La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, September 07, 1918, Image 1

Below is the OCR text representation for this newspapers page. It is also available as plain text as well as XML.

    Published and distributed under pcrmit No. .">OO authorized by the act of October 6, 1917, on file at the Post Office of Philadelphia, Pa„ by order ot the Presidcnt, A. S. Burleson, Postmaster Gen.
LIBERA RjA.LjA
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore
906 Carpenter Street
ANNO I. - Numero 21
L'APPELLO DELLA LEGIONE ROMANA
e l'opposizione di Baldi al XX Settembre
Abbiamo visto nel numero
scorso come il Cav. Uff. C. C. A.
Baldi dando col suo atto la mi
gliore dimostrazione di quanto
sia vero quel che la parte sana
della Colonia pensa di lui, e cioè
che egli è immeritevole delle ono
rificenze conferitegli ha volu
to deplorare la iniziativa «della
Roman Legion of America per la
celebrazione del XX Settembre.
E lo ha fatto nel modo che egli
ha ritenuto più conseguente al
suo scopo: rivolgendosi diretta
mente al Presidente Wilson, che
con un sol cenno avrebbe dovuto
schiacciare sul nascere la inizia
tiva.
Abbiamo visto anche come egli
siasi accinto alla nobile e patriot
tica impresa non avendo ritegno
di servirsi, davanti al Primo Cit
tadino degli Stati Uniti d'Ameri
ca, del solito trucco di prestigia
tore da fiera, presentando la sua
balorda protesta come emanazio
ne di quella Federazione che è
diventata la favola della Colonia
e che egli fa comparire e scompa
rire a sua volontà e a seconda dei
suoi interessi personali.
L'impressione tra gli italiani
di Philadelphia per questo scan
daloso incidente è stata enorme;
ed i più si domandano come sia
potuto giungere a tanto un uomo
che con tutti i mezzi ha solleci
tato ed ottenuto una doppia ono
rificenza dal Governo d'ltalia. Se
ignoranza e malafede hanno con
tribuito al mal fatto del Cavalie
re Ufficiale, non è da escludersi
che il suo atteggiamento sia sta
to specialmente provocato dalla
dolorosa sicurezza di non poter
più sperare in una terza promo
zione.
Ma qualche giannizzero del
Cavaliere Ufficiale va bisbiglian
do delle giustificazioni che do
vrebbero essere destinate a cal
mare la bufera sollevati! dalla di
sgraziata mossa del suo padrone.
"11 XX Settembre? egli di
ce ma sì, è la nostra festa. Chi
afferma il contrario? Bisogna pe
rò vedere in quali termini ha pre
sentata la cosa la Roman Legion
of America Ora si deve fare la
gueira, e non scontentare alcun
partito".
Noti il giannizzero che la de
terminazione di fare la guerra è
ormai patrimonio della grande
maggioranza: bisognerebbe però
vedere quali siano stati coloro
che hanno perseguita questa i
dea come un dovere da raggiun
gere, e quali qnegli altri che
l'hanno subita a denti stretti, più
per forza che per buona voglia. A
buon intenditor, poche parole.
In ogni modo, noi vogliamo se
guire il Cavaliere Ufficiale anche
in questo sentiero tortuoso, nel
quale egli spera di nascondere,
ma invano, la sua responsabilità
e la sua colpa. In quali termini ha
presentata la cosa la Roman Le
gion of America? Riproduciamo
integralmente la sua comunica
zione:
"'Per una grande dimostrazione
di fraternità Italo-Americana
pel XX Settembre.
"La Roman Legion of Ameri
ca la potente organizzazione
patriottica che si va ramificando j
in tutti gli Stati Uniti s'è già
messa in comunicazione coi suoi
numerosi delegati nei centri del
l'Unione, incaricandoli di pro
muovere per il prossimo XX Set
tembre festa nazionale degli
Italiani una celebrazione im
ponente di fraternità italo-ameri
cana.
