PREZZO D'ABBONAMENTO Un Anno $1.50 j Sei mesi SI.OO \ ( ; Una copia $0.05 5 t 5 ANNO 111 Della Profezia in Corso di Guerra ——-— — Un grande filosofo politico del principio del secolo scoi so si dilettava di profezia, e i suoi oracoli annunziava con la stessa si curezza con la quale un astronomo avrebbe annunziato un ecclissi di sole o di luna, o l'aparizione di una cometa ali orizzonte. Gelebie fra tutte e' rimasta di quel grande filosofo la profezia sulla Citta' di Washington. "E" tutto pronto egli scriveva :il luogo, il piano, il danaro: essenzialmente non e' nulla che oltrepassi il limi te del potere umano nell'attuazione del grande progetto : tuttavia, si può' scommettere mille contro uno, che la citta' non sara cos truita, o non si chiamerà' Washington, o non sara' la sede del Congresso." Se un contradittore avesse accettato la scommessa quale rovina per Giuseppe De Maistre, e la sua famiglia ! La stampa oggi e' piena di simili profezie, ed anche son piene le vie. Quanta gente oggi anticipa, negli scritti e nei discorsi, la futura carta d'Europa! E quanta altra, ad ogni nuovo avvenimen to, e' lieta e superba di constatare: L'avevo predetto io! A leggere ed ascoltare, pure che il mondo sia finalmente popolato di iddii, che governino ciascuno a proprio volere le sorti del genere umano, o per lo meno del genere europeo- Lo spirito profetico fa un'enorme concorrenza alla chiromanzia. l.a presa di Gorizia, chi non l'aveva preveduta? E chi non aveva preveduta 1 entrata in campagna della Romania? Le previsioni, specie quelle postume, sono quasi sempre di una precisione raccapricciante- Non vi sono più' sorprese, nei bollettimi della guerra. Ce ne saranno in quelli del Congresso, della pace? In verità', e' cosi' chiara ed evidente la situazione futura dell Europa nelle profezie dei contemporanei, che nel Congresso della pace si potrebbe alla fine farne a meno. Ecco una nuova agitazione da promuovere. Una delle Potenze più' direttamente prese di mira nelle pro feie e' naturalmente, l'Austria, Naturalmente perche' composta com'è' di tanti pezzi, l'Austria si trova più' facilmente esposta al gioco dell'architettura. Un mulino, Un labicco, un campanile, una forca? Con tutti quei pezzi si può' fare quel che si vuole dell'Au stria. E ogni ricostruttore ha le sue buone ragioni per accredita re la forma che esce dalle sue mani. La Polonia pou dirsi, fin da ora, idealmente, vendicata. Anche per l'Austria e' venuto il quar to d'ora dello smembramento, del depecage. Senza pietà'! Perche' essa non ha avuto pietà' per alcuno. E quale che sara* la sua morte ne' gli uomini, ne'gli Dei avranno più' cura del suo nome e della sua memoria. Ma quale sara' realmente la sua morte? e quale la sua pena nel mondo di la' ? Io dichiaro e confesso la mia essoluta incapacita' nell'arte del la profezia. Il mio spirito e' sempre cosi oscillante nel campo del le possibilità', che neanche di fronte ai fenomeni naturali arriva ad acquetarsi nella sicurezza della legge. Tramonterà il sole tra poco- Io aspetto di vedere, per constatare. Questo dimostri la mia in feriorità' dinanzi agli scrittori che posseggono per se' e per gli altri la certezza del domani. Poter leggere nelle stelle,' o nelle rughe della mano del vecchio imperatore d Austria ! Ma se io sono sempre atterrito —mentalmente parlando, s'intende—dalla complessivita' degli elementi morali e materiali che servono a de terminare il più' insignificante movimento nell'azione e nella con dotta di un individuo, figurarsi dgli elementi che servono a de terminare condotta di dieci eserciti, l'azione di dieci Stati in lotta tra loro! Prevedere, profetizzare, ricostruire, raorganizzare con quattro