The patriot. (Indiana, Pa.) 1914-1955, September 09, 1916, Il Patriota, Image 6

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ANNO 111
450.000 Austriaci caduti al nostro fronte
La marcia
alla vittoria
Gli Austriaci avevano, fino a ieri, l'abitudine di dire, che i
soldati italiani sanno morire, ma non sanno vincere. Da oggi essi
apprenderanno che i soldati italiani sanno anche vincere. E san
no vincere perche' sanno morire. Più' ancora, perche' sanno sof
frire. Il generale Nogi, l'organizzatore delle vittorie giapponesi
disse che vince quell'esercito che sa soffrire un quarto d ora di
più' del nemico. Oh, soffrire, i nostri soldati soffrono da un anno,
da quindici mesi anzi, serenamente, pazientemente, coi piedi nei
'fango e nel sangue, con la fronte nella doppia tormenta dei ghiac
ci alpini e del fuoco delle artiglierie Skoda, fra i cadaveri dei loio
fratelli d'arme nelle trincee o sulle irte rocce contestate ; Ed ec
co, alfine, dopo tanto soffrire essi escono lieti e sorridenti, escono
nuovi dalla lunga notte, come la luce il primo giorno della crea
zione. Salutiamoli, alte grida d'amore, come si saluta la luce
all'aurora !
Questi soldati sono l'ltalia.
Essi non furono eccitati o esaltati nello scendere in campo con
le parole con le quali ordinariamente l'imperatore di Germania
eccita odesalta le sue reclute nella corte di Potsdam. Nessuno ha
loro detto: "Voi da oggi siete sacri, perche' portate le insegne del
vostro Signore." Nella loro semplicità' essi avrebbero riso della
melodrammatica investitura. Ma nell'ora del pericolo, la Gran
Madre'batte' alle porte: —"Su, figiuoli, alla riscossa!"— E le
porte s'aprirono tutte, e dalle case, dalle scuole, dalle officine, di
mentichi di antiche discordie e di recenti rancori, come tocchi al
cuore dalla prima voce sentita nelle cùlle, i figliuoli uscirono con
gli animi palpitanti, come in un improvviso scoppio di primavera
per andar dove? Oh, essi non avevano bisogno che alcuno in
dicasse la via, o dicesse il nome del nemico. Essi conoscevano di
istinto la via, già' tracciata dai legionari romani, e poi seminata
delle croci dei loro padri, la via delle glorie e dei supplizi della
vecchia e della nuova gente italica l'ultimo supplizio, quello di
Battisti e per la'nota via si misero in marcia, con saldi garetti
e cuore anche più' saldo. Per la vita o per la morte, questa volta !
Partendo dopo tanti secoli da Roma, i soldati italiani compresero
che la consegna non poteva essere che una: arrivare a destino e
piegare alfine il nemico alla legge di Roma. E mantengono in
marcia la consegna.
Noi li seguiamo, passo passo, come la loro stessa ombra, lungo
la marcia sanguinante: li vediamo da lontano separarsi e ricongi
ungersi, piegarsi e raddrizzarsi, cadere e risorgere, senza mai
posa, senza mai sosta, senza mai stanchezza: e li contiamo, o ci
sforziamo ad ogni giornata di contarli, come si contano nella feb
bre i battiti delle vene, le pulsazioni del cuore, e li chiamiamo per
nome come si chiamano nelle tempeste le stelle del cielo. Dove
sono• Eccoli, oggi, tutti in alto, nel cielo di Trieste. Tutti? Quel
li che mancano formeranno, nel nostro pensiero, la nuova costel
lazione della grande storia d'ltalia.
Questa guerra, che noi non provocammo, ma che accettam
mo come la Necessita' ce l'ha imposta, ha finalmente ri\ elato gli
italiani a se stessi, ed anche agli amici ed ai nemici. Tolti all'-
atmosfera asfissiante della palude politica, portati nella puia at
mosfera della lotta per l'ideale, la loro anima si e apeita come un
fiore sulla spina, tutta gentilezza e valore, tutta virtù' ed eroi
smo. Il sacrifizio non ha limiti peressi, ela fatica non ha termini
fìssi. Sono tutti grandi. L'umile contadino prepara nel fuoco la
nostra vittoria con le stesse mani e lo stesso sorriso con sui ieri
preparava nella terra la fecondità' delle messi. L operaio difende
con le ferree braccia le posizioni conquistate sul nemico, con la
stessa fierezza con la quale ieri difendeva i suoi diritti nelle sue
organizzazioni. E l'artigiano curvo notte e giorno, in tutte 1 opere
della guerra, modella la sua morte per la salute della patria, come
ieri curvo sul banco della sua bottega modellava il suo lavoro pei
la povera vita della sua famiglia. Quando la quercia ha radici cosi
robuste, anime cosi' possenti .nelle radici, può sfidare i secoli* e le
tempeste. La' nelle radici e' l'eterna forza, e 1 eterna sostanza
della vita. Noi non siamo che la caduta vernice della scorza che i
primi sf>li o i primi venti di disseccano e sfaldano. Come dunque
onorare questi meravigliosi fattori della futura grandezza della
patria? Noi non possiamo che inchinarci dinnanzi a loro e appren
dere la loro le profonde virtù' della razza, le virtù che nobilitano
una gente, e la rendono degna di storia.
