Direzione e Amministrazione Carpenter Ave. N. 15 INDIANA, PA. Il pagamento degli abbonamenti «i fa per vaglia politale oppure per rerwamen to al locali d'AmminiHtrasione o al no stri Agenti. ANNO VI LA PROVA DEL FUOCO Fra giorni gl'ltaliani degli Stati Uniti saranno chia mati alla prova del fuoco. La Patria ha bisogno di dollari in America, per attenu are la rovina del cambio che colpisce tutti —anche coloro che se ne giovano, illudendosi di mandare venti lire per cia scun dollaro convertito e rimesso in Italia. Gli Americani dollari non vogliono darne. Stanno a casa loro, anch'essi vittime del trust finanziario che specu la sul danaro insanguinato della guerra, e son padroni del loro portafoglio. I dollari devono darli gl'ltaliani. • Non darli—impre starli al proprio Paese. Saranno emessi 25 milioni di boni del tesoro a $97.50 per ogni 100 dollari sottoscritti. I boni frutteranno il 6y 2 per cento all'anno, e saranno pagabili dopo, un quinquen nio sia in dollari che in valuta italiana (ogni dollaro fissa lo già'a 7 lire). * E' un investimento di prim'ordine. Gl'ltaliani d'America non investiranno in questo pre stito i loro danari soltanto ;iina il loro onore nazionale, il loro decoro di Italiani. Non v'e' italiano che non insorga contro l'ingratitudi ne degli "alleati" che affamano l'ltalia; non si sa che cosa si farebbe per l'indignazione, per l'ira, pel dispetto. Ebbene. Non hanno fiducia gli altri nell'ltalia' della Vittoria, delle forze umane imponenti, del genio, del lavo ro, del risorgimento civile ed economico l Avremo fiducia noi Italiana—noi Italiani del Nord America —nell'ltalia ri sorgente, viva, eterna nello spirito e arbitra dei destini del mondo con la sua dinamica nazionale ! In Italia sono stati sottoscritti Quindici Miliardi di lire. Noi acquisteremo per noi i 25 milioni di dollari della prima emissione di boni che saranno lanciati sul mercato fra giorni; poi acquisteremo gli altri 75 dei 100 milioni sta biliti. Gl'ltaliani del Nord America —secondo le attestazioni delle autorità' competenti—comprarono nel corso della guerra più' di mezzo miliardo di dollari di Liberty Bonds. Capite? Più' di cinquecento milioni di dollari! Sono titoli che ancora si conservano e che si possono, non diciamo cambiare, che' non sarebbe buona speculazio ne, ma utilizzare, in transazioni bancarie, per munirsi di fondi americani e acquistare i boni italiani —impegnando c-ioe' i risparmi ed i lucri futuri, che non possono mancare. Non parliamo alla massa popolare, la quale, in valori frazionati, fara' bene, come sempre. Ci rivolgiamo ai cen tomila italiani che possiedono a migliaia i dollari e che non dovrebbero ristare un momento £olo dal coprire in un fiat la sottoscrizione che i Delegati del Tesoro Nazionale apro no in America —versoi quali noi, che conosciamo le Colonie ci facemmo mallevadori della fede patriottica di esse e del la loro inesauribile generosità'. E' giunta la nostra ora di combattimento vero e, se vo gliamo, di sacrificio. Ma che sacrificio —quando si mette a largo frutto il proprio capitale ! , , E' giunta la prova del fuoco degl'italiani d'America. O si e' Italiani—e si deve dare alla Patria —per il suo onore, per la sua vita, per la sua pace —0 non lo si e'—ed a110ra.... allora lo straniero faccia di noi lo scempio che più' gli piaccia, e la verga della schiavitù' sia la ndstra onta pe renne. E non bestemmi più' il nome d'ltalia, quando faccia comodo l'ostentare italianità'; e non meni più' Vanto del l'onore di casa sua chi nel momento del bisogno—oggi—ne ghi alla Patria il mezzo di risorgere e copri se stesso d'i gnominia incancellabile! 