The patriot. (Indiana, Pa.) 1914-1955, October 04, 1919, Image 1

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Carpenter Ave. N. 15
INDIANA. Pfì. J
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to a! locali d'Amministrazione o ai no
stri i igenti.
ANNO VI
"L'EPIRO" SOTTO IL FUOCO DEL NEMICO
D'ANNUNZIO VUOL.® LA CADUTA DI NITTI
WILSON GRAViGMTE AMMALATO ■ DICE IL DOTTORE GRAYSON
ROMA, 2—Un dispaccio al "Tem
po", proveniente da Bari, afferma che
il piroscafo italiano "Epiro", con a
bordo duecento soldati italiani e pa
recchi ufficiali americani, é stato fat
to segno a colpi di fqcile, mentre era
in rotta verso Cattaro, da parte di
truppe regolari jugo-slave.
1 +
ROMA, 2—ln tutta Italia proce
dono alacramente i lavori per pre
parare le liste dei candidati al Parlai
mento nazionale. I socialisti ed i
clericali sono attivissimi nel setten
trione della Penisola.
Il sindaco di Roma convocò una
seduta per preparare una scheda di
coalizione da opporre al blocco so
cialista ed al blocco cattolico.
Ad una riunione del Consiglio dei
Ministri si é deciso che tutti i pro
getti non approvati prima dello scio
glimento della Camera, riguardanti
l'aumento di salario agl'impiegati
dello Stato, debbono esser messi in
vigore con decreto reale.
Situazione
Complicata
ROMA, 2 —Notizie da Zagabria, da
Belgrado e da altre località della
Serbia, della Croazia e della Slove
nia annunziano che la situazione in
terna della futura Jugo-slavia é mol
to diffìcile e complicata e che fra le
varie razze i dissapori e gli odi invece
di diminuire si vanno accentuando.
Le autorità politiche e militari serbe
cercano con la violenza e con le re
pressioni di costringere croati e slo
veni a subire l'egemonia di Belgrado.
Ora la situazione di giorno in gior- ;
no diviene sempre più tesa e molti
ritengono che se le animosità conti
nueranno ad accentuarsi sarà neces
sario un intervento interalleato ne
gli affari interni della futura Jugo- 1
sia via.
Moltissimi serbi desiderano addi- ;
rittura che scoppi la guerra fra l'l- :
talia e la Jugoslavia perché cosi le
lotte interne potrebbero finire e si
giungerebbe in un modo qualsiasi
alla soluzione di problemi e discor
die che ora sembrano insolubili.
w _
-
Sciopero di
Stampatori!
NEW YORK, I—leri1 —leri sera fu vo
tato da 7,500 membri di quattro u
nioni locali dell'industria della stam-,
pa, lo sciopero che farà cessare la I
pubblicazione di almeno 150 periodi
ci, riviste e opuscoli, avendo 250 ti
pografie chiusi i loro uffici, annun
ciando che nessuno, salvo che non
appartenga alla Internazional e
Pressmen's and Assistente' Union,
sarà impiegato nei loro laboratori.
La lotta avviene perché gli operai
chiedono le 44 ore di lavoro alla set
timana e sl4 la settimana di aumen- •
to nella paga.
STAMPHÌRÌCANAI
E L'iTALIA
.
Come non aver fede nei destini del
l'ltalia finché la genialità ed il cora
gio degli Italiani fiammeggiano tri
onfali nel mondo?
L'impresa dannunziana, infatti,
irradia tale luce da abbagliare an
che gli spiriti più insensibili e refrat
tari alla astrazioni ideali ed alla poe
-0 sia, quali possono essere gli spiriti
americani.
Difatti, constatiamo con viva
sodisfazione che la stampa ame
ricana', dopo avere da prima com
mentato ironicamente l'atto gran
dioso di Gabriele d'Annunzio, ac
GIORNALE SETTIMANALE INDIPENDENTE ILLUSTRATO
IL GIORNALI-; Si i>L*BBLICA OGNI SABATI
- cenna a ricredersi, tanto da dedica
ì ! re nei "Magazzines", nei supplemen
i. ti letterari, ecc., di domenica scorsa,
■ i articoli, esaltanti il vateguerriero.
