La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, August 30, 1919, Image 1

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    STRIBUTED UNDER PERMIT No. 500 AUTHORIZED BY THE ACT OF OCTOBER 6, 1917, ON FILE AT THE POST OFFICE OF PHILA DELPHI A, PA., BY ORDER OF THE PRESIDENT, A. S. BURLESON, POSTMASTEK GEN.
LA LIBERA PAROLA
LI forti caratteri sono gli Dei
sremi della Storia Nazionale.
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore
1626 So. Broad Street
ANNO 11. - Numero 34
NEL BREVE GIRO DI UN ANNO
IjljjfLa nostra Colonia e tutti gli
italiani emigrati in questa terra,
non avranno certo dimenticato
cfc< l'anno scorso auspice la
one Romana di America, si
era stabilito di festeggiare, con
ìbu. itata pompa, la data fa
■'Sd ( a e memoranda del XX Set
p, quell'epoca la vittoria non
aveva ancora coronato gli sforzi
Impella nostra Nazione, ma già la
si sentiva nell'aria e la si preve
deva imminente. La leggendaria
battaglia di Vittorio Veneto non
ancora avvenuta, ma già l'e
pica resistenza sul Piave, del
giugno 1918, aveva riaperti alla
i cuori degli Alleati,
abbattuti da una lunga serie di
.disotti, ed alla lunga e trepida
Busia era subentrata una fede
ardente nel finale trionfo.
F Per questo appunto si voleva
che la solennità riuscisse più
grandiosa degli altri anni; per
mantenere sempre più salda
qnesta fede ed alto il morale
della Nazione, 'impegnata in una
■■erra di sterminio contro il
testone tracotante.
Ma nel tripudio e nell'entusia
mmo ond'erano animati tutti gli
italiani d'America per solenniz
aare lo storico avvenimento, ra
pida come il baleno si propagò
per tutte le Colonie una notizia
|, sensazionale.
C. C. A. Baldi, l'avventuriero
< audace, che si fregiava e tuttora
ì si fregia della Croce di Cavalie
f re Ufficiale della Corona d'ltalia,
112 carpita con subdole arti alla buo-
I na fede del patrio governo, aveva
t scritto, in nome sempre della
[ famosa Federazione, una lettera
112 al capo di questa Nazione Presi
i dente Wilson, scongiurandolo a
112 vietare la santa e patriottica
| manifestazione, perchè quella
; (lato segnava la caduta del pote
-1 re temporale ed avrebbe pertan
to offesa la suscettibilità dei
cattolici italiani d'America, di
cui molti militavano nelle file
dell'esercito americano.
In altre parole, C. C. A. Baldi,
insignito di un'onorificenza del
Re d'ltalia, veniva ad insinuare
cke l'entrata del nostro esercito
in Roma, a traverso la breccia di
Porta Pia, costituiva nè più nè
meno che un'usurpazione.
Ancora una volta Carmine
Baldi si rivelava nemico dell'lta
lia.
Quando alcuni giornali di New
York denunziarono, con parole
di fuoco, il criminoso tentativo,
un coro unanime di proteste e
di imprecazioni si levò da tutte
le parti degli Stati Uniti, contro
il cavaliere disonesto e fellone
che tentava profanare i più ma
glifici avvenimenti della nostra
storia. Si vociferò perfino che sa
rebbero intervenute le Autorità
diplomatiche e consolari, a strap
pargli dal petto, siccome ad un
saldato traditore, l'onorificenza
di cui è indegno e che trascina
miseramente nel fango.
Ma poi gliela lasciarono, sia
perchè era stata troppo a lungo
contaminata, sia perchè, do
po tutto, le si può dare il
valore che le conferiva Vit
torio Emanuele 11, quello cioè di
un mezzo sigaro toscano, quan
do un sigaro intero costava due
soldi solamente.
Ora poi, a distanza di soli do
dici mesi, assistiamo ad una nuo
va metamorfosi baldiana.
Se il protagonista di quest'al
tira capriola, fosse stato un altro,
ci saremmo profondamente me
ravigliati; ma Baldi ci ha fatto
esistere a ben altri spettacoli
vergognosi e miserandi. Egli fa
troppo affidamento sull'amnesia
e sull'indifferenza della Colonia,
fino a diventare di bn'audacia
che rasenta l'incoscienza.