1 v AGOSTINO DE BI ASI. LA NOMINA DELL' AMBASCIATO RE JOHNSON RATIFICATA Il Senato ha ratificato la nomina dell'on. Robert Underwood Johnson ad ambasciatore degli Stati Uniti a Roma. Mr. Johnson, nella sua qualità di Rappresentante dell'America presso il Governo del Re in Italia, partirà quanto prima alla volta di Roma, per prendere possesso dell'Ambasciata A mericana nella capitale. Nessuno ha pensato ad interrogare l'illustre uomo su quanto forma 11 suo futuro programma diplomatico, quale rappresentante di questa gran de Repubblica in Italia, anche perché ognuno comprende benissimo il riser bo che egli deve mantenere, massime in questo dilficile momento, su ciò che s: riferisce all'opera sua, ma anche, e forse più, perché i trent'an ni del suo costante amore per l'ltalia, la sua ammirazione come uomo e co me poeta per tutto ciò che concerne il paese in cui egli va a vivere, danno il più saldo afiìdamento del bene che potrà trarre l'ltalia dall'opera diplo matica del nuovo Ambasciatore, de sideroso, com'egli ha sempre detto, di rendere più intimi e forti i vincoli che legano i due grandi paesi. IL PATRIOTA GIORNALF SETTIMANALE IINDIRENOE INTE ILLUSTRATO IL GIORNALE SI PUBBLICA OGNI SABATO COME IL GOVERNO AMERICANO PUNISCE GLI "SLACKERS" \ 1)1 GUERRA Di oltre 300,000 "Slackers" a per lo meno classificati come tali duran te il periodo della guerra, divisi in due categorie, e cioè 173,911 "diser tori convinti" e 151,354 "sospetti" vale a dire di non provata realtà, 35,- 000 sono stati già tratti in arresto in vari mesi dagli agenti federali, ed al . l'infuori di parecchie centinaia di es si che sono stati già processati e con , dannati, attendono il loro turno di comparizione dinanzi alle corti che li giudicheranno quanto prima insieme agli altri che verranno arrestati. Come si vede, il numero dei "so spetti" é abbastanza grande, ed in es so sono inclusi tutti coloro che pur sembrando, per l'irregolarità dei loro documenti "disertori" non lo sono perché l'ignoranza delle leggi o altre ragioni giustificano in gran parte, la loro situazione. Anche i meno giustificati non sa ranno mai condannati a pene gravi, mentre si sarà severissimi contro quelli che si saranno dati alla diser zione deliberatamente. Alcuni di questi disertori che han no abbandonato i campi di mobilita zione o le file dell'esercito una volta arruolati, dovranno comparire dinan zi apposite Corti Marziali. i ' L'Arte Italiana in Amelia ■•■r. ti tolo, di New York ha scolpito in mar- ver finito il suo bellissimo lavoro lo mo un busto di Thomas Edison che ha chiamato: "THE BROTHER OF , l'undici corrente compi il suo 73 esi- pROMETHEUS." mo anno di età. ______ — VITTORIA PROIBIZIONISTA NEL NEW JERSEY ( ! Dopo una accanita discussione, la Camere}' dei Deputati del New Jersey approvò la legge che autorizza la feb bricazione e la vendita della birra al 3 e Vz per cento. I voti furono 31 favorevoli e 21 contrari. Lo Stato del New Jersey capitane rà l'opposizione al proibizionismo e dinanzi alla Corte Supremo degli Sta ti Uniti e dinanzi alla Convenzione Democratica di San Francisco. E' certo che il Governatore Ed wards si porterà candidato alla pre sidenza della Repubblica, con piatta forma antiproibizionista. 'LA MORTE DELL'AMMIRAGLIO PEARY J Robert Edwin Peary, contro —am- | miraglio a riposo, esploratore e sco pritore del Polo Nord, cessò di vivere nel suo domicilio per anemia) che l'affliggeva da molti anni. Egli fu sepellito con tutti gli ono ri navali. 1 V Robert E. Peary raggiunse il Polo Nord il 6 Aprile, 1909, e annunciò al mondo la scoperta il 6 Settembre dello stesso anno. Egli era nativo di Cresson, Pa. IL "REFERENDUM" PER EL PROI BIZIONISMO L'on. Minahan, del New Jersey, ha presentato alla Camera dei Rappre sentanti di Washington, degli emen damenti alla legge Volstead, la legge proibizionista. L'on. Minahan propone che sia con cesso agli Stati di potere col referen dum decidere quale deve essere il massimo della percentuale dell'alcool che rendono le bibite inebrianti. II proponente ha detto che la sua proposta é interamente in regola col- Temendamento costituzionale che ha fatto degli Stati Uniti un paese asci utto, perché, semplicemente provve de per la definizione della frase "bi bite inebrianti.' Qualunque sia il pensiero del pro ponente, la sua proposta non avrà troppa fortuna perché la legge Vol stead, almeno per ora, é sacra ed in violabile. INDIANA. PA., SABATO 28 FEBBRAIO, 1920 La wómruiisposta» di Wilson consegnata agli Alleati LONDRA, 25 Febbraio —La contro nota del presidente Wilson circa la controversia per la questione dell'A driatico ó stata consegnata nel pome riggio di oggi al Consiglio dei Primi Ministri delle Potenze Alleate. Il Consiglio Interalleato appena ri cevuta la contro nota ha cominciato a