"Fedele al programma che nes
sun evento storico debba trascor
rere senza offrire ai cittadini di
discendenza italiana di riconsa
crare i loro sentimenti di affetto
e di fedeltà a questo grande Pae
se, e la loro determinazione di
cooperare con ogni mezzo al fer
vore bellico nazionale e alla co
mune vittoria la Roman Le
gion of America ha consigliato
un programma di pubbliche ma
nifestazioni, discorsi, adunanze
di gruppi ed altre cerimonie, le
quali, oltre a glorificare la gior
••
* EXTRA!
RISPARMIATE MONEITA!
Se farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio
P. LA BOCCEI TA.
901-903 905 So. Bth STREET*. PHILADELPHIA, PA.
ove troverete specialità' per abiti da farsi su misura. Abiti di battesimo.
Vesti per giovanette, Vestiti perragaxzi. Camicie, Camicette, Sottane,
Cappelli ed altro.
ITALI AN WEEKLY NEWS PAPER
nata storica, possano dai e solen
ne testimonianza di consenso al
le idealità democratiche, ed al
Presidente Wilson che ne è il più
autorevole assertore.
"Il nobile entusiasmo della
gente italiana ed il suo caldissi
mo amore all'ltalia e agli U
niti risponderanno senza dub
i bio con slancio all'attività ìn
citatrice della Roman Legion of
America".
Ed ora, un po' di analisi logi
ca.
Così nella intestazione della
i circolale, come alla fine del pri
mo periodo di essa, non vi è ac
cenno alcuno die possa menoma
mente legittimare il sospetto di
una dimostrazione contro i papi
sti o contro i clericali in genere
0 contro qualsiasi altro partito;
ma soltanto vi si parla di una
"celebrazione di fraternità italo
americana". Nemmeno un Cavg
lier di cappa e spada ha il diritto
di sentirsi offeso da queste pa
role.
E più appresso nel secondo
]>eriodo si esprime un altro
concetto, tutto informato ad una
azione locale e senza riferimento
alcuno a speciali programmi o
tendenze di partito, quando si di
ce che "nessun evento storico
debba trascorrere senza offrir ai
cittadini di discendenza italiana
di riconsacrare i loro sentimenti
di affetto edi fedeltà a questo
gran Paese, e la loro determina
zione di cooperare con ogni mez
zo al fervore bellico nazionale e
alla comune vittoria". Come si
vede, in queste parole non ci è
niente che possa giustificare il ri
sentimento del rugiadoso Cava
liere Ufficiale.
Ed anche nella conclusione de!
secondo periodo della circolale,
mentre si consigliano pubbliche
manifestazioni per "glorificare la
giornata storica" (forse è questo
accenno che ha dato ai nervi al
Cavaliere Ufficiale), s'invitano
però subito gli italiani a dare
"solenne testimonianza di con
senso alle idealità democratiche e
al Presidente Wilson che ne è il
più autorevole assertore".
E giunti a questo punto, senza
andare più oltre, ci sia permesso
di fare una spontanea e sincera
dichiarazione, e cioè che questo
appello della Roman Legion of
America, lungi dal ferire la su
scettibilità dei cattolici (come in
sinuava il Cavaliere Ufficiale), se
lo dobbiamo guardare come ita
liani, ci appare troppo timido e
dimesso, dal suo contenuto al mi
croscopico rettangolo di carta in
cui e' stampato.
Ripetiamo che nessuna cosa vi
è in esso che abbia potuto offen
dere le pudiche orecchie del Ca
valiere Ufficiale, fuorché la mo
desta affermazione che il XX
Settembre è la festa nazionale
degli Italiani.
Certamente il Baldi, essendo
da molto tempo americanizzato,
non può dolersi che la Legione
Romana abbia consigliata una
"celebrazione di fraternità italo
americana"; non può dolersi che
sia stata offerta ai cittadini di di
, scendenza italiana una occasione
per "riconsacrare i loro senti
menti di affetto e di fedeltà a
questo grande Paese"; non può
Idolersi infine che sia stato ad es
si consigliato di "dare solenne te
stimonianza di consenso alle idea
lità democratiche e al Presidente
Wilson che ne è il più autorevole
assertore".
