Direzione eÀmministrazione Carpenter Av/e. N. 15 INDIANA. PA. Locai Phone 250-Z li pagamento degli abbonamenti si fa per vaglia postale oppure per versamen to ai locali d'Amministrazione o ai no stri Agenti. ANNO V GRAVI MOTI RIVOLUZIONARI IN AUSTRIA Gli Austriaci evacuano gli avamposti al nostro fronte. L'Ungheria si ribella. Grave disastro Marittimo. POPOLO MUCO IKIKE Ginevra, Svizzera, 23—Malgra do la più rigorosa censura e !e più accuirate cautele adottate dal governo austro-ungarico pure qualche notizia é riuscita a varca re le chiusfi frontiere, ed essa é dei più foschi colori. Si conferma che il moto rivolu zionario nei due imperi é reale e positivo, non ostante le smentite ufficiali e che esso é dovuto sopra tutto a tre capitali motivi : —stanchezza della guerra : —risentimento per le manipola zioni tedesche nella conferen za per la pace con la Russia a Brest-Litvsk. alla deficienza dei generi ali mentari. E il moto rivoluzionario, cresce e sale come la marca e minaccia di allagare e travolgere ogni cosa. Copie dell' "Arbaiter Zeitung" che si pubblica a Vienna contengo no articoli nei quali si consiglia é vero alla classe operaia di abban donare lo sciopero e riassumere il lavoro; ma nello stesso si aggiun ge il seguente monito : "Noi speriamo che il governo vorrà comprendere che la volontà della classe operaia é una potenza contro o quale non si può llettare senza grave pericolo." Oggi si calcola che gli operai in sciopero superano il milione e gli scioperi aumentano di intensità e dall'Austria si estendano rapida mente in tutta l'Ungheria. Il governo va facendo del suo meglio per placare il popolo e in durlo a tornare al lavoro, e pro mette (non termini, riforme futu re, vaghe nei termini sperando con ciò di abbindolare le masse ; e, non contento di ciò, diffonde la notizia che gli scioperanti hanno accetta to le promesse e ora la duale mo narchia é tornata nella serenità del più tranquillo e felice dei pae si. Ma queste lustre, hanno appe na varcato il cofine che immedia tamente sono smentite da ogni parte.... e la smentita é poi confer mata dai fatti. L'UNGHERIA SI RIBELLA. Londra, 23—Si sa nel modo più positivo che l'Ungheria ha recisa mente rifiutato di somministrare cereali di qualisasi specie tanto all'Austria, quanto alla Germania le quali non possono più attinger ne dai granai rumeni perché sono interamente esausti a vuoti. Que sto rifiuto, nel quale non pochi vo gliono vedere un principio di se cessione dell'Ungheria dall'Au stria, non potrà a meno di avere le più serie ripercussoni sull inte ra situazione militare teutonica. UNA BATTAGLIA tra tedeschi ed austriaci Stoccolma, 23—Secondo le no tizie ricevute da Pietroburgo, sul fronte orientale si sono svolti dei combattimenti veri e proprii, tra soldati austro-ungarici e soldaà tedeschi. Le truppe germaniche ebbero ordine di far cessare il fraterniz zamento tra i soldati russi ed au- GIORNALE SETTIMANALE lINDIPEINDE ISTE ILLUSTRATO IL GIORNALE SI PUBBLICA OGNI SABATO stro-ungarici, ma allorché i solda ti tedeschi tentarono di fare usci re i russi dalle trincee austriache e gli austriaci dalle trincee russe, i soldati austro-ungarici fecero fu oco contro i tedeschi In seguito a che ne segui una vera battaglia con molti morti e t feriti e furono adoperati anche i cannoni. I DEBITI DELL'AUSTRIA LONDRA, 23 —Dispacci da Vi enna annunziano che il movimen to in favore delle annessioni gua dagna terreno. I capi del movi mento dicono che l'Austria a cau sa della guerra ha contratto debi ti per circa sessanta bilioni, che bisogna siano riparati ni moneta e materiale dalle nazioni cinte. LE DONNE AFFAMATE GUI « DANO LA FOLLA Roma, 23—1 prigionieri