Direzione e Amministrazione Carpenter Ave. N. 15 INDIANA, PA. Locai Phone 250-Z Il pagamento degli abbonamenti si fa per vaglia postale oppure per versamen to ai locali d'Amministrazione o ai no stri Agenti. ANNO V 24 MAGGIO 1915 24 MAGGIO 1918 ' 'v' Brillante vittoria Italiana. Echi dei funerali al Cap. Resnati. Rivoluzione in Boemia? Dopo tre anni di Guerra Venerdì ricorre l'anniversario dell'entrata dell'ltalia nella gran de guerra Europea, che dev essere solennizzato come uno degli avve nimenti di maggiore importanza per la causa degli alleati, e che si può dire, e senza tema di esagera ! > re, eb|)e carattere decisivo nello sviluppo della guerra. Come l'ltalia entro in guerra e le enormi conseguenze che ne de rivarono per gli alleati, non é sem pre compreso ed apprezzato suffi eintemente da tutti. E' noto che l'ltalia nell'anno 1882 fu costretta dalla propria de l/olezza, per salvaguardare la pro pria esistenza, ad assicurarsi una protezione unendosi all'Austria ed i'.lla Germania eoi trattato della triplice alleanza, il quale aveva un carattere completamente difensivo Ma questo trattato non fu mai un legame di intimità e di reciproca lealtà, poiché, mentre l'ltalia fu sempre inspirata dal principio di permettere la indipendenza ed il libero sviluppo degli Stati Balca nici, l'Austria viceversa tendeva sempre ad affermare il suo predo minio politico nei Balcani e ad e spandersi verso l'Oriente. Questa fondamentale differen za di indirizzi costituì sempre un dissidio tra la politica Italiana e quella Austriaca, e perciò le rela zioni tra i due alleati furono sem pre difficili, sospettose, e piene di contrasti. Inoltre i confini imposti all'lta lia nella guerra del 1866 la misero rispetto all'Austria in condizioni di grande inferiorità strategica to gliendo cosi all'ltalia ogni effet tiva indipendenza politica. Infatti il Trentino Austriaco coronato di fortezze si inoltra minacciosamen te come un cuneo verso la valle del Po; e ad oriente dei monti di (di vidale alle lagnine di San Giorgio di Nogaro, si estende aperta alle invasioni la pianura sulla «quale dalle alture del Carso, formidabil mente fortificate, si guarda, cosi disse in un proclama alle truppe Austriache l'aciduca Eugenio, co me da una casa a sei piani. Queste condizioni sono ancora più tristi nell'Adriatico, il quale é domina to militarmente dall'Austria, che dalle sinuosità della sua costa Illi trica e dai labirinti della isole del la Damazia, può facilmente ancia re le sue navi, contro le città Ita liane indifese delia vicina costa a perta dell'altra sponda dell'Adria tico. L'Adriatico é per l'ltalia ciò che un pillinone é per il corpo umano. Il dominio più volte secolare di Roma e di Venezia su questo ma re dimostra la necessità reale sto rica e geografica di avere un solo stato dominante in questo ristret to bacino marittimo. La storia indica che nell'Adria tico fu possibile una pace dura tura e feconda solo quando lo su premazia del mare fu incontesta bilmente assicurata ad una sola nazione. La questione dell'Adriatico é u- ' THE PATRIOT" GIORNALE SETTIMANALE INDIPENDENTE ILLUSTRATO IL GIORNALE SI PUBBLICA OGNI SABATO na questione di carattere universa le da cui può dipendere l'avvenire dell'intero problema orientale. Ma nel trattato delia triplice solamen te fu considerato uno scopo parti colare che riguarda l'ltalia e l'Au stria, cioè*l'equilibrio politico ed economico delle due nazioni nel l'Adriatico. In tali coedizioni la posizione dell'ltalia era difficilissina sotto tutto gli aspetti, e fu resa mag giormente difficile dall'atteggia mento dell'Austria verso la sua al leata, che risulta evidente dalla storia documentata delle vessazio ni austriache contro gli Italiani soggetti al suo dominio. I documenti venuti alla luce o ramai non lasciano più il minimo dubbio sulle vere cause e responsa bilità della guerra da lungo tem po meditata dall'Austria e "dalla Germania, e sulla più assoluta e completa lealtà dell'ltalia, la qua le decisivamente non volle appog giare la Germania nelle sue impre se di conquiste imperialistiche, e senza esitare denunziò una allean za che era stata conclusa per sco pi difensivi e non per scopi crimi nali. L'atto stesso dell'Austria che condusse alla guerra fu una manifesta e flagrante violazione della alleanza, poiché il trattato della triplice fu virtualmente spez zato dall'Austria il 23 Luglio del 1914 colla nota aggressiva inviata alla Serbia, preparata nell'ombra, e nel silenzio come un delitto, sen za il consenso e l'intesa coli'ltalia. L'attitudine benevola mostrata dall'ltalia fin dall'inizio della grande guerra sollevò la Francia da una grande preoccupazione e le permise di sguarmire la sua frontiera sulle Alpi e di concen trare le sue truppe altrove contri buendo cosi a favorire la