The patriot. (Indiana, Pa.) 1914-1955, November 06, 1915, Il Patriota, Image 5

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    PREZZO D'ABBONAMENTO
Un Anno SI.OO
Sti mesi ....... $0.50
Una 'copia $0.05
ANNO 11.
Il Gabinetto Greco ha rassegnate le dimissioni
LIBERTAIITRADIRE
La guardia vigile che noi andiamo
facendo sulla "frontiera interna ',
contro i subdoli ritorni offensivi del
la masnada, schiacciata a maggio
dalla sollevazione unanime del popo
lo italiano, non garba a taluno. Non
garba, naturalmente, a coloro, i cui
maneggi sono da noi smascherati,
ma non garba neppure a un certo nu
mero di persone, che spingono l'ido
latria della "liberta,, sino alla consa
crazione della liberta' di tradire il
proprio paese, di diffamarlo all'este
tero, edi indebolirlo all'interno. E,
come se una parola d'ordine fosse
corsa, in parecchi organi e organetti
di provincia giolittiani, socialisti e
clericali, si e' manifestato un puti
bondo senso di indignazione per la
campagna da noi e da altri giornali
condotta contro i risorgenti tentativi
dei traditori. I motivi della indigna
zione sono i consueti: la "liberta',,
che non deve esser violata; la "con
cordia", che non deve essere turbata.
Motivi, che debbono davvero essere
potenti, se per essi l'ateo, positivista
o anticlericale Ferri han ritrovati si
caldi difensori nei giornali cattolici
del "trust"; e se un foglio, che non
può' esser sospetto di giolittismo, ha
creduto di intervenire flebilmente in
aiuto di lui, che fece.la spola tra
l'anticamera Giolitti e Brasati all'e
poca della congiura giolittiana. edi
raccogliere le potenti circonlocuzioni,
con cui Fon. Destre' ha confermato
la nostra denunzia della diffamazione
compiuta da Enrico Ferri contro il
popolo italiano
Ora su questo puntvi e bene inten
dersi chiaramente una volta per sem
pre. Ed e' bene che ci intendano tut
ti neutralisti e non neutralisti, gio
littiani e non giolittiani, feticisti in
buona o mala fede di una liberta'
teoretica, di cui, come abbiamo più'
volte dichiarato, noi non sappiamo
che farci.
Ciò' che e' avvenuto in Italia a
maggio per opera della banda giolit- 1
liana, e' puramente e semplicemente, 1
"un delitto capitale". Perche' in tut
ti gli Stati del mondo, in tutte le e
poche della storia, il cittadine, e i
peggio ancora il cittadino insignito
di funzioni pubbliche, come e' ii de
putato e il seratore, il quale abbia
congiurato con lo straniero per influ
ire, a vantaggio di una potenza este
ra, sulla politica del proprio paese,
e stato sempre punito con la -pena
capitale". Solo l'estremo grado di de
bolezza. a cui si era ridotto lo Stato I
italiano negli ultimi anni, e una le
gislazione. a cui lo Stato ha abdicato
.a tutte le sue difese, e un regime po
litico. come il parlamentare fatto ap- ;
posta per polverizzare e annullare le !
• I
responsabilità', e una coscienza na- I
zionale non perfettamente matura )
hanno permesso che il delitto del
maggio andasse, "finora . impunito, i
Delitto, si noti, perfetto, in tutti i
•suoi elementi, soggettivi od oggettivi j
delitto non solo tentato, ma consu
mato, perche' gli etfetti dannosi del- j
la congiura contro la patria si sono j
irreparabilmente compiuti, col ritar
di .dell'entrata in campagna dell'lta- :
ita. fdov-ula anche mi parte alla im
IL GIORNALE SI PUBBLICA OGNI SABATO
' preparazione militare, altro delitto
t della medesima banda) da cui sonc
derivate molto delie difficolta' parti
i col arissime della nostra guerra.
. j In Italia codesta gente non solo
) f passeggia tranquillamente le vie del
. !la citta e gode gli ozi delle villeg
j giature; ma. mentre dura la guerra,
j mentre la nazione attraversa un'ori
tragica e grandiosa della sua storia e
. rischia tutto alla frontiera, continua
. nelle sue miserabili schermaglie, e
bisbiglia sottovoce previsioni funeste,
[ e deprime lo spirito pubblico, e con
. giura per edificare, sulle ruine della
patria, la propria potenza politica.
