* %% %% %% %% \\\\ %% v% *<*% \%\V9 M L PATRI OTA Arte, Letteratura | (THE PATRIOT) O Oifeil Z ti», Li UlO 1' i SUI LE RASSOMIGLIANZE SORPRENDENTI i Come tutti saiing, Luca Cortese aveva scritturato due individui la cui grande Rassomiglianza con due note personalità della finanza e dell'industria, gli serviva a mera viglia p°r compiere le sue audaci imprese. Sosia di sovrani. Si contano diversi casi di ras somiglianze celebri. Il re Edoar do VII ebbe un sosia nella persona d'un commerciante della City. Co stui, di mente debole, immaginò d'essere il vero sovrano e che l'al tro fosse un impostore. Dopo di verse stranezze, venne ricoverato in un manicomio. L 'ex-console tedesco a Trieste, barone di Lutteroth, sembrava un secondo imperatore Guglielmo I. A M arsiglia viveva un calzolaio che era il ritratto vivente di Vit torio Emanuele 11. Egli aveva tratto vantaggio dalla sua rasso miglianza, mettendo per insegna al negozio: "Al Re d Italia Pece presto fortuna. Un Garibaldi paragino Nel 1871, quando Garibaldi si reco a combattere per la Francia invaca dai prussiani suscitando at torno a sé vibranti entusiasmi pa triottici, un operaio tappezziere impiegato in una grande casa di Parigi e che rassomigliava in mo do meraviglioso all'eroe, ebbe il suo momento di celebrità. Egli ricevette persino una dozzina di offerte di matrimonio da parte di signore, in posizione sociale emi nente o provviste di una dote con siderevole, le quali,* affascinate da Garibaldi e sapendo che, del resto, l'eroe era fuori della portata del la loro ambizione, non avevano trovato altro modo di realizzare il loro sogno, che quello di sposare un uomo che gli rassomigliasse. Sfortunatamente il bravo operaio era già ammogliato e padre di .quattro figli e dovette rifiutarsi su tutta la* linea. La fortuna del falso Boulanger Quando il famoso generale Bou 1 anger era all'apogeo della gloria, un povero confettiere campava malamente la vita aMontrouge. Ma per sua fortuna, rassomigliava in modo straordinario al generale, E questa rassomiglianza ebbe il pri mo effetto di aumentare considere volmente la sua elientala. Poi, un bel giorno, capito una signora che adorava di lontano Boulanger, e che in mancanza dell 'originale, si determinò a sposare la contraffa zione. E siccome era molto ricca e bella, il confettiere fu l'uomo più felice del mondo. Il sosia di Lord Beresford. C'era a Londra un individuo che somigliava come due gocce d'ac qua al primo lord della flotta in glese Carlo Beresford, creando, senza volerlo, una quantità di equivoci e di contrattempi. l T n giorno parecchi alti ufficiali di ma rina pranzavano sulla terrazza del ""Welcome Club'' a Earls- Court, quando videro da lungi un "gentleman" in frak, elegante. Credettero di ravvisare in lui lord Beresford e lo chiamarono: "Ohe. Carlo, già ritornato da Cowes? <'ome va, laggiù?"—e lo invitaro no a prender posto al tavolo, ob bligandolo ad accettare del loro champagne e interrogandolo sulla "grande settimana sportiva" di Cowes. Ma egli rispose di non sa perne nulla, giacché il primo gior- 110 della regata aveva lasciato il suo posto ed era ritornato a Lon dra. 44 Posto? Che posto?" gli chiesero gli ufficiali. 4 *ll mio po sto al Grand Hotel di Cowes—ri spose l'altro.—L'albergatore non mi voleva pagare lo stipendio pro messomi ed io me ne andai." Sor presa generale. ' "Ma per tutti i diavoli, non siete voi lord Carlo Bereéford? 