The patriot. (Indiana, Pa.) 1914-1955, June 23, 1917, Image 1

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Una copia 50.05
ANNO IV
LE ACCOGLIENZE ALLA MISSIONE ITALIANA NEGLI STATI IMI
Grandi festeggiamenti in
tutte ie principali citta'
A Chicago
Chicago fece alla missione italia
na una accoglienza che rimarrà
memorabile siccome una delle più
calde e pie entusiastiche.
Ricevimenti, festeggiamente. pa
rato, decorazioni smaglianti, tutto
si fuse insieme nella grande città
dell 'lllinois per fare onore ai mes
saggeri dell'ltalia e lasciare in
essi indelebile e grato il ricordo
della città ospitala e operosa.
Fra i più festeggiati fu Gugliel
mo .Marconi anche per la voce cor
sa che egli sperava di avere per
fezionato alcuni mezzi per contro
battere i sottomarini tedeschi.
Nel discorso da lui pronunziato
al banchetto nel Saddle e Sirlcin
Club, Marconi disse:
"11 fatto che i sottomarini han
no potuto affondare 800,000 ton
nellate di merci in un mese indi
ca che il pericolo é realmente
grande ; é perciò necessario di im
piegare nuovi e più vigorosi mezzi
contro i sottomarini e credo che
siamo sulla via di organizzare una
difese più efficace."
A Pittsburgh
In questa città, festosamente
imbandierata, ventini colpi di can
none salutarono l'arrivo della mis
sione italiana accolta con entusia
smo indescrivibile.
Trentasei società italiane mar
ciarono in parata. Si calcola che
più di centomila persone erano
schiarate lungo la via percorsa
dalla missione acclamando col mas
simo entusiasmo.
Un grande banchetto fu dato in
onore della missione al William
Penn Hotel.
Guglielmo Marconi durante il
banchetto pronunciò un applaudi
tissimo discorso affermando che i
bisogni principali dell'ltalia sono
-carbone ed acciaio.
"I centri industriali americani
—disse il grande inventore —po-
tranno contribuire efficacemente
ad affrettare la fine della guerra
producendo l'acciaio necessario a
ricostruire il naviglio distrutto.
.L'ltalia, che ha 4 milioni d'uo
mini sotto le armi, non ha bisogno
di combattenti, ma di armi.
A motivo della scarsezza di pi
roscafi noi non possiamo traspor
tare armi e munizioni.
In Italia si spera che l'America
sia in grado di fornire i vapori con
cui eseguire il trasporte dell'ac
veiaio e del carbone."
A Philadelphia
Philadelphia fece un ricevimen
to entusiastico, che sorpassò ogni
.aspettativa anche dei più ottimi
sti. alla missione italiana con a ca
po il ministro Arlotta. Una folla
inorine, tra cui sventalavano in
numerevoli bandiere americane ed
italiane si era raccolta nelle adia
cenze della stazione di Broad
Street per salutare gli inviati dell '
Italia, dell'alleata che combatte
una guerra aspra, accanita, violen
ta come nessun'altra sulle balze
inaccessibili della Alpi e sulle roc
cie nude e desolate del Carso. Una
folla innumere e delirante, tra
cui l'elemento italiano era nume
roso si, ma non predominante. In
somma, la popolazione americana
si era riversata in Broad Street per
salutare la missione, e per farlo in
ama maniera grandiosa come non
IL GIORNALE SI PUBBLICA OGNI SABATO
si era visto nemmeno durante la
visita degli inviati francesi.
Quando la missione, scesa dal
treno e salutata dal comitato di
ricevimento a capo del quale era
il sindaco Smith, usci dalla stazi
one per montare iti automobili tra
due ali di popolo e di bandiere,
dalla folla si levo un grido formi
dabile che domino ogni altro suo
no. ogni altro rumore: "Viva l'-
Italia! Long live Italy! Viva
Marconi!" Pareva che tutta l'ani
ma complessa di questo popolo cos
mopolita che si é cristallizzato nel
la nazionalità americana si fon
desse in questo grido di Viva l'l
talia che esprimeva la speranza,
la fede nella vittoria contro il
nemico comune, per gli stessi idea
li di liberta e di democrazia che le
due nazioni hanno comuni insieme
con la loro origine dalla rivoluzi
one e dalla guerra di indipenden
za.
