La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, November 02, 1918, Image 1

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    Published and distribute d under permit Na 300 authorized by the act of October 6, 1917, on file at the Post Office of Philadelphia, Pa.. by order ot the President, A. S. Burleson, Postmaster Gen.
LA LIBERA PAROLA
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore
906 Carpenter Street
ANNO I. - Numero 29
n l'Hill E Hill' DELL'ORDÌ
Come abbiamo visto nel nume
ro scorso, il Prof. Pitocchi hi
-preso argomento dalla iniziativi
dei Figli d'ltalia della Pennsylva
> tiia, intesa a creare un Orfano
tiofio in questo Stato, per spez
Bare una lancia in favore dell'u
nilà dell'Ordine, che nessuno d
penoi si è mai sognato di combat
Itere.
! E' opportuno di intenderci li
fina buona volta su tale argomen
to. Se per "unità dell'Ordine'
Svuole significarsi che la nostri
L Istituzione debita avere una di
Elettiva, un programma, una ispi
■ razione ed aspirazioni comuni
Bnoi siamo i primi fautori dell'u
■nità dell'Ordine. Ma se vuole si-
Panificarsi che nell'applicazione d
■tate programma i diversi Stati
pkion possano esplicare alcuna ini
l'Ziativa propria, allora non siamc
più d'accordo.
E ciò non iierchè noi siamo av
versi alle iniziative comuni, ma
fcerchè siamo convinti dalla espe
rienza che contro di esse congiu
■ rano non soltanto la cattiva vo-
I lontà degli uomini, che potrebbe
I anche vincersi con la costanza,
I ma più specialmente le sanzioni
K delle leggi locali, che spesse vol
[ te sono insormontabili.
Lo abbiamo visto per il Fon
do Unico Mortuario. In argomen
to di così vitale interesse pei
l'Ordine, la Suprema Loggia non
ha potuto dettare nessuna dispo
sizione che potesse essere di nor-
Ima per le varie Grandi Logge,
perchè, a secondn dei diversi Sta
iti della Confederazione, vi è una
legislazione diversa che regola la
P materia dei benefici mortuari da
parte delle Associazioni,
112 La Grande Loggia del Massa
chusetts, per esempio, non può
w dare più <ii $2(,)0.00 dj,Jbeneficic
perchè nella fegista
zione statale vi è quella limita
zione. E se, in base al criterio
Bell'unità dell'Ordine, la Suprema
ffijoggia avesse stabilito che tut
te le Grandi Logge dovessero or
ganizzare il F. U. M., e che il be
neficio per le famiglie dei soci
dovesse essere di $400.00, hi
Grande Loggia del Massachu
setts avrebbe dovuto cessare di
esistere.
I Perciò, per continuare nell'e
sempio, era opportuno che sii
questo argomento l'Ordine Figli
d'ltalia avesse un programma u
jiico, e lo ha: quello cioè di sus-
Ipidiare le famiglie dei soci in ca
po di disgrazie mortali. Ma che
questo sussidio sia di cento o di
che sia dato dalla Loggia
o dalla Grande Loggia, sonc
provvedimenti che è necessarie
lasciare a coloro che sanno me
glio d'ogni altro come regolarsi,
perchè direttamente interessati,
Noi non vorremmo dare altre
§ delusioni all'amico Prof. Pitoc
chi ; ma dobbiamo ricordare che
all'ultima Suprema Convenzione
di Washington, D. C. i Delegati
dell'Ordine dovettero riconoscere
le difficoltà in cui i diversi Stati
vengono a trovarsi quando vo
gliono prendere iniziative d'in
dole economica; perciò fu lascia
ta ad essi piena autonomia. E
1 questa non fu una deliberazione
jg d'indole astratta o platonica che
I dir si voglia; ma invece fu messa
I subito in pratica con l'approva
izione delle nuove Leggi generali,
■ che riguardano soltanto la Supi e-
Ima Loggia, mentre fu lasciata
Rfacoltà ai diversi Stati di farsi
«■"le leggi proprie. Se anche ciò, a
' parere del Prof. Pitocchi, è uri
H delitto di lesa unità dell'Ordine
questa volta la colpa non è no
stra, ma dei Supremi Delegati.
