PUBLISHED AND DISTRIBUTED UNFÌPR PVDHIIT W .. • PER«,rN^ 5„o AUTHORiZED BY TRE ACT OFOCTOBER 6. 1917, ON FILE AT THE POST OFP.CE DE PHILADELPHIA, PA, BY OBDER OP THE PRESIDENY, A. S. BURLESON, POSTM ASTEE <;E* LA LIBERA BARALA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 1626 So. Broad Street ANNO 11. - Numero 38 ASPROMONTE 0 MENTANA? In obbedienza alla ferma e de cisa volontà della feroce masna da dei banchieri internazionali il Presidente Wilson, che fors< ancora si illude di essere ur grand'uomo, si era assunto i compito antipaticissimo di strap pare ad ogni costo Fiume all'l talia, per assegnarla ai Jugo-Sla vi. E ciò, malgrado il famoso de calogo, precipitato oramai nei mare del ridicolo, che predica il rispetto per l'autodecisione dei popoli. Durano da dieci mesi le labo riose trattative, ma il nostro vi talissimo problema adriatico non ha fatto un solo passo innanzi, e tutti i compromessi più o me no sibillini, più o meno accetta bili, più o meno ingegnosi son caduti dinanzi alla pervicacia di Wilson che non i santi ideali d'l talia vorrebbe soddisfatti, ma piuttosto appagato il suo senile amor proprio e il suo cieco e smi surato orgoglio che, nelle ebbrez ze dei facili trionfi, gli fecero perdere la testa e l'equilibrio, fa cendogli sognare un'immortali tà che ogni giorno svanisce come polvere al vento. Gli armeggìi, le frodi, gli in trighi troppo a lungo protrattisi, stavano per culminare in un epi logo disastroso, per cui la nostra dignità nazionale sarebbe stata crudelmente ferita e i nostri sa crifici sarebbero rimasti sterili ed infecondi. Ma per fortuna vegliava il Ge nio tutelare della patria, la cui grande anima non voleva a nes sun costo piegarsi al baratro ne fando. E così Gabriele D'Annun zio, con l'invitta sua spada, ha reciso il nodo gordiano, e, procla mando l'annessione di Fiume al l'ltalia, dopo averla occupata coi suoi volontarii, ha gettato lo scompiglio tra i mercanti della conferenza, ignobili baratieri di città, di province e di sterminate regioni. E questi baratieri che assi stettero impotenti all'occupazio ne di Budapest, da parte dell'e sercito rumeno, occupazione che costituiva niente altro che una violenta conquista, fanno oggi la voce grossa al cospetto d'una ge sta leggendaria che è una santa rivendicazione e minacciano il fi nimondo contro D'Annunzio e i suoi generosi seguaci. Perfino il Governo italiano, fe dele sempre alla sua politica im belle e servile, ossessionato dal desiderio di calmare le bollenti ire degli alleati, si scalmana a gridare che agirà col massimo rigore e che gli "ammutinati" e i "sediziosi" saranno puniti col massimo rigore. Cosa facile a strombazzarsi,: ma di difficilissima attuazione!..! Poiché l'esercito che ha occupa- j to la gemma del Quarnero e la stessa popolazione della città fe delissima, sono disposti piutto sto ad immolarsi sulle fumanti rovine, anziché cedere di fronte all'iniqua imposizione dei signo ri alleati, nostri acerrimi nemici ; j e Gabriele D'Annunzio, l'uomo dalla tempra adamantina, che è mosso da uno sconfinato amore per la patria, ha fatto una di chiarazione eloquentissima : So no venuto a Fiume per morire! All'indomani del fatto epico e leggendario, i parassiti della Conferenza, lividi di terrore di nanzi alla solennità dell'evento, dichiararono di disinteressarse ne, considerandolo un episodio di ordine interno, e che spettava qundi all'ltalia di porvi rimedio, riserbandosi, dal canto loro, di intervenire, solo quando l'ltalia si fosse rivelata impotente a fronteggiare la situazione. Sembrerebbe quindi di essere alla vigilia della ripetizione di una nuova onta. Aspromonte o Mentana? Aspromonte, se l'iniquo inca rico di ridurre, colla fame o col piombo, i