impedire insomma un nuo ra e peggiore Caporetto a soli tre an li di distanza: il Caporetto morale. necessario che quelli i quali hanno jiù dubitato della validità della men ;e degli uomini politici e non mai du jitato delle energie indistruttibili del a nazione, diano il grido: "Al di so ira di tutto e di tutti, gli italiani ab jiano fiducia nel loro cuore e nel loro polso per l'avvenire". Il resto non è :he parlamentarismo; cioè, avventura li fazioni. E la storia italiana non -arà mai l'avventura di questa o quel a fazione trionfante. Mu la fiducia non nasce dal panico, sì dalla pacata e serena considerazio ne e valutazione degli elementi stori ci, al di fuori della fuggevole ridda iel momento, nell'ampio giro delle sperienze del passato. Non è la prima volta che le società umane, o le 60- :ietà nazionali, escano spossate e af faticate da una grande guerra, con negli occhi stanchi e vacillanti nella nebbia, la visione di una catastrofe imminente. Ma, superata l'inevitabile tappa della fatica e della stanchezza, hanno ripreso sempre l'ascensione cor più rapida brama, e sono sempre cre sciute in forza, in ricchezza, in civil tà. Credete dunque che i fenomeni che si manifestano oggi siano fenomeni assolutamente nuovi e noti mai visti nella storia: dalla divisione degli ani mi negli eserciti alla .livisione delle terre nelle province, dal minimo ren rlimento del lavoro alla massima ri chiesta delle mercedi ? Ma questi so no, da Augusto a Napoleone a Gu glielmo I di Germania, i fenomeni na turali di tutte le guerre, di tutte 1< rivoluzioni, di tutte le grandi cris della'storia. Ed è inutile che io met ta in mostra gli esempii storici, d comune memoria scolastica, a provi di questi fenomeni naturali, quante più scava l'aratro, t&nto più la terrr .-convolta è capace di accogliere ab bondanti semi per le più feconde pn mavere. E se l'aratro scava nella car ne umana, è tutta l'umanità che scon volta dalla superficie agli strati pii profondi, diventa più fertile e pronti nelle sue germinazioni. Non abbiati paura dell'aratro, o vecchi e nuovi a gricoltori ! E non vi fate vincere da panico. Sopratutto, dal panico vorre non si facessero vincere coloro eh reggono ora il governo del paese. L: serenità e la coerenza non sono f:it tori -ùperflui al buon governo, spe eie quando si doppia il Capo delle tem peste. Per questo io consiglierei all'onoi Presidente del Consiglio di rilegger' o ricordare, in qualche fugace ora < ozio, qualcuna delle pagine che eg scrisse in funzione di professore. ITALIAN WEXKLY NEWSPAPER Per esempio, sulle ripercussioni dil la guerra nella economia deile nazio ni, e sulle ripercussioni delle imposte sulla ricchezza e sull'avvenire dei po poli, io vorrei ch'egli rileggesse nel suo libro, Scienza delle Finanze, a l>. 445, cap. VII, intorno ad Alcuui so fismi relativi alle imposte, questa pa gina, come Presidente del Consiglio, .•he io ritengo non inutile qui trascri vere: "Avendo Adamo Smith sin dal suo tempo notato che le guerre avevano assorbito gran parte dilla ricchezza lell'lnghilterra, e che molta attività ira stata dispersa, Mac Culloch più tardi credeva correggere le afferma ci oni di Smith con alcune osservazio ni in gran parte giuste, ma che han no determinato non pochi equivoci so pra tutto per colpa di chi ha creduto esagerare la portata delle parole di Mac Culloch. "Notava questo scrittore che senza guerre in cui l'lnghilterra è stata mpegnata dopo la rivoluzione del 1688 la maggior parte dei capitali :he sono stati impiegati nelle spese lella lotta non sarebbero mai stati ;reati. In altri termini, secondo Mac Culloch, un aumento delle imposte ha a stessa potente influenza sopra una nazione di quella che ha in ciascuno ndividuo un aumento della sua fami glia e delle sue spese necessarie. "L'lnghilterra, sotto la pressione lella guerra cominciata nell' anno 1798, intensificò la sua industria, die le prova di un maggiore spirito di ntrapresa e