Il senatore Marconi fu fatto se
gno a speciali ovazioni dalla folla
che lo conosce meglio di ogni altro
inviato italiano.
Dopo una colazione al Ritz Cari
teli. servita in privato, la missione
ricevette all' 1:30 il comitato itali
ano della Emergenc Aid e la presi
dentessa del comitato generale, e
quindi in varie automobili, sem
pre accompagnata dal sindaco a
dal comitato di ricevimento, si re
cò al Fairinount Park, dove depose
una corona di bronzo sul monu
mento a Giorgio Washington ed
un'altra sul monumento a Cristo
foro Colombo.
I Figli d'ltalia, che hanno rac
colto denaro per la Croce Rossa
italiana a che hanno fatto coniare
una medaglia d'oro per il generale
Cadorna, erano aggruppati in pa
recchie migiaia davanti alla sta
tua. Duemile ragazze intuonaro
no inni patriottici in un gran coro,
mentre la missione posava la coro
na che l'ltalia mandava a deporre
in onore del grande genovese; ed
i Figli d'ltalia consegnavano la
medaglia per il vittorioso del Car
so ed il denaro che deve alleviare
tanti dolori, forse rimarginare tan
te ferite ancora sanguinanti.
Tra gli inviati italiani che Phil
adelphia ha ricevuto con tanto
spontaneo entusiasmo, é anche il
generale Guglielmotti, il quale ri
marrà a Washington come addet
to speciale all'Ambasciata italia
na, ed un giornalista notissimo in
Italia, che per lunghi anni ha col
laborato nel Secolo di Milano Al
do Cassuto.
Davanti alla statua di Colombo
il ministro Arlotta. che funge da
capo della missione giacché il
principe di Udine non ha potuto
lasciare Washington, consegnò ad
un italiano di Philadelphia, Gae
tano Relgatto, del 756 South
Eighth Street, una medaglia d'ar
gento al valore militare conferita
a suo figlio caduto sui campi di
battaglia del Carso.
Un grande pranzo di gala fu of
ferto dalla città agli inviati itali
ani in una sala del Bellevue-Strat
ford che per l'occasione era stata
decorata con bandiere italiane ed
americane. Al pranzo presero par
te circa trecento invitati speciali,
tra cui una numerosa rappresen
tanza dell'Ordine Figli d'ltalia.
IL PATRIOTA
GIORNALE SETTIMANALE IPMDIPENDEMTE ILLUSTRATO
A New York
La Missione Italiana giunse a
Jersey City alle ore 3:30 p. in. di
giovedì, 21.
Ivi fu ricevuta da un apposito
Comitato, di cui facevano parte
fra gii altri, il dr. Nicholas Mur
ray Butler e l'ex-ambasciatore
Lloyd Griscom. Da Jersey City
gli illustri ospiti furono accompa
gnati in battello alla Battery, che
era decorata per l'occasione. Al
tri membri del Comitato attende
vano la Missione al Pier.
Da Battery Park il corteo pro
segui per City Hall in numerose
automobili. 11 corteo fu scortato
dalle truppe al comando del gene
ra e Daniel Appleton e da alcuni
pi ; «)];i di polizia. Il gran piazzale
di liy Iìati ora sfarzosamente ad
dobbato ed imbandierato.
Ai City Hall
ii sindaco Mi le liei eia il benve
nuto agli ospiti nella grande aula
degli Aldermen. A lui risposero
S. A. il Principe di Udine ed il
Marchese Borsarelli. sottosegreta
rio di Stato per gli Affari Esteri.
Terminata la cerimonia al City
Hall, con la stessa scorta d'onore
la Missione imbocciò per Elm st..