generosi ribelli venisse assunto dall'ltalia, che supina mente ligia alle altrui inique im posizioni, si addosserebbe la re sponsabilità tremenda di una nuova lotta fratricida. Mentana, se si dovesse giungere quod dii avertant all'intervento del l'odiatissimo straniero. Ma noi nutriamo fiducia che questa volta non si avrà né A spromonte né Mentana, perchè l'audace impresa di D'Annunzio è troppo bella, è troppo santa, è troppo luminosa per essere con dannata all'insuccesso. Questa volta avremo invece l'apoteosi sul Campidoglio del poeta-guer riero che col gesto sublime, ha saputo spezzare la potente coali- ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER WITH THE LARGEST CIRCULATION AVANTI SEMPRE, CO INI L_ A FIACCOLA IIM RUGfSIO "d "Kntered a* second-class matter Aprii 19,1918, at the post office at Fhiladelphia, Pa., under the Act of March 3. 1879". - zione ordita ai nostri danni, che - J altrimenti ci avrebbe costretti , alle più vergognose rinunzie. Non avremo Aspromonte per chè Fiume è l'ardente spasimo di tutti gli italiani e, malgrado le forsennate minacce di Nitti, il nostro esercito si rifiuterà di a gire contro un pugno di prodi, jche portano seco le simpatie, i voti, gli entusiasmi di tutto il no stro popolo. E non avremo neppure Menta na! Che se gli alleati, nel loro cieco ed insanabile orgoglio, vo ; lessero accingersi alla nefasta i =____ I ===== I •= Ordine F"ig!i d'ltalia in America COMUNiCAZiONi DELLA GRANDE LOGGIA DELLO STATO DI PENNLYLVANIA APPELLO DEL GRANDE VENERABILE AI FRATELLI DELL'ORDINE. ; Sono in isciopero in Philadel phia varie categorie di la voi;; to ri : sarti dell'Amalgamateti Clo thing Workers of America, sar ti appartenenti alla Journeymen Tailor Union, barbieri della In dependent Journeymen Barber j Association, e falegnami che la voravano alla fattoria di Burt Brothers facenti parte della lo cale italiana N. 1050. Dato l'al to costo della vita, altri scioperi potranno essere dichiarati in I questa città e fuori di essa, i Mi pregio ricordare ai fratelli dell'Ordine dei Figli d'ltalia che, Iper quello spirito di solidarietà j che deve esistere tra la massa 'degli associati e per disposizioni j delle nostre leggi da essi accet tate, è assolutamente proibito ad jogni socio di fare opera di cru- I miraggio. I contravventori sa ranno chiamati a rispondere del le loro azioni davanti ai Comita ti Arbitri. La missione dell'Ordine dei | Figli d'ltalia, circa la questione tra capitale e lavoro, è ben pre jcisa e definita. Noi che ci siamo j imposto il programma di redi \ mere la massa rivendicando ad ; essa i suoi diritti nei campi e nel jle officine, non dobbiamo tradire ji nostri fratelli, i nostri conna zionali, i nostri compagni di la voro a qualsiasi nazione essi ap partengono. Pur riconoscendo che in una lotta veramente santa, quai'è quella della difesa di sè stessi, non vi dovrebbero essere sugge rimenti, io credo utile richiama re l'attenzione dei fratelli del l'Ordine Figli d'ltalia perchè non contravvengano alle disposizioni dell'art. 761 delle nostre Leggi generali. (ìiuseppe Di Silvestro GRANDE VEN. COMMISSIONE FONDO UNICO MORTUARIO. Domenica scorsa 21 settembre si tenne la prima seduta genera le della Commissione F. U. M. come fu ricostituita nella Gran de Convenzione di Scranton. Fra le deliberazioni più impor tanti da essa prese sono le se guenti : Le logge che han pagato le in tere quote di mortalità dei me si di ottobre o novembre 1918, saranno rimborsate delle quote di quei fratelli che non le paga rono e che furono radiati per morosità, dal mese di novembre 1918 a tutto il 30 aprile 1919. Circa il pagamento del bene ficio mortuario agli eredi dei fra telli morti in guerra, la Commis- : sione