CRONACA DI FILADELFIA ili in ino Ci facciamo un dovere di ri cordare che i giorni della regi strazione dei cittadini che in tendono votare alla elezione de prossimo novembre, sono: Primo giorno, 26 Agosto 1919. Secondo giorno, 2 Settem bre 1919. Terzo giorno, 6 Settembre 1919. Coloro che in questi tre giorn fossero impossibilitati di adem piere al dovere di cittadin coscienti, possono presentars nelle date dieci e undici settem bre, nella City Hall, davanti alh Commissione di registrazione "Registration Commissioni' 110 Ordine i! Gin in loie il'OflJlt La sera di mercoledì della set timana scorsa, nella sua sede al No. 3751 N. Randolph st., il "43.0 quartiere American-Ita lian Citizens Club" diede un ri cevimento d'onore ai 39 soldati italiani di quella località di ritor no dalla Francia e dai campi. La sala del secondo piano del la sede del Club era decorata dai colori nazionali italiani ed ame ricani ed una scelta orchestra faceva il servizio musicale. Estremamente gentile il signor Leonelli di Kensington, con la sua automobile ed in compagnia al signor Domenico D'Alfonso, ex venerabile della loggia Gu glielmo Marconi N. 165 dell'O. F. d'l., venne a rilevare nella sua residenza il nostro direttore che, pur essendo sofferente, non vol le venir meno all'appuntamento preso precedentemente. Nell'automobile presero posto l'aw. E. V. Alessandroni, e i si gnori Charles A. Nardello e Tho mas Descano, anche invitati, che si trovavano in casa del no stro direttore. Alla porta d'entrata al Club si unì alla comitiva il signor Giu seppe Bruno del Mastro Paolo ed appena essa comparve nella sala superiore fu accolta al suono del la marcia reale. Presiedeva il si gnor Domenico Trasatto, il qua le diede il benvenuto agli invi tati ed oltre, ai scci del club, era no presenti i militari italiani, nel cui onore il ricevimento veniva dato, nelle persone di: Francesco Pitrilli, Eustachio Ricci, Antonio Crugnale, Giovan ni Pellegrino, Pasquale Fazza, Giraldo Macellaro. Domen. Tra vagline Francesco Dichiaro, Ni cola D'Addario, Carlo Cicchetti, Scalzo Fabbrizi, Domenico Sal vaggio, Giovanni Siravo, Polido ro Guerrini, Francesco Arcaro, Frane. Di Fiorangelo, Vincenzo Scotti, Pasquale Di Tullio, C. Piccari, Antonio Izzi. Domen. Giannantonio, Silvio Siravo, Lui gi Ricciuti, Gius. Di Giovannan gelo. Vitale Michele, Lino Cian ci, Giacomo Masciarelli, Paolo Sutuglio, Antimo De Masi, An gelo Bruno, Angelo Izzi, France sco Martini, Nicola D'Alfonso, Francesco Mottola, Vinc. Fiam mingo, Leone Cattolico, Luigi Scutti, Giovanni Colella, Dome nico Massaro. Si fece larga distribuzione di dolci e rinfreschi e dopo che la musica ebbe suonato, egregia mente, diversi pezzi si diede la stura ai discorsi. I] presidente annunziò che il maestro di cerimonie della sera ta era stato designato il collega Giuseppe Bruno. Questi, con la sua solita verve, spiegò lo scopo della manifestazione e dopo ave re salutato i baldi eroi tornati dal fronte e dai campi, toccò anche la questione politica consiglian do a votare per il candidato a sindaco, J. H. Moore, che rap presenta gl'interessi della collet tività e non quelli di uno o due persone ed in ultimo presentò l'aw. E. V. Alessandroni. Costui fece un brillante di scorso in un italiano così casti gato che più tardi, quando fu la volta del nostro direttore, questi ebbe ad esclamare: "Io incomin cio ad essere geloso dell'avv. A lessandroni il quale, senza avere mai studiato la nostra lingua, parla così bene in italiano, sia nella forma che nella dizior.e,_ da sorprendere chicchessia." L'av vocato Alessandroni, il signor Charles A. Nardello ed il nostro direttore, nei loro discorsi, ricor darono ai soldati presenti che es si hanno qui un'altra battaglia da dover combattere, non col cannone ma col voto, per libera re la città di Philadelphia dal l'autocrazia imperante, votando per l'on. J. Hampton Moore a sindaco. "Dovunque voi andiate" disse l'aw. Alessandroni ai presenti, "nella lontana California o al vi cino Stato di New York, trove rete che Philadelphia è cono sciuta come la città del Quinto quartiere. Il nostro direttore, al la chiusa del suo discorso nel quale fece una minuziosa rasse gna dell'amministrazione stata le e di quella cittadina, prone al contrattore Vare, invitò i pre senti a votare il seguente