44 gli fu chiesto. E I'- tro : 44 Ma neanche per idea. Io so no Carlo Johnson, nuovo primo cameriere del Welcome Club. 4 'L'- indomani l'autentico Beresford, avvertito dell'incidente, cosi scri veva al Johnson: 14 Mio caro Sosia. Mi avete dato da tanto tempo, sen zo volerlo, dispiaceri infuniti, giac ché tutto ciò che facevate voi era attribuito a me. Bisogna che ciò abbia fine. Vi unisco una somma e vi prego di accettarla. Ma vi prego anche di un favore; lasciate vi crescere i baffi; uno di noi non deve piò rassomigliare all'altro. — Vostro Carlo Beresford." Il came riere accettò il denaro e si fece crescere i baffi. Il falso Presidente Taft. A New York ci fu un commesso viaggiatore, certo Glaucer, la cui perfetta rassomiglianza con l'allo ra Presidente Taft gli causò parec chi... incidenti. Recatosi un gior no a Boston, il proprietario ed i camerieri dell'albergo ove scese, credendo di aver da fare con Taft, si fecero in quattro perché potesse rimaner soddisfatto. I giornali locali subito annunciarono, con grandi ritratti, l'arrivo del Presi dente in incognito, ed il popolo e : ! e associazioni cittadine con musi -10 he e bandiere si recarono a ren dergli omaggio! Un'altra volta, invece, il Glaucer arrivò in una citta agitata da contese elettorali. La stazione era gremita di pubbli co in attesa di Taft. Non appena il Glaucer ebbe posto piede sul pi azzale della stazione frenetici ap plausi da parte dei taftiani e fischi indiavolati da parte degli avver sari, salutarono il povero e sbalor dito commesso viaggiatore tra la folla. La dimostrazione si fece sempre più viva e intensa, finché riusci alla polizia di sottrarre il malcapitato alla furia delle accla mazióni e dei... vituperi elettorali. Ma la folla non si diede per inte sa e continuò a seguire il Glaucer, chiuso in un quadrato di poliziot ti. E il disgraziato, perduta final mente la pazienza, sali sullo sca lone d'un palazzo e spiegò, tra il silenzio generale dei dimostranti. 11 malinteso. Non l'avesse mai fat to! Il cordone delle guardie fu rotto e una grandine di pugni e di gastonate si rovesciò sul disgrazia to. E. MONDINI. 1 na suocera andava di quando in quando a trovare il genero e la figlia, e restava un numero di gi orni sufficiente a far desiderare ardentemente al genero di aver sposato un'orfana. L'altro giorno la suocera arriva e trova sua figlia in lacrime. —Che é successo? Giorgio ti lia abbandonata? E' fuggito? —Si (singhiozzando). —Allora e e di mezzo una don na! Chi é? —Tu (singhiozzando). —Dio mio! E pensare che non l'ho mai incoraggiato! =□ Sabato, 18 Agosto 1917 CURIOSI ESPEDIENTI PER IN VIARE MESSAGGI SEGRETI Fra gli espedienti ideati per l'- invio di messaggi in certe contin genze di guerra, va ricordato l'o riginale maniera a cui ricorse Ba zaine, durante l'assedio di Metz, nel 1870, per mandare un messag gio attraverso le linee nemiche. Un giovane di Posen, che si dichi arò pronto ad eseguire il difficile compito, si fece tirare un dente, sostituendolo con uno artificiale, nel quale era un buco. Nel buco fu chiuso un tubetto che contene va un dispaccio cifrato, ridotto, mediante la fotografia, a una mi seroscopiea dimensione. Allora, travestito da mendicante, il gio vane lasciò la città. Le sentinelle, per dar colore alla cosa, gli scari carono contro, mentre egli fuggi va, delle cartucce a polvere. Fat to-prigioniero dai tedeschi, il gio vane fu portato innanzi dai capi, ai quali fece un lungo racconto di disgrazie e di sofferenze fattegli durare dai francesi. Fu subito ri lasciato, con molte espressioni di condoglianza; e potè cosi eseguire fedelmente la missione affidatagli da Bazaine. Tra le ingegnose maniere di mandar missive si può ricordare pure quella del giornalista fran cese Rochefort, il quale, in conse guenza dei suoi violenti attacchi contro l'lmpero, era stato costret to a rifugiarsi a Bruxelles. Ma il suo