PREZZO D'ABBONAMENTO » Un Anno $1.50 Sei mesi SI.OO Una copia 50.05 ANNO IV LE ACCOGLIENZE ALLA MISSIONE ITALIANA NEGLI STATI IMI Grandi festeggiamenti in tutte ie principali citta' A Chicago Chicago fece alla missione italia na una accoglienza che rimarrà memorabile siccome una delle più calde e pie entusiastiche. Ricevimenti, festeggiamente. pa rato, decorazioni smaglianti, tutto si fuse insieme nella grande città dell 'lllinois per fare onore ai mes saggeri dell'ltalia e lasciare in essi indelebile e grato il ricordo della città ospitala e operosa. Fra i più festeggiati fu Gugliel mo .Marconi anche per la voce cor sa che egli sperava di avere per fezionato alcuni mezzi per contro battere i sottomarini tedeschi. Nel discorso da lui pronunziato al banchetto nel Saddle e Sirlcin Club, Marconi disse: "11 fatto che i sottomarini han no potuto affondare 800,000 ton nellate di merci in un mese indi ca che il pericolo é realmente grande ; é perciò necessario di im piegare nuovi e più vigorosi mezzi contro i sottomarini e credo che siamo sulla via di organizzare una difese più efficace." A Pittsburgh In questa città, festosamente imbandierata, ventini colpi di can none salutarono l'arrivo della mis sione italiana accolta con entusia smo indescrivibile. Trentasei società italiane mar ciarono in parata. Si calcola che più di centomila persone erano schiarate lungo la via percorsa dalla missione acclamando col mas simo entusiasmo. Un grande banchetto fu dato in onore della missione al William Penn Hotel. Guglielmo Marconi durante il banchetto pronunciò un applaudi tissimo discorso affermando che i bisogni principali dell'ltalia sono -carbone ed acciaio. "I centri industriali americani —disse il grande inventore —po- tranno contribuire efficacemente ad affrettare la fine della guerra producendo l'acciaio necessario a ricostruire il naviglio distrutto. .L'ltalia, che ha 4 milioni d'uo mini sotto le armi, non ha bisogno di combattenti, ma di armi. A motivo della scarsezza di pi roscafi noi non possiamo traspor tare armi e munizioni. In Italia si spera che l'America sia in grado di fornire i vapori con cui eseguire il trasporte dell'ac veiaio e del carbone." A Philadelphia Philadelphia fece un ricevimen to entusiastico, che sorpassò ogni .aspettativa anche dei più ottimi sti. alla missione italiana con a ca po il ministro Arlotta. Una folla inorine, tra cui sventalavano in numerevoli bandiere americane ed italiane si era raccolta nelle adia cenze della stazione di Broad Street per salutare gli inviati dell ' Italia, dell'alleata che combatte una guerra aspra, accanita, violen ta come nessun'altra sulle balze inaccessibili della Alpi e sulle roc cie nude e desolate del Carso. Una folla innumere e delirante, tra cui l'elemento italiano era nume roso si, ma non predominante. In somma, la popolazione americana si era riversata in Broad Street per salutare la missione, e per farlo in ama maniera grandiosa come non IL GIORNALE SI PUBBLICA OGNI SABATO si era visto nemmeno durante la visita degli inviati francesi. Quando la missione, scesa dal treno e salutata dal comitato di ricevimento a capo del quale era il sindaco Smith, usci dalla stazi one per montare iti automobili tra due ali di popolo e di bandiere, dalla folla si levo un grido formi dabile che domino ogni altro suo no. ogni altro rumore: "Viva l'- Italia! Long live Italy! Viva Marconi!" Pareva che tutta l'ani ma complessa di questo popolo cos mopolita che si é cristallizzato nel la nazionalità americana si fon desse in questo grido di Viva l'l talia che esprimeva la speranza, la fede nella vittoria contro