K_ Ma torniamo al progetto di
Orfanotrofio della Pennsylvania
Questo progetto non sarebbe do
vuto riuscir nuovo al Prof. Pi toc
ri A avrebbe dovuto procurar
-9 .3*' una sorpresa da fargli
I 112 »»' lc subito la penna e mo
| la sua diffidenza per esso
112) gli doveva riuscire nuo-
H ijrchè l'argomento era inse-
I 112 IHell'ordine del giorno dellr
I H»e Convenzione di Union-
Ii €3 J dla quale il Prof Pitocchi
0 I feipò autorevolmente, chia
t piatovi dal Grande Concilio qua
le Relatore delle Borse di Studio
j E non gli doveva procurare sor
presa, perchè poteva anche ri
cordare che quel numero dell'or
dine del giorno fu puntualmente
Bd esaurientemente discusso.
■ Efu deciso che la Grande Log
. 'fri.t della Pennsylvania avrebbe
dovuto erigere 1' Orfanotrofi(
S. Statale ove la Suprema Loggù
rinunziato al progetto del
J 1 "-in'anotrofio unico. Questa deli
Bbe razione fu presa con molta o
Oculatezza, ed essa dimostra che
Vigli d'ltalia della Pennsylvani;
®ion amano che dei progetti del
ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER
l'Ordine si parli soltanto, ma che
essi siano messi in esecuzione.
Forse i Grandi Delegati di que
sto Stato prevedevano ciò clic
doveva accadere alla Suprema
Convenzione di Cleveland, ove, in
merito all'Orfanotrofio, non si fe
ce che una lunga accademia, e poi
il progetto fu abbandonato.
Dobbiamo ora ripetere al Prof,
Pitocchi che la Suprema Conven
zione autorizzava altresì gli Sta
ti ad erigere Orfanotrofi per pro
prio conto, ove lo credessero op
portuno? Ma se anche questa de
liberazione non vi fosse stata,
non avevano le rispettive Grandi
Logge ugualmente il diritto di
assumere una iniziativa a cui la
Suprema rinunziava? E dove sta
l'attentato all'unità dell'Ordine?
Se è scritto nella Costituzione dei
Figli d'ltalia che si debbono aiu
tare gli orfani dei soci, come si
può condannare la iniziativa d'u
na Grande Loggia, che tende ap
punto a mettere in applicazione,
nell'ambito del suo territorio e
tra le lile dei suoi associati, quel
la clausola del nostro programma
che la Suprema Loggia è stata
impotente ad applicare per tutti?
Concludendo, noi siamo di pa
rere che l'Ordine Figli d'ltalia
deve essere unito moralmente ;
ma la sua vita economica, con
tutte le opere di assistenza, di
previdenza e di beneficenza, de
ve esplicarsi senza alcuna limita
zione all'attività dei diversi Sta
ti.
Non bisogna dimenticare che
anche l'Ordine Figli d'ltalia è
fatto di uomini, e che tutti gli
uomini hanno le loro ambizioni,
i loro desideri, i loro pregiudizi,
le loro gelosie. E il contrasto di
interessi è stato uno dei maggio
ii_ostavoli parche _Jji Suprema
loggia potesse fare l'Orfanólro
fio unico.
L'egregio amico Prof. Pitocchi
lasci dunque che lavorino per far
lo i Figli d'ltalia di Pennsylvania,
i quali, quando hanno pensato a
qualche cosa di utile, han sapu
to finora portarlo a compimento.
LA LIBERA PAROLA.
Gli orridi sciacalli
dell'lnfluenza
L'uomo si rivela nelle occasio
ai. Ed è stata l'occasione della
terribile epidemia, che an
cora miete tante vite, che ha ri
velato tante anime di bruti in
molti impresarii di pompe fune
bri ed in molti dottori in medi
cina.