\! anno scorso affermava che
la commemorazione del XX
Settembre avrebbe urtato la su
scettibilità dei cattolici, poiché
perpetuava un'usurpazione del
nostro Governo a danno della
santa sede; quest'anno la stessa
ricorrenza diventa una festa
altamente patriottica, "il giorno
più memorabile della storia mo
derna italiana," e la vec
chia megera, 1' Opinione pren
de l'iniziativa per una solenne
manifestazione e raccomanda al
,*i EXTRA!
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ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER
le Società di Philadelphia di fe
steggiarla.
| Eppure il giornale da dodici
!mesi a questa parte non ha mu
tato indirizzo: lo stesso proprie
tario, gli stessi redattori; sul
palcoscenico lo stesso buratti
naio che muove i suoi burratti
j ni
E poi anche se i redattori
fossero cambiati, tutti sanno
che chiunque entri al servizio di
C. C. A. Baldi perde automatica
jmente qualsiasi libertà: libertà
di coscienza, libertà di parola,
libertà di pensiero.
Dunque occorre ricercare al
| trove la causa del mutato atteg
giamento del giornale in rappor
to al XX Settembre.
E' da pochi giorni nelle acque
'americane, ma da qualche mese
era stata preannunziata, la su
perba dreadnoughts Conte di Ca
jvour della gloriosa flotta italia
na di guerra, scortata da un cer
jto numero di minori unità che
rappresentano, in questi lidi, con
ila potentissima ammiraglia, il
| simbolo dell'ltalia vittoriosa.
Le accoglienze trionfali che si
| vengono preparando ai baldi eroi
dell'Adriatico, avranno indub
biamente una larga eco anche in
patria. Ed ecco che Baldi ridi
venta patriota, poiché, malgra
do le molteplici amare delusioni
I patite, non è totalmente spen
ta nel suo cuore la speranza di
diventare commendatore.
I Ma noi abbiamo fiducia che
questa volta il nostro Governo
terrà gli occhi bene aperti e non
commetterà un nuovo deplore
vole errore, nè vorrà infliggere a
noi emigrati una nuova umilia
zione ed una nuova vergogna.
* # *
Ma, oltre al suo rinnovellato;
patriottismo, Baldi ci ha prepa
rato, in questo scorcio di stagio
ne, ancora un'altra sorpresa.
Dopo quattordici anni di di
gnitoso silenzio scrive il fo
glio baldiano; dopo quattordici
anni di vergognoso letargo,
correggeremo noi, con licenza
dell'articolista, 1' "Opinione"
, perde le staffe, che le fecero co
j modo per quasi tre lustri, ed ini
) zia una campagna contro il Di
rettore di questo settimanale,
cosi, all'improvviso, senza nep
pure la consueta preparazione di
artiglieria.
! E' un bell'atto di coraggio ci
vile per una vecchia Megera,
laccato però che, a compierlo,
labbia scelto il momento in cu;
'Giuseppe Di Silvestro era lontano
Ida Philadelphia, in altre faccen
de affaccendato.
Comunque, lasciamo stare i)
fiero gesto.
Abbiamo letto tutte le pun
tate nelle quali 1' articolista è
venuto vuotando il sacco del suo
fetido letame e possiamo dire
che l'allegra gazzarra rappre
senta, per noi e per tutti quelli j
cui non fa velo la passione, il
j parto della montagna. Dalla pri
ma all'ultima riga niente altro
jche vuota ed insulsa retorica e,
{qua e là, nella forma, una certa
cicciocappuccesca iattanza che
invita il lettore a sorridere.
Le solite sciocchezze: la più
madornale, l'analfabetismo di
Giuseppe Di Silvestro. Ora Giù-!
seppe Di Silvestro potrà non a
vere una coltura soda e profon
da, ma a tavolino egli può essere !
maestro all' articolista dell' 0-
pinione, mentre in un conbrad- :
dittorio lo polverizzerebbe in
dieci minuti.
Le solite viete anticaglie, le
solite ridicole insinuazioni, fritte
e rifritte in cento salse e cento
volte sfatate con documenti i
noppugnabili. In una parola, ilj
critico feroce che aveva la facol- :
tà di analizzare e sminuzzare
ventidue anni di vita pubblica di
Giuseppe Di Silvestro, non ha
saputo rinvenirvi nulla che pos
sa fare arrossire l'uomo più sol
lecito della propria reputazione.