il nemico comune, per gli stessi idea li di liberta e di democrazia che le due nazioni hanno comuni insieme con la loro origine dalla rivoluzi one e dalla guerra di indipenden za. Il senatore Marconi fu fatto se gno a speciali ovazioni dalla folla che lo conosce meglio di ogni altro inviato italiano. Dopo una colazione al Ritz Cari teli. servita in privato, la missione ricevette all' 1:30 il comitato itali ano della Emergenc Aid e la presi dentessa del comitato generale, e quindi in varie automobili, sem pre accompagnata dal sindaco a dal comitato di ricevimento, si re cò al Fairinount Park, dove depose una corona di bronzo sul monu mento a Giorgio Washington ed un'altra sul monumento a Cristo foro Colombo. I Figli d'ltalia, che hanno rac colto denaro per la Croce Rossa italiana a che hanno fatto coniare una medaglia d'oro per il generale Cadorna, erano aggruppati in pa recchie migiaia davanti alla sta tua. Duemile ragazze intuonaro no inni patriottici in un gran coro, mentre la missione posava la coro na che l'ltalia mandava a deporre in onore del grande genovese; ed i Figli d'ltalia consegnavano la medaglia per il vittorioso del Car so ed il denaro che deve alleviare tanti dolori, forse rimarginare tan te ferite ancora sanguinanti. Tra gli inviati italiani che Phil adelphia ha ricevuto con tanto spontaneo entusiasmo, é anche il generale Guglielmotti, il quale ri marrà a Washington come addet to speciale all'Ambasciata italia na, ed un giornalista notissimo in Italia, che per lunghi anni ha col laborato nel Secolo di Milano Al do Cassuto. Davanti alla statua di Colombo il ministro Arlotta. che funge da capo della missione giacché il principe di Udine non ha potuto lasciare Washington, consegnò ad un italiano di Philadelphia, Gae tano Relgatto, del 756 South Eighth Street, una medaglia d'ar gento al valore militare conferita a suo figlio caduto sui campi di battaglia del Carso. Un grande pranzo di gala fu of ferto dalla città agli inviati itali ani in una sala del Bellevue-Strat ford che per l'occasione era stata decorata con bandiere italiane ed americane. Al pranzo presero par te circa trecento invitati speciali, tra cui una numerosa rappresen tanza dell'Ordine Figli d'ltalia. IL PATRIOTA GIORNALE SETTIMANALE IPMDIPENDEMTE ILLUSTRATO A New York La Missione Italiana giunse a Jersey City alle ore 3:30 p. in. di giovedì, 21. Ivi fu ricevuta da un apposito Comitato, di cui facevano parte fra gii altri, il dr. Nicholas Mur ray Butler e l'ex-ambasciatore Lloyd Griscom. Da Jersey City gli illustri ospiti furono accompa gnati in battello alla Battery, che era decorata per l'occasione. Al tri membri del Comitato attende vano la Missione al Pier. Da Battery Park il corteo pro segui per City Hall in numerose automobili. 11 corteo fu scortato dalle truppe al comando del gene ra e Daniel Appleton e da alcuni pi ; «)];i di polizia. Il gran piazzale di liy Iìati ora sfarzosamente ad dobbato ed imbandierato. Ai City Hall ii sindaco Mi le liei eia il benve nuto agli ospiti nella grande aula degli Aldermen. A lui risposero S. A. il Principe di Udine ed il Marchese Borsarelli. sottosegreta rio di Stato per gli Affari Esteri. Terminata la cerimonia al City Hall, con la stessa scorta d'onore la Missione imbocciò per Elm st.. Lafayettt st., 4.a Strada. Wash ington Square. di dove imbocciò ; ; M Sp- *>.. è X 'gii ' * a ™v* , ' ; ' M Wki -Stimmi-* 7 .