I/egoismo è crudele c non co
nosce alcuna legge, ma esso, che
nel passato ha impallidito davan
ti agli spettacoli strazianti della
morte e del dolore, non ha sapu
to impallidire questa volta, anzi
ha preso nuove forme disumane
ed insensate. Orridi sciacalli che
hanno divorato i cadaveri !
Qui un I'NDERTAKER ha
preso somme enormi per un fu
nerale meschino e per un urna ed
una fossa; là un medico che ha
preteso di essere pagato all'uscio
prima di visitare i colpiti dal
morlx> micidiale: ovunque degli
UNDERTAKERS e dei medici
hanno riscosso o meglio hanno
estorto, dimenticando di essere
uomini, dimenticando ogni digni
tà umana e pi-ofessionale. Quat
tro ammalati in una famiglia
pagano tutti e quattro vari dol
lari per ciascuno ad un medico
per una sola visita fatta in fret
ta e con leggerezza; un medico
esige cinque dollari alla visita,
un altro trenta, un altro più an
cora, quasi tutti il triplo d'ogni
altra volta. Un becchino spolpa
fino all'estremo e si fa pagare sui
fatto trecento dollari, un altre
quattrocento, un altro seicento
ed un altro ancora di più. Pei
un urna si paga dieci volte tante
quanto si sarebbe sempre pagate
e la stessa, ad insaputa degli in
teressati, si usa per altri cadave
ri; per una fossa si chiede quan
to si sarebbe pagato per un fu
nerale.
Pianto, stridore, miseria, squal
lore, morte, morte e morte, e me
dici e becchini e cimiteri e farma
cisti pensano a riempire le ta
sche, ed estorcere quanto pii
sia possibile dai superstiti atter
riti, istupiditi davanti agli orror
del morbo fatale e della morte <
della calamità dei medici ede
becchini edi ogni altra ira d
Dio. Vergogna, degradazione u
mana, orrore!
WITH THE LARGEST CIRCULATION
AVANTI SEMPRE, CON LA FIACCOLA IN F»UGNO
"Entered ;us second-class matter Aprii 19, 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Art of March 3, 1879".
Per un vile metallo, per l'ese
cranda sete dell'oro tutio hanno
calpestato quei che avrebbero do
vuto, ora almeno, mostrare di a
vere un po' d'onestà e di altrui
smo. Ciò è avvenuto nella nostra
comunità italiana e fuori. Orridi
sciacalli nei campi della morte!
Che altro si aspetta? Qual'al
tre scene! Quali altri orrori!
Morte, tu sei meno crudele di
tante belve umane!
Dov'è l'autorità? Dov'è la leg
ge?
Povera Philadelphia, senza leg
ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA
Comunicazioni delia Grande Loggia
DELLO STATO DI PENNSYLVANIA
11, CONCORSO I)EI SOCI PER
L'ORFANOTROFIO
E RICOVERO.
Come dicemmo nel numero
scorso, prima che le sedute delle
Logge fossero state sospese a
motivo della epidemia, cioè pri
ma che le autorità sanitarie a
vessero proibito fino a nuovo or
dine tutte le riunioni, in talune
nostre Logge era stato già ini
ziato il lavoro per l'Orfanotrofio
e Ricovero, con buoni auspici di
successo.
Anche nel numero scorso rias
sumemmo le lettere di taluni
Venerabili di Logge, che ci da
vano notizia dell'opera ufficial
mente i itrapicsa a prò' della u
manitaria Istituzione.
Siccome nell'appello del Gran
de Concilio si faceva anche sol
lecitazione ai singoli soci perchè
acquistassero personalmente al
tri biglietti, oltre ai venti fissati
per ognuno, ora dobbiamo dire
che parecchi di essi avevano già
risposto a tale appello prima che
l'influenza fosse venuta ad osta
colare 'a nostra iniziativa.
Crediamo quindi nostro dove
te, come facemmo per le Logge,
dar cenno delle comunicazioni
pervenute da parte di questi so
ci volenterosi, i quali, convinti
della necessità dell'Orfanotrofio,
si sono affrettati non soltanto a
dare il contributo per essi fissa
to, ma hanno fatto qualche cosa
di più, richiedendo altri biglietti.
Valga l'esempio di essi per tutti
quegli altri che possono fare lo
stesso sforzo ed anche maggiore.
Diamo intanto notizia delle ri
chieste ricevute:
Da Gaetano Casasanta della
Loggia Italiana di Beneficenza
N. 695 di Corapopolis:
"Qui accluso troverete un mo
ney order di $12.50 per cinquan
ta biglietti del trattenimento per
l'Orfanotrofio e Ricovero. Sic
come ho venduto i miei, cioè i 20
chi? mi appartenevano, spero di
venderne ancora se posso, e se no
li tengo per me."
Da Calogero Vassallo, Venera
bile della Loggia Eroismo N. 600
di Emporiuni:
"Vi accludo check di $2.50 per
dieci biglietti che mi mandere
te."
Dallo stesso:
"Vi accludo un check di $5.00
per l'acquisto di 20 biglietti da
parte del fratello Enrico Peroli,
Box 384, Emporium, Fa., a cui
vi prego di mandarli direttamen
te."
Da Filippo Runco, Segretario
Archivista della Loggia La Ban
diera d'ltalia N. 777 di YVallos
burg:
"Vi prego di mandarmi altri 40
biglietti, cioè 20 per il fratello
Giuseppe Pino e 20 per il fratello
Giovanni Lorelli, e qui accluso
riceverete check di SIO.OO per lo
ammontare di essi."
Da Giuseppe Di Bello, Segre
tario Archivista della Loggia E
roismo N. 600 di Emporium:
"Vi prego mandarmi altri 50
biglietti, e alla prima seduta del
la Loggia vi farò il check di
.$12.50 per l'importo degli stes
si."
Da Ferdinando Marino, Vene
rabile della Loggia Leonardo da
Vinci N. 270 di Washington, Pa.:
"Ho ricevuto i 100 biglietti per
il trattenimento a favore dell'Or
fanotrofio e Ricovero e accludo
alla presente un check di $25.00
a saldo di essi. Mandatemene al
tri due o trecento, che spero di
venderli."
Come si vede dalle suddette ri
chieste, ogni socio, purché sia vo
lenteroso, ha la possibilità di ven
dere dei biglietti. Noi siamo si
curi che se la epidemia non si fos
se verificata, a quest'ora le ri
chieste come quelle pubblicate
più sopra sarebbero centinaia.
Quello che finora hanno fatte
pochi, possono farlo molti ; e deb
bono farlo, adesso che la salute
pubblica si va rimettendo ed es
(si hanno l'opportunità di agire.
PHILADELPHIA, PA., 2 NOVEMBRE, 1918
ge e senza giustizia, con un'am
ministrazione criminale, con una
politica sudicia, con le strade
sporche, polverose e putride, con
medici e becchini infami e ladri,
qual'altro fato peggiore ti po
trebbe toccare?!
0 abitanti di Philadelphia, o
italiani di questa città, ricordate
le lezioni dell'influenza e mettete
senno a difesa dei vostri diritti,
delle vostre fatiche e delle vo
stre vite.
T. E. DELLA CIOPPA
Rettole dell' Emmanuello.
lii ogni modo, le richieste di
liigliotti già avute dimostrano
LIIK* la vendita di essi biglietti e
facile, per il loro limitatissimo
sosto di 25 soldi; e che se vi so
no di quelli che possono venderne
ielle centinaia, non deve riuscire
gravoso» a coloro che non voglio
no cacciare di tasca propria i 5
iollari per i biglietti ad essi spet
tanti, di esitarli tra gli amici e
conoscenti, e concorrere lo stes
so alla benefica iniziativa.
Interpretando i sentimenti del
biande Concilio, noi ringraziamo
ntanto quei soci che già si sono
listinti per richieste di biglietti.
Essi avranno a suo tempo i pre
ni già stabiliti dallo stesso Gran
ile Concilio, a seconda dei bigliet
ti venduti; ma il miglior premio
)er loro deve essere quello di a
/er dato l'esempio ai confratelli
; di aver contribuito con mirabi
e slancio e sollecitudine ad un'o
>era umanitaria, la cui necessità
3 indispensabile.
NUOVE LOGGE DA
INIZIASSI. -
Per l'infierire dell'influenza fu
lovuta rimandare la iniziazione
li parecchie Logge, che era stata
fià fissata, e per altre si dovette
sospendere ogni trattativa.
Essendo ora migliorate le con
lizioni sanitarie, si riprenderan
-10 subito gli accordi interrotti.
Vi sono cinque nuove Logge da
niziarsi, e cioè: Maggiore Fran
lesco Baracca N. 885 di Wishaw,
S T uova Piave N. 890 di McKees
)ort, Vittoria Colonna N. 81)1 di
fohnsonburg (femminile), Guar
lia Vittorio Emanuele 11 N. 893
11 Scranton, Vittoria Alleata N.
59'1 di Herminie.
Oltre alle suddette Logge, ve
ie sono due altre, che hanno e
>pletato tutte le pratiche ed ora
ittendono la dispensa, e sono:
.a Nuova Vittorio Emanuele li
li E. Pittsburgh, la Belmonte
dezagno di Philadelphia.
Ve ne sono poi altre due che
lebbono regolarizzare soltanto
aluni documenti: la Ausonia di
Urie e la Primo Maggio di Pi Us
ui rgh.
Di altre molte sono in corso le
n atiche per la organizzazione, c
h esse daremo nota quando sa
anno presentati dagli interessa
i i relativi incartamenti.
BOP
Egregio Direttore
della "Libera Parola.'
Lei lia fatto opera di epurazio
ìe altamente popolare con ls
nibblicazione di due comunicati
lei signor Figlianoto circa In
rendita delle azioni d'.'ila cosi
letta invenzione Nanni.
Con quei due comunicati i rap
n'esentanti della voluta compa
gnia di Chicago si sono squaglia
i, non si sono fatti più vivi ir
Filadelfia, non hanno più fatto i
n'omesso "esperimento" ed han
10 così comprovato ciuel che i
Figlianoto arguiva essere quelli
.ina combriccola che, sfruttande
a voluta invenzione, carpi
.a denaro per azioni a
lostri stupidi cafoni. Ma pui
troppo la mala pianta dei cava
ieri d'industria sradicata a Fila
ielfia pare che cresce lussureg
piante in altri luoghi degli Stat
Uniti. Infatti mi capita per casi
11 leggere nel numero 12 Ottobri
ìelT Aurora di Pittsburg, dirett;
dall'Egregio Avvocato Cianflonc
una diffida di quella Compagni,
con sede a Chicago contro' i si
gnori Gentili.e Gramegna, i qua
sono accusati di non aver resti
tuito i registri ed altri documenl
dell'Ufficio di Pittsburg, Pa., cor
cernenti gli affari fatti e la m<
neta collettata a nome della Con
pagnia. Proprio come la diffid
fatta per gli agenti di Filade
fia ! ! !
Questa diffida dimostra di
cose. Primieramente, come in
tava il signor Figlianoto, che la
Compagina della voluta invenzio
ne ha disteso i tentacoli pei- tut
ti gli Stati Uniti e città dell'U
nione, onde invocava l'opera dei
Figli d'ltalia di tutti gli Stati
per mettere in guardia i nostri
stupidi cafoni di non farsi trar
re in inganno comprando azioni;
e in secondo luogo prova che gli
agenti della Compagnia erano
poco scrupolosi nell'azienda. On
de anche da questo lato, pur am
mettendo la veradicità dell'inven
zione Nanni ela serietà della
Compagnia di Chicago, cose che
il Figlianoto mostrava non vere,
resta il l'atto che i compratori
ielle azioni venivano turlupinati
dagli agenti.
Ora facendo eco a quello che
il signor Figlianoto suggeriva, lo
ippello a Lei, signor Direttore,
li l'are una propaganda per mez
-10 dei Figli d'ltalia contro i ca
valieri d'industria sparsi e diffu
si in tutti gli Stati dell'Unione,
i specialmente di far pervenire
juesta propaganda a conoscenza
lei quotidiani e settimanali i
piali, in buona fede, accettano
,'ome moneta corrente, i comuni
•ati della voluta Compagnia di
Chicago e degli agenti locali e
tanno, senza volerlo, una reclame
•Ile è dannosa agli interessi dei
nostri coloni.
Come Lei vede, ci è capitato
inche il Direttore dell' Aurora,
Avvocato Cianflone, il quale, pur
'ssendo di fino odorato ed alieno
la qualsiasi turpe guadagno, non
<i è peritato d'accogliere nel suo
settimanale e pubblicare comu
nunicati della famosa Compa
gnia, proprio come qualunque j
litro giornale d'affari che non
juarda oltre del pagamento per
jualsiasi rèclame.
Facendo plauso, Signor Di ret
ore, alla sua "Libera Parola",
•he fa opera d'epurazione, la os
sequio con stima e mi dico
Suo Dev.mo
LETTORE ASSIDUO
Il "lettore assiduo, nel sud
letto comunicato accenna ad
ma diffida pubblicata dalla 0. F.
•?. Co. di Chicago contro certi
Sentili e Gramigna; si vede, pe
ti, che egli non ha letto la rispo
sta che costoro hanno fatta ai
'compagnoni della cassa forte
fai leggi ante, inserita sulla stes
sa "Aurora" del 19 Ottobre u. s.
Nella risposta i signori Gen
ili e Gramigna dicono due cose
mportantissime, che non do
rrebbero sfuggire all'attenzione
lei turlupinati o dei candidati al
a turlupinatura: la prima, che
'non tutti gli agenti avuti dalla
3. F. S. Co. sono ladri e disone
sti, come è stato pubblicato sul
'Progresso Italo-Americano" del
I") dello scorso mese"; e la secon
ia che essi "sono orgogliosi di
ssserne usciti onestamente e con
a fronte alta." Quest'ultima af
fermazione conferma nella no
stra mente il dubbio già da noi
.'spresso, quello cioè che panin
one rimarrà col naso in aria se
a Compagnia incomincia già a
: rearsi l'alibi, scaricando le re
sponsabilità sui suoi agenti che
lefinisce disonesti e ladri.
In ogni modo la compagnia
SJanni, della famosa cassa-forte
galleggiante, è debitrice alla co
onia italiana di Filadelfia della
11 mostra/ione della sua invenzio
ìe nel porto di Richmond pro
nessa con pubblicazioni fatte sui
giornali di qui e con lettere si
biline circolate specialmente fra
?li operai delle fabbriche di ar
ni e munizioni ; e poi dimostrar
li la praticità della sua invenzio
ne.
Se ciò essa non farà i conna
cionali restano avvisati di non
sborsare più neanche un centesi
no e di mettere i loro casi nelle
nani delle autorità federali.
Nel bosco di notte
Silenzio per l'aere fosco,
nel cielo una ridda di stelle,
le tenebre fitte nel bosco.
Tra l'erbe e gli arbusti frequenti
barlumi di lucciole snelle
con palpiti fosforescenti.
S'increspa al suadente rifolo
un mare d'ariste nel piano
e trilla il canoro usignuolo.
Rumina tra floride zolle
la mandra silente lontano
sul lene declivo del colle.
Il canto dei grilli su l'aia;
da presso il presepe il mastin<
nel buio scodinzola e abbaia
Saltella la viscida rana
e gracida nell'acquitrino
di strega una cobbola arcana
Ne l'aride stoppie il brusìo
d'insetti invisibili edaci
e l'onde lontane del rio,
fanno eco ai lamenti del core
coi gridi d'uccelli rapaci
schernenti di Saffo il dolore
\ M. T.
«ICA SECONDO 11 Gii 01 il
-11.
UNA VISITA Al CANTIERI AMERICANI
Uomini e problemi
d' America
WASHINGTON.
Ed ora in questa città, bian
ca, ricca di alberi e di giardini,
che fa pensare al quartiere dei
Campi Elisi a Parigi, la meno
americana di tutte le città ame
ricane, una parola della politica
di questo popolo, tanto diverso da
noi ed anche dai suoi cugini
inglesi sotto molti punii di
vista, e per molti altri aspetti,
specialmente dal lato sentimenia
le, vicinissimo a noi. Politicii del
la guerra, ben inteso, poiché qui
tutti hanno fatto franca e piena
adesione alla guerra, il giorno
che il Presidente la volontà
americana fatta persona la
proclamò in nome dei diritti del
la pietà e della umanità concul
cati dal militarismo tedoscj, pei
la difesa della indipenden ti e !
bel tà dei popoli, con l'unico sco
po di servire l'umanità. Servire,
il genere umano. Questa la fra
precisa impiegata dal Preside»lei
Wilson nel breve discorso rivol
toci alla udienza ch'egli ci conce
dette. Di lui prima che l'ogni al
tro. La sua forte personalità si
è imposta all'America più con la
dittatura dei suoi scopi e dei suoi
pensieri, che con la magia e la
efficacia dei discorsi. Fatti on
parole.
E che egli sia uomo di latti lo
dice apertamente quella sua l'ac
cia larga, dal mento quadrato
e forte di uomo pieno di volontà.
Quando egli parla, il suo gesto è
sobrio e contenuto, la sua voce
pacata, il suo argomentare
schiettamente americano, ricco
di aneddoti e, quasi, familiare. Il
compagno che il Governo ameri
cano ci ha dato per guida, Ilorbe
to Whiting, che gii è amico per
sonale ed è stato con lui piofes
sore alla Università di Pi ince
town, ci dice che quando Wilson
parla alle folle, parla egualmen
te così, pacato e calmo. Proprio
il contrario di Roosevelt e della
maggioranza degli oratori ame
ricani. I suoi occhi grigi, scintil
lanti dietro gli occhiali (issano
acutamente in l'accia chi parla,
come se volesse frugargli nell'a
nima. Da tutta la sua persona,
dalla sua voce si sprigiona un
fascino che conquista e conquide.
Quando l'ho udito parlare ho fa
llito la influenza ch'egli ha potu
to esercitare sul popolo america
no.
Oggi c'è la guerra, e per gli
americani, non c'è altro partito
politico che vincerla pienamente;
ma prima della guerra non era
così: repubblicani e democratici
erano nemici dichiarati, ese i
repubblicani fossero stati certi
che rieleggendo Wilson avrebbe
ro avuto la guerra, probabilmen
te i tanti voti ch'egli ebbe da lo
ro sarebbero stati dati invece ;J
suo competitore. Ma Wil on fu
abilissimo. Taurning the handle
come dicono qui con frase pre
sa agli chauffeurs egli seppe
destreggiarsi così bene che gli
avversari! della guerra votarono
per lui, fermamente persuasi che
egli non la dichiarerebbe; ed i
suoi elettoli, e partigiani della
guerra, fecero lo stesso perfetta
mente credendo al contrario. Si
potrebbe credere che, dato que
sto carattere della elezione del
Presidente gli americani te
deschi votarono quasi in massa
per lui il popolo americano ab
bia con esitazione accettata la
guerra, e che gli oppositori della
guerra sieno molti. Invece non è
così. Il popolo americano è, og
gi, unito e concorde per la guer
ra. Per la guerra a fondo, per hi
guerra, fino alla vittoria assolu
ta e completa. Il fatto è che (me
sto popolo, che sembra a prim;
vista furiosamente individuali
sta ed indisciplinato, è, invece
il popolo più obbediente de
mondo. Almeno per ciò che ri
guarda il Presidente.
Quando il Presidente ha parla
to. è l'America che ha parlato
E' vero che, a sua volta, il Presi
dente non è che l'eco e l'esecutori
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che può'
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Una Copia 3 Soldi
della voce e dei volei i della collet
tività. Wilson egli stesso in un
suo studio "The president of U
nited States" ha definito la fun
zione del Presidente come il vei
colo della volontà della nazione.