Ma al difetto degli argomenti
si è sopperito con un turpilo
quio che insozza più quelli che
lo adoperano che coloro che ne
sono bersaglio.
| Agli sfoghi senili della turpe
Megera sarà altrove convenien
! temente risposto. Qui no
tiamo che si è data la pa-
WITH THE LARGEST CIRCULATION
AVANTI SEMPRE, CO INI L_ A FIACCOLA I INI PUGNO *ZX
"Entcred as sccond-class matter Aprii 19,1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Art of March 3,1879".
rola ad un certo Alfonso
Papa, un altro tipo di maggior
domo famoso, il quale, dopo aver
firmato un' umiliante ritratta
zione, ampia e solenne, permet
te che venga riesumata un'epi
stola di un anno fa, alla quale
l'organo di Baldi ed il direttore
della presente campagna (Ciro
Vittozzi lo chiamerebbe il diret
tore del battaglio) con la con
suèta malafede hanno posto la
marca e l'impronta dell'attualità.
CI SI ASSICURI L'IMPUNI
TA' GIUDIZIARIA E, DOCU
MENTANDO. CON TUTTI I
DETTAGLI, NOI FAREMO LA
STORIA BAI-DIANA, DALL'E
POCA PIÙ' REMOTA. NELLA
QUALE FIGURERÀ' IL BRI
GADIERE DEI CARABINIERI
SIGNOR BRIJNELLI, FINO A
QUELLA DEGLI ULTIMI
RAMPOLLI, EROI DI TENTA
TA FRODE ALLO STATO E DI
BROGLI AI MEZZANI PER LE
VENDITE DI CASE.
LA LIBERA PAROLA.
APPELLO
dei fratelli dell'Ordine Figli d'l
talia di New York ai fratelli (la
voranti s;>rti) dell'O. F. d'l. (Hi
Philadelphia, Pa.
lliiiìilliilllllHàill
Dal numero stragrande degli
elettoli iscrittisi nelle liste mar
tedì scorso si deve assolutamen
te arguire che la vittoria nelle
prossime elezioni primarie è as
sicurata all'on. J. Hampton Moo
re.
E' storia vecchia che i citta
dini indipendenti sono rimasti
sempre a casa nei giorni di regi
strazione perchè sentivano apa
tia e disgusto contro il putridu
me imperante e preferivano l'as
senteismo alle urne piuttosto che
contribuire ad eleggere i despo- j
j®jw ,
~':-r. \\ W* mimi
J. IIAMPTON MOORE
ta, i disonesti, i depredatori del
la cosa pubblica.
il nome dell'on. Moore però
ha risvegliato i sonnolenti,
ha entusiasmato ! reticenti e gli
uni e gli altri martedì scorso so
no usciti dalle loro case e si son
recati a dare il proprio nome di
elettori per le prossime elezioni.
Mr. Mac Laughlin, che ha ri
tirato la sua candidatura a sin-1
daco per appoggiare l'on. Moore,
ha scoperto e sta ancora sco
prendo un'infinità di scandali
che avrebbe voluto provocare il
con trattore Vare se egli, Mac
Laughlin, non fosse stato forte a
resistere alle imposizioni di lui.
To hell with the City; Mr. so
and so was one of my helper in
the election at such division and
I am bound to him. Con queste
volgari espressioni, più volgari]
ancora di quelle che possa prò-1
nunziare un ashman, il contrat
tore Vare voleva imporre i suoi
luogotenenti alla città preten
dendo per essi degli appalti a
prezzi superiori agli altri per ge
neri di gran lunga inferiori.
Se la disgrazia volesse che il
giudice John M. Patterson ve
nisse eletto sindaco di Philadel
phia il sistema disonesto del
contrattore Vare sarebbe sem
pre in vigore contro la massa ed
in favore di pochi disonesti ga
loppini.
I Figli d'ltalia di questa città
ricordino che l'avvocato Michele
Goglia, nominato Master dal giu
dice Patterson, riferì contraria
mente all'ottenimento del Char
ter, adducendo puerili e medioe
vali ragioni. Ese non si fosse
stati solleciti a ritirare la peti
zione, quello stesso giudice, John
M. Patterson, che ne aveva con
cesso ad una Corte di Foresters
che si trovava quasi nelle iden
tiche condizioni dell'Ordine F.
d'ltalia., avrebbe, accettando il
rapporto del suo fido Master, ri
fiutata la concessione dell'atto di
incorporazione.
