La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, June 28, 1919, Image 3

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    CRONACA DI FILADELFIA
Ritorna in Patria
Dopo un periodo di circa set
te anni il signor Giulio Braga,
che negli ultimi cinque anni ha
diretto, con competenza e co
scienza, la "Model Printing Hou
se", di proprietà del nostro di
rettore, la sera di domenica scor
sa si recava a New York per po
scia imbarcarsi sul Duca degli
Abruzzi che martedì mattina fa
ceva vela per l'ltalia. Egli torna
alla nostra diletta patria, e pro
priamente a Giulianova, Provin
cia di Teramo, dove, ansiosamen
te, l'aspettano la gentile sua si
gnora, 1 due figli, i fratelli e l'in
tex-a cittadinanza. Giulio Braga,
per le sue nobili doti di cuore,
per le sue rare virtù e, sopratut
to, per la si|a sincerità ed attac
camento alle persone che avvici
na, lascia, in quelli che lo perdo
no, tracce indelebili di simpatia.
Così è successo con noi. Quando,
la sera di domenica, il nostro di
rettore si recò a salutarlo alia
stazione della Reading Railroad,
il bravo Giulio, gli corse incontro
e, baciandogli con trasporto la
mano, scoppiò a piangere. Que
sto suo atto, che noi sappiamo
essere sinceramente sentito, in
uno alle tante altre prove che ab
biamo avute da lui, ci fa segui
re il nostro compag-no di lavoro
attraverso l'Oceano, con l'augu
rio che egli, nella sua pittoresca,
Giulianova, oltre all'affetto dei
suoi, trovi e gli arrida quella l'or- ;
tuna a cui ha diritto l'uomo buo
no, il cittadino virtuoso, l'operaio j
cosciente.
Durante la grave e lunga ma
lattia del signor Giuseppe Di
Silvestro nessuno meglio di Giu
lio Braga avrebbe potuto e sapu- !
to dirigere l'azienda con intelli-i
genza ed affetto.
Il giorno precedente alla par
tenza, sabato scorso, Giulio Bra-1
ga fu ospite del nostro direttore. :
A sostituirlo è stato chiamato
il-signor Francesco Acquaviva,
che aveva lavorato con la Voec
del Popolo nel 1907, e fin da lu-;
nedì scorso ha assunto la direzio
ne della "Model Printing House."
* * #
Da New York, prima d'imbar
carsi, Giulio Braga fa pervenire
al nostro direttore una cartolina,
con le seguenti parole: "Lascio
questo paese portando meco il ri
cordo tuo, perchè sei troppo buo
no."
UNO SPECIALE UFFICIO A
PERTO PER AIUTARE I
SOLDATI A TROVARE
LAVORO
Il Dipartimento della Guerra,
che si è assunto il lavoro di tro-'
var impiego ai soldati e marinai j
onorevolmente congedati, ha a
perto uno speciale ufficio d'infor- !
inazioni presso il quale i soldati i
congedati possono rivolgere le lo
ro domande di lavoro, ed ottene- :
re qualunque altra notizia che
possa interessarli nel loro ritor
no alla vita civile.
Questo ufficio speciale è sotto;
la direzione dell'Emergency Em
ployment Committee for Soldiersi
and Sailors. L'Ufficio s'incaricai
pure di sbrigare le pratiche per i j
soldati inerenti ai loro rapporti j
col War Risk Insurance Bureau.
Tutte le lettere che vengono j
inviate a Washington al colonnel- !
lo Arthur Woods, assistente se
gretario della Guerra, special
mente incaricato di provvedere a j
trovar lavoro ai soldati, vengono ■
inviate a questo speciale ufficio, !
perchè ne sia fatto disbrigo im- !
mediato e coscienzioso.
L'ufficio menzionato facilita
enormemente il lavoro del Dipar
timento della guerra.
"Non respingete chi vi servì
fedelmente!"
