i Direzione e Amministrazione Carpenter Ave. N. 15 INDIANA. Pfì. J 1! pagamento degli abbonamenti ni fa j per vaglia poetale oppure per versamen to a! locali d'Amministrazione o ai no stri i igenti. ANNO VI "L'EPIRO" SOTTO IL FUOCO DEL NEMICO D'ANNUNZIO VUOL.® LA CADUTA DI NITTI WILSON GRAViGMTE AMMALATO ■ DICE IL DOTTORE GRAYSON ROMA, 2—Un dispaccio al "Tem po", proveniente da Bari, afferma che il piroscafo italiano "Epiro", con a bordo duecento soldati italiani e pa recchi ufficiali americani, é stato fat to segno a colpi di fqcile, mentre era in rotta verso Cattaro, da parte di truppe regolari jugo-slave. 1 + ROMA, 2—ln tutta Italia proce dono alacramente i lavori per pre parare le liste dei candidati al Parlai mento nazionale. I socialisti ed i clericali sono attivissimi nel setten trione della Penisola. Il sindaco di Roma convocò una seduta per preparare una scheda di coalizione da opporre al blocco so cialista ed al blocco cattolico. Ad una riunione del Consiglio dei Ministri si é deciso che tutti i pro getti non approvati prima dello scio glimento della Camera, riguardanti l'aumento di salario agl'impiegati dello Stato, debbono esser messi in vigore con decreto reale. Situazione Complicata ROMA, 2 —Notizie da Zagabria, da Belgrado e da altre località della Serbia, della Croazia e della Slove nia annunziano che la situazione in terna della futura Jugo-slavia é mol to diffìcile e complicata e che fra le varie razze i dissapori e gli odi invece di diminuire si vanno accentuando. Le autorità politiche e militari serbe cercano con la violenza e con le re pressioni di costringere croati e slo veni a subire l'egemonia di Belgrado. Ora la situazione di giorno in gior- ; no diviene sempre più tesa e molti ritengono che se le animosità conti nueranno ad accentuarsi sarà neces sario un intervento interalleato ne gli affari interni della futura Jugo- 1 sia via. Moltissimi serbi desiderano addi- ; rittura che scoppi la guerra fra l'l- : talia e la Jugoslavia perché cosi le lotte interne potrebbero finire e si giungerebbe in un modo qualsiasi alla soluzione di problemi e discor die che ora sembrano insolubili. w _ - Sciopero di Stampatori! NEW YORK, I—leri1 —leri sera fu vo tato da 7,500 membri di quattro u nioni locali dell'industria della stam-, pa, lo sciopero che farà cessare la I pubblicazione di almeno 150 periodi ci, riviste e opuscoli, avendo 250 ti pografie chiusi i loro uffici, annun ciando che nessuno, salvo che non appartenga alla Internazional e Pressmen's and Assistente' Union, sarà impiegato nei loro laboratori. La lotta avviene perché gli operai chiedono le 44 ore di lavoro alla set timana e sl4 la settimana di aumen- • to nella paga. STAMPHÌRÌCANAI E L'iTALIA . Come non aver fede nei destini del l'ltalia finché la genialità ed il cora gio degli Italiani fiammeggiano tri onfali nel mondo? L'impresa dannunziana, infatti, irradia tale luce da abbagliare an che gli spiriti più insensibili e refrat tari alla astrazioni ideali ed alla poe -0 sia, quali possono essere gli spiriti americani. Difatti, constatiamo con viva sodisfazione che la stampa ame ricana', dopo avere da prima com mentato ironicamente l'atto gran dioso di Gabriele d'Annunzio, ac GIORNALE SETTIMANALE INDIPENDENTE ILLUSTRATO IL GIORNALI-; Si i>L*BBLICA OGNI SABATI - cenna a ricredersi, tanto da dedica ì ! re nei "Magazzines", nei supplemen i. ti letterari, ecc., di domenica scorsa, ■ i articoli, esaltanti il vateguerriero. Il "X. Y. Times" Il "New York Times", istesso,Me i voto a Wilson caro a Wall St., do- I menica scorsa ha pubblicato uno ! splendido scritto di Benjamin de Cas seres, la cui sintesi é cosi esposta: ■ j "Gabriele d'Annunzio! j "Una visione confusa di Dionisio, i Prometeo, Giovanna d'Arco, Napo leone e Garibaldi. "Un mare tempestoso