The patriot. (Indiana, Pa.) 1914-1955, October 14, 1916, Il Patriota, Image 5

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ANNO 111
Della Profezia in Corso di Guerra
——-— —
Un grande filosofo politico del principio del secolo scoi so si
dilettava di profezia, e i suoi oracoli annunziava con la stessa si
curezza con la quale un astronomo avrebbe annunziato un ecclissi
di sole o di luna, o l'aparizione di una cometa ali orizzonte. Gelebie
fra tutte e' rimasta di quel grande filosofo la profezia sulla Citta'
di Washington. "E" tutto pronto egli scriveva :il luogo, il
piano, il danaro: essenzialmente non e' nulla che oltrepassi il limi
te del potere umano nell'attuazione del grande progetto : tuttavia,
si può' scommettere mille contro uno, che la citta' non sara cos
truita, o non si chiamerà' Washington, o non sara' la sede del
Congresso." Se un contradittore avesse accettato la scommessa
quale rovina per Giuseppe De Maistre, e la sua famiglia !
La stampa oggi e' piena di simili profezie, ed anche son piene
le vie. Quanta gente oggi anticipa, negli scritti e nei discorsi, la
futura carta d'Europa! E quanta altra, ad ogni nuovo avvenimen
to, e' lieta e superba di constatare: L'avevo predetto io! A
leggere ed ascoltare, pure che il mondo sia finalmente popolato di
iddii, che governino ciascuno a proprio volere le sorti del genere
umano, o per lo meno del genere europeo- Lo spirito profetico fa
un'enorme concorrenza alla chiromanzia. l.a presa di Gorizia, chi
non l'aveva preveduta? E chi non aveva preveduta 1 entrata in
campagna della Romania? Le previsioni, specie quelle postume,
sono quasi sempre di una precisione raccapricciante- Non vi sono
più' sorprese, nei bollettimi della guerra. Ce ne saranno in quelli
del Congresso, della pace? In verità', e' cosi' chiara ed evidente la
situazione futura dell Europa nelle profezie dei contemporanei,
che nel Congresso della pace si potrebbe alla fine farne a meno.
Ecco una nuova agitazione da promuovere.
Una delle Potenze più' direttamente prese di mira nelle pro
feie e' naturalmente, l'Austria, Naturalmente perche' composta
com'è' di tanti pezzi, l'Austria si trova più' facilmente esposta al
gioco dell'architettura. Un mulino, Un labicco, un campanile, una
forca? Con tutti quei pezzi si può' fare quel che si vuole dell'Au
stria. E ogni ricostruttore ha le sue buone ragioni per accredita
re la forma che esce dalle sue mani. La Polonia pou dirsi, fin da
ora, idealmente, vendicata. Anche per l'Austria e' venuto il quar
to d'ora dello smembramento, del depecage. Senza pietà'! Perche'
essa non ha avuto pietà' per alcuno. E quale che sara* la sua morte
ne' gli uomini, ne'gli Dei avranno più' cura del suo nome e della
sua memoria.
Ma quale sara' realmente la sua morte? e quale la sua pena
nel mondo di la' ?
Io dichiaro e confesso la mia essoluta incapacita' nell'arte del
la profezia. Il mio spirito e' sempre cosi oscillante nel campo del
le possibilità', che neanche di fronte ai fenomeni naturali arriva ad
acquetarsi nella sicurezza della legge. Tramonterà il sole tra poco-
Io aspetto di vedere, per constatare. Questo dimostri la mia in
feriorità' dinanzi agli scrittori che posseggono per se' e per gli
altri la certezza del domani. Poter leggere nelle stelle,' o nelle
rughe della mano del vecchio imperatore d Austria ! Ma se io
sono sempre atterrito —mentalmente parlando, s'intende—dalla
complessivita' degli elementi morali e materiali che servono a de
terminare il più' insignificante movimento nell'azione e nella con
dotta di un individuo, figurarsi dgli elementi che servono a de
terminare condotta di dieci eserciti, l'azione di dieci Stati in lotta
tra loro! Prevedere, profetizzare, ricostruire, raorganizzare con
quattro povere lettere dell'alfabeto, quello che sara' l'avvenire del
l'Europa combattente —quale poteza—o quale fatuità'! Per mio
conto, io aspetto qualche risposta da quella che lo storico tedesco
chiamo' e defini' & potenza plastica della guerra. Il pollice della
guerra. H pollice della guerra basterà' a modellare l'avvenire?
