The patriot. (Indiana, Pa.) 1914-1955, January 26, 1918, Image 1

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Carpenter Av/e. N. 15
INDIANA. PA.
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ANNO V
GRAVI MOTI RIVOLUZIONARI IN AUSTRIA
Gli Austriaci evacuano gli avamposti al nostro fronte. L'Ungheria si ribella. Grave disastro Marittimo.
POPOLO MUCO IKIKE
Ginevra, Svizzera, 23—Malgra
do la più rigorosa censura e !e
più accuirate cautele adottate dal
governo austro-ungarico pure
qualche notizia é riuscita a varca
re le chiusfi frontiere, ed essa é
dei più foschi colori.
Si conferma che il moto rivolu
zionario nei due imperi é reale e
positivo, non ostante le smentite
ufficiali e che esso é dovuto sopra
tutto a tre capitali motivi :
—stanchezza della guerra :
—risentimento per le manipola
zioni tedesche nella conferen
za per la pace con la Russia a
Brest-Litvsk.
alla deficienza dei generi ali
mentari.
E il moto rivoluzionario, cresce
e sale come la marca e minaccia di
allagare e travolgere ogni cosa.
Copie dell' "Arbaiter Zeitung"
che si pubblica a Vienna contengo
no articoli nei quali si consiglia é
vero alla classe operaia di abban
donare lo sciopero e riassumere il
lavoro; ma nello stesso si aggiun
ge il seguente monito :
"Noi speriamo che il governo
vorrà comprendere che la volontà
della classe operaia é una potenza
contro o quale non si può llettare
senza grave pericolo."
Oggi si calcola che gli operai in
sciopero superano il milione e gli
scioperi aumentano di intensità e
dall'Austria si estendano rapida
mente in tutta l'Ungheria.
Il governo va facendo del suo
meglio per placare il popolo e in
durlo a tornare al lavoro, e pro
mette (non termini, riforme futu
re, vaghe nei termini sperando con
ciò di abbindolare le masse ; e, non
contento di ciò, diffonde la notizia
che gli scioperanti hanno accetta
to le promesse e ora la duale mo
narchia é tornata nella serenità
del più tranquillo e felice dei pae
si. Ma queste lustre, hanno appe
na varcato il cofine che immedia
tamente sono smentite da ogni
parte.... e la smentita é poi confer
mata dai fatti.
L'UNGHERIA SI RIBELLA.
Londra, 23—Si sa nel modo più
positivo che l'Ungheria ha recisa
mente rifiutato di somministrare
cereali di qualisasi specie tanto
all'Austria, quanto alla Germania
le quali non possono più attinger
ne dai granai rumeni perché sono
interamente esausti a vuoti. Que
sto rifiuto, nel quale non pochi vo
gliono vedere un principio di se
cessione dell'Ungheria dall'Au
stria, non potrà a meno di avere
le più serie ripercussoni sull inte
ra situazione militare teutonica.
UNA BATTAGLIA
tra tedeschi ed austriaci
Stoccolma, 23—Secondo le no
tizie ricevute da Pietroburgo, sul
fronte orientale si sono svolti dei
combattimenti veri e proprii, tra
soldati austro-ungarici e soldaà
tedeschi.
Le truppe germaniche ebbero
ordine di far cessare il fraterniz
zamento tra i soldati russi ed au-
GIORNALE SETTIMANALE lINDIPEINDE ISTE ILLUSTRATO
IL GIORNALE SI PUBBLICA OGNI SABATO
stro-ungarici, ma allorché i solda
ti tedeschi tentarono di fare usci
re i russi dalle trincee austriache
e gli austriaci dalle trincee russe,
i soldati austro-ungarici fecero fu
oco contro i tedeschi
In seguito a che ne segui una
vera battaglia con molti morti e
t
feriti e furono adoperati anche i
cannoni.
I DEBITI DELL'AUSTRIA
LONDRA, 23 —Dispacci da Vi
enna annunziano che il movimen
to in favore delle annessioni gua
dagna terreno. I capi del movi
mento dicono che l'Austria a cau
sa della guerra ha contratto debi
ti per circa sessanta bilioni, che
bisogna siano riparati ni moneta
e materiale dalle nazioni cinte.
LE DONNE AFFAMATE GUI
«
DANO LA FOLLA
Roma, 23—1 prigionieri austria
ci catturati al fronte e gli italiani
gravemente feriti restituiti dall'-
Austria dipingon o la situazione
dell'impero come assai grave.
In quasi tutte le grandi città
turbe di dimostranti cosidetti da
donne a ragazzi affamati percor
rono le vie domandando pane.
I giornali hanno sospeso le pub
blicazioni.
I socialisti si mostrano attivissi
mi.
In talune località la folla ha
messo a fuoco gli edifici pubblici
ed erette le barricate issando la
bandiera rossa, con iscrizioni ac
clamati la rivoluzione russa.
GRAVE DISASTRO MARITTI
MO
758 persone annegate
Londra, 23—1 l Segretario fun
zionario dell'Ammiragliato Thom
as J. McNamara ha annunziato
oggi alla Camera dei Comuni, che
tre settimane or sono furono af
fondati nel Mediterraneo per ope
ra dei sottomarini nemici due va
pori inglesi e che perirono nel di
sastro 718 persone.
L'on. McNamara annunziò an
che che alla fine di Dicembre con
l'affondamento di un altro vapo
re perirono 40 persone.
L'annuncio dato oggi dal Segre
tario dell 'Ammiragliato, dà le prU
me notizie di una cosi enorme per
dita di vite umane a causa degli
affondamenti di piroscafi nel Me
diterraneo.
Un dispaccio da Tokio in data
4 gennaio, diceva che si era fatto
un attentato dei sottomarini di
affondare trasporti inglesi scorta
ti da navi da guerra giapponesi
ma il dispaccio aggiungeva che i
sottomarini erano stati respinti e
le navi non erano state dannegi
ate.
PER GLI EROI CADUTI
ROMA, 23 —E' stato pubblicato
un decreto luogotenenziale che
istituisce un diploma d'onore in
memoria dei caduti appartenenti
alla Croce Rossa.
I ' '
Una scena del disastro di Halifax
La lotta al nostro fronte
ROMA, 23—Dalle notizie giun
te ieri dalle linee di battaglia, e
da quanto é stato ufficialmente
comunicato, si apprende che una
considerevole attività da parte
delle artiglierie si é verificata sul
la fronte del Trentino.
I duelli di artiglieria furono pi
violenti nella Valle Lagarina, ove
truppe nemiche tentarono di at
taccare le posizioni occupate dagli
italiani, ma furono respinti pron
tamente non senza aver subito
considerevoli perdite.
Riparti di fanteria austro-tede
sca tentarono una azione contro i
lavori di fortificazione sulle posi
zioni italiane di Monte Pasubio,
ma anche qui il tentativo falli
completamente poiché gli italiani,
a momento opportuno, fecero e
splodere due mine che dispersero
e decimarono il nemico.
Anche sulla sponda sinistra del
fiume Adige, sempre sulla fronte
del Trentino, tentativi di attacco
da parte di contingenti nemici fu
rono respinti brillantemente dal
le truppe italiane.
L'artiglieria fu molto attiva an
che sulle linee tra il fiume Brenta
e Monte Grappa a lungo il medio
corso del Piave.
BOLLETTINO UFFICIALE
ROMA. 23 —Il Ministero della
Guerra ha fatto pubblicare il se
guente Bollettino Ufficiale della
guerra, sul rapporto spedito dal
Comando Supremo al nostro fron
te:
4 'Persistenti e tremende azioni
di artiglieria si sono avute in Val
Lagarina, nelle regioni tra il
Brenta ed il declivio occidentale
di Monte Grappa ed il me
dio del Piave.
' 4 Sulla riva sinistra dell'Adige
alcuni gruppi nemici di ricognizi
one vennero respinti dal nostro
fuoco, ed al nord di Fagara furo
INDIANA,PA., SABATO *26 GENNAIO 19]8
110 attaccati e respinti da truppe
italiane di ricognizione.
"Il tentativo nemico di avvici
narsi ai nostri lavori sul Monte
i Pasubio é stato sventato dalla
provvida esplosione di due delle
nostre contromine." Diaz.
PERSECUZIONI AUSTRIACHE
ROMA, 23—Le autorità austria
che hanno condannato in contu
macia molti patrioti italiani di
Grado, Gradisca, Secrago e Cervi
gnano, ordinando il saccheggio e
I l'incendio de le loro case.
