La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, April 12, 1919, Image 1

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    Published and distrfbuted under permit No. 500 ai:*hori/ed by the act of October 6, 1917, on file at the Post Office of Philadelphia. Fa., by order ot the President, A. S. Burleson, Postmaster don.
LA LIBERA PAROLA
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore
906 Carpenter Street
ANNO 11. - Numero 14
n unni liti
[ in i pipì il
IL VERDETTO DELLA STORIA
In questi giorni in cui atanno per
decidersi i destini dei popoli, l'atnio
j sfera è satura di elettricità ed assi
stiamo ad una recrudescenza di italo
fobia da parte di tutte quelle sinistre
figure che, vendendo la propria di
gnità e la propria coscienza per un
pugno d'oro, hanno intessuto, ai dan
ni dell'ltalia, una vasta trama di in
confessabili intrighi.
Il nervosismo onde appare invasa la
i stampa favorevole agli appetiti jugo
[ slavi, nervosismo derivante dal timo
re, anzi dalla certezza che le loro bra
me rimarranno insoddisfatte; la ocu
i lata vigilanza dei nostri delegati alla
r Conferenza che sembrano completa-
I mente assorbiti dall'arduo e
i problema nazionale; l'ansia febbrile
I del popolo italiano che, sebbene forte
E del suo eacro diritto, non ignora gli
l inganni e le infamie della diplomazia
I che saprebbe del resto soffocare sul
I nascere; gli appelli disperati degii a-
I bitanti delle città che sono ancora
I sub-judicf in questo scorcio del loro
I lungo servaggio ed all'alba della loro
I redenzione, ci dicono con chiara evi-
I denza che siamo alla vigilia di eventi
I imp<y tantissimi.
Potrebbe darsi anzi che la questio-
I ne dei confini italiani sia già stata ri-
I solta e che non se ne sia data ancora
| comunicazione al pubblico.
r Comunque non può esservi dubbio
■ sulla sorte di Fiume, Zara, Sebenico e
non può esservene neppure sulla sorte
$ di Spalato, la città martire, accesa di
un selvaggio amore per l'ltalia, ver-
Vso cui tende con ansia affannosa le
. braccia che portano ancora sui polsi
le impronte di lividi solchi.
I I grossi papaveri della conferenza
lìdi Parigi —il triumvirato Wilson-
Lloyd George-Clemeneeau, ostentando
ppjdi agire nell'interesse della pace e del -
|^ ; la concordia, ma in realtà per obbe
" dienza a tenebrose pressioni e ceden
do ad intrighi misteriosi, hanno ten
talo, con arti gesuitiche, di strappare
ai nostri delegati, in via amichevole,
prima di porre sul tappeto della di
scussione, il problema dell'Adriatico,
le maggiori concessioni possibili a fa
vore dei jugo-slavi.
! I Ma le sottili arti ingannatrici si so
no infrante miseramente contro l'i
narrivabile perspicacia del barone
Sonnino, profondo conoscitore di uo
faii ni e di cose, e contro la ferma, de
cisa, incrollabile attitudine dei suoi
colleghi.
A questo proposito, recentemente,
Salvatore Barzilai ha fatto dichiara
zioni esplicite ai corrispondenti di
giornali inglesi ed americani; e se tra
essi vi erano anche quei disonesti che
fanno unicamente per lucro una cam
pagna denigratrice contro l'ltalia, il
monito severo dell'illustre parlamen
tai' 1 nostro deve essere stato come u
no schiaffo solenne sulla loro faccia
abbrutita dall'ignoranza e dall'alcool.
H Salvatore Barzilai, a coloro che lo
intervistavano, ha v detto chiaramente
che i delegati nostri debbono seguire
scrupolosamente la volontà del popolo
italiano.
■E,I il popolo italiano, in nome dei
suoi immensi sacrifici, in nome dei
cihquecentomila morti nostri, che a
jpeferenza di tutti gli altri, hanno
salvato la civiltà ed hanno vinto la
guerra, reclama e vuole, oltre alle al
tre terre che sono fuori discussione,
Mtnio, Zara, Sebenico, Spalato, Trau.
Nella pyrità delle carni italiane, di
queste gemme della corona italica, non
devono affondare il grifo le sozze Ar
pie serbo-croato-slovene. ,
I PROFANATORI DELLA PENNA
* Tra la schiera dei vagabondi in
viati dai grandi giornali americani in
Parigi, nel periodo della Conferenza,
per dare il vergognoso spettacolo del
la miseria intellettuale di quasi tutta j
lalfetampa gialla; vagabondi che ad
una monumentale ignoranza accoppia
no la più stupida albagìa e la più ver
gnosa venalità, uno merita di esser
segnalato al disprezzo di tutti gli ita
liani e di tutte le persone oneste.