E questo egii è in realtà. Ha
dichiarato la guerra perchè ha
sentito che egli aveva con sè,
dietro di sé, la grande maggio
ranza della nazione; quando egli
ha sentito che il fatto del Lusi
tania. il fatto di .Miss Cawel, i de
litti degli agenti tedeschi quag
giù, venendo dopo la violazione
del Belgio: dopo la negazione di
tutte le leggi umane e divine, a
vevano posto dietro di lui gli Sta
ti l'niti, avevano pesuasa la na
zioni' a pensare che un pericolo
c'era non già nella guerra; ma
sibbene nella possibilità della do
minazione tedesca aggressiva
e barbara su tutto il mondo.
Ed allora egli, obbedendo all'o
pinione pubblica, ha dichiarato
la guerra; e la opinione pubblica,
il popolo intiero degli Stati Uni
ti è stato con lui. Perchè l'opi
nione pubblica non è qui la opi
nione di una persona o di un pic
colo gruppo di persone, o una
mala bestia che bisogna minac
ciare o blandire; qui la opinione
pubblica è la legge, lo Stato, la
volontà dello Stato ed il Presi
dente, qui, seguendo la opinione
pubblica non i'a che conformarsi
alla volontà della Costituzione:
eseguisce la volontà del Popolo,
e non di più.
Egli solo è responsabile. I suoi
ministri sono i suoi consiglieri, i
suoi collaboratori, se volete, ma
solo nel senso che eseguiscono il
dettaglio pratico della sua volon
tà. Il popolo —in fatto di re
sponsabilità gli ignora. Uno
solo, dinanzi ai suoi occhi ed al
suo verdetto, è il degno di lode
0 il meritevole di biasimo, ed è
il Presidente. Questo capo della
Nazione di cui la Costituzione fa
un dittatore ed un servo al tem
po stesso: che ha le mani legate
dalla Costituzione, per quanto ri
guarda la libertà ed i diritti del
popolo; ed ha poi la libertà mas
sima nel provvedere ai mezzi per
difendere ed estendere codeste
libertà. Ed oggi nella difesa del
le libertà degli Stati Uniti, che
Wilson magnificamente e giu
stamente gli identifica con le li
bertà del mondo, il Presidente si
è scelto i migliori uomini che egli
poteva.
E non sono neppure tutti de
mocratici. Baker, l'infaticabile
ministro della guerra, viene dalla
frazione meno accesa del partito
repubblicano. E, certamente, gli
Stati Uniti non potevano trovare
uomo più pratico, più positivo di
Baker; non potevano porre alla
testa della loro organizzazione
della guerra un uomo più abile e
forte, l'i' lui che ha voluto e sa
puto creare i campi di istruzione
dei militari ; è lui che ha organiz
zato il modo di rapido allenamen
to dei soldati, che ha saputo crea
re i campi di esercizi, raddoppia
re, triplicare, quadruplicare gli
organismi bellici del paese; che
ha saputo, con poche Commissio
ni tecniche, creare un esercito
che ogni giorno aumenta di die
cine di migliaia di uomini, di e
normi mezzi di difesa e di offe
sa, e che ha saputo fare accettare
la legge dei "conibattere o lavo
rare" per tutti i cittadini degli
Stati Uniti.
Per creare quella meravigliosa
flotta mercantile, di cui ogni set
timana scendono in mare in
tutti gli Stati Uniti - otto navi.
| Wilson è andato a cercare Sch
, wab, un capo di compagnie di co
! struzioni marittime: gli ha pro
, posto un programma questo
appunto di otto navi la settima
na e gli ha dato carta bianca
, per eseguirlo.
Ila trovato in MacAdoo il mi
. nistro del tesoro che ha saputo
1 fare accettare agli Stati Uniti la
- prospettiva di potersi anche im
. poverire pur di vincere la guer
-1 ra.
Ha trovato in Daniels —il
ministro della marina il mago
- dalle cento risorse per aumenta
■ re gli effettivi della flotta in uo
- mini ed in navi, per dare ra
bidamente alla marina ameri-