vittoria della Marna. L'entrata dell'ltalia nella gran de guerra, all'alba del disastro Russo del Dunajec, fu una vittoria per gli alleati nell'Ora più grave della lotta, e trasformò completa mente il carattere della guerra. Più tardi lo sfacelo della Russia ebbe le più grave conseguenze per l'ltalia, la quale dovette sopporta re attacchi tremendi le sue forze. Se l'ltalia non a vesse impiegate contro di es sa sarebbero state scagliate con tro la Francia e forse ciò avrebbe causato il disastro degli alleati. La storia della guerra Italiana può essere suddivisa in due perio di : il primo che va fino alla ritira ta dello scorso ottobre, ed il secon do che comprende gli avvenimenti che seguono. Durante il primo pe riodo, per oltre due anni, l'esercito combatté magnificamente e sem pre con successo. In Europa non esiste terreno più difficile di quel lo in cui combatterono gli eserciti Italiani. E' una regione che ha clima caldissimo in estate e fred dissimo in inverno; dovunque vi sono aspre montagne, picchi, roc cie, e sabbia, eppure i soldati ita liani avanzarono sempre decisa- INDIANA, PA., SABATO MAGGIO 25 19]8 mente. Pero più tardi, nello scorso ot tobre, ragioni economiche morali e sociali, causarono la perdita del la seconda armata, e la ritirata sul la linea della Piave con enormi sa crifìci di uomini e materiali. No nostante ciò i soldati Italiani con tinuarono a combattere con gran de coraggio e slanciò. Alcune uni tà si sacrificarono fino all'ultimo uomo per permettere ad altre di ritirarsi. Altre unità non potero no combattere poiché erano in ta li condizioni di inferiorità che il resistere sarebbe stata follia. E' noto che piccole forze di Alpini montagnosi, combattono dispera tamente forse anche ora, rifiutan do di arrendersi, aiutate dagli ae roplani Italiani che di tanto intan to portano loro del pane. L'ltalia aveva ancora una buona riserva di uomini, ed a poco a po co dopo un profondo periodo di disorganizzazione, ha riacquistato il suo equilibrio. L'esercito Italia no é stato riorganizzato con l'aiu to degli alleati, ed ora si comincia no di nuovo a notare azioni magni fiche di cui écapace solamente un esercito ben agguerrito. I soldati Italiani hanno già dimostrato di sapere levarsi alle altezze degli e roismi tra le nevi delle Alpi, ed o ra rispondono eroicamente allo stimolo della invasione spìnti da un nuovo e forte spirito di unità sorto dal risentimento della tragi ca ritirata. Lo sforzo fatto dall'ltalia nella grande guerra europea v fu vera mente immenso, ed appare maggio re quando si consideri che poco prima aveva sostenuto con sacri fici non lievi la guerra della Tri politania. L'entrata in guerra dell'ltalia ristabili quell'equilibrio che mi nacciava di rompersi colla crisi Russa. La continua lotta che ne seguì tenne sempre occupate gran parte delle forze dell'Austria dal l'Adriatico alle Alpi. Consideran do inoltre anche l'opera dell'lta lia in Albania a Salonicco ed in Siria, risulta che la gratitudine verso di essa deve essere grande. L'ltalia, se convenientemente aiutata per i rifornimenti di ogni genere, che in un paese piccolo e di limitate risorse naturali vengo no facilmente e mancare non solo continuerà ad essere un importn tissimo elemento nella lotta comu ne, ma forse sarà una dei princi pali fattori decisivi della vittoria. Una vittoria su Monte Sp inoncia Dal comunicato ufficiale del Mi nistero della Guerra e dai dispacci giunti dal fronte di battaglia si ri leva che l'attività delle artiglierie va aumentando straordinariamen te lungo il basso corso del Piave e specialmente nel settore di Caposi le. l'i comunicato dice che in questo settore le truppe italiane hanno e steso le loro posizioni, rafforzando quelle conquistate nei giorni pre cedenti e respingendo tutti i teh tativi degli austriaci per ricattu rarle. Una brillante azione é stata com piuta dalla fanteria italiana contro le fortificazioni nemiche di Monte Spinoncia, ove con un colpo di ma no é riuscita a distruggere la guarnigione ed i rinforzi austriaci giunti durante l'attacco, composti di due ufficiali e cinquantadue uo mini. Nel settore sotto Castello-Sasso rosso le truppe austro-ungheresi lianiio operato un poderoso atttac co éontro le linee italiane, ma so no state respinte con gravi perdi te dal preciso e micidiale fuoco di fucileria e delle mitragliatrici. I soldati italiani operarono un attacco in direzione di Fener, .we catturaroiis) alcuni prigionieri e costrinsero il nemico a ritirarsi precipitosamente dopo aver subito gravi perdite. Comunicato Ufficiale II Ministero della guerra ha fat to pubblicare il seguente Bolletti no Ufficiale della guerra, sul rap porto spedito dal Comando Supre mo al nostro fronte: "Pattuglie nemiche sono state respinte fra le valli dell'Adige e dell'Astico. "A