ordine LA MAGGIORE EFFICIENZA DEGLI OPERAI FARA' RIBASSARE IL CA RO VIVERI Riceviamo dal "Foreign Lan guage Governamental Informa tion Service" e pubblichiamo : 11 colonnello Arthur Woods, assistente del segretario della Guerra, ha sottomesso a tutte le compagnie industriali degli Sta ti Uniti oltre ventimila un pogetto tendente ad ottenere al più presto la massima produzio ne dalle fabbriche e dagli opifici industriali, perchè possa aversi una sostanziale riduzione sull'at tuale alto costo della vita. Il periodo che gli Stati Uniti attraversano per lo stato cautico in cui questo paese si trova per il passaggio dallo stato bellico a | quello normale della pace, è dif ficile. Il col. Woods ritiene che u no dei lati dell'importante pro blema industriale ed economico americano possa risolversi con una maggiore produzione alla quale è annesso un fattore mol to importante: l'abilità, l'effi cienza degli operai addetti ai di versi rami di lavoro delle diver se fabbriche. Bisogna ricono scerlo: non tutti gli operai sono perfettamente efficienti nella lo ro opera quotidiana, e per conse guenza non rendono la quantità di produzione che dovrebbero, per le mercedi che ricevono. Questa è una delle cause di squi librio che si riperquote diretta mente sull'alto costo dei viveri. Un'inchiesta promossa appun to dal col. Woods ha stabilito che gli operai delle fattorie del la New England danno appena il sessanta per cento dell'efficien za. E' stato pure accertato che il lavoro '•he attualmente vien fatto da sei milioni di operai, po trebbe essere fatto da soli quat tro milioni e mezzo di uomini, se questi fossero ben trenati nel lo ro mestiere. Perchè l'operaio non rende quanto dovrebbe? Perchè non è perfettamente adatto al genere di lavoro cui si è dedica to, perchè a lui è mancato il do vuto "training." Il col. Woods ha trasmesso di sposizioni a tutte le compagnie ed a tutti gli stabilimenti indu striali perchè vengano al più pre sto iniziati dei corsi di "train ing" dove gli operai possano im parar bene i dettagli del lavoro. Anche se i risultati che si avran no da questi esperimenti sa ranno lievi si otterrà sempre un notevolissimo aumento nella pro duzione, e quindi una pronta de crescenza sul costo della vita in generale. Molte fabbriche hanno ricevu to immensi benefici per avere trenato i propini operai. In una fabbrica di scarpe di Brooklyn, alcuni operai apprendisti assunti solo poco tempo fa a dollari 15 per settimana, dopo tre settima ne di "training", guadagnano attualmente S7O per settimana. Il progetto del colonnello Wo ods è stato trovato utile ed ac cettabile anche dai "leaders" de gli operai, poiché seguendo un metodico "training", ogni opera io non solo ha la conoscenza di e seguire bene il lavoro per cui è pagato, ma ha anche l'intima soddisfazione di concorrere con la sua utile opera all'incremento del movimento industriale ed e conomico degli Stati Uniti. "Aspetta asino che l'erba cre sca." Siccome la colpa è tua, asi no d'un cafone, che non produci abbastanza, crepa di fame! Che cosa però c'entri l'operaio con la carne fradicia che si con serva nei "refrigerators" e che poi dev'essere gettata, quando le autorità vogliono fare il loro do vere, noi non sappiamo. n. d. r. LA LIBERA PAROLA CAMBIA INDIRIZZO Ci pregiamo di annunziare ai nostri amici e più particolarmen te agli abbonati ed avvisanti che per comodità del nostro diretto re gli uffici della Libera Parola sono stati trasferiti nella sua re sidenza al No. 1626 S. Broad St. ; dove tutte le comunicazioni debbono essere rimesse. La tipografia, però, "Model Printing House", continua a ri manere al vecchio indirizzo, 906 Carpenter st. Le ordinazioni di lavori tipografici dovranno sem pre essere rivolte colà come per il passato. PENSIERI DALL'ITALIA Nelle due ultime settimane ab biamo ricevuto cartoline di au gurii da nostri carissimi amici residenti in diverse parti d'lta lia. Il soldato Carlo Modesto Ma ioriello ci scriveva da Castellam mare Adriatico; il tenente Jo seph De Marco, ex segr. di fin. Supremo dell'Ordine Figli d'lta lia, da Venezia, il signor Giovan ni Calvarese da Appigliano del Tronto augurando vittorie all'O. F. d'l. e il nostro ex impiegato Giulio Braga da Napoli. VOLETE DIVENIRE CITTADINO? La Social Service House, al N. 1142 S. 