Un telegramma dal fronte itali
ano, in data del 23 corrente, an
nunzia che il nemico ha evacuato
le montagne del Nord, dietro Mon
te Tomba, portando cosi le loro li
nee di difesa su Monte Spinocia.
Pattuglie di ricognizione italia
ne, durante gli ultimi due giorni,
constatarono che le avanguardie e
sentinelle nemiche si erano ritira
te abbandonando l'intera regione
occupata. Gli austriaci, per in
gannare gl'italiani, avevano tro
vato un magnifico mezzo per effet
tuare la loro ritirata. Entro le
trincee avevano posti dei soldati
fatti di stracci, aventi sul capo de
gli elmetti che appena spuntavano
dai ripari. Avevano costruite al
tresì delle mitragliatrici con dei
barili di zinco, montate su pezzi
di legno, aventi per canna dei tubi
da gas. La zona evacuata include
anche le valli dell'Ormo.
IN FRANCIA SI ATTENDE
L'OFFENSIVA GERMANICA
Parigi, 23—Oggi la Francia a
spetta la grande offensiva tede
sca, con calma e fiducia, col mas
simo sangue freddo. Non si sa se
a ragione od a torto tutta la nazi
one crede che la Germania sta
preparando un attacco su vasta
scala e che la prossima battaglia
sarà la più grande, e probabilmen
te l'ultima e decisiva battaglia
della guerra.
I MANOSCRITTI NON SI RESTITUISCONO
RESISTERE
—Resistere! Resistere! Resiste
re !
Con questa esclamazione, con
cui ha concluso iersera il suo mira
bile discorso, l'on. Orlando ha ri
assunto in una sintesi unica chia
ra e precisa, che non si presta a
nessun sofisma di interpretazioni,
quello che é il sentimento fonda
mentale della coscienza nazionale,
di quella coscienza superiore, fat
ta di cultura, di idealità e di vo
lontà; in cui vive veramente lo
spirito di una nazione.
Né queste sue parole erano sem
plicemente l'espressione di uno
stato sentimentale : erano anche la
logica, inevitabile, unica conclusi
one di un ragionamento. Quando
l'on. Orlando getto per la prima
volta la parola "resistere" nell'-
Assemblea, un deputato socialista,
l'on. Modigliani, credette di pote
re aggiungere come contrapposto :
'e ragionare". Ma il contrappo
sto non c'era. Se il ragionare non
ha a essere solamente, come ne ha
dato esempio l'on. Morgari, il per
dersi dietro alla concatenazione
maniaca delie idee fisse; o l'ambi
gua ricerca di mezzi termini e di
combinazioni impossibili fra il vo
lere e il non volere, l'essere e il
non essere, come pare sarebbe il
concetto di alcuni sperduti: la
1 conclusione a cui é arrivato tappa
per tappa l'on. Orlondo. non é so
lamente il grido della volontà e
del sentimento, ma anche il risul
tato del raziocinio più vigoroso.
Un tale vigore di raziocinio é
quello che ha potuto mettere ine
; sorabilmente con le spalle al mu
ro gli avversari della resistenza no
zionale; e nelle due tappe del suo
discorso, quella interna e quella c
|stera, l'on. Orando ha potuto, con
eguale vittoria, affermare la ne
cessità di una energica politica in
terna contro ogni tentativo disfat
tista. e disperdere a un tempo le
critiche fatte sulla politica estera
e le fantasie prospettato sulla pos
sibilità di una pace immediata.