d'invenzione. Tutte le ilassi sociali fecero del loro meglio jer uscire da uno stato penoso e la jroduzione se ne giovò. Senza dubbio, te le imposte fossero state molto op »riinenti non avrebbero avuto questo affetto; ma esse non erano a bastan za forti per produrre l'abbattimento ! la disperazione, quantunque fossero X'san ti a bastanza da render necessa rio un considerevole accrescimento lell'industria o dell'economia, a line li prevenire la diminuzione delle for ane particolari e del saggio del loro iccrescimento annuale." Io non sono un economista, non mi ntendo di finanza .pubblica, nè priva la, ma mi pare che nelle ultime linee li questa pagina del prof. Nitti sia nolto senno, e nelle osservazioni de lotte dalla esperienza inglese, molta costanza filosofica, atta alle direttive li una efficace politica finanziaria di I lopo guerra. Pur troppo, io mi sono ricordato di juesta pagina del prof. Nitti, per ccn rasto, «leggendo nella Tribuna le schema dei progetti finanziari! del governo e la critica ad alcuni di essi ; insieme la notizia dell'allarme non solo delle sfere finanziarie, ma d nolte altre cifre della cittadinanza Dove, dunque, il vero, e dove il falso ', love il giusto e dove, per non dir al ;ro, l'esagerato? Che la situazione sia grave nel no jtro, come in tutti i paesi d'Europa non è bisogno di zingara che ce lo ri /eli. Che si debbano pagare le spese :he si debba dare tutto quello che s ÌUÒ per risanare o ricreare l'erari< pubblico, e quelli che più durante li ?uerra trassero dallo Stato le risorsi lelle loro fortune, più debbano ali» Stato restituire e rifornire i mezzi pe' a sua vita e la sua dignità nel mondi non è malcontento e malvolere in iividuale che possano negare od tvi tare. Sfrondare gli alberi, togliere frutti, troncare i rami, ridurre ie om ore, sì: ma tagliare le radici, essicca re il terreno intorno, rendere impossi bile la vegetazione e la riproduzione no. Tutte le classi sociali devono es sere indotte a nuovo e più efficaci sforzo per la creazione della nuovi ricchezza, ma tutte devono anche con servare la possibilità per rinnovai lo sforzo nell'avvenire. Non è sol tanto della pratica inglese, ma dell; sapienza latina, prima maestra e am monitrice, la legge delle relazioni tr la ricchezza pubblica e la ricchezz privata. Noi apprendemmo al ginna sio, da Livio, prima che all'Universi tà da Smith o da Mac Culloch, che res pubblica incolumi» et pnvatas ren facile salvas proestat, e viceversa: perchè se non è ricchezza privata senza l'incolumità della cosa pubblica non è neppure questa senza ricchez za privata. Onde la necessità di .non provocare mai "l'abbattimento o la di sperazione" nella privata finanza, perchè questo significa anche "abbat timento e disperazione" nella finanza pubblica: iir altri termini, fallimento Ora lo Stato deve vivere per l'ltalia E l'ltalia deve vivere anch'essa nono stante gli errori dei suoi uomini e le colpe dei suoi amici c alleati, e le previsioni catastrofiche di tutti i de boli di cuore e di mente, di tutti i pu sillanimi e gli Ignoranti, e diventare per il suo lavoro e la sua operosità, U nazione dominatrice fra le genti mene atte e meno nobili che la insidiano < la circondano. Quando più pare nel fondo eiell a bisso, l'ltalia ritrova in sè più forti l'antico nerbo per risalire in alto, e ir alto continuare la sua grande stona secondo il suo destino. KASTIGNAC. Intorno al pagamento dell'lncoia Tax per l'anno 1917 Gli italiani che lasciano gli Stai Uniti e che ai fini della legge sul!: Income Tax sono considerati "noi K -ident aliena" devono pagare oltr WITH THE LARGEST CIRCULATION AVANTI SEMPRE, CON LA FIACCOLA IN PUGNO Rntered as sceond-class matter Aprii 19,1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3, 1879". Ila tassa per gli anni 1918 e 1919, an : che quella per l'anno 1917. 