La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, September 14, 1918, Image 1

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    Joshed and distributed under permit No. 500 authorized by the act of Oct**, 6, 1917, on til, „ ,h. Post Otlke * Philadelphia Pa., by order * the President. A. S. Burleson. Postmaster C.cn
ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER
WITH THE LARGEST CIRCULATION I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore
906 Carpenter Street
ANNO I. - Numero 22
QUARTI) LIBERTY 181
E' poco più di un anno che l'A
merica è scesa nel conflitto im
mane che si combatte per il
trionfo della Libertà e per la re
denzione dei popoli oppressi, ep
puré sta per lanciare al popolo il
suo quarto prestito di guerra.
Quattro prestiti nazionali in
poco più di un anno; ma ciò non
reca meraviglia, quando si pensi
che questa grande repubblica,
colla potenza delle sue molteplici
industrie e colla fertilità dell'im
menso suo territorio, rappresen
ta l'Arsenale ed il Granaio di
tutte le potenze europee pugnan
ti contro il blocco teutonico.
Le spese che l'America sostie
ne ogni giorno per condurre in
nanzi vigorosamente la guerra e
per portare il suo giovine eserci
to all'efficienza richiesta dalla
gravità del compito a esso affida
to, hanno del favoloso.
Ogni minuto occorrono cifre e
nornii per la costruzione dei va
pori, allo scopo di neutralizzare,
nella fantastica corsa, l'opera
nefasta dei sottomarini ; pei - la
fabbricazione di fucili, di canno
ni, di aeroplani; per il vettova
gliamento delle centinaia di mi
gliaia di soldati, che solcando gli
Oceani, corrono a portare il con
tributo del loro braccio, sui cam
pi insanguinati del Belgio e delle
Fiandre.
E perciò questa volta chiede al
suo popolo sei miliardi di dollari
e, senza dubbio, come nei passa
ti appelli, il popolo americano, ge
neroso e patriota, ne darà oltre il
necessario. Sì, perchè in questa
nuova manifestazione c'è mag
giore entusiasmo, perchè oramai
si cominciano a vedere gli effet
ti del poderoso intervento ameri
cano.
Sono quasi due mesi che le or
de dell' "uom fatale" uscite or
fanno quattro anni, dalle oscure
foreste a rapinare le terre illumi
nate e fecondate dal sole, vengo
no incalzate senza tregua alle
calcagna dalle invitte legioni de
gli alleati che strappan loro, ad
una ad una, le passate conquiste
dovute alla violenza ed al tradi
mento.
E queste magnifiche vittorie,
come la vittoria italiana sul Pia
ve, sono la migliore propaganda
per il quarto Liberty Loan, che
questa volta avrà un successo di
gran lunga più clamoroso dei pre
cedenti, che pure ebbero esiti
trionfali.
Ma questa volta la campagna
assumerà un'importanza eccezio
nale, perchè il Presidente in per
sona, l'uomo che s'è rivelato il
più grande statista dei tempi ed
è divenuto l'idolo del suo popolo,
farà esso stesso un giro a traver
so i paesi dell'Unione, per chia
mare tutti, americani e stranie
ri, all'adempimento del loro sacro
dovere. E dovunque Wilson capi
terà, la sua comparsa saia co
me un talismano che farà afflui
re a fiumi l'oro nelle casse dello
Stato.
Noi quindi non nutriamo nes
sun dubbio sull'esito della pros
sima campagna che si inizierà il
29 del mese corrente ; ma sentia
mo il dovere di lanciare anche
questa volta il più fervido appel
lo ai nostri connazionali, perchè
anche adesso, come in passato,
diano prova del loro attaccamen
to a questa patria ospitale c si
mettano in prima linea nel nobi
lissimo agone.
In questa quarta campagna i
sintomi sono molto incoraggian
ti, e l'esito che di essa si aspetta
sarà brillantissimo, fecondo di ot
timi risultati e, date le condizio
ni dei diversi fronti di battaglia,
quest'ultimo prestito potrebbe
benissimo, senza iattanza, comin
ciare ad appellarsi il prestito del
la vittoria.