povere lettere dell'alfabeto, quello che sara' l'avvenire del l'Europa combattente —quale poteza—o quale fatuità'! Per mio conto, io aspetto qualche risposta da quella che lo storico tedesco chiamo' e defini' & potenza plastica della guerra. Il pollice della guerra. H pollice della guerra basterà' a modellare l'avvenire? Domando perdono della mia indisciplina verso la scienza, o della mia incredulità', ma, insomma, io più' che ai principii dei filosofi e ai sogni degli illusionisti, ho fiducia nell'inconsapevole soldatino che andra' più' avanti nel territorio del nemico e più' profondo po serà' in quel territorio il solco per piantarvi la sua baionetta e la sua bandiera. E se, dopo fatta questa confessione, che ammetto senza esi tazione. e' la confessione della mia inferiorità' di fronte al profeta, io dovessi e potessi esprimere una mia esautorarle idea, direi: Smettiamola con le troppe anticipate previsioni, e lasciamo com pletamente l'avvenire nelle mani dei nostri bravi combattenti. Non so ; ma ho un vago sospetto : che meno si parla in tempo di guerra —oh, anche in tempo di pace, del resto! —e meno si rischia dei no stri interessi e del nostro programma. Il soliloquio non ha mai risoluto le situazioni drammatiche e, se mai, non ha fatto che ri velare per imprudenza, o incontinenza il pensiero dell'attore a chi avrebbe invece dovuto nasconderlo. Parlare bisogna, certo; ma in tempo utile, quando e' aperta la discussione, e quando nel contras tò le nostre opinioni debbano esse difese e sostenute. Oggi e' tem po di parlare, o di combattere? Perche' combattiamo, gli amici e i nemici hanno appreso, e sanno. Ed e' superfluo, ogni giorno, anzi ogni ora, discutere dei fini della nostra guerra, ad aggiunge re fini nuovi a quelli primi, come se gli uni possano essere messi in dubbio e gli altri debbano essere contestati. Anche sul tema dell'Austria non facciamo noi molte più' varizioni di quelle che sarebbero necessarie, in corso di guerra? Cosi', noi non lavoriamo che al determinare contro di noi correnti di idee e di interessi che la più' elementare economia polemica dovrebbe provvedere a equamente distribuire fra tutti, o deviare in parte da noi. Perche' tutta questa ansia e questa fretta nel formulare il decreto-legge per la spartizione dell'Austria che non vi e' altro da fare che combattere e vincere. Penserà' la Vit toria a sciogliere il suo calzar# la' dove i nostri eserciti avranno rialzati i segni dell'antica potenza di Roma. Una sola cosa, ame pare, noi possiamo, anzi abbiamo il do vere di ricordare agli amici ed ai nemici: questa, cioè' che l'Europa IL GIORNALE SI PUBBLICA OGNI SABATO IL PATRIOTA SETTIMANALE INDIPENDENTE BILINfìUR ILLUSTRATO INDIANA, PA., SAEATO 14 Ottobre 1916 Truppe Russe che marciano attraverso Salonicco per congiungersi agli Alleati nella grande offensiva contro i Teutoni ed i Bulgari. LA BANCAROTTA DELLA GRECIA PARIGI, 13—Notizie da Roma recano che il governo greco ha sospeso i pagamenti, il tesoro nazionale essendo privo di fondi. Comentando questa nuova si tuazione la quale significa com pleta bancarotta della Grecia, il "Matin" predice un immediato -mutamento nella politica fin qui seguita da re Costantino- Coi serbi a poche miglia da Monastir e con le dimissioni del ministero Calogeropoulos la situazione non può' continuare cosi' come essa e' e un muta mento di orientazione si rende imperativa per il governo e pel sovrano ellenico. D'altro canto, osserva il "Ma tin" re Costantino deve ormai essersi persuaso che la German ia non e' più' grado di inviare nei Balcani un corpo di esercito di attocentomila nomini come aveva promesso quanti ne oc corrono per ristabilire nelle re