confermò la decisione pre cedente, che si paghi cioè dopo la esibizione della Lettera di ! Amministrazione della Corte. Fu ugualmente confermato che la seduta generale della Com missione abbia luogo ogni tre mesi e ogni quindici giorni la se duta ordinaria della Commissio ine Esecutiva. Le garanzie per gli Ufficiali sono state aumentate come se- ! gue: per il tesoriere $10.000.00, per il persidente, segretario ed assistente segretario (ove vi sia' bisogno di quest'ultimo) dollari 5000.00, curatore ed amanuense $2000.00. L' amministrazione dell'attua le Commissione è così composta: presidente, farmacista Nicola Albanese tesoriere, avvocato Thomas S. Russo curatore, Nicolò Dragotto. PHILADELPHIA, PA., 27 SETTEMBRE, 1919 strafe expedition, si ricordino, e |se lo ricordino specialmente i 1 Francesi i quali, dopo la vittoria, ! si sono abbeverati nelle acque | del Lete, che sarà necessario ' per essi un contingente ben più forte e numeroso di quello della ! Marna, perchè dietro gli animosi! , volcntarii di Fiume, vigila pron- ! to un esercito di cinque milioni, 1 retto a tutte le fatiche, a tutti i I ! sacrifici, veterano glorioso di \ cento battaglie ; vigila una flot- ' ta audacissima, la "Grande Si- j lenziosa" che nella lunga guerra ha dato mille prove di indomito ! ardimento; ed a rincalzo di que- J sti potentissimi fattori, attende. 1 ] pieno di fremiti, un popolo di , quaranta milioni, insofferente di 1 qualsiasi prepotenza. Ecco perchè noi non vogliamo I ORFANOTROFIO I E RICOVERO. A beneficio dell'Orfanotrofio e Ricovero sono pervenute la set ' timana scorsa le seguenti offer i- * e: Loggia Giordano Bruno N. _ 875 SB.OO Amordi Patria N. 577 $5.00 Giulio Cesare Ca pace io N. 140 sll Roma N. 713 SSO Roma dei Cesari N. t 188 $23 Alessandro La Mar mora N. 730 sls Corona d'l talia N. 807 $65 I Vespri N. i 703 $7.00 Nuova Camillo Benso di Cavour N. 874 sl9 La Vittoria N. 731 sls Conte ; di Torino N. 850 $52.75 Ell vvood City N. 608 $37.11. ì PER FIUME ITALIANA. Nella sua ultima seduta la log gia Fratelli Cairoli N. 286 di j Ridgway, riaffermando i diritti dell'ltalia su Fiume, delibeiava spedire i seguenti telegrammi ai senatori Knox e Penro se: "Hon. li. C. Lodge, U. S. Senate, 1 Washington, D. C. 5 "The hundred members of the ~ Lodge 286 Order Sons of Italy 3 in America of Ridgway, Pa. con- 1 " sider Senate true legitimate ex ' pcnent americanism which me-! " ans defense right and justice in 2 the name of Italy sacrifices in * the war, do your best to secure " and unite Fiume to Italy. "J. M. De Panfilis, Ven." ! "Hon. C. Knox, IJ. S. Senate, Washington, D. C. , "Lodge N. 286 Order Sons of - Italy in America, Ridgway, Pa., - strong of hundred members, ali ! - of which american citizens, send i their greetings and apprecia i tions of your statesmaulike stand i in behalf of the proposition of giving Fiume to Italy. "J. M. De Panfilis, Ven." . "Hon. Boies Penrose, U. S. Sen., Washington, D. C. "Lodge N. 286 Sons of Italy ; in America of Ridgway, Pa., con ■ jsisting of hundred members ali -of which american citizens, . recommend to your Honor to do your best in order that no inter national robbery be committed ■ ; a gai just itali a n interests o'n the - Adriatic. The Fiume questions is a question of honor to Italy j ■ and we are ready to defend it ■ also by sacrificing our lives. , "J. M. De Panfilis, Ven." COMMEMORAZIONE , DEL XX SETTEMBRE. 