rinchiuso in un teschio. j "Un uragano che scoperchia le tombe del romanzo e riduce in pol vere i baluardi della vigliaccheria. "Lo zoccolo di Pegaso che schiaccia nel fango il mulo della ragione. "Fiamma e lampo che incenerisce i troni della diplomazia. ! "Nel suo calamaio il sangue di Vic tor Hugo; nel suo volere la passione j di Lucifero. "Visione di uomo materiata nella carne. "Un "Si" che scoppia come tuono nel regno delle stelle, i "Una grande ondata di vita rove i sciata in faccia al patriottismo. | "Trionfo di Morte divenuto trion -1 fo di vita. "Ecco l'Uomo!. . . Lo stesso autore chiama D'Annun zio erede di Davide —Re, Vate e Guerriero, e lo paragona a Byron e Victor Hugo. II "N. Y. American" Il diffusissimo "New York Ameri i can" di ieri mattina, poi, pubblicava jun articolo del suo Direttore-Pro prietario William Randolph Hearst, deplorante che truppe americane sia no state fatte sbarcare a Trau e af fermante l'italianità di Piume e del la Dalmazia, soggiungendo: "L'atto di D'Annunzio é stato eroi ■ co ed ha suscitato la simpatia e l'am mirazione degli Americani. t» 'D Annunzio rappresenta oggi ì giorno una figura che Wilson stesso i potrebbè prendere ad esempio, poi- I ché D'Annunzio dirige tutti i suoi i più poderosi sforzi a vantaggio del suo popolo e pel progresso (iella sua nazione, e non si concede all'lnghil terra come strumento per uno d i j quegli atti di malafede che hanno in sidiosa Potenza il nome di "Perfida Albione." All'articolo di Hearst, segue un e ditoriale nel quale si dimostra che : la interferenza di Wilson nell'affare. ;di Fiume si é incostituzionalmente ! compiuta senza il iovuto mandato del popolo americano il quale non la pensa affatto come il suo Presidente. i | L'articolo chiude formulando il voto che il Senato mandi a monte l'intero Trattato di Pace quale fu ri- ; portato dall'Europa, negli Stati Uni ti da Wilson e richiami tutte le trup pe e marinai americani che si trova no tuttora oltre Oeeanp, rinunciando ad ulteriori ingiustificati ed arbitrari interventi. II "New York Sun" Altri articoli simpatizzanti per la gesta di Gabriele d'Annunzio e per il diritto italico di Fiume ha pubbli cato il "New York Sun." E- evidente che la verità si fa stra da anche nelle plaghe più impervie! L'AMMIRAGLIO ANDREWS A SPA LATO ROMA, I—All'ammiragliol—All'ammiraglio An drews, comandante delle forze nava li americane nell'Adriatico, é stato notificato di attendere ordini a Spa lato ove egìi staziona a bordo dello incrociatore "Pittsburgh," ed ha a disposizione sette torpediniere e due caccia-sottomarini. Il compito dèll'ammiraglio An drews é molto diffìcile poiché dato il grande risentimento che esiste tra italiani e jugo-slavi é spesso costret to ad intervenire per prevenire serii disordini. INDIANA. PA.. SAIJATO 4 OTTOBRK IV>,V> - ; • ' ' x .v • »" ; I Cantori del Vaticano ricevuti dal Sindaco di New York Fatta la legge... trovato* l'inganno Per bere ad ogni costo La legge testé promulgata negli Stati Uniti contro la vendita delle bevande alcooliche, ha, come tutte le leggi, fatto fiorir subito l'ingan no. Infatti gli interessati seguaci di Bacco hanno escogitato una quan tità di astuzie per eludere la proibi zione e continuare indisturbati nelle predilette libazioni. J Un curioso fenomeno é poi quello della temporanea emigrazione di be vitori verso i vicini paesi e delle gite sui piroscafi esteri, sui quali il "bar" si apre e la lista dei vini riappare nel ristorante non appena é varcato il li mite delle tre miglia stabilite dalla legge americana che invece é rigoro samente applicata per tutto il viag gio, sui piroscafi americani. Le "tigri cieche" Gli espedienti degli alcoolisti han no però dei singolari precedenti ne gli stessi Stati Uniti, dove in alcuni distretti era anlfhe passato proibita