discuterla. TRATTATIVE DIRETTE FRA NIT TI E GLI JUGOSLAVI? ' x Anche costoro sono stanchi di Wilson LONDRA, 25 Febbraio—ll giorna le londinese "Morning Post" dice che la questione dell'Adriatico si ó di nuovnuovo arenata. In molti circoli politici diplomatici si osserva che nessun accordo, me : diante ulteriori trattative, può essere raggiunto con Wilson da una parte e con Lloyd George, Nitti e Millerand dall'altra parte. Alcuni arrivano per fino a dubitare se l'attuale atteggia mento di Wilson possa incontrare l'approvazione degli stessi jugoslavi e del governo di Belgrado. Gli jugoslavi sembra che siano con trari a dover accettare una pace che abbia carattere di imposizione, da qualunque parte tale imposizione venga. Inoltre si dice che gli jugo slavi siano amareggiati dal fatto che non sono stati né consultati né infor mati circa il contenuto delle varie no te e contro note che si sono scambia- ; te fra Wilson e gli Alleati. Negli stessi circoli politici inglesi si dice che il famigerato Trumbich, il quale é capo della delegazione ju goslava alla Conferenza della Pace, fra qualche giorno lascerà Londra per ritornare a Parigi. Pare che secondo alcuni la miglio- j re via per risolvere tutta questa in- j tricata faccenda sarebbe quella di un accordo diretto fra Italiani e Ju goslavi e che a tale riguardo si ritie- ; ne possibile un inizio di trattative fra il Ministro Nitti ed il suddetto Trumbrich. Fra le molte ragioni da te per sostenere ed appoggiare un tal accordo diretto fra i maggiori inte ressati, vi é il fatto non trascurabile che tanto l'ltalia quanto la Jugosla via sono desiderose di giungere ad : I MANOSCRITTI NON SI RESTITUISCONO IL SENATORE LODGE VUOLE CHE 51 DECIDANO SUBITO LE SOR TI DEL TRATTATO WASHINGTON, 25 Pebb. —L.on. Lodge, leader dei repubblicani, di chiarò ieri al Senato che oggi inten de far riprendere la discussione sulla ratifica del trattato di pace e di farne continuare finché non siasi giunti al voto. II Senatore Lodge non si pre occupa delle sorti del voto, ma insi ste perché la questione della ratifica sia tolta di mezzo una volta per sem pre. Il leader dell'Amministrazione Hitchcock, si oppose ieri alla propo sta di far riunire i Senatori demo— ITALIANI! VIGILIAMO: GLI UOMINI 1)1 BUONA VOLONTÀ' I PATRIOTI SINCERI SI IJ VTSCANO E CONCORDI ATTENDANO A PRE VENIRE I PERICOLI CHE MINACCIANO L'UNITA' DELLA PATRIA, AVVIANDO L'ITA LIA NOSTRA A QUELLA GRANDEZZA SENZA LA QUALE ESSA NON HA RAGIONE DI ESSE RE, ANZI NON PUÒ' ESSERE. E NOI VOGLIA MO CHE L'ITALIA SIA. . FRANCESCO CRISPL • I Queste parole che sembrano di ieri furono pronun ziate venti anni fa a Firenze da uno dei più* Grandi Fattori dell'ltalia, da Francesco Crispi ottantenne e cieco. ' - f Gli Italiani degli Stati Uniti le tengano presenti oggi che si tenta di abbassare la dignità' d'ltalia. SOTTOSCRIVANO AL PRESTITO ITALIANO IN \ DOLLARI SALVINO LA PATRIA! > .. una soluzione per demobtlitare su più vasta scala gli eserciti rispettivi. Una prolungazione della presente mo bilitazione se riesce dannosa alleco noiria dell'ltalia riesce ancora più dannosa alla Jugoslavia. Prezzo D'Abbonamento Un Anno . . . $3.00 Se' mesi . . . si.lo Una copia . . . $0.05 Per le Inwrilonl ed avviai a pala mento rivolgenti direttamente ai notir* mi)ciò (Iml manager 1 raneeweo Bianca te o telefonare per etto. oratici per discutere intorno ad ini possibile compromesso sulle riaerv» Lodge. L'attitudine intransigente dell'on. Hitchcock, il quale non fa aV tro che seguire i desideri di Wilson, dimostra che un compromesao é in>- possibile e che quindi 1 Senato flnlrA per negare una seconda volta la rati fica del trattato di pace. Gl'"irreconciliabili" che vogliono la ratifica né colle riserve né senza, erano ieri sera pienamente soddisfat ti della situazione e parlavano del l'opportunità d'iniziare un movimen to a favore della separazione del trat tato di pace vero e proprio dalla L»- ga delle Nazioni e della revisione dèi trattato stesso. Molte divergenze che prima esiste vano sono state già appianate, e ai ritiene che si potrebbe raggiunge!» un accordo diretto soddisfacenjJb jfra le parti interessate. # No. 4S 4 THE PATRIOT" You May Force a Horse to Water but you Cannot Make