Se voi siete alla testa d'una in
dustria, d'un negozio, d'una
qualsiasi impresa eun soldato
congedato vi chiede un posto, non
lo respingete.
Se questo soldato che cerca la
voro, fu un giorno al vostro ser
vizio, e lasciò questo servizio per J
rispondere alla chiamata della!
Nazione per recarsi a combatte- i
re per l'America e per la civiltà,
NON RESPINGETE CHI VI;
SERVI' FEDELMENTE, e chi
mise a repentaglio la vita per il
trionfo della giustizia nel mon-i
do.
Trattate con affetto e con con
siderazione il soldato e il mari
naio che cercano lavoro. Farete
opera buona, assolverete un civi
co dovere, vi renderete benemeri
to della comunità e vi assicure
rete l'opera attiva e fedele d'un
lavoratore provato alla scuola del
sacrificio e del dovere.
ITALIANI DIPLOMATI
Mentre la nostra colonia va e
volvendosi ed acquistando mag
gior forza politico-sociale, i no
stri bravi giovani, uomini e don
ne, si affermano nel campo dello
scibile. Questa affermazione del
la nuova generazione contribuirà
non poco a rialzare le nostre sor
ti morali e ad incutere rispetto
ed ammirazione al nostro nome.
Durante le scorse settimane
molti italiani, d'ambo i sessi, so
no stati diplomati dalle High Sc
hools di diverse denominazioni e
dalle Università, e ci reca im
menso piacere constatare che a
maggioranza sono le donne, che,
ai lavori asfissianti e poco retri
buiti delle fabbriche, preferisco
no lo studio. La colonia italianaì
di oggi non è più quella di ieri
edi questo progresso abbiamo
ragione di congratularci.
Fra 1 nomi dei laureandi tro
viamo :
Università di Pennsylvania
Dottore in medicina: M. Ange
lo De Stefano; dottore in filoso
fia: Francesco M. Dava; baccel
liere in Scienza economica: Ci
rillo F. Pessolano; baccellieri in
belle arti: Quirino E. Austria e
signorina Helen M. Angelucci ;
dottori in dentisteria; Salvatore
C. Andolaro, Alessandro Dalec
cio, Domenico V. Lacava, Joseph
Padula e Joseph A. Vivente..
Villanova
Pre-medicai: Michele A. Grie
co.
Southern High School for Girls
Signorine: Maria Del Guercio,
Elena Loretto, Carmela G. D'Ur
so, E. Gagliardi, Lucia Bernardi
na e Margherita Maioriello, Su
sanna Perrella, Rosa Romano e
Angelina Russo.
Girls' Catholic High School
Signorina Jessica M. Dragro
netti.
Boys' Catholic High School
Alfonso Roberto, Louis Ca-(
sciato, Nicola Busillo, Angelo M.
Ferri e Oreste F. Mannella. -j
West Phila High School
Martino Bevilacqua, Alberto
Americo Martucci ed Edmondo
Raspa.
UN NUOVO MERCATO
Nella spaziosa undicesima !
strada, da Fitzwater a Wharton, 1
la settimana scorsa si è aperta !
a Farmers curb Market", cioè
1 mercato all'aperto dei farma-j
iuoli. La nona strada, per il nu
meroso concorso di italiani che vi
si recano a fare i loro acquisti, è
diventata impraticabile e la puli
sia, specialmente da parte della
littà, vi è ignorata.
La necessità perciò, di avere
in altro mercato, si faceva sen- j
;ire imperiosa e si deve agli uo-i
nini di affari, che hanno i loro
ìegozii lungo le undici strade, se
:ale iniziativa è potuta essere
Jortata a compimento.
I connazionali le nostre buo
ìe massaie italiane in special ;
nodo che prima si lagnavano
lella inaccessibilità alla nona
strada hanno ora l'opportunità di '
ecarsi ad un altro mercato in
ocalità più spaziosa e più igieni
ca dove i generi, sempre freschi,
tengono direttamente dalle "far
ns."
RIFORNIMENTO DI NE
GOZIO.
Òon la istituzione del nuovo ;
nercato, tutti i negozianti che '<
tanno le loro aziende lungo la
indicesima strada ne risentiran- 1
io i benefici effetti, ed essi si af- :
'iettarono a rifornire i loro ne- !
rozii perchè il pubblico, che ac
:orre in quella località, possa a- ,
/ere l'opportunità di fare qua- i
unque acquisto. :
I fratelli Baccellieri, Raffaele
» Pietro, che gestiscono un ben ■
ivviato negozio di mobili ai nu- '
■neri 924 e 926 al sud delle undi- '
:i strade, hanno rifornito i loro !
ìegozii ed hanno apportato una ,
lotevole riduzione nei prezzi. I
rateili Baccellieri, perchè esper- ,
i meccanici, hanno fabbricato |
lei torchi per spremere uva, che ]
sono i migliori del mercato e di i
fran lunga superiori a quelli che
si fabbricano in Italia. «
Se le nostre signore italiane 1
'he si recano al nuovo mercato ! '
cogliono degnarsi, con la cesta ; 1
sotto il braccio, fare una capati
la nei negozii dei fratelli Baccel
ieri, siamo sicuri che vi trove- i
•anno qualche cosa che potrà lo- i
'o bisognare. <
MERITATA ONORIFICENZA ;
Abbiamo appreso che al capitano <
Dr. Marcucci, recentemente tor- i
nato dal fronte inglese, è stata
conferita di motu-proprio da Re
Giorgio la croce al valore milita- :
re. L'onorificenza gli è stata 1
mandata qui dopo il suo ritorno.
SALUTI DALL'ITALIA
II signor Giovanni Calvarese,
jhe qualche mese fa volle torna
re in patria a riabbracciare i suoi
parenti ed a rivedere il bel pae
se che "il mar circonda e l'Alpe",
ci Scrive una bellissima letterina
dal suo paese, Appigliano del
Tronto, Provincia di Ascoli Pice
no, per dirci che ha fatto un buon
viaggio. Però, il secondo giorno
dopo il ritorno, una sua sorella si
ammalava e nel momento in cui
egli ci scriveva non era ancora
guarita e questo fatto l'ha tenu
to inchiodato a casa, continua
mente al capezzale dell'adorata
sorella.
Controcambiandogli, con tut
ti gli amici che ha qui lasciato, i
saluti rivoltici, facciamo il fervi
do augurio che la diletta sorella
a quest'ora abbia riacquistata la
salute e la vigoria di una volta.
FESTA RELIGIOSA
Il 22 corrente mese, i cittadini di
Rocchetta al Volturno, sotto gli auspi
ci di un comitato composto dei signo
ri Fortunato Pontarelli, Fiorangelo
Di Luca e Antonio Cieci, celebrarono
la festa di Sant'Antonio di Padova,
che ebbe un magnifico esito.
Prestò il servizio musicale la banda
Cesare Battisti dell'O. F. d'l., diret
ta dal Prof. Alfonso Rossi, che il co
mitato, in nome dei cittadini parteci
panti alla celebrazione, ringrazia sen
titamente per l'inappuntabilità nel
programma espletato. Il signor Pon
tarelli, che ci ha comunicato la noti- •
zia, afferma che prima d'oggi nella
colonia di Franklinville non avevano
avuto una banda così competente.
IL COMIZIO DEI SARTI
Esso ebbe luogo la sera di mercole
dì scorso nella Beneficenza Hall e fu
presieduto dal signor Giuseppe Di Sil
vestro, Grande Venerabile per questo
Stato, dell'O. F. d'l. in America. Vi
erano accorsi più di 300 sarti e riu
scì ordinato ed entusiastico.