la vendita delle bevande alcooliche. Nello Stato del Maine, per esempio, esisteva tale divieto. Ma benché la vendita degli alcoolici fosse vietata, tutti potevano procurarsene in spac ci clandestini battezzati col nomigno lo di "tigri cieche." E si trattava spesso di bevande di pessima qualità e adulterate. Inoltre i farmacisti solevano vendere con le etichette più ortodosse, come "stomatici'» e come "ristoratori di capelli" tutte le qua lità mfgliori di "whiske£" e di acqua-' vite. E quelli che non volevano peccare La "Conte di Cavour" nel porto di N. Y. 1 $ \ f ■ r I I T I. • u I i. ) : 'fc I" . I « l i ! -51 1 * •'•JiL ! fi ; jf i -, contro le leggi della patria, passava no il confine e andavano a übriacarsi Stati vicini o nel Canadà. Ogni domenica mattina v'era anzi un treno del Canadà che era designato col no me di 'direttissimo degli übriachi." I bastoni-serbatoio. Nella Columbia la legge vietava, la domenica, la vendita e la consuma zione in pubblico di bevande alcooli che. Ora, per eludere questa legge, i bevitori pensarono di andare in gi ro con dei bastoni-serbatoi pieni di "rhum" e di "whiskey", grazie ai quali essi potevano bere quando ne avevano voglia, senza temere l'inter' vento della polizia e senza dar scan dalo. Era allora facile incontrare signori elegantemente vestiti, che di quando in quando succhiavano il pomo del loro bastone da passeggio, per farsi salire in bocca il liquore proibito. A Washington, in tutti i "bars* vi erano anzi dei rubinetti speciali per ìiempire rapidamente i bastoni a ser batoio! Un'avventura tli Bonci Una di queste leggi americane con tro l'alcoolismo procuro, anni sono, al tenore Bonci, una ' curiosa avven tura. Il Bonci, trovandosi pei suoi impe gni artistici nello Stato della Geor gia con la moglie, il segretario e lac compagnatore. si soffermò ad Atlan ta ove vigeva uria legge severissima sulla temperanza e contro l'uso dei vini e liquori. Per eludere tanta severità, il Bon ci e i suoi compagni erano ricorsi al l'astuzia di mettere a metà del pasto sul loro tavolo, all'albergo, delle fia le farmaceutiche munite di etichette con istruzioni mediche, mentre le sva- MANOSCRITTI NON SI RESTITUISCONO ! L'annessione di Fiume ROMA, I—L'ammiragliol—L'ammiraglio Umberto Cagni, intervenuto alla adunanza del "Fascio Parlamentare", si é dichia rato favorevole alla immediata an nessione di Fiume. \ riate fiale non contenevano che del Chianti squisitissimo. Senonché il gusto con cui quelle medicine veni vano assaporate insospetti il poli ziotto di guardia all'hotel, il quale, un bel giorno, proprio al momento... della cura, sequestrò le fiale e le por tò al giudice insieme con i contrav ventori, costretti a sospendere *1 pranzo per salire in automobile. Il magistrato, dopo un interroga torio sommario, rinviò il processo al giorno dopo, dichiarando liberi gli imputati ma con l'obbligo di versare i una cauzione di duemila dollari (10,000 lire). E qui cominciò il peg gio, poiché Bonci non aveva in tasca che 150 dollari (750 lire) ed invano telefono al suo manager essendo que j sto partito poco prima per tornare ! all'indomani. Fu grazia se il giudi ce s'accontentò di far depositar loro come sostitutivo tutto ciò che aveva no seco di prezioso: orologi, catene d'oro, spille, anelli, orecchini con brillanti, ecc., ecc. Il processo svoltosi la mattina do po, fu meno drammatico dell'ante fatto. I contravventori vennero as solti dietro promessa di non violare più la legge dello Stato che li ospita va. Ma il giudice ripensando al trucco delle bottigliette medicinali non potè trattenere uno scoppio d'ilarità escla mando: —Decisamente gli italiani sono ge niali... anche in questa cose!! E. Mondin!. PADEREFSKI SIE' DIMESSO CHICAGO, I—E' pervenuto qui un telegramma da Parigi secondo cui Paderewski, primo ministro di Po- j lonia, avrebbe rassegnato le dimis- ' sioni. Paderewski avrebbe chiesto alla ! conferenza la rinuncia al plebiscito nella Galizia orientale. La Conferenza si sarebbe rifiutata di acconsentire, donde le dimissioni. Verniciatori d'automobili \oi avete appettato per noi. noi j siamo pronti per inverniciare il vostro carro, facendolo comparire come nuovo.