11 th St., vi riempirà la Prima o la Seconda Carta e vi darà tutte le spiegazioni neces sarie. L'ufficio è aperto ogni merco ledì sera dalle ore 7.30 alle 9.30. Il servizio vien fatto assoluta mente gratis. Domandate per il giovane Ja mes J. Maioriello, assistente di rettore della Social Sei-vice Hou se. CASINO THE ATRE Nella prossima settimana del 25 agosto, al Casino Theatre, si to alle otto strade e Walnut , sarà data, per la prima volta in Philadelphia, la nuova opera niffa "Follies of the Day". Que sto splendido lavoro sarà messo n iscena dalla famosa Compa gnia di Barney Gerard. Gli ita iani non dovrebbero mancare di Fare una visita al suddetto tea ;ro se vogliono passare delle ore ii vero divertimento. Pagine di propaganda unionista SCIOPERI ED AGITAZIONI FRA I SARTI DI PHILA DELPHIA Il significato della parola "Krumiro" GIORGIO. Dimmi un po' Luigi: nei giorni scorsi sono scoppiati, in diverse fattorie di sarti di questa città, degli scio peri e nelle loro riunioni o "mittinghi", come li chiaman lo ro in americano, si sente spes so parlare di krumiro. Vuoi tu spiegarmi il significato di que sta parola? La sua origine? Luigi Ti servo subito. Kru miri era il nome di una banda di ribelli i quali dal sud della Tuni sia compievano continue incor rerie nei paesi abitati da europei, razziavano, uccidevano alcune volte e se ne tornavano poi ai loro deserti quasi sempre impu niti. La Francia si servi della lo ro opera ai fini della propria po litica nel Nord Africa e qualcuno anzi vuole che talune delle azio ni dei krumiri fossero appunto suggerite dalla Francia onde rendere possibile un suo inter vento nelle faccende della Tuni sia. GIORGIO Ora io ne so me no di prima. Spiegami meglio co sa c'entrano i krumiri della Tunisia con le faccende dei sarti di Philadelphia. LUIGI Cercherò di chiarir mi meglio. Quando noi diciamo "krumiro" intendiamo general mente quel tale operaio, bestia schiavo del padrone, talora igno rante e malnutrito, talora furbe e cinico, che per incoscienza e consapevolmente, come une strumento cieco o come "profes sionista del tradimento" va a( occuparsi dove c'è uno sciopero o continua a lavorare in quel la fattoria ove lavoravano i suo compagni, i quali lasciarono il la LA LIBERA PAROLA voro appunto perchè il padrone non volle accordar loro pochi soldi di aumento e il riconosci mento dell'unione dei lavoratori. In altri termini: colui che la vora per meno dell'organizzato, 0 prende un alto salario eccezio nale per servire al capitalista a rompere !a resistenza degli unio nisti, si chiama krumiro. GIORGIO Perciò il krumiro sarebbe un traditore? LUIGI Ma, certamente. Krumiro è precisamente sinoni mo di traditore. Il krumiro com pie cinicamente un atto codardo ; egli pone le sue braccia e la sua intelligenza al servizio del capi tale, del padrone, del prepotente; egli si schiera in campo, contro il fratello lavoratore e ne rende vani i sacrifizi, le lacrime, le lot te. Il krumiro ruba il pane dalla bocca dei suoi compagni e ag giunge tracotanza e superbia al padrone, lo aiuta in una guerra fratricida, e ne diventa il sica rio incosciente o cattivo. GIORGIO Adesso incomin cio a capire. E dimmi un po': come sradicare quella mala pian ta? Con buona dose di bastonate, senza dubbio. LUIGI Ecco: noi sappiamo, pur troppo, che nelle lotte fra capitale e lavoro certi conflitti sono inevitabili. Ma non dimen ticare, Giorgio, che la lotta al krumiro si fa coll'organizzazio ne, con la propaganda. Propagan da, propaganda e propaganda sempre, senza stancarsi mai. E quando tutti gli operai avranno compreso che la solidarietà è la loro forza e la loro salvezza, al lora soltanto ogni lotta segnerà, una conquista e sarà posto un freno alla stolta e crudele manìa sfruttatrice. GIORGIO Sta tutto bene. Ma trattandosi di traditori, dei Giuda della classe lavoratrice, io credo che si dovrebbe ricorrere a mezzi più energici: a mezzi più energici, mi capisci? LUIGI —■ Se scoppierà lo scio pero anche nella tua fattoria ve dremo quello che sarai capace di fare tu: caso mai dovresti af frontare questi traditori. Quan ti, quanti ve ne sono che parla no, come te, di mezzi energici, mentre al momento dello sciope ro corrono coraggiosamente a nascondersi in cantina. Il krumi ro tieni bene presente quello che ti dico, Giorgio si elimi ni! organizzando e facendo tan to forte l'unione da rendere dif ficile l'incetta del krumiro e da rendere poco profìcuo allo stesso questo ignobile mestiere. In conclusione: la lotta contro il crumiraggio deve esser l'atta rafforzando e consolidando l'or ganizzazione. Così facendo, la mala pianta del crumiraggio an drà di mano in mano scompa rendo. GIORGIO llO capito. Ades so fammi la gentilezza di spie garmi un'altra cosa. Se colui che si schiera, in campo, contro il fratello lavoratore, lavorando in tempo di sciopero, lo si chia ma krumiro, traditore, Giuda, L>CC., vorrei sapere quale nome si deve dare a coloro che conti nuano a rimanere disorganizzati come ad esempio, gli eterni militarizzati della Firshbaum 1 quali non si decidono mai a li berarsi, con un gesto largo e sde gnoso, delle palle di piombo (schiavitù) che trascinano ai lo ro piedi, mettendosi una buona volta a fianco dei loro compagni 3i lavoro e marciare, gomito a [jomito, alla conquista d'un mi gliore avvenire e d'un più alta ci viltà? LUIGI Se vuoi, ne parlere mo un giorno della settimana ventura. Ora devo andare ad li na riunione di scioperanti sarti ; i quali hanno lasciato il lavoro appunto perchè il padrone s'è ri fiutato di accordare loro un au mento di paga, riconoscimento dell'Unione, meno ore di lavoro ed un po' più di libertà. GIORGIO E credi tu che vinceranno ? LUIGI —Ma certo. In loro non manca la fede e l'entusia smo, come non manca l'appoggio incondizionato della loro Unio ne: 1' Amalgamated Clothing Workers of America. Come po trebbero non vincere? GIORGIO E allora dimmi: quand'è che ci incontreremo di nuovo? LUIGI Te l'ho già detto: un giorno della prossima setti mana. GIORGIO E allora mi indi cherai il modo di agganciare i sarti della Kirshbaum? LUIGI Agganciare i sarti della Kirshbaum, tu dici? Ma è la cosa più facile di questo mon do. GIORGIO E dici davvero? LUIGI Sì, sì, davvero. Ma ora lasciami andare. Ho fretta. Good-by. GIORGIO Good-by. G. ARTONI. PIÙ' DEBOLE DI GIORNO IN GIORNO. "Sono giunta al pun to critico della vita" scrive la signora J. 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"Whereas, we recognize that perpetuation of the contractor bosses clutch upon Philadel phia's Government would result in another four years of misrule and shame such as has characte rized the present administration of the City, and Whereas, we see that such a condition would be intollerable to all good citizens of Philadel phia, foreign-born or native, and Whereas, an Avenue of delive rance from such oppression is afforded by the election of a man who will put the rights of all the people above the privile ge of the few, who will see to it that the laws are enforced wit hout fear or favor, that the po lice shall be kept from the poli tical activity which brought the disgrace of the Fifth ward tra gedy upon our city and Whereas, that man is the Hon. J. Hampton Moore, who has been the unfailing friend and supporter of the rights of the Italian-American Citizens in Congress: who has labored in defatigueably for their benefit without reward: therefore Be it resolved— that we, the members of the "43rd ward American-Italian Republican Citizens Club" do pledge our hearty and undivided support to the Hon. J. Hampton Moore, that he may exercise his unquestioned abilities as chief Magistrate of the City of Phi la., and to accomplish his elec tion we will call upon every ita- Uan-american votes in Philadel phia to register and enroll as a republican on Registration day august 26th.". Per proposta del signor Ere mio Rossi, che si congratulo con gli oratori della serata per i loro efficaci ed entusiastici discorsi, l'ordine del giorno fu approvato ad unanimita. La bella festa si protrasse fino a tarda ora. L'amministrazione del Club si compone dei signori: Gabriele Michele, presidente; Fileno Di Paolo, vice presidente; Gaetano Di Masi, segr. di linan za; Giovanni Tomaselli, segr. di corr.; Settimio Mosca, tesoriere; Americo Mosca, censore. Del Comitate ricevimento fa cevano parte: Domenico Trasat to, presidente; C. Di Giovannan gelo, segretario; Antonio Pelle grino, Carmine D'Amelio, Vin cenzo Mottola, Fileno De Paolo, Dcmenico D'Alfonso, Settimio Mosca, Americo Mosca.
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