Capo Sile un nostro distac camento di assalto compi una riu scita incursione, occupando parte delle trincee nemiche, stabilendo visi. "Un forte contrattacco nemico é stato respinto stamane. "Trentuno prigionieri, 100 fu cili, 4 mitragliatrici ed altro ma teriale di guerra sono rimasti in nostro potere. "Le nostre squadriglie han lan ciato otto tonnellate di bombe in valle Sugana. "Otto aeroplani nemici sono sta ti atterrati." "In Albania, in cooperazione con le truppe francesi, noi abbia mo effettuata una avanzata sul fronte Cerevoda-Ostrovica, nono stante la tenace resistenza del ne mico." DIAZ. GUERRA DI DIECI ANNI? Un autorevole personaggio ita liano. interrogato dalla Tribuna, ha detto : "Ammettiamo per un solo istan te che le forze anglo-franco-italo amerieane potessero venire scon fitte dalla Germania sui campi di battaglia europei. Si avrebbe, in tal caso, una guer ra ancora più terribile, giacché l'impero inglese, appoggiato dal l'Avierica—questi due grandi im peri oceanici dell'est —non posso no mai accettare una pace «euro pea dettata dalla Germania, per ché costituirebbe una mostruosa minaccia al loro avvenire ed il principio della decadenza della lo ro storia. La seconda fase della guerra potrebbe continuare inde fiinitamente non meno di dieci an ni." I MANOSCRITTI NON SI RESTITUISCONO Tributo di Omaggio ALL'ITALIA 11 Vescovo della chiesa Episcopale della Diocesi di Harrisburg, Pa; Right Reverenti JAMES HENRY DARLINGTÒN, il quale ha sempre nutrito grande ammirazione per l 'ltalia, conoscendo che il contributa che i suoi figli hanno sempre dato allo sviluppo della civiltà e del pro gresso, ha inteso di rendere un tributo di omaggio alla nostra patria dedicandole, in ricorrenza del terzo anniversario della dichiarazione di guerra all'Austria, la seguente bellissima poesia, che noi volen tieri integralmente pubblichiamo: The world's debt to Italy (Written for Italy-American Day, May 24, 918.) By James Henry Darlingtòn, Bishop of Harrisburg, Pennsylvania, ìn the early days when Europe was a wilderness unknown, When the Goths and Iluns dwelt skinclad in the hijts they caNed their own ; The light of Art in Sculpture and in Paint ing shone in Rome. Where ali the learning of the world was eentered as its home, The tiame which Grcece had nurtnred now blazed up to largr size, And a WORLD OF BEAUTY blossomed forth beneath Italian skies. Then when Angelo and Raphael had shown mankind great joy, Newborn study of harmonics gave a peace with alloy. Symphonic strains of instruments with the human voice as well; Sang in folk-songs of the nations what the people could not teli. With endless changes for the ear a WORLD OF MUSIC grew, And ali men worshipped, wept and laughetfas Italy made thein do. 1 s m ' «, Next Columbus from Italia saw a new worl din th ewest. And sailing from Genoa put his courage to the test. Who else lost faith. he stili had hope and would not change his course, Till his sailors mutinied and swore to stop him even by force. Thus Italy gave Columbia to freedom and mankind; This made a THIRD NEW WORLD which Ood gave her the grace to Another son of Italy sailed south instead of north And Amerigo Vespucci gave his name to WORLD THE FOURTH. Though other nations sailed the seas. they feared to venture west; But North and South America show Italians stood the test. Where-er there's hard work to be done from North to Southern Pole Her sons are there, to Freedom true, in body, mind and soul. In recent years Marconi has a FIFTH WORLD brought to view; And wireless words now pieree the air; most startling and most new. No more are ships' crews hopeless when their hulls are sinking fast, Earth's distant ends can speak at will: this best gift is the last. Hail Garibaldi! Count Cavour! Your noble king and queen! We pledge our love to Italy: no doubt shall come between Questa poesia é stata dall'autore al Giudice CHARLES EVANS HUGHES, presidente della Società Italy-America, perché venisse usa ta nella celehrazione dell'ltaly America Day. fissata pel 24 Maggio, venerdì prossimo, terzo anniversario della dichiarazione di guerra del l'ltalia contro l'Austria. Noi siamo sicuri di interpretare i sentimenti di tutti i nostri con nazionali residenti negli Stati Uniti, nell'inviare al degno Vescovo Darlingtòn l'omaggio fervido della nostra gratitudine per il tributo, spontaneo e caloroso di affetto e di ammirazione rivolto all'ltalia in occasione cosi ricordevole e solenne. Prezzo D'Abbonamento Un Anno . . . $1.50 Se' mesi • . SI.OO Una copia . . . $0.05 Per le Inserzioni ed avviti m paga mento rivolgerei direttamente al nastra ufficio dal manager Francesco Biamos te o telefonare per esso. N. 21 Published Weekly by THE PATRIOT PUBLISHING CO.
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