II giudice John M. Patterson
PHILADELPHIA, PA., 30 AGOSTO, 1919
Noi. membri del Comitato
(fratelli O. F. I.) scioperanti
della Ditta ROGERS-PEET di
j New York, ci rivolgiamo ai fra
; telli nostri di Philadelphia (la
jvoranti sarti delle Ditte Vitullo
e D'Alonzo) perchè cessino quel
lavoro che noi ci siamo rifiutati
di fare perchè noi intendiamo
voler riconosciuta la nostra U
jnione ed ottenere migliori condi
zioni di vita.
Questo fatto non costerà a voi
nessun sacrifìcio perchè la no
stra Unione potrà procurarvi la
voro presso altre Ditte.
Dato che questo nostro appel
lo non venisse ascoltato nutria
mo fiducia che il Grande Vene
rabile dello Stato della Pennsyl
vania, Signor Giuseppe Di Silve
stro, vorrà dimostrarsi energi
co come lo si è dimostrato in
altre occasioni al punto da
applicare severamente l'articolo
761 delle leggi generali dell'Or
dine.
Firmati
Enrico Cancellieri ; Benedetto
Rubino; Alessandro D'lo
rio; Fazio Antonio; Sa
vio Giuseppe; Benedetto
Mucoli; D'Alessandro Lui
gi.
non può dunque dirsi amico de
sìi italiani se cercò di contraria
re l'unica e grande istituzione
: di lingua nostra. Egli è nostro
amico nei banchetti inaffiati da
vini generosi, ma passati i fumi
passa anche l'entusiasmo per la
civiltà latina.
Italiani, attenti! Se vi piace la
scopa e pochi soldi al giorno,
votate per il candidato di Vare;
• jse desiderate la vostra emanci
pazione ed il tracollo dei ladri
di Philadelphia, appoggiate il
icandidato del popolo: J. HAMIL
TON MOORE.
PER LA VENUTA DELLA
"CONTE DI CAVOUR"
Fervono i preparativi per de
gnamente ricevere gli ufficiali e
marinai della dreadnouglits Con
j te di Cavour.
fi Comitato italiano del quale
è presidente il Cav. Francesco
Roma tenne una seduta merco
ledì scorso, ma nulla di preciso
fu stabilito perchè si aspetta 1
prima di sapere la data precisa
dell'arrivo in Philadelphia.
Una proposta degna di essere
presa in considerazione è quella
avanzata dal Dr. Nicola Pernice
1 per una gita ad Atlantic City,
N. J.
j Mercoledì prossimo i membri
! del Comitato si riuniranno anco
jra alla sala di Beneficenza pei
j decidere sugli ultimi provvedi-
I menti da prendersi.
COMUNICATO
Riceviamo da New York e pub
blichiamo :
APPELLO
a tutti quei lavoranti sarti delle
Ditte VITULLO e d'ALONZO
di Philadelphia, Pa.
jCari Compagni,
Da circa nove settimane che
noi, scioperanti della Ditta RO
,GERS PEET di N. York stiamo
J lottando con entusiasmo e tena- j
! eia per ottenere un salario ade-1
Iguato a far fronte all'alto costo,
ideila vita.
I nostri padroni possono resi
stere perchè il lavoro viene da'
1 essi spedito per la manufattura
zione a Philadelphia e noi ne ab
biamo le più sicure prove.
Ognuno di voi che senta il do
vere della solidarietà e anche la
j dignità umana dovrebbe avere
1 vergogna di sè stesso; dovrebbe
. sentii- nausea leggendo il gior
nale 1' "Opinione", ed altri simi
li giornalacci, diventati vere a
genzie di krumiri.
| Compagni lavoratori, in nome
della solidarietà proletaria, in
nome delle nostre mogli e dei
nostri figli sofferenti, suppli
chiamo ciascun di voi a voler
immediatamente smettere di far
la parte di Caino.
Il Comitato:
Frank Bisoghi ; Gaetano Mu
summano; Guido Casorio;
Tommaso Taddonio ; Golub
Louis; Isidoro Markelatein;
Alessandro Di Iorio; Giu
seppe Marino ; Leonardo
Marino; Luigi Jacullo; Lui
gi Romano; Giuseppe Espo
i sito; Piacentino Martinotti.