E si trovano parsone candide, per
; cui tutto ciò' e' naturale; per cui sj
, ; deve lasciare a deputati e senatori, i
I quali so.io "organi dello Stato", par
te dello Stato, la liberta' di indeboli
re lo Staio, invece di assisterlo, come
sarebbe loro obbligo giuridico e mo
rale. nella guerra che combatte con
tro lo straniero, per cui si deve la
| sciare a costoro la liberta' di congiu
rare, di preparare accordi ed
intese, per comparir fuori al momen
to opportuno, quando il popolo sia
j "saturo di guerra". E naturale per
i questa gente semplice, chela ••Tri-'
! buna cominci a "sabotare,, la guerra
italo-turca: e naturale che senatori !
del Regno, di Roma e fuori di Roma,
| invece di scendere fra il popolo e te
nerne alto lo spirito, come sarebbe ;
(loro dovere, vadan susurrandq noti- j
; zie false e previsioni catastrofiche! j
Tutto ciò e' naturale, tutto ciò' si j
i deve tollerare in nome della "liber- j
ta!" Ah. no; noi non crediamo alla '
liberta' ; perche' la nazione e' al di- ,
sopra di tutto, anche, e specialmente,
al disopra della liberta'. Ma non vi j
può' essere italiano, anche se politi- i
camante dissenta da noi, che possa
I ammettere e volere "questa., liber-j
ita": la liberta', cioè', di diffamare, di
I indebolire, di tradire la propria pa
tria in guerra.
Si tratta di pochi miserabili, di al- j
cuni delinquenti, la cui esistenza uon
turba la magnifica concordia del po
ì polo italiano che e' tutto, unito e ì
compatto, deciso a condurre la guer- !
ra fin alla vittoria. Contro questi po
; ehissimi, che non fanno parte della
nazione, noi non disarmeremo mai.
Rivelarne le mene, mettere in
guardia la nazione contro di essi non
e' perseguitarli, e" ditendersene.
Ed e' il meno che si debba fare. Il
colpirli come meriterebbero, per il
i
delitto capitale, che hanno commes
! so. importerebbe ben altro. E signi- :
ficherebbe, puramente, far giustizia. j
L'azione degli Alleati
RUMA. 3. Telegrafano ila Sa- l
i loniceo che le flotte alleate hanno ri
j preso il bombardamento contro i por- j
I ti della costa bulgara del Mare Egeo.
Porto Logos, Dedeagatch ed Enos
' seno state investite da numerosi pro
iettili i quali hanno provocato molti
incendi.
I cannoni delle grandi corrazzate
hanno pure bombardato gli accampa
menti turchi e bulgari lungo tutta la
• cost. bulgara. La ferrovia Salonicco
Dedcagtch e* stata tagliata.
IL PATRIOTA
SETTIMANALE INDIPENDENTE BILINOI 'F, ILLUSTRATO
INDIANA, PA. , S ADATO 6 NOVEMBRE 1915
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UNOERWOOD & UNDER WOOD, N. Y
li generale Savoff, comandante in capo delle truppe Bul
gare, combattenti nei Balcani contro la Serbia.
:NEI BALCANI
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la presa di Monastir
I.ONDKA. 3. La capitala set
jba r' stata trasferita a Mi trovi tza,
I ho miglia a sud-ovest di Nish. I n di-
J spaccio da Atene reca eh l'esercito
j serbo e' stato isolato ni sud. dove le
; truppe alle.ite lottano per aprirsi una
via verso il nord, e che i Bulgari
! hanno espugnata e occupato Mouastir
jad 8 miglia dalla frontiera greca e
direttamente al sud di Uskub. Laeit
! ta e connessa a Salonicco per mezzo
i
ì della ferrovia
Indecisioni Romene
MILANO. 3. Il -Secolo,, ha
ricevuto un telegramma da Bucarest,
nel quale e detto clic l'opposizione
capitanata da lonescu e da Filipeseu
tenta rovesciare il Gabinetto Bratia
no per formare un nuovo ministero
j nazionale in favore degli Alleati
lu ogni modo pero' in via semi-uf
fìciale si atierma che la Bumunia non
entrerà in guerra se non quando irli
I Alleati abbiano inviato nei Balcani
almeno mezzo milione di uomini.
Grande battaglia Imminente
ROMA. 3. Gli esperti militari ri
tengono che una grande, decisiva bat
taglia in Serbia si svolgerà' certa
mente fra pochi giorni.
I Serbi si vanno manifestamente
accentrando e trincerando non molto
lontano da Kragujevatz. recentemen
egpugnata dai teutonici.
I franco-inglesi a Kavala
ROMA, 3. Telegrafano da Sa
lonieco che grossi trasporti carichi
di truppa iuglesi e francesi hanno
messo l'ancora nel porto greco di
Kavala ed effettuato lo sbarco di in
genti milizie.