Lo spazio tiranno non ci permette
di parlarne dettagliatamente. Prima
di dare la parola agli oratori designa
ti il signor Giuseppe Di Silvestro di
mostrò come le aspirazioni di coloro
che cercano di migliorare le proprie
condizioni sono consone ai principi
dell'Ordine che in questo Stato si è
I messo sempre a fianco degli operai.
| Scusò l'assenza dell'aw. Raimondo
I Canudo, direttore del Bollettino Uffi-
I ciale della Grande Istituzione che al
l'ultimo momento fu impossibilitato di
; venire a Filadelfia.
I Parlarono, splendidamente, convin
cendo i sarti, gli organizzatori Aristo
demo Cavalieri, John R. Dongiovanni
; e G. Artoni. Negli intermezzi il pre
sidente illustrava i discorsi pronun
ziati da essi. In ultimo, invitati,
| oltre un centinaio si iscrissero all'"A
--j malgamated Cloth Working of Ameri
ca."
Siamo contenti di questo risveglio
dei Sarti i quali, solo quelli di Fila
: delfia, sono disorganizzati, mentre in
| quasi tutti i gandi centri dell'Unione
| Nord-Americana, perchè facenti par
te delle Unioni di mestiere, hanno ot
tenuto immensi benefici.
1 Appena saputo di questo movimen
! to, certe fattorie hanno già migliora
!te le condizioni dei proprii dipenden
ti, ma nel contempo hanno piantonato
(li agenti armati i loro locali per pro
IL VIBRANTE SALUTO DI ROMA
a Gabriele D'Annunzio
(Da "il Popolo d'ltalia" di Milano del
29 Maggio u. s.)
ROMA, 28, notte.
Stamane grandi manifesti murali
invitavano la cittadinanza ad una di
mostrazione di affettuoso saluto a
Gabriele d'Annunzio.
| L'autorità politica non ha potuto
i impedire la manifestazione, ma ha '
' predisposto uno spiegamento sciocco
e ridicolo di guardie, carabinieri ed an
, che di soldati.
| La partenza di Gabriele d'Annun
| zio è connessa col suo incidente per il
• collocamento a riposo. Come è noto e
gli voleva parlare nella giornata del
—4, in una manifestazione al Mausoleo
di Augusto, ma il governo impedì al
Poeta di parlare. Il divieto fu comu
nicato dallo stesso ministro Caviglia.
.Si iniziò uno scambio di lettere fra il
Ministro della Guerra e Gabriele
' D'Annunzio, improntate da parte del
ministro ad una rispettosa considera
zione verso il Poeta; ad un atteggia
: mento di decisione esasperata del I'oe- !
Ift nel volere a qualunque costo agi- '
j tare il problema delle nostre rivendi-
I cazioni, in pubblico, all'aperto, colla
I più sconfinata libertà di pensiero e di i
! parola.
Lo scambio di lettere e comunica- 1
zioni tra d'Annunzio ed il ministro!
della guerra raggiunse la fané acuta j
| il 25, dopo una lettera rispettosa ma I
risoluta che d'Annunzio inviò al mini- j
j stro, ed in cui il poeta in sostanza co- '
■ municava la sua decisione di ottenere
' l'esonero cioè di lasciare l'esercito.
Dopo ciò il ministro della guerra in !
data 26 comunicò a d'Annunzio una
lettera in cui era detto: "Ordino alla
S. V. di partire col treno delle 19.45."
A questa comunicazione il Poeta ri-
I .spose con una bella lettdra nella quale
confermava la sua decisione di lasciar
l'Esercito e chiedeva un giorno di pro
j roga alla partenza per motivi di sa
; lute, proroga che il ministro gli accor
dava subito.
Stamane poi il poeta inviava come
aveva già promesso una fotografia sua
al ministro della guerra con una sem
plice ma bella dedica: "Al condottie
' rodi Vittorio Veneto."
Questa la parte che prPcedette l'o
[ dierna partenza. Il Poeta è un volon
tario, un mutilato e la sua classe non !
i è di leva, può quindi spogliare l'uni-
I forme quando viole.
LA GRANDE DIMOSTRAZIONE
Il corteo si è cominciato a fornire ,
in Piazza Colonna alle ore 18. Notia- |
: mo numerose bandiere fra cui quella
j degli Arditi, della Dalmazia, di Trie- j
ste. Giungono rappresentanze di asso
ciazioni politiche fra le quali è quella
del Fascio Romano di Combattimen
to. La folla si avvia verso Piazza Ve- ;
nezia. Innanzi alle bandiere una mu-1
sica intona gli inni nazionali. Gli uf
fici del giornale europeo, come in ogni
dimostrazione, vengono sonoramente
fischiati. Tutte le finestre del Corso
sono pavesate di bandiere. In piazza :
Venezia altra folla si unisce alla di
mostrazione. Un forte nucleo di Ardi
ti canta in coro canzoni di guerra.
La folla in via Cesare Battisti ed
in via Tre Novembre ingrossa ancora
e la circolazione delle vetture e dei ;
trams è interrotta. Altri gruppi nu
merosi sopraggiungono in via Nazio- j
naie e la dimostrazione assume un a- !
' spetto imponente: dinanzi al palazzo
che è sede della Banca d'ltalia la mol
titudine sosta per chiedere che venga
no esposte le bandiere e poco dopo i
ai due balconi della facciata vengono !
spiegati due stendardi enormi coi co
lori della Dalmazia e dell'lstria. La
i folla applaude entusiasticamente,,
quindi prosegue verso la Piazza del-1
l'Esedra: dinanzi alla fontana delle ;
Nereidi la forza pubblica viene gusto
samente giuocata: infatti mentre
guardie e carabinieri si avviano in
colonna verso la stazione, alcune mi
gliaia di dimostranti si slanciano di
corsa verso il Grand Hotel dalla par
te opposta dovs ha preso alloggio il
Poeta.
Succede un fuggi fuggi generale ed
un affannoso correre di poliziotti, ma
in quel mentre un'automobile scoper
ta esce di corsa dall'Hotel. Sono a
bordo d'Annunzio ed un gruppo di uf
ficiali. La vettura è subito fermata,
circondata e presa d'assalto.
D'Annunzio è mezzo soffocato dai
dimostranti che gli si accalcono ad
dosso e salgono anche sull'automobi
le, sì che a fatica gli Arditi riescono
a tenere un po' sgombra la via. Fi
nalmente l'automobile può riprendere
a passo d'uomo verso la Stazione.
Presso l'obelisco dei 500, il Poeta che
j veste ancora la divisa militare con le
decorazioni italiane e due segni di fe-
LA LIBERA PAROLA
i tergere gli schiavi che docilmente si
fanno pelare con la probabilità di por
[ tarsi anche i letti per ivi dormire.
LAVORANTI BARBIERI DI
, FILADELFIA, ALLERTA!
L'ora del risveglio è suonata e chi
non è con noi, è contro di noi: Chi non
1 1 si muove va contro sè stesso, contro
!a propria famiglia, contro il proprio
avvenire.
Rammentatevi che per domenica
1 prossima, 29 c. m., la Organizzazio
ne di recente formatasi sotto il
titolo di:. Associazione dei lavoranti |
| indipendenti di Filadelfia, ha prepara
to un grande comizio alla Prettyman
Building Hall, sita a South Broad St.
e Catharine St. In italiano ed in in- ;
glese, verranno spiegati i bisogni del
la nostra classe ed il perchè è nostro
sacrosanto dovere di unirci in un sol I
fascio.
La scarsezza della nostra mano d'o
pera, motivata dalla chiamata di mol
ti lavoranti barbieri, alle armi, ha da
to a noi occasione di far pochi passi
verso un migliore avvenire; però esso
è stato parziale nella nostra città per
la semplice ragione che siamo disor
ganizzati, mentre in quasi tutti gli al
tri grandi centri degli Stati Uniti do
ve i barbieri sono organizzati, essi
hanno goduto e godono, di grandi be
nefici, sia nell'orario che nell'o
norario. Che nessuno manchi.