NELLA FOSSA CHE EU SCAVASTI SEI PERITO MISERAMENTE
a Carmine Baldi
bebbene acciaccato fisicamen
te e stanco dell'arduo lavoro fat-.
to in Scranton, nella Convenzio
jne dell'Ordine dei Figli d'ltalia '
per lo Stato di Pennsylvania, ap- !
pena tornato in questa sede il
mio primo pensiero l'ho rivolto
a voi, dopo aver letto diverse
mezze dozzine di colonne d'im
properi, che, dai vostri sicari dal
| le cento facce, avete fatto scrive-1
| re contro di me. Dico improperi
| perchè, all'infuori delle reiterate
insinuazioni, mai suffragate da
documenti, in quelle colonne non
1 v'è nulla di nuovo e non vi è
| scritta cosa che non sia stata da !
ime precedentemente distrutta j
mille volte da prove irrefraga-
J bili.
Nel rivolgervi il pensiero, o
jCarmine Baldi, avevo stralciato,!
da un libro che si sta scrivendo!
sulla storia della vostra vita, por
tante come prefazione il ritrat
to squarciato e la biografia di u-J
110 dei vostri sicari, diverse co-I
lonne sui vostri più recenti atti
contro la decenza e la moralità,
contro l'ltalia e l'America e con
tro gli operai che spesso sono no
minati nei vituperi della baldrac
ca. La rassegna sulle vostre
cattive azioni era pronta per es
sere passata al tipografo, quan
do ho dovuto cedere a tante vo
ci di solidarietà che mi consi
gliavano di desistere, ed ai sug
gerimenti di molti veri amici che
mi hanno scongiurato di non di
scutere, per ora, con voi, perchè
nessuna cosa nuova avete detUi
contro i miei ventidue anni di
;vita d'America e della mia vita,
precedentemente passata in Ita
lia; e quello che è peggio. 1 vo
stri sicari non sono riusciti ad
assolvervi od a difendervi dagli
ultimi addebiti documentati fat
tivi da circa un mese a questa
parte. Mercoledì scorso, dicevo,
I fui costretto a cedere ad un co
mitato di tre galantuomini che
vi conoscono molto bene, perchè
qualcuno di essi v'è stato vicinis
simo, uno dei quali così mi parlò:
Tu devi sentirti soddisfatto ed
orgoglioso del voto plebiscitario
' he ti ha confermato alla carica
di Grande Venerabile e che ha
più valore di quello che può far
dire, nel suo giornale, un misera
bile destituito di ogni senso mo
rale. Avevano scavata una l'ossa
pei- te, ma in quella fossa è pre
cipitato Carmine Baldi.
Ed ho ceduto. Non per paura
del minacciato ricatto morale,
jdelle intimidazioni tendenti a
chiudermi la bocca; ma perchè,
dalle argomentazioni dei miei a
i mici, mi sono convinto che non
è questo il momento di prender-
Ivi sul serio ed anche perchè son
j sicuro che altre circostanze si
! presenteranno nelle quali, nell'in
; l'interesse del pubblico, sarò co
stretto a chiamarvi nuovamente
alla ribalta.
Avete fatto minacciare, o Car
mine Baldi, di andare oltre i li
miti, di trascinarmi cioè in Cor
te. La stessa cosa, voi capirete,
I potrei fare io contro di voi e del
direttore del battaglio, che ha
teso una fitta rete a tanta pove
| ra gente nelle operazioni spoglia
jtorie di real estate: "hurry up
they got us." Ma io non ricorre
rò mai alla Corte, salvo che non
Ivi sia trascinato per i capelli da
voi o da qualche altro. Non vi
J ricorrerò, non perchè io non ab
bia rispetto di Essa, ma per non
chiudere la bocca a nessuno.
Questo compito lo lascio a voi
jed ai vostri sicari che vi anda
rono diverse volte per far quat
trini.
Voi sapete ed io so, che in
Pennsylvania, in rispetto alla
legge, non si può dire ladro al
ladro, specialmente se l'addebito
è rivolto a persona che non rico
pre carica pubblica. 11 dirlo, co-
Istituisce, ai sensi di legge, diffa
mazione. Nè in corte si concede,
'anche se richiesta dagli interes
sati, la facoltà di prova; che an
zi più si tenta di provare la ve
rità degli addebiti più si com
mette diffamazione. Cosicché
per chi volesse veramente riven
dicare la sua onorabilità di fron
te al pubblico, non è consigliabi
le andare dal giudice. A costui
si ricorre solamente per la puni
zione di chi, nel vero o nel falso,
ha osato fare l'addebito.