1 "non resident aliens" in virtù do'la legge Federale del 3 Ottobre '917 sono tenuti a pagare il 2 per csnto sull'intera somma da essi gua dagnata neUo stesso anno 1917, e non si applica a loro l'esenzione dei dollari ; mille decisa posteriormente con la | legge.del .1918. ! La persona che ha trascurato di fa re la dichiarazione sulle sue entrate , al Collettore, incorre in una doppia i penalità: 1. La multa per non aver pagata ; 'a tassa, corrispondente al 50 per cen to della tassa da pagarsi. 2. Un'altra multa generale per a ver violato la legge: multa che va sotto il nome di "compromise" (cioè ; il Collettore fa a meno d'istituire giù- 1 ilizio legale contro la persona inadem- 1 La strepitosa vittoria dell'On. Moore Come era stato giù precedentemen te previsto, l'on. J. Hampton Moore. nelle elezioni avute luogo martedì scorso, è stato eletto a Sindaco di Phi ladelphia con una strepitosa maggio ranza come non se ne era mai vista u na simile in tutta la storia di questa città. Con lui sono* stati anche eletti i candidati del partito Indipendente alle primarie Robert E. Lamberton, a Sheriff. Thomas W. a Clerk dellu Quarter Seasion; John M. VValton, a controllore e dalla parte dei I! nuovo Mùlore d'ili e' per arrivare Fra giorni arriverà il nuovo Amba- , sciatore d'ltalia Barone Romano A- j vezzano, negli Stati Uniti. , Nella seguente intervista concessa , all'Associateci Press, che noi pubbli chiamo nel suo testo inglese, Egli spiega il suo programma e non 6Ì na sconde le gravi responsabilità che do vrà assumersi. Ecco che cosa ha det- i to nella sua intervista: PHILADELPHIA, PA., 8 NOVEMBRE 1919 piente, come se sarebbe autorizzato dalla legge, e viene ad un "compro messo") Quest'altra penalità varia da cinque a dieci dollari secofido i casi. Gli esattori che risiedono alla Do gana sono rigidissimi a questo riguar do. Per non incorrere nei rigori della legge è assolutamente necessario che gli italiani eh' intendono di lasciare gli Stati Uniti prima di far le prati , che per fornirsi dei documenti neces sari alla partenza si mettano in per fetta regola col Collettore delle Tasse nel distretto in cui vivono. 'Per la tassa degli anni 1918 e }919 vige la disposizione riguardante l'e senzione di dollari mille per le perso ne non coniugate oppure con famiglia residente in Italia, e di dollari due ' mila per le persone con famiglia resi liente in America. fratelli Vare, Wm. R. Knight, a Co roner e James M. Hailet a Recorder of Peeds. Il partito dei Vare in alcuni distret ti ha tradito il partito Repubblicano facendo votare contro ai County Com missioners, -ii Magistrati che erano nella scheda uft/ciale e ai Consiglieri, nella speranza di avere una maggio ranza nella prossima camera consi gliare. Data, perciò, la confusione av venuta, nell'ora in cui scriviamo, non siamo in grado di poter dare notizie e satte sul risultato di cariche minori. in ili in Enei Mi Animula vaglila, hlandula Hospes comesque corporis Quae nunc ahihisin loca'. Domani compionsi nove mesi dal ! febbraio ultimo, quando, dopo tr< giorni di violentissima influenza i nella giovane età di 36 anni, cessavi di vivere in Nuo\a-York la signorini Evelina Grilli, figlia prediletta de Cav. Nicola Grilli. Anima nobilissimi e candida, fu per la famiglia e per li società un'ara feconda di emanazion divine del pensiero, un apostolo in .stancabile umanizzante le antiche e roiche figure del cristianesimo, quan do la fedi fu colpa e si ricoverò nell catacombe, quando la verità fu be stemmia e si immortalò nel rogo. Chi la conobbe da vicino e la coni prose, se scettico, divenne credent lell'umana bontà, se credente, si ac ese di inestinguibile fiamma di amo ■e. Nella famiglia ella fu madre alle liccine sorelle, che avviò sulla via lelle muliebri virtù di Cornelia Ro mina; nella scuola ella fu educatrice nsorpassata ed instancabile; nella oeietà ella fu donna di virtù pre lari. Nata in Italia, a Sulmona, educata n America, giammai dimenticò di cs icre italiana. La sua anima non si mbastardì attraverso il letto di pro uste delle pedanterie