Di che cosa si duole dunque il
Baldi? Se gli italiani fossero sta
ti chiamati in altro giorno a ma
nifestare la fede e gli ideali lu
meggiati nel manifesto della Le
gione Romana, scommettiamo
che il colendissimo Cavaliere Uf
ficiale nulla avrèblie trovato a
ridire. Ma la manifestazione è
stata indetta per il XX Settem
bre (la data in cui "fu tolta Ro
ma al Papa", ricorda il Cavaliere
Ufficiale nella lettera al Presi
dente), e soltanto per questo essa
1 diventa pericolosa, e si invoca lo
WITH THE LARGEST CIRCULATION
AVAINTI SEMPRE, CON LA FIACCOLA IN PUGNO 'CI
"Entered as second-class matter Aprii 19, 191 S, at the post office at Philadelphia, Pa„ under the Act of March 3, 1879".
intervento del Presidente per
sopprimerla.
E' chiaro dunque che il Baldi
non riconosce il XX Settembre
come festa nazionale, e vorrebbe
evitare che gli italiani si riunis
sero per degnamente commemo
rarla.
Davanti a questo criminoso
contegno la Colonia ha il diritto
di attendersi, dalla Legione Ro
mina e dalle Autorità nostre, dei
provvedimenti che dicano come
non sia lecito a nessuno e tan
ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA
Comunicazioni della Grande Loggia
DELLO STATO DI PENNSYLVANIA
PER IL XX SETTEMBRE,
IL COLUMBUS DAY, ECC.
La sera del 27 agosto si tenne
una numerosa riunione di vene
rabili e Grandi Deputati, convo
cata dal Grande Concilio.
Si deliberò che tutte le Logge
di Philadelphia commemoreran
no il XX Settembre la sera, con
un Comizio all'aperto, possibil
mente all'lndipendence Square, e
pei- il liei-messo fu nominalo un
apposito Comitato con l'incarico
di recarsi dal Sindaco.
fu inoltre stabilito che l'Ordi
ne dovrà preparale una imponen
te dimostrazione per il giorno in
cui arriverà il reparto di truppe
italiane, destinate a prendere
parte all'opera di propaganda per
il quarto Liberty Loan.
Fu rimandata ad ulteriore se
duta ogni decisione circa il Co
lumbus day, anche perche in det
to g-iorno l'Ordine potrebbe esse
re chiamato a qualche manifesta
zione ])er il Liberty Loan. In o
gni modo, qualunque cerimonia si
faccia il 12 Ottobre, in essa dovrà
essere compresa la consegna uf
ficiale all'esercito Italiano (ti due
Ambulanze, che si stanno alle
stendo per sottoscrizione tra i
Figli d'ltalia ad iniziativa della
Loggia Principe di Udine N. 7'>7.
In detta riunione il Grande Se
gretario Archivista espose il pro
getto per raccogliere i fondi ne
cessari per la spesa d'impianto
dell'Orfanotrofio. A tale riguardo
le Logge ì iceveranno subito ulte
riori comunicazioni del Grande
Concilio.
I soci tutti siano preparati ad
accogliere le proposte del Grande
Concilio, anche se ciò importi per
essi qualche piccolo sacrificio;
perchè si sa bene che senza sacri
lici non si può compiere opera al
cuna di beneficenza.
INIZIAZIONE DELLA LOGGIA
"NUOVA CAVOUR" N. 874.
Per iniziare questa nuova Log
gia di Mt. Plessant, il Grande
Venerabile, partito da Philadel
phia la sera precedente, arrivava
alla stazione di Greensburg verso
le 7.30 ant. di domenica 25 ago
sto, ricevuto dall'organizzatore
della detta loggia Ferdinando
Dori. Più tardi arrivarono in au
tomobile il Venerabile eletto Gu
glielmo Crivella, il Segretario Ar
chivista Nicola Basile e Gerardo
Costabile. Tutti insieme si reca
rono a Mt. Pleasant.
