La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, October 26, 1918, Image 1

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    Publiahed and distribuì d under permit No. 500 authorized by the act of Oetober 6, 1917, on file at the Post Office of Philadelphia, Fa., by order ot the President, A. S. Burleson, Postmaster Gen.
M LIIÌKI\A PAIUOLA
I forti caratteri sono gli Dei
ipremi della Storia Nazionale.
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore
906 Carpenter Street
ANNO I. - Numero 28
1 llfilfi E HI DELL'ORDINE
A proposito della iniziativa dei
Figli d'ltalia della Pennsyvania
per erigere un Orfanotrofio Sta
tale, il collega Pitocchi gitta mol
xti sospiri per l'unità dell'Ordine,
dalle colonne del suo periodico la
"Stella d'ltalia."
V II Bollettino Ufficiale dell'Or
dine ha rilevato e commentato gli
appunti del Pitocchi ; ma il redat
tore statale del Bollettino, per
sua abitudine e per la natura
«essa della pubblicazione, è sta
to molto riservato, mantenendo
si strettissimamente sull'argo
■ento. Noi, che non scriviamo in
ytste ufficiale, possiamo dire
gualche cosa di più, sempre però
Bssequenti alla verità dei fatti
Clie sono passati sotto ai nostri
I Noi, nei limiti delle nostre for
;Z'.\ abbiamo sempre lavorato per
l'Ordine dei Figli d'ltalia. Abbia
mo dato al suo sviluppo tutto il
nostro appoggio nel quotidiano
la "Voce del Popolo"; abbiamo
contribuito, con l'opera nostra
pe rsonale, all'azione del Supremo
Concilio, e, modestia a parte, si
deve a noi se l'Ordine ha potuto
avere delle vere e proprie Con
venzioni, la prima a Philadel
phia. In Seguito, noi abbiamo
consacrata tutta l'opera nostra
allo Stato di Pennsylvania, il
quale come è generalmente
riconosciuto si distingue sem
pre per disciplina, per coesione,
per saldezza di propositi.
Appena formata la Grande
Loggia nel 11)13 fu nostra
premura di studiare il mezzo di
assicurare un beneficio mortua
rio alle famiglie dei nostri asso
ciati, col concorso di tutti i fra
telli. Ne faceva proposta il Sig. '
Oreste Giglio, e nella Grande
Convenzione di Williamsport
Aprile 1914 si nominava una
Apposita Commissione.
B Ma è risaputo che per costitui
re un fondo mortuario bisogna
■ssere in numero sufficiente, al
trimenti la rata sarebbe proibi
tiva; ed allora fu giuocoforza di
attendere tempi migliori.
Quando altri centri, che si tro
vavano in circostanze più facili
idi sviluppo, han potuto portare
ad effetto la nostra idea, noi non
abbiamo fatto la voce grossa, non
Sabbiamo reclamata la precedenza
(nell'iniziativa, non ci siamo ri
sentiti, nè abbiamo versato la
grime. Abbiamo atteso paziente
mente il nostro turno; ed appe
na siamo stati in numero, senza
perder tempo, abbiamo organiz-
Ezato anche noi il Fondo Unico
lortuario.
Noi quindi possiamo anche
on preoccuparci soverchiamente
Sche altri si impressionino delle
nostre iniziative; però crediamo
■avere onestamente il diritto di
attenderci che tutti i buoni lavo
rino con noi e non ci ostacolino
iiei nostri tentativi.
[ Pertanto dichiariamo —. e per
chi ci conosce questa è forse u
pa dichiarazione superflua
the noi siamo stati sempre perj
l'unità dell'Ordine. Ed a questo
loncetto, mercè il nostro consi
glio, lo Stato della Pennsylvania
Ila sacrificato anche i suoi inte
ressi. Ad esempio: se la Pennsyl
Vania avesse fatto il Bollettino
Statale, esso avrebbe portato
certamente un utile di cassa alla
grande Loggia; invece nel Bol
lettino unico vi è il deficit.