scolastiche; el a proclamò altamente la sua italiani à, ed il culto per la lingua di Dante a portò all'alto ed ambito onore della attedra di letteratura italiana al 'Adelphy College. Avvenente di fattezze, dai grandi icchi neri aperti su di un vivo di ma lonna, ella ricusò gli omaggi e le of erte dell'amore, giacché ferma nel jroposito di dedicare la sua vita al 'insegnamento. Tutta sè stessa diede all'educazione lella gioventù affidata alle sue cure; ;utte le sue ore consumò nello sner bante lavorìo -della sua classe e negli sercizii scolastici; lavorò tenacemen ;e logorando il cervello sulle pagine •udate, e le precoci rughe sul viso fiovanile parlarono di vigilie intermi ìabili. Qusftulo le sue virtù e le sue vitto •ie intellettuali richiamavano onori nsperati su di lei; quando il padre e a madre piangevano di gioia al con seguimento dei sogni ambiti, un mor >o crudele discese su di lei ed Eveli la Grilli passò dalle umane vicende. Di là, dove l'anima si eterna e si 'onde nelle superbe immensità dell'ol re vita, ella vigila sulla schiera di :oloro che la idolatrarono. Hi i i al Indetto dal Consiglio Distrettuale lell'A malga ni ated Clothing Workers >f America, alle ore 7.30 precise, del 14 novembre, 1919, alla New Casino Sali, 719 Dickinson st. avrà luogo un Comizio per esporre l'opera svolta taila nostra unione ed indurre i lavo anti sarti «li Philadelphia ad opa lizzarsi e a lottare per conquistare iuei miglioramenti e quella libertà he ora non hanno.. Oltre agli organizzatori Artoni, De .uca, e Cavalieri, parlerà Francesco ìellanca, direttore del giornale "Il .avoro". Presiederà il Comizio il Jrande Venerabile dell'Ordine dei Fi eli d'ltalia, per lo Stato di Pennsyl vania, signor Giuseppe Di Silvctsro. Lavoratori e lavoratrici dell'ago, nirtecipate in massa al nostro Comi co. Speciale invito lo facciamo ai sarti he appartengono all'Ordine dei Figli l'ltalia, dappoiché una delle finalità [lla quale Esso mira è quella di pro nuovere il miglioramento materiale lei suoi affiliati. • District Council N. 2 A. C. W. of A. Il Congresso Internazionale del lavoro Il 29 Ottobre u. s. a Washington, 5. C., capitale degli Stati Uniti, si naugurava il Congresso internuzio ,ale del lavoro, al quale hanno parte ipato i rappresentanti di 36 nazioni. /Italia vi è rappresentata da una lelegazione a capo della quale è il se latore Mayer Des Planches, ex Am lasciatore d'ltalia in America. L'A rie rica non vi è rappresentata non a rcndo essa fino ad oggi ratificato il rattato di pace. Il Ministro del Lavoro, on. Wilson, he più tardi per proposta del sena ore Dts Planches assumeva la pre idenza, ha portato ai delegati il sa uto del Presidente degli Stati Uniti, mpossibilitato ad intervenire a cau a di grave malattia. La morte del Console Tosti La "Tribuna" di Roma dell'l 1 Otto ire u. s. pubblica la seguente notizia ulla morte del commendatore Gusta 'o Tosti, che fu console negli Stati U liti; "La mattina del 7 corrente, colpito la subitaneo malore, si è spento a Pa igi, presso la Delegazione Italiana li cui faceva parte, il commendatore CUSTAVO TOSTI R. Console Generale La provetta solerzia con la quale ■esse gli uffici e disimpegnò sempre k ncombenze affidategli, la bontà del 'animo, la vasta coltura, l'intelligen za alta e versatile che dedicò agli stu li della filosofia e del diritto, ne ren lono dolorosa la perdita per il Paese ier gli amici, e per quanti seppcrc limarlo secondo i suoi meriti. "I Colleghi". LO SCIOPERO DEI MINATORI Nonostante l'ingiunzione della Coi to Federale dello Stato .ii Indiana 100 mila minatori di diversi Stati del l'Unione si sono messi in isciopero co 1.0 corrente mese. Il Governo si è preparato a proteg gere i non unionisti che vogliono ri manere al lavoro. Morti Reggiment ili fanteria sono pronti a muoversi a un cenno delle autorità, mentre 1 polizia è già ,;i luoghi dell sciopero. La "Follia" di New York e la morie del Conte Di Cellere Crediamo