austria ci catturati al fronte e gli italiani gravemente feriti restituiti dall'- Austria dipingon o la situazione dell'impero come assai grave. In quasi tutte le grandi città turbe di dimostranti cosidetti da donne a ragazzi affamati percor rono le vie domandando pane. I giornali hanno sospeso le pub blicazioni. I socialisti si mostrano attivissi mi. In talune località la folla ha messo a fuoco gli edifici pubblici ed erette le barricate issando la bandiera rossa, con iscrizioni ac clamati la rivoluzione russa. GRAVE DISASTRO MARITTI MO 758 persone annegate Londra, 23—1 l Segretario fun zionario dell'Ammiragliato Thom as J. McNamara ha annunziato oggi alla Camera dei Comuni, che tre settimane or sono furono af fondati nel Mediterraneo per ope ra dei sottomarini nemici due va pori inglesi e che perirono nel di sastro 718 persone. L'on. McNamara annunziò an che che alla fine di Dicembre con l'affondamento di un altro vapo re perirono 40 persone. L'annuncio dato oggi dal Segre tario dell 'Ammiragliato, dà le prU me notizie di una cosi enorme per dita di vite umane a causa degli affondamenti di piroscafi nel Me diterraneo. Un dispaccio da Tokio in data 4 gennaio, diceva che si era fatto un attentato dei sottomarini di affondare trasporti inglesi scorta ti da navi da guerra giapponesi ma il dispaccio aggiungeva che i sottomarini erano stati respinti e le navi non erano state dannegi ate. PER GLI EROI CADUTI ROMA, 23 —E' stato pubblicato un decreto luogotenenziale che istituisce un diploma d'onore in memoria dei caduti appartenenti alla Croce Rossa. I ' ' Una scena del disastro di Halifax La lotta al nostro fronte ROMA, 23—Dalle notizie giun te ieri dalle linee di battaglia, e da quanto é stato ufficialmente comunicato, si apprende che una considerevole attività da parte delle artiglierie si é verificata sul la fronte del Trentino. I duelli di artiglieria furono pi violenti nella Valle Lagarina, ove truppe nemiche tentarono di at taccare le posizioni occupate dagli italiani, ma furono respinti pron tamente non senza aver subito considerevoli perdite. Riparti di fanteria austro-tede sca tentarono una azione contro i lavori di fortificazione sulle posi zioni italiane di Monte Pasubio, ma anche qui il tentativo falli completamente poiché gli italiani, a momento opportuno, fecero e splodere due mine che dispersero e decimarono il nemico. Anche sulla sponda sinistra del fiume Adige, sempre sulla fronte del Trentino, tentativi di attacco da parte di contingenti nemici fu rono respinti brillantemente dal le truppe italiane. L'artiglieria fu molto attiva an che sulle linee tra il fiume Brenta e Monte Grappa a lungo il medio corso del Piave. BOLLETTINO UFFICIALE ROMA. 23 —Il Ministero della Guerra ha fatto pubblicare il se guente Bollettino Ufficiale della guerra, sul rapporto spedito dal Comando Supremo al nostro fron te: 4 'Persistenti e tremende azioni di artiglieria si sono avute in Val Lagarina, nelle regioni tra il Brenta ed il declivio occidentale di Monte Grappa ed il me dio del Piave. ' 4 Sulla riva sinistra dell'Adige alcuni gruppi nemici di ricognizi one vennero respinti dal nostro fuoco, ed al nord di Fagara furo INDIANA,PA., SABATO *26 GENNAIO 19]8 110 attaccati e respinti da truppe italiane di ricognizione. "Il tentativo nemico di avvici narsi ai nostri lavori sul Monte i Pasubio é stato sventato dalla provvida esplosione di due delle nostre contromine." Diaz. PERSECUZIONI AUSTRIACHE ROMA, 23—Le autorità austria che hanno condannato in contu macia molti patrioti italiani di Grado, Gradisca, Secrago e Cervi gnano, ordinando il saccheggio e I l'incendio de le loro case. Un telegramma dal fronte itali ano, in