In questo villaggio vi sono cir
ca 400 italiani che lavorano nel
le miniere e vi è anche una So
cietà di Mutuo Soccorso, Maria
Santissima dell'Assunta, la quale
da tempo fece le trattative per
entrare nell'Ordine. Ma queste
trattative dovettero esse.-. 1 tron
cate per l'ostacolo del nome che !
non si volle cambiare.
Intanto ora più d'una trentina
di componenti di quella Società
fanno parte della Loggia, e si
spera che tutti o quasi tutti gli
! altri rimasti diventeranno anch'-
essi Figli d'ltalia.
La cerimonia di iniziazione del
la Nuova loggia Camillo Benso
di Cavour N. 874 si terne alle 3
poni., nella sala dell'Ordine del i
Moose, e fu diretta dal Grande
Venerabile assistito dal fratello
Crescenzo Pitocchi in qualità di,
Araldo. Funzionò da madrina la
Loggia America N. 735 di Green
sburg, rappresentata dall'Ammi
nistrazione al completo e da mol
ti soci. Erano anche rappresenta
te le seguenti Logge: Giuseppe
; Mazzini N. 231 e Giacomo Leo
pardi No. 766 di Unionto«Tl,
i Concordia No. 454 e Fran
cesco Fiorentino No. 812 di
Connellsville, Dumont N. 863 di
Wilmerding, Civiltà e Progresso
N. 643 di Scottdale, Dunbar, No.
833 di Dunbar, Cittadini Italo-
Americani N. 317 di Pittsburgh,
Pietro Micca
Era presente anche il Grande Cu
ratore Gennaro Barbarisi di U
niontown.
PHILADELPHIA, PA., 7 SETTEMBRE, 1918
to meno a un Cavaliere Ufficiale
di offendere la Nazione Ita
liana nel suo patrimonio più sa
cro: l'unità e l'indipendenza.
Se la Colonia dovesse rimane
re disillusa in questa fiducia, nel
la coscienza degli immigrati
prenderebbe facile base il convin
cimento che il nome di Patria è
un nome vano. E gravi potrebbe
ro esserne !e conseguenze per l'l
talia nostra.
LA LIBF.RA PAROLA
Furono installati i seguenti uf
ficiali : Guglielmo Crivella, Vene
rabile; Aniello Pezzillo, Ass. Ve
nerabile; Gerardo Conforti, Ex
Venerabile; Giuseppe D'Alessio,
Oratore; Antonio Splendore, Te
soriere; Giacomo Ciolli, Segr. di
Finanza; Nicola Basile, Segr. Ar
chivista; Antonio Gismondi, Roc
co Gaudiano, Giovanni Tesauro,
Gerardo Costabile, Gaetano Mul -
tino, Curatori ; Alfonso Colaian
ni, Giovanni Melillo, Cerimonie
ri ; Angelo Gentile, Sentinella in
terna Raffaele Lardieri, Sen
tinella esterna.
Compiuta la cerimonia, mentre
si servivano i rinfreschi, si ini
ziò la serie dei discorsi', e -parla
rono il Venerabile della neo Log
gia Guglielmo Crivella, il Segr.
Archivista Nicola Basile, l'orga
nizzatore Ferdinando Dori, che
fu nominato Grande Deputato
della stessa Loggia, il Prof. C.
Pitocchi, il Grande Curatore
Gennaro Barbarisi, il Venerabile
della Dumont, Dr. Bal lotti, il Ve
nerabile della Logyia America de
Carluccio, il Venerabile della
Dunbar, Gaetano Corrado e l'O
ratore della stessa Bartolomeo
Lizza, il Venerabile della Civiltà
e Progresso Antonio Lanzino ed
altri fratelli in rappresentanza di
altre Logge. In ultimo parlò il
Grande Venerabile.
Alle ore 8 p .m., alla Spelker
House, fu offerto al Grande Ve
nerabile un banchetto, al quale
presero parte, oltre i soci della
neo Loggia, anche i rappresen
tanti delle Logge invitate.