opportuno riportare il necrologio della Follia di New York, scritto da persona che conosce molto lanutamente il lavoro paziente, attivi ed intelligente fatto dal defunto Ani fasciatore Conte Macchi di Cellere in favore d'ltalia e che suona monito per gli sciacalli d'ltalia e d'Ami i iea, i inali ultimi neanche dopo morto han no saputo avere rispetto delle tombe: "In Washington, lunedì 20 Ottobre U CONTE VINCENZO MACCHI DI CELLERE —ambasciatore d'ltalia presso il Go verno degli Stati Uniti moriva, nvp ravvisa mente, nell'Emergency Ho spital, dove lo si era trasportato d'ur genza per un'operazione chirurgica, inche prima che questa si potesse e seguire. Rappresentava l'ltalia, fra noi, dal Movembre 1913. Godette immutata l'amicizia personale del Presidente lella Repubblica, che in varie cir costanze e, massime all'ora del primo riaggio per la Conferenza della Pace n Parigi si piacque di addimostrai - jlisi in modo segnalato, al punto (e :'è testimoni, oculari, pronti ad atte starlo) da ordinare (allorché, gli seri ai della ignobile greppia Nittiana capitanati dal foglio del fu Costanzo Hhauvet, orchestrarono, d'accordo con Palazzo Braschi, la indegria campa gna, che tutti sanno) da ordinare, di ciamo, all'Ambasciatore Americane iresso il Quirinale di recarsi alla Con sulta e dichiarare, ufficialmente, che 1 Conte Macchi di Cellere era sempre stato e, tuttavia, era "persona grata" anzi "gratissima" tanto al Di 3artimento di Stato quanto al Presi lente Wilson. E l'ufficiosa "Stefani' «legrafava qui il contrario!.... Nell'anno della nostra neutralità e lei Russefruenti della guerra, iniziati! 1 Maggio 1915 e chiusa il Novembre 1918, l'opera sua fu di una gravità e li una responsabilità, che le parole lon sanno adeguatamente valutare Kgli ebbe, sempre, preciesa e chiarj a visione di ciò che necessitava ir luesiu paese per disporre i circoli uf iciali e l'opinione pubblica in nostre avore, per illuminare e governanti e nasse intorno alla nostra politica el )ace e di guerra, per guadagnare al a nostra causa aderenze e simpatie ìon inferiori a quelle, che la propa fanda inglese e francese era bus (anelo a denari riuscita anche ne >eriodi più foschi per le due nazion alleate" a suscitare e mantenere. St fatti non risposero in parte all'in enzione e al volere, non sua e la col >a: bensì eiella pidocchiosa tirchieria lella cieca incoscienza, della stupen la inettitudine governativa, che o noi iscoltava o negava i fondi oaimpone ■a direttive sbagliate e coadiutori im lossibili Fu, dunque, il .Cireneo del e colpe altrui e, solamente, il sensi lella disciplina in lui fortissimo i nalterahile lo indusse a eroico si enzio, mentre brucianelo i vaseell gli sarebbe stato facile respinger! ;li iniqui attacchi e dimostrare chi iè per opere nè per omissioni la sui izione diplomatica meritava la me ionia censura e che se errori s'erani ommessi questi risalivano non a lui ila a chi da Roma guidava li larcà e teneva il mestolo. E falsp falsissimo è che egl bbia tenuto all'oscuro il Ministeri )rlando riguardo le ielee del Presiden e Wilson »ul problema adriatico e si i'iume. Se, verrà giorno, che te Egrammi e certe note informative onosciute da chi, per ragioni di uf icio e eli propaganda, gli prestò ope a devota e preziosa escano ali: uce, apparirà, in limpidezza nieridia ia, che i guastafeste furono Sua Ec ellenza Vittorio Emanuele Orlando suoi consiglieri, i quali vissero nesi e mesi colla testa nel sacc perando in un miracolo cioè 1 conversione" di Wilson all'ultim ra come la donnetta spera nel fa iioso terno, che le assicuri ricchezz felicità. Ahimè, i miracoli non usano più pecialmcnte in politica estera: ma s isassero ancora, miracolo dovrebb hiamarsi ciò che il Conte Macchi il Veliere ottenne da quest'America i atto di grano, eli carbone, di ferre l'acciaio edi trasporti per l'ltalia •"u un lavoro assorbente e febbrile - ingoscioso e ingrato d'ogni giorn , pressoché, d'ogni ora, che