La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, May 03, 1919, Image 1

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    PUBLIII BY THE ACT OF OCTOBER 6, 1917, ON FILE AT THE POST OFFICE OF PHILADELPHIA, PA., BV ORDER OF THE PRESIDENT, A. S. BURLESON, POSTMASTER GEN
I forti caratteri sono gli Dei |
Supremi della Stori* Nazionale.
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore
906 Carpenter Street
ANNO 11. - Numero 17
Verso le tenebre della barbarie
Siamo nel periodo più tragico che
l'Europa abbia vissuto dall'agosto del
1914; la pace del mondo sta nuova
niente per essere turbata.
Eppure per colpa di un personag
gio da commedia, che va assumendo
a Parigi in grottesco atteggiamento
da Don Chisciotte; di un individuo che
la sorte cieca o gli intrighi di parte
hanno immeritatamente innalzato,
dalla oscurità e dalla miseria intel
lettuale, ai fastigi del potere, la mi
naccia dell'ora si risolverà ne sia
mo eerti in un allegro episodio di
batracomiomachìa.
Il Presidente Wilson, übbriacato
dai trionfi del suo esercito in Francia,
trionfi resi non difficili dall'eroismo
dei nostri soldati sul Piave; übbriacato
anche dalle accoglienze entusiastiche
cui venne fatto segno, insieme con la
Presidentessa, nelle capitali di Euro
ra e segnatamente in Roma eterna,
dove 1 cittadini dell'Urbe si illusero
di avere a fare con un gentiluomo, co
me afferma il "Popolo Romano", gior
nale serio e di autorità mondiale, so
gnò di essere un grande uomo e di
potejv assoggettare l'Europa ai suoi
voleri.
E scald atosi in quest'idea peregri- ]
na,' egli capo di Stato volle ad
ogni Sosto partecipare ai lavori della
conferenza, in qualità di delegato del
suo parse, sedendo accanto ad altri
inferiori di grado, coll'unica mira am
biziosa di imporre la sua volontà e di
far prevalere il suo punto di vista.
E si presentò all'adunanza coi suoi
famosi quattordici punti, ridicola pa
nacea, che ha subito, nel periodo delle
discussioni, quasi ogni giorno scacchi
solenni ed inonorate sepolture, e che
oggi il Mose in erba vorrebbe riesu
mare ai danni dell'ltalia.
Ma Wilson, quest'uomo che ha un
concetto sui generis della dignità u
mana e che sembra non risentire le
umiliazioni che gli vengono inflitte,
è abituato ad ingoiare i rospi.
Si oppose dapprima alle brame del
la Francia, che non paga dell'Alsazia
e Lorena, aveva spinto il cupido
sguardo su! ricco bacino della Sarre,
ma d ovette desistere dalla sua oppo
sizione e la Francia trionfò. Più tar
di mise in ballo, contro l'lnghilterra,
le sue domande sulla libertà dei ma- !
ri, ma fini col rinunziarvi e piegare la
testa, come un cane frustato.
Oggi che si vede coperto di ridicolo
insieme coi suoi famosi quattordici
comfendumenti, vuol rifarsi in qualche
modo degli scacchi subiti, e sceglie,
a bersaglio della sua rabbia impoten
te, l'ltalia, economicamente la più de
bole tra gli Alleati, sperando, nella
sua mente torpida e tapina, che la no
stra patria dovrà cedere alla sua pre
potenza di spavaldo e volgarissimo
ricattatore morale.
. Ma egli ingoierà anche il rospo di
»o, Fiume; oh! lo ingoierà senza dubbio
tì, siccome questo sarà il rospo più
/ grosso ed indigesto, poiché Wilson
stavolta ha parlato ad alta voce ed in
•?s»pnbblico, non gli rimarrà altra via
che rivarcare l'Oceano e tornarsene in
America, senza rimpianto da parte di
coloro che rimangono e senza gloria
per lui.
|ì * In questo antipatico atteggiamento
del Presidente degli Stati Uniti, il j
Itolo di questa grande Nazione non
neppure la più lontana ombra di
ponsabilità. Ciò è stato solenne
nte riconosciuto anche dal popolo
liano, il quale, nelle imponenti di
strazioni di questi ultimi giorni nel- ;
cento città della Penisola, riaffer
va le sue simpatie ed il fraterno
ore verso il popolo d'America, con
ii e clamorosi evviva, mentre non
jarmiava le grida ostili contro il
focatore dei suoi diritti; contro
nbizioso immeritevole; contro la vi
ia rana che vuol gonfiarsi nella
Ita vanità di assurgere alle dimen
ili di un toro.