gioni balcaniche la supremazia teutonica, e per controbattere con successo ogni offensiva ne mica. Quando gli alleati dalle intesa premevano, pochi giorni or sono, sulla Grecia affinchè', cessate le tergiversazioni e rotti gli indugi, si decidesse a scendere in campo contro le potenze centrali, essa pose per condizione al suo inter vento la concessione di un grosso prestito di cui aveva imperioso e immediato bisogno. Sembra <3he gli alleati non abbiano fatto buon viso a que sta richiesta, il che spiega l'at tuale bancarotta e la disastrosa situazione greca. La Grecia, senza essere en trata in guerra, ha perduto una Divisione di truppe a Kavala ha visto invaso il proprio territorio, e talune sue fortezze occupate dai bulgari ed ora e' la prima na zione adichiarare fallimento. GLI ALLEATI CONFISCANO MERCI PER LA GERMANIA LONDRA, 13 Secondo no tizie per venute da Salonicco le autorità' navali delle potenze al leate hanno confiscato il carico di tutte le navi tedesche ed au stro-ungariche che sono inter ! nate nei porti ellenici. non ebbe più' pace dal giorno in cui furono superati i termini posti da Roma al cammino dei barbari :—per concludere ; che dunque l'Europa non avra' pace fino a quando quei termini non saranno restituiti nel nome e nella guardia di roma- Ciò' che, insomma, costituisce il valore europeo della guerra italiana. RASTIGNAC 7,000 Austriaci fatti Prigionieri dagli Italiani MILANO, 12 L offensiva italiana ha ripreso. Era aspettata: il nemico la presentiva: ma non era aspettata ne' presentita cosi' grandiosa. La prima giornata ci ha reso circa settemila prigionieri Il primo annuncio officiale a cui seguirà' il Comunicato di Cadorna, dice: "Le truppe italiane hanno ripreso violentemente l'offensiva nella regione "del Carso, a sud-est di Gorizia, riuscendo ad espugna re parecchie linee di trincee austriache ed a prendere più' di CINQUEMILA PRIGIONIERI. "Le nostre truppe hanno anche conquistato una serie di alture fortemente munite fra la linea del fiume Vippacco e quota 208, catturando un'enorm quantità' di armi e di munizioni. "Su altri settori abbiamo riportato brillianti successi, che ci hanno reso altri MILLEQUATTROCENTO PRIGIONIERI". LÀ NOSTRA FLOTTA MERCANTILE SI ARMA Il Consiglio Superiore della Marina Mercantile, oggi riunitosi, presa in esame e discussa la nuova minaccia costituita dalla pre senza dei sottomarini tedeschi nelle acque americane, ha deciso di difendere la ilostra flotta mercantile contro gli attacchi insidiosi di nemico, mediante adeguato armamento. Ciascuna nave mercantile italiana, a questo scopo, sara' amata con potenti pezzi di artiglieria, ai quali sara' adibito un personale appositamente adde strato pei tiri navali. Il Consiglie Superiore istesso ha deciso che ciascuna nave sia munita di telegrafo Marconi: ed ha stabilito premi speciali per quegli equipaggi che riescano frustrare attacchi di sommergibili. Le misure difensive decise da Consiglio Superiore della Mari na Mercantile sono concordamente approvate. TERREMOTO A COSENZA COSENZA, 12—Durante la notte in questa citta' e nei din torni si sono verificate alcune leggiere scosse di terremoto. Non vi e' alcun danno e nessuna vittima, ma la popolazione e' stata presa dal panico ed ancora adesso si mostra assai allarmata. LO STEMMA DI GORIZIA •"» DEVE TORNARE AL SUO POSTO Non tutti sanno che rozzo castello di Gorizia, edificato in torno al Mille, già' residenza dei conti (tedeschi, in tutta l'esten sione del termine, sia per origine sia per tendenze) e poi ridotto a prigione, esisteva, fino dal 1508, uno stemma col Leone di San Marco. Vi era stato posto sul portone d'ingresso allorché' la Serenissima Repubblica, impos