Eccezionalmente importante
pei- tutti questo quarto prestito
dHla Libertà o della Vittoria, ma
in ispecial modo per gli Italiani
questa volta ha un'importanza
straordinaria. Oltre all'alto dove
re patriottico, oltre all'obbligo di
gratitudine, molte attrattive es
so presenta ai nostri occhi, per le
quali siamo tenuti a rispondere
col più generoso entusiasmo.
L'On. Bevione, l'illustre Diret
tore dell'Ufficio di propaganda
italiana in America, ci informava
giorni addietro ufficialmente che
il nostro Governo, annuendo alle
sue sollecitazioni e a quelle del
nostro Ambasciatore a Washing
ton, avrebbe mandato qui un di
screto numero di soldati d'ltalia,
per partecipale alla prossima
campagna.
E noi siamo sicuri che nessun
connazionale, dinanzi alla glorio
sa divisa che ammirò negli anni
passati per le città d'ltalia e chi
poi non aveva più visto durante
l'esilio, si rifiuterà di sottoscri
versi al IV Liberty Loan, quando
si vedrà sollecitato dai valorosi
reduci del Piave, del Carso, della
Bainsizza ; quando si vedrà esor
tato da quei prodi che, in una se
rie di cruenti battaglie, han fat
to olocausto alla patria di bran
delli della loro carne.
Ma un'altro motivo ancora ci
spingerà a sottoscrivere larga
mente; il sentimento oramai ra
dicato in tutti noi, che l'America,
dopo un lungo e pericoloso perio
do di tentennamenti, ha final
mente riconosciuto che l'ltalia,
nella lotta terribile che si sta
combattendo e che si perderebbe
se tutte le nazioni non fossero
compatte e concordi, è un'alleata
come le altre ; e come le altre me
rita di essere aiutata finanziaria
mente e militarmente ; come le
altre essa è un fattole decisivo di
vittoria o di sconfitta e combat
te, come le altre, per ideali nobi
lissimi, oltre che per fini nazio
nali che meritano il riconosci
mento ed il rispetto di tutti.
L'America è finalmente enti a
ta in questo ordine di idee, get
tando nel dimenticatoio le assur
de benevolenze verso l'Austria,
nostra principale nemica e noi
dobbiamo esserne lieti. E che vi
sia entrata possiamo dimostrar
lo brevemente, richiamando
qualche particolare alla me
moria del lettore.
Da qualche tempo contingenti
di truppe americane sono andati
ad accamparsi sul Piave, al fian
co dei nostri fratelli, e l'Ameri
ca, con maggiore prodigalità, ha
disteso sul capo dell'ltalia dolo
rante, il suo braccio potente e be
nefico.
E l'effetto dei maggiori aiuti
si è visto nella diminuzione del
cambio che per più di un anno ha
minacciato di soffocare la finan
za italiana. Dal limite enorme di
9.12 il cambio sulla nostra mone
ta si è abbassato alla rata mite
di 6.35 ed ancora abbasserà; mi
glioramento questo dovuto all'in
tervento generoso d'America.
Inoltre, dopo le assurde sim
patie di Wilson, per un paese co
me l'Austria, che avrebbe potuto
benissimo definirsi come il nefa
sto regno dei Borboni, la ne
gazione di Dio, finalmente
anche l'America è d'accordo
circa lo smembramento dell'Au
stria, smembramento che costi
tuisce il caposaldo del progiani
ma di guerra dell'ltalia; e lo si
desume da due circostanze prin
cipalmente: 1. Riconoscimento
degli Czeco-Slovacchi come popo
lo belligerante ; 2. Le proposte di
pace affacciate e discusse dal
Sen. Lodge, in seno all'assem
blea, in base alle quali tutti i pae
si ove risuona il nostro dolcissi
mo idioma debbono essere resti
tuiti all'ltalia, primo tra tutti,
Trieste, la prediletta di Roma,
jhe attende ! L'uno e l'altra im
plicano lo smembramento del
l'lmpero austriaco!
Noi dobbiamo perciò dimostra
re all'America la nostra immen
sa gratitudine, sottoscrivendo
generosamente al IV Liberty
Loan.
LA LIBERA PAROLA
R, Consolato d'ltalia
Phila., Pa., 10 Sett. 1918
Stimatissimo Signore,
Pregiomi trasmettere a V. S. -
per Sua opportuna notizia e nor
ma - copia di una letteraj:he di
rigo alla Loggia Regina d'ltalia
N. 700 di Camden, N. .T., che ha
deciso di donare un'ambulanza al
Regio Esercito.
Colgo l'occasione per rinnovar-
Le, Stimatissimo Signore, i sen
si della mia distinta considerazio
ne
Il Regio Console
POCCARDI
10 Settembre 1918.
Stimatissimo Signore,
Mi perviene la Sua del 5 Set
tembre 1918 con la quale Ella mi
informa che la Loggia Regina di
Italia 0. F. D. I. N. 700 di Cam
den, N. J., mi ha nominato all'u
nanimità Presidente onorario del
Comitato costituitosi costì per
donare un'ambulanza al Regio
Esercito.
Mi compiaccio vivamente con
codesta Spett. Loggia per i pa
triottici generosi intendimenti e
personalmente ringrazio per il
cortese deferente pensiero a mie
AVANTI SEMPRL, CON I_A FIACCOLA IN PUGNO
Kntoicd as second-chiss matter Aprii 19, 1!>IS, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3, 1879".
riguardo che sinceramente gradi
sco.
Camden è però compresa nella
giurisdizione del Consolato Cent
rale in New York, per cui ho tra
smesso la Sua lettera a quell'Uf
ficio al quale pertanto V. S. vorrà
rivolgersi.
Colgo l'occasione per inviar Le.
Stimatissimo Signore, i sensi del
la mia distinta considerazione
Il Regio Console
» * *
"Il Regio Consolato rende noto
" XX SETTEMBRE "
Fur tristi e lunghi i secoli Invan segnò la Storia
D'ignobile servaggio; Mentana e Villa Glori
Dell'alma Roma spentosi Caprera il Solitario
Parea che fosse il raggio, Rivide senz'allori,
Dal dì che l'orde barbare - Col guardo immoto e rigido
Piombar sul nostro suol! Per Roma palpitar
Ma in fondo ai petti Italici Ma allor che quel fatidico
Mai spenta fu la Face Ruggito: "O Roma o Morte"
Del fuoco che Prometeo Riscosse la Penisola
Rubò all'Olimpo, audace; A ritentar la sorte,
E spesso irruppe l'igneo Non valse il dir: "Non Possumus"
Clangor di L'ltalia L'ltalia volle entrar!
E, come in ridda macabra, Or, di giustizia Cherubo,
Successero i tiranni, Sulla fatata Breccia
E d'altri nomi i despoti Assisa s'è l'ltalia,
Tarpar gl'invitti vanni E a Roma un serto intreccia,
Di Roma eterna all'Aquila I)i quegli allori classici,
Fremente di volar! Fioriti in altri dì
Providence, R. I. Prof. V. E. Cinquegrana
che l'esame dei reclami per dan
ni di guerra sofferti in territorio
nemico od occupato dal nemico da
regi sudditi e da italiani appar
tenenti alle Provincie irredente è
stato deferito al Comitato pel
Commercio dei sudditi nemici, i
stituito presso il Dicastero di In
dustria, Commercio e Lavoro, al
c|uale esclusivamente dovranno
pertanto d'ora in poi essere invia-j
te tutte le denunzie relative ai !
danni insieme coi documenti da
cui sono accompagnate.