3 che l'opera subdola e doppia del
esidente non sia condivisa dal po
-1 Itolo, ce lo dimostra la condotta degli
americani benpensanti e della stampa
più autorevole, che giudicano, con se-
Vero linguaggio, l'atteggiamento di
Wilson, tessuto di incoerenze e di in
giustizie e l'offesa gratuita e volgare
da lui fatta ad un grande popolo, le
gato con vincoli indissolubili di allean
za e di fratellanza col popolo d'Ame
rica.
• ; Parteggia con Wilson e sostiene la
vergognosa causa jugo-slava la più
I bassa plebaglia, il profanum vulgus
di cui fa parte anche la stampa prez
solata e venduta; ma di questa ver
ìninaia non dobbiamo preoccuparci,
feome non dobbiamo occuparci di un
Mobile sconosciuto, Mr. House, che
tiene per il filo la marionetta.
» * *
Wilson è stato per tre giorni in I
talia; ha assaporato i trionfi di Roma,
di Milano e di Genova; è venuto a
contatto con le masse, ma, da osser
vatore superficiale, non ha saputo co-
Roscerne la psiche. Se avesse avuto
un più retto giudizio, una più equa
percezione, non avrebbe commesso il
Madornale errore odierno, indice di li
na enorme miseria morale.
UÈEgli ha creduto di risolvere la qui-
Btione di Fiume, che è indubbiamen
te la più complessa della conferenza,
in una maniera brutale;- assegnando
cioè la gemma del Quarnero ai jugo
slavi e tentando di appagare l'ltalia
con un proclama al popolo, nel quale
rè manifesta la criminosa intenzione
di menomare l'autorità dei nostri De
legati e di scavare un abisso tra il
Governo e la Nazione.
ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER
WITH THE LARGEST CIRCULATION
AVA INI "TI SE IVI PRE, OOINJ L.A FIACCOLA I INI PUGNO
p <l as sccond-class matter Aprii 19, 1918, at the post office at l'hiladelphia, Pa„ under the Aet of March 3, 1879".
>| E* inconcepibile che un uomo di
1 Stato abbia potuto sperare per un so
■| lo istante che due o tre colonne di
prosa vuota e sconclusionata avessero
potuto far dimenticare all'ltalia i sa
i crifici di 41 mesi di guerra, i suoi cin
> quecentomila morti, i trecentomila
• mutilati, e farla rinunciare al suo so
! gno secolare di redimere tutti i suoi
, figli dal giogo straniero, e di assicu
rare i suoi confini dalle insidie e dalle
prepotenze nemiche. Ma l'atto incon
sulto di Wilson ha prodotto l'effetto
che doveva inevitabilmente produrre.
Di fronte all'aggressione ingiusta e
i triviale, i quaranta milioni di italiani
, han levato fieramente la testa ed al
l'intruso che vuole immischiarsi nelle
cose altrui, non chiesto né desiderato,
hanno dato la risposta che si meri
tava.
La prima lezione di buona creanza
l'oscuro professore di Princeton Illa
ricevuta da S. E. Orlando che ha par
lato un linguaggio pieno di dignità e
di fierezza.
' Oggi èla volta del popolo d'ltalia.
[Come dopo Caporetto, anche oggi, do
po il novello insulto straniero, il ge- 1
neroso nostro popolo ha serrato le fila
attorno al suo Re ed ai suoi Gover
nanti; tutte le divisioni di parte sono,
come per incanto, scomparse, e nelle
grandi città come nelle piccole, mi
lioni e milioni di gente, percorrono le
I vie acclamando ad Orlando e Sonnino,
propugnatori dei nostri diritti, impre- I
cando a Wilson, goffo campione di i
interessi inconfessabili nella "Cunard
Line" edi vergognosi retroscena. I"
nel delirante, generale entusiasmo
prevale il proposito fermo ed incrol
labile di rinnovare i fasti delle cinque
giornate di Milano e delle dieci di
| Brescia, se gli Alleati oseranno anco
,ra di opporsi alle nostre agitazioni
| legittime e sacre.
La stampa è concorde; il popolo,
come ai tempi epici della guerra, co
stituisce un esercito solo. Dal Re, dal
primo cittadino di Roma, tutti gli i
taliani hanno di nuovo rievocato il
glorioso motto del Piave: Non indie
treggiare d'un solo centimetro!
Gabriele D'Annunzio, l'eroe ed il
cantore della nuovissima epopea, al
Sindaco Colonna che lo invitava a re
| carsi in Roma a portare la sua voce
possente in un'adunanza solenne, ri
spondeva con questo telegramma fati
dico che riassume, in una sintesi mi
rabile, l'anima della Nazione:
"Mai mi sono sentito più orgoglioso
di essere italiano. Di tutte le nostre
ore eroiche, questa è veramente la più
solenne. Non v'è nulla di più grande
nel mondo che questa Italia che non
ha paura di rimanere sola contro tut
ti. Colla sua forza moltiplicata dai
sacrifici dei giorni di sofferenza, l'lta
lia oggi è grande e pura in mezzo a
tanta bassezza, a tanto odio, a tante
menzogne degli alleati.
"Gli alleati sono iniqui, ingrati e
smemorati.
"Noi dobbiamo ringraziare Iddio
che ci esalta per averci fatti degni di
questa prova suprema, concedendoci
l'onore di smascherare il falso idolo
ai cui pitali ci siamo una volta ingi
nocchiati."
♦ * *
I Nella dichiarazione sulla quistione
di Fiume, Wilson asserisce di non es- j
ser contro l'ltalia, ma di agire inve
ce nel di lei interesse e per scongiu
rarle la minaccia di possibili irreden
tismi futuri.
Impareggiabile pedagogo"! Egli ave
va meditato il vigliacco insulto, fin da
prima di pai-tire per l'Europa e ciò si
desume dal fatto gravissimo che ave
va condotto seco, come uno dei dele
gati, un certo Mr. White che in altri
tempi, ambasciatore d'America a Ro
| ma, il nostro Governo aveva ripudia
to come persona non grata e gli ave
va dato il suo passaporto.
Sarebbe, in altri termini, come se
adesso, il Governo tedesco inviasse a
Versailles, coinè suo plenipotenziario,
l'ex ambasciatore presso gli Stati U
niti, Bernstof.
Il Presidente inoltre, negando il suo
consenso all'annessione di Fiume al
l'ltalia, dice di voler tarpare le ali
del malaugurato imperialismo italia
no, gravido di conseguenze gravissi
me.
Rileggiamo, a questo proposito, le
dichiarazioni dell'On. Federzoni che
fan fremere di giusto sdegno quanti !
nel mondo non sono accecati da insa
ne e torbide passioni:
"La Plancia voleva una pace che le
restituisse l'Alsazia e Lorena; l'ln
ghilterra prese le armi a difesa del
l'indipendenza del Belgio, aggredito
dalla Germania; l'America scese in
conflitto per creare una pace basata
sulla giustizia e per stabilire una
permanente società delle Nazioni.
"Vinta la guerra, la Francia vuole
ed ottiene, oltre alle province perdute
nel 1871, il bacino di Sarre, estenden
do le sue frontiere sino al Reno; es
sa inoltre occupa gran parte delle co
lonie tedesche e la Siria che è decisa
a mantenere ad ogni costo. Ma questo
non è imperialismo francese!
"L'lnghilterra costringe Wilson a
ritirare le sue domande sulla libertà
dei mari, s'impossessa della Mesopo
tamia, estende il suo dominio nel Me
diterraneo orientale. Ma questo non è
imperialismo inglese!
"Wilson inserisce nel progetto del
la Lega delle Nazioni la dottrina di
Monroe che rende l'America immune
da qualsiasi intervento da parte della
lega stessa nei suoi affari interni,
rifiuta di riconoscere l'uguaglianza di
PHILADELPHIA, PA., 3 MAGGIO, 1919
razze, quasi eke il Giappone abbia
meno diritto, di fronte alla civiltà, di
quello che non ha la Jugoslavia. Ma
questo non è imperialismo americano!
"Il solo imperialismo è quello del
l'ltalia, sogno di coloro che combat
terono e caddero nell'immane conflit
to; conforto che mitighi le sofferen
ze inaudite di migliaia e migliaia di
vedove e di orfani. Imperialismo co
stituito da poche montagne rocciose,
co'i una popolazione di meno di un
milione di abitanti, ciò che appunto
l'ltalia reclama!....".
* * *
(ìli alleati in quattro anni di guerra
immane, hanno schiacciato la tiran
nia degli Honzellorn e degli Asburgo;
ma a che prò, se oggi apparisce sul
l'orizzonte europeo lo spettro della ti
rannide wilsoniana?