Intervenne al banchetto i 1 Sin
daco della Città On. Snm Steven
son che pronunziò un discorso
apologetico per gli italiani. Una
scelta orchestra allegrò i com
mensali. Anche qui parlarono il
Grande Venerabile e il Prof. C.
Pitocchi, quest'ultimo anche in
inglese.
PROSSIME INIZIAZIONI '«
Per il giorno di sabato 14 cor
rente è fissata la iniziazione del
la Loggia "Vita Nuova" fi' Ma
rianna, Pa. ; per il giorno 1-3, do
menica, la iniziazione dell.; Log
gia "Nuova Giovane Italia" di
New Kensington.
Lunedì, 16, il Grande Venera
bile si fermerà a Pittsburg, ove
sentirà taluni fratelli ed Ufficia
li di Logge per cose d'int;resse
dell'Ordine.
CADUTO SUL CAMPO
Il fratello G. Curinga, lella
Loggia Marconi N. 165 di Phila.,
ci comunica quanto segue:
"E' stata appresa con somme
dispiacere la morte di Nicola Dia
dema, coniugato con Maria Vin
cenza D'Alfonso di Antonio fra
tcllo del nostro Venerabile.
'Egli si trovava al fronte de!
Piave e faceva parte degli "Ardi
ti". Dopo aver passato, lo scorso
j inveiiio, una breve licenzi, in fa
miglia, ritornava al suo po ;to d
combattimento partecipando allo
gloriose giornate offensive de
25, 26 e 27 maggio sul '1 jnale t
suggellando col proprio sangue U
riconquista del settore al suo re
parto assegnato.
"Il caduto apparteneva ali;
gloriosa Terza Armata e al 19.(
Reparto Bersaglieri d'assalto as
segnato alla l.a Compagnia.
"Sia gloria a lui, e partano ds
queste colonne le sincere e frater
ne condoglianze allo zio Domeni
co D'Alfonso, Venerabile delli
Loggia G. Marconi N. 165, ed a
componenti tutti la famiglia del
l'estinto".
SUSSIDI PAGATI PER DECES
SI DAL 1.0 AL 31 LUGLIO
Prestifilippo Michele, delli
j Loggia Dr. Tiberio Evoli N. 299
: $400.00.
Capozzi Carmela, moglie de
I fratello Coppola Beniamino, del
la Loggia Stato Maggio N. 357
$200.00.
Piccirilli Maria, moglie del fra
tello Piacenza Tommaso, della
Loggia Silvio Spaventa N. 611.
$200.00.
Angotti Lucrezia, moglie del
fratello Artone Giuseppe,, della
Loggia Giovane Italia N. 547,
$200.00.
> Seicchitano Doni., della Log
gia Francesco Ferruccio N. 733,
$400.00.
Gariliotti Olivo, della Loggia
Arnaldo da Brescia, N. 690, dol
lari 400.00.
Rienzi Costanza, moglie del
fratello Rienzi Ernesto, della
Loggia Carlo Pisacane N. 213,
$200.00.
lugani Domenico, della Loggia
Civica Italiana N. 602, $400.00.
Perna Santo, della Loggia Gio
vanni Nicotera N. 749, $400.00.
Tati Felice, marito della sorel
la Mandracchio Maria, della Log
gia Sicilia, N T . 666, S2OO.
Lavia Giuseppe, della Loggia
Cittadini Italo Americani, N. 224
$400.00.
Masciantonio Filomena, della
Loggia La Vittoria d'ltalia No.
823, $400.00.
Franco Nunziata, moglie del'
fratello Renna Salvatore, della
Loggia Alessandro Volta N. 30,
$200.00.
Lattuca Camelo, della Loggia
Nuova Trento e Trieste N. 7- r }<,
$400.00.
