La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, July 20, 1918, Image 1

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    Published and debuted under permit No. 500 authorized by the act of October 6, 1917, on file at the Post Office of Philadelphia, Pa., by order of the President. A. S. Burleson, Postmaster Gen.
ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER
WITH THE LARGEST CIRCULATION
"Entered ;us second-class nmttcr April 19, 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3, 1879". LA LIBERA PAROLA
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore
906 Carpenter Street
ANNO I. - Numero 14
Le gesta dei nostri Triarii
Nel 1916, dopo aver rintuzza
li ta ed infranta l'offensiva au-
F striaca che si era scatenata con-
U tro di noi dalla via del Trentino,
| lo Stato Maggiore Italiano ave
i va potuto lanciare l'esercito del-
V l'lsonzo ad una poderosa controf-
I fensiva che culminò nella presa
112 di Gorizia, una delle piazze forti
più formidabili per posizione na
turale e per armamenti.
Oggi, una seconda irruzione
r| nemica che questa volta si esten-
I? de su tutto l'interminabile frem
ii te di battaglia, dagli altipiani al
i mare, fallisce pure miseramente i
fe ed i nostri soldati, non contenti
b di aver respinto tutti gli attacchi
Bi ed inflitto agli austriaci una di-
P sastrosa disfatta, continuano ad
|f incalzarlo, infliggendogli perdi
te considerevoli e strappandogli, !
ad una ad una, importanti posi
zioni strategiche.
Non solo; ma quasi senza so
li sta, quasi senza intervallo, un al
tro esercito nostro, quello del
l'Albania, èin grado di aprire S
| un'altra grande offensiva contro
i lo stesso nemico, su di un fronte
! assai vasto, ed in cinque giorni
avanza di ben diciannove miglia,
attraversando fiumi, scalando
montagne e conquistando città
(strategicamente importanti, di
fese con accanimento feroce.
Così l'ltalia, dopo più di sette
mesi da un disastro militare gi- ;
gantesco, da un disastro che pa
reva irreparabile, rialza fiera
mente la testa e, compiendo uno
sforzo prodigioso, riporta il suo
esercito alla primitiva efficienza, !
1"" in guisa da poter sostenere vit
toriosamente la guerra su due
fronti, forse i più difficili dello
immenso teatro, risollevando co
sì il proprio prestigio'al cospetto
del mondo, rialzando il morale
; degli alleati profondamente scos
! so pei- la defezione russa e per la
| tragedia rumena, e riaprendo gli
I animi di tutti alla fede nel finale
| trionfo !
Questa volta sono stati i no
stri triarii a coprirsi di gloria;
eroi della nuovissima gesta furo
no i soldati delle classi anziane,
uomini maturi di anni e padri di
numerosa prole, facce bonarie
dalle barbe incolte e dai baffi
spioventi. Ma sebbene non più
giovani, sebbene molti di essi co
! stretti ad incedere curvi sotto il
peso dello zaino, purtuttavia
han combattuto con l'ardore e
; l'entusiasmo dei venti anni, in-
I seguendo senza posa il nemico
I colla baionetta alle reni, e nella
conquista delle alture dominanti
I la città di Berat, con furiosi
coipo a corpo hanno avuto ragio
; ne delle agguerrite schiere tede
• sche.
E pensare che questi uomini,
dei quali non pochi avranno i fi
gliuoli combattenti sul Piave od
in Francia per la medesima cau
«sa, in due anni di residenza in
Albania, avevano impiegato tut
to il loro tempo e la loro attività
nei fecondi lavori della pace, ten
tando il varco delle rocce per co
struire strade, prosciugando pa
ludi per distruggere la malaria;
solcando il terreno per renderlo
atto alla coltivazione ; in una pa
rola tramutando una landa ino
spite e deserta in una regione
fertile e salubre.
Ma non appena giunto il loro
turno, non appena squillò anche
per essi la diana di guerra, i no
stri miti e robusti operai si so
no improvvisamente mutati in
valorosi legionari, e gettando da
parte il piccone, la vanga e l'a
ratro, hanno impugnato il fucile,
dando addosso al nemico, collo
stesso slancio e collo stesso im
peto degli antichi triarii.
