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Intorno alla Guerra fALSAME SPIE Com'era elegante, ridente e vesti ta a nuovo, specialmente in questi giorni, la regina del Ceresio prima che fosse vittima delle ripercussioni dell'attuale guerra tragica che tutto e tutti sconvolse. Oggi ben altro e' la fisonomia di Lugano, per tanto ra gioni patriottiche, cara al cuore di o gni italiano e di quegli, in particolar modo, che ha un culto per la memo ria di Mazzini. Prima della guerra tra la Germa nia e la Francia, Lugano che conta circa 44.000 abitanti con lo sbocciare della primavera, vedeva raddoppiata e talvolta ancoi più', la sua popola zione dai forestieri che ivi aflluiscono da ogni parte del mondo. Essa conta in numero di 80 grandi alberghi, pic coli, case per dozzinanti, e tutti of frono comodità', e, si capisce a se conda della potenzialità' economica del forestiero. • Ora, se e' vero che la confedera zione svizzera, per le sue eccezionali condizioni, di importante centro di commercio e trasmissione create dal la guerra attuale, si trova in ottime condizioni finanziarie, ad onta dei sa crifici che sostiene per i molti uomi ni che sono sotto le armi; benessere economico che naturalmente si riper cuote in tutti i suoi Cantoni; se e' vero tutto ciò', non e' men vero che quelle citta', come Lugano, che vivo no esclusivamente dell'industria del forestiero, si trovano oggi per l'asso luta mancanza di questi, in condizio ni certamente non floride e che spari ranno soltanto quando la sospirata pace finalmente sorriderà' all'odierna turbolenta Europa, sconvolta dalla pazzia criminosa dello squilibrato Kaiser, che, sotto molti aspetti ricor corda l'altro pazzo criminale che ri sponde al nome di Nerone. E' pertanto, direi quasi, irricono scibile, Lugano odierno, con quello di due anni or sono. Alberghi chiusi. Nessuna viia commerciale. Sui volti degli abitanti si legge il malcontento, del resto ben giustificato e che, ad onore del vero, trae la sua origine, non dal rammarico degli interessi, le si dalla guerra, ma dal dovere, per le esigenze stesse della neutralità', tollerare in casa propria, tipi, figure che fanno parte delle milizie losche, che fecero commercio della loro co \ scienza. Queste milizie sono compo ste di penne vendute, di falsari e di spie, al servizio delle azenzie austre ungariche, 'e che per ragioni di confi ne, piantarono le loro tende, con sim patia speciale a Lugano. Non e' inutile, come taluno po trebbe credere a prima vista, di oc cuparsi di questa genia, tra le cui file s'annida qualche italiano rinne gato, e che riceve indiretta mente ap poggio da qualche socialista, del re sto onesto e in piena buona fede ma purtroppo tuttora accecate da un neu tralismo italiano che tanto contrasta con le aspirazioni dell'ltalia e con il patriottismo sempre vivo e ricco d'ar dore giovanile del Canton Ticino, di cui Lugano e' il cuore. Non voglio lasciarmi sfuggire que sta nuova propizia occasione per ri cordare alla graditudine degli Italia ni, come tale patriottismo, sia man tenuto cosi infiammato dalla parola e dalla penna dell'onorevole avvocato Emilio Bossi e di quella dell'illustre poeta Francesco Chiesa, intorno al quale (parlo di cose vedute) si rac colsero gli elementi migliori di cui si onora la vita intellettuale luganese. Un episodio caratteristico degno di essere rilevato, perche' appunto lu meggia bene la nobile figura dell'on. Bossi. In un pubblico caffè' un tale manifestava con un.frasano [un po' troppo vivace la sua tenerezza per la Germania e faceva comprendere che la Svizzera nel suo interesse e per af frettare la pace, avrebbe dovuto schiudere le sue porte alla Germania (non occorre dire che costui e' uno dei tanti emissarii delle Agenzie sti pendiate dall'Austria e dalla Germa nia). Per quanto questo caro