Il "X. Y. Times"
Il "New York Times", istesso,Me
i voto a Wilson caro a Wall St., do-
I menica scorsa ha pubblicato uno
! splendido scritto di Benjamin de Cas
seres, la cui sintesi é cosi esposta:
■ j "Gabriele d'Annunzio!
j "Una visione confusa di Dionisio,
i Prometeo, Giovanna d'Arco, Napo
leone e Garibaldi.
"Un mare tempestoso rinchiuso
in un teschio.
j "Un uragano che scoperchia le
tombe del romanzo e riduce in pol
vere i baluardi della vigliaccheria.
"Lo zoccolo di Pegaso che schiaccia
nel fango il mulo della ragione.
"Fiamma e lampo che incenerisce
i troni della diplomazia.
! "Nel suo calamaio il sangue di Vic
tor Hugo; nel suo volere la passione
j di Lucifero.
"Visione di uomo materiata nella
carne.
"Un "Si" che scoppia come tuono
nel regno delle stelle,
i "Una grande ondata di vita rove
i sciata in faccia al patriottismo.
| "Trionfo di Morte divenuto trion
-1 fo di vita.
"Ecco l'Uomo!. . .
Lo stesso autore chiama D'Annun
zio erede di Davide —Re, Vate e
Guerriero, e lo paragona a Byron e
Victor Hugo.
II "N. Y. American"
Il diffusissimo "New York Ameri
i can" di ieri mattina, poi, pubblicava
jun articolo del suo Direttore-Pro
prietario William Randolph Hearst,
deplorante che truppe americane sia
no state fatte sbarcare a Trau e af
fermante l'italianità di Piume e del
la Dalmazia, soggiungendo:
"L'atto di D'Annunzio é stato eroi
■ co ed ha suscitato la simpatia e l'am
mirazione degli Americani.
t»
'D Annunzio rappresenta oggi
ì giorno una figura che Wilson stesso
i potrebbè prendere ad esempio, poi-
I ché D'Annunzio dirige tutti i suoi
i più poderosi sforzi a vantaggio del
suo popolo e pel progresso (iella sua
nazione, e non si concede all'lnghil
terra come strumento per uno d i
j quegli atti di malafede che hanno in
sidiosa Potenza il nome di "Perfida
Albione."
All'articolo di Hearst, segue un e
ditoriale nel quale si dimostra che
: la interferenza di Wilson nell'affare.
;di Fiume si é incostituzionalmente
! compiuta senza il iovuto mandato
del popolo americano il quale non la
pensa affatto come il suo Presidente.
i
| L'articolo chiude formulando il
voto che il Senato mandi a monte
l'intero Trattato di Pace quale fu ri- ;
portato dall'Europa, negli Stati Uni
ti da Wilson e richiami tutte le trup
pe e marinai americani che si trova
no tuttora oltre Oeeanp, rinunciando
ad ulteriori ingiustificati ed arbitrari
interventi.
II "New York Sun"
Altri articoli simpatizzanti per la
gesta di Gabriele d'Annunzio e per
il diritto italico di Fiume ha pubbli
cato il "New York Sun."
E- evidente che la verità si fa stra
da anche nelle plaghe più impervie!
L'AMMIRAGLIO ANDREWS A SPA
LATO
ROMA, I—All'ammiragliol—All'ammiraglio An
drews, comandante delle forze nava
li americane nell'Adriatico, é stato
notificato di attendere ordini a Spa
lato ove egìi staziona a bordo dello
incrociatore "Pittsburgh," ed ha a
disposizione sette torpediniere e due
caccia-sottomarini.
Il compito dèll'ammiraglio An
drews é molto diffìcile poiché dato il
grande risentimento che esiste tra
italiani e jugo-slavi é spesso costret
to ad intervenire per prevenire serii
disordini.
INDIANA. PA.. SAIJATO 4 OTTOBRK IV>,V>
- ; • ' ' x .v • »" ;
I Cantori del Vaticano ricevuti dal Sindaco di New York
Fatta la legge...
trovato* l'inganno
Per bere ad ogni costo
La legge testé promulgata negli
Stati Uniti contro la vendita delle
bevande alcooliche, ha, come tutte
le leggi, fatto fiorir subito l'ingan
no. Infatti gli interessati seguaci
di Bacco hanno escogitato una quan
tità di astuzie per eludere la proibi
zione e continuare indisturbati nelle
predilette libazioni. J
Un curioso fenomeno é poi quello
della temporanea emigrazione di be
vitori verso i vicini paesi e delle gite
sui piroscafi esteri, sui quali il "bar"
si apre e la lista dei vini riappare nel
ristorante non appena é varcato il li
mite delle tre miglia stabilite dalla
legge americana che invece é rigoro
samente applicata per tutto il viag
gio, sui piroscafi americani.