La loro avanzata è una marcia
trionfale e se il comando alleato ;
saprà abilmente sfruttare i suc
cessi ottenuti, essi avranno spia- j
nato la via ad una poderosa, ge
nerale offensiva nei Balcani, che
potrà costituire un fattore deci
sivo sull'esito della guerra.
Grandi adunque i nostri sol
dati, i cari patres familias dalle
barbe incolte e dai baffi spioven
ti ; grandi nel lavoro fecondo di
colonizzazione e nelle ardue im
prese di guerra. E della loro ope
ra pacifica, condotta a termine si
lenziosamente nel lungo giro di,
due anni, e di cui rimasero me
ravigliati tutti gli stranieri che
han visitato l'Albania dopo la
nostra occupazione, sono prove
evidenti l'attuale benessere della
regione, altra volta squallida e
selvaggia, e l'entusiastica acco
glienza degli abitatori di Berat
alle schiere italiane vittoriose, j
Accanto agli allori largamente I
mietuti sul Piave dai giovanetti
eroi della classe del 1900, van po
sti oggi gli allori degli uomini
maturi, curvi sotto il peso dello
zaino e degli anni; accanto alle
gesta degli astati meritano di es
ser registrate quelle dei triarii.
LA LIBERA PAROLA.
Per l'insegnamento
della lingua italiana nelle
pubbliche scuoie
IV.
Continuiamo nella nostra do
cumentazione e perchè i lettori
non comincino a sbadigliare, di
ciamo loro che questa è l'ultima
puntata in riguardo alla quistio
ne della nostra lingua nelle scuo
; le pubbliche. Oramai tutti coloro
> che ci han seguiti nella breve se
rie delle nostre riesumazioni,
debbono essersi formato il con
vincimento che, allorché nel
1913, si inneggiò alla grande vit
j toria coloniale che, auspice Bal
di, si era strappata alle autorità
scolastiche, ancora una volta i
connazionali furono vittime di
un trucco indegnissimo.
Ese Io scultore Donato, da
parte sua, non è ancora convinto
e vuol continuare a bruciare in
j censo al suo Mecenate, si acco
modi pure.
Questa volta entra in iscena un
nuovo Ente, oltre alla Società di
Protezione degli Emigranti e la
Alleanza Italo-Americana. Trat
tasi del Caenaculum Ausoniae,
una specie di Circolo giovanile,
di cui all'epoca della nostra Sto
ria e cioè nel 1913 era Presiden
te il Maestro Giovanni G. I). Ma
ioriello, e Segretario G. Theodo
ricus Maioriello, oggi Avvocato.
Anche i giovani del Caenaculum
Ausoniae, spinti dall'esempio
delle altre due Istituzioni, si agi
tano per ottenere l'insegnamento
della nostra lingua nelle pubbli
che scuole e le pratiche che essi
fanno son consacrate sulla "Voce
del Popolo" del 18 giugno 1913.
Noi raccomandiamo di stare
bene attenti alle date, che costi
tuiscono la dimostrazione più e
loquente del nostro asserto.
Ricordiamo ciò che scrivemmo
nell'articolo precedente e cioè che
Baldi fece annunziare sull'Opi
nione del 20 aprile che il corso
d'italiano s'era iniziato, e l'S di
maggio successivo correggeva
che s'era parlato di istituzione e
non di funzionamento e che la
colpa del mancato funzionamento
ricadeva su noi, perchè a fre
quentarrlo si erano iscritti po
chissimi o nessuno.
Invece, in data 4 giugno, il si
gnor G. Theodoricus Maioriello,
in qualità di Segretario del Cae
naculum Ausoniae, scrive una
lettera a William Dick, Esq., Se
gretario del Board of education,
facendogli conoscere l'importan- ;
za e l'opportunità di istituire un
corso d'italiano in questa città
ove vivevano in quell'epoca da
130 a 140 mila italiani.
Ma come? Se fin dall'aprile il
corso di italiano era stato isti
tuito ed abolito subito dopo per
mancanza di alunni che lo fre
quentassero ?
E' strano ! In ogni caso però
si potrebbe anche ammettere che
il signor Maioriello, redattore
della lettera e tutto il Caenacu- 1
lum Ansoniae in nome del quale
l'aveva redatta, ignorassero quei
precedenti.
Vi è però la risposta di Mr.
