La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, September 27, 1919, Image 1

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    PUBLISHED AND DISTRIBUTED UNFÌPR PVDHIIT W ..
• PER«,rN^ 5„o AUTHORiZED BY TRE ACT OFOCTOBER 6. 1917, ON FILE AT THE POST OFP.CE DE PHILADELPHIA, PA, BY OBDER OP THE PRESIDENY, A. S. BURLESON, POSTM ASTEE <;E*
LA LIBERA BARALA
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore
1626 So. Broad Street
ANNO 11. - Numero 38
ASPROMONTE 0 MENTANA?
In obbedienza alla ferma e de
cisa volontà della feroce masna
da dei banchieri internazionali
il Presidente Wilson, che fors<
ancora si illude di essere ur
grand'uomo, si era assunto i
compito antipaticissimo di strap
pare ad ogni costo Fiume all'l
talia, per assegnarla ai Jugo-Sla
vi.
E ciò, malgrado il famoso de
calogo, precipitato oramai nei
mare del ridicolo, che predica il
rispetto per l'autodecisione dei
popoli.
Durano da dieci mesi le labo
riose trattative, ma il nostro vi
talissimo problema adriatico non
ha fatto un solo passo innanzi,
e tutti i compromessi più o me
no sibillini, più o meno accetta
bili, più o meno ingegnosi son
caduti dinanzi alla pervicacia di
Wilson che non i santi ideali d'l
talia vorrebbe soddisfatti, ma
piuttosto appagato il suo senile
amor proprio e il suo cieco e smi
surato orgoglio che, nelle ebbrez
ze dei facili trionfi, gli fecero
perdere la testa e l'equilibrio, fa
cendogli sognare un'immortali
tà che ogni giorno svanisce come
polvere al vento.
Gli armeggìi, le frodi, gli in
trighi troppo a lungo protrattisi,
stavano per culminare in un epi
logo disastroso, per cui la nostra
dignità nazionale sarebbe stata
crudelmente ferita e i nostri sa
crifici sarebbero rimasti sterili
ed infecondi.
Ma per fortuna vegliava il Ge
nio tutelare della patria, la cui
grande anima non voleva a nes
sun costo piegarsi al baratro ne
fando. E così Gabriele D'Annun
zio, con l'invitta sua spada, ha
reciso il nodo gordiano, e, procla
mando l'annessione di Fiume al
l'ltalia, dopo averla occupata coi
suoi volontarii, ha gettato lo
scompiglio tra i mercanti della
conferenza, ignobili baratieri di
città, di province e di sterminate
regioni.
E questi baratieri che assi
stettero impotenti all'occupazio
ne di Budapest, da parte dell'e
sercito rumeno, occupazione che
costituiva niente altro che una
violenta conquista, fanno oggi la
voce grossa al cospetto d'una ge
sta leggendaria che è una santa
rivendicazione e minacciano il fi
nimondo contro D'Annunzio e i
suoi generosi seguaci.
Perfino il Governo italiano, fe
dele sempre alla sua politica im
belle e servile, ossessionato dal
desiderio di calmare le bollenti
ire degli alleati, si scalmana a
gridare che agirà col massimo
rigore e che gli "ammutinati" e
i "sediziosi" saranno puniti col
massimo rigore.
Cosa facile a strombazzarsi,:
ma di difficilissima attuazione!..!
Poiché l'esercito che ha occupa- j
to la gemma del Quarnero e la
stessa popolazione della città fe
delissima, sono disposti piutto
sto ad immolarsi sulle fumanti
rovine, anziché cedere di fronte
all'iniqua imposizione dei signo
ri alleati, nostri acerrimi nemici ; j
e Gabriele D'Annunzio, l'uomo
dalla tempra adamantina, che è
mosso da uno sconfinato amore
per la patria, ha fatto una di
chiarazione eloquentissima : So
no venuto a Fiume per morire!
All'indomani del fatto epico e
leggendario, i parassiti della
Conferenza, lividi di terrore di
nanzi alla solennità dell'evento,
dichiararono di disinteressarse
ne, considerandolo un episodio di
ordine interno, e che spettava
qundi all'ltalia di porvi rimedio,
riserbandosi, dal canto loro, di
intervenire, solo quando l'ltalia
si fosse rivelata impotente a
fronteggiare la situazione.
Sembrerebbe quindi di essere
alla vigilia della ripetizione di
una nuova onta.
Aspromonte o Mentana?
Aspromonte, se l'iniquo inca
rico di ridurre, colla fame o col
piombo, i generosi ribelli venisse
assunto dall'ltalia, che supina
mente ligia alle altrui inique im
posizioni, si addosserebbe la re
sponsabilità tremenda di una
nuova lotta fratricida. Mentana,
se si dovesse giungere quod
dii avertant all'intervento del
l'odiatissimo straniero.
Ma noi nutriamo fiducia che
questa volta non si avrà né A
spromonte né Mentana, perchè
l'audace impresa di D'Annunzio
è troppo bella, è troppo santa, è
troppo luminosa per essere con
dannata all'insuccesso. Questa
volta avremo invece l'apoteosi
sul Campidoglio del poeta-guer
riero che col gesto sublime, ha
saputo spezzare la potente coali-
ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER
WITH THE LARGEST CIRCULATION
AVANTI SEMPRE, CO INI L_ A FIACCOLA IIM RUGfSIO "d
"Kntered a* second-class matter Aprii 19,1918, at the post office at Fhiladelphia, Pa., under the Act of March 3. 1879".
- zione ordita ai nostri danni, che
- J altrimenti ci avrebbe costretti
, alle più vergognose rinunzie.
Non avremo Aspromonte per
chè Fiume è l'ardente spasimo
di tutti gli italiani e, malgrado le
forsennate minacce di Nitti, il
nostro esercito si rifiuterà di a
gire contro un pugno di prodi,
jche portano seco le simpatie, i
voti, gli entusiasmi di tutto il no
stro popolo.
E non avremo neppure Menta
na! Che se gli alleati, nel loro
cieco ed insanabile orgoglio, vo
; lessero accingersi alla nefasta i
=____
I ===== I •=
Ordine F"ig!i d'ltalia in America
COMUNiCAZiONi DELLA GRANDE LOGGIA
DELLO STATO DI PENNLYLVANIA
APPELLO DEL GRANDE
VENERABILE AI FRATELLI
DELL'ORDINE.
; Sono in isciopero in Philadel
phia varie categorie di la voi;; to
ri : sarti dell'Amalgamateti Clo
thing Workers of America, sar
ti appartenenti alla Journeymen
Tailor Union, barbieri della In
dependent Journeymen Barber
j Association, e falegnami che la
voravano alla fattoria di Burt
Brothers facenti parte della lo
cale italiana N. 1050. Dato l'al
to costo della vita, altri scioperi
potranno essere dichiarati in
I questa città e fuori di essa,
i Mi pregio ricordare ai fratelli
dell'Ordine dei Figli d'ltalia che,
Iper quello spirito di solidarietà
j che deve esistere tra la massa
'degli associati e per disposizioni
j delle nostre leggi da essi accet
tate, è assolutamente proibito ad
jogni socio di fare opera di cru-
I miraggio. I contravventori sa
ranno chiamati a rispondere del
le loro azioni davanti ai Comita
ti Arbitri.
La missione dell'Ordine dei
| Figli d'ltalia, circa la questione
tra capitale e lavoro, è ben pre
jcisa e definita. Noi che ci siamo
j imposto il programma di redi
\ mere la massa rivendicando ad
; essa i suoi diritti nei campi e nel
jle officine, non dobbiamo tradire
ji nostri fratelli, i nostri conna
zionali, i nostri compagni di la
voro a qualsiasi nazione essi ap
partengono.
Pur riconoscendo che in una
lotta veramente santa, quai'è
quella della difesa di sè stessi,
non vi dovrebbero essere sugge
rimenti, io credo utile richiama
re l'attenzione dei fratelli del
l'Ordine Figli d'ltalia perchè non
contravvengano alle disposizioni
dell'art. 761 delle nostre Leggi
generali.
(ìiuseppe Di Silvestro
GRANDE VEN.
COMMISSIONE FONDO
UNICO MORTUARIO.
Domenica scorsa 21 settembre
si tenne la prima seduta genera
le della Commissione F. U. M.
come fu ricostituita nella Gran
de Convenzione di Scranton.
Fra le deliberazioni più impor
tanti da essa prese sono le se
guenti :
Le logge che han pagato le in
tere quote di mortalità dei me
si di ottobre o novembre 1918,
saranno rimborsate delle quote
di quei fratelli che non le paga
rono e che furono radiati per
morosità, dal mese di novembre
1918 a tutto il 30 aprile 1919.
Circa il pagamento del bene
ficio mortuario agli eredi dei fra
telli morti in guerra, la Commis- :
sione confermò la decisione pre
cedente, che si paghi cioè dopo
la esibizione della Lettera di !
Amministrazione della Corte.
Fu ugualmente confermato
che la seduta generale della Com
missione abbia luogo ogni tre
mesi e ogni quindici giorni la se
duta ordinaria della Commissio
ine Esecutiva.
Le garanzie per gli Ufficiali
sono state aumentate come se- !
gue: per il tesoriere $10.000.00,
per il persidente, segretario ed
assistente segretario (ove vi sia'
bisogno di quest'ultimo) dollari
5000.00, curatore ed amanuense
$2000.00.
L' amministrazione dell'attua
le Commissione è così composta:
presidente, farmacista Nicola
Albanese tesoriere, avvocato
Thomas S. Russo curatore,
Nicolò Dragotto.
PHILADELPHIA, PA., 27 SETTEMBRE, 1919
strafe expedition, si ricordino, e
|se lo ricordino specialmente i
1 Francesi i quali, dopo la vittoria, !
si sono abbeverati nelle acque
| del Lete, che sarà necessario '
per essi un contingente ben più
forte e numeroso di quello della
! Marna, perchè dietro gli animosi!
, volcntarii di Fiume, vigila pron- !
to un esercito di cinque milioni, 1
retto a tutte le fatiche, a tutti i I
! sacrifici, veterano glorioso di \
cento battaglie ; vigila una flot- '
ta audacissima, la "Grande Si- j
lenziosa" che nella lunga guerra
ha dato mille prove di indomito
! ardimento; ed a rincalzo di que- J
sti potentissimi fattori, attende. 1 ]
pieno di fremiti, un popolo di ,
quaranta milioni, insofferente di 1
qualsiasi prepotenza.
Ecco perchè noi non vogliamo I
ORFANOTROFIO
I E RICOVERO.
A beneficio dell'Orfanotrofio e
Ricovero sono pervenute la set
' timana scorsa le seguenti offer
i- * e:
Loggia Giordano Bruno N.
_ 875 SB.OO Amordi Patria N.
577 $5.00 Giulio Cesare Ca
pace io N. 140 sll Roma N.
713 SSO Roma dei Cesari N.
t 188 $23 Alessandro La Mar
mora N. 730 sls Corona d'l
talia N. 807 $65 I Vespri N.
i 703 $7.00 Nuova Camillo
Benso di Cavour N. 874 sl9
La Vittoria N. 731 sls Conte
; di Torino N. 850 $52.75 Ell
vvood City N. 608 $37.11.
ì PER FIUME ITALIANA.
Nella sua ultima seduta la log
gia Fratelli Cairoli N. 286 di
j Ridgway, riaffermando i diritti
dell'ltalia su Fiume, delibeiava
spedire i seguenti telegrammi ai
senatori Knox e Penro
se:
"Hon. li. C. Lodge, U. S. Senate,
1 Washington, D. C.
5 "The hundred members of the
~ Lodge 286 Order Sons of Italy
3 in America of Ridgway, Pa. con- 1
" sider Senate true legitimate ex
' pcnent americanism which me-!
" ans defense right and justice in
2 the name of Italy sacrifices in
* the war, do your best to secure
" and unite Fiume to Italy.
"J. M. De Panfilis, Ven."
! "Hon. C. Knox, IJ. S. Senate,
Washington, D. C.
, "Lodge N. 286 Order Sons of
- Italy in America, Ridgway, Pa.,
- strong of hundred members, ali !
- of which american citizens, send
i their greetings and apprecia
i tions of your statesmaulike stand
i in behalf of the proposition of
giving Fiume to Italy.
"J. M. De Panfilis, Ven."
. "Hon. Boies Penrose, U. S. Sen.,
Washington, D. C.
"Lodge N. 286 Sons of Italy
; in America of Ridgway, Pa., con
■ jsisting of hundred members ali
-of which american citizens,
. recommend to your Honor to do
your best in order that no inter
national robbery be committed
■ ; a gai just itali a n interests o'n the
- Adriatic. The Fiume questions
is a question of honor to Italy j
■ and we are ready to defend it
■ also by sacrificing our lives.
, "J. M. De Panfilis, Ven."
COMMEMORAZIONE
, DEL XX SETTEMBRE.
1 ; Sabato scorso la loggia XX
Settembre N. 265 di Philadel
phia commemorò l'anniversario!
della liberazione di Roma.
■ | Principale oratore della ceri
monia fu il segretario della com
; missione del F. U. M. fratello
i | Giovanni Torchio, che venne ri
petutamente e calorosamente ap
i plaudito.
j Parlarono anche : il segretario
i; archivista della XX Settembre,
■ fratello Rodolfo De Pasquale, in
qualità di chairman, e tra i rap
presentanti di altre logge l'ora
i tore della Libertà e Pensiero di
■ Manayunk, fratello Francesco.
. Pellicciotti, e il venerabile della,
I Luigi Vanvitelli di Philadelphia,
i fratello Luigi Cioffi, il quale s'in- 1
i trattenne anche dell'Ordine, fa
; cendo rilevare il cammino da es
so fatto per opera del Grande
. Venerabile Giuseppe Di Silve
: stro.
i Alla riunione, che fu allietata
) da una buona orchestrina e du
, rante la quale furono cantate
canzonette e romanze dal vene
prestar fede alle notizie tenden- •
jziose di certa stampa che ci de-
I scrive i cannoni della flotta al
j leata minacciosamente puntati ;
j contro Fiume e pronti a far
fuoco per ridurla ad un cumolo i
di rovine, non appena spirate le
. ventiquattro ore dell'ultimatum.
L'ltalia troppo a lungo ha da
to prova di una pazienza vera
mente francescana. Ma anche la ;
pazienza d'ltalia ha i suoi limiti,
e se essa, stanca e nauseata, do
vesse nuovamente volgere verso I
l'Europa Orientale la prora della
propria politica, la colpa di que- j
sto passo fatale, minacciante la
pace del mondo, spetterebbe e
sclusivamente alla Francia, al
l'lnghilterra e all'America.
LA LIBERA PAROLA.
inerabile Matteo Manno e dal fra
jtello Carmine lacampo, assiste
j vano tutti i soci della loggia.
[ Agli intervenuti furono offer
ti rinfreschi e la riunione si
sciolse a tarda ora, inneggiando
si all'ltalia.
FONDO UNICO MORTUARIO.
PAGAMENTO DI SUSSIDII.
. j Travaglini Fiorentino di anni
28, della loggia G. Marconi No.
165, residente in Phila, iscritto
. al F. U. M. il 30 dicembre 1916,
i morto il 29 settembre 1918 al
- fronte in Francia S4OO
Lacava M. Domenica di anni
49, resid. in Pattojj, moglie del
fratello Lacava Vincenzo, della
loggia Frat. Italiana N. 310, i
scritto al F. U. M. l'l 1 ottobre
1916, morta il 29 agosto 1919 di
male cardiaco S2OO.
Persimone Gabriele di anni
24, della loggia R. Bonghi No.
543, residente in Ambler, iscrit
to al F. U. M. il 26 giugno 1918,
morto il 16 agosto 1919 di tu
bercolosi. S4OO.
Damiani Angelo di anni 32,
della loggia R. Bonghi numero
543, residente in Ambler, iscrit
to al F. U. M. ni ottobre 1916
morto il 28 agosto 1919 di tu
bercolosi S4OO.
i Di Rocco Giuseppe di anni 24
'della loggia G. Galilei N. 560,
residente in Phila, iscritto al F.
jU. M. il 15 dicembre 1916, mor
to il 5 agosto 1919 di meningite
.S4OO.
De Vecchis Filippo di anni 29,
Ideila loggia G. Cesare N. 612 re
sidente in Phila, iscritto al F. U.
: M. il 13 dicembre 1916, morto il
12 ottobre 1918 al fronte in Fran
' eia S4OO.
Mauro Vincenzo di anni 60,
della loggia F. N. Sauro N. 617,
residente in Phila, iscritto al F.
U. M. il 30 dicembre 1916, mor
to il 25 luglio 1919 di miocardite
S4OO.
Varanese Luigi di anni 29 del
la loggia G. Baccelli N. 687, re
sidente in W. Chester, iscritto al
F. U. M. il 15 marzo 1917, mor
to il 14 ottobre 1918 al fronte in
Francia S4OO.
Noccioli Rosina di anni 33, re
cidente in Carniege, moglie del
fratello Noccioli Eulogio della
loggia, Roma N. 713, iscritto al
F. U. M. il 2 maggio 1918, morta
il 21 agosto 1919 di polmonite
S2OO.
| Sonsini Virginia di anni 26,
residente in ,Phila, moglie del
fratello Sonsini Gennaro, della
loggia C. Altobelli N. 719, iscrit
to al F. U. M. il 17 giugno 1917,
| morta il 6 marzo 1919 di polmo
nite S2OO.
Gervasi Ferdinando di anni
42, della loggia Enrico Toti N.
726, residente in Phila, iscritto
al F. U. M. il 4 giugno 1917, mor
to il 14 giugno 1919 di tuberco
losi S4OO.
Bevacqua Tommaso di anni 37
della loggia G. Nicotera N. 749,
residente in Dunmore, iscritto al
F. U. M. l'B aprile 1919, morto
il 10 agosto 1919 per infortunio
sul lavoro S4OO.
Semenza Carmela di anni 51,
residente in Old Forge, moglie
del fratello Semenza Giuseppe,
della loggia Gloria N. 815, iscrit
to al F. U. M. il 13 maggio 1918,
morta il 20 agosto 1919 di pol
monite S4OO.
La Mantia Agostino di anni
,37, della loggia Con. di Torino
N. 850, residente in Braddock,
| iscritto al F. U. M. il 10 luglio
11918, morto il 18 agosto 1919
I assassinato S4OO.
- Totale benefici $4700.
La "baldracca" di Philadelphia ha stancato
gli stessi suoi componenti
Essa non differisce dai foglietti-ricatto stampati,
per il passato, da "sciosciammocca"
Un componente la famiglia
della "baldracca" di Phiiadel
iphia, che da oltre un mese sta
conducendo una campagna deni
gratrice contro il nostro diretto
re, avrebbe detto ad alcuni pro
fessionisti italo-americani che
"la lotta bassa e volgare ha an
noiato gli stessi nemici del colpi
to c che il giornale si sta degra
; dando, essendo diventato uguale
a quei foglietti, dalle piccole po
ste, che vedevano la luce sotto la
direzione del sicario", il quale li
stampava, saltuariamente, a sco
po di ricatto. Da notarsi fra i
jpersonaggi più eminenti presi di
: mira: un medico defunto in Ita
lia che il sicario avrebbe voluto
difendere contro certe dicerie
mediante un prestito di 25 dol
' lari ; il Rev. Di Benedetto, che lo
fece arrestare per un ricatto
che il sicario voleva perpetrare
dentro il santuario di una chie
sa; un medico vivente in Phila
delphia che il sicario avrebbe
voluto difendere in corte, tra
dendo un suo amico barbiere, con
testimonianza falsa, pagata.
LTn altro componente la fami
glia della "baldracca", se le in
formazioni sono esatte, avrebbe i
minacciato di lasciare il suo po
sto se la campagna di denigra
zione fosse continuata.
Infatti, la "baldracca", per o
pera di un sicario prezzolato, che,
nel passato, in diverse occasioni,
aveva attaccato i suoi attuali pa
droni e mandanti, non sta fac'en-i
do altro che ripetere quotidiana
mente insinuazioni, inventando
cose e fatti, senza mai suffra
galli da prove, per far colpo fra:
la massa di coloro che non lo co- ;
noscono. Ma i vecchi coloni,,
quelli che di lui sanno le ge
sta, anche se avversarli del no
stro direttore, vanno ripetendo:
"non è un immorale ed un diso
nesto che può combattere Giù- !
seppe Di Silvestro." Questo lo
sanno anche i suoi attuali padro
ni e mandanti, come sanno al
tresì che per il passato furono
anch'essi attaccati dal sicario.
Ma che volete? Oggi il sicario,
che dà la prezzolata opera sua a
chi meglio lo paga, è necessario
e lo si tiene; domani, quando
non sarà più necessario, lo si li
cezierà.
Non è vero, "sciosciammoc-1
ca?", Anche tu sei stato sempre
di questo parere.
* * *
Il sicario va dicendo che egli
ricorrerà anche alla calunnia pur
di sfogarsi contro il nostro di
rettore; e non si accorge, il mi
serabile, che i suoi strali si in
frangono prima che possano col
pire e le simpatie a Giuseppe Di '
Silvestro aumentano di giorno in
giorno, nello stesso modo in cui
le proteste contro di lui e il fac
cendiere coloniale si moltiplica
no.
Chi sa se gli ululati partenti
dalla immensa folla che gre
miva la Beneficenza Hall una
sera della settimana scorsa arri
varono fino alla sede della "bal
dracca"! Chi sa se il sicario e il
faccendiere accetterebbero una
nostra timida proposta, quella
cioè di presentarsi essi ed il no
stro direttore davanti al grande
pubblico a dar contezza ciascuno
delle proprie azioni! Chi sa se il
miserabile sicario e il faccendie
re prenderanno visione di questa
nostra umile proposta e se han
no mai preso in considerazione le
diverse smentite alle loro insi
nuazioni !
Noi siamo abituati a polemiz
zare a base di fatti e di prove e
non di insinuazioni e calunnie, le
quali, presto o tardi, si ritorcono
contro coloro che le fanno. Con
le insinuazioni e le calunnie non
si redimono le colonie, anche se
noi aiutassimo i redentori nella
impresa. I ladri delle banche re
steranno sempre tali, con tutte
le difese che potessero far loro
i sicarii. La redenzione delle co
lonie non può essere opera di chi
fino ad oggi le ha tenute nel più
basso livello inorale, depredando
ne i suoi costituenti, quando e
rano in vita e dopo morti. Non,
far ridere, sciosciammocca, quan
do dici che la "baldracca" vuol
redimere gl'italiani.
Con la difesa dei "Dolfinger" e
dei Kirshbaum ; con gli avvisi
contro i] bolshevismo italiano pa- ;
gato saporitamente; con i 5 dol
lari che ti pagavano quotidiana
mente per la traduzione delle po
che righe di insulti al giorno,
non si redimono le colonie. Inve
ce si sfruttano moralmente e si
mettono in cattiva luce nell'am
biente indigeno.
* * *
Quando il sicario dice che es
so, non egli, poteva essere il pos
sibile successore del nostro di
rettore nell'Ordine dei Figli d'l
talia, fa ridere di compassione
nella sua tomba anche la bene
dett'anima del Dr. D'Aloia. Se
non lo vollero sentire neanche !
gl'lndipendenti quando vi rien
trò la seconda volta per salire in
alto loco! Allora, mentre ci fa
ceva l'amico ed implorava di vo
ler rientrare nell'Ordine regola- 1
re, del quale aveva attaccato l'ai- j
loia Venerabile Supremo Dr. V. .