È' Ma, da parte tutto ciò, quando
ù parla dell'unità dell'Ordine,
ìon si dovrebbe far allusione
soltanto a delle iniziative, che,
In fondo, ridondano a beneficio
(dell'Ordine stesso. I critici delle
[iniziative singole dovrebbero do
mandare pi ima di tutto a sè stes
si se la nostra Istituzione, anche
quando ha deliberato su di un da
to argomento, ha seguito e con
sacrato, col concorso di tutte le
sue parti, il criterio dell'unità.
Se essi si fossero fatta questa
domanda, avrebbero dovuto ri
spondere di no.
Quando nel 1915 l'ltalia entrò
in guerra, il Supremo Concilio,
lodevolmente, volle venire in aiu
to delle famiglie dei Richiamati,
e r.labi lì all'uopo una tassa stra
ordinaria di 10 soldi a socio.
Sa dirci il Prof. Pitocchi se
tutti gli Stati furono uniti e so
ndali nel rispondere a questa che
non era soltanto una decisione
del Supremo Concilio, ma anche
una buona azione in favore dei
fratelli nostri che andavano ad
impugnare le armi per la difesa
della Patria ? La Pennsy
vania paga tutt'ora i sus
sidii alle famiglie dei fratel
li richiamati nell'Esercito Italia
no. Può dimostrarci il Prof. Pi
tocchi che tutti gli altri Stati
fanno lo stesso?
ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER
"Entered as second-class matter Aprii 19, 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March .'} 1879".
i' Fu decisa ugualmente una tas
i sa per il mantenimento del Pan
■ theon Garibaldino: anche questo
un compito doveroso per italiani
, che hanno il culto delle memorie.
Ebbene, sa il Prof. Pitocchi
quante Logge hanno pagata que
sta tassa'.' Sa che per molte fu
l'atto soltanto figurare il paga
mento?
Venne la Missione Italiana ca
pitanata dal Principe di Udine, e
l'Ordine prese la iniziativa di
presentare a lui un'offerta per le
vedove e gli orfani dei soldati
morti in guerra. Non ci sarebbe
stata mai migliore occasione per
dimostrare più solennemente e
patriotticamente l'unità dell'Or
dine. Sa dirci il Prof. Pitocchi
quali somme abbiano contribuito
i diversi Stati, specialmente quel
li visitati dalla Missione, in con
fronto di circa 14 mila dollari
raccolti nella Pennsylvania nel
ristrettissimo periodo di 8 gior
ni ? t
La Croce Rossa, che in tutte
le Nazioni, ma specialmente in
quelle che non hanno molte ri
sorse, come l'ltalia, ha bisogno
di essere continuamente alimen
tata con offerte private, fece un
appello a tutte le istituzioni jjer
cliò si scrivessero come socie per
petue. Questa iscrizione porta
con sé il pagamento di una som
ma di S4O per una sola volta.
Sa il Prof. Pitocchi (piante
Logge, ali'infuori di tutte quelle
di questo Stato, sempre in omag
gio all'unità dell'Ordine, hanno
j risposto all'appello della Croce
Rossa Italiana?
E più tardi, quando sulla no
stra Italia si rovesciò, inattesa,
la disgrazia di Caporetto, si ini
ziò nell'Ordine un movimento a
favore dei profughi delle Provin
ce invase. I bisogni erano molti
e intensi: anche le nostre auto
rità diplomatiche fecero capire
che i soccorsi erano attesi. Que
j sta volta davvero bisognava ri
spondere come un uomo solo. La
sottoscrizione della Pennsylva
nia fu pubblicata e diede quello
j che diede. Sa il Prof. Pitocchi
quelli altri Stati concorsero e con
I quali somme?
Se dunque si vuol fare appello
I all'unità dell'Ordine soltanto
[quando la Pennsylvania si prefig
ge di erigere l'Ori anotrofio, que
*to*appeìlo ci sembra assoluta
mente fuor di luogo, anche per
chè a ciò si è stati autorizzati
dalla Suprema Loggia.
Che questa decisione sia stata
legalmente presa fu dimostrato
nel Bollettino Ufficiale dell'Ordi
ne; ma noi abbiamo bisogno di
dire qualche cosa di più, e poiché
questo articolo è già troppo lun
go, lo faremo nel prossimo nu
mero.
LA LIBERA PAROLA.
FATTO IN GERMANIA
Tutti coloro che sono animati
dai sentimenti gentili del pacifi
smo, forse e senza forse, vengo
no urtati nei loro delicati nervi,
dal movimento che si sta esten
dendo con molta rapidità, onde
boicottare dopo la guerra tutti i
generi della Germania, e con essi
quelli che potranno pervenire
dalle nazioni ad essa alleate.
Se si volesse escogitare una
punizione per l'efferato delitto
della Germania, sono sicuro che
non se ne troverebbe uno ade
guato.
Però, sarebbe una terribile a
nomalia, se noi non mettessimo
in esecuzione tutti i mezzi che so
no in nostro potere, per far sen
tire il peso della giustizia contro
dei criminali barbari e crudeli,
sol perchè alcuni ipocriti in ma
lafede, e con arti subdole, ven
gono a contrapporre i loro senti -
menti di pietà come antitodo al
le famose gesta senza nome, che
se vivesse ancora il nostro Dan
te, certamente si troverebbe ab
bastanza imbrogliato nell'inven
tare una bolgia per tali anime
depravate ed immonde.
La guerra mondiale che la
Germania ha mosso, è dovuta
principaltnente alla bramosia
che essa aveva di conquistare i
mercati del mondo e rendersene
completamente padrona ed indi
scutibile sovrana; ed anche ades
so, che trovasi sull'orlo della
completa disfatta, cerca di sal
vare il più che sia possibile il suo
primiero prestigio, non solo; ma
si studia, a modo suo, ed a quello
degli ingenui birbanti, di ottene
re tale una pace che possa ga
rentirle completa libertà d'azio
ne.
WITH THE LARGEST CIRCULATION
AVANTI SEMPRE, CON l_A FIACCOLA IN PUGNO
PHILADELPHIA, PA., 26 OTTOBRE, 1918
Vorrà ogni patriota italiano
rendersi complice di tanta infa
mia?
MANIFATTURATO IN
GERMANIA !
Infatti, la forzata invasione
del Belgio; l'affondamento del
Lusitania e di tutti gli a'tri va
pori che trasportavano donne,
bambini, e persone innocue, che
trovarono le loro tombe nella pro
fondità del mare; le torture, i
derubamenti le distruzioni, la
profanazione delle cose sacre, la
ferocia fredda di ammazzare gli
indifesi, il def'oramento forzato
delle ragazze, lo stupro disgu
stante delle donne impotenti a
difendersi tutte queste cose,
furono mani fatturate in Germa
nia.
A pace conclusa, dobbiamo
noi stringere fraternamente la
mano ai tedeschi, comprare le
merci tedesche, viaggiare in va
pori tedeschi e fare in modo che
di tutte le sofferenze che il mon
do ha subito non si tenga con
to, come se nulla fosse successo?
No, sarebbe impossibile, almeno
ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA
Comunicazioni delia Grande Loggia
DELLO STATO DI PENNSYLVANIA
BISOGNA RIMETTERCI AL
LAVORO PER L'ORFANOTRO
FIO E RICOVERO.
La epidemia di influenza, che
tante famiglie di nostri fratelli
ha colpito e in moltissime ha por
tato il lutto, ha prodotto la so
spensione forzata del lavoro ap
pena iniziato per l'Orfanotrofio e
Ricovero; e ciò anche perchè le
Scile sono state chiuse e le riunio
ni impedite per ordine dell'Auto
rità sanitarie. *
Ma le conseguenze dolorose di
questo flagello, il lutto e i disagi
che ne sono derivati non debbono
far dimenticare ai fratelli il loro
sacro obbligo, cioè di concorrere
a quella iniziativa con tutte le
loro forze. Anzi, l'epidemia che ci
ha colpito deve maggiormente
rafforzarci nella determinazione
di portare a compimento l'Orfa
notrofio.
Di questi giorni nel no.;tro Uf
ficio non si contano più quelli
che vengono a dirci di orfani che
l'epidemia ha lasciato in molte
case di fratelli ; e si domanda a
noi come e dove essi possano es
sere ricoverati Dunque, la ne
cessita dell'Orfanotrofio è urgen
te, è improrogabile; e la sventu
ra che ha colpito molti dei nostri
ne è una dimostrazione manife
sta.
Dopo il dolore l'uomo diventa
più forte, e dopo questa prova
noi dobbiamo riassumere tutte le
nostre energie, tutta la nostra
volontà per compiere l'opera buo
na clic ci siamo prefissa. Bisogna
rimetterci subito al lavoro per
riacquistare il tempo perduto.
l'i ima che le sedute delle Log
ge fossero state sospese, in talu
ne di-esse era stato già iniziato
il lavoro per l'Orfanotrofio, con
buoni auspici di successo. Tra le
lettere che ce ne davano notizia
ne riassumiamo qualcuna:
Dal fratello Francesco Morelli,
Venerabile della Loggia Figli di
Colombo N. 164 di Ambridge:
"Ho ricevuto il pacco conte
nente i biglietti per il tratteni
mento a favore dell'Orfanotrofio
ed ho già esatto circa dollari
200; non appena ne avrò esaurita
la vendita, vi farò pervenire l'am
montare. Parimenti lavorerò in
Aliquippa, nella Loggia di cui so
no Grande Deputato."
Dal fratello Nicola Parise, Ve
nerabile della Loggia Leonardo
da Vinci N. 270 eli Washington:
"Domenica (22 settembre) ho
tenuta la seduta straordinaria;
sono intervenuti 65 fratelli e tut
ti hanno fatto il loro dovere di
acquistare i biglietti del tratteni
mento per l'Orfanotrofio e Rico
vero. IJgualmente li prenderanno
quelli che sono stati assenti alla
seduta."
Dal fratello Pompilio Sorrenti
no, Venerabile della Loggia Ge
nerale Chinotto N. 653 di Alien
town :
"Il 29 settembre non si potè
tenere seduta per mancanza del.
numero legale. I pochi presenti
presero i biglietti per l'Orfano
trofio e Ricovero, una cosa tanto
bella, nobile e umanitaria. Per al
tri soci io sono stato nelle loro
case ed ho consegnato ad essi i
biglietti.
"Desidero sapere se posso con
tinuare a fare cosi e consegnare
personalmente i biglietti a quelL
che non vennero in seduta."
Dal fratello Francesco Marche
se, Venerabile della Loggia Uffi
finché la generazione attuale te
desca esiste, faremmo vedere di
essere sanjpae nelle vene,
dimostreremmo di essere venali.
Odio, odio a tutta oltranza, sa
rà il sentimento che dovremo a
vere e nutrire; vendetta, voglia
nio, senza restrizioni di sorta.
La nostra pietà sembrerebbe de
bolezza, sarebbe incoraggiamen
to per il selvaggio di appiattarsi
al passo e cercare l'occasione pro
pizia per colpirci ancora una vol
ta alle spalle. Coloro che non
sanno comprendere la giusta in
dignazione, provocata nell'animo
nostro dalla Germania, e che fa
cilmente si placheranno ai mini
mi segni di pentimento, quelli
non saranno degni delle libertà
future che ci verranno date dai
grandi sagri fizii che in questo
momento si stanno facendo.
MANIFATTURATO IN
GERMANIA !
Il mondo 11011 dovrà e non po
trà per moltissimi anni ancora
dimenticare l'incredibile delitto,
manifatturato, per 50 anni di
seguito, in Germania.
fiali Bersaglieri N. 138 di W'il
liamsport:
"Mi onoro comunicale che que
sta Loggia deliberò clic le dispo
sizioni emanate dal Grande Con
cilio siano osservate integralmen
te, ed in seduta i presenti acqui
starono i relativi biglietti per
l'Orfanotrofio e Ricovero. A tal
uopo si è formata una Commis
sione come dalla circolare ricevu
ta. Non appena potremo tenere
adunanza spedirò rapporto ed in
casso."
Dallo stesso fratello Marchese,
che scrive quale Grande Deputa
to della Loggia Giosuè Carducci,
N. 146 di Lock Haven:
"Invitato dal Venerabile della
Giosuè Carducci, mi vi recai il 2i)
per assistere alla seduta straordi
naria di essa Loggia, dovendosi
discutere la circolare emanata dal
Grande Concilio riguardante
l'Orfanotrofio e Ricove) o
"1 presenti in seduta ad unani
mità acquistarono i biglietti, ed
in mia presenza un Comitato al
l'uopo nominato ebbe l'incarico
di attenersi al comunicato del
Grande Concilio."
Dal fratello Michele Berardi,
Venerabile della Loggia Cittadi
ni Italo-Americani N. 317 di Pitt
sburgh:
"Noi non abbiamo potuto te
nere seduta da tre settimane, al
trimenti avremmo prontamente
adempito ai nostro dovere. Però
state pur sicuri che appena po
tremo riunirci faremo più del no
stro dovere, appoggiando calda
mente la iniziativa pei- l'Orfano
trofio-e Ricovero.
"Dovete notare che i biglietti
pervenuti sono più di quellit-he
ci spettano, poiché bisogna esclu
dere i fratelli che si trovano sot
to le armi ; però questi biglietti
in pi ìi si venderanno lo stesso,
senza che noi li ritorniamo in
dietro."
Potremmo continuare, ma cre
diamo che queste poche lettere
saranno sufficienti per ora a ri
chiamare tutti i nostri soci al
l'adempimento del proprio dove
re, seguendo l'esempio di quei
buoni fratelli che con lodevole
sollecitudine avevano iniziato il
loro lavoro ed a quest'ora lo a
vrebbero di certo portato a com
pimento, se le conseguenze della
epidemia non lo avessero impe
dito.
Tutti all'opera, dunque, per far
sì che il giuramento che noi fac
ciamo entrando nell'Ordine, di a
iutare cioè gli orfani dei fratelli,
non debba rimanere per sempre
una vana parola, una promessa
non mantenuta.
UNA RAPPRESENTANZA DEI
SOLDATI ITALIANI A
WILMERDIXG.
Per iniziativa di nostri conna
zionali, tra cui il Dr. Francesco
Ballotti, Venerabile della Loggia
Enrico Dunant N. 865 di VVil
merding, nel pomeriggio di lune
dì 7 ottobre un drappello di 5
soldati, facenti parte del gruppo
dei bersaglieri andati a Pitts
burgh, visitarono Wilmerding,
accolti entusiasticamente dalla
1 Colonia.
Ad essi fu dato un banchetto
in casa del Sig. Pietro Grillo. Do
po il banchetto vi fu una para
ta, con a capo la Vesti nghouse
Air Brake Co. Band.
I nostri soldati dovevano ritro
varsi per le cinque a Pittsburgh,
i dove furono riaccompagnati in
• automobile, dopo di essete stati
colmati di accoglienze e di genti
lezze. A cura della Loggia Du
nant ogni soldato ebbe un regalo
di SIO.OO e l'Ufficiale di $25.00,
oltre a sigari e sigarette.
Prima che 1 soldati partissero,
fu preso un riuscitissimo grup
po fotografico.
GRAMAGLIE.
11 Venerabile della loggia Nuo
va Luigi Cadorna N. 771, Gio
vanni Meliti, ci scrive in data 10
ottobre:
"Con vero senso di tristezza e
di dolore dobbiamo registrare la
morte del socio di questa Loggia
Giuseppe Maletta, in seguito ad
influenza.
"E' morto a ventidue anni, sen
za il conforto nò il sorriso della
madre lontana, e quando la vita
sogna l'avvenire più bello.
"Egli era buono, entusiasta
dell'Ordine. Ed io lo ricordo, ap
pena un mese fa, quando, dopo
un giro da lui fatto allo scopo di
raccogliere fondi per la nostra
Ambulanza, ci portava oltre cen
to dollari.
"L'ultimo tributo ai defunti
sono i fiori, e noi gli mandammo
una corona di garofani bianchi e
lo accompagnammo mestamente
in poche persone, ma lo cornice
inoreremo alla prima occasione.
"Il defunto lascia la famiglia
ili Italia, un fratello al fronte ita
liano e due fratelli, anche soci
della nostra Loggia, al fronte
francese, che combattono per la
libertà, sotto la bandiera ameri
cana. Ad essi vada una nostra
parola di condoglianza e di con
forto."
STATO 1)1 PENNSYLVANIA
GRANDE LOGGIA
Elenco dei sussidi distribuiti al
te famiglie prò richiamati e di
beneficenza, dal primo Maggio
al 30 Settembre 1918.
PRO FAMIGLIE RICHIAMATI
Costantana E. Testa Sanse- !
verino, di Norristown,
Pa., moglie del richia
mato Vincenzo della log
gia Meucci N. 306, 24
settimane di sussidio dal
18 aprile al 30 Settem
bre 15)18 $139.20
Teresa Magliano
moglie del richiamato
lioberlo della loggia Ter
za Italia N. 174 di Pitts
burgh, Pa., per 24 set
timane di sussidio, come
sopra $105.00
Angela Gangemi
madre del richiamato
Carmelo, della loggia G.
Cesare Capaccio N. 110
di Phila., Pa., per 24 set
timane di sussidio, come
sopra $ 72.00
Uscita pi o richiamati dal
1.0 Maggio al 30 set
tembre 1918 $316.80
Eondo cassa al 30 Aprile
come dal BoKett. Uf
ficiale del 25 maggio
1918 $3145.77
Entrata nie>e di man
gi» $ 0.50
TOTALE lilìitó
Uscita come da mandati $ 316.80
Al 30 Settembre resta
un fondo di $2829.47
PRO BENEFICENZA
Fortunato Fiaschi per
20 .settimane $2 $ 40.00
Quirino Di Santo Be
neficenza Straordinaria $ 15.00
Calogero Mezzatesta
benefic. straordinaria $ 10.00
Caruso Nicola benefic.
straordinaria $ 25.00
Alla moglie del fratello
Carmine Falcone $ 15.00
Uscita per beneficenza
fino al 30 sett. 1918 $ 105.00
Fondo cassa al 30 Aprile
come dal Bollett. Uf
ficiale de? 25 maggio
1918 $1543.80
Entrata dei mesi di giu
gno e agosto $ 39.37
TOTALE $1583.17
Uscita tome da mandati $ 105.00
Al 30 settembre restii ua
rondo di $1478.17
PRO PATRIA
Al 30 settembre resta un
fondo prò patria di $ 500.00
Phila., Pa., 14 Ottobre 1918.
Il Grande Segr. di Fin.
PAOLO DI PESO
N. E. Cor. 7th & CU istian
La morte del cugino del nostro Re
ROMA, 22 Ottobre. All'et
di ventinove anni, è rnort
a Crespano, vicino Monte Grap
pa, il principe Umberto, conte di
Salemi. Il defunto comandav
una batteria nell'Esercito Italia
i no. ('
Mia ni i Gin DI ni
I.
Fra i giornalisti della Missione
italiana venuti in America, come
dicevamo nel numero scorso di
questo giornale, il collega A. A
gresti de "La Tribuna" di Ro
ma, per la sua età e per l'autori
tà del suo nome, era riconosciu
to dagli stessi suoi compagni sic
come ii loro capo.
L'Agresti h;. mandato al suo
giornale delle brillanti corrispon
denze nelle quali sintetizza la vi
ta che si vive in America, gli
sforzi che questa giovane Nazio
ne ha fatto per mettersi, in un
tempo relativamente breve, in
piedi di guerra e la costanza che
essa spiega nel perseguire la lot
ta ingaggiata a fianco delle al
leate per ristabilire una pace du
ratura e per la democratizzazio
ne di tutti i popoli.
Da oggi noi incominceremo a
pubblicare le corrispondenze del
collega Agresti, nella certezza di
l'are cosa grata ai nostri lettori.
Lo sforzo del popolo limo
LA PREPARAZIONE
Dal noitro inviato agli Stati Uniti
Da un porto di'l'Atlantico, agost.
"Senza dubbio lo sforzo del po
polo Americano ha del prodigio
so. Al nostro spirito di Europei,
abituati a far le cose con molta,
(i almeno con una certa, lentezza,
questa nazione che si è posta nel
la guerra per pure idealità, e non
per interessi e che sembra fare
scaturire di incanto dalia terra,
uomini, armi, munizioni, riforni
menti e t'on tale una prodigalità
jclie pareva non potersi sognare
j neppure ; questa nazione che tino
alla vigilia della dichiarazione di
guerra, ebbe nel suo seno degli
oppositori ostinati alla presa del
le armi ; ed oggi sta nella tor
menta profondendo sangue ed o
io a torrenti ha qualche cosa di
nagico, di straordinario, di stu
pefacente.
Eppure a chi abbia conosciuto
un po' l'America, questo gran
dioso sforzo perde il carattere di
miracoloso che sembra avere, ed
appare queilo che è in realtà
il risultato di una serie di cir
costanze e di situazioni, esisten
ti prima della guerra, ie quali al
momento voluto, al momento
della necessità, non potevano a
meno di dare quello che oggi han
no dato. Ed è opportuno esami
nare, sia pur brevemente, queste
circostanze e situazioni le quali
potranno far capire come il po
polo americano abbia potuto, fin
dal primo momento, far mentire
| efficacemente il peso del proprio
intervento.
Bisogna tener conto di questo
fatto, importantissimo anche co
me indice di un progresso verti
ginoso, che nel 1815 gli Stati U
niti contavano solo 10,000,000
anime, un secolo dopo, nel iDli»
i cittadini degli Stati Uniti e
: sellisi tutti gli stranieri che 11011
possedevano ancora il primo cer
tificato di cittadino, sommavano
a 100,000,000. Ancora, il Texa
paese eminentemente agricolo,
vasto come tutto l'lmpero germa
nico, non possedeva nel 1870 al
tro che 1 milione di abitanti og
gi ne ha dieci milioni.
Cicago, fondata nel XVII se
colo non aveva che 100 abitanti
nei 18:51 ; nel 1850 ne aveva 20
mila; .300,000 nel 1871; oggi ne
conta più di due milioni. New
York che un secolo fa aveva ap
pena 200,000 abitanti ha oggi,
con Brooklyn, quasi sei milioni.
Washington fondato, per ordine
di Washington nel 1790 è, fra le
città moderne, la più bella dei
mondo; San Francisco, distrutta
pochi anni fa dal terremoto e
dall'incendio è risorta, in 2 anni,
più grande e più bella di puma,
ed ha continuato e continua a
crescere in popolazione e in bel
lezza. Chi si occupa del movimen
to demografico degli Stati Uniti
calcola che - continuando que
sta progressione, e niente fa pre
vedere si debba arrestare, fra 1111
secolo e mezzo gli Stati Uniti sa
ranno abitati da più di 700 mi-
" EXTRA! ,*
RISPARMIATE MONETA!
Se farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio
P. LA BOCCETTA
901-903-905 So. Bth STREET*, PHILADELPHIA, PA,
ove troverete specialità' per übiti da l'arsi su misura. Abiti di battesimo.
Vesti per giovanotte, Vest'ti per ragazzi. Camicie, Camicette, Sottane-,
Capitelli ed altro.
Fa quel che devi, avvenga '
che può'.
Abbonamento Annuo $ 2.00
Una Copia 3 Soldi
lioni ùi abitanti. Se si tiene con
to della enormità delle risorse iti
materie prime di ogni genere si
vedrà subito quale immenso
batoio di forze, di energie, di ric
chezza sieno i 48 Stati dell'U
nione.
Le tre principali basi della for
za degli Stati Uniti sono la sag
gezza e libertà della Costituzio
ne, la selezione degli individui
che li popolano, e le ricchezze
naturali del suolo.
Jeuerson, l'estensore della Co
stituzione degli Stati Uniti, tut
to imbevuto di spirito biblico ri
cordò le parole scritte nel XII se
colo da Vycliffe nella prefazione
alla propria traduzione inglese
della Bibbia. "Questo paese deve
essere governato dal popolo, col
popolo, per il popolo." (ili ame
ricani non le hanno dimenticate.
Lincoln parlando al cimitero di
Gettysburg, su le tombe dei ca
duti nella guerra di secessione le
ripetette, e Wilson, ne! suo penul
timo messaggio al Congresso,
con altre parole hr. espresso il
medesimo concetto. Gli america
ni sono dunque guidati dalla li
bertà. Popolo nuovo in un paese
nuovo, non hanno avuto nulla da
distruggere del passato, non han
no avuto legami che li inceppas
sero. De Tocqueville, nel suo stu
dio La democrazia in America
dice: "Il grande vantaggio degli
Americani è di essere arrivati al
la democrazia senza aver dovuto
soffrire pei' le rivoluzioni demo
cratiche e di essere nati eguali
invece di doverlo divenire." Gli
Americani non hanno dunque un
passato nè politico, nè economi
co, nè quasi direi storico. Essi
entrano oggi nella storia del
mondo. Da questa storia, fino a
ieri, li tenne lontani la legge d;
Monroe, che non pi a soltanto, al
l'origine, una questione di terri
torio, ma altresì una questione
di reggimento politico. I paragra
fi 7-48-49 del famoso Messaggio
del Presidente Monroe (2 Decorn
ine 1823) tendevano alla difesa
dello Stato Democratico contro le
nullità autoritarie della Santa Al
leanza. Ma, a poco a poco, la
legge di Monroe ha cambiato di
carattere; ha potuto servire al
trattato Hay-Pauncefate, per il
canale di Panama, e Roosevelt,
nel suo famoso discorso di San
Francisco, potette, affermando
l'imperialismo americano, dichia
rare che gli Stati Uniti devono
( interessarsi della politica mon
diale. E' vero che Wilson, nel
Messaggio di dichiarazione di
guerra alla Germania, ha da
to all' intervento americano
un carattere diverso. -Non
sono più questioni territo
riali e di espansione, come affer
mava Roosevelt, e neppure la
stretta difesa dell'America dal
le ingerenze Europee che hanno
armato gli Stati Uniti; ma bensì
la difesa delle idealità democrati
che proclamate dalla Costituzio
ne; non è meli vero però che il
carattere della !enge di Monroe
e ne convengono gli stessi a
mericani non è più quello del
ia origine, e gli Stati Uniti si tro
vano oggi, in pieno, nella storia
politica del mondo. E vi prendo
no parte con tutta la forza e
tutto l'ardore di un giovine po
polo cosciente della propria vigo
ria, della propria giovinezza, del
proprio valore.
Valore inteso in tutti i sensi.
Perchè la popolazione degli Sta
ti Uniti è un conglomerato i l.- ai
tante da una tale lotta per la vi
ta, che, veramente, solo i miglio
ri, i più atti vi hanno potuto cre
are evi creano famiglie e vi
durano. Quelli che, in Europa,
non trovano o trovano male il lo
ro posto, quelli il cui lavoro non
basta, in Europa, a soddisfare le
necessità della vita e si sentono
capaci di vivere una vita intensa
e piena, vengono agli Stati Uniti
•e vi trovano la porta spalancata
a tutte le possibilità. Nessuno
chiede loro donde vengono, chi
sieno, cosa facciano, salvo ca
si eccezionali le leggi restrittive
della emigrazione sono una lu
stra ; nessuna dimanda c
solo per pura formalità, ed ogni
dichiarazione è buona nessu
no dimanda a chi arriva il pas
sato, o i titoli di studio, o i cer-