Dick e non ci pare assolutamen
te possibile la stessa ignoranza
in un Segretario del Board of Pu
blic Education.
Costui non dice al Maioriello:
Che cosa pretendete voi ? L'inse
gnamento della vostra lingua ve i
l'avevamo concesso, ma voi non
ne avete profittato, perchè avete
lasciato il corso deserto e ci ave- '
te costretti ad abolirlo ; no ; non
dice questo ; ma in quella vece
invita il Maioriello a mandargli
una petizione scritta, che egli poi
avrebbe trasmessa a chi di do
vere.
Ed il Segretario del Caenacu-1
lum Ansoniae manda la petizione
richiesta, nella quale si racco
manda vivamente l'introduzione
della lingua italiana nelle scuole,
e vi si elencano i motivi che do- j
vrebbero giustificare un tale
provvedimento.
E questa petizione porta le fir
me di oltre mille studenti, dinar
AVANTI SEMPRE, CON LA FIACCOLA IN PUGNO
zionalità diverse che la racco
mandano e che senza dubbio ne
frequenterebbero il corso, se fos
se istituito.
Falso dunque e cervellotico il
pretesto affacciato da Baldi sul
l'Opinione dell'B maggio che il
corso s'era istituito, ma l'inse
gnamento non s'era iniziato per
mancanza di alunni inscritti.
La petizione del Maioriello in
tanto vien letta nella seduta del
"Board of Public Education" e
Dimner Beeber, chairman della
"High School Conimittee" il qua
le, invece di rispondere che l'ita
taliano già s'insegnava, come
prima hanno affermato i Baldia
ni, o che l'insegnamento di esso
è stato al>olito, come gli stessi
baldiani hanno affermato più
tardi, consiglia il Maioriello a ri
volgersi al Dipartimento della
Superintendenza per ottenerne
parere favorevole.
E 1' "Associate Superinten
dent", George Weeber risponde
che il Superintendent Brumbau
gh è in Europa e al suo ritorno
si deciderà se è opportuno ag
giungere la lingua italiana alle
materie d'insegnamento nelle
High Schools.
iva pazienza del povero Maio
riello, in quell'occasione, fu mes
sa a dura prova, ma egli si mo
strò instancabile ed in prosieguo
non menò vanto della diuturna o
pera sua.
Come finì l'agitazione? Nel
nulla, come al solito, per la ma
laugurata ignavia nostra.
Oggi lo scultore. Donato pone
nuovamente la quistione sul tap
peto, in tempi più favorevoli e
chiama a raccolta i connazionali,
per ottenere di far sostituire,
nelle pubbliche scuole, l'italiano
al tedesco, come materia d'inse
gnamento.
Invero, per sollecitare la soli
darietà generale, egli non avreb
be dovuto incominciare con un
madornale errore di tattica, quel
lo cioè di rendere omaggio ad un
uomo che non lo merita, per una
benemerenza che non gli compe
te; e avrebbe dovuto altresì sen
tire il dovere di riconoscere, nel
l'accingersi all'ardua impresa,
che anche adesso, la priorità del
l'iniziativa spetta all'Ordine Figli
d'ltalia che due settimane prima
aveva lanciato il germe della nuo
va idea.
Ma non importa; noi siamo
convinti che l'egregio scultore
Donato non ha agito in mala fe
de; d'altra parte la sua iniziativa
è tanto nobile e generosa da me
ritare l'appoggio incondizionato
di tutti i connazionali.
Corregga l'errore commesso e
continui adunque, il signor
Donato, nella sua agitazione; noi
saremo, come un solo uomo al
suo fianco, nella speranza che
questa volta le giuste aspirazioni
degli italiani siano coronate dal
più largo successo, e che nessun
mestatore si affacci sulla ribalda
a turlupinarci per una seconda
volta o ad usurpare il merito del
la riuscita, se avremo la fortuna
di essere soddisfatti.
NOI.
t'lunedili
a Washington, D. C.
Philadelphia, 14 luglio 1918
Egregio Sig. Direttore,
Mi pregio accluderle la tradu
zione di una lettera che il Conte
Macchi di Cellere, R. Ambascia
tore d'ltalia, ha inviato all'Ono
revole William Potter per ringra
ziarlo delle sue nobili e franche :
dichiarazioni a riguardo dell'lta
lia, pubblicate qualche tempo fa
da tutti i giornali di Filadelfia.
Ecco la lettera che, ne siamo j
sicuri, i lettori de "La Libera Pa
rola" gradiranno leggere : perchè !
esprime un sentimento che è co- j
mune a tutti gli italiani che ap- 1
prezzano l'opera dell'On. Potter:
"3 luglio 1918.
On. William Potter,
Medicai Arts Building, ,
Philadelphia, Penna.
Ill.mo Sig. Potter,
Sono stato assente da Washin
gton per qualche giorno e soltan
to al mio ritorno ho avuto il pia- !
cere di leggere il Suo articolo
pubblicato nei giornali di Filadel
fia.
Le dichiarazioni da Lei fatte
mi sembrano le. più succinte che
siano mai state pubblicate circa
quanto l'ltalia ha fatto nel pre
sente conflitto e il peso nhe la sua
condotta ha avuto sulla situazio
ne generale. Come Lei ha, molto
giustamente, osservato troppo
PHILADELPHIA, PA., 20 LUGLIO, 1918
poco si sa degli sforzi dell'ltalia
per la causa comune.
La Sua spassionata disamina
della situazione fatta da un citta
dino americano che ha avuto ec
cezionali opportunità di conosce
re gli ideali e le istituzioni d'lta
lia, non può a meno di impressio
nare chiunque abbia il privilegio
di leggerla. Sento che Lei ci ha
dato motivo di esserle veramente
grati.
Sarà sempre argomento di
soddisfazione il sapere che l'lta
lia ha in Lei un così valido soste
nitore della sua causa.
La prego di gradire i miei per
sonali ringraziamenti per aver
contribuito ad informare l'opi
nione pubblica su questo sogget
to e col l'assicurazione della mia
alta stima, La prego credermi
(fi limato)
Dev.mo Macchi Di Cellere"
Le parole del nostro Ambascia
tore sono la conferma ufficiale
dei sentimenti che tutti provano
per l'opera altamente benemerita
dell'Oli. Potter che ha dimostra
to, a fatti e con competenza, in
quanta stima egli abbia il nostro
Paese, cercando di farlo conosce
re ed apprezzare dai suoi concit
tadini.
Quando gli sforzi dell'ltalia sa
ranno meglio conosciuti apparirà
in tutta la sua luce meravigliosa,
l'eroismo di un popolo che, risor
to a dignità di nazione dopo se
coli di duro servaggio, non sà
rassegnarsi a dimenticare le na
zionalità oppresse da un giogo i
numano e si schiera dalla loro
parte contro i nemici della civil
tà. L'America e l'ltalia sono ora
congiunte in un ideale di libertà
e di giustizia che non mancherà
di rendere più saldi quei vincoli
che già univano i due popoli ; ad
affrettare questo movimento e
j questa intesa le pai ole di un uo
mo come l'On. William Potter
hanno un peso erf"un'importanza
che non sfuggirà a nessuno dei
lettori.
Emilio F. Grosso.
UN ALTRO EROE
DELL'AVIAZIONE
Da Parigi, dove aveva dato
frequenti prove di eroismo, il 17
corrente, è stata convenuta la
notizia agli illustri genitori che
il ventenne luogotenente Quentin
Rosclvelt, il più giovane figlio
dell'ex presidente degli Stati U
niti, è morto mentre dava l'atta
glia a due aeroplani nemici, nel
settore Chateau-Thierry, dieci
miglia dentro le linee dell'Eser
cito tedesco.
La madre di Quentin ed io
siamo veramente contenti che e
gli, nel fronte, abbia avuta l'op
portunità di rendere un qualche
servizio alla sua patria e di aver
mostrato la stoffa che era in
lui prima che il fato lo avesse
colpito. Così si è espresso il pa
dre suo, il Colonnello Roosevelt,
appena saputa la notizia della
j morte del figlio nella sua residen
-Iza ad Oyster Bay, N. Y.
Quentin Roosevelt è morto il
14 corrente mentre cmbatteva
con le forze americane nella
Marne. L'ultima volta è stato vi
; sto mentre tornava con tre altri
aeroplani dai quali fu separato.
Più tardi vide tre aeroplani che
credette fossero quelli dei suoi
colleghi. Avvicinatosi per rag
giungerli si trovò di fronte a tre
aeroplani nemici contro i quali a
prì il fuoco. Subito dopo, forse
ferito mortalmente, perdette il
controllo della sua macchina.
Le Journal di Parigi riferisce
che l'incontro aereo fu notato
da Philipp Roosevelt, cugino di
Quentin, e ne riferì ai superiori
senza però sapere che in esso vi
fosse il suo parente.
Queentin Roosevelt si arruolò
nell'Aprile 1917 al Corpo avia
torio canadese per istruirsi e
passare poscia nell'Armata Ame
ricana. L'autunno scorso fu pro
mosso ufficiale e nella seguente
primavera iniziò il suo servizio
attivo nel fronte francese.
Il 3 corrente Quentin parteci
pò ad una battaglia aerea ingag
giatasi da aeroplani americani
contro quelli germanesi. Pochi
giorni dopo, il 10, egli abbattè un
aeroplano nemico.
_____________
PER MANCANZA DI SPAZIO
SIAMO COSTRETTI A RIMAN
DARE AI PROSSIMI NUMERI
ARTICOLI, CORRISPONDEN
ìZE, MOTTI DI SPIRITO, ECC.
ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA
Comunicazioni della Grande Loggia
DELLO STATO DI PENNSYLVANIA
Phila., Pa., 12 Luglio, 1918
Ai Venerabili e (brandi Deputati,
Per conoscenza delle Logge e tlei
1 loro dirigenti, qui appresso si dà con
to dei deliberati d'indole generale
presi dal Grande Concilio nella sua
sessione tenuta a Coatesville il 30 giù- '
gno e Lo luglio corrente anno.
; Altre deliberazioni riguardanti sol
; tanto interessi diretti di qualche
fratello, saranno comunicate per let
tera agli interessati.
I Venerabili e Grandi Deputati so- ]
no pregati di far leggere questa cir- i
colare in Loggia, e dare tu di essa
qualche spiegazione, ove sia richiesta, i
! VERTENZA DELL'EX GRANDE
TESORIERE ALFONSO PAPA
Avendo chiesto di essere sentito da!
Grande Concilio, nella seduta del HO
giugno, è stato chiamato l'Ex Grande
! Tesoriere Alfonso l'apa.
Dopo aver ringraziato i Grandi
Ufficiali d'essere stato ricevuto, egli
ha fletto di non esser venuto per do
mandare diritti, ma per una riconci
liazione.
Circa la sua morosità nella Loggia
Carlo Pisacane No. 213, egli ha det
to: "Ho mancato ai pagamenti ver
so la Loggia, è vero, e chiedo scusa '
della mia negligenza. Riguardo alla
circolare da me mandata alle Logge,
; sono qui per ritrattare qualsiasi co
sa che abbia suonato offesa a chiches
sia. Molte cose da me dette non sono
vere; ma voi capirete che quando u
no è eccitato non riflette più
II Grande Venerabile ha domandato
se Alfonso Papa non ebbe tutte le
spiegazioni alla riunione di gennaio
dei Grandi Ufficiali di Philadelphia,
; dichiarandosi soddisfatto; ed egli ha
I risposto di si.
j II Grande Venerabile ha detto poi
i all'Ex Grande Tesoriere: Voi po
i c'anzi avete ammessa Uv verità, cioè
che vi trovevate arretrato-altre i quat
tro mesi: chi è stato a far accomoda
re i libri della Loggia, in modo che
I risultasse il contrario?
A questa domanda. Alfonso Papa
ha pregato il Grande Venerabile a
volerlo esimere dal rispondere. Ed ha
concluso chiedendo che il Grande Con
j « ilio metta un velo sul passato.
A domanda ilei Grande Segretario
Archivista, Alfonso Papa ha dichia
rato di ritirare anche ciò che ha scrit
to nella circolare a lui riguardo, per
chè non vero.