Penseri Margherita, moglie
del fratello Di Nezio Nicola, della
Loggia Orsogna, N. 729. (1)
(1) Non si calcola in questa
quota il beneficio mortuario di
$200.00 pel dee* \so di Palisel i
Margherita, già pagato al marito!
fratello Di Nezio Nicola, in com
penso dell'altro beneficio di egua
le ammontare, pagato nel dicem
bre 1917 a Menna Michelangelo
della Loggia Luigi Cadorna, No.
412, la quale è stata obbligata a
restituirlo al F. 11. M., avendo la
Commissione scoperto che il
Menna era ài otto mesi arretrato
con i pagamenti verso la Loggia.
Concors] per una borsa
di Studio
La Commissione Borse di Stu
dio dell'Ordine Figli d'ltalia, allo
scopo (li suscitare tra i giovani
italiani di nascita o di origine l'e
mulazione allo studio della nostra
lingua, ha indetto un concorso
per esami tra i giovani d'ambo i
sessi, soci o figli di soci dell'Or
dine, inscritti nelle "High
Schools" o nei "Colleges" dell.:
Stato di Pennsylvania, con le se
guenti condizioni e norme:
1. Gli esami consisteran
no in un componimento, da scri
versi in lingua italiana, su tema
riguardante l'ltalia o l'America.
2. AI giovane che, a giu
dizio della Commissione, svolge
rà meglio il tema verrà assegnato
un premio d'incoraggiarne ilo,
consistente in $250,00 in contan
ti ed il suo nome verrà pubblica
to, ad onore, sul Bollettino Uffi
ciale dell'Ordine F. d'l. e sui gior
nali.
3. Data degli esami è do
menica 15 settembre prossimo
venturo, ore 9 aut. Per comodità
ied economia sono state stabilite
due sedi di esami: Philadelphia e
Pittsburgh, a scelta dei concor
renti: a Philadelphia al N. E.
1 Cor. 7th & Christian Sts. a
Pittsburgh al McGeagh Bldg.,
607 Webster Ave.
4. Le domande flebbono
essere dirette al "Grande Conci
lio di Pennsylvania dell'Ordine
Figli d'ltalia, N. E. Cor. 7th <£
1 Christian Sts., Philadelphia,
Pa.", non più tardi del 10 del
prossimo settembre. Ciascuna di
esse deve contenere la dichiara-
I /.ione della sede in cui il concor
rente preferisce sottoporsi all'e
same Philadelphia o Pitts
burgh e deve inoltre essere
dei seguenti documen
> ti:
a) - Certificato di nascita,
o affidavit legalizzato da un No
taio ;
b) - Bolletta di pagarnen
i to o certificato dimostrante che
' il concorrente od il padre sia so
" : ciò dell'Ordine F. d'l.
c) - Certificato d'inscrizio
- ne in uno dei corsi di "High
! School" o di "College" dello Staio
idi. Pennsylvania.
- Philadelphia e Pittsburgh, 1S
Agosto 1918.
Per la Commissione :
Aw. A. Cianflone, Pres.
Àw. T. S. Russo, Segr.
il ini il i asm IH
,j. AlTon. GIUSEPPE BEVIONE
Quando apprendemmo, per il
tramite della lettera-circolare da
Lei inviata 4illa stampa colonia
le, che il l'atrio Governo L'aveva
mandata in America, colla nobi
le missione di dirigere all'Estero]
la propaganda italiana, noi gio
immo alla lieta n»velia per due
motivi sopratutto. 11 pi imo, per
chè il (loverno italiano aveva fi
nalmente colmato, sebbene un po' '
tardi, una lacuna deplorevole; il
secondo, perchè lo stesso Cover- 1
no aveva, con felice intuito, com
messo il difficile compito ad una
persona che per la sua energia,
pei l'alta sua intelligenza e peri
l'ardente patriottismo, dava il
maggiore affidamento di ottima
riuscita.
Ma noi sappiamo che per quan
do eminenti siano le sue doti. El
la, non potrebbe, da solo, espli
care il vasto programma :
di far conoscere i fini di guerra
dell'ltalia ed i sacrifici da ossa
fino ad oggi compiuti, le bisogna
perciò il generoso concorso
della stampa italiana di America.