Già nel suo precedente discorso,
l'on. Orlando aveva premesso che
: considererebbe egli stesso come
| criminoso un governo che prolun
gasse un giorno più del giusto e
del necessario la guerra per la
guerra. Partendo da questa pre
messa, che é nella coscienza di tut
ti, egli ha fatto nel suo discorso di
ieri un passo avanti nella logica
stringente del ragionamento. Qua
le é—ha domandato ai suoi critici,
e agli avversari della resistenza —
la pace giusta o possibile che se
condo loro renderebbe oggi non
più necessaria la guerra? Qui non
v'era stata, nel complesso delle
critiche mosse, la chiara e con
corde indicazione di un program
ma eeiso, ma soltanto una mal
cerat o indecisa lotta interna di
opinioni. Tuttavia due sole indi
cazioni concrete s'eran potute co
gliere nella discussione : quella di
una pace di "statu quo." Su tutte
e due queste asserite possibilità l'-
on. Orlando ha portato un breve
esame positivo, e ha concluso, an
zi ha fatto toccar con mano ai suoi
critici, che queste due possibilità
non esistono e sono menzognere
alla stregua dei fatti. La pace so
cialista. la pace insomma di Leni
Prezzo D'Abbonamento
Un Anno . . . $1.50
Se' mesi . . SI.OO
Una copia . . . SO.OS
Per 1« Inserzioni ed avvisi a paga
mento rivolgersi direttamente al nostro
ufficio dal manager Francesco marnan
te o telefonare per esso.
ne, clie veniva additata come già
in azione é in esempio al fronte
russo- tedesco, é infatti una bugia,
o peggio un tranello, in quanto che
per essere una 4 'pace socialista"
essa avrebbe per lo meno bisogno
! di esser contratta da socialisti da
tutte e due le parti; mentre inve
ce i fatti dimostrano —come ha os
: servato il Ministro —che Leniue,
| invece di trovar dall'altra parte
Liebknecht o Haase, non trova che
il chiodo del generale tedesco. IJ
na tal pace dunque, se mai, sarà
probabilemnte nient'altro che un
j gas asfissiante, che asfìssierà chi
I la prenda per buona ; ma pace so
cialista, 110 davvero... Circa la se
conda indicazione, quella della pa
ce di "statu quo", l'on. Orlando,
pur vincendo per un momento la
repugnanza ad ammetterla dopo
! gl'immensi sacrifìci di vite e di
denaro che la guerra ha costato,
ha vittoriosamente notato come
come anche questa pretesa reale
possibilità sia una menzogna, o
quanto mei4o una creazione della
fantasia, in quanto che essa non e
sistre in nessuna manifestazione o
proposito del nemico, mancando
; finora—per esemplificare—ogni ac
cenno di restituzione del Belgio
nei discorsi dei Cancellieri tede
schi, e mancando perfino nell'ul
timo discorso del conte Czernin
ogni accenno ali 'intenzione di re
stituire le regioni invase d'ltalia.
Dove é dunque, se mai, la reale
possibilità asserita?
Distrutte cosi, con tale sempli
cità inesorabile le due ipotesi fal
laci, il Presidente del Consiglio ha
potuto venire all'unica conclusio
ne possibile, cui sentimento e ra
gionamento concordemente porta
vano, e cioè: resistere. Resistere,
fino a che le ragioni immanenti
della guerra non siano cessate e
la pace giusta non appaia possibile
e resistere intensificando e tute-
I landò gelosamente, con una ener
gica politica di difesa interna, tut
te le forze della resistenza nazio
nale. Ecco tutto, ecco il program
ma unico possibile. "V'é qualcu
no nella Camera—ha potuto do
mandare l'on. Orlando verso la fi
|ne del discorso—che ne abbia un
altro? Si faccia avanti: lo espon
ga... 4 "
Nessuno ha risposto all'appello,
e nessuna risposta preventiva era
. contenuta nelle assurde critiche
negative della discussione che a
veva preceduto. Per questa chia
rezza di idee che ha distrutti i
sofismi di alcuni, che ha fugate Je
illusioni di altri, devono essere
grati ali'on. Orlando e il Parla
mento e il Paese. Il Parlamento,
a cui il discorso del Presidente del
Consiglio restituisce la dignità,
traendo da una discussione spesso
caotica e purtroppo non sempre
rispondente alla grandezza dei
problemi e alla gravità della situa
zione, una concusione idealmente
nobile e praticamente precisa, che
rende imperativa per futuro l'ade
sione che ha raccolto. Il Paese,
di cui la parola del Presidente del
Consiglio ha espresse le energie
migliori, i sentimenti più alti, la
volontà che potrà fare uscire dal
grande dramma storico mondiale
in cui siamo coinvolti, un'ltalia
più grande e più degna.
N. 4 "THE PA T.R IO T "
Published Weekly toy THE PATRIOT PUBIJSMIIVG CO.