Non esce forse tutto, improvvisamente armato questo eser
cito, dalle profonde virtù' della razza?
Esso parve nato ieri in un paese che non ha mai fatto della
guerra un'industria ne' per se ne' per gli altri e perche nato
ieri esposto alla commiserazione se non al dileggio del nemico. Ma
aveva forse bisogno di allevarsi nelle caserme e di farsi una teoria
nei libri degli "herren" professori l'esercito d'ltalia alla ricerca dei
confini nazionali? Esso era già da lungo tempo preparato nel
dolore e nella tristezza della patria, e non aspettava che l'occasione
per mettersi in assetto di battaglia. La sua formazione era organ
ica, come la tessa vita della nazione, non meccanica, come un
artifizio dottrinario e politico. E organicamente oggi procede e
si sviluppa nella lotta e nella vittoria.
In alto i cuori e la bandiera!
In Germania nel Medio Evo non avevano capacita' di diven-
IL GIORNALE SI PUBBLICA OGNI SABATO
SETTIMANALE INDIPENDENTE BILINOUR ILLUSTRATO
INDIANA, PA., S ADATO 9 Settembre 1916
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C TRIESTE ~ VIEW OF- CITY J
Panorama di T rie-ste
450 MILA AUSTRIACI CADUTI
AL NOSTRO FRONTE
ROMA, 4—Gli austriaci dal
I
giorno in cui e' cominciata la gu
e? ra con l'ltalia hanno perduto
450,000 uomini tra morti, prigi
oneri e feriti cosi' gravemente
da non poter più' tornare al
fronte.
Il calcolo e 1 stato fatto dalle
autorità' militari italiane, dalle
informazioni da diverse fonti.
Le perdite subite dall'Austria
i
al fronte Italiano sono cosi' spe
cificate:
Austriaci uccisi 150,000; feriti
che non sono più' in grado di
prestane tservizio militare 200,-
000; prigionieri 100,0/ 0.
Gl'ltaliani ora tengono 3000
miglia quadrate di territorio
austriaco, e gli Austriaci tengo
no circa 180 miglia quadrate di
territorio italiano.
UNA NI UOVA CHIESA ITALIANA
JOHNSTOWN, Pa. Domani con l'intervento di insigni
autorità' ecclesiatiche e con il concorso di bande e società' verra'-
inaugurata la CHIESA ITALIANA DI S. ANTONIO IN MAPLE
AVE.
Da molti anni quella Colonia e' in attesa di una Chiesa propria
che possa sostituire l'umile "Bassi.ment" l'ideale finalmente e' rag
giunto.
Il Parroco Rev. Antonio Ballestieri. dei PP. Francescani di
Loretto, con quel zelo proprio dei ministri dell'altare per la casa dei
Signore ha saputo unendo *i propri ai sacrifici dei nostri conna
zionali erigere ed ultimare il Sacro Tempio da cui la Colonia ritrar
rà' onore dagli uomini e gloria da Dio.
tare imperatori che i Margravi, i guardiani della Marca, i guardi
ani del Confine. Ma non sono oggi tutti Margravi i soldati del
nostro esercito, essi che non hanno altro compito e non sono fieri
di altro ideale che di riconquistare il confine d'ltalia e tenerlo
tenerlo finche' il nome d'ltalia duri, e durino le Alpi e il Mare,
la' sotto il Quarnaro? Ma essi non aspirano, oggi, come il loro
grande fratello corso, che li precedette sull'lsonzo, non aspirano—
non dubitate! a diventare imperatori.
Questi divini figliuoli mettono le aquile dei loro vent'anni,
con tutto il sangue del loro cuore e le speranze della loro vita, ai
piedi d'ltalia, ai piedi della vecchia e della nuova Italia. E una sola
cosa vogliono : che il loro sacrifizio frutti gloria nel presente a nell'-
avvenire.
Che il loro volere si compia !
RASTIGNAC.
IL PIANO DEGLI ALLEATI
ABBATTERE L'AUSTRIA
Il piano deggli Alleati e' preci
samente quello che Hilaire Bel
oc raccomando' fin daprincipio e
che si riassume nei seguenti ter
mini:
Poiché' nell' alleanza austro
edesca la Germania e' la nazione
preponderante e l'Austria e' la
più' debole ; poiché' essa pero' so
no militarmente cosi intimamen
te collegate, che non si possono
sciogliere, se non troncando
la guerra ; poiché' l'essere che es
ce da questa fusione e' il colosso
di ferro, che ha un piede fragile ;
chi voglia facilmente abbatterlò
deve togliere prima dimezzo l'-
Austria.