E' il nominato Herbert Corey, il
corrispondente del "Globe" di New
York e dell' "Evening Bulletin" di
Philadelphia, un impasto bestiale di
malvagità, di disonestà, di ignoranza;
un verme immondo che eccita io schifo
e che dovrebbe essere ricacciato nella
mélma in cui si dibatte.
Questo masnadiero, questo profana
tore della penna, si accanisce, nelle
Sue luride corrispondenze a vomitare
triviali insulti contro l'ltalia che è
maestra di civiltà al mondo e sopra
tutto alla sua patria che si trova ap
pena all'inizio dell'interminabile cam
mino !
E Quid non mortalia pectora cogis
H O auri sacra fames?
Le corrispondenze di costui sono co- i
EXTRA! *
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V'osti per giovanotte, Vest'ti per ragazzi. Camicie, Camicette. Sottane,
Cappelli ed altro. «
ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER
"Entered as second-class matter Aprii 19,1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3, 1879".
sì infarcite di tali e tante bestialità, di
tali e tante luride menzogne, di t:Vli
[e tante sciocche esagerazioni, che non
possono neppure muoverci a adegno.
Esse eccitano il nostro disgusto e sono
meritevoli unicamente della nostra
pietà.
Sarebbe però da augurarsi che gli
altri giornalisti stranieri: inglesi,
francesi ed americani, anche coloro
che, sinceramente o per mandato ri
cevuto, sostengono la causa jugo-sla
va nei limiti della decenza e della e
ducazione, isolassero, come un cane
rognoso, questo furfante matricolato
che disonora, colle sue squallide erut
tazioni, tutta la famigliu del giornali
smo del mondo, nella quale si è intro
dotto come un intruso, alla stessa gui
sa del ladro che, protetto dalle tene
bre, penetra a passi di lupo nella casa
deserta.
UN'INSOLITA LEVATA DI SCUDI
L' "Opinione" s'impenna. Ogni tan
to questa sozzissima Taide è presa
dalla velleità di far la putibonda, e
finge di ribellarsi a coloro che la trat
tano come si merita. E' un po' come
quei cani lerci ed affamati che sop
portano a lungo e pazientemente le
sevizie dei bambini, e poi all'improv
viso si rivoltano digrignando i denti.
Nel numero di domenica scorsa
questo giornale che, per disgrazia
delle masse immigrate e della madre
patria, e per la deplorevole apatia
«lelle persone facoltose, è l'unico quo
tidiano italiano della Pennsylvania, ri
portava, nella pagina della Cronaca di
Philadelphia, il resoconto dell'ultima
riunione del Comitato prò Italia Irre
denta, redatto dal solerte Segretario
Prof. E. Grosso, nel quale si deplora
va che liei recente comizio tenutosi a
licading, Pa. si erano invitate perso
ne estranee al Comitato.
Contro questa deplorazione insorge
la "megera" di Filadelfia, l'organo di
Baldi, perchè l'allusione si riferisce
all'emerito Cavaliere.
Se il comitato dell' "Italia Irreden
ta", composto di connazionali di tutte
le gradazioni sociali, che fanno parte
della grande, non piccola, famiglia li
ladelfiana, avesse voluto monopolizza
re il "patriottismo", non avrebbe in
vitato fra i primi, dal primo giorno, il
Cav. C. C. A. Baldi, il quale, fino ad
oggi, non ha dato un "penny" per la
buona causa, nò è stato mai presente
alle sedute ad eccezione di una volta
con l'offerta di voler pagare sei o
sette dollari di affitto alla Beneficen
za quando credette di aver bisogno
della presenza del colonnello Pizza
rello per potersi fare la reclame nel
"Manufacturer's Club."
La levata di scudi della "me
gera" non solo è strana, per
chè quel giornale è abituato
ad ingoiare i rospi, ma è
anche inopportuna. Essa dice, senza
arrossire, che di fronte al pericolo del
la patria, gli odii dovrebbero cadere
e dimentica o finge di dimenticare che
il sinistro ispiratore di certi pistolot
ti, nella sua fortunosa carriera, ha
sempre osteggiato, se non apertamen
te perchè non ne aveva il coraggio,
con arti subdole ed abbiette, qualun
que movimento d'italianità; che que
sto uomo nefasto è stato sempre un
nemico insidioso verso la terra che lo
ha visto di nascere.
Dovremmo qui, ancora una volta,
rifare la storia coloniale degli ultimi
dieci anni, per dimostrare che l'amo
re di Baldi verso l'ltalia, è una mo
struosa menzogna?
Diremo solamente che egli è un fi
glio ingrato, perchè, sollecito soltanto
dei suoi interessi personali, trascina
nel fango un'onorificenza immeritata,
per cui chi gliela largiva, deve senti
re tenace ed inesorabile il rimorso di
aver prostituito l'onore d'ltalia.