■> gSSBbj.I ■ • S. E. ENRICO ARLOTTA e Nato a Portici nel 1856, entrò subito nella vita pubblica, facen dosi notare per la competenza ve ramente eccezionale in fatto di istituzioni di credito e di aziende industriali, si da esser chiamato volta per volta a coprire cariche importanti, da deputato a relato re di bilanci, particolarmente di quelli della Marineria, e da Minis tro delle Finanze, fino ad essere chiamato a far parte del Ministro Nazionale col portafoglio della Ferrovia e Marina Mercantile. Di rettore generale del Banco di Na poli. Vice-Presidente del Consiglio Superiore della Marina, banchiere, consigliere d'Amministrazione di un gran numero d'istituzioni di credito e di aziende industriali, da un ventennio rappresenta al Par INDIANA, PA., SABATO 23 GIUGNO 19] 7 la 5.a ave. sino alla 61.a strada, ov e la residenza del milionario Pem broke Jones, al n. 5 di detta stra da. e dove la Missione risiederà durante il suo soggiorno in New York. IL PROCLAMA DEL GOVERNA TORE WHITMAN Il Governatore Whitman il gi orno 20 emanò ad Albany un pro clama. designando la giornata di giovedì quali Italy Day in <»iore della Missione Italiana Ecco il testo completo del pro clama : "...Stabilisco che giovedì. 21 gi vano 11)17. sia giorno consacrato all'ltalia: Italy Day.. Lo Stato di >'York, in quel giorno, sarà o noir.to dalla presenza di uomini eminenti inviati dall'ltalia a testi li ofiianza e pegno solenne della i.'.itollaiiza in armi nella grande guerra per la libertà e la salvezza del mondo. Non soltanto i figli 1' Italia naturalizzatà, ma tutto il nostro popolo darà benvenuto ai membri della Missione. 'Desidero che i cittadini dello Stato mostrino il dovuto rispetto verso la Nazione Italiana e ne ono rino i rappresentanti che sono no stri ospiti." lamento il Terzo Collegio di Napo li, spendendo tutte le sue energie, tutti i suoi tesori d'esperienza e di studi, a favore del Paese. Si deve al suo coraggio ed alla sua fermez za se la tentata abolizione del can tiere navale di Castellamare abor ti, concorrendo allo sviluppo della nostra marina, che tanti benefizii ci ha reso in questa guerra. Il Governo italiano, in premio delle sue benemerenze ed in pieno riconoscimento dei suoi meriti lo ha nominato Alto Commissario Italiano per gli Stati Uniti, dove continuerà a spiegare la sua opera illuminata e serena a favore della nostra Patria e per la grandezza del suo avvenire. I MANOSCRITTI NON SI RESTITUISCONO MHK! S. E. GUGLIELMO MARCONÀ Figlio .del conte Giuseppe d il hisire. famiglia patrizia, oriunda dimoia, e di madre inglese, nac que a Bologna nel luglio 1875. Si distinse subito per l'amore agli studii tanto da essere poco più che ventenne chiamato il Grande Gio vane Scienziato bolognese. 11 gior no 1.0 Gennaio 1900 gettò un pon te aereo sull'Atlantico, con la sua meravigliosa scoperta del Telegra fo senza fili, che tanti benefizii ha arrecati all'umanità e tanta gloria all'ltalia. Primo Emigrato d'lta lia, per meriti e patriottismo, fu uno dei primi che alla proclamazi one di guerra contro I''Austria salpava alla volta dell'ltalia, per essere soldato e servire il paese. Nominato Senatore del Regno nel 1915, ha mostrato nei suoi vari di scorsi al Senato di saper congiun gere la larghezza delle vedute alla praticità dei mezzi, riuscendo a risolvere problemi importantissi mi per il funzionamento della vita industriale italiana. Fu appunto in Senato che rivelò l'aiuto dato dalla marina italiana aquella brit tannica, col prestarle navi pel tra sporto dei feriti dai Dardanelli a Southampton, e l'aiuto dato dall' Italia alla Russia, fornendola di armi e munizioni, quando il pro blema degli armamenti appariva per l'lntesa irto di difficoltà. Ar ruolatosi nell'esercito; venne des tinato prima all'arma del Genio, per passare quindi alla Marina, dove attualmente copre la