1 ; Sabato scorso la loggia XX Settembre N. 265 di Philadel phia commemorò l'anniversario! della liberazione di Roma. ■ | Principale oratore della ceri monia fu il segretario della com ; missione del F. U. M. fratello i | Giovanni Torchio, che venne ri petutamente e calorosamente ap i plaudito. j Parlarono anche : il segretario i; archivista della XX Settembre, ■ fratello Rodolfo De Pasquale, in qualità di chairman, e tra i rap presentanti di altre logge l'ora i tore della Libertà e Pensiero di ■ Manayunk, fratello Francesco. . Pellicciotti, e il venerabile della, I Luigi Vanvitelli di Philadelphia, i fratello Luigi Cioffi, il quale s'in- 1 i trattenne anche dell'Ordine, fa ; cendo rilevare il cammino da es so fatto per opera del Grande . Venerabile Giuseppe Di Silve : stro. i Alla riunione, che fu allietata ) da una buona orchestrina e du , rante la quale furono cantate canzonette e romanze dal vene prestar fede alle notizie tenden- • jziose di certa stampa che ci de- I scrive i cannoni della flotta al j leata minacciosamente puntati ; j contro Fiume e pronti a far fuoco per ridurla ad un cumolo i di rovine, non appena spirate le . ventiquattro ore dell'ultimatum. L'ltalia troppo a lungo ha da to prova di una pazienza vera mente francescana. Ma anche la ; pazienza d'ltalia ha i suoi limiti, e se essa, stanca e nauseata, do vesse nuovamente volgere verso I l'Europa Orientale la prora della propria politica, la colpa di que- j sto passo fatale, minacciante la pace del mondo, spetterebbe e sclusivamente alla Francia, al l'lnghilterra e all'America. LA LIBERA PAROLA. inerabile Matteo Manno e dal fra jtello Carmine lacampo, assiste j vano tutti i soci della loggia. [ Agli intervenuti furono offer ti rinfreschi e la riunione si sciolse a tarda ora, inneggiando si all'ltalia. FONDO UNICO MORTUARIO. PAGAMENTO DI SUSSIDII. . j Travaglini Fiorentino di anni 28, della loggia G. Marconi No. 165, residente in Phila, iscritto . al F. U. M. il 30 dicembre 1916, i morto il 29 settembre 1918 al - fronte in Francia S4OO Lacava M. Domenica di anni 49, resid. in Pattojj, moglie del fratello Lacava Vincenzo, della loggia Frat. Italiana N. 310, i scritto al F. U. M. l'l 1 ottobre 1916, morta il 29 agosto 1919 di male cardiaco S2OO. Persimone Gabriele di anni 24, della loggia R. Bonghi No. 543, residente in Ambler, iscrit to al F. U. M. il 26 giugno 1918, morto il 16 agosto 1919 di tu bercolosi. S4OO. Damiani Angelo di anni 32, della loggia R. Bonghi numero 543, residente in Ambler, iscrit to al F. U. M. ni ottobre 1916 morto il 28 agosto 1919 di tu bercolosi S4OO. i Di Rocco Giuseppe di anni 24 'della loggia G. Galilei N. 560, residente in Phila, iscritto al F. jU. M. il 15 dicembre 1916, mor to il 5 agosto 1919 di meningite .S4OO. De Vecchis Filippo di anni 29, Ideila loggia G. Cesare N. 612 re sidente in Phila, iscritto al F. U. : M. il 13 dicembre 1916, morto il 12 ottobre 1918 al fronte in Fran ' eia S4OO. Mauro Vincenzo di anni 60, della loggia F. N. Sauro N. 617, residente in Phila, iscritto al F. U. M. il 30 dicembre 1916, mor to il 25 luglio 1919 di miocardite S4OO. Varanese Luigi di anni 29 del la loggia G. Baccelli N. 687, re sidente in W. Chester, iscritto al F. U. M. il 15 marzo 1917, mor to il 14 ottobre 1918 al fronte in Francia S4OO. Noccioli Rosina di anni 33, re cidente in Carniege, moglie del fratello Noccioli Eulogio della loggia, Roma N. 713, iscritto al F. U. M. il 2 maggio 1918, morta il 21 agosto 1919 di polmonite S2OO. | Sonsini Virginia di anni 26, residente in ,Phila, moglie del fratello Sonsini Gennaro, della loggia C. Altobelli N. 719, iscrit to al F. U. M. il 17 giugno 1917, | morta il 6 marzo 1919 di polmo nite S2OO. Gervasi Ferdinando di anni 42, della loggia Enrico Toti N. 726, residente in Phila, iscritto al F. U. M. il 4 giugno 1917, mor to il 14 giugno 1919 di tuberco losi S4OO. Bevacqua Tommaso di anni 37 della loggia G. Nicotera N. 749, residente in Dunmore, iscritto al F. U. M. l'B aprile 1919, morto il 10 agosto 1919 per infortunio sul lavoro