signore i si fosse- espresso sottovoce e rivol gendosi soltanto alle persone che lo attorniavano le parole sue giunsero all'orecchio dell'on. Bossi, che per caso si trovava nello stesso caffè'. Allora egli si rivolse direttamen te a quel figuro, cui disse: "Ella e' padrone di pensare come vuole, ma e' padrone di esporre le sue idee, che suonano offesa alla Svizzera, in un pubblico ritrovo. Io dico a lei, ed el la se crede, lo ripeta ai suoi amici che sono qui in villeggiatura, che la Svizzera concepisce l'onore in mo do ben diverso, e se la forza brutale dovesse cercare di domarla, i Canto ni francesi ed il nostro ticinese, fa rebbero la rivoluzione, e allora noi luganesi, si avrebbe almeno il gusto di spazzar via da Lugano, certa gen te che disonora la stampa, schiaffeg gia la civiltà'". Certo brutti tipi di pura etichetta prussiana, abbondano a Lugano, la quale, mi fu detto, giorni sono ospi to'quel "celebre" poeta Herzog che pubblico' un'ode, glorificante la di struzione della cattedrale di Reims, alla cui distruzione del resto, faceva già' caldi voti il prof. Universitario Goeress. Si noti che costui e' autore noto di parecchi libri di natura mi stica e, come fu detto un educatore della gioventù', la quale si compren de con quali sentimenti possa cresce re e quale contributo di ferocia rechi all'esercito, quando sono loro mae stri, persone che inneggiano ad una delle maggiori barbarie commesse dalle orde germaniche, quale appun - to fu quella della distruzione della Cattedrale di Beims. i ~ I cani alla guerra In queste ultime settimane e' stato dato ordine ai carabinieri della pro vincia di Bologna di segnalare i gros - si cani in uso nelle case coloniche, per una prossima requisizione che si sarebbe fatta, onde preparare un nuovo gruppo di cani da guerra, il cui servizio non dovrà' essere di solo traino, ma anche di nuoto e di soma. Ciò' prova quale buon esito abbia a vuto il primo gruppo bellico canino, tantoché l'addestramento venne affi dato agli stessi istruttori. Nel primo gruppo ricorda ora il "Resto del Carlino" erano stati inclusi eccel lenti cani danesi della miglior forma fra cui "Henni ' il reduce ferito dalla Libia, addetto già' al corpo di guar dia del laboratorio pirotecnico bolo gnese. Questo primo drappello cani no fu condotto al fuoco, dai suoi stessi allevatori ed istruttori, tenente colonnello Guidi, accompagnato dal proprio figlio diciottenne, Arturo, vo lontario automobilista, Rocco Cola stri e Marcello Serranetti di Sant'A- I * gata, sergente. I consegnatari prima di allonta tanarsidai loro amici fedeli cani, vol lero dare loro, come un esempio di coraggio nell'affrontare il nemico, ed il giovane Serrazzanetti chiese ed ot tenne di prendere parte attiva alle sezioni in cui era impegnato il reggi mento al quale veniva aggiunto l'au silio dei suoi amici cani. Marcello Serrazzanetti pertanto si mise alla di rezione di un gruppo di bombardieri, rimase imperterrito al suo posto, ed accrebbe la sua operosità', mentre in- i torno a lui cadevano morti o feriti parte dei suoi compagni. Costretto dalla furia incalzante de' nemici, a forza di spalle, cambio' posto al lan- i ciabombe e continuo' l'opera sua of- i fensiva. ncn curandosi delle ferite ri- 1 portate. Perdo' il Serrazzanetti fu, proposto per medaglia d'argento. ALBERTO P. WYLAND DIRETTORE DI POMPE FUNEBRI E IMBALSAMATORE Aperto giorno e notte. Servizio rapido a prezzi miti TELEFONI LOCAL - BELL Spangler, F*a. ——l ■ mmmmmm » Capano & Valenti Creekside, Pa. Notaio Pubblico Spedizione di moneta in qualunque parte d'Europa General Merchandise . Ufficio di fronte la "Sala Caneva" E.J.Miller.'. uom-Rcnr: DEPOSITO DI LATTE, MACELLERIA, ' GENERI ALIMENTAEI. Conservato tutto accuratamente nel ghiaccio R. W. Wehrle <Sr Co. 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