GRANDIOSA PARATA ITALIANA
PER IL PRESTITO RELLA VITTORIA
l'hiladelphia, Fa., 1.0 Maggio 1919
EGREGIO SIGNORE,
Nella seduta plenaria tenutasi la sera del 28 Aprile u. s. Hall", alla
quale paroecipò OuOta la colonia italiana nelle persone dei rappresentanti le logge dei due Ordi
ni Figli d'ltalia, le Associazioni di Mutuo Soccorso e i Circoli, politici e religiosi, fu, ad unani
mità. deliberato che il giorno di domenica prossima, 4 correnOe, alle ore 1.30 P. M., dichiarato
"ITALIAN DAY", al.b i no luogo una grandiosa parata ed un Comizio.
Questo deliberato fu preso dopo i brillanti discorsi pronunciati dal Cav. Uff. Gaetano
I'occardi, Regio Console Italiano in l'hiladelphia; dal Giudice Joseph Buffington, in rappre
sentanza del Governo Federale; dal Colonnello Franklin, rappresentante l'Esercito americano
e già capo delle Ambulanze Americane al fronte italiano e da Mr. E. T. Stotesbury.
11 nostro heneamato Console, in rappresentanza d'ltalia ed interpretando il pensiero dei
nostri fratelli d'oltre Oceano, che in questi momenti di trepidazione seguono, entusiasticamen
te, il nostro Governo, venne in mezzo a noi a parlarci la parola ufficiale ed a ricordarci i no
stri imprescindibili doveri, verso la nostra Patria d'origine e quella di adozione. In brevi parole,
in inglese, egli disse :
"lo sono venuto in mezzo a voi questa sera, miei cari connazionali, per sentirvi ripetere
che voi darete il vostro assoluto consenso all'attitudine del Governo italiano e dei nostri Dele
gali alla Conferenza della Pace, attitudine, come voi ben sapete, sostenuta dall'unanime senti
mento del popolo italiano. Io non ho nessun dubbio clic voi, perchè siete italiani, sosterrete la
vostra Italia, la quale, come madre, non può permettere che i suoi Figli, proprio adesso
riuniti, siano dati via al nostro secolare nemico, ai croati, lo sono qui venuto altresì', per avere
da voi rassicurazione di una nuova manifestazione di lealOa' all'America, a quesOa Nazione che
i pure ha dato il sangue dei suoi giovani soldati e tutte le sue risorse alla causa della giustizia,
e, lasciate che ve lo dica. Essa rimana' fedele a no' fino alla fine".
Infatti noi, come il Regio Consola e la Nostra Italia, ufficiale e popolare, non possia
mo nè dobbiamo ritenere responsabili gli Stati Uniti dell'opera di un uomo, per quanto egli ri
vesta la più alta carica in questa terra di nostra adozione.
Non possiamo negare che un coro di simpatie si è elevato in favore delle aspirazioni ita
liane: la stampa americana, all'infnori di pochi giornali venduti all'oro della Cunard Line, è con
noi; uomini eminenti, nel campo dello scibile e della politica, hanno sposato la nostra causa e
il popolo americano, nella sua maggioranza, non mancherà di dare la sua solidarietà a quello
stri imprescindibili doveri, verso la nostra Patria sacro abbiamo il culto.
L'HO fra i più influenti componenti il Senato degli Stati Uniti, il senatore C.abot Lodge del
Massacliussets, che sarà il "leader" del partito Repubblicano alla prossima Camera, risponden
do ad un telegramma del Grande Venerabile dell'O. F. d'l. in quello Stato, Avv. Saverio Roma
no e del presidente della "Dante Alighieri" Dr. Rocco Brindisi, ha, con linguaggio netto e pre
ciso che non ammette equivocazioni, dichiarato che la città di Fiume dev'essere data all'ltalia e
che Egli dissente dall'attitudine presa dal capo della Delegazione americana alla Conferenza
della Pace. Il senatore_ Lodge, dopo aver ricordato gl'immensi ed indicibili sacrifici fatti dal
1 Italia a fianco delle Nazioni Alleate, egli dice proprio così: "Io non vedo come gli Stati Uniti
e le altre Nazioni con le quali l'ltalia ha combattuto possono rifiutarle la sua richiesta. Io spe
ro ardentemente clic Fiume diventi un possedimento italiano, onde possa darle la sicu
rezza e la garanzia, alle quali hanno diritto l'Esercito e i sacrifizi sostenuti dall'ltalia".
Questa affermazione ilei senatore Lodge, in linguaggio più chiaro e preciso, significa
che il prossimo Congresso, Repubblicano nella maggioranza, non permetterà mai una so
praffazione contro la nostra Patria. F, noi italiani abbiamo il dovere di conservarci le vecchie
simpatie e conquistarne delle nuove.