Ma il Cav. Uff. C. C. A. Baldi non
solo è estraneo al Comitato prò Italia
Irredenta di Phila., ma anche, seguen
do il suo vecchio sistema di pipistrel
lo, ha cercato sempre di intralciarne
l'opera benemerita. Che. diritto ave
va dunque quest'uomo, qui straniero
ed ostile ad un'opera eminentemente
patriottica, di portarsi a Reading, do
ve aveva luogo una manifestazione i
dentica nel fine, a quella che in Phila
delphia egli combatte o di cui per lo
meno si disinteressa?
Perchè al comitato formatosi qui,
egli ha negato qualsivoglia appoggio
morale e finanziario? Forse perchè nel
seno del medesimo vi sono delle per
sone che non godono le simpatie del
l'emerito Cavaliere? Ed allora dove
vanno a finire le patetiche dichiara
zioni del giornale delle 8 strade che,
in omaggio alla civiltà italiana ed a
mericana, invoca la pacificazione de
gli animi e la tregua agli odi ed alle
inimicizie, di fronte al pericolo della
patria?
WITH THE LARGEST CIRCULATION
AVANTI se;IVI PRE, CON LA FIACCOLA IN PUGNO
PHILADELPHIA, PA., 12 APRILE, 1919
Altro che santa pazienza! é roba
da chiodi! ..
In ogni modo conchiudiamo dando
un consiglio alla megera di Filadelfia
ed al suo proprietario Cav. Uff. C. C.
A. Baldi: giacché,"per il bene e la
grandezza (lella patria, siete disposti
a trovarvi con gli onesti o disonesti,
noi v'invitiamo a scegliere quest'ulti
mi: sarete almeno nel vostro ambiente
preferito, e non si adombreranno cer
ti criminali facenti parte di un comi
tato che. ultimamente elevavano un
inno di lode al Cav. Uff. C. C. A.
Baldi.
LA LIBERA PAROLA.
li «unitoli
A tutti i sarii di Filadelfia
Ci si comunica e volentieri pubbli
chiamo:
Caro compagno,
E' venuto il momento di organizzar
ti sul serio, di far parte della grande
famiglia del lavoro, dell'Amalgamated
Clotliing Workers of America che in
pochi anni è riuscita ad apportare i
più grandi cambiamenti dell'industria
migliorando considerevolmente i sala
ri, elevando le condizioni morali e ma
teriali delle donne, e portando le ore
di lavoro a 44 così da meritare l'am
mirazione di tutti i lavoratori degli
Stati Uniti e di ogni altra parte del
mondo.
Compagno lavoratore,
Non c'è scusa che giustifichi lo star
tene lontano dall'Organizzazione. E
tutti i lavoratori sarti degli altri pae
si lo hanno tanto bene capito questo
che si trovano oggi entusiasticamente
interessati nelle file dell'Amalgama
ted.
Sii anche tu buono unionista. Non
dare l'impressione che la colonia di
Philadelphia stia indietro alle colonie
italiane di New York, di Baltimore,
di Boston, di Rochester, di Chicago.
Financo i paesi del south, come
Louisville, s'incominciano ad organiz
zare d.
Qui ili i liilaiTT :pliìa la pi ù grande
difficoltà di organizzazione s'è trova
ta ncll'( lomento italiano. Nella Ditta
M. Snellemburg & Co. vi sono diver
se fattorie di contrattori. Quelle di
mano d'opera ebrea si trovano Orga
nizzate; quella di mano d'opera lithu
ena è anche organizzata. K perchè
mai non sono anche organizzate quel
le di mano d'opera italiana?
Lavoratore,
bando alle scuse. Organizzati come
si sono organizzati i tuoi fratelli di
altre nazionalità e come si sono orga
nizzati i tuoi fratelli delle altre città.
Esseie organizzato significa essere
uomo, significa esser libero dalla con
tinua minaccia di soprusi o di licen
ziamento, significa gravare sui pro
blemi della vita come un padre su
quelli della famiglia, significa toglie
re il marchio di scabbismo che bolla
oggi sinistramente la nostra colonia.
Guarda come timidi, come paurosi
sono gli operai di una fattoria non
oigani; ;ata. Tutte le volte /'lle vedo
no qualche organizzatore essi scanto
nano, sfuggono, scappano nella paura
di essere avvicinati e di-potere venire
sorpresi in tali pericolosi colloquii dal
padrone.
Eppure gli organizzati sono i tuoi
amici, sono i tuoi fratelli, sono coloro
che, eletti dai lavoratori, dedicano la
loro esistenza a lottare per la causa
dei lavoratori.
Alza la fronte, dunque. Se gli ebrei
non hanno paura di organizsarsi e di
parlare con gli organizzati- perchè
devi aver paura giusto tu, o compagno
italiano?
E non aspettare per organizzarti
che venga dichiarato lo sciopero. Sa
rebbe curioso che uno Stato dichiaras
se prima la guerra per poi formare il
suo esercito. Una Organizzazione tan
to più ottiene quanto più è forte, e
tanto più è forte quanto più grande è
la percentuale di organizzati.
Organizzati anche tu e vedrai cade
re come tanti castelli di carta i più
grandi torrioni dei padroni, perfino
Snellemburg, perfino Kirshbaun.. .
Organizzati. Non essere la cancre
na dei tuoi compagni di lavoro, non
rappresentare il pericolo del grande,
irresistibile avanzare dell'umanità la
voratrice.
Organizzati. Questo sia il tuo primo
dovere.
, Quanto prima verrà chiamato un
grande comizio fra tutti gl'italiani
sarti di Philadelphia.
Parleranno uomini come Tresca,
lìellanca, Artoni. Non mancare dal
l'accorrervi. Mostra anche stavolta
quella stessa sincerità, quella stessa
lealtà che mostrasti nelle ultime lot
te del lavoro.
Il District Council No. 2
Philadelphia
Amalgamated Clothing Y\'. of A.
Mirt AIO I» COIIÌÌ
Il presidente della Repubblica fran
cese, Poincaré, ha commutata a dieci
anni di carcere la pena di morte che
; era stata inflitta ad Emile Cottin per
avere attentato alla vita di Cìemen
ceau, presidente dei ministri, il quale
ha interceduto perche la commutazio
ne fosse concessa.
La madre del condannato, accom
; pagnata dall'avvocato di suo figlio, ha
rivolto un appello personale al Prcsi
i dente Poincaré e la sua preghiera è
istata esaudita.
READING, PA.
9 Aprile
Sempre in omaggio alia nostra
imparzialità e correttezza gior
nalistica pubblichiamo quanto
appresso da cui esula ogni nostra
responsabilità :
Sempre in aiitesa
(Salvatori 1 Ciofalo). Fino al mo
mento in cui scrivo, il signor Oreste
Brunicardi, presiliente ilei "cosidetto"
comitato dell'ltalia Irredenta, nulla ci
ha fatto sapere. Quando un uomo,
specialmente se ricopre una carica e
parla in nome e per conto di una or
ganizzazione, fa delle promesse egli
deve mantenerle a qualunque costo.
11 signor Brunicardi però non la in
tende così e noi incominciamo a per
dere la stima che avevamo per lui.
Abbiamo detto, che possiamo provare
e proveremo, con documenti inoppu
gnabili, tutte le nostre affermazioni,
rispondendo così alle tante domande
rivolteci, spavaldamente, dal signor
Brunicardi. l'crciò, come noi siamo di
sposti ad übbidire al suo invito, così
egli deve mantenere la promessa fat
ta pubblicamente, a mezzo della stam
pa. di espellere i "veramente colpevo
li" dal comitato. Inchieste, non ne oc
corrono, egregio signor Brunicardi: vi
abbiamo provato che il segretario del
comitato è un "depravato", chiamato
si tale lui stesso; e un criminale del
la peggiore specie che per i suoi cri
mini fu rinchiuso in carri re. Degli al
tri pubblicheremo documenti: certifi
cati penali italiani, certificati delle
autorità americane affermanti le pene
subite per stupri di minorenni; lette
re comprovanti clic denaro spedito un
anno prima non arrivò mai a destina
zione, ecc., ecc. Vedete, signor Bru
nicardi, come noi adempiamo alle no
stre promesse: «la galantuomini che
hanno il coraggio delle proprie azioni.
Fatelo anéhe voi, signor Brunicardi:
imitateci?
Come dicevo nella mia precedente
comunicazione, noi non siamo contro
le persone, ma contro i sistemi; noi
non ce la prenderemmo con dei con
nazionali se essi fossero dei semplici
mortali, ma una volta che alcuni han
no la velleità di farsi credere "ele
mento scelto" che vorrebbe rappresen
tare la colonia italiana di Reading,
noi insorgiamo e dimostriamo che is
si sono degni solami nte della prigio
ne.
! Signor Brunicardi, noi siamo sem
pre in attesa mentre stiamo comple
tando la collezione dei documenti,
perchè non siamo capaci di dire cose
che non possiamo provare, decidetevi
a darci una risposta chiara, precisa;
senza tentennamenti e senza debolez
ze.
La vendetta di un vigliacco
La colonia di Heading, Pa., anche
«Ideili che non simpatizzano con la
vittima della "vigliaccheria", sono in
dignati contro un miserabile clic ha
colmato la misura delle sue furfante
rie e se di questi giorni non si fosse
reso irreperibile, non se Ja sarebbe
passata tanto liscia.
La "megera" di Philadelphia, cote
sto sozzo infangato foglio che rispon
de al nome ironico di Opinione, nel
suo numero del 5 corrente pubblica
va che, Antonino Zaffiro, un galan
tuomo a tutta prova, i talloni delle
cui scarpe sono sempre più puliti del
la faccia del proprietario del giorna
le e del suo collega in miniatura di
qui, era stato accusato di frode. Il
giornale dice di aver preso la notizia
dal "Reading Telegram" «ii Iceading.
Innanzi tutto, la notizia del giornale
americano non risponde esattamente a
«lucila data dalla "megera"; secondo,
«lui non è stato pubblicato che Anto
nino Zaffiro è Grande Oratore del
l'Ordine Figli d'ltalia in Pennsylva
nia, mentre il Cav. Uff. C. C. A. Bal
di ci tiene a fare insidiare contro la
grande Istituzione italiana in Ameri
ca, non fosse per altro che per far
sapere che non solo suo figlio è ca
pace di commettere «ielle frodi, ma
anche altri.
La "megera" non ha pubblicato un
comunicato di «juattro società «ii qui
che rispondevano all' "elemento scel
to", sebbene la lettera fosse stata
puntualmente consegnata, con ricevu
ta di ritorno; ma essa va in sollucche
ro quando, per proteggere i faiabutti,
può attaccare i galantuomini.
« ♦ *
Antonino Zaffiro avrebbe usato un
biglietto di passaggio sulla ferrovia
della Ileading, intestato ad un altro.
Questa l'accusa. Se in termini legali
un atto simile possa definirsi frode,
ne lascio la interpretazione ai legulei.
Quello che è certo però è che, in Rea
ding specialmente, (e perciò la colo
nia è indignata contro lo spione mi
serabile) l'uso di tali biglietti si pra
tica da tutti.
Un certo Matteo G. Alberti di qui,
per esempio, che di questi biglietti ne
ha sempre richiesti ed avuti, dalle
compagnie ferroviarie e da operai, li
usa anch'egli e li favorisce anche a
gli amici; significa perciò che ha com
messo e commette delle frodi ?
Potremmo qui citarne tanti dì que
sti casi, ma vogliamo ricordarne uno
sintomatico che può essere provato da
parecchi connazionali.
Quando si iniziò all'Ordine Figli
d'ltalia la loggia Ufficiali Bersaglie
ri di Williamsport, Pa., questa loggia
Santo Stefano funzionò da madrina e
molti ufficiali di amministrazione si
recarono in quella città.
L'Alberti, cioè Matteo, oltre a qual
cuno che ne aveva, se ne fece dare
i degli altri da alcuni operai, e li la
vori ad Antonino Zaffiro al signor
: Croce Todaro, a suo fratello l'uolo, a
I Francesco Armao e ad altri. Commise
allora Matteo Alberti una frode? La
commette ora quando li usa lui e li
fa usare agli altri? E perchè allora
non viene arrestato? Ci si potrebbe
rispondere che pur non essendo stato
mai arrestato l'Alberti, non significa
che il fatto non costituisca un reato.
Però, il non esser capitato nelle
maglie della giustizia, può darsi sia
dovuto al fatto che non si è trovato
mai un vigliacco che lo abbia rappor
tato.
Prima che il signor Antonino Zaf
firo la sera dell'arresto prendesse il
treno per Reading, nella stazione di
Philadelphia gironzolava, pedinandolo,
un vigliacco, un miserabile, italiano
«li nascita ma spione austriaco .li cuo
re, che lo indicò a «|ualcuno perchè la
vendetta fosse compiuta.
I buoni, caro "Aquila Rapace", re
stano sempre tali e sono stimati da
tutti, anche contro le montature dei
vigliacchi; i perfidi saranno segnati
sempre a dito.
Per finire
In una casa di Reading presente
I. Todaro, i suoi ligii maschi e
«luelle femine ed il vostro corrispon
«lente, il signor Domenico Cafoncelli
ebbe ad affermare: "ditemi chi non ha
mai usato i passi? Fd un altro colo
no, in una società di qui: ini dicono
che sono uno spione della polizia, ma
sicuro che lo sono. Se non ci fossi io
ni n verrebbero scoperti coloro che
viaggiano con biglietti intestati ad
altri.
Ah, vigliacco! La tua anima mise
rabile dovrà sentire un profondo ri
morso quando si presenterà davanti
al fattoi- dell'Universo.
iliìMiiii
Alle ore ponTòridiane di martedì ,
scorso, nell'Hotel del Cav. Franci -co
Palumbo, fu tenuta la prima riunione
«lil Comitato Italiano per il Liberty
Loan, onde preparare la campagna «li j
propaganda per il prossimo prestito
della vittoria che si apre col 21 cor
rente. Presiedeva il Cav. Fruncesco
Uoma, presidente titolare; funzionava
da segretario il signor U. N' ri, ra
giomere della Banca Roma. Frano tri
ti lanuti la signora Lippi, gli avvo
cati F.tigi iii" V, A!«'«saniliimi e Gio
vanni Di Silvestro, i cavalit ri i". Pa
lumbo, C. C. A. Baldi, F. A. Trava
■cio e i signori Giuseppe Di Silve
stro, Raggio, Joseph lacolucci,
Bartolomeo Mansolino, F. Rosato, A.
P. Greco, Giuseppe Rosica e Belsito.
Per suggerimento «lei presidente si
discusse se il comitato esecutivo do
veva rimanere composto dei vecchi e
lementi, alcuni dei quali hanno sem
pre brillato per la loro assenza, o se
questi ultimi dovessero essere sosti
tuiti. Si stabili di estender loro un se
condo invito dopo di che il comitato ;
prenderebbe quelle misure che crederà
più opportune. Il presidente ribadì che
tutti i componenti il comitato «Khbono
lavorare, altrimenti è inutile ttnere
sulla carta dei nomi di persone che
nulla hanno fatto e che nulla ('.iranno
, per l'avvenire.
II presidente riferì quanto noi ab
biamo pubblicato nel numero prece
dente, che cioè la giornata «li «lonie- !
nica, 4 maggio, è riservata alla colo
nia italiana, con parata e comizio al- j
l'Accademia di. Mugica al quale inter- !
verrà il Generale Poppino Garibaldi.
Per l'occasione si avranno sette bande.'
Un'altra manifestazione, a cui pren- j
deranno parte i connazionali di Phila
delphia, si svolgerà il 21 corrente, al
l'apertura della campagna. Il comita
to esecutivo italiano ha già disposto
che ad essa partecipino un co
ro e non meno di cento, radazzi e
giovani «l'ambo i sessi, con costumi
rappresentanti le varie date storiche
dplla nostra patria. Il nostro gruppo
seguirà il tricolore, come i gruppi di
altre nazionalità saranno preceduti
dalle proprie bandiere.
I L'incarico per i preparativi a 'que
, sta manifestazione fu ad unanimità
dato alla signora Lippi. Per la para
ta del 4 maggio fu nominato un comi
tato eli "arrangment" nelle persone
«lei signori Giuseppe Di Silvestro,
Grande Venerabile dell'O. F. d'l. per
la Penna., Chairman; Avv. E. V. A
lessandroni, Cav. F. A. Travascio;
Cav. Uff. C. C. A. Baldi; G. Fa'.anga,
Grande Venerabile dell'O. I. F. d'l. di
questo Stato, Bartolomeo Mansolino,
Giuseppe Rosica e John M. Queroli.
In ultimo prima di chiudere la se
duta, il comitato votò un ordine del
giorno di protesta contro un certo Co
rey, dall'anima di fango, corrisponden
te dell' "Evening Bulletin", giornale
giallo di Philadelphia, che ha spruz
zato la sua bava velenosa contro la
nostra patria ed il suo esercito.
Cose del R. Consolato
d'ltalia
Il R. Ministero del Tesoro ha di
sposto un censimento dei titoli russi
posseduti da cittadini italiani, stabi
lendo che i connazionali residenti al
l'estero potranno farne denunzia en
tro il 30 Aprile presso i Regi consola
ti. Le denunzie potranno limitarsi ad
indicare la natura e l'importo dei ti
toli e l'ultima data alla quale vennero |
percepiti gli interessi.
Presso il R. Consolato d'ltalia in
Philadelphia e Agenzie Consolari di
pendenti si ricevono le denunzie di cui
sopra.
Il Regio Console Generale
POCCARPI |
ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA
Comunicazioni delle Grande Loggia
DELLO STATO DI PENNSYLVANIA
PER LA BORSA 1)1 STUDIO.
Il signor Roberto Grosso, vincitore
della Borsa di studio istituita dalla
Grande Loggia dello Stato ili Penn
sylvania in $250.00 per l'anno scola
stico 1918-19, ha fatto pervenire al
Grande Segretario Archiviste la se
guente lettera:
"I'hiladelphia, 27 marzo 1919.
"Colla presente le accuso ricevuta
del primo check di dollari 125.00, in
acconto «lella Borsa di studio assegna
tami dalla Commissione.
"Nutro fiducia che l'Ordine vorrà
continuare la splendida opera inizia
ta l'anno scorso, non solo perchè in
coraggia lo studio della lingua italia
na tra i giovani studenti italo-ameri
cani, ma anche perchè contribuisce al
la diffusione della nostra amata lin
gua.
"Gradisca i sensi della mia più al
ta stima e della mia riconoscenza, e
mi abbia,
"Dev.mo
"Roberto Grosso."