Domando perdono della mia indisciplina verso la scienza, o della
mia incredulità', ma, insomma, io più' che ai principii dei filosofi e
ai sogni degli illusionisti, ho fiducia nell'inconsapevole soldatino
che andra' più' avanti nel territorio del nemico e più' profondo po
serà' in quel territorio il solco per piantarvi la sua baionetta e la
sua bandiera.
E se, dopo fatta questa confessione, che ammetto senza esi
tazione. e' la confessione della mia inferiorità' di fronte al profeta,
io dovessi e potessi esprimere una mia esautorarle idea, direi:
Smettiamola con le troppe anticipate previsioni, e lasciamo com
pletamente l'avvenire nelle mani dei nostri bravi combattenti. Non
so ; ma ho un vago sospetto : che meno si parla in tempo di guerra
—oh, anche in tempo di pace, del resto! —e meno si rischia dei no
stri interessi e del nostro programma. Il soliloquio non ha mai
risoluto le situazioni drammatiche e, se mai, non ha fatto che ri
velare per imprudenza, o incontinenza il pensiero dell'attore a chi
avrebbe invece dovuto nasconderlo. Parlare bisogna, certo; ma in
tempo utile, quando e' aperta la discussione, e quando nel contras
tò le nostre opinioni debbano esse difese e sostenute. Oggi e' tem
po di parlare, o di combattere? Perche' combattiamo, gli amici
e i nemici hanno appreso, e sanno. Ed e' superfluo, ogni giorno,
anzi ogni ora, discutere dei fini della nostra guerra, ad aggiunge
re fini nuovi a quelli primi, come se gli uni possano essere messi in
dubbio e gli altri debbano essere contestati.
Anche sul tema dell'Austria non facciamo noi molte più'
varizioni di quelle che sarebbero necessarie, in corso di guerra?
Cosi', noi non lavoriamo che al determinare contro di noi correnti
di idee e di interessi che la più' elementare economia polemica
dovrebbe provvedere a equamente distribuire fra tutti, o deviare
in parte da noi. Perche' tutta questa ansia e questa fretta nel
formulare il decreto-legge per la spartizione dell'Austria che
non vi e' altro da fare che combattere e vincere. Penserà' la Vit
toria a sciogliere il suo calzar# la' dove i nostri eserciti avranno
rialzati i segni dell'antica potenza di Roma.
Una sola cosa, ame pare, noi possiamo, anzi abbiamo il do
vere di ricordare agli amici ed ai nemici: questa, cioè' che l'Europa
IL GIORNALE SI PUBBLICA OGNI SABATO
IL PATRIOTA
SETTIMANALE INDIPENDENTE BILINfìUR ILLUSTRATO
INDIANA, PA., SAEATO 14 Ottobre 1916
Truppe Russe che marciano attraverso Salonicco per congiungersi agli Alleati nella grande
offensiva contro i Teutoni ed i Bulgari.
LA BANCAROTTA
DELLA GRECIA
PARIGI, 13—Notizie da Roma
recano che il governo greco ha
sospeso i pagamenti, il tesoro
nazionale essendo privo di fondi.
Comentando questa nuova si
tuazione la quale significa com
pleta bancarotta della Grecia, il
"Matin" predice un immediato
-mutamento nella politica fin qui
seguita da re Costantino-
Coi serbi a poche miglia da
Monastir e con le dimissioni del
ministero Calogeropoulos la
situazione non può' continuare
cosi' come essa e' e un muta
mento di orientazione si rende
imperativa per il governo e pel
sovrano ellenico.
D'altro canto, osserva il "Ma
tin" re Costantino deve ormai
essersi persuaso che la German
ia non e' più' grado di inviare
nei Balcani un corpo di esercito
di attocentomila nomini come
aveva promesso quanti ne oc
corrono per ristabilire nelle re
gioni balcaniche la supremazia
teutonica, e per controbattere
con successo ogni offensiva ne
mica.
Quando gli alleati dalle intesa
premevano, pochi giorni or sono,
sulla Grecia affinchè', cessate le
tergiversazioni e rotti gli indugi,
si decidesse a scendere in campo
contro le potenze centrali, essa
pose per condizione al suo inter
vento la concessione di un grosso
prestito di cui aveva imperioso
e immediato bisogno.
Sembra <3he gli alleati non
abbiano fatto buon viso a que
sta richiesta, il che spiega l'at
tuale bancarotta e la disastrosa
situazione greca.
La Grecia, senza essere en
trata in guerra, ha perduto una
Divisione di truppe a Kavala ha
visto invaso il proprio territorio,
e talune sue fortezze occupate
dai bulgari ed ora e' la prima na
zione adichiarare fallimento.
GLI ALLEATI CONFISCANO
MERCI PER LA GERMANIA
LONDRA, 13 Secondo no
tizie per venute da Salonicco le
autorità' navali delle potenze al
leate hanno confiscato il carico
di tutte le navi tedesche ed au
stro-ungariche che sono inter
! nate nei porti ellenici.
non ebbe più' pace dal giorno in cui furono superati i termini posti
da Roma al cammino dei barbari :—per concludere ; che dunque
l'Europa non avra' pace fino a quando quei termini non saranno
restituiti nel nome e nella guardia di roma-
Ciò' che, insomma, costituisce il valore europeo della guerra
italiana.
RASTIGNAC
7,000 Austriaci fatti Prigionieri dagli Italiani
MILANO, 12 L offensiva italiana ha ripreso. Era aspettata:
il nemico la presentiva: ma non era aspettata ne' presentita cosi'
grandiosa.
La prima giornata ci ha reso circa settemila prigionieri
Il primo annuncio officiale a cui seguirà' il Comunicato di
Cadorna, dice:
"Le truppe italiane hanno ripreso violentemente l'offensiva
nella regione "del Carso, a sud-est di Gorizia, riuscendo ad espugna
re parecchie linee di trincee austriache ed a prendere più' di
CINQUEMILA PRIGIONIERI.
"Le nostre truppe hanno anche conquistato una serie di alture
fortemente munite fra la linea del fiume Vippacco e quota 208,
catturando un'enorm quantità' di armi e di munizioni.
"Su altri settori abbiamo riportato brillianti successi, che ci
hanno reso altri MILLEQUATTROCENTO PRIGIONIERI".
LÀ NOSTRA FLOTTA MERCANTILE SI ARMA
Il Consiglio Superiore della Marina Mercantile, oggi riunitosi,
presa in esame e discussa la nuova minaccia costituita dalla pre
senza dei sottomarini tedeschi nelle acque americane, ha deciso di
difendere la ilostra flotta mercantile contro gli attacchi insidiosi
di nemico, mediante adeguato armamento.
Ciascuna nave mercantile italiana, a questo scopo, sara' amata
con potenti pezzi di artiglieria, ai quali sara' adibito un personale
appositamente adde strato pei tiri navali.
Il Consiglie Superiore istesso ha deciso che ciascuna nave sia
munita di telegrafo Marconi: ed ha stabilito premi speciali per
quegli equipaggi che riescano frustrare attacchi di sommergibili.
Le misure difensive decise da Consiglio Superiore della Mari
na Mercantile sono concordamente approvate.
TERREMOTO A COSENZA
COSENZA, 12—Durante la notte in questa citta' e nei din
torni si sono verificate alcune leggiere scosse di terremoto.
Non vi e' alcun danno e nessuna vittima, ma la popolazione e'
stata presa dal panico ed ancora adesso si mostra assai allarmata.
LO STEMMA DI GORIZIA
•"» DEVE TORNARE
AL SUO POSTO
Non tutti sanno che rozzo
castello di Gorizia, edificato in
torno al Mille, già' residenza dei
conti (tedeschi, in tutta l'esten
sione del termine, sia per origine
sia per tendenze) e poi ridotto a
prigione, esisteva, fino dal 1508,
uno stemma col Leone di San
Marco. Vi era stato posto sul
portone d'ingresso allorché' la
Serenissima Repubblica, impos
sessatasi per poco di Gorizia,
ebbe ampliato e restaurato il ca
stello stesso.
Insieme con lo stemma, era
anche un'iscrizione ricordativa.
Alcuni anni fa stemma e lapi
de furono tolti improvvisamente
e sustituiti dall'acquila bicipite.
La "potente alleata" nostra vo
leva darci cosi' una novella pro
va della sua inesauribile ama
bilità'.