Il nostro posto, quindi, domenica, è a fianco del popolo americano.
Le logge dei due Ordini Figli (l'ltalia. l.a Federazione, le Società di M. S. e i Circoli,
politici e religiosi, debbono trovarsi riuniti, alle ore I P. M. precisa di domenica 4 corrente
in Broad Street.
DISPOSIZIONE DEL CORTEO
Con la testa rivolta al Nord, all'altezza di Christian, lato destro, si disporranno prima le
b'gge dell'Ordine regolare, quindi quelle degl'lndipendenti, poscia la Federazione, le Società, i
t ireoli e gl'ltaliani in generale. Per la brevità del tempo a disposizione si raccomanda vivamen
te di non pretendere come nelle altre occasioni, dei diritti di precedenza: chi prima arriva,
prima prenderà posto. Appena le Istituzioni si saranno disposte verranno distribuite le bande
ad uguale distanza fra esse.
11 Corteo sarà così formato: Plotone di Polizia a Cavallo e subito dopo un Ardito del
l'Esercito italiano ed'un soldato italiano dell'Esercito americano, entrambi feriti, porteranno la
bandiera italiana e quella americana Seguiranno il Comitato Esecutivo italiano del Liberty
I.oan. un plotone di soldati italiani che hanno combattuto in Italia e in Francia, al comando
del Colonnello Franklin, il comitato parata in automobile, signorine facenti parte del coro che
canteri davanti la Statua della Vittoria e poi le Logge dei due Ordini e le Associazioni
ITINERARIO
[.'itinerario sarà breve. Da Christian si andrà su per Hroad, quindi intorno alla Statua
della vittoria e giù per Hroad all'Accademia di Musica, in Locust della stessa strada.
ALL'ACCADEMIA DI MUSICA
S"! palcoscenico del teatro, per disposizione del Comitato, prenderanno patte le madri
1 ,n K |csc parleranno il giudice Bufrington, il Congressman George S Graham e Mr
h. r. Stotesbury Altri oratori saranno provveduti per parlare fuori, se il tempo Io permetterà
Le logge, le Società e i Circoli portino le loro bandiere le quali, dopo della parata sa
ranno thsposte sul palcoscenico.
Tutti i soldati italiani si presentino alle ore I precisa e si dispongano fra Christian e
Catliarine, lato F.ast di Hroad.
(gl'italiani si raccomanda di far sventolare dalle finestre delle proprie case i due
vessilli: l'italiano e l'americano.
COMITATO PARATA: GIUSEPPE DI SILVESTRO, chairman.
Avv. E. V. ALESSANDRONI; BARTOLOMEO MANSOLINO;
Cav. F. A TRAVASCIO; GIUSEPPE ROSICA;
G. FALANGA; Cav. Uff. C. C. A. BALDI; JOHN QUEROLI;
L'ltalia adunque, nel maggio del |
1915 avrebbe commesso il più grave
errore della storia, poiché è sempre
preferibile una civiltà che si basa sul
la forza delle armi a quella che trae
; le sue origini dall'affarismo.
Rastignac, il colosso del giornali
smo mondiale, alludendo all'immode
sto pedagogo, ha detto: "Gli affari
sono affari." Dicesi che un genero del
; professore sarebbe nominato direttore
della Cunard Line e che....
La Kultur tedesca è cento volte su
periore a questa specie di sensalismo
da fiera, perchè attinge la propria
forza alla disciplina ferrea, alla stes
sa guisa dell'antica civiltà romana
che irraggiò la 6ua luce smagliante
a traverso tutte le regioni della terra.
LA LIBERA PAROLA,
Per mancanza di spazio
Siamo costretti a rimandare ad al
tri numeri articoli, corrispondenze,
spunti polemici e comunicati già pro
messi.
Questi scritti saranno sempre di at
tualità ed il pubblico non diventi im
paziente nell'attesa.
li mucchi iiiii
permette che s'insuiti la
nostra bandiera
Italiani vigliacchi, che permetteste
agli insensati luogotenenti del ccin
trattore Vare di insultare la nostra
bandiera, vergognatevi del nome che
portate! Una scodella di minestra ri
fredda al giorno, è preferibile a qual
che dollaro che il contrattore Vare vi
paga per piegare il dorso tutta la
giornata a "scopare" le strade!
Piegate, piegate pure la vostra cer-
|vice voi che del nome della bella Italia
j siete indegni!
