PREZZO D'ABBONAMENTO Un anno $2.00 Sei mesi $1.25 Una copia $0.05 ANNO 11. Venga la Pace Europea (CONTINUAZIONE VEDI NUMERO PRECEDENTE) Una leggenda ci dice che un re de gli antichi tempi mando' una volta ad un altro re quest'ambasciata: "man dami un porco azzurro con la coda nera, oppure...,,. E l'alrro rispose: "Io non ho que sto porco, e se l'avessi...,,. Questi puntini sospensivi furono, purtroppo, la causa di un grave equi voco che porto' per conseguenza la di chiarazione di guerra da ambe le parti. Dopo aver sacrificato numerose vit time e sparso tanto sangue inutil mente sul battaglia, con chiuso e firmato il trattato di pace, uno chiese all'altro: che volevate dire maestà', col vostro messaggio: •'man dami un porca azzurro con la coda nera, oppure...? Ecco, rispose l'altro, io voleva intendere "oppure,, di un altro co lore. Ma, e voi, Sire, che intendevate dirmi con quelle parole: "Io non ho questo porco, e se l'avessi...,,? Ecco, intendevo dire che, se lo avessi avuto, ve l'avrei mandato. Risero saporitamente i due monar chi sul sangue dei martiri del loro equivoco. Ne' questi son casi rari, poiché' la storia e'aperta a tutti, e vi si pos sono riscontrare parecchi casi simili. E la guerra di Crimea (185.0 ) non tbbe principio pel futile motivo della mancata riparazione del tetto della chiesa del Santo Sepolcro in Gerusa lemme? E cosi'e'di altri casi consi mili che tralasciamo per ragione di brevità'. Alcuni milionari e taluni politici perorano la causa della pace e spen dono milioni per innalzarle tempii; ma, purtroppo ritengono quell'assioma di politica errata: "Se vuoi la pace, prepara la guerra,,. Ed a quest'uopo preparano tutti i mezzi possibili di distruzione: dallo Zeppelin al Bleriot, dal cannone di 15.5, al fucile Mauser, dallo bombe alla mitraglia, dalle lunghe lance alle corte saette, dalla torpedine al si luro, ed altri simili mezzi infernali. E tanto arde l'odio nel loro cuore, che vorrebbero distruggersi a vi cenda. Ne' valgono i pianti de'vecchi ge nitori, meno le lagrime delle spose desolate, men che meno le angoscie degli orfani. No, non valgono le vit time, cadute da eroi, ne' tampoco il grido di "Pace,, che erompe dall'a nima di tutti, poiché' le nazioni bel ligeranti han deciso di distruggersi a vicenda. Ecco perche' protestiamo da queste c,— : Photo bv Afrjorioar Pross Associatori. Miss Anne Morgan (a sinistra) e Mrs. John Jacob Astor con alcuni degli oggetti destinati ai sofferenti della guerra IL GIORNALE SI PUBBLICA OGNI SAB\TO SETTIMANALE INDIPENDENTE BILINGUE ILLUSTRATO f colonne. Lo facciamo, perche' gli stessi grandi guerrieri e scienziati pro testarono. Protesto' "Napoleone,, quando,esi liato, in Sant' Elena, disse: "Quanto più' io studio, tanto più' mi convinco dell'inefficace brutalità' della guerra,,, ©" " " Protesto' il Duca di Wellington, al lorché' scrivendo a Lord Shaftsbury, disse: "La guerra e' la cosa più' de testabile. Se non aveste visto, che un sol giorno di guerra, voi preghereste Iddio, affinchè' mai ne potreste ve dere un altra,,. , , Protesto' Washington, quando,con scio delle fatali conseguenze della guerra, disse: "E' il mio primo desi derio di vedere questa piaga dell'urna nita' bandita dalla terra,,. Protesto' U. Grant che vive ancora nel suo monumento glorioso a New York, quando disse: "Sebbene un abile soldato, e quantunque sia stato in due guerre, io sono stato sempre uomo di pace,,. Protesto' il Gen. W. I. Sherman, quando disse: "Io confesso senza ver gogna che sono stanco ed ammalato di guerra. La sua gloria e' un argenteo raggio di luna che si atfacc ; a e scom pare rapidamente attraverso una mo bile nuvoletta. La guerra e' 1' in ferno,,. Protesto' Eurke, allorché' disse : "La guerra sospende le regole degli obblighi moderni, e ciò' che e' sospeso corre pericolo di essere totalmente abrogato,,. Protesto' Venezia, quando scrisse sul frontispizio di una delle sue belle caserme: "Felice e' quella citta' che in tempo di pace pensa alla guerra,,. Protesto' Fontanelle,quando scrisse colla sua penna immortale: "Io odio la guerra, perche' rovina tutta l'ar monia,,. Protesto', altresì' Heine, quando con frase scultoiia disse: "La guerra dissipa la grandezza spirituale di un popolo grande,,. 