Nè Ella deve pensarla diversa
mente, dal momento che, nell'as
sumere il suo alto Ufficio, ha in
dirizzato a tutti i giornali di no
stra lingua la circolare alla quale
abbiamo alluso più sopra.
Ma è anche nostro convinci
mento che, oltre la stampa, a
tutti gli italiani che vivono in
questi Stati d'America, incombe
il sacro dovere di compiere, cia
scuno per proprio conto e nei li
miti delle proprie forze, azione di
propaganda a favore della nostra
patria di origine, troppo a lungo
misconosciuta e disprezzata.
Ciò premesso, senta, On. Be
vione, come ha inteso la sua mis
sione, durante il periodo della no
stra guerra, un italiano rinnega
to che or sono parecchi anni, car
piva, alla buona fede del nostro
Governo, la croce di Cavaliere:
Esiste qui in Filadelfia, un im
menso luttifìcio di proprietà di
un tedesco genuino, certo Dol
finger, dove lavoravano ed anche
attualmente lavorano, un gran
numero di operai italiani.
Nel maggio del 1!)15, quando
l'ltalia snudò il suo brando per
schierarsi risolutamente al fianco
delle Nazioni, pugnanti per il
trionfo del Diritto, questo Unno
tracotante diede sfogo all'odio
contro la patria nostra, espellen
do di' 1 suo stabilimento, senza
motivo di sorta, tutti o quasi tut
ti i nostri connazionali.
Ma la Colonia insorse e, per le
gittima rappresaglia, boicottò la
ditta Dolfinger, la quale, vedendo
diminuire i suoi affari, dovette
riammettere gli operai abusivi
mente licenziati e per far cessare
il boicottaggio, ricorse all'ausilio
del Cavaliere che è pure proprie
tario di un giornale, e costui ac
cettò di inserire, nel suo quotidia
no, una reclame molto appari
scente, e per un certo periodo fe
ce anche una campagna, allo sco
po di persuadere i connazionali
a continuare ad appoggiare la
ditta tedesca.
A che non spingi il cuore de
gli uomini, o esecrata sete dell'o
io tedesco ?
Ancora :
Per lunghi mesi egli ha conces
si ospitalità, nelle colonne del
-uo giornale, a corrispondenze da
Roma di un certo Giuseppe Me
negazzo, il quale, se le avesse
pubblicate sui giornali della peni
sola, avrebbe, senza fallo, diviso
la sorte di Serrati e Compagnia.
Noi lanciammo ripetutamente il
nostro grido di protesta contro
tanta infamia, ma egli, il Cavalie
re, continuò imperturbabile, nella
sua opera odiosamente disfatti
sta. fino a quando non entraro
no in guerra gli Stati Uniti, e da
quell'epoca gii scritti del fa
migerato Menegazzo, esaltan
ti Giolitti e gli Imperi
centrali, son diventati meno fre
quenti ed hanno assunto un'into
nazione radicalmente diversa.
Dal che risulta evidente che la
paura delle galere di America e
non l'amore verso l'ltalia gettò
un po' di acqua ghiacciata sui
bollori tedescofili del benemerito
cavaliere.
E non basta:
Quando l'ltalia, dopo il maggio
del 1915, lanciò l'appello ai suoi
figli sparsi oltre i confini, invitan
doli ad accorrere all'ombra del
tricolore, per rivendicare i sacri
diritti nazionali, e più tardi per
respingere l'invasione barbarica,
molti giovani che, desiderosi dì
Fa quel che devi, avvenga
che può'
Abbonamento Annuo $ 2.00
Una Copia 3 Soldi
[compiere il loro dovere, .si pre
sentavano agii sportelli della
Banca del Cavaliere, poiché il Ca
valiere è anche proprietario di li
na Banca, per ottenere il rimbor
so dei loro depositi, venivano da
costui consigliati a rimaner sordi
ai generosi impulsi del cuore e
parecchi si lasciarono abbindola
le dalla perfida propaganda anti
patriottica! E nell'Evento# Bul
lettin di Philadelphia, di quel
tempo, il Cavaliere, che si com
piaceva farsi appellare Console
generale, senza smentirlo, inter
vistato, giunse persino a dire che
gli italiani 110:1 avrebbero do
vuto ritornare in Italia, ina
rimanere in America dalla quale
essi ricevevano pane e burro.