—C. &E. MOTOR CO.. In diana. Penna. Prezzo D'Abbonamento Un Anno . . . $2.00 Se' mesi . . . sl.lO Una copia . . . $0.05 l>r I# inserzioni ed avvisi a para mento rivolger»! direttamente al nostra ufficio dal manager Francesco Biamon te o telefonare per osso. PROSSIME ELEZIONI IN ITALIA ROMA—L'on. Nitti ha sottoposto a Re Vittorio il decreto che scioglie la Camera ei Deputati, e fìssa le ele zioni al 16 novembre p. v. Re Vittorio ha firmatjo il decreto, j che é stato reso pubblico. Muore cosi ingloriosamente la ! XXIV Legislatura, creata da Gio— litti, e dallo spirito nefasto di Gio litti dominata nella sua vita grfenia ed infeconda prolungata unicamente a causa della querra oltre i cinque anni stabiliti dallo Statuto. Collo scioglimento della Camera é prevalso il parere espresso dall'on. Giolitti nel gran Consiglio della Co rona. E come il gran Consiglio della Co rona fu uno astuto spediente a cui l'on. Nitti ricorse per sottrarre se ed il suo Gabinetto alle gravi responsa bilità dell'ora presente, cosi lo scio glimento della Camera é il supremo espediente a cui Nitti é ricorso dopo il ineschino voto di fiducia ottenuto, del quale sarebbe stata logica conse guenza la sua rinuncia al potere. Ma l'on. Nitti, individuo fatto ad immagine e somiglianza del suo mae stro Giolitti, non ha, creduto di ce dere le redini del potere e come Gio litti "Fece" le elezioni del 1f» 13, cosi egli intene di "Fare" le elezioni del 1919, confidando di riuscire a co stituire una Camera "nittiana." In una parola l'on. Nitti ha lancia to una sfida al Paese, sebbene que- I sto, per la questione di Fiume, si fosse già pronunciato decisamente | contrario a lui ed a quella sua poli tica cosi D'Annunzio come la politica dell'adiposa oscenità Nittiana. Ora spetta al Paese, raccogliendo la sfida, affermare in modo anco» i più solenne la sua ferma ed infrangi- I bile volontà. % FIUME DESCRITTA DA UN CORRISPONDENTE FIUME, 28 (ritardato). —Fiume é tutta imbandierata, le sue strade so no piene di soldati e l'aria é vibran te di entusiasmo per gli uomini che sotto il comando di Gagriele dAn- I nunzio marciano attraverso la città e la difenderanno fino all'ultimo. La bandiera italiana e quella di i Fiume sono le uniche che sventolano nella città, eccezione fatta del trico lore francese che é issato sul quar tiere generale navale francese. Il quartiere generale del Coman dante d'Annunzio é stato stabilito nel palazzo del Governatore che é stato convertito in un reale Quartie re di Stato Maggiore con i suoi dif ferenti dipartimenti. L'ufficio pri ■\ato del poeta-aviatore sovrasta la città. - Le strade sono decorate dagli stemmi delle più importanti città d'ltalia e ritratti di d'Annunzio, del Re Vittorio Emanuele, del Generale Diaz e di Giuseppe Garibaldi sono affissi per ogni dove. Benché in Fiume non giungano nuove da altre parti, gli Italiani di Fiume confidano nella loro vittoria finale. La citta é bene provvista di viveri per parecchi mesi, gli affari vengono transatti come al solito e se non fosse per un maggior numero di soldati che vi si trovano e per il continuo via-vai delle truppe, Fiume presenterebbe lo stato normale di una qualunque altra città. ROMA, 30—Il generale Badoglio, inviato a Fiutae dal Governo italiano per tentare d'indurre D'Annunzio a non insistere nella occupazione della città,-ha fatto ritorno ad Udine sen za aver ottenuto nulla dal Poeta. No. '27 THE PATRIOT"