Dopo queste spiegazioni, nella suc
cessiva seduta del Lo luglio il Grande
Concilio ha preso su tale argomento il
seguente deliberato:
"Presa visione della Lettera aperta
ai Figli d'ltalia mandata dall'Ex
Grande Tesoriere Alfonso Papa a tut
te le Logge dello Stato, il cui conte
nuto, secondo le ammissioni dello stes
i so, non risponde a verità;
"Esaminata la bolletta No. 51(5 del
24 marzo 1918, rilasciata dal Segre
tario di Finanza della Loggia Carlo
Pisacane No. 213, fratello Francesco
' Rodia, la quale bolletta si ravvisa e
videntemente falsificata, essendovi
stato cancellato il nome di colui a '
cui era intestata per segnarvi quello j
di Alfonso Papa e così salvarlo dalla i
morosità: delitto previsto e punibile |
dall'Art. 761, comma d) delle Leggi
Generali ;
"Considerando che questo fatto non 1
si è potuto compiere senza la compii- !
cita o almeno la connivenza dell'Ex
Grande Tesoriere Alfonso Papa, che
era il principale interessato, il quale
soltanto dopo che la bolletta falsi- j
ficata è venuta in nostra conoscenza, 1
pare che non abbia più intenzione di
rivolgersi alla "Giustizia Civile" (co
me aveva proclamato nella circolare
alle Logge); e dopo d'aver fatto tutte
le pratiche per trascinarci davanti al
Magistrato, ora nel suo interesse in
voca che sia posto un velo su! pas
sato;
"Considerando che nel giudizio di
cose inerenti all'Ordine e nell'applica- ,
zione della legge non possono esser
vi compromessi nè accomodamenti,
che dai fratelli potrebbero venire
qualificati anche come colpevoli con
discendenze;
"Il Grande Concilio richiede il Gran
de Oratore perchè voglia elevare ac
cusa contro il Segretario di Finanza
della loggia Carlo Pisacane No. 213,
fratello Francesco Rodia, per falsifi
cazione di documento, rimandandolo
al giudizio del Grande Comitato Ar
bitri."
Nei riguardi dell'Ex Grande Teso
riere Alfonso Papa, il Grande Conci
lio ha confermata la sua cancellazio
ne per morosità dai ruoli della sud
detta Loggia Carlo Pisacane No. 213;
notando che egli non può essere pro
cessato a tenore delle nostre leggi
perchè non fa più parte dell'Ordine.
PUBBLICAZIONI DI
PROPAGANDA PATRIOTTICA.
Il Regio Console di Philadelphia
Cav .Uff. Poccardi ha fatto perveni
re all'Ufficio del Grande Concilio del
le pubblicazioni di propaganda pa
triottica. Essendo esse in numero li
mitato, furono distribuite tra i Ve
nerabili e Grandi Deputati di Phila
ielphia, nell'ultima riunione tenu
tasi.
Il Grande Concilio ha deliberati
nandarsi i ringraziamenti al Re gii
Console.
»» * ♦
PER L'ORFANOTROFIO.
Si approva la relazione della Com
missione composta dei Grandi Ufficia
li Viglione. Santoro e Perfilia, e si dà
incarico al Grande Venerabile di e
spletare le relative pratiche.
All'esito di esse si vedrà se è ne
cessario ricorrere ad una tassazione.
BORSE DI STUDIO.
E' approvata ugualmente la propo
sta della Commissione per le borse di
, studio, composta dei Fratelli Avv. A.
Cianflone, Avv. Giovanni Di Silve
stro, Avv. Thomas Russo, farmacista
Ciccnne e G. Canipaniolo. La delibe
razione è la seguente:
"In vista delle condizioni disagia
te dell'ambiente a causa della guerra
si limita a concedere per l'anno 1918-
1919 un premio di $250.00 a fine ili
incoraggiare l'amore allo studio della
lingua italiana. Detto premio sarà as
segnato per esame, consistente nello
svolgimento di un tema italiano, ri
flettente l'ltalia o l'America.
"Al concorso potranno partecipare
giovani italiani d'ambo i sessi, di na
scita o d'origine, soci o tigli ili soci
dell'Ordine, cresciuti ed educati in A
inerica, residenti nello Stato di Penn
sylvania, ed iscritti nei corsi superio
ri di studi, Collegi ed Università.
"Gli esami saranno dati innanzi al
la Commissione non oltre il 15 set
tembre 1918.
"La somma occorrente per il pre- |
mio sarà formata con $200.00 da pre- \
levarsi dai fondi del Grande Concilio
dello Stato e $50.00 da raccogliersi
dal Commissario Avv. Giovanni Di
Silvestro con i mezzi che reputerà più
idonei."