Lafayettt st., 4.a Strada. Wash
ington Square. di dove imbocciò
; ; M
Sp- *>.. è X 'gii ' * a ™v* , ' ; ' M
Wki -Stimmi-* 7 .■>
gSSBbj.I ■ •
S. E. ENRICO ARLOTTA e
Nato a Portici nel 1856, entrò
subito nella vita pubblica, facen
dosi notare per la competenza ve
ramente eccezionale in fatto di
istituzioni di credito e di aziende
industriali, si da esser chiamato
volta per volta a coprire cariche
importanti, da deputato a relato
re di bilanci, particolarmente di
quelli della Marineria, e da Minis
tro delle Finanze, fino ad essere
chiamato a far parte del Ministro
Nazionale col portafoglio della
Ferrovia e Marina Mercantile. Di
rettore generale del Banco di Na
poli. Vice-Presidente del Consiglio
Superiore della Marina, banchiere,
consigliere d'Amministrazione di
un gran numero d'istituzioni di
credito e di aziende industriali, da
un ventennio rappresenta al Par
INDIANA, PA., SABATO 23 GIUGNO 19] 7
la 5.a ave. sino alla 61.a strada, ov
e la residenza del milionario Pem
broke Jones, al n. 5 di detta stra
da. e dove la Missione risiederà
durante il suo soggiorno in New
York.
IL PROCLAMA DEL GOVERNA
TORE WHITMAN
Il Governatore Whitman il gi
orno 20 emanò ad Albany un pro
clama. designando la giornata di
giovedì quali Italy Day in <»iore
della Missione Italiana
Ecco il testo completo del pro
clama :
"...Stabilisco che giovedì. 21 gi
vano 11)17. sia giorno consacrato
all'ltalia: Italy Day.. Lo Stato di
>'York, in quel giorno, sarà o
noir.to dalla presenza di uomini
eminenti inviati dall'ltalia a testi
li ofiianza e pegno solenne della
i.'.itollaiiza in armi nella grande
guerra per la libertà e la salvezza
del mondo. Non soltanto i figli 1'
Italia naturalizzatà, ma tutto il
nostro popolo darà benvenuto ai
membri della Missione.
'Desidero che i cittadini dello
Stato mostrino il dovuto rispetto
verso la Nazione Italiana e ne ono
rino i rappresentanti che sono no
stri ospiti."
lamento il Terzo Collegio di Napo
li, spendendo tutte le sue energie,
tutti i suoi tesori d'esperienza e di
studi, a favore del Paese. Si deve
al suo coraggio ed alla sua fermez
za se la tentata abolizione del can
tiere navale di Castellamare abor
ti, concorrendo allo sviluppo della
nostra marina, che tanti benefizii
ci ha reso in questa guerra.
Il Governo italiano, in premio
delle sue benemerenze ed in pieno
riconoscimento dei suoi meriti lo
ha nominato Alto
Commissario Italiano per gli Stati
Uniti, dove continuerà a spiegare
la sua opera illuminata e serena a
favore della nostra Patria e per la
grandezza del suo avvenire.
I MANOSCRITTI NON SI RESTITUISCONO
MHK!
S. E. GUGLIELMO MARCONÀ
Figlio .del conte Giuseppe d il
hisire. famiglia patrizia, oriunda
dimoia, e di madre inglese, nac
que a Bologna nel luglio 1875. Si
distinse subito per l'amore agli
studii tanto da essere poco più che
ventenne chiamato il Grande Gio
vane Scienziato bolognese. 11 gior
no 1.0 Gennaio 1900 gettò un pon
te aereo sull'Atlantico, con la sua
meravigliosa scoperta del Telegra
fo senza fili, che tanti benefizii ha
arrecati all'umanità e tanta gloria
all'ltalia. Primo Emigrato d'lta
lia, per meriti e patriottismo, fu
uno dei primi che alla proclamazi
one di guerra contro I''Austria
salpava alla volta dell'ltalia, per
essere soldato e servire il paese.
Nominato Senatore del Regno nel
1915, ha mostrato nei suoi vari di
scorsi al Senato di saper congiun
gere la larghezza delle vedute alla
praticità dei mezzi, riuscendo a
risolvere problemi importantissi
mi per il funzionamento della vita
industriale italiana. Fu appunto
in Senato che rivelò l'aiuto dato
dalla marina italiana aquella brit
tannica, col prestarle navi pel tra
sporto dei feriti dai Dardanelli a
Southampton, e l'aiuto dato dall'
Italia alla Russia, fornendola di
armi e munizioni, quando il pro
blema degli armamenti appariva
per l'lntesa irto di difficoltà. Ar
ruolatosi nell'esercito; venne des
tinato prima all'arma del Genio,
per passare quindi alla Marina,
dove attualmente copre la carica
di capitano di corvetta.