Buffa, che non volle subire il ri- i
catto di un avviso impostogli e il 1
Dr. A. Marsico che non gli paga- !
va l'abbonamento al fcgì.o ric.il> ,
to mai chiesto; in quel tenì]X), i
dicevamo, scriveva a destra ed a <
sinistra, raccomandando la sua '
candidatura, "ai vecchi amici", 1
ed ammonendo che il Dr. D'Alo- ]
ia era troppo amico del signor :
Giuseppe Di Silvestro e non a- i
vrebbe dovuto essere eletto a 1
Grande Venerabile. Sii sincero e j
veritiero una volta, miserabile!
sicario, e riconosci che l'Ordine i
Indipendente relegò il tuo nome 1 )
nel luogo comune dei syoi uffì- v
ci alle 11 strade in Christian. ij
** * L
Un vecchio proverbio dice, '
"che l'uomo propone e dio dispo- 5
ne." Nel caso nostro dobbiamo *
dire "che noi proponiamo e lo 1
spazio dispone." Siamo costretti,'
perciò a rimandare ai prossimi 1
numeri quanto promettemmo fn '
quello scorso ed altro materiale j
che era pronto per questa volta. 1
Però non possiamo far passare
inosservata qualche ecsetta aliali
quale il sicario ha data una gran- j
de importanza.
Il giornalista dalle "piccole po
ste", che frequentò la terza ele
mentare nella scuola di "Rocca
cannuccia", è abituato ad ingran
dire e falsare le cose conferendo
ad esse l'autenticità del 4.0 po- 1
te re.
Per esempio, ùal balcone di un .
quartiere politico gli fanno un
cenno significativo, come per dir
gli "tu .sei un salame" ed esso, 1 '
non egli, invece di mostrarsi co-!,
raggioso e chiedere spiegazioni a ,
chi lo aveva apostrofato col cen- «
no, ricorre alle colenne della "bai- 1
dracca" e racconta al pubblico la (
umiliazione subita. Così per la f
pretesa minaccia del nostro di- c
rettore ad un ragazzo settenne.
Vigliacco due volte |
Hai fatto diventare ignorante ! '
ed incosciente un certo Marasco .
col fargli dire sulla "baldracca"
che il "signor Giuseppe Di Silve- ■
stro smentisce l'incidente elet- '
totale avvenuto." j',
Vigliacco due volte e ciuco; j<
dov'è che abbiamo smentito l'in- ;
cidente elettorale avvenuto? Non 1
è invece verissimo che noi l'ab- i
biamo ammesso con queste paro- \
le : "In uno scambio di parole, *
alla presenza di una ventina d'in
teressati dei due partiti politici,!
tra il nostro direttore e un can-1
didato di divisione, si vede la mi
naccia, e col bastone, di Giusep- 1
pe Di Silvestro contro un ragaz-1
io settenne." |
Ah, come sei falsario, prezzo
lassimo sicario ! Noi ammet- i
temmo l'avvenuto incidente co-|
me qualsiasi analfabeta, del si- i
cario però più intelligente, può i 1
leggere dalle righe che riportia- i \
mo, ma smentimmo e smentia-i,
mo la versione della "baldracca". ,
Z EXTRA! Z
RISPARMIATE MONETAI
Se farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio
P. LA BOCCETTA
901-903-905 So. Bth STREET*. PHILADELPHIA, P*.