LEGGI DELLA GRANDE
LOGGIA.
Il Grande Segr. Archivista Alfredo
Perfilia, incaricato di compilare un
progetto di leggi per la Grande Log
| già, ha presentato una parte del la. ;
voro, e cioè le disposizioni riguar
danti i Grandi Delegati, la Grande
Loggia, il Grande Concilio, i Grandi
Ufficiali, i Grandi Deputati.
I Grandi Ufficiali studieraruio il
progetto e faranno pervenire le loro
' osservazioni.
Qualunque fratello volesse fare del
le proposte per le nuove Leggi, le
mandi al Grande Segretario Archivi
sta.
RIFFE E FESTEGGIAMENTI.
Le riffe non essendo permesse dal
le Leggi, le nostre Logge debbono ri
sparmiarsi di scrivere al Grande Con
cilio, che non può assumersi la re
sponsabilità di concedere ciò che la
legge non vuole.
Circa i permessi di festeggiamenti
poi le Logge ricordino che durante
la guerra non possono concedersi s>'
non vi è lo scopo di concorrere al
fondo di Beneficenza della Grandi-
Loggia. E quando sia concesso il per
messo le I.rgge non possono mandare
higlietti a pagamento alle consorelle,
perchè ciò è proibito dall'Art. 772
l.eggi generali.
j RIFIUTO DI CARTE
DI PASSAGGIO.
E' stata ratificata la decisione de!
Grande Venerabile circa il rifiuto del
la carta di passaggio al fratello Sil
! vagni Francesco per non aver regola
! ta la sua posizione; ed al fratello
I Vincenzo Titolo perchè la sua richie
sta non è giustificata.
PER LE LOCALITÀ' OVE
ESISTONO DUE O PIÙ' LOGGE.
II Grande Concilio ha deliberato si
faccia raccomandazione alle Logge
stesse perchè non siano creati dissidi.
Esse debbono lavorare d'accordo e
mostrarsi sempre unite davanti agli j
i altri italiani ed all'elemento america
no.
Ogni iniziativa presa da una Log
gia nell'interesse dell'Ordine, deve
diventare iniziativa comune di tutte le
Logge che agiscono nello stesso cen-
J tro, e non vi devono essere tra esse
delle gelosie.
Qualora si venisse a scoprire che
dei rancori personali si vogliono por
tare nel seno delle Logge, saranno
j presi i necessari provvedimenti di ri- j
gore.
PER UNA POLEMICA.
Il Grande Concilio ha deplorato la
polemica sorta nei giornali 1' Aurora
e la Trinacria di Pittsburgh tra il
Grande Assistente Venerabile Dr. Ab
bate eil fratello Aw. Cianflone. E
mentre ha preso atto della dichiara- ì
zione del Dr. Abbate, che cioè egli,
per deferenza al desiderio del Grande
Concilio, avrebbe smesso di scrivere al
riguardo, seduta stante ha inviato al
l'Aw. Cianflone il seguente tele- !
gramma:
"Grande Concilio, riunito assemblea
ordinaria, presa visione polemica
Z EXTRA!
RISPARMIATE MONETAI
Se farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio
P. L_A BOCCETTA
901-903-805 So. Bth STREET . PHILADELPHIA, PA.
ove troverete specialità' per abiti da farsi su misura. Abiti di battesimo,
Vesti per giovanette, Vestiti per ragazzi. Camicie, Camicette, Sottane,
Cappelli ed altro.
Fa quel che devi, avvenga
che può'.
Abbonamento Annuo $ 2.00
Una Copia 3 Soldi
Cianflone-Abbate, prega entrambi
smettere ulteriori pubblicazioni che
danneggerebbero loro stessi e l'Ordi
ne. Grande Venerabile autorizzato ap
pianare difficoltà.
"Di Silvestro."
SUSSIDII DI BENEFICENZA.
Il fondo stanziato nel bilancio del
la Grande Loggia per beneficenza non
è ;tato alimentato fiat concordo del
le Logge in <|uella misura che si at
tendeva, e quindi non offre margine
sufficiente alle insistenti richieste.