* * *
, Scopo di queste mie modeste
parole è quello di ricordarvi, o
Carmine Baldi, perchè resti be
ne impresso nella vostra mente,
che io sono stato rieletto la se
sta volta, e per acclamazione,
Grande Venerabile dell'Ordine
dei Figli d'ltalia per lo Stato di
Pennsylvania. Questa è la rispo
sta che vi hanno data, a mezzo
dei loro rappresentanti, circa
30.000 Figli d'ltalia. Sappiate
ancora che a proporre la mia rie
lezione per acclamazione, con
seiosci di fragorosi applausi, è
stato un riformista; che quando
ciò avveniva, come del resto du
rante tutti i lavori, in sala v'e
rano circa duecento fratelli, tut- i
ti delegati; che dal primo giorno
della Convenzione, da tutte le
fazioni era stato riconosciuto es
sere necessaria la mia rielezione;
che gli attacchi da voi fattimi ;
fare hanno maggiormente rin
saldata su me la fede dei dele
gati : che nessun altro, sponta
neamente o sollecitato, aveva po
sato la sua candidatura per Gran
de Venerabile; che la venuta di
S. E. l'Ambasciatore d'ltalia al
la nostra Convenzione è la con
ferma di quanto l'Ordine ed il
suo capo in Pennsylvania hanno
fatto di bene per la patria d'ori- :
gine e per i nostri immigrati ;
che la medaglia della Croce Ros
sa è la sanzione Ufficiale delle
opere da noi compiute; che io
non ho ereditata la carica di
Grande Venerabile da nessun
predecessore, nò sono stato eletto
e rieletto dai vostri luogotenen
ti che sono sempre gli stessi In
quella famosa Federazione, men
tre i delegati a questa Conven
zione erano nei tre quarti nuovi
e in maggior parte da me scono- !
sciuti ; che io ho creato e porta- !
to a compimento un'opera da
tutti riconosciuta grandiosa e
miracolosa.
Mentre io, o Carmine Baldi,
ho avuto la più grande soddisfa
zione che ad uomo sia dato di
godere nella vita, a voi, i grandi
delegati, per proposta di rifor
misti e con voto unanime, me
assente dalla sedia presidenzia
le. hanno regalata un' altra
collana nei seguenti due tele
grammi che è bene riportare per
la storia:
"Scranton, 22 Ag, 1919.
"L'OPINIONE
Philadelphia,Fa.
"Delegati Ordine Figli
d'ltalia riuniti in Grande
Convenzione Statale Scran
ton, stigmatizzando perfida
condotta italofoba ed anti
proletaria del giornale "Opi
nione" di Philadelphia nei
sistematici attacchi alla più
importante organizzazione
italiana, protesta ingiuste
vigliacche insinuazioni con- ,
tro Grande Venerabile Di
Silvestro e confermano a
questi la loro stima.
Per la Grande Loggia,
Avv. A. CIANFLONE."
"Scranton, 25 Ag., 1919.
"L'OPINIONE
Philadelphia, Pa.
"Grande Convenzione Fi
gli d'ltalia in Pennsylvania
considerate subdolamente
perfide le persistenti insi
nuazioni del giornale Opi
nione sulla italianissima i
stituzione impersonata nel
suo capo, unanime bolla tale
spudorato foglio nemico del
l'Ordine Figli d'ltalia e della
italianità.
Per la Grande Loggia,
Avv. A. CIANFLONE."
Avete aspettato quattordici
anni, o Carmine Baldi, per ingo
iarvi questi rospi! E non potè
lyate temporeggiare per qualche
: altro mese? La vostra forza mo
dale e quella della vostra bal
dracca non valgono un penny.
Avete creduto che i vostri attac
chi avessero potuto nuocermi,
invece avete consolidata la mia
posizione e perciò sento il dovere
di ringraziarvene.
Io posso assicurarvi che sono
contento del vostro nuovo atteg
giamento, imposto, mi si dice,
da Don Ciro Vittozzi. Meglio per
lui; il pubblico lo liquiderà pri
ma che si affacci alla vita pub
) blica.
Volete ora sapere se la loggia
Luigi Cadorna abbia versato 600
o 400 dollari per i profughi?