S4OO. Semenza Carmela di anni 51, residente in Old Forge, moglie del fratello Semenza Giuseppe, della loggia Gloria N. 815, iscrit to al F. U. M. il 13 maggio 1918, morta il 20 agosto 1919 di pol monite S4OO. La Mantia Agostino di anni ,37, della loggia Con. di Torino N. 850, residente in Braddock, | iscritto al F. U. M. il 10 luglio 11918, morto il 18 agosto 1919 I assassinato S4OO. - Totale benefici $4700. La "baldracca" di Philadelphia ha stancato gli stessi suoi componenti Essa non differisce dai foglietti-ricatto stampati, per il passato, da "sciosciammocca" Un componente la famiglia della "baldracca" di Phiiadel iphia, che da oltre un mese sta conducendo una campagna deni gratrice contro il nostro diretto re, avrebbe detto ad alcuni pro fessionisti italo-americani che "la lotta bassa e volgare ha an noiato gli stessi nemici del colpi to c che il giornale si sta degra ; dando, essendo diventato uguale a quei foglietti, dalle piccole po ste, che vedevano la luce sotto la direzione del sicario", il quale li stampava, saltuariamente, a sco po di ricatto. Da notarsi fra i jpersonaggi più eminenti presi di : mira: un medico defunto in Ita lia che il sicario avrebbe voluto difendere contro certe dicerie mediante un prestito di 25 dol ' lari ; il Rev. Di Benedetto, che lo fece arrestare per un ricatto che il sicario voleva perpetrare dentro il santuario di una chie sa; un medico vivente in Phila delphia che il sicario avrebbe voluto difendere in corte, tra dendo un suo amico barbiere, con testimonianza falsa, pagata. LTn altro componente la fami glia della "baldracca", se le in formazioni sono esatte, avrebbe i minacciato di lasciare il suo po sto se la campagna di denigra zione fosse continuata. Infatti, la "baldracca", per o pera di un sicario prezzolato, che, nel passato, in diverse occasioni, aveva attaccato i suoi attuali pa droni e mandanti, non sta fac'en-i do altro che ripetere quotidiana mente insinuazioni, inventando cose e fatti, senza mai suffra galli da prove, per far colpo fra: la massa di coloro che non lo co- ; noscono. Ma i vecchi coloni,, quelli che di lui sanno le ge sta, anche se avversarli del no stro direttore, vanno ripetendo: "non è un immorale ed un diso nesto che può combattere Giù- ! seppe Di Silvestro." Questo lo sanno anche i suoi attuali padro ni e mandanti, come sanno al tresì che per il passato furono anch'essi attaccati dal sicario. Ma che volete? Oggi il sicario, che dà la prezzolata opera sua a chi meglio lo paga, è necessario e lo si tiene; domani, quando non sarà più necessario, lo si li cezierà. Non è vero, "sciosciammoc-1 ca?", Anche tu sei stato sempre di questo parere. * * * Il sicario va dicendo che egli ricorrerà anche alla calunnia pur di sfogarsi contro il nostro di rettore; e non si accorge, il mi serabile, che i suoi strali si in frangono prima che possano col pire e le simpatie a Giuseppe Di ' Silvestro aumentano di giorno in giorno, nello stesso modo in cui le proteste contro di lui e il fac cendiere coloniale si moltiplica no. Chi sa se gli ululati partenti dalla immensa folla che gre miva la Beneficenza Hall una sera della settimana scorsa arri varono fino alla sede della "bal dracca"! Chi sa se il sicario e il faccendiere accetterebbero una nostra timida proposta, quella cioè di presentarsi essi ed il no stro direttore davanti al grande pubblico a dar contezza ciascuno delle proprie azioni! Chi sa se il miserabile sicario e il faccendie re prenderanno visione di questa nostra umile proposta e se han no mai preso in considerazione le diverse smentite alle loro insi nuazioni ! Noi siamo abituati a polemiz zare a base di fatti e di prove e non di insinuazioni e calunnie, le quali, presto o tardi, si ritorcono contro coloro che le fanno. Con le insinuazioni e le calunnie non si redimono le colonie, anche se noi aiutassimo i redentori nella impresa. I ladri delle banche re steranno sempre tali, con tutte le difese che potessero far loro i sicarii. La redenzione delle co lonie non può essere opera di chi fino ad oggi le ha tenute nel più basso livello inorale, depredando ne i suoi costituenti, quando e rano in vita e dopo morti. Non, far ridere, sciosciammocca, quan do dici che la "baldracca" vuol redimere gl'italiani. Con la difesa dei "Dolfinger" e dei Kirshbaum ; con gli avvisi contro i] bolshevismo italiano pa- ; gato saporitamente; con i 5 dol lari che ti pagavano quotidiana mente per la traduzione delle po che righe di insulti al giorno, non si redimono le colonie. Inve ce si sfruttano moralmente e si mettono in cattiva luce nell'am biente indigeno. * * * Quando il sicario dice che es so, non egli, poteva essere il pos sibile successore del nostro di rettore nell'Ordine dei Figli d'l talia, fa ridere di compassione nella sua tomba anche la bene dett'anima del Dr. D'Aloia. Se non lo vollero sentire neanche ! gl'lndipendenti quando vi rien trò la seconda volta per salire in alto loco! Allora, mentre ci fa ceva l'amico ed implorava di vo ler rientrare nell'Ordine regola- 1 re, del quale aveva attaccato l'ai- j loia Venerabile Supremo Dr. V. . Buffa, che non volle subire il ri- i catto di un avviso impostogli e il 1 Dr. A. Marsico che non gli paga- ! va l'abbonamento al fcgì.o ric.il> , to mai chiesto; in quel tenì]X), i dicevamo, scriveva a destra ed a < sinistra, raccomandando la sua ' candidatura, "ai vecchi amici", 1 ed ammonendo che il Dr. D'Alo- ] ia era troppo amico del signor : Giuseppe Di Silvestro e non a- i vrebbe dovuto essere eletto a 1 Grande Venerabile. Sii sincero e j veritiero una volta, miserabile! sicario, e riconosci che l'Ordine i Indipendente relegò il tuo nome 1 ) nel luogo comune dei syoi uffì- v ci alle 11 strade in Christian. ij ** * L Un vecchio proverbio dice, ' "che l'uomo propone e dio dispo- 5 ne." Nel caso nostro dobbiamo * dire "che noi proponiamo e lo 1 spazio dispone." Siamo costretti,' perciò a rimandare ai prossimi 1 numeri quanto promettemmo fn ' quello scorso ed altro materiale j che era pronto per questa volta. 1 Però non possiamo far passare inosservata qualche ecsetta aliali quale il sicario ha data una gran- j de importanza. Il giornalista dalle "piccole po ste", che frequentò la terza ele mentare nella scuola di "Rocca cannuccia", è abituato ad ingran dire e falsare le cose conferendo ad esse l'autenticità del 4.0 po- 1 te re. Per esempio, ùal balcone di un . quartiere politico gli fanno un cenno significativo, come per dir gli "tu .sei un salame" ed esso, 1 ' non egli, invece di mostrarsi co-!, raggioso e chiedere spiegazioni a , chi lo aveva apostrofato col cen- « no, ricorre alle colenne della "bai- 1 dracca" e racconta al pubblico la ( umiliazione subita. Così per la f pretesa minaccia del nostro di- c rettore ad un ragazzo settenne. Vigliacco due volte | Hai fatto diventare ignorante ! ' ed incosciente un certo Marasco . col fargli dire sulla "baldracca" che il "signor Giuseppe Di Silve- ■ stro smentisce l'incidente elet- ' totale avvenuto." j', Vigliacco due volte e ciuco; j< dov'è che abbiamo smentito l'in- ; cidente elettorale avvenuto? Non 1 è invece verissimo che noi l'ab- i biamo ammesso con queste paro- \ le : "In uno scambio di parole, * alla presenza di una ventina d'in teressati dei due partiti politici,! tra il nostro direttore e un can-1 didato di divisione, si vede la mi naccia, e col bastone, di Giusep- 1 pe Di Silvestro contro un ragaz-1 io settenne." | Ah, come sei falsario, prezzo lassimo sicario ! Noi ammet- i temmo l'avvenuto incidente co-| me qualsiasi analfabeta, del si- i cario però più intelligente, può i 1 leggere dalle righe che riportia- i \ mo, ma smentimmo e smentia-i, mo la versione della "baldracca". , Z EXTRA! Z RISPARMIATE MONETAI Se farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio P. LA BOCCETTA 901-903-905 So. Bth STREET*. 