SIGNOIU.... "II Corriere della Sera" di Mila no dice in un suo editoriale: —Signor Presidente degli Stati U niti, le é capitato mai di questi gior ni—nelle ore in cui si ritira nella sua stanza più segreta come in un oratorio e medita sulla Bibbia la parola di Cristo "Sit autem sermo vester, Est, Est; Non, non; quod au "tem his abundantius est, a malo "est" —le é capitato mai di pensare quale sarebbe la sua condotta se la città di Fiume fosse antica dimora di cittadini americani e questi ame ricani chiedessero di vivere sotto la bandiera delle stelle e delle strisce? Noi abbiamo fatto questa ipotesi e abbiamo, in tutta coscienza, risposto: —il sig. Wilson non si occuperebbe d'altro che di dar piena e sollecita BOddisffazion6 a quei cittadini ameri cani. Perché il signor Wilson é quel medesimo il quale, avendo adoperata tutta la sua grandissima autorità a dar consistenza alla Lega delle Na zioni, a una Lega seria, che fosse il "Vogliamo agenti rappresentanti in questo Territorio Iper vendere le nostre piccole "FARMS" prezzi S3OO ciascuna dimenzione 70 x 160 piedi. Qualch'una di queste farme e più' grande in dimenzioni e aumentano nel prezzo. La nostra commissione agli agenti e conveniente e rimunerativa. Il nostro successo pel passato nel condurre i nostri affari e nel soddisfare i nostri clienti ha dato prova a tutti dalla solidità' della nostra compagnia e garanzia che ne offre. Noi vogliamo riferire specialmente alla nostra pro prietà 1 nelle nostre grandi posizioni in Youngstown, Ohio ed in Clairton, Pa. ara TOSSÌ ,—mm camera ©so»?. MOIULS TOS Y.&sra I'f !» 0 ux*-.» C* ■ --li» • f.l - L=±± . 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Ora, signor Presidente, la concilia zione della dottrina di Monroe con lo statuto della Lega significa questo: che, se domani l'Argentina o il Bra sile avessero a lamentarsi dell'azio ne del Governo degli Stati Uniti, la Lega delle Nazioni non potrebbe far sentire la propria autorità; se doma ni gli Stati Uniti si mostrassero pre potenti verso altri popoli civili del Continente nuovo (e tutto é possibi le, perché in nessuna parte della Bib bia si legge che Dio prestabili i ter ritori della Confederazione ameri cana del Nord a sede di puri angeli, senza ventre e senza unghie) la loro prepotenza potrebbe esercitarsi, in grazia della dottrina di Monroe, con una libertà irrisoria per la Lega u niversale delle Nazioni. La riforma che lei, signor Presidente, si é ab bassato a chiedere d'uno statuto già mediocre equivale al riconosci mento d'un'alta sovranità degli Stati Uniti su tutti gli altri popoli j non liberi —d'America. E ora, signor Presidente, ci parli di Fiu me. . . ! —E lei, signor corrispondente del "Times" da Parigi, lei che trova na turale per l'lnghilterra ridurre a ze |ro la concorrenza commerciale e la rivolità umana della Germania e in goiare immense regioni dell'Asia e dell'Africa, lei, che non conosce in Gi bilterra, in Malta, in Cipro altri dirit ti fuori di quelli britannici, lei dove lo va ad attingere tutta l'apostolico idealismo che la spinge a volerci ne gare Fiume? Ah, lei, signor corri spondente, ci parla dell'idealismo no tro? Ma ci parli dell'lrlanda, per dio? Ah, lei, signor corrispondente, osa ripetere il consiglio di rimettere la questione dell'Adriatico all'arbi- trato del Presidente Wilson? Ma dun que é proprio convinto che gli Stati Uniti, l'lnghilterra e la Francia ab biano privilegi che non spettano al l'ltalia? E perché, di grazia? In nome di qual patto o di quale dirit to? Perché noi in veste di litiganti e voi in veste di giudici? Forse per ché il sangue italiano versato sui campi di battaglia era di qualità scadente in confronto del sangue in glese? E non vi accorgete, testa di britanno a cui la guerra non ha in segnato nulla (aspettate forse i su premi insegnamenti dagl'indiani. . .) che la vostra proposta é ingiuriosa, e che la vostra ingiuria, se si fon da sul fatto che, finita la guerra, la più forte Inghilterra ha il diritto di dar dei consigli villani alla più de bole Italia, come se l'ltalia fosse la Turchia di cinquantanni fa o l'Af ganistan, la vostra ingiuria é vile.' Signor sorrispondente del "Times" da Parigi, il bianco dei sepolcri im biancati non fu mai scambiato col I bianco delle angeliche penne. Fra due novellieri coloniali: —Hurrah! Hurrah! Dieci dallari per la mia ultima novella "Un Ma rito moderno"! —Congratulazioni sincere. Ma chi ti ha pagato? —La Compagnia dell'Express per aver perduto in transito, il ma noscritto. * * * Un caporale insegna la grammati ca ai soldati e spiega la differenza fra il singolre e il plurale. —Ecco, se io, per esempio, cades si giù da un quinto piano e restassi illeso, sarebbe un caso singolare. Se invece mi facessi in molti pezzi, il caso sarebbe plurale! Scarpe grosse—Cervello tino. In Piemonte presso Cuneo, allo sbocco di un sentiero campestre, c'é un cartello con questa scritta: —Pascolo per cavalli. Prezzi: per cavalli a coda corta 50 centesimi al giorno. Per cavalli a coda lunga una lira. Un passeggero chiede spiegazioni sulla strana differenza. —E' perché—risponde un conta dino —il cavallo a coda corta é ob- bligato ad interrompere spesso il pa scolo per scacciare col muso le mo sche; mentre quello a coda lunga impiega questa contro le mosche, e pascola senza interruzione. « * * L'amore é una parola. . . Definizione di un scettico. —L'amore? Paroloni, prima; pa rolette durante; e. . . parolacce, poi. PER I MIGLIORI ROMANZI RI VOLGETEVI ALLA LIBRERIA DEL "PATRIOTA", 15 Carpeu ter Are., Indiana. Pa.
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