I BENEFICIATI DAL F. li. M.
IN ITALIA.
Alla Commissione del Fondo Unico
Mortuario sono pervenute le seguen
ti lettere:
"Terrinca (Lucca), 13-3-19.
"Il giorno 7 marzo mi è pervi .iuta
la raccomandata con le lire 2290,00,
, che ho già riscosso.
"Con sentiti ringraziamenti e con
ossequi mi dico di Lei
"Devotissimo
"Agostino Stagi."
"Ortona a Mare (Chieti), 10-3-19
I "La sottoscritta Arcangela Pohdori,
vedova lìarisci, attesta di nv r rice
vuto da codesta Spettabile Società la
somma di lire 2500.00.
i "Ringraziando, saluta,
"Arcangela l'nlidori
Vedova Baristi."
"Castel del Giudice (Campobasso),
3 marzo 1919
"Accuso ricevuta della somma di
lire 2500,00 avuta da più giorni per
i'Bßsir.urazion. del defunto mio mari
to Giuseppe Gentile.
"Ringrazio sentitamente della pre
mura usala per me, e non ho narole
bastanti per esprimere la mia grati
tudine.
"Prego accettare i miei ossequi, e
crt detemi,
"Devotissima
"Giuseppina Falcione
Vedova Gentile."
INAUGURAZIONE
DI BANDIERE.
Domenica fi aprile la leggia Rugge
ro Bonghi N. 543 di Ambler proce
dette al battesimo delle bandiere so
ciali.
La cerimonia ebbe luogo alla Opera
House nelle ore pomeridiane, e fu di
letta dal Grande Segretario Archivi
sta Alfredo I'erlilia in rappresentan
za del Grande Concilio.
L'ampia sala tra popolata di sorel
; le dell'Ordine, ed anche di molti con
nazionali che erano intervenuti per
j l'occasione.
Si notavano: la rappresentanza
della loggia Sante Furnari N. 413 di
Lanciale eon le bandiere sociali, la
rappresentanza della loggia Callo de
Fiori N. 779 di Edge Hill, il Grande
Deputato della Ruggero Bonghi fra
tello M.iiio D'Urso, il venerabile del-
I la Rapisardi di Philadelphia fratello
Francesco Tropea, l'oratore di detta
loggia fratello Giuseppe Bruno, ed al
tri fratelli delle logge vicine.
In assenza del venerabile, impedito
ili intervenire per malattie in fami
glia, aprì la riunione l'oratore della
loggia fratello Domenico Fiorentino,
che dopo di aver richiamato l'attenzio
ne degli intervenuti sulla importanza
e solennità della cerimonia, diede la
parola al Grande Segretario Archivi
: ta Alfredo I'erfilia. Questi ricordò i
versi dei migliori poeti nostri che
hanno celebrato il tricolore, dal 1848
in poi; disse che mai come in occasio
ne della guerra mondiale le bandiere
italiana ed americana erano an
date più armonicamente accop
piate perchè erano quelle di
due popoli scesi nel conflitto per
libera elezione e non per calcoli egoi
stici. Infine dichiarò inaugurate a no
me del Grande Concilio le bandiere
della loggia Bonghi N. 543.
Padrino e madrina della bandiem
italiana erano il fratello Salvatore
Pizzo e Signora; della bandiera ame
ricana il fratello Gaetano De Marco
e Figlia.
Prima e dopo l'imponente cerimonia
Slel battesimo delle bandiere, la musi
|ca italiana locale, formata quasi in
teramente di fratelli dell'Ordine, ese
guì la marcia reale italiana, l'inno a
mericano e gli altri inni patriottici.
Dopo del Grande Segretario Archi
vista, parlarono i fratelli Xario D'Ur
; so, Grande Deputato della loggia; Giu
seppe Bruno, Giuseppe Lombardo in
rappresentanza della loggia Sante
! Furnari di Lansdale, Nicola Mosca
telli venerabile della Carlo de Fiori di
1 Edge Hill, Francesco Tropea vene
rabile della Rapisardi di Philadel
phia.
I suddetti fratelli si intrattennero
efficacemente circa gli scopi e le idear
lità dell'Ordine, parlando del F. U. M.,
dell'erigendo Orfanotrofio, del'a ne
cessità della disciplina, riscuotendo
gli applausi dell'assemblea,
i Finita la cerimonia, i fratelli e 1«
Fa quel che devi, &vveng&
che può'.
Abbonamento Annuo $ 2.00
Una Copia 3 Soldi
sorelle dell'Ordine passarono alla sa
la superiore, ove furono loro offerti
dolci e rinfreschi, e dove si improv
visò un ballo, che a poco a poco di
ventò animatissimo.
La cerimonia ha lasciato in tutti
quelli che vi parteciparono profonda
impressione, ed è stata di efficace pro
paganda per l'Ordine.