* » »
La mattina di lunedì scorso il signor
Giuseppe Bardascino, residente al No.
1020 Carpenter St. si recò dal nostro
direttore a pregarlo di fare qualche
cosa perchè l'insulto alla nostra ban
diera fosse rivendicato. Egli, diceva,
che invano aveva tentato di fare uscire
dalla parata gl'italiani: questi, con
delle scrollate di spalle, vi erano rima
sti, senza accorgersi dell'umiliazione
che subivano.
Lunedì ecorso vi fu la parata degli
spazzini della città. Quasi a tutte le
altre divisioni, specialmente a quella
di un certo Devine, era stato permes
so agii italiani di portare la loro ban
diera a fianco di quella americana; so
lo alla terza divisione, del con
trattore Vare, fu proibito un simile
privilegio.
Prima che gli spazzini italiani del
la divisione Vare uscissero dalla yard
i bosses americani li avevano avverti
ti di fare a meno della bandiera ita
liana. Gli spazzini cedettero supina
mente. All'altezza delle 12 strade in
Carpcnter furono visti tre o quattro
italiani con il tricolore ai quali, un
certo Christ Eisman time-Ueeper,
pdy-master, factotum del contrattore
Vare impose di mettere via quel
simbolo ed i miserabili italiani übbi
dirono all'americano di nascita ma
germanese di origine.
Il signor Bardascino invano fece
appello a due gentiluomini di nostra
razza, Giovanni Pantalone e Leonar
do Atierno perchè disertassero le fi
le o s'imponessero; una scrollata di
spalle e una sentenza: "non possia
mo far nulla" fu la risposta.
♦ * *
Una fetta di pane, guadagnata col
sudore «leila fronte e con la coscienza
pulita, vale più della ricchezza accu
mulata con la vergogna di rinnegare
una bandiera, che oggi, specialmente.
è orgoglio delle nazioni più civili.
Mentre il contrattore Vare, per suoi
vergognissimi scopi politici, fa circo
lare una petizione per far appello on
de i diritti italiani vengano rispetta
ti e sostenuti, permette (se non dà I
l'ordine) che la fiammante bandiera
italiana sia insultata. !
Italiani, ricordatevi sempre di certi
arruffapoli.
♦ * *
Intervistato da un reporter del ;
"North American" Mr. Eisman affer
ma che i 3 o 4 che portavano la ban
diera italiana erano übbriachij passò!
ad essi la sbornia però quando furo
no costretti a rinunziare al tricolore 1
rimanendo in parata. Il senatore Va
re era ammalato e non potè dare spie- ;
gazioni; egli però non è ammalato per
protestare, nel Congresso statale,
contro un progetto di legge in favo
re del pubblico e contro i suoi inte
ressi privati. Il Congressman, poi, Mr.
I William, questo grande uomo di'ear
■ ta pesta, rispose baldanzosamente:
- "not worth an answer."
Staremo a vedere fino a quando
1 questa baldanza, Mr. Vare!
ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA
Comunicazioni della Grande Loggia
DELLO STATO DI PENNSYLVANIA
DELIBERAZIONI E COMUNICA
ZIONI DEL GRANDE
CONCILIO.
Ai Venerabili e (ìrandi Deputati
Delle Logge di Pennsylvania
Egregio fratello,
Nei giorni 13 e 14 corrente -si è te
nuta la sessione del Grande Concilio
a Norristown, ed in essa, oltre ai
jprovvedimenti di ordinaria ammini
strazione, sono state prese de
cisioni di interesse generale, che si
portano con la presente circolare a co
gnizione delle logge. A tale scopo i
venerabili leggeranno e spigheranno
la circolare ai soci, avendo cura che
' le disposizioni in essa contenute sia
no puntualmente eseguite.
Se alla seduta in cui si leggerà
questa circolare assisteranno pochi so
ci, il venerabile ne ripeterà la lettu
ra nella seduta successiva, per modo
che essa venga a cognizione del mag
gior numero ili fratelli. A parte ciò il
v< nerabile deve curare, con gli altri
mezzi a sua disposizione e special-,
niente con comunicazioni fatta dal se
gretario archivista, che ogni socio sia
direttamente informato dei doveri che
a lui incombono per le misure adotta
te dal Grande Concilio.
ORFANOTROFIO STATALE.