La campana suona a distesa
per liberarci dalla schiavitù e per pro
teggerci dai nostri eterni usurpatori. |
Al 29 giugno, dunque, e che nessu
no manchi.
Per il comitato
G. Ramagli, Pres.
F. Rizzi, Segr.
i rite al braccio sinistro, si scopre e
parla al popolo. '
PAULA IL POETA
"Cittadini, egli dice. E' un dono di
anima questo che voi mi fate. Oggi
come il 4 maggio. L'altra volta vi
dissi: è un dono senza limite e senza
peso che mi vale per l'eternità. Era
un'ora di orgoglio, era un'ora di eb
brezza, era la vostra ora generosa
voi che avete sempre tutte le genero
sita e tutte le pazienze in questo me
desimo luogo impartivate la più lar
ga delle assoluzioni a chi per chie
dervi forza ritornava
(4 RIGHE DI CENSURA)
la vostra forza fedele fu ricevuta non
senza lacrime ed eruno lacrime che
avevano le stesse qualità feminee di
quelle versate in guisa di argomenti
(CENSURA)
In un tale uomo dovevano essere di
rimorso, di penitenza, di ammenda, di
ipocrisia, ma non potevano avere nul
la di veramente nobile e nulla di vi-
I rile, non di meno voi credeste, voi as
solveste. C'era in Italia un maschio
conduttore a cui si velavano gli occhi
| quando vedeva le prime foglie nuove
, sugli arbusti del suo aspro cammino:
Ilio visto io i fanti fangosi e logori
I piangere al soffio della vittoria. Si
j poteva piangere di rapimento davan
iti alla meravigliosa solitudine della j
; patria, davanti alla bellezza dell'lta
] lia sola ed invincibilmente primave- i
j rile / i
(CENSURA)
j Tuttavia voi credeste, voi assolve
ste, voi acclamaste, voi vi lasciaste
ingannare ancora una volta e gene
rosi
(CENSURA)
Che aveva egli fatto della vostra
forza donata con tanta fresca fede?
L'aveva lasciata cadere dalle sue ma
ni fiacche e false come ogni altra co
'sa bella e forte e pura della nostra
| guerra, della nostra passione,
j Io l'ho raccolta, ero degno di racco
glierla e di liberarla.
| Voi me la confermaste in Campido
glio, me la confermaste tra il Vimina
le e il Quirinale. Non io fuggo. La mia
j fronte non fu mai tanto alta. Parto
I per ritornare.
j Vado sul mio campo di dove tante
volte partii contro il nemico, vado sul
j mio campo a restituire quelle armi
i che ho bene adoperate per combattere,
j E voi lo sapete; e lo sanno tutti i
| combattenti : i veri, i sinceri.
Altre me ne darete, voi, non temo
j di rimanere disarmato.
| Quattro anni di fatica edi lotta in
cessante, quattro anni di dedizione in
tera dico intera, ripeto intera
alla causa della Patria, hanno questa
ricompensa. Non importa!
\ Sono più volonteroso di prima, sono
più devoto di prima, sono più ardente
e fidente di prima.
Il 24 di maggio a me volontario di
guerra, mutilato di guerra, designato
j dal popolo, fu proibito di celebrare in
, Roma il quarto anniversario del no
j atro maggio eroico, il primo dopo la
I vittoria.
' Come l'ltalia fu legata, così alla
vittoria fu messo il bavaglio di stop
pa. «»
: I combattenti ebbero l'onta inaudita !
di rimanere nelle vie e nelle piazze a
[fare catena per impedire che si cele- i
brasse in Roma l'anniversario adora
bile, il giorno che chiamiamo 1' Ognis-1
1 santi della Patria."
(16 RIGHE CENSURATE)
Ricordiamocelo!