carica di capitano di corvetta. TRUPPE ITALIANE NELL'ASIA MINORE ROMA —E' stato annunziato,da fonte attendibile che un contin gente di truppe italiane é sbarca to a Porto Said nell'Asia Minore. Esso é composto di carabinieri e di bersaglieri, e parteciperà alle operazioni di guerra che saranno svolte dalle forze inglesi nella Pa lestina. Questo é il primo contingente di truppe italiane che prende par te diretta alle operazioni che si svolgono ne l'Asia Minore, dove gli interessi dell'ltalia sono di al tissima importanza. La notizia é stata accolta da svariati commenti che. peraltro, in complesso sono favorevoli alla no stra partecipazione diretta negli affari dell'Oriente. I CHARLES J. MARGIOTTI Avvocato Italiano Corner Mahoning & Jefferson St. runxutawney, Pa. DIREZIONE t AMMINISTRAZIONE Carpenter ave. N. 15 INDIANA. PA. Locai-Phone 250 Un urlici del "Mi leader" i§§iaii!e l'ilolio In occasione della visita a Pitts burg della Missione Italiana "The i Pittsburg Leader" pubblica un in. j teressante articolo che ci piace ri produrre in italiano nei suoi trat ti principali, che sono i seguenti: E' dubbio se Pittsburg ha mai mostrato tanto entusiasmo e tan to compiacimento come per la visi ta ili questa città della Missione Italiana. # "Il sentimento che attacca il popolo di Pittsburg—una delle più grandi città del continente ame ricano—ai cittadini italiani va tan to oltre come al tempo memorabi le quando i piedi di Colombo, do po settimane ili ansie e di trepida zioni, si posarono sul vergine suo lo americano. "Pittsburg ora ó la casa e il pos to di lavoro di migliaia di gagliar di italiani, le di cui genuine vir tù industriali, sociali, di economia e di fratellanza, in alto grado a dare a questo cen tro industriale un grande potere. •Mentre i vincoli di amicizia e d'interessi comuni che esistono fra il popolo Americano e quello Itali ano sono per sé stessi forti e vigo rosi, noi siamo adesso impegnati insieme in un medesimo intento, e ciò ha rinsaldato tali vincoli cosi solidamente a strettamente come nessun 'altra cosa, forse, avrebbe potuto fare. "Il popolo italiano é stato spin to in tutti gli orrori della grande guerra mondiale ed ora, negli in granaggi del conflitto, sta vincen do difficoltà che finora state rite nute insormontabili, in maniera da destare l'ammirazione di tutto il mondo. Nessun'altra nazione im pigliata nel conflitto si é trovata di fronte a tanti e cosi gravi pro blemi come l'ltalia, ed ora il mon do sta imparando ad apprezzare l'- alto valore degli Italiani, appren dendo le formidabili gesta che mi gliaia di eroi stanno compiendo per la causa della umanità, della liberti della giustizia. "Pittsburg conosce perfetta mente il grande contributo che hanno dato a figli d'ltalia, con la loro attività e lealtà, al benessere comune, e giustamente apprezza la loro opera. No. 2 a Published Weekly by THE PATRIOT PUBLISHING CO. THE PATRIOT NOTICE With this issue of The Patriot a new policy has been adopted. The paper today appears in Ital ian with the exception one page, and this policy will be fol lowed from the present date. An exceptionally gTeat increase in the Italian advertising has crowd ed out the English side of the paper, for one reason, and anoth or is that many of the Italian sub scribers look to The Patriot as the only means of receiving the news of the daily happenings, and in justice to them we have made this change, and we also think The Patriot in this way can better serve these subscribers, that it may be a missionary among them and teach them better the rules, laws and customs of this their adopted country. THE EDITOR-