data del 23 corrente, an nunzia che il nemico ha evacuato le montagne del Nord, dietro Mon te Tomba, portando cosi le loro li nee di difesa su Monte Spinocia. Pattuglie di ricognizione italia ne, durante gli ultimi due giorni, constatarono che le avanguardie e sentinelle nemiche si erano ritira te abbandonando l'intera regione occupata. Gli austriaci, per in gannare gl'italiani, avevano tro vato un magnifico mezzo per effet tuare la loro ritirata. Entro le trincee avevano posti dei soldati fatti di stracci, aventi sul capo de gli elmetti che appena spuntavano dai ripari. Avevano costruite al tresì delle mitragliatrici con dei barili di zinco, montate su pezzi di legno, aventi per canna dei tubi da gas. La zona evacuata include anche le valli dell'Ormo. IN FRANCIA SI ATTENDE L'OFFENSIVA GERMANICA Parigi, 23—Oggi la Francia a spetta la grande offensiva tede sca, con calma e fiducia, col mas simo sangue freddo. Non si sa se a ragione od a torto tutta la nazi one crede che la Germania sta preparando un attacco su vasta scala e che la prossima battaglia sarà la più grande, e probabilmen te l'ultima e decisiva battaglia della guerra. I MANOSCRITTI NON SI RESTITUISCONO RESISTERE —Resistere! Resistere! Resiste re ! Con questa esclamazione, con cui ha concluso iersera il suo mira bile discorso, l'on. Orlando ha ri assunto in una sintesi unica chia ra e precisa, che non si presta a nessun sofisma di interpretazioni, quello che é il sentimento fonda mentale della coscienza nazionale, di quella coscienza superiore, fat ta di cultura, di idealità e di vo lontà; in cui vive veramente lo spirito di una nazione. Né queste sue parole erano sem plicemente l'espressione di uno stato sentimentale : erano anche la logica, inevitabile, unica conclusi one di un ragionamento. Quando l'on. Orlando getto per la prima volta la parola "resistere" nell'- Assemblea, un deputato socialista, l'on. Modigliani, credette di pote re aggiungere come contrapposto : 'e ragionare". Ma il contrappo sto non c'era. Se il ragionare non ha a essere solamente, come ne ha dato esempio l'on. Morgari, il per dersi dietro alla concatenazione maniaca delie idee fisse; o l'ambi gua ricerca di mezzi termini e di combinazioni impossibili fra il vo lere e il non volere, l'essere e il non essere, come pare sarebbe il concetto di alcuni sperduti: la 1 conclusione a cui é arrivato tappa per tappa l'on. Orlondo. non é so lamente il grido della volontà e del sentimento, ma anche il risul tato del raziocinio più vigoroso. Un tale vigore di raziocinio é quello che ha potuto mettere ine ; sorabilmente con le spalle al mu ro gli avversari della resistenza no zionale; e nelle due tappe del suo discorso, quella interna e quella c |stera, l'on. Orando ha potuto, con eguale vittoria, affermare la ne cessità di una energica politica in terna contro ogni tentativo disfat tista. e disperdere a un tempo le critiche fatte sulla politica estera e le fantasie prospettato sulla pos sibilità di una pace immediata. Già nel suo precedente discorso, l'on. Orlando aveva premesso che : considererebbe egli stesso come | criminoso un governo che prolun gasse un giorno più del giusto e del necessario la guerra per la guerra. Partendo da questa pre messa, che é nella coscienza di tut ti, egli ha fatto nel suo discorso di ieri un passo avanti nella logica stringente del ragionamento. Qua le é—ha domandato ai suoi critici, e agli avversari della resistenza — la pace giusta o possibile che se condo loro renderebbe oggi non più necessaria la guerra? Qui non v'era stata, nel complesso delle critiche mosse, la chiara e con corde indicazione di un program ma eeiso, ma soltanto una mal cerat o