UN FABBRICATO SOCIALE.
Come gin fu annunziato in queste
colonne, la loggia La Fraterna N. 647
di Norristown deliberò di acquistare
un fabbricato sociale, valutato nella
somma di $127G0.00.
Nella seduta del 30 marzo u. s. te
nuta dai fratelli azionisti, l'ammontare
delle loro sottoscrizioni giunsero alla
cifra di dollari 11.000.00, e prima di
un'altra riunione l'intero prezzo del
fabbricato sarà completamente sotto
scritto.
Tra i maggiori sottoscrittori sono i
fratelli: Pietro Basile SI3OO, Giusep
pe Murilo SIOOO, Ignazio Giuliante
.<IOOO, Francesco Moscarelli S6OO, Fio
rino l'crsco $550; altri fratelli hanno
sottoscritto con 300, 200 e 100 dollari.
L'amministrazione è stata t'ormata
come segue: Presidente, Ignazio Giu
liafite Vice-Presidente, Antonio Pe-
I taccia fu Biagio Segretario di cor
rispondenza, Antenio Perseo Se
gretario finanza, Valentino Delibertis
Tesoriere, Fiorino Perseo —■ Diret
tori: Francesco Moscatelli, Antonio
Franccschini, Agostino Prete, Luigi
Ciccarono, Settimio Giuliante, Giovan
ni Pascale, Fiorindo Di Renzo, Nicola
Cinaglia, Michele D'lppolito, Antonio
l'etaccia fu Vincenzo, Salvatore Vol
, pe, Domenico Tufillaro.
♦ « *
li fratello Giulio Febo, segre
tario Archivista della loggia Bac
celli di West Chester, ha fatto
. la puma visita, quale Grande De
putato, alla loggia Niccolò Ma
chiavelli N. 661 di Avondale,
nell'ultima seduta ordinaria di
essa.
Nella seduta, oltre ai lavori di
ordinaria amministrazione, fu
approvato di mandarsi un voto
di ringraziamento al. sindaco di
Avondale, per il ricevimento fat
to, al suo ritorno in paese, al fra
tello Annibale Paterniani, che ha
servito nell'esercito americano
ed è stato ferito più volte al
fronte francese.
Il Grande Deputato parlò, a
scoltato con molto interesse e vi
vamente applaudito, del F. li.
M. e di altre quistioni vitali del
l'Ordine. Parlarono anche il se
gretario archivista Paolo Vano
re, l'oratore Giuseppe Rotunno,
l'assistente venerabile ed altri
fratelli. Indi furono serviti dolci
e rinfreschi.
La sera al Grande Deputato
fratello Febo, fu offerta una ce
na dall'oratore della loggia, a cui
presero parte anche il venerabile
* *
Elenco dei sussidi distribuiti alle
famiglie pro-richiamati e di benefi
cenza, dal primo gennaio al 31 marzo
1919.
Pro famiglie richiamati:
I Teresa Magliano mo
gli:' del richiamato Roberto
diiWa loggia Terza Italia N.
174 di Pittsburgh per 13 set
| timone di sussidio dal primo
gennaio al 31 marzo 'l9 .. $ 57.20
i Angela Gangemi madre
del richiamato Carmelo, del
jla leggia Giulio Cesare Ca
j pac N. 140 di Phila., pei' 13 ,
settimane di sussidio dal pri
mo Gennaio al 13 marzo 'l9 $ 39.00
Uscita prò richiamati dal
Lo Gennaio al 01 marzo '19... $96.20
Fondo cassa al 31 dicembre
1918 come dal Bollettino Uf
ficiale del 1.0 febbraio 1919 $2733.27
Uscita come da mandati 96.20
Al 31 Marzo 1919 resta
fondo di $2637.07
Pro Beneficenza:
Bachetti Antonio per
beneficenza straordinaria .... $ 5.00
Fondo cassa al 31 dicembre
1918 come dal Bollettino Uf
ficiale del primo febb. 1919 1468.17
Uscita come da mandati $ 5.00
Al 31 Marzo 1919 resta
un fondo di $1463.17
Pro-Patria:
Al 31 marzo resta un fondo
di $ 500.00
Philadelphia, 3 Aprile 1919.
Il Gr. Segr. di Fin.
Paolo Di Peso
N. E. Cor. 7th & Christian
Eugene Oebs entrerà' in carcere
. il primo Maggio
Salvo che Wilson non intervenga,
j con un atto di clemenza, a perdonare
l'ex candidato a presidente del parti
to socialista, Eugene Debs entrerà
nelle carceri federali di Moundeville,
W. Va., il 1.0 del prossimo maggio.
Per quel giorno vi dovrebbe essere u
no sciopero generale, ma qualche or
ganizzazione unionista pare si sia ri
fiuta di parteciparvi.