E' enorme, non è vero, On. Be
vione? ma noi possiamo fornir
gliene le prove.
E non è tutto:
Sempre avanti la dichiarazione
di guerra degli Stati Uniti, ma
posteriormente alla discesa in
campo del nostro Esercito, sul
giornale del Cavaliere apparve
per molto tempo 1111 avviso, paga
to dall'oro tedesco, in cui si face
va aperta propaganda prò Ger
mania e questa è storia che la col
lezione del giornale può benissi
mo illustrare. Infine, prima del f>
aprile 1917, ai redattori dell'or
gano del cavaliere era stato dato
il mandato preciso e categorico di
non scrivere mai neppure una
parola in odio ai tedeschi.
Ma non vogliamo tacere la nuo
vissima gesta compiuta in questi
ultimi giorni, (piando cioè Ella,
On. Bevione, era già sbarcato in
America e aveva già assunto 1A
dilezione dell'Ufficio ili propa
ganda.
Ella indubbiamente non ignora
che la Legione Romana d'Ameri
ca, sorta per neutralizzare gli ef
fetti della malefica propaganda
tedesca, ha preso la nobile e pa
triottica iniziativa di festeggiare
quest'anno, con insolita pompa,
la fatidica ricorrenza del XX Set
tembre. Orbene, il Cavaliere ha
osato di scrivere, a nome di una
Federazione che non esiste, una
lettera al Pres. Wilson, scon
giurandolo di non permettere
fletta commemorazione, per non
urtare la suscettibilità dei catto
lici italiani d'America, tra cui an
che quelli che servono nell'eserci
to americano.
E pensare che per giunta, que
sto Cavaliere ineffabile, è iscrit
to nella Massoneria!!
Noi, On. Bevione, non Le ab
biamo rivelato il nome di un tan
to uomo che detiene la croce di
Cavaliere Ufficiale della Corona
d'ltalia, ma Ella, se vuole, potrà
apprenderlo dal nostro Regio
Console e da S. E. l'Ambasciato
re Italiano a Washington. Insie
me con questi due illustri perso
naggi Ella potrà anche giudicare \
se la nostra denunzia merita di
essere presa in seria considera
zione e se l'eroe di tante gesta è
degno di fregiarsi di un'onorifi
cenza italiana.
Noi e tutti i connazionali
schietti e sinceri reclamiamo ad
altissima voce un provvedimento
energico e severo, non per odio o
per disprezzo verso l'uomo nefa
sto, ma per decoro della cara pa
tria lontana, alla quale ci sentia
mo legati con vincoli di amore
tenaci ed indissolubili, vincoli che
lunghi anni di esilio non hanno
potuto nè infrangere nè rallen
tare.
Intanto facciamo voti che que
st'anno la data del XX
Settembre, che segna uno
dei più grandi avvenimen
ti della Storia, venga com
memorata con magnificenza stra
ordinaria in guisa da suonar mo
nito e rampogna a quei pochi
sciagurati che disconoscono il di
ritto dell'ltalia all'unità ed all'in
dipendenza. NOI.
PER IL DISGUIDO POSTALE
Abbiamo pubblicato solo pochi
numeri de "La Libera Parola" e
già i reclami incominciano a fioc
care ne! nostro Ufficio. La posta
si prepara sotto gli occhi del no
stro direttore, il quale presiede
fino al momento che i sacchi con
tenenti i giornali vengono conse
gnati all'Ufficio postille.
Raccomandiamo a coloro che
non ricevono "La Libera Parola**
di farci avere i loro reclami in
iscritto in modo che noi possiamo
passarli immediatamente alle au
torità postali.