giornaletto La Lanterne con tinuava a penetrare in Francia. Le autorità non sapevano spiegarsi come il foglio potesse varcare la frontiera, giacché c'era una sorve glianza rigorosissima. LA CONCIA DELLA PELLE U MANA Si legge nel "Courrier de l'Ar : inee belge": Un ufficiale inglese che ha vis suto parecchi anni nel Camerini, ci assicura che i tedeschi vi avevano stabilito una macabra industria; quella della concia della pelle u mana. Essi • scuoiano i cadaveri dei fanciulli e degli adulti di mor te violenta, poi preparano e conci ano la pelle, ottenendo un prodot to assai morbido, quasi vellutato che, sotto una falsa denominazio ne, viene spedito in Germania per essere lavorato. "Non é difficile il caso di incontrare degli ufficiali tedeschi oen dei portafogli in tasca fatti di pelle umana, riccamente montati, e guerniti di iniziali, di titoli nobiliari, e legati in oro e in argento. "Il commercio di questi oggetti si fa comunemente a Berlino; ma bisogna aggiungere, per la verità, che questo genere di commercio si fa larvatamente." Anche conciatori di pelle uma na ! Per completare i titoli di bar barie tedesche, non mancava che questa specialità. Il presidente—E come siete ve nuto in possesso di quegli oggetti? L'incolpato—Li ho trovati per terra ! Il presidente—Benedetti questi ladri ! Essi trovano sempre qual che cosa, ed io mai... nulla ! L'incolpato—Eh! signor presi dente. ci vuole dell'intelligenza. —Le prime scritture furono fat te sulla pietra...—osserva il mari to aeheologo. —Per bacco! —esclama la mo glie. buona massaia—chi sa quan ti francobolli ci volevano per man dare una lettera! PER RIDERE Meissonier, contrariamente a (pianto é capitato 'in genere ai grandi artisti, godette in vita di una fama straordinaria e le sue piccole e deliziose tele erano am mirate e ricercatissime man mano ch'egli le produceva. Ull giorno si presentò dall'esi mio pittore il direttore di un tea tro che gli offerse, nientenmeno, U incarico di dipingergli tutto il te lone del sipario. —Ma lei conosce i miei quadri? —gli chiese Meissonier.—Ne ha mai visti? —Mio Dio, veramente n 0... Ma mi rivolgo a lei per il suo nome; la sua firma farà 1111 effettone sul pubblico... —Bene, bene—mormorò, l'artis ta con una smorfia—ma, dica, quanto é grande il telone? —Dodici metri di larghezza per otto di altezza... circa cento metri quadri... —Perfettamente ! Io sa, non vo glio prenderle di più che agli al tri... Siccome i miei quadri sono piccoli, ce ne stanno otto almeno in un metro quadrato; me li paga no 10,000 lire l'uno, ciò che fa 80- OFFICIALI AMERICANI DELL'ARTIGLIERIA DA COSTA IN MANOVRE DI GOERRA ts ',, "*• *~" 'J> , ' 5Ì9 000 lire circa al metro quadro... Il suo telone, caro signore, le costerà siigli otto milioni di franchi... —Eehh ! —Guardi pero che, per quanto piccole siano le mie tele, io le la voro lungamente, un mese, in me dia, ciascuna; per modo che com pleto un metro quadrato di pittu ra in otto mesi. Se lei può aspet tare il sipario sessantasei anni... Un generale russo era molto se vero in fatto di disciplina. T T n gi orno, incontra un ufficiale di fan teria che portava speroni, e gli fa una buona ramanzina : —Se a vostra volta vi accadesse di osservare qualcosa di contrario ai regolamenti, ditemelo senza ce rimonie. I n mese dopo l'ufficiale incontra il generale senza speroni e gli dice : —Eccellenza, mi permetto di av vertirla che oggi ella non ha spe roni. —E' sriusto. mi toccherebbero al meno quindici giorni di rigore Pe rò, siccome io sono vecchio e non potrò farli, cosi il farete voi per me ! CHARLES J. MARGIOTTI Avvocato Italiano Corner Mahomng & Jefferson