ove troverete specialità' per übiti da farsi su misura. Abiti di battesimo,
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Una Copia 3 Sold*
| I fatti si svolsero come dicono
1 firmatari della seguente dichia
razione, uno dei quali america
no:
Phila., Pa., 23 Sett. 1919
Nel pomeriggio di martedì', 16
corrente mele, giorno delle elezioni
primarie, il signor Giuseppe Di Sil
vestro, incontratosi a passare da
vanti la 22.a divisione politica del
26.0 quartiere, Tasker e Carlisle, per
recarsi alla sua residenza, ti fermo
a parlare con alcuni che stazionava
no fuori della casa dove avevano
luogo le operazioni elettorali, e più'
specificatamente con il signor Da
niele Naimoli. Mentre egli conversa
va con quest ultimo un certo Nicola
Marasco, rivolto ad un ragazzo di
circa 14 anni col quale discuteva, eb
be a dire ad alta voce, forse perche'
altri sentissero: M if ali the italiane
would ahve sense enough they
would vote for Jodge Patterson for
Mayor . Al che il signor Giuseppe
Di Silvestro, indirizzando la parola a
quel certo Marasco, rispose: 1 am an
italian and I have more sense than
you and I vote for Mr. Moore". Il
Marasco replico' che non avendo ri
volto la parola al Di Silvestro que
sti non aveva il diritto di interferire.
Quest'ultimo soggiunse che per "ali
the italians" il Marasco aveva volu
to significare tutti gli italiani, ed
anche se la parola non era stata ri
volta a lui egli si sentiva offeso. Se
gui' uno scambio di frasi, ma il ra
gazzo non ebbe nessuna parte nella
discussione, nr il signor Giuseppe Di
Silvestro ebbe mai a rivolgergli la
parola. Tanto per la verità.
DANIEL NAIMOLI
JOHN FAIR
* ♦ *
In verità noi stiamo perdendo
tempo e spazio per rispondere al
sicario ed al faccendiere. La no
stra parola è superflua perchè
basterebbero, senza commenti,
le prove di solidarietà per il no
stro direttore e di protesta con
tro la "baldracca" che giornal
mente riceviamo da amici, soci e
logge dell'Ordine. Sono espressio
ni e deliberati di uomini coscien
ti, coraggiosi, sinceri.
Ne pubblichiamo alcune :
Dal sigiu r Raffaele Ludovici dì
Pittsburg in «lata 9 corrente mese:
Congratulazioni vivissime per la
dimostrazione di solidarietà' ricevuta
da tutti i delegati alla Grande Con
venzione e sempre avanti fino alla
consumazione dell'anima e del cor
po dei tuoi nemici.
Da Giacomo V'isco di Philadel
phia in una sua cartolina del IO cor
rente :
Ho ricevuto il giornale del 13 cor
rente. Bene
Dal Signor Vincenzo D'Auria
della loggia Mazzini di Uniontown:
Non potrete mai immaginare la
soddisfazione che ho provato per la
sesta rielezione ad unanimità del no
stro fiero condottiero dell'Ordine
dei l'igli d'ltalia in Pennsylvania,
Giuseppe Di Silvestro. Evviva la giu
stizia ed abbasso gl'impostori i qua
li dovranno digerirsi molto sugo
di limone.
Dal signor Vincenzo Lombardo
Proprietario dell'Empire Theatre di
Dubois, Pa. Da questa lettera si in
terpreta che il signor Lombardo a
vrà dovuto scrivere qualche lettera
di protesta alla baldracca e, more
solito, si ha ricevuto in risposta de
gli insulti Chi non crede alla falsi
tà della "baldracca" o ò analfabeta,
0 tirapiede o disonesto. Nelle colo
nie di America non vi sono che gli...
onesti Baldi ed il loro sicario.
Ecco quanto dice il signor Lom
bardo :
Egregio Signor Direttore da
"La Libera Parola".
Philadelphia, Pa.,
Vi prego di pubblicare queste po
che righe in risposta al signor Baldi,
direttore dell'Opinione.
In una sua lettera cotesto signo
re mi dice che io non capisco quel
che leggo, perciò' non ho più' biso
gno del suo giornale, lo lo ringrazie
rei se egli volesse darmi qualche le
zione o se il Baldi, che, come si dice,
è un semi analfabeta, volesse favorir
mi un maestro da scegliersi fra i suoi
accoliti. Essi sempre parlano coptro
1 Ordine Figli d'ltalia perche' questa
Istituzione non permette loro più di
fare camorra come per il passato.
I Quei signori non sono degni di no
minare l'Ordine dei Figli d'ltalia e
se pensano che io ignori ciò' che