him Drink So much has been said and written on Americanization that people are beginning to tire of the term. Yet when we stop to analyze all that has been done we realize that very little has been said or written of the pro per sort. Everybody is talking immi gration, assimilation, naturalization and other similar topics with an air of authority and competency. The result is that the poor immigrant is confronted with an army of authori ties ready to strangle him with their nonsensical remedies. In their eag erness to bend him they are crush ing him without regard to his feel igs, sensibilities arid respect. A glance at the many letters sub mitted to the New York Tribune on this subject will substantiate what I say. The consensus of opinion seems to interpret the term Americoniza tion as Prussianization. Hard-head ed and hard-hearted so-called spe cialists are clamoring for compulsory assimilation. In other words they seek the anihilation and destruction of the culture of our immigrant classes along the same lines with V which Germany endeavored to Ger manize the peasants of Alsace-Lor raine. Of course it is all wrong, abomi nably wrong. No sensible, right thinking man can conceive it other wise. You may force a horse to water, but you cannot force him to drink. Apply this proverb to the case in hand and determine for yourself whether we can ever hope to Ameri canize one single alien by compulsory methods. It is very easy to compel a> man to learn English and it is still easier to force him to secure his citi zenship papers, but it is not easy to force any man to love America after ju have antagonized him. Senator King disagrees with me. He is convinced that a horse may be forced to drink. He has introduced a law which aims to deprive foreign language newspapers mail privileges. In other words, he seeks the destruction and annihila tion of our press by a Prussian law. The passage of such a law would so increase the mailing expenses of a newspaper as to throw it out Df business. What a wonderful, admir ■k By Edward Corsi able interesting law! In t,he annals of American legislative history this measure, if passed, will rank among the best. That is, the best of its kind. No, Seantor King, you are mistak en! You seek to destroy the voice of the silent, obedient mass! You would bring upon us a confusion even greafc ier than that which followed the de struction of the tower of Babel. And you would deprive the workman, who J toils for the welfare of this republic, | his only accessible means of learning whjft the world and America is doing Perhaps you have overlooked in your study of Americanism that thla i country stands for freedom of the press. And you are not encouraging | that t'eedom when you seek to place ;an unbearable and onerous burden on thousands of newspapers through out this land. We have many men who t,hink as j you do. These men, however, will find out very soon that they are mis taken. The Sweets and the Burle sons will have a hard time soothing their consciences when the American people realize what they have done, L and are doing. i No, Senator, the millions of aliens in this country demand that they re ceive a square deal. They are re&dj now, as they have been, to be fail* with the country of their adoption, but they will not tolerate Prussian ism. It Is high time for our Ameri canization specialists to stop infring ing on the good nature of the immi grant. We Italians are ready to mould our lives into that of America, because we have faith in the common sense of the American people. We are proud and thankful for the opportunity ot i fered us of becoming citizens of a re public which gave the world the soul of Abraham Lincoln and his love for the oppressed. But we will not tole rate the mailed fist of men who advo cate our humiliation and servitude For even we have something to offer the peole of America, in turn for that which they offer us, as our ancestors offered the people of the entire world. Prove to us your 'good intention of j dealing with us as men and women . and we will prove to you our inte»- j tion of becoming good Americans Pit j spirit and not in form.
Significant historical Pennsylvania newspapers