sessatasi per poco di Gorizia, ebbe ampliato e restaurato il ca stello stesso. Insieme con lo stemma, era anche un'iscrizione ricordativa. Alcuni anni fa stemma e lapi de furono tolti improvvisamente e sustituiti dall'acquila bicipite. La "potente alleata" nostra vo leva darci cosi' una novella pro va della sua inesauribile ama bilità'. Ma i cittadini di Gorizia rac colsero i due enerati simboli nel locale Museo, dove, se non andiamo errati, debbono ancora trovarsi. Ci pare superfluo aggiungere che il più' vivo desiderio di tutti gli italiani e' quello di rivedere al più' presto, al posto dell'uccel laccio grifagno, il glorioso leone di San Marco. 58 NAVI AFFONDATE DAI RUSSI PIETROBURGO Il comuni cato ufficiale Russo annunzia che le navi da guerra della Russia hanno fatto un raid nei porti dell'Asia Minore di Samsum e Sinope nel Mar Nero il giorno 6 Ottobre ed hanno affondato 58 navi turche. LEGGETE E DIFFONDETE IL NOSTRO GIORNALE |i DIREZIONE I MANOSCRITTI NON SI RESTITUISCONO L'ITALIA FABBRICA MUNI ZIONI E CANNONI PER GLI ALLEATI MILANO, 9 L'enorme pro gresso fatto dalle manifatture di armi e munizioni in Italia e' sta to oggi rivelato per la prima volta dal discorso pronunziato dal Presidente del Consiglio dei Ministri On. Paolo Boselli. Malgrado la povertà' in ferro ed in altre materie prime e l'al to prezzo che si paga per il tras porto del carbone. l'ltalia, ha di chiarato l'On. Boselli, e' ora in grado di fabbricare le armi e le munizioni che le occorrono e ne fornise anche ai suoi Alleati. Il Presidente del Consiglio, nel suo discorso ha detto, tra le al tre cose: ; "L'ltalia ha ora 900 fabbriche di armi e munizioni di prima classe, ed 800 manifatture ausi liarie, in cui lavorano 425 mila persone; di esse 45 mila sono donne- Ora si fanno in un mese i cannoni che prima si facevano in un anno. La produzione del le mitragliatrici e stata molti cata 600 volte, ela produzione dei proiettili 110 volte. La pro duzione degli automobili e' stata aumentata mentre la industria dell'aviazione ha fatti numerosi progressi. Simile progresso in dustriale e' un augurio della prosperità' che ci aspetta dopo che avremo vinta la guerra." DUE MILIONI D'ORO VER RANNO IN AMERICA KANSAS CITY, 30—11 diret tore della Zecca federale, parlan do alla Convenzione dei Banchi eri americani, tenutasi in questa citta', ha dichiarato che dall'Eu ropa e dal Canada sara' impor tato nei mesi prosimi altro oro per il valore di due miliardi di lire. Nella Zecca si stano già' con vertendo in monete americane milioni di sterline ingesi e pezzi francesi da venti franchi. E' probabile, per altro, che do po la guerra una buona parte dell'oro inviato negli Stati Uniti sia importato di nuovo in Europa perche' i prestiti da lanciarsi nel vecchio continente frutteranno assai più' del denaro impiegato in America. CHIAMATA ALLA VISITA DI NUOVE CLASSI ROMA 13 La Gazetta Uf ficiale pubblica un decreto luo gotenenziale che chiama a nuo va visita gli inscritti di leva nati negli anni 1876, 1877,1878, 1879, 1880 e 1881 ed i militari nati nei medesimi anni e riformati a tut to il 31 agosto 1915. AVVISO AGLI ABBONATI In vista della crisi nella que stione della carte, da stampa per giornale, per cui non solo vi e' stato un enorme aumento di prezzi, ma le cartiere non pro ducono carta a sufficienza per far fronte alle richieste, si av vertono i nostri abbonati i quali non sono in regola coi pagamenti, che se non si metteranno subito in regola, verrà' loro immediata mente sospeso l'invio del giorna le. L'AMMINISTRAZIONE. CHARLES J. MARGIOTTI Avvocato Italiano Corner Mahoning & Jefferson St. runxutawney, Pa. No. 42 Published weekly by TI~IE PATRIOT PUBLISHIIVO CO