indecisa lotta interna di opinioni. Tuttavia due sole indi cazioni concrete s'eran potute co gliere nella discussione : quella di una pace di "statu quo." Su tutte e due queste asserite possibilità l'- on. Orlando ha portato un breve esame positivo, e ha concluso, an zi ha fatto toccar con mano ai suoi critici, che queste due possibilità non esistono e sono menzognere alla stregua dei fatti. La pace so cialista. la pace insomma di Leni Prezzo D'Abbonamento Un Anno . . . $1.50 Se' mesi . . SI.OO Una copia . . . SO.OS Per 1« Inserzioni ed avvisi a paga mento rivolgersi direttamente al nostro ufficio dal manager Francesco marnan te o telefonare per esso. ne, clie veniva additata come già in azione é in esempio al fronte russo- tedesco, é infatti una bugia, o peggio un tranello, in quanto che per essere una 4 'pace socialista" essa avrebbe per lo meno bisogno ! di esser contratta da socialisti da tutte e due le parti; mentre inve ce i fatti dimostrano —come ha os : servato il Ministro —che Leniue, | invece di trovar dall'altra parte Liebknecht o Haase, non trova che il chiodo del generale tedesco. IJ na tal pace dunque, se mai, sarà probabilemnte nient'altro che un j gas asfissiante, che asfìssierà chi I la prenda per buona ; ma pace so cialista, 110 davvero... Circa la se conda indicazione, quella della pa ce di "statu quo", l'on. Orlando, pur vincendo per un momento la repugnanza ad ammetterla dopo ! gl'immensi sacrifìci di vite e di denaro che la guerra ha costato, ha vittoriosamente notato come come anche questa pretesa reale possibilità sia una menzogna, o quanto mei4o una creazione della fantasia, in quanto che essa non e sistre in nessuna manifestazione o proposito del nemico, mancando ; finora—per esemplificare—ogni ac cenno di restituzione del Belgio nei discorsi dei Cancellieri tede schi, e mancando perfino nell'ul timo discorso del conte Czernin ogni accenno ali 'intenzione di re stituire le regioni invase d'ltalia. Dove é dunque, se mai, la reale possibilità asserita? Distrutte cosi, con tale sempli cità inesorabile le due ipotesi fal laci, il Presidente del Consiglio ha potuto venire all'unica conclusio ne possibile, cui sentimento e ra gionamento concordemente porta vano, e cioè: resistere. Resistere, fino a che le ragioni immanenti della guerra non siano cessate e la pace giusta non appaia possibile e resistere intensificando e tute- I landò gelosamente, con una ener gica politica di difesa interna, tut te le forze della resistenza nazio nale. Ecco tutto, ecco il program ma unico possibile. "V'é qualcu no nella Camera—ha potuto do mandare l'on. Orlando verso la fi |ne del discorso—che ne abbia un altro? Si faccia avanti: lo espon ga... 4 " Nessuno ha risposto all'appello, e nessuna risposta preventiva era . contenuta nelle assurde critiche negative della discussione che a veva preceduto. Per questa chia rezza di idee che ha distrutti i sofismi di alcuni, che ha fugate Je illusioni di altri, devono essere grati ali'on. Orlando e il Parla mento e il Paese. Il Parlamento, a cui il discorso del Presidente del Consiglio restituisce la dignità, traendo da una discussione spesso caotica e purtroppo non sempre rispondente alla grandezza dei problemi e alla gravità della situa zione, una concusione idealmente nobile e praticamente precisa, che rende imperativa per futuro l'ade sione che ha raccolto. Il Paese, di cui la parola del Presidente del Consiglio ha espresse le energie migliori, i sentimenti più alti, la volontà che potrà fare uscire dal grande dramma storico mondiale in cui siamo coinvolti, un'ltalia più grande e più degna. N. 4 "THE PA T.R IO T " Published Weekly toy THE PATRIOT PUBIJSMIIVG CO.