Ricordatevelo quando sarete qui per
il ritorno degli accusati.
Ma ritorneranno di nascosto e di
| notte. Preparate nondimeno la gogna,
ma non vi lasciate ingannare dalle
! bugie nè addormentare dalle posizio
ni dei loro clienti e servitori.
Ci rivedremo fra breve.
Vi dissi come nel venire ebbi per
j viatico il pane di Fiume che era sta- j
to mandato a Trieste e da Trieste a
Venezia per me sul treno che doveva
portarmi a Roma; un pane veramen
te intriso di sangue. Oggi ho da voi
per viatico un altro pane intriso .con
la più schietta amarezza; con un'ama-.
rezza che fortifica ed eccita. Lo spez- j
zerà chi saprà masticarlo. E' oggi,
del resto, il pane di tutti i buoni sol
dati.
Combattenti! Io vado a restituire lo
mie armi.
Combattenti! ritornerò a prendere i
le nuove armi che voi mi darete. Fa
te che siano pronte e ben forbite e af
filatissime.
Cittadini di Roma, compagni della
nuova lotta, bisogna che voi le pro
mettiate fedelmente alla mia fedeltà.
| Posso contarci?
! Abbiamo avuto quattordici vittorie.
RAMPA MfIDCI IIj? pn 5,4 WYLIE kmi PITTSBURGH, H. !
DHllufi IIIUIvILLI u UU. 120 N. 61ti AVENUE - STEUBENVIUE, 0.
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in Ire giorni - Il più' alto cambio della giornata.
Corrispondenti: Credito Italiano e Banca Commerciale Italiana, (Italia) !
I BIGLIETTI D'IMBARCO CON TUTTE LE COMPAGNIE DI NAVIGAZIONE ;
| Quanto avete risparmiato l'anno scorso?:
Se avete messo a parte qualche somma
I ì ! di denaro, continuatelo ancora. Se non a
i mi fll l ii firn ! " ve . te . fino ad oggi risparmiato nulla, inco
ri in jfj] [jj |Ja lui ,y jjii j j jj mmciate a farlo. Se voi non siete capace di
Il ijjljl I' !: S | risparmiare, non avrete mai successo nella
i ® ene '' cial Fund Society;
~ 1200 Chestnut St. Phila., Pa. !
Ora vi dico che dobbiamo avere la '
quindicesima onde uscirà finalmente
al futuro quell'ltalia bella per cui le ,
madri diedero ed i figli caddero beati.
Vi dico che l'avremo!
Oggi è un ottimo giorno. E' l'anni
versario di Giovanni Randaccio fante
dei fanti. La bandiera che fu spiegata
alla ringhiera del Campidoglio e bat
tezzata nelle acque capitoline e ab
brunata con minaccioso dolore, dove
va oggi sventolare su San Giusto.
Fui impedito di mantenere la promes
sa. Non importa. Aspetterò. Aspette
remo. E là aspetteremo. Oggi è anche
la vigilia dell'Ascensione, la vigilia di
nostra donna Italia, raggiante come
quella di nostro Signore Gesù, corta
come la spiga dura del nostro grano.
Questo è il mio credo.
Questo sia il vostro credo.
Silenzio, disciplina, vigilanza, buo
na memoria, fermezza implacabile, j
Evviva l'ltalia!
Viva Roma!
NON POTEVA RIMANERE SU
PINA A LETTO. Mia cognata a
veva le spalle indolenzite al pun
to che non poteva rimanere alla
supina nel letto. Dopo avere u
sato quattro bottiglie del Lozt)-
go del Dott. Pietro tutti i dolori
disparvero ed ora si sente bene".
scrive la signora E. Aspersino
di Olds Alta. Questo vechcio ri
medio del sangue e della costitu
zione, non è una medicina di far
macia. Scrivere al Dr. Peter Fah
rney & Sons Co., £5Ol Blvd. Chi
cago, 111.
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