Le "tigri cieche"
Gli espedienti degli alcoolisti han
no però dei singolari precedenti ne
gli stessi Stati Uniti, dove in alcuni
distretti era anlfhe passato proibita
la vendita delle bevande alcooliche.
Nello Stato del Maine, per esempio,
esisteva tale divieto. Ma benché la
vendita degli alcoolici fosse vietata,
tutti potevano procurarsene in spac
ci clandestini battezzati col nomigno
lo di "tigri cieche." E si trattava
spesso di bevande di pessima qualità
e adulterate. Inoltre i farmacisti
solevano vendere con le etichette più
ortodosse, come "stomatici'» e come
"ristoratori di capelli" tutte le qua
lità mfgliori di "whiske£" e di acqua-'
vite.
E quelli che non volevano peccare
La "Conte di Cavour" nel porto di N. Y.
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fi ; jf i -,
contro le leggi della patria, passava
no il confine e andavano a übriacarsi
Stati vicini o nel Canadà. Ogni
domenica mattina v'era anzi un treno
del Canadà che era designato col no
me di 'direttissimo degli übriachi."
I bastoni-serbatoio.
Nella Columbia la legge vietava, la
domenica, la vendita e la consuma
zione in pubblico di bevande alcooli
che. Ora, per eludere questa legge,
i bevitori pensarono di andare in gi
ro con dei bastoni-serbatoi pieni di
"rhum" e di "whiskey", grazie ai
quali essi potevano bere quando ne
avevano voglia, senza temere l'inter'
vento della polizia e senza dar scan
dalo.
Era allora facile incontrare signori
elegantemente vestiti, che di quando
in quando succhiavano il pomo del
loro bastone da passeggio, per farsi
salire in bocca il liquore proibito.
A Washington, in tutti i "bars* vi
erano anzi dei rubinetti speciali per
ìiempire rapidamente i bastoni a ser
batoio!
Un'avventura tli Bonci
Una di queste leggi americane con
tro l'alcoolismo procuro, anni sono,
al tenore Bonci, una ' curiosa avven
tura.
Il Bonci, trovandosi pei suoi impe
gni artistici nello Stato della Geor
gia con la moglie, il segretario e lac
compagnatore. si soffermò ad Atlan
ta ove vigeva uria legge severissima
sulla temperanza e contro l'uso dei
vini e liquori.
Per eludere tanta severità, il Bon
ci e i suoi compagni erano ricorsi al
l'astuzia di mettere a metà del pasto
sul loro tavolo, all'albergo, delle fia
le farmaceutiche munite di etichette
con istruzioni mediche, mentre le sva-
MANOSCRITTI NON SI RESTITUISCONO
! L'annessione
di Fiume
ROMA, I—L'ammiragliol—L'ammiraglio Umberto
Cagni, intervenuto alla adunanza del
"Fascio Parlamentare", si é dichia
rato favorevole alla immediata an
nessione di Fiume.
\
riate fiale non contenevano che del
Chianti squisitissimo. Senonché il
gusto con cui quelle medicine veni
vano assaporate insospetti il poli
ziotto di guardia all'hotel, il quale,
un bel giorno, proprio al momento...
della cura, sequestrò le fiale e le por
tò al giudice insieme con i contrav
ventori, costretti a sospendere *1
pranzo per salire in automobile.
Il magistrato, dopo un interroga
torio sommario, rinviò il processo al
giorno dopo, dichiarando liberi gli
imputati ma con l'obbligo di versare
i
una cauzione di duemila dollari
(10,000 lire). E qui cominciò il peg
gio, poiché Bonci non aveva in tasca
che 150 dollari (750 lire) ed invano
telefono al suo manager essendo que
j sto partito poco prima per tornare
! all'indomani. Fu grazia se il giudi
ce s'accontentò di far depositar loro
come sostitutivo tutto ciò che aveva
no seco di prezioso: orologi, catene
d'oro, spille, anelli, orecchini con
brillanti, ecc., ecc.
Il processo svoltosi la mattina do
po, fu meno drammatico dell'ante
fatto. I contravventori vennero as
solti dietro promessa di non violare
più la legge dello Stato che li ospita
va.