Altro piroscafo affondato
LONDON, Sept. 5.—1 l piros
cafo inglese "Swift Winges" di
4,485 tonnellate, e' stato affon
dato.
FORZARE I TEUTONI
IN OGNI PUNTO
In questo stato di cose, gli Im
peri Centrali debbono oggi* ri
nunciare a quella manovra per
linee interne che sola permise
loro di conseguire i tanto vantati
ma pure inutili successi, quando
gli Alleati, per mancanza di ade
guata preparazione, non si tro
vavano in grado di premere il
nemico uniformemente e simul
taneamente su tutte le fronti.
Manovrando per linee interne,
gli Imperi Centrali a
riparare alla deficienza dei loro
numeri, raggiungendo nei punti
prescelti per la loro offensiva la
cosi' detta superiorità' tattica,
ossia superiorità' numerica rela
tiva al luogo ed al tempo.
Privati di un tanto privilegio,
permane la superiorità' strate
gica ossia assoluta degli Alleati',
la quale da tre mesi ha già' dato
ottimi risultati avendo strappa
to agli Imperi Centrali l'iniziati
va delle operazioni, obbligandoli
alla difensiva.
COMPITO DIVISO
Ora gli Alleati hanno affidato
alla Russia, all'ltalia ed alla Ru
menia la missione di distruggere
l'Austria, mentre l'azione degli
anglo-francesi al fronte occiden
tale mantiene impegnate le forze
tedesche impedendo loro di ac
correre in rinforzo della peri
colante alleata.
CARRANZA ORDINA LA CONFISCA DEL BENI CATTOLICI
Citta' Del Messico.. —Il Presidente Venustiano Carranza
ha ordinato la nazionalizzazione di tutte le proprietà' pertinenti
alla chiesa cattolica nel Messico.
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I MANOSCRITTI NON SI RESTITUISCONO
GLI ALPINI
NEL TRENTINO
Nel Trentino si sono avuti
episodi degni di nota.
In questa regione; trattan
dosi di montagne altissime il
compito di avanzare spetta quasi
esclusivamente agli alpini, i
| quali, assuefatti come nessun
, altro soldato al mondo alle ter
! ribili diffcolta ;li un tal genere
di guerra, sanno assolverlo in
modo da suscitare l'ammirazione
! di tutti gli stranieri, non esclusi
i nemici.
L' ultima operazione e' avven
uta sul Cauriol contro il quale
gli austriaci hanno eseguiti in
] utilmente attacchi sanguinosi.
Gli alpini sono rimasti padroni
| della posizione, non solo, ina
.hanno inflitto al nemico perdite
assaigravi.
Il Cauriol e' il monte conqui
stato dai nostri il 28 agosto.
Situato nel Trentino orientale,
>a circa venticinque chilometri al
di la' dell'antica frontiera, e' alto
ben 2495 metri.
Comprendendo quanto grande
ne sai l'importanza, gli austri
aci hanno tentato di riconqui
starlo anche a costo di gravi
sacrifizi ma non vi sono riusciti,
ne' hanno alcuna probabilità' di
riuscirvi in seguito.
CINQUE NAVI AFFONDATE
DA SOTTOMARINI
•
LONDON, Sept. s.—La Lloyd
Shipping Agency annunzia che
quattro piroscafi mercantili sono
stati silurati e colati a picco da
sottomarini teutonicic. Sssi, tut
ti inglesi, sono i seguenti:
art" di 3108 tonnellate;". Stra
thalian" di 4,404 tonnellate;
"Kelvinia" 3140 tonnellate;
"Marcotte" di 1097 tonnellate.
Gli equipaggi dei primi tre" pir
oscafi sono in salvo.
Un dispaccio poi della Agenzia
Reuter informa che il piroscafo
olandese "Zeerarend" e' stato
affondato da un sottomarino:
l'equipaggio e' salvo.
Altri affondamenti
LONDON, Sept s.—La Llopd
Shipping Agency rapporta l'af
fondamento dei piroscafi norve
gesi: "Gothard" e "Setestal" e
del veliero francese "General
Archimard".
IL SERVIZIO POSTALE
AEREO
WASHINGTON, 6—Fra pochi
giorni sara' inaugurato un rego
lare servizio postale aereo fra
Seward e Iditaror, nell'Alaska.
La distanza che dovranno percor
rere gli aeroplani e' di 380 migli
a.
Questa nuova linea funzionerà'
due volte per settimana.
CHARLES J. MARGIOTTI
Avvocato Italiano
Corner Mahomng & Jefferson St.
runxutawney, Pa.
No. 3? Published weekly toy THE PATRIOT PUBLISH I ISO CO