Essa, pure avendone deli
berato 600, ne versò 400 nel me
se di dicembre 1917 e i vostri si
carii, che affermano il contra
rio, sono canaglie, vigliacchi.
Volete ora sapere perchè io
Fa quel che devi, &vveng& I
che può'.
Abbonamento Annuo $ 2.00
Una Copia 3 Soldi
non tornai a fare il soldato in
Italia? Siccome ne avete il dirit
to, vi trascrivo qui la spiegazio
ne:
"Distretto Militare di
Aquila.
"Si certifica che il milita
re della classe 1874 Di Sil
vestro Alpino Giuseppe
(questo è il mio nome) del
fu Antonio e della fu Rosa
lia De Matthaeis, nato il 16
febbraio 1874 a Bussi, è sta
to dispensato dal rispondere
alla chiamata alle armi per
mobilitazione indetta col
De. L. N. 7 del 5 gennaio
1917 , nel Regno d'ltalia,
per avere eletta la cittadi
nanza americana (Circolare
N. 2028 del 21 febbraio
1917 del Ministero della
Guerra, Direzione Generaie
Leva e Truppa).
(timbro)
Aquila, 11 luglio, 1918.
Il Colonnello
Comandante del Distretto
Apra."
Una prova migliore della mia
e della vostra autenticità mora
le la si potrà avere presentando
ci entrambi, di fronte ni grande
pubblico. Solo allora, dopo esibi
ta la mia modesta persona e ri
fatta la storia della vostra vita,
mi prenderò la libertà di sputare
sul vostro grugno e su quello dei
vostri sicarii tutto il mio disprez
zo e quello degl'immigrati da voi
ingannati, turlupinati ed insul
tati.
GIUSEPPE DI SILVESTRO
UN APPELLO AI MIEI AMICI
Quando usci l'altra volta "La
Ragione" io ero contrario alla
sua pubblicazione, e di ciò pos
sono farne fede i suoi compi
latori ed il sig. Giuseppe Bruno,
direttore del Mastro Paolo. Oggi
debbo pregare per una seconda
volta i miei amici perchè desista
no dalia ripubblicazior.e de "La
Ragione." Io ho un giornale a
mia dispoiszione e da me solo
posso tener fronte a tutto il
marciume dell' "Opinione".
GIUSEPPE DI SILVESTRO
UN ATTO DI CORAGGIO CON
TRO IL SICARIO DEL-
L'OPINIONE
I lettori avranno rilevato dalla
diatriba pubblicata sulla baldrac
ca di Philadelphia di giovedì
mattina, che per ironia si appella
Opinione, che il signor Alfredo
Santella aveva fatto un certo
prezzo per buste che era stato
richiesto di stampare, ma che
poi furono date alla tipografia
del nostro direttore per un prez
zo maggiore. Un'affermazione
assolutamente falsa di sana
pianta, come falso è tutto ciò che
sta scrivendo il sicario, sotto la
sferza del direttore del battaglio
Don Ciro Vittozzi.
II manoscritto da comporsi, o
la copia a macchina fu consegna
ta al linotipista Alfredo Santel
la, ma quando costui arrivò alla
parte delle buste, scattò e retar
gli! il sicario dicendogli che ciò
non era vero ed a lui non piace
va, che, servendosi del suo nome,
si pubblicassero cose insussi
stenti. Ma il sicario rispose al
Santella di comporre, perchè ta
le era il suo dovere senza discu
tere se ciò fosse vero o no.
Che ve ne pare, o lettore, del
l'eroe dei brillanti acquistati sot
to falso nome?
Alfredo Santella intanto alla
risposta di sicario si mise la giac
ca e lasciò nelPimmondezzaio l'sv
nima di fango, definito tale da
una collana biografica.
Disgrazia evitata
Rileviamo dalla stampa ameri
cana di Boston, Mass. che il gior
no 25 corrente arrivò colà la
dreadnoughts italiana Conte di
Cavour i cui ufficiali e marinai
furono entusiasticamente salu
tati e ricevuti. Intanto, non era
no ancora sbarcati da essa gli
ufficiali che il maggiore genera
le Emilio Guglielmotti, attacchè
dell'Ambasciata italiana, mentre
faceva per scendere da una sca
la di corda cadde nell'acqua, ma
fu subito ripreso e salvato.
I nostri rallegramenti per lo
scampato pericolo.