9 , Protesto' W. Hooke, allorché' disse : "Un giorno di battaglia e' un giorno di messe pel diavolo,,. Protesto', pnre, Swift, quando scrisse: "La guerra e' quel pazzo giuoco che il mondo ama di giuocare,,. E, finalmente, protesto' Monte squieu, allorché', col suo immortale verso, profetizzo': "Se l'Europa do vesse essere ruinata, ciò' sarebbe per mezzo dei suoi guerrieri,,. Ed a queste proteste cosi' esplicite uniamo anche le nostre e gridiamo si' forte, che la nostra voce echeggi nei campi di battaglia e nelle coscienze dei combattenti: "Abbasso la guerra! INDIANA, PA., SABATO 23 GENNAIO 1915 E venga la pace;' noi la vogliamo. Non qnella pace che, secondo Ta cito, e' intesa per desolazione e distru zione ("Solitudinein faciunt, pacem appellant,,); non quella pace fittizia che suona armistizio ridicolo; non una pace che suoni '-tregua di Dio., : ma una pace vera e duratura, giurata ai pie' del Principe della Pace. Ne' questa pace sara' impossibile, date le troppo avanzate condizioni delle potenze belligeranti. I politici, anziché' spegnere i tiz zoni accesi, aggiungono legna al fuoco. Essi descrivono colla parola e colla penna tutte le gravi difficolta' che soffre attualmente la pace, disegnando cosi' un nido fabbricato, piuttosto che di strame e piume, di spade, fucili, cannoni appena usciti dalla fabbrica e colla targhetta ancora pendente che dice: "Preparazione di una guerra più' estesa,,. Dentro il nido collocano delle bombe, mitraglie e proiettili di ogni calibro, e sopra queste uova in fernali pongono una colomba cosi detta pace, la quale tutta confusa geme e dice: "O povera me! e pre tenderebbero che covassi questa ni diata, e ne ricavassi altrettante co lombe di pace!... ciò' e' impossibile,,. Impossibile? Non e' forse scritto nelle Sacre Carte: ciò' che e'impossibile all'uomo e' possibile a Dio? Non ha egli detto pel profeta Issia: "Essi delle loro spade fabbricheranno zappe, e delle loro lance falci; una nazione non alzerà' più' la spada con tro all'altra nazione, e non impare reranno più' la guerra,,? (11, 4). Questa profezia, nella sua veracità' profetica, ci conforta, poiché' un giorno verrà', o presto o tardi, in cui noi, ed i nostri posteri sentiranno la sua benefica e pacifica influenza. La pace, dunque, verrà'. Essa non verrà' dagli uomini che l'odiano per che' non la comprendono; ma germo gliera' dalle stesse zolle insanguinate d uaopa, dalle stesse armi che pro curarono tanta ecatombe, dallo stesso sangue de' Martiri della Patria. Sul campo in cui avvenne la gran battaglia di "Bull Run,, dice George Alfred Tounsend, "io vidi dei fiori belli, delicati e puri spuntare fuori delle casse vuote delle munizioni. Fra gli altri, una rosa che poggiava la sua corolla vermiglia sullo squarcio di un tamburro rotto, che, forse, aveva suo nato per l'ultima volta. E vidi, al tresi' un ramo di verbena che si sfor zava per affacciarsi da una scheggia di bamba esplosa, che l'opprimeva. E come il sangue de' Martiri cri stiani era la semenza di altrettanti milioni, cosi' il sangue dei Martiri della Patria sara' la semenza della pace universale. Venga la pace! Si era la Pasqua del 1900 allorché' il Chili' e l'Argentina, dopo avere sparso tanto sangue, e mietuto innu merevoli vittime, conclusero la pace mediante la pacifica influenza di E doardo d'lnghilterra. Quattro anni dopo, quegli stessi cannoni apportatori di distruzione e di morte, furono fusi per servire al piedistallo del gran monumento a Gesù' Redentore, Principe di Pace. E sul piedistallo di questo gran monumento, che si erge maestoso ai confini del Chili' e dell'Argentina, sulla cima di un'alta montagna, si legge inciso questo eterno patto: • Piuttosto queste montagne crol leranno e si ridurranno in polvere, prima che il Chili' e l'Argentina rom pa la pace che ai piedi di questo mo numento han giurato di serbare.,. Sia questo monumento americano l'emulazione perpetua di un monu mento alla Pace Europea. Evviva la Pace! Rev. Jos. Sanna-Ser. La generosità' di un anonimo in Francia ROMA. 18. Telegrafano qui da Parigi che il ministro della guerra, j Milierand, ha ricevuto da un anonimo !la somma di 4 milioni di franchi da ! adibirsi nell'acquisto di materiale da j guerra. A Cosenza e Catanzaro ROMA, 19.—Un telegram ma annuncia che la citta 1 di Cosenza e dintorni sono stati squassati da una violenta scossa di terremoto. I danni sarebbero stati piut tosto gravi: ma s'ignora se vi siano state vittime. Telegrafano da Catanzaro che una violentissima scossa ha squasssato stamane all'al ba la citta' ed il Circondario, causando un vivissimo panico nella popolazione che si river sava all'aperto ed ancora ri fiuta di rientrare nelle pro prie abitazioni. Non si lamentano vittime. I danni sono piuttosto gravi. I PARTICOLARI ROMA, 19. — Le caratteri stiche del terremoto che ha scosso le terre calabresi ed in particolare Cosenzo, sono sta te totalmente differenti da quello degli Abruzzi. Si esclude assolutamente che vi siano vittime. La prima scossa e' stata re gistrata alle dodici e trenta di notte; ed e' stata fortemen te segnalata a Paola, Aman tea, Castrovillari, Rossano, con lievi danni: ancora più' forte e' stata a San Pietro Va iano e Nappi, dove alcune case sono state lesionate. La stessa scossa, ma con minore intensità', e' stata av vertita nelle Provincie di Po tenza, Reggio, Catanzaro e Lecce. Una seconda scossa e' stata avvertita a Catanzaro e Po tedza e dintorni, alle 6.35 di stamane, ma di intensità' in feriore a quella della notte. Le popolazioni tuttavia so no terrorizzate. Anche a Napoli, ivri nel pomeriggio, si ebbero alcune scosse di terremoto. Violenti scosse nella Calabria ,1-imr.a O' UWO _ coite lