LA LIBERA PAROLA (The Free Word) PUBLISHED EVERY SATURDAY by A. GIUSEPPE DI SILVESTRO EDITOR-IN-OHIEF 906 Carpenter St. Phila., Pa. Bell Phonc, W.lnut 74-72 Anno 1. - 1* Settembre, 1918- No. 22 SU BSC RI PTION One year, in advance . . $ 2.00 Six months ~ . . 1.25 Single copy , 0.03 ADVERTISING RATE S per Insertion Display adi. per ineh, single colutnn 50.75 Politicai notices 44 44 44 1 .00 Amuscments 44 44 44 0.75 per month Display adt. per inch. single column $2.00 Politicai notices 44 44 44 3. 00 Amusements 44 * 4 44 2 .00 Reading matter per line of 13 ems 0.15 Translationand set up type paid separately Ali payments must be made to LA ÜBERA PAROLA Biancaidi Pasquale, della Log gia Gloria No. 815, $400.00. Colaiezzi Giuseppina, moglie del fratello Rogito Vincenzo. del la Loggia Francesco Paolo Tosti N. 748, 9200.00. Scorzafave Tommaso, dellì Loggia Gloria, No. 815, $400.00 Scenna Carmine, della Loggn Nuova Duca degli Abruzzi No 616, $400.00. Velluto Michele, della Loggh Libertà No. 206, $400.00. Vallino Giovanni, della Loggi; Alba Nova N. 162. $400.00. iiijljii Washington, Pa. 9 Settembre. INSTALLAZIONE DI UFFI CIALI (A. M.) Domenica scorsa 8 corrente, diretta dal Dr. A. E Abbate, Assistente Grande Vene rabile dell'Ordine Figli d'ltalia il questo Stato, e con l'assistenz; del Grande Deputato Antoni' Maiella, e del Signor Santo Man tio, in qualità di Araldo, ebbe Ilio go la installazione degli Ufficiai d'Amministrazione, per la gestio ne 1918-19, della Loggia Nuov, Trento e Trieste di Canonsburg Sia il Di'. Abbate che il signo Maiella parlarono dell'inclementi dell'Ordine e prima che la ceri monia terminasse il Segretari Archivista, in nome della loggia presentò al neo venerabile ui "bouquet" di fiori freschi. Nella residenza di costui fu po scia offerto un pranzo agli ospi ti durante il quale si parlò deil: Grandezza del nostro Ordine. • » * Lansdale, Pa. 8 Settembre FESTA FAMIGLIARE (F. C.) ln occasione del bat tesimo di un figlio del Signor Giù seppe Gildi, socio di questa Log già dell'Or. F. d'l. Sante Fuma ri No. 413, nella sua abitazione quindici giorni or sono, fu tenu to un trattenimento famigliare allegrato dalle note musicali è un'ottima orchestrina. Nella cerimonia religiosa ave vano funzionato da padrini de neonato i coniugi Sabino Manzel la. Molti fratelli di questa Loggi* con a capo il Signor Francese Cacciutti e famiglia, intervenne ro alla bella festa che si chius come aveva incominciata, co piena soddisfazione di tutti g intervenuti. I nostri Agenti Le Contee Allegheny, Indiana Fayette, Lawrence e Washingtoi sono state assegnate ai signor NICOLA CARUSO di Verona < MICHELE MORRONE di Pitts burgh. Essi sono autorizzati a transi gere affari per conto del nostn giornale; cioè, sollecitare nuov abbonamenti ed avvisi e riscuo terne il relativo ammontare. Noi li raccomandiamo ai nostr amici e conoscenti perchè facili tino loro il compito che si sone assunti, e tutte le cortesie che sa ranno ad essi usate le riteniame come fatte a noi stessi. Il signor NICOLA CARUSO ha ritenuto per conto suo i paesi Ambridge, Uniontown, Aliquip pa, Coraopolis, Charleroi, Mones sen, Carnegie, Butler, Connells ville, Verona, Oakmont e New Kensington. Il signor MORRONE batterà le suddette contee ad eccezione dei paesi assegnati ad signor CA RUSO. » * * Il Signor Antonio Maiello di Washington, Pa., è nostro agen te-corrispondente per quella cit tà e vicinanze. è autorizzato, oltre che ad informarci degli eventi più im portanti che colà si svolgono, a sollecitare avvisi ed abbonamenti e ad esigerne l'ammontare. I pagamenti fatti a lui e come se fossero fatti a noi direttamen te. t PRIMA BANCA NAZIONALE A PITTSBURGH | (First National Bank at Pittsburgh, Pa.) I CAPITALE E SOPRAVANZO $ 5 MILIONI Ispezionata dal Governo Vaglia Postali e Telegrafici al miglior cambio della giornata. - Servizio diretto col Ministero per depositi alle Casse | di Risparmio Postali del Regno d'ltalia. - Accetta depositi ad interessi e rimborsa qualunque somma senza bisogno di | preavviso. - Accurato e sollecito servizio gratuito per recapito di corrispondenza a chiunque ne faccia richiesta in viandoci l'indirizzo. - La Banca fornisce qualunque informazione venisse richiesta, rispondendo immediatamente. First National Bank at Pittsburgh, Pa. 1 a FIFTH AVENUE I ckx>o-.ooi--o^:>ootH>oooocHX>ooooooocM>CNX>ooooooa^^ PALESTRA DEL PUBBLICO Sempre in omaggio alla nostra imparzialità e correttezza gior nalistica pubblichiamo quanto ippresso da cui esula ogni nostra responsabilità: IL PRETE ED IL XX SETTEMBRE Signor Direttore Della Libera Parola Città. Se mal non erro l'anno passate per il 20 Settembre vi furono de: festeggiamenti per celebrare questa data fatidica e ad essa a (ferirono dei preti, i quali, spo gliandosi dal rancidume di idee antiquate e da pregiudizii ch( ricadono a loro svantaggio, sic moralmente che materialmente erano stimati e tenuti in conte di veri e sani patrioti, oltre ac aver attirato su di essi, la sim patia di coloro, che non hanne mai condiviso le idee religiose praticate dalla chiesa cr.ttolica a postolica romana. Oggi, che tale data si sta av vicinando, e che si vuole celebra re, con più pompa e popolanti dell'anno scorso, tentano di osta colare una sì bella manifestazio ne. Quale la ragione? Forse il do loie che hanno nel vedere la fu tura vicinissima disfatta della lo 10 protetta Austria? Forse il do loie che provano nel vedere li gloriose armate degli alleati pio cedere sicure e baldanzose giorni per giorno sul fronte Francese Belga e Fiammingo, passandf di vittoria in vittoria? Forse è 1. paura che hanno che vincendi gli alleati e dando tale vittori: una spinta che più non si ferme là alla democrazia abbiano ess a perdere un prestigio che noi gli spetta? Forse credono che ta le festeggiamento suoni insulti al loro papa, che ancora non s vergogna d'insistere a vantali dei diritti sulla città eterna? Se il voltafaccia di codesti eu nuchi forzati è una oppure diver se od anche tutte le ragioni so pra dette, essi possono bellissimi quietarsi e mettersi il cuore il pace; la loro causa è completa mente perduta. La civiltà ha pai lato chiaro ; l'Austria dovrà esse re completamente smembrata, L diverse popolazioni che oggi l'or mano il suo impero, dovranno a vere la completa autonomia (Wil son ed Orlando hanno parlato) 11 generale Foch colla sua genia le e sicura strategia, scaccerà gl Unni dalla Francia e dal Belgio dove per 1 lunghissimi anni vandali hanno spadroneggiato lasciando le tracce indelebili del la loro feroce barbarie, che ser virà a rinsaldare nel cuore delli future generazioni l'odio sacri contro i tedeschi e contro tutti quello che suona dispotismo ec imperialismo. Simile odio sari religiosamente custodito e tra mandato da padre in figlio per u na lunghissima sequela di gene razioni, simile all'odio che a no è stato trasmesso, parlando d Attila, Nerone, Filippo II di Spa ?na, la Santa Inquisizione, il go verno dei Papi, il governo de Borbone e finalmente contro tutt coloro che durante questa guem ;i resero colpevoli di spionaggio li propaganda antibellica e delle iisfatta di Caporetto. Credevo fino a poco tempo fa molto innocentemente se voglia no) che il prete prima di esse e prete fosse italiano, fosse una lersona civile, fosse l'agnus dei, I quale avesse a cuore la libertà lei popoli, la sicurezza delle gen i, ii benessere del mondo. Deb io dolorosamente constatare, che ol cambiare dei tempi altra me amorfosi egli non abbia subito e non quella di raffinarsi nelle übilole arti di Sant'lgnazio di .lOiola e di Sant'Alfonso dei Li uori, superando in tutto i su fitii suoi maestri. Preti, buttate giù la maschera, buttate via l'abito talare, che iete indegni d'indossare. Quel abito dovrebbe essere l'emblema lella pietà, della giustizia, della ealtà, dell'amore; voi invece ve ie fate uno scudo, per nasconde e e difendere la vostra crudeltà, a vostra ipocrisia, l'istinto del lopruso vigliacco, l'egoismo il più ibultante delle vostre succide personalità. Che cosa del resto, può aspet tale da voi, anime nere, il mondo ilei buoni? Voi non avete una fa miglia, vissuti sempre nella soli- tudine delle anime, impoltriti nella vita del dolce far nulla, non potrete mai avere la sublime ge nerosità di sacrificare un mese, una settimana, un giorno, un'ora della vostra lussoriosa esistenza, onde potere apportare del benes sere, non solo alle generazioni fu ture, che rappresentano i nostri figli, ma anche alla generazione presente, che per un momento, mercè le losche trarne del più •grande delinquente cattolico, Francesco Giuseppe, imperatore d'Austria, associato, col più illu stre barbaro megalomane prote stante Guglielmo kaiser della Germania, corse pericolo di esse re aggiogata, privata della liber tà, ridotta schiava, ai comandi di un manipolo di vandali. Ecco che cosa siete, o preti i taliani, perchè gli altri, pur es sendo austriaci o tedeschi, difen dono le loro nazioni, la loro pa tria; ma voi siete gente venduta al primo offerente, voi siete al disotto della prostituta, che qual che volta vende le sue carni per il bisogno; raramente vende la sua coscienza; voi vendete l'una e l'altra, pronti a vendere anche quel Cristo, di cui oggi cercate ipocritamente di predicare il Vangelo. Però ricordatevi, che Roma è dell'ltalia e del suo popolo, il qua le, come ha saputo luminosamen te dimostrare dopo il fatale sfa celo di Caporetto, per cui voi gioiste, vi ha ben conosciuti ; for se e senza forse, dall'abbellimen to che la democrazia riceverà dalla, fine di questa guerra, co sciente che per ben vivere non ha bisogno del teologo, come non ha bisogno del kaiser dell'impe ratore e del re, forse e senza for se, vi chiamerà a rendere conto delle vostre mali arti, come chia merà i Socialisti Ufficiali, i Gio littiani e simili insetti. E prima di chiudere, voglio ad onor del vero rendervi l'omaggio che vi spetta ; vi debbo ringrazia re per la vostra opposizione e pei gli ostacoli che avete messo e che cercherete di mettere, per l'at tuazione di questa idealissinia ce lebrazione; ciò ha giovato a dare maggiore coraggio ai veri patrio ti, ai veri amatori della nostra patria, sicché la cerimonia riesci rà più bella e più popolare. FRANK SIRACUSA. * * * Un'altra del Cavaliere La colonia italiana di Filadelfia è dunque di nuovo in subbuglio perchè il Cavaliere, questo auda ce avventuriere,ne ha fatto un'al tra delle sue. Dimenticando le staffila te ricevute in pieno viso, al tempo della venuta della Mis sione Italiana ha voluto, ancora una volta, gettale il guanto di sfida, ed a nome di una Federa zione che non esiste, ha cercato con le sue solite male arti, met tere il bastone tra le ruote e fa re abortire così la commemora zione del 20 Settembre, che è la data più bella nella storia Ita liana. Però non tutte le ciambelle riescono col buco e questa volta il Cavaliere Uff è stato sco perto ed è venuta a luce la sua trama infernale, così bene ordita ria quest'uomo che si è mostrate sempre nemico di tutto ciò che sa di Italiano. Molti si domandano: che cosa faranno le autorità Italiane? Sta ranno esse ancora alle finestre a guardare il bel tempo o si deci Peranno una volta e per sempre a denunziare questo genio de male che è pure il più grande di sfattista? E che cosa farà la massoneria della quale è grega rio? Non sono no necessarie altre prove ; questa volta è stato colte 3011 le mani nel sacco e invece del a commenda, che invano aspetta ìli si dovrebbe appendere un'al :ra croce sul petto, quella de .raditore della patria, cie>è la noce di ferro del Kaiser. E bra ,'0 l'Ordine Indipendente! Ha ur Supremo Deputato di sì alto e mentito patriottismo! E brava la Federazione, che si gloria di ave e un presidente cotanto ItaJia io filo. Ed a proposito di Federazione ilcuni si domandano ancora: po ;eva il Cavaliere-Presidente seri .'ere la famosa lettera in inglese luando tutti sanno che egli i in'analfabeta addirittura? Nella federazione, se la memoria nor n'inganna, vi è quailche altro Ca LA LIBERA PAROLA valiere, abilissimo nella lingua inglese e che per giunta occupa anche una carica importante. A vrebbe egli, l'altro coso coloniale, chinato il dorso e, sotto la detta tura del Presidente, scritta la fa mosa lettera che avrebbe dovuto servire a deprimere il morale de gli Italiani e a metterli in catti va luce dinanzi alla prima auto rità degli Stati Uniti? Se fosse così, sarebbe orribile! Avremmo nella nostra Colonia due sinistre figure, il boia ed il tira piedi, li na più bella dell'altra. NINO NEGLIOVI. UH RACCONTO CHE SEMBRA UNA FAVOLA Il leone è il distintivo dell'Or dine "Figli d'ltalia" e simboleg gia la forza e la generosità. An che la famiglia dell'Ordine è for te e generosa. Ad illustrare la generosità del "biondo regnator de la foresta" ho avuto più volte l'opportunità di leggere una meravigliosa nar razione in cui un soldato numida, inseguito dagli implacabili le gionari romani, aveva potuto cu rare e guarire, in una grotta ove erasi rifugiato, un leone che sof friva spasimi atroci, per un'acu ta spina avvelenata che gli si era conficcata nel piede, tra un un ghione ed 1111 altro. Più tardi ed in tempi diversi, uomo e fiera caddero nelle mani dei romani e furon trasportati in Roma capti vi, ove il leone salvò da morte il proprio benefattore che aveva ri conosciuto, e che era stato con dannato ad esser divorato dalle belve nel Circo. Veramente questo racconto, più che la generosità, mette in luce la riconoscenza che sembra più sviluppata tra le bestie che tra gli uomini ; ma io non ho mai letto la narrazione di un altre fatto più recente e più veritiero, nel quale la generosità del leone rifulge in modo mirabile. Eccolo : La notte è tersa ed azzurra e nel cielo scintillano miriadi di stelle. Alta, maestosa, solenne, la candida luna veleggia placida mente nello spazio infinito. Si è nel mese di giugno e nelle lunghe giornate il caldo è addirittura in sopportabile. L'episodio che mi accingo a descrivere, si svolge nell'Africa francese e non sone trascorsi molti anni. Due contadini abruzzesi par tono dal paesello natio, per re carsi in altra parte del mondo n cerca di migliore fortuna e ca aitano in Algeria. Ivi vengonc ingaggiati in lavori di ferrovie nell'interno della regione e. vi conducono una vita quasi troglo iitica, appartati, assieme con molti altri dal consorzio civile. Ogni quindicina fanno una gi ta nel paese più vicino, che dista però molte e molte miglia e dove per recarsi a far provvista di ci- JO per due settimane, si deve at traversare una foresta in tutta la sua larghezza. In una di queste gite sostano nel villaggio assai più del solito, Nel lontano paesello natio cele brasi in quel giorno la festa di 5. Antonio e, a mitigare in qual che modo la nostalgia della ca setta e del campicello, vogliono anch'essi solennizzare la ricor renzji con libazioni abbondanti. Ma sia per la mancata abitudine, sia per il caldo afoso, sia per la soverchia quantità di vino inge rito, quando si mettono in via, per restituirsi al sito ove l'indo mani li attende l'usato travaglio, mnl si reggono sulle gambe. Il crepuscolo è imminente, ma il caldo ancora tormentoso. I iue poveretti, curvi sotto il pe so dellè provviste, avanzano len tamente, oppressi dalla stanchez za e dal vino. Quando giungono sul limitare iella foresta, la notte è già avan zata. Una notte tersa ed azzur ra, nel cui cielo scintillano miria -3i di stelle. Alta, maestosa, so lenne, la candida luna veleggia nello spazio infinito. Ma, ad un tratto, uno dei notturni pellegri ni, si abbatte pesantemente sul terreno. Invano il compagno lo chiama, lo scuote, lo esorta a sottrarsi a quel posto pieno di pericoli, per la presenza delle fie re. L'altro non sente, non ascol ta, non risponde, ond'è che il compagno è rimasto in piedi, non vede altra via che adagiargiisi vicino e rimanervi a guardia co me una sentinella. La notte sembra eterna alla vigile fazione; il silenzio sugge stivo non vien turbato neppure da un frullo di ala. Ma ad un tratto, nella quiete profonda, e cheggia alto e possente il ruggi to del leone. Il povero contadino balza in piedi esterrefatto, i ca pelli irti, il terrore dipinto sul volto. Un secondo ruggito più vicino! La belva si viene avvicinando. Allora forse egli pensa che sarebbe pensare non troppo accorto perdere un vivo per salvare un morto e dopo avere scosso violentemen te ed inutilmente il compagno addormentato, folle di paura, poi ché un terzo ruggito gli appren de che la belva gli è quasi alle costole, si arrampica al tronco di un grosso albero, e non si è nep pure adagiato sui rami, che vede da un gruppo di piante sbucar fuori un gigantesco leone, la te sta alta, lo sguardo fosforescen te, l'incesso che rivela la maestà del sovrano. Muove dritto verso il dormien te e l'altro che trovasi al sicuro teme di dovere assistere ad un orribile pasto. Ma ciò non avvie ne. La belva, dopo averlo a lungo annusato e di essergli girato at torno, gli si adagia accanto, sen te nella vigile, ed attende. Ma ad un tratto, ratta come un fulmine, un'altra belva, una pantera, si scaglia contro l'uomo che seguita a dormire e che for se in quel momento, inconsape vole del gran pericolo che gli so vrasta, sogna la dolce consorte lontana e gli adorati figliuoli pei quali egli soffre e lavora! Gli si scaglia contro per sbranarlo e di vorarlo, ma il formidabile cam pione che lo tiene sotto la propria tutela, non vuol tradire, con atti incomposti, la dignità dovuta al suo grado. Senza muoversi dal suo posto, con un colpo della sua zampa destra anteriore, respin ge la temeraria assalitrice. Ma questa sette volte ritorna all'as salto, sempre accesa da maggior rabbia e da maggiore avidità di sangue e di carne, e sette volte il leone inesorabilmente la re spinge. Alla fine il generoso anima le perde la calma e la pazienza e dà addosso alla belva sanguina ria che tornava per l'ottava vol ta alla carica. La quale però non osa atten derlo e ratta si invola nel silen zio e nelle tenebre della notte, mentre il leone riprende il suo po sto di vigile sentinella, Il resto della notte trascorre monotono e lento. Il leone di tan to in tanto sbadiglia, spalancan do una bocca enorme, mentre l'uomo rannicchiato sui rami del l'albero, va biascicando preghie re al santo protettore del natio paesello remoto, al cui miracolo so intervento conferisce il merito della salvezza del compagno. L'alba finalmente apparisce e spuntano anche i primi raggi di sole. Il leone, o per strappare al sonno quell'uomo e per dirgli che la sua fazione è finita, o per scio gliere un inno alla nuova luce, e mette, l'uno dopo l'altro, due o tre potenti ruggiti. Il dormiente si sveglia di so prassalto e vedendosi sopra quel la terribile fiera, caccia acutissi me grida di disperazione e di spa vento; ma l'altro che, sull'albero, per un'intera notte, è vissuto di palpiti e di ansie : Taci, gli grida, sciagurato; quella bestia ti ha salvato la vita! * * • Il leone si allontana com'è giunto; la testa alta, lo sguardo fosforescente, l'incesso che rive a la maestà del sovrano. Pochi momenti dopo i due so lo nuovamente sulla via del ri torno, curvi sotto il peso delle lo :'o provvigioni e l'uno racconta il l'altro che freme di raccapric lio, le terribili peripezie della fcptte. ESOPINO. Telefono Vincent De Luca direttore di funerali ed Imbalsamatore Mi ìi fluii®! e con Ufficio aperto giorno e nette i 124 St. iOHi IL , rhiiadviphia, Pi. 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