urtavi ontro le restrizioni e perchè noi Urlo? contro la scarsa buona vo ontà del "Food Boards" e degl Shipping Boards" e degli altri "Bo irds" consimili: eppure esso fu con lotto con tanta sagacia e tanto tatti giungendo, perfino, in casi estremi illa White House da apparire (ri letiamo la parola) un vero miracolo Vd esempio, malgrado la quasi im lossibilità di trovare e noleggiar mi 'i, l'Alto Commissarioto spedì, in ui 010 mese cioè lo scorso Settembri ai porti d'ltalia Trecentocinquan amila Tonnellate di Carbone, e altri ipedizioni di centinaia di migliaia se ruiranno, regolarmente, per l'alimen o delle nostre industrie e dei nostr raffici. Nel richiamo di lui dal posto d Washington che, per la cinica in ciustiziu dell'atto, sollevò lo sdiirno i e proteste anche eli chi, prima, noi ;li era amico o era indifferente noi •, dunque, da ricercare la punizioni lei funzionario addimostratosi in ori Ufficili inferiore alla carica e colpe •ole di negligenza o di imprevidenza 'so: vi entrano, invece, meschine con siderazioni personali del Capo del Ga ..inetto (a cui tutti coloro che si eli Fa quel che devi, avvenga che può*. Abbonamento Annuo $ 2.00 Una Copia 3 Sold ci vario o si credevano devoti all'ono revole Sonn-ino appaiono quel cì'.-i è la Pezzuola rossa pel toro .-guinzaglia to nell'arena... ) e v entra, infine, la bass* furberia di sacrificare alla na . one un "capro espiatorio" onde co pire i falli proprii e 1 attenuare le pro prie codarde rinuncie. Noi, così, rivendichiamo al defun to Ambasciatore la benemerenza, a cai egli più teneva negatagli dal politicastro, ex disfatti sta, che sgo verna l'ltalia, ma acquistata, tra lot ti e affanni diuturni, di cui il pub blico nè meno imagina e l'estensione ela portata, servendo con fedeltà, •un abnegazione e con vero intellet to d'amore finché la morte lo col se ai maggiori e urgenti interessi lella patria. E questa rivendicazione è la pili Della corona, che possa appendersi al a s.ua bara lacrimata e che nè volger li tempi nè malizia di piccoli 'uomini varranno ad appassir mai." * v * Il Segretario di Stato Lansing in aiava al Senatore Tommaso Tittoni, Ministro degli Affari Esteri, il se guente telegramma: "Mi affretto ad inviarle .incere sonrioglianze per l'immatura morte iel Conte Macchi di Cellere Amba sciatole Italiano pi-esso questo govcr -10. ' La sua perdita sarà sentita molto jrofondamente in tutto il paese non solo per le alte qualità personali e la ■'conosciuta amicizia per il popolo de ?li Stati Uniti, ma anche per il raro atto e giudizio che dimostrò sempre ielle sue relazioni ufficiali. Era un ionio che io stimai al più alto grado ;d in cui ebbi piena.e completa fidu cia. Le sue ottime qualità lo rende vano oltremodo adatto a mantenere a cordiale amicizia, che unisce i no stri due paesi" ♦ * * ALTRI TELEGRAMMI DI SIMPATIA di Cellere Italia» Rovai Ernliù»y Washington, i>. C. Loggia Pittsburgh Numero 74 Or line Figli d'ltalia Stato eli Pennsyl rania, sommamente addolorata e di piaciuta inaspettata ed immatura lerdita Integerrimo, Illustre, Imma olato e Degno Rappresentante No tra Italia, invia a Lei, così duramen e colpita nello affetto più sacro, sen ite, vivissime condoglianze. Il Venerabile, Nicola Caruso 611 E. Rairoad Ave, Verona, Pa. Risposta. 4icola Caruso, 611 E. Railroad Ave Verona, Pa. Grazie suo telegramma condoglian e. Pregola esprimere miei ringrazia ilenti Pittsburg N. 74 per sen iinenti simpatia espressimi. Contessa Cellere. ♦ * ♦ La loggia Cittadini Italo-Americani 4. 