NEGLI ALTRI SETTORI
Vittoria russa diportante
LONDRA, 3. Nella Galizia a
sud-est di Tarnapol le truppe dello
Czar con abile mossa rinscirono a fa
ro la traversata del lago di Ichkouv.
Iniziata la loro avanzata notte
tempo, : russi nella notte stessi, pro
fittando dell'oscurità", traghettarono
al di la del lago sbarcando sulla
sponda dove erano trine erati i tede
schi.
Senz altro mossero all'attacco pe
netrando entro parecchie linee trin
cerate con reticolati di ferro, alcuni
dei quali si stendevano lungo la ri
va fìuo all'acqua.
Avvennero dei terribili scontri
e con una ultima furiosa carica alla
baionetta i tedeschi furono in gran
parte trucidati, mentre 40U di essi
caddero nello stesso tempo prigionie
ri.
Situazione invariata io Frauda
LONDRA. 3. Nel grande set
tore occidentale della guerra non si
sono svolte nelle ultime quarantotto
ore azioni di importanza.
Continuano pero* sempre i duelli
di artiglieria e nei posti avanzati so
no avvenuti piccoli combattimenti
che si sono svolti persino nei tunnels
con furiosi corpo a corpo.
In tal modo la situazione generale
non e variata.
L'ULTIMO COMUNICATO UFFICIALE
ROMA, 4.
Il testo del comunicato ufficiale in data lei : corrente r -
porta quanto segue:
l 'll nemico, avendo ricevuto nuovi rinforzi, tenta con in
sistenti attacchi di arrestare la nostra Difensiva che prose
gue con grandi successi. 1 suoi attacchi si spezzano contro la
nostra violenza. Sull'altipiano del Carso, abbiamo occupate
nuove trincee, abbiamo presi altri prigionieri ed armi e ma
teriale da guerra. Gorizia è agonizzante."
IL GABINETTO GRECO SI F DIMESSO
ATENE, 4.
Il Pa demento Greco ha oggi negato il voto di fiducia
chiesto dal Gabinetto Zaini ia, il quale perciò ha rassegnate
le dimissioni. TI voto di fiducia è stato negato con 147 voti
di fronte a 11 -r •dchiaratosi favorevoli
laloßiT tp.dbsche fiombaiiiaia
A suil <li S< mine, ii'-il: r gioia- di
C bau Ines e di Fiuquesenit, 1 artiglie
ria francese fece nella giornata di ie
iri un concentrato ed eflicentissimo
I .
, fuoco contro le trincee tedesche,
danneggiandole in buona parte, e
bombardo', mettendoli in fuga, di
versi concentramenti di truppe ger
maniche.
Innocue mine tedesche
Nel pomeriggio di ieri i tedeschi !
fecero esplodere parecchie mine, nel
la regione delle Argonne, contro le
trincee francesi, proprio mentre in
queste si effettuava il cambio delle
truppe.
Le mine pero . per quanto potenti,
non fecero alcun danno alle opere di
difesa, e tanto meno agli uomini.
Gli Austriaci armano
! gli Albanesi
ROMA, 3. L'Austria,—
dice il Messaggero sta ar- !
mando bande di Albanasi per
chè molestinola retroguardia|
dell'esercito serbo e aiutino i !
! bulgari a raggiungere l'Adria
tico. Il giornale aggiunge
l che queste mene sono ostaco
late da Essad Pasha, presi-
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LA NOSTRA
GRANDE GUERRA
I terribili efietil del nostri
potenti cannoni
ROMA, 3. I micidiali
risultati delle nostre artiglie
rie durante l'ultima nostra,
grande offensiva sono indica
ti dai prigionieri austriaci i
quali dichiarano all'unanimi
tà che i reggimenti imperiali
si sono indeboliti almeno del
cinquanta per cento. In alcu- ,
ne posizioni, data la natura
feroce e impetuosamente irre
sistibile degli assalti, gli au
striaci non sono riusciti a
portarsi via i grossi pezzi d'ar
tiglieria e, anziché' permette
re che cadessero in mano agli
assalitori, nella disperazione
della disfatta, li hanno fatti
rotolar giù per i monti in
fondo ai burroni.
dente provvisorio dell'Alba
nia, che è amico dei Serbi.
L'Austria provvede o tutto
ciò, per spingere gli albanesi
a combattere contro gli ita
liani a Vallona.
No. 4& Published weekly toy THE PATRIOT PUBLISHING CO