Perciò il Grande Concilio si trova
nella necessità di pregare le Logge
a non inoltrare domande di sussidio
se non quando esse stesse abbiano già
(«aurito tutti i mezzi a propria di
sposizione per venire in aiuto dei
fratelli bisognosi iscritti nei loro ruo
li; e tengano anche presente che o
gni singolo sussidio da elargirsi sul
fondo della Grande Loggia non può
eccedere i $25.00.
UNA UACCOM AND AZIONE
NECESSARIA
11 Grande Concilio fa viva racco
mandazione alle Logge di non prende
re parte ad alcuna manifestazione
d'indole confessionale. Nelle nostre fi
le han diritto di partecipare uomini
di ogni credo; e perciò le Logge non
debbono far atto che possa offendere
la coscienza di un gruppo di ffatelli,
anche se essi siano in minoranza.
Ciò si raccomanda anche per evita
re dissidi di opinioni, che finiscono
sempre col diventare dissidi di per
sone, e col produrre certamente il di
sagio e forse anche il dissolvimento
delle Logge.
ESTRAZIONE DEL GRANDE
COMITATO ARBITRI.
Sono stati estratti i nomi dei Gran
'di Arbitri che dovranno giudicare i
; processi che potessero svolgersi fino
alla prossima riunione del Grande
Concilio.
Essi sono: Effettivi, Francesco Ar
rnao, Antonino Rodanza, Giovanni
Lepore; Supplenti, Francesco Marche
se, Gennaro Luongo.
LA PROSSIMA SEDUTA
DEL GRANDE CONCILIO.
La prossima seduta del Grande
Concilio si terrà a Philadelphia entro
il mese di settembre.
Il Grande Segr. Arch.
Alfredo Perfilia
Il Grande Ven.
Giuseppe Di Silvestro
PER I PROFUGHI DEL VENETO
Dal Regio Console Cav. Uff. Poe
cardi è pervenuta al Grande Venera
bile Giuseppe Di Silvestro la seguen
te lettera in cui si accusa ricezione
di somma rimessa allo stesso ,'egio
Console a beneficio dei profughi del
Veneto:
"Phila., Pa., 12 Luglio 1918.
"Mi pregio segnar ricevuta della
sua nota in data 11 corrente e dell'ac
cluso check per la somma di $30,00
••accolta da un gruppo di sorelle del
l'Ordine dei Figli d'ltalia in occa
sione della parata del 4 Luglio scorso
e destinata a beneficio dei profughi del
Veneto.
"Nell'informarla che invio tale
somma alla Regia Ambasciata in pa
li data, mi è grato esprimere ancora
una volta all'Ordine dei Figli d'ltalia
il mio sincero compiacimento per la
costante cura con la quale attende
all'opera di assistenza civile durante
la guerra.
"Colgo intanto l'occasione per rin
novarle, ecc.
"Il Regio Console:
G. POCCARDI".
NUOVA LOGGIA CHE HA
PRESENTATO DOMANDA
DI DISPENSA.
A Donora, Pa., si è formata una
Loggia del nostro Ordine, che ha
assunto il nome di Nuova Alessandro
Volta.
Da qualche giorno è pervenuta la
domanda di dispensa, la quale è stata
I inoltrata al Supremo Concilio.
ECHI DEL 4 LUGLIO
Il giorno della Indi pendenza ame
ricana è stato festeggiato in modo so
lenne dalla Loggia Roma dei Cesari
N. 188 di Dubois. Nella parata, per
la prima volta fu dato il posto d'o
nore ai Figli d'ltalia; e questo è il
frutto del lavoro che quella Loggia
sta facendo per rialzare il nostro
prestigio in quella contrada. Fece
servizio per conto della Loggia la
banda italiana di Cornesville, Pa., la
quale diede anche un concerto.
Ad iniziativa del Venerabile Giusti
no Fiasca si stanno facendo le prati
che per avere nelle scuole locali l'in
segnamento della nostra lingua.
DECORATO PER ESSERSI
DISTINTO SUL PIAVE
Il Grande Curatore di questo Stato
(Gennaro Barbarisi di Uniontown, Pa.,
ha ricevuto lettere dall'ltalia jn cui
apprende notizie di un suo fratello di
20 anni, Stefano, che tornò in- Italia
dopo scoppiata la guerra.
Il giovine, che sta a servire nell'e
sercito italiano, ha avuta una meda-