TRUPPE ITALIANE
NELL'ASIA MINORE
ROMA —E' stato annunziato,da
fonte attendibile che un contin
gente di truppe italiane é sbarca
to a Porto Said nell'Asia Minore.
Esso é composto di carabinieri e
di bersaglieri, e parteciperà alle
operazioni di guerra che saranno
svolte dalle forze inglesi nella Pa
lestina.
Questo é il primo contingente
di truppe italiane che prende par
te diretta alle operazioni che si
svolgono ne l'Asia Minore, dove
gli interessi dell'ltalia sono di al
tissima importanza.
La notizia é stata accolta da
svariati commenti che. peraltro, in
complesso sono favorevoli alla no
stra partecipazione diretta negli
affari dell'Oriente.
I
CHARLES J. MARGIOTTI
Avvocato Italiano
Corner Mahoning & Jefferson St.
runxutawney, Pa.
DIREZIONE t AMMINISTRAZIONE
Carpenter ave. N. 15
INDIANA. PA.
Locai-Phone 250
Un urlici del "Mi
leader" i§§iaii!e l'ilolio
In occasione della visita a Pitts
burg della Missione Italiana "The
i Pittsburg Leader" pubblica un in.
j teressante articolo che ci piace ri
produrre in italiano nei suoi trat
ti principali, che sono i seguenti:
E' dubbio se Pittsburg ha mai
mostrato tanto entusiasmo e tan
to compiacimento come per la visi
ta ili questa città della Missione
Italiana. #
"Il sentimento che attacca il
popolo di Pittsburg—una delle più
grandi città del continente ame
ricano—ai cittadini italiani va tan
to oltre come al tempo memorabi
le quando i piedi di Colombo, do
po settimane ili ansie e di trepida
zioni, si posarono sul vergine suo
lo americano.
"Pittsburg ora ó la casa e il pos
to di lavoro di migliaia di gagliar
di italiani, le di cui genuine vir
tù industriali, sociali, di economia
e di fratellanza,
in alto grado a dare a questo cen
tro industriale un grande potere.
•Mentre i vincoli di amicizia e
d'interessi comuni che esistono fra
il popolo Americano e quello Itali
ano sono per sé stessi forti e vigo
rosi, noi siamo adesso impegnati
insieme in un medesimo intento, e
ciò ha rinsaldato tali vincoli cosi
solidamente a strettamente come
nessun 'altra cosa, forse, avrebbe
potuto fare.
"Il popolo italiano é stato spin
to in tutti gli orrori della grande
guerra mondiale ed ora, negli in
granaggi del conflitto, sta vincen
do difficoltà che finora state rite
nute insormontabili, in maniera da
destare l'ammirazione di tutto il
mondo. Nessun'altra nazione im
pigliata nel conflitto si é trovata
di fronte a tanti e cosi gravi pro
blemi come l'ltalia, ed ora il mon
do sta imparando ad apprezzare l'-
alto valore degli Italiani, appren
dendo le formidabili gesta che mi
gliaia di eroi stanno compiendo
per la causa della umanità, della
liberti della giustizia.
"Pittsburg conosce perfetta
mente il grande contributo che
hanno dato a figli d'ltalia, con la
loro attività e lealtà, al benessere
comune, e giustamente apprezza
la loro opera.
No. 2 a Published Weekly by THE PATRIOT PUBLISHING CO.
THE PATRIOT
NOTICE
With this issue of The Patriot
a new policy has been adopted.
The paper today appears in Ital
ian with the exception one
page, and this policy will be fol
lowed from the present date. An
exceptionally gTeat increase in
the Italian advertising has crowd
ed out the English side of the
paper, for one reason, and anoth
or is that many of the Italian sub
scribers look to The Patriot as the
only means of receiving the news
of the daily happenings, and in
justice to them we have made this
change, and we also think The
Patriot in this way can better
serve these subscribers, that it
may be a missionary among them
and teach them better the rules,
laws and customs of this their
adopted country.
THE EDITOR-