I.a iniziativa dell'Orfanotrofio ha
subito un grande ritardo, cagione del
la epidemia dello scorso autunno. In
seguito a tale calamità, mentre le
logge dovettero far fronte a straordi
nari sussidi di malattia, i soci dovet
tero pagare alte quote al F. U. M. per
i decessi verificatisi; e quindi, per mi
sura di opportunità, la raccolta delle
contribuzioni per l'Orfanotrofio rima
se sospesa.
Intanto, passati i mesi della epide
mia più intensa, dal principio del nuo
vo anno a questa parte, l'Ufficio del
Grunde Concilio, ogni v°'ta che se ne
è presentata l'occasione, non ha man
cato di ricordare alle logge che la ini
ziativa dell'Orfanotrofio doveva esse
re ripresa e portata a termine. E nel
la sua ultima riunione del 14 corr. il]!
Grande Concilio stesso, confermando i
che la contribuzione per l'Orfanotro- j
fio è obbligatoria per ogni fratello, ha
stabilito che la somma dovuta dalle '
logge, a seconda del numero dei soci
e dei biglietti avuti, deve essere ver- 1
sata al Grande Segretario di Finanza
non più tardi «lella fino del mese di
luglio.
Ci sono delle logge che con ammire
vole sollecitudine, ad onta delle di
sgrazie, di cui anch'esse, allo stesso
modo delle altre, furono colpite, ;
hanno già versata l'intera somma do- ,
vuta; e a queste logge il Grande Con- !
cilio tributa pubblicamente le più vi-!,
ve attestazioni di lode. Le altre, che ;
non hanno ancora raccolto, o hanno :
raccolto soltanto in parte, il contribu- 1 ,
to dei soci, debbono prendere solleciti
provvedimenti per riunire al più pre- ]
sto la relativa somma. I,
Non si dimentichi che da quando j,
sarà letta questa circolare, per arri- ,
vare alla fine di luglio termine ul
timo per fare il pagamento le log
ge potranno tenere cinque o sei se- ,
dute, e perciò esse dovranno stabili
re, nella prima seduta che terranno,
che quei soci i quali non possono pa
gare i cinque dollari dei biglietti tut- !,
ti in una volta, debbono pagarli al- ,
meno con un dollaro per ogni seduta. '
Il Grande Concilio raccomanda ai
Venerabili di non perdere ancora del
tempo, perche per ogni seduta che,
passerà inutilmente il socio sarà gra- \
vato di più ed il pagamento dei cin
que dollari gli diventerà sempre più
oneroso. I venerabili si facciano dare
dagli ufficiali incaricati l'elenco di
quei fratelli che non hanno ancora ac
quistati i biglietti, li facciano invi
tare ad essere presenti oissolutamen
te alla prossima seduta (altrimenti
saranno multati), diano ad essi i bi
glietti ritirandone l'importo comples
sivo o la prima rata, e in quest'ulti
mo caso comunichino agli stessi le i
struzioni più complete circa il modo
e i termini adottati per il pagamen
to rateale. Quei soci che non si pre
sentassero in seduta debbono essere
visitati in casa da un apposito Comi
tato, il quale consegnerà loro i bigliet
ti, ritirandone l'importo completo o la
rata come sopra, e avendo cura di se
gnare il nome dei fratelli e il numero
progressivo dei biglietti ad essi con
segnati.
Le logge debbono mandare al Gran
de Segretario di Finanza il danaro
(lell'Orfanotrofio t man mano che si
raccoglie. E ciò ad evitare che quel
danaro sia impiegato diversamente. :
E' superfluo spiegare che le logge non
possono detenere, nè usare per loro
scopi particolari, delle somme raccol
te per uno scopo ben definito d'inte
resse generale dell'Ordine; e perciò
| — ripetiamo —il danaro versato dai
Volete comprare la vostra casa?
ACQUISTATE AZIONI NELLA
SONS OFITALY BUILDING AND LOAN ASSOCIATION
Capitalizzata per $ 1,000,000
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La nuova Serie gara' emessa Mercoledì sera, 21 Maggio, 1919.
nel Palazzo dei Figli d'ltalia, 7th & Chrigtian SU., 3.0 Piano.
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che può'.
Abbonamento Annuo $ 2.00
Un i Copia 3 Soldi
fratelli per l'Orfanotrofio deve esse
re subito rimesso.
Già da quando fu lanciata l'inizia
tiva per l'Orfanotrofio Statale, furo
no date istruzioni ai Grandi Deputati
perchè si fossero assicurati che i Ve
nerabili e le logge adempissero alle
disposizioni emanate al riguardo; ma
la più gran parte di essi non si sono
nemmeno curati di prendere informa
zioni di ciò clie la loggia aveva fatto.