224 di Steelton, Pa., inviava, alla Contessa di Cellere, il seguente tele :ramma: "Componenti loggia Cittadini Italo- Vtnericani N. 224 0. F. d'l. appresa riste notizia esprimono loro immenso lolore perdita immatura Suo illustre onsorte inviano a Lei sentite condo glianze. Gennaro Nigro, Venerabile La Contessa Macchi di Cellere ri pondeva così: Gennaro Nigro Farrisburg, Pa. "Ringraziola insieme a tutti i com lonenti loggia Cittadini per telegram mi condoglianze." * * * USPOSTA DELLA CONTESSA DI CELLERE ALLA LOGGIA MARIO RAPISARDI Chas. Di Mambro, 810 S. Warnock st., Phila., Pa. Grazie sentimenti simpatia espres imi nel mio lutto, da membri Loggia lario Rapisardi. Contessa Cellere." La condanna di Pietro Pieri Il signor L. Bruni, segretario del 'omitato locale di difesa prò' Pieri e iobba, ci manda un comunicato circa a condanna di Pietro Pieri, che sa ebbe stata imposta a tamburo bat ente, sebbene l'avvocato di difesa a esse insistito per un rinvio della ausa di almeno 48 ore, onde dare la pportunità a tutti i testimoni de) di carico di poter intervenire. Lo spazio tiranno ci impedisce di iubblicare il comunicato. Pietro Pieri è stato condannato a 2 mesi di reclusione, ma Bobba fu irosciolto dall'accusa. L'avvocato Roberton della procura istrettuale impressionò i giurati <".f --e imando, che se Pieri fosse stato nesso a piede libero la vita del Pre ndente sarebbe .-tata sempre in pe icolo. bod'anz ù'zaffiro AGENZIA DI NAVIGAZIONE ' VAGLIA POSTALI E TELEGRAFICI al maggior cambio dei giorno Depositi e rimborsi presso le Regie Cassè Postali ili Risparmio Italiane GROSSERIA ITALIANA 31 2 So. 7th St. Re*diny, Pa. "I do not hide from myself the gra ve responsibilities connected with the mission entrusted to me. The Adria tic problem deeply moved the Italian' people and rightly 3u. Its protracted discussion has hindeied, as a conse quence, that process of mutual under standing between America and Italy which was increasing as a natural re sult of the war conducted together a gainst the Central Empires. "America, because she has become I such a decisive element in this con-' troversy, has been worked upon by an intense propaganda, certainly not j to our advantage. "My policy, therefore, is clearly laid down to promote an intimate j knowledge between the two peoples. | The Americans already know the Ita- 1 Man people as magnificent sober wor-j kers. They need to appreciate also j Italian culture and social evolution, j springing from Jthe ancient trunk of Italy's noble traditions. "America needs to be put in a posi tion to measure more exactly Italy as an essential element in the future European settlement. She needs also to persuade herself that Italy, despite the present grave situation and the difficulties conunon to all nations par ticipating in the war, is among who have the elements to overcome the crisis sooner because of the soli darity of her economic structure and also because of the strength coming from her peoples' capacity for work. "On their side the Italians must be prepared better to feel and "under stand the dignity and greatness exist ing in the principles of morality and , wh.ch make thr ideal side of the American nation, forming Amer ica's strength, as much as, or 'even more than, her immense property. "It was not by chance that from America came the great idea to found the Society of Nations, which gained for President Wilson such unanimous! agreement, approval and encorage ment. This great historical conception could not have had as its champion the President of the United States if the war had not hastened the situa tion, which was already developing in America, obliging her to abandon her isolation. Already between the young and powerful democracy across the ocean and the old Continent an econ omic and political solidarity has been created which nothing can destroy. "It would be of the gravest injury to Italy if she should absent herself from this anion or if she participated in it inadequately. To prevent this and guide the policy of my country in the right direction I will consecrate all my forces, supported by my great love for Italy and the affection and admiration I feel for America. "Nothing would be so welcome to me as to see America and Italy, unit ed in close and sincere friendship pro ceeding together towards the material and moral reconstruction of suffering humanity."