Ma i cittadini di Gorizia rac
colsero i due enerati simboli
nel locale Museo, dove, se non
andiamo errati, debbono ancora
trovarsi.
Ci pare superfluo aggiungere
che il più' vivo desiderio di tutti
gli italiani e' quello di rivedere
al più' presto, al posto dell'uccel
laccio grifagno, il glorioso leone
di San Marco.
58 NAVI AFFONDATE DAI
RUSSI
PIETROBURGO Il comuni
cato ufficiale Russo annunzia che
le navi da guerra della Russia
hanno fatto un raid nei porti
dell'Asia Minore di Samsum e
Sinope nel Mar Nero il giorno 6
Ottobre ed hanno affondato 58
navi turche.
LEGGETE
E DIFFONDETE
IL NOSTRO GIORNALE
|i DIREZIONE <AMMINISTRAZIONE j
? Carpenter ave. N. 15
INDIANA. PA.
| Locai-Phone 250 >
I MANOSCRITTI NON SI RESTITUISCONO
L'ITALIA FABBRICA MUNI
ZIONI E CANNONI PER GLI
ALLEATI
MILANO, 9 L'enorme pro
gresso fatto dalle manifatture di
armi e munizioni in Italia e' sta
to oggi rivelato per la prima
volta dal discorso pronunziato
dal Presidente del Consiglio dei
Ministri On. Paolo Boselli.
Malgrado la povertà' in ferro
ed in altre materie prime e l'al
to prezzo che si paga per il tras
porto del carbone. l'ltalia, ha di
chiarato l'On. Boselli, e' ora in
grado di fabbricare le armi e le
munizioni che le occorrono e ne
fornise anche ai suoi Alleati.
Il Presidente del Consiglio, nel
suo discorso ha detto, tra le al
tre cose: ;
"L'ltalia ha ora 900 fabbriche
di armi e munizioni di prima
classe, ed 800 manifatture ausi
liarie, in cui lavorano 425 mila
persone; di esse 45 mila sono
donne- Ora si fanno in un mese
i cannoni che prima si facevano
in un anno. La produzione del
le mitragliatrici e stata molti
cata 600 volte, ela produzione
dei proiettili 110 volte. La pro
duzione degli automobili e' stata
aumentata mentre la industria
dell'aviazione ha fatti numerosi
progressi. Simile progresso in
dustriale e' un augurio della
prosperità' che ci aspetta dopo
che avremo vinta la guerra."
DUE MILIONI D'ORO VER
RANNO IN AMERICA
KANSAS CITY, 30—11 diret
tore della Zecca federale, parlan
do alla Convenzione dei Banchi
eri americani, tenutasi in questa
citta', ha dichiarato che dall'Eu
ropa e dal Canada sara' impor
tato nei mesi prosimi altro oro
per il valore di due miliardi di
lire.
Nella Zecca si stano già' con
vertendo in monete americane
milioni di sterline ingesi e pezzi
francesi da venti franchi.
E' probabile, per altro, che do
po la guerra una buona parte
dell'oro inviato negli Stati Uniti
sia importato di nuovo in Europa
perche' i prestiti da lanciarsi nel
vecchio continente frutteranno
assai più' del denaro impiegato
in America.
CHIAMATA ALLA VISITA DI
NUOVE CLASSI
ROMA 13 La Gazetta Uf
ficiale pubblica un decreto luo
gotenenziale che chiama a nuo
va visita gli inscritti di leva nati
negli anni 1876, 1877,1878, 1879,
1880 e 1881 ed i militari nati nei
medesimi anni e riformati a tut
to il 31 agosto 1915.
AVVISO AGLI ABBONATI
In vista della crisi nella que
stione della carte, da stampa
per giornale, per cui non solo
vi e' stato un enorme aumento
di prezzi, ma le cartiere non pro
ducono carta a sufficienza per
far fronte alle richieste, si av
vertono i nostri abbonati i quali
non sono in regola coi pagamenti,
che se non si metteranno subito
in regola, verrà' loro immediata
mente sospeso l'invio del giorna
le.
L'AMMINISTRAZIONE.
CHARLES J. MARGIOTTI
Avvocato Italiano
Corner Mahoning & Jefferson St.
runxutawney, Pa.
No. 42 Published weekly by TI~IE PATRIOT PUBLISHIIVO CO