Ora è assolutamente necessario che
anche i Grandi Deputati adempiano
al dovere ad essi imposto dalla carica
che ricoprono. Essi debbono assicurar
si che le logge si mettano subito al la
voro per l'Orfanotrofio, che i soci sia
no sollecitati secondo le istruzioni più
sopra impartite, che si raccolgono in
ogni seduta le contribuzioni comples
sive o rateali, che si versino immedia
tamente al Grande Concilio le somme
raccolte.
Non più tardi di un mese dalla data
'li questa circolare, ogni Grande De
putato deve far pervenire all'Ufficio
del Grande Concilio una relazione
i scritta circa il lavoro fatto dalla log
gia. Il Grande Deputato che ometta
di fare la sua relazione, sarà dispen
sato dalla carica. 1 Grandi Deputati
potranno assicurare coloro che ne fa
ranno richiesta che, esaurita la ven
dita dei biglietti alla fine di luglio, la
■ lotteria si potrà estrarre nel mese di
agosto. Ricorderanno che, oltre ai pre
mi a cui concorre ogni possessore di
biglietti, sono anche stabiliti i seguen
ti premi speciali di incoraggiamento
per le Logge ed i fratelli che esiteran
no un maggior numero di biglietti:
Alle Logge:
Stendardo del valore di SIOO.OO al
le logge che dopo i biglietti ad esse
spettanti cioè 20 per ogni socio i
scritto esiteranno un maggior nu
mero di biglietti, e non meno di 800.
Medaglia d'oro del valore di $50.00
alle logge che dopo i biglietti ad esse
come sopra spettanti esiteranno un
maggior numero di biglietti, e non
meno di 400.
Bandierina di seta orlata e ricama
ta in oro per altare col nome della
loggia, del valore di $25,00, alie log
ge che dopo i biglietti ad esse spet
tanti esiteranno un maggior numero
di biglietti, e non meno di 200.
Ai fratelli:
Ciondolo d'oro con medaglia portan
te l'emblema dell'Ordine che dopo i
20 biglietti di propria spettanza esi
teranno un maggior numero di bigliet
ti, e non meno di 100.
Anello d'oro cori l'emblema dell'Or-
Jine ai soci che dopo i biglietti, ad es
si spettanti esiteranno un maggior
numero di biglietti, e non meno di 50.
Spillo d'oro anche con l'emblema
dell'Ordine ai soci che dopo i biglietti
ad essi spettanti esiteranno un mag
gior numero di biglietti, e non meno
di 30.
Hottono d'oro anche esso con l'em
blema dell'Ordine ai soci che dopo
quelli ad essi spettanti esiteranno
un maggior numero di biglietti, e non
mieno di venti.
Diploma di benemerenza ai soci che
dopo i biglietti di loro spettanza ne
esiteranno un maggior numero, e non
meno di 10.
I soci che intendono concorrere ai
| premi debbono richiedere i biglietti
direttamente al Grande Concilio, ac
j compagnando la richiesta col relativo
importo. Detti biglietti saranno con
teggiati ad esclusivo beneficio del fra
tello che li ha acquistati e non della
| loggia di cui egli fa parte.
: GRANDE CONVENZIONE
E GRANDI DELEGATI.
E' stato deciso che la Grande Con-
I venzionc si terrà dentro il mese di a
gosto, ed è stata accolta la richiesta
del Comitato di Scranton, che cioè nei
giorni della Convenzione sia compre
so il sabato, per un banchetto e una
grande parata a cui interverranno
tutte le logge di Scranton e vicinanze.
II Grande Concilio ha deliberato che
trovandoci nei periodo transitorio tra
l'abolizione delle vecchie leggi e la di
scussione delle nuove, in vista anche
delle condizioni finanziarie non liete
in cui si trovano le logge, esse, qua
lunque sia il numero dei propri soci,
debbono mandare obbligatoriamente
un solo Delegato alla Grande Conven
zione.
Vista poi l'importanza degli argo
menti da discutersi, il Grande Conci
lio, volendo dare a tutte le logge l'op
portunità di portare il loro contributo
alla «liscussione, ha deciso che ecce
zionalmente sia tolta la limitazione del
necessario periodo di anzianità, per
| modo che anche le logge iniziate da
i poco tempo potranno mandare il loro
Delegato, sempre che lo vogliano e il
loro bilancio lo permetta.
In occasione delle elezioni generali
della seconda seduta del prossimo giu
(Continua in seconda pagina)