Ma il giudice ripensando al trucco
delle bottigliette medicinali non potè
trattenere uno scoppio d'ilarità escla
mando:
—Decisamente gli italiani sono ge
niali... anche in questa cose!!
E. Mondin!.
PADEREFSKI SIE' DIMESSO
CHICAGO, I—E' pervenuto qui un
telegramma da Parigi secondo cui
Paderewski, primo ministro di Po- j
lonia, avrebbe rassegnato le dimis- '
sioni.
Paderewski avrebbe chiesto alla !
conferenza la rinuncia al plebiscito
nella Galizia orientale.
La Conferenza si sarebbe rifiutata
di acconsentire, donde le dimissioni.
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PROSSIME
ELEZIONI
IN ITALIA
ROMA—L'on. Nitti ha sottoposto
a Re Vittorio il decreto che scioglie
la Camera ei Deputati, e fìssa le ele
zioni al 16 novembre p. v.
Re Vittorio ha firmatjo il decreto,
j che é stato reso pubblico.
Muore cosi ingloriosamente la
! XXIV Legislatura, creata da Gio—
litti, e dallo spirito nefasto di Gio
litti dominata nella sua vita grfenia
ed infeconda prolungata unicamente
a causa della querra oltre i cinque
anni stabiliti dallo Statuto.
Collo scioglimento della Camera é
prevalso il parere espresso dall'on.
Giolitti nel gran Consiglio della Co
rona.
E come il gran Consiglio della Co
rona fu uno astuto spediente a cui
l'on. Nitti ricorse per sottrarre se ed
il suo Gabinetto alle gravi responsa
bilità dell'ora presente, cosi lo scio
glimento della Camera é il supremo
espediente a cui Nitti é ricorso dopo
il ineschino voto di fiducia ottenuto,
del quale sarebbe stata logica conse
guenza la sua rinuncia al potere.
Ma l'on. Nitti, individuo fatto ad
immagine e somiglianza del suo mae
stro Giolitti, non ha, creduto di ce
dere le redini del potere e come Gio
litti "Fece" le elezioni del 1f» 13, cosi
egli intene di "Fare" le elezioni del
1919, confidando di riuscire a co
stituire una Camera "nittiana."
In una parola l'on. Nitti ha lancia
to una sfida al Paese, sebbene que-
I sto, per la questione di Fiume, si
fosse già pronunciato decisamente
| contrario a lui ed a quella sua poli
tica cosi D'Annunzio come la politica
dell'adiposa oscenità Nittiana.
Ora spetta al Paese, raccogliendo
la sfida, affermare in modo anco»
i più solenne la sua ferma ed infrangi-
I bile volontà.
%
FIUME DESCRITTA DA
UN CORRISPONDENTE
FIUME, 28 (ritardato). —Fiume é
tutta imbandierata, le sue strade so
no piene di soldati e l'aria é vibran
te di entusiasmo per gli uomini che
sotto il comando di Gagriele dAn-
I nunzio marciano attraverso la città
e la difenderanno fino all'ultimo.
La bandiera italiana e quella di
i Fiume sono le uniche che sventolano
nella città, eccezione fatta del trico
lore francese che é issato sul quar
tiere generale navale francese.
Il quartiere generale del Coman
dante d'Annunzio é stato stabilito
nel palazzo del Governatore che é
stato convertito in un reale Quartie
re di Stato Maggiore con i suoi dif
ferenti dipartimenti. L'ufficio pri
■\ato del poeta-aviatore sovrasta la
città.
- Le strade sono decorate dagli
stemmi delle più importanti città
d'ltalia e ritratti di d'Annunzio, del
Re Vittorio Emanuele, del Generale
Diaz e di Giuseppe Garibaldi sono
affissi per ogni dove.
Benché in Fiume non giungano
nuove da altre parti, gli Italiani di
Fiume confidano nella loro vittoria
finale. La citta é bene provvista di
viveri per parecchi mesi, gli affari
vengono transatti come al solito e
se non fosse per un maggior numero
di soldati che vi si trovano e per il
continuo via-vai delle truppe, Fiume
presenterebbe lo stato normale di
una qualunque altra città.
ROMA, 30—Il generale Badoglio,
inviato a Fiutae dal Governo italiano
per tentare d'indurre D'Annunzio a
non insistere nella occupazione della
città,-ha fatto ritorno ad Udine sen
za aver ottenuto nulla dal Poeta.
No. '27 THE PATRIOT"