Quanto alle denunzie pei- dan
ni di guerra sofferti nelle pro
vincie invase, esse, come è noto, !
a tenore del Decreto Luogotenen-1
21 ale dell'B Giugno 1918, N. 780 :
ono di competenza dell'Alto
Commissariato dei profughi".
tLvaro del Piroscafo
" PIAVE "
Maestoso e superbo nella sua j
immensa mole, solenne come un
simbolo, tenuto a battesimo da I
quella nobile gentildonna che è la !
Signora del nostro illustre Amba- j
sciatore Conte Macchi di Cellere,
sabato . scorso scivolava lenta- !
mente in mare nel cantiere di ■
Kearny, N. J., il nuovo pirosca-1
fo mercantile, al quale, per un
sentimento di omaggio all'ltalia,
venne imposto il nome di Piave.
La commovente cerimonia eb-|
be luogo alla presenza di un gran !
numero di autorità americane e,
italiane, dei Rappresentanti delle j
Nazioni alleate e delle Missioni
militari estere, nonché di una fol-i
la immensa e festosa che riem- j
piva tutta l'aria all'intorno di
grida entusiastiche e di omaggio
alle due Nazioni alleate, che eb
bero sempre comuni le loro gene
rose tradizioni e che oggi lavo- 1
rano l'una a fianco dell'altra pel :
conseguimento degli stessi ideali. !
Questo avvenimento ha, spe
cialmente per noi italiani, un si-,
gnificato eloquentissimo; esso;
suona omaggio al valore ed allei
risorse militari italiane.
Al cospetto del ceruleo mare e !
del mitissimo cielo di settembre,
i nomi d'ltalia e di America si
fusero insieme, erompenti da mi- 1
gliaia di petti e furono il più
PHILADELPHIA, PA., 14 SETTEMBRE, 1918
biande e il più bello riconosci
mento della nostra vittoria sulle
sponde del sacro fiume, per la
ipiale le balde schiere italiane,
rinvigorite e ritornate alla pri
miera efficienza, cancellarono
l'onta di Caporetto.
Durante la marziale cerimonia
i Rappresentanti dell'ltalia furo
no fatti segno a speciali manife
stazioni di simpatia e i discorsi
pronunciati da S. E. l'Ambascia
tore Macchi diCellere e dal gover- i
natore del New Jersey, On. Edge, i
Isono la riaffermazione della reci
proca fratellanza dei due popoli e
della loro volontà incrollabile di I
[continuare la lotta immane fino
lai conseguimento del finale trion- :
I
! Ad accrescere maggiormente
| l'entusiasmo della giornata stori
ca consacrata all'ltalia, contribui
rono due nobilissimi telegrammi,
j giunti nel momento più culmi
nante della patriottica cerimonia!
[uno dell'illustre Charles W. E!-!
liott, Presidente dell'Università!
Idi Haward; l'altro del Gen. Ar- !
. mando Diaz, Io stratega saggio e
| valoroso, chiamato dai fati a ri
jstorare i destini e le sorti d'lta
lia. Il primo è un inno sciolto alla
nostra Gran Patria d'origine, che
anche a traverso le discordie in ,
testine e le invasioni straniere
i seppe mantenére sempre vivo Io
spirito di libertà.
L'altro è sintomatico e schiude
i cuori degli esuli alle più rosee
ì speranze, poiché ci parla del no
stro valoroso esercito, pronto ad
assumere l'offensiva in nuove
battaglie, pel trionfo 'della causa
: comune.
Con questi lieti ed ottimi au '
■spici, ii/maestoso piroscafo "Pia
ve", gloria e trionfo di industria
patriottica, sabato scorso, 7 set
jtembre, scese lentamente nel ma
lie, per accingersi a tracciare la
I sua scìa interminabile.
II Pitti M fili
Alle enormi spese di guerra
che da più di tre anni pesavano
formidabilmente sull'erario ita
liano, si aggiungeva l'asprezza
del cambio, per il quale la lira ita
liana era ridotta ad un valore
minimo e minacciava seriamente
le finanze dello Stato.