St. runxutawney, Pa. C'è un paese al mollilo dove la morte di 1111 uomo in debito di for ti somme di denaro non é causa di allarme per i suoi creditori. Que sto paese é la Birmania, nell'ln docina. La v'é la credenza che se una persona muore lasciando dei debiti, il suo spirito cade in potere del creditore sotto forma di servo, di bue odi cane. Ma a salvarlo, cioè a pagargli i debiti, pensano sempre i suoi congiunti, i quali si preoccupano di assicurare con o gni mezzo la felicità d'oltre tomba dei loro cari. Cosi il Birmano re spira la tranquilla certezza che la fortuna di 1111 suo prestito non é affatto compromessa dalla morte del debitore. Anzi... Senza allontanarci di troppo dall'argomento, ecco altri dati in teressanti sui bizzarri costumi di questo paese. In Birmania i morti sono sempre seppelliti con la testa volta ad oriente. 11 cimitero deve essere situato a nord o ad ovest del paese, cioè nei punti cardinali "non nobili", mentre sono "no bili" l'est e il sud. Nell| accom I pagamente funebre, il cadavere é ; trasportate facendo avanzare pri ma i piedi, e nella Bassa Birmania si mette ogni cura per evitare che il feretro efiori la terra. Ove ciò succedesse, é convinzione generale che qualcuno morirebbe in quel luogo stesso. Cu cadavere non può essere ri mosso se non per procedersi al seppellimento, anche se la morte colga un uomo fuori della propria casa o del proprio villaggio. Nell'Alta Birmania, gli annega ti sono seppelliti presso l'acqua in cui morirono, a una distanza egu ale al lancio di un pugno di essa |e se avviene che siano trasportati al cimitero, si deve versare dell | acqua lungo tutto il percorso. O gni birmano crede che l'inosser [ vanza di questa regola produrreb- I be una grande siccità. Nella Bassa Birmania, alla mor ite del capo di una famiglia bisogna : rompere tutti i vasi della casa. E" anche prescritto di bagnare d'ac qua il luogo del decesso subito dopo il trasporto del cadavere, e continuare a spargerne sino ali-in gresso dei cimitero. Poiché l'acqua prende frequen temente il posto del sangue in ana loghe cerimonie del rito buddisti co. tali pratiche possono forse con siderarsi come una sopravvivenza dell'antico costume di uccidere gli schiavi alla morte dei loro padro ni. Un'altra curiosa usanza é que sta fingere di celebrare un compiu to funerale con relativa cerimonia di seppellimento nella speranza d '- USANZE NON COMUNI ingannare la Morte e indurla a li berare un infermo. 11 birmano é profondamente con vinto della sopravvivenza dell'ani ma e crede che lo spirito del tra passato continui ad abitare la pro pria casa per altri sette giorni dal decesso, rendendosi conto ili tutto ciò che ci accade. Durante questo periodo i! letto del defunto é tenu to ben preparato e vi si pone ac canto una provvisione di cibo ed acqua rinnovandola al mattino e alla sera di ogni giorno. Inoltre, la casa rimane aperta per tutti, e i sacerdoti vi sono invitati a pre gare come a mangiare. Soltanto nel settimo giorno lo spirito può uscire. Esso erra nei luoghi che soleva visitare in vita, e prima che spunti la nuova alba si allontana per sempre. Ma non pare che lo faccia volontariamente. Secondo una leggenda locale esso é scaccia to dal dio del focolare domestico, il potente fabbro Min Magavi, che fu arso vivo da un re «li Tagaung, e il cui spirito veglia su ogni casa birmana. Questa statua di Robert E in ni ett. il patriota irlandese, é stata scoverta poco tempo fa nella "Na tional Gallery of Art" in Wash ington. alla presenza del Presiden te Wilson e altre eminenti perso nalità. Lo scultore é Jerome Con nor. "\PLAIN-END,
Significant historical Pennsylvania newspapers