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Mentre egli conversa va con quest ultimo un certo Nicola Marasco, rivolto ad un ragazzo di circa 14 anni col quale discuteva, eb be a dire ad alta voce, forse perche' altri sentissero: M if ali the italiane would ahve sense enough they would vote for Jodge Patterson for Mayor . Al che il signor Giuseppe Di Silvestro, indirizzando la parola a quel certo Marasco, rispose: 1 am an italian and I have more sense than you and I vote for Mr. Moore". Il Marasco replico' che non avendo ri volto la parola al Di Silvestro que sti non aveva il diritto di interferire. Quest'ultimo soggiunse che per "ali the italians" il Marasco aveva volu to significare tutti gli italiani, ed anche se la parola non era stata ri volta a lui egli si sentiva offeso. Se gui' uno scambio di frasi, ma il ra gazzo non ebbe nessuna parte nella discussione, nr il signor Giuseppe Di Silvestro ebbe mai a rivolgergli la parola. Tanto per la verità. DANIEL NAIMOLI JOHN FAIR * ♦ * In verità noi stiamo perdendo tempo e spazio per rispondere al sicario ed al faccendiere. La no stra parola è superflua perchè basterebbero, senza commenti, le prove di solidarietà per il no stro direttore e di protesta con tro la "baldracca" che giornal mente riceviamo da amici, soci e logge dell'Ordine. Sono espressio ni e deliberati di uomini coscien ti, coraggiosi, sinceri. Ne pubblichiamo alcune : Dal sigiu r Raffaele Ludovici dì Pittsburg in «lata 9 corrente mese: Congratulazioni vivissime per la dimostrazione di solidarietà' ricevuta da tutti i delegati alla Grande Con venzione e sempre avanti fino alla consumazione dell'anima e del cor po dei tuoi nemici. Da Giacomo V'isco di Philadel phia in una sua cartolina del IO cor rente : Ho ricevuto il giornale del 13 cor rente. Bene Dal Signor Vincenzo D'Auria della loggia Mazzini di Uniontown: Non potrete mai immaginare la soddisfazione che ho provato per la sesta rielezione ad unanimità del no stro fiero condottiero dell'Ordine dei l'igli d'ltalia in Pennsylvania, Giuseppe Di Silvestro. Evviva la giu stizia ed abbasso gl'impostori i qua li dovranno digerirsi molto sugo di limone. Dal signor Vincenzo Lombardo Proprietario dell'Empire Theatre di Dubois, Pa. Da questa lettera si in terpreta che il signor Lombardo a vrà dovuto scrivere qualche lettera di protesta alla baldracca e, more solito, si ha ricevuto in risposta de gli insulti Chi non crede alla falsi tà della "baldracca" o ò analfabeta, 0 tirapiede o disonesto. Nelle colo nie di America non vi sono che gli... onesti Baldi ed il loro sicario. Ecco quanto dice il signor Lom bardo : Egregio Signor Direttore da "La Libera Parola". Philadelphia, Pa., Vi prego di pubblicare queste po che righe in risposta al signor Baldi, direttore dell'Opinione. In una sua lettera cotesto signo re mi dice che io non capisco quel che leggo, perciò' non ho più' biso gno del suo giornale, lo lo ringrazie rei se egli volesse darmi qualche le zione o se il Baldi, che, come si dice, è un semi analfabeta, volesse favorir mi un maestro da scegliersi fra i suoi accoliti. Essi sempre parlano coptro 1 Ordine Figli d'ltalia perche' questa Istituzione non permette loro più di fare camorra come per il passato. I Quei signori non sono degni di no minare l'Ordine dei Figli d'ltalia e se pensano che io ignori ciò' che