Specie dopo il disastro di Capo
retto, la povera Italia ha attra
versato un periodo molto critico,
dovuto anche al divieto rigorosis
simo di esportare persino quei
generi che trovansi accatastati in
quantità enormi negli stabili
menti nazionali e che sono super
flui ai bisogni della popolazione.
! stasi dannosa, oltremo
|do dannosa ai nostri interessi a
iveva elevato il cambio ad altez
: /.Q vertiginose e vi fu un lungo
periodo in cui, per un dollaro, oc
| correvano non meno di 9 lire e
dodici centesimi italiani.
In altre parole tutto ciò che
l'ltalia acquistava negli Stati U
ni ti, in carljone, in materie pri
me, in ai-mi, munizioni e vetto
vaglie le costava presso a poco il
doppio del valore reale.
Calcoli accuratissimi hanno as
sodato in maniera assoluta che la
patria nostra, fino ad oggi, pei
suoi acquisti, ha dovuto
pagare in più, a causa del
l'asprezza dei cambi, non
meno di tre miliardi di lire,
ese questo danno fosse durato
.-incoia per qualche tempo, avreb
be segnato la rovina ineluttabile
| della finanza italiana.
In grazia agli sforzi continui
dell On. Nitti, che colla sua ope
ra assidua ha ben meritato della
patria, l'asprezza del cambio
potè essere in gran parte mitiga
to, anche e sopratutto per la
j generosità dell'America, la quale
si convinse che per poter avere
j ragione della potenza e dell'osti
natezza del nemico, occorreva !
I porgere il suo braccio e stendere
il proprio aiuto, in misura ugua
le, a tutti gli alleati.
E così oggi, dopo lunghi mesi
di legittima trepidazione, il cani
bio è disceso a 6.35, vale a dire
che, un dollaro equivale a Lire
6.35 italiane, mentre, come abbia
mo già dotto sopra, tre o quattro
mesi addietro, all'epoca del ning-
| gioie inasprimento, il dollaro e
qui valeva a Lire 9.12 italiane!
K' già molto, ma si spera, anzi
si è quasi sicuri che si avrà an
cora un altro ribasso, giacché
|oramai l'accordo tra le nazioni
dell Intesa è stabile e completo;
poscia, giunto al limite ragione
j vole, al limite cioè che stabilisce
paiità di condizione col cambio
; inglese e francese, rimarrà sta
zionario sino alla fine della guer
| ra e per qualche altro tempo an
cora.
I Provveduto così al problema
finanziario, l'ltalia potrà dedica
re tutti i suoi sforzi e tutte le sue
risorse al compimento del vasto
programma milital e.
Ai nostri Amici
Abbiamo incominciato a inan
dare copie di saggio de LA LI
BERA PAROLA a tutti coloro
che consideriamo nostri amici e,
perciò, dei possibili abbonati.
Con l'invio del giornale però
noi non abbiamo creduto o cre
diamo di imporre l'abbonamento
id esso. Quelli cui piacendo que
sta nostra pubblicazione inten
dono rimanere abbonati, trat
tengano LA LIBERA PAROLA
e ne paghino il costo; quegli altri
che per una qualsiasi ragione non
i vogliono o non possono rimanert
abbonati ci usino la cortesia d
■ respingercela e toglieremo sen
/'altro i loro nomi dalle liste.
ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA
Comunicazioni della Grande Loggia
DELLO STATO DI PENNSYLVANIA
BATTESIMO DI BANDIERE
La mattina del primo settem-
I bre, il Grande Venerabile, prove
niente da Driftwood, arrivava
alla stazione di Tyler, ove ha se
de la IvOggia Ettore Fieramosca
N. 678, che doveva battezzare le
( sue bandiere. Durante il tragitto
avevano preso posto nello stesso
treno i soci della I/Oggia Stato
Maggiore N. 357 di YVeedville.
Alla stazione di Tyler il Grande
Venerabile con i fratelli di Weed
ville furono ricevuti dai soci del-
S la Fieramosca, ed in corteo si an
dò alla sala sociale. Union Hall.
Alle 10 a. m., ebbe luogo ia pa
rata con a capo la banda di Eri
ton, le bandiere che dovevano es
sere inaugurate, il Grande Vene
rabile seguito dal fratello Giu
! seppe Bartoletti funzionante
Gl ande Deputato della Fieramo
sca, gli Ufficiali e soci di questa
Loggia e poi quelli della Stato
Maggiore, con a capo il Grande
Deputato Salvatore Coccimiglio.
Si percorse tutto il paese al
suono degli inni patriottici, e poi
si ritornò in sala, ove, dopo un di
scorso d'occasione del Grande
Venerabile, che fu presentato
dal fratello Coccimiglio, si pro
cedette alla inaugurazione delle
bandiere. Funzionarono da ma
drine: per la bandiera itailana la
Signorina Rosina Manto e pei
quella americana Antonietta Ria.
Il fratello Beniamino Coppolo,
( irande Deputalo della Fieramo
sca, impossibilitato a intervenire
per lutto in famiglia, mandò una
affettuosa lettera di saluto al
Grande Venerabile, augurandogli
sempre vittorie contro i mesta
tori coloniali e i nemici dell'Ordi
ne.
* # *
Nel pomeriggio di lunedì due
settembre ia Loggia Terra Irre
denta N. 447 di Tacony, un pic
colo suburbio di Philadelphia, ove
peraltro si contano-ben ita
liani che già prestano servizio
militare, uopo aver issato la "ser
vice flag" all'entrata del villag
gio, ha battezzato le sue bandie
re nella sede sociale.
Prima vi fu una parata, alla
quale parteciparono, oltre alla
loggia locale, le seguenti altre
Logge: Guglielmo Marconi N.
165, Giuseppe Verdi N. 252,
Principe Tommaso di Savoia N.
610, Americo Vespucci N. 618.
La parata attraversò tutte le
strade del paese, guidata dal ma
resciallo frtello Giuseppe Rosica,
ed accompagnata da parecchie
musiche le quali eseguivano gli
inni patriottici italiani ed ameri
cani.
Al ritorno della parata parlò
lungamente in italiano e m in
glese il Rev. Procopio, e dopo di
lui l'avv. Giovanni Di Silvestro.
Quindi si issò la bandiera di ser
vizio, in mezzo a un grande en
tusiasmo. Il Venerabile della
Loggia di Tacony, fratello Miche
le Nicoletti, diresse la cerimonia.
Più tardi, nella sala sociale,
furono battezzate le bandiere del
la Loggia. Assistevano molti fra
telli venuti appositamente da
Philadelphia, tra i quali il Gran
de Ex Venerabile Antonino Vi
glione, il Grande Segr. Archivi
sta Alfredo Perfilia e il Grande
Segr. di finanza Paolo Di Peso.
Padrino e madrina per la ban
diera italiana: Cav. Francesco
Travascio e sua figliuola Marghe
rita; per la bandiera Americana
l'Avv. Giovanni Di Silvestro e so
rella Dott.ssa Elisa Di Silvestro,
la quale ultima non potò interve
nire per malattie in lamiglia.
Dopo poche parole d'occasione,,
il Grande Segr. Archivista Al
fredo Perfilia, a nome del Grande
Concilio, dichiarò inaugurate le
bandiere della Loggia Terra Irre
denta N. 447. Invitati dal Vene
rabile, pronunziarono anche bre
vi ed applauditi discorsi i due
padrini'Cav. Travascio e Avv.
Giovanni Di Silvestro. Ad essi,
alla madrina Signorina Travascio
ed al Grande Segr. Archivista Al
fredo Perfilia, il Venerabile della
Terra Irredenta offrì dei fiori a
nome della Loggia.
Parlarono in seguito il Vene-
* EXTRA!
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Se farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio
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che può'.
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Una Copia 3 Soldi
rabile della Loggia Marconi, Do
menico D'Alfonso, Giuseppe Bru
no della Rapisardi, Giuseppe
Rosica della Verdi (Grande De
putato della Loggia di Tacony),
Giuseppe Modestino della Italia.
Il Venerabile della Rapisardi,
Francesco Tropea, invitò quelli
che non ancora lo avessero fatto
a contribuire alla iniziativa della
Loggia Principe di Udine N. 757
per una sottoscrizione prò Am
bulanza, e furono raccolti subito
più di venti dollari.
In ultimo fu votata una vibra
ta protesta contro il Cav. C. C.
A. Baldi per la sua opposizione
alla celebrazione del XX Settem
bre.
VISITE DEL GRANDE
VENERABILE
La mattina del 31 agosto scor
so il Grande Venerabile arrivava
ad Emporium, ricevuto alla sta
zione dal Venerabile della Loggia
Eroismo N. 600, Calogero Vassal
lo, da Santo Legato, che ne fu
Venerabile fino a pochi mesi fa. e
da altri soci.
All'una iiom. fu offerto un
pranzo al Grande Venerabile ad
uno dei primi Hotel del luogo.
Alle due, seduta della Loggia e
iniziazione di parecchi .soci e so
cie, nella quale cerimonia il Gran
de Venerabile funzionò da Aral
do.
t Saputo della presenza del
Grande Venerabile, vennero a
salutarlo: Josiah Howard, Pre
sidente della Prima Banca Na
zionale; P. B. Egan, Post Ma
ster; l'Avv. P. J. McNarney;
l'Oli. John Herbingh, Sindaco;
C. J. Goodnough, Representative
e liarry Auclm.
Usciti dalla seduta alle ore 7
poni., il Grande Venerabile fu o
spite del Segretario Archivista
della Loggia fratello Giovanni
Gennaccaro che offrì una lauta
cena.
» * »
Nel viaggio di ritorno da Ty
ler, profittando di due ore di so
sta che vi erano alla stazione di
Williamsport, il Grande Venera
bile iille 8 poni, del primo settem
bre fece una capatina all'Hotel
del Sig. I). Casale, uno dei fonda
tori della nostra Loggia locale
Ufficiali Bersaglieri N. 138. Ap
pena si seppe la notizia dell'arri
vo del Grande Venerabile, si re
carono subito sul posto il Grande
Curatore Salvatore Loiacono, il
Venerabile della Bersaglieri
Francesco Marchese, il Segr. Ar
chivista Giambattista Mazzullo e
altri fratelli. Al Grande Venera
bile fu offerta una cena, e tra
uno scherzo e l'altro passò l'ora
della partenza ed egli fu costret
to a pernottare.
La mattina dopo, presentato
da Oreste Giglio, Supremo Teso
riere dell'Ordine, il Grande Ve-'
nerabile visitò i diversi Uffici del
Palazzo Municipale, ove il Giglio
è Assistente Capo della Polizia.
11 Grande Venerabile ripartì
alla volta di Philadelphia alle tre
pomeridiane.
CRONACA DELLE LOGGE
La Loggia Antonio Meucci N.
306 di Norristown, oltre di aver
acquistato lire 5000 del quinto
Prestito Nazionale italiano, e di
aver risposto ai diversi appelli
per i Liberty Bonds, nella sua ul
tima seduta deliberava di acqui
stare SIOO di francobolli di guer
ra.
Ogni contributo che si porta
alla causa comune in questi mo
menti è molto apprezzato, e per
ciò la Meucci merita lode ; e che il
suo esempio sia eseguito.
SOMME PAGATE PER I DE
CESSI DAL Lo AL 31
AGOSTO 15)18
Brescia Antonietta, moglie del
fratello Mirabella Vincenzo, del
la Loggia Giovanni Ameglic No.
633, $200.00.
Di Dio Antonio, della Loggia
Giulio Cesare N. 612, $400.00.
Di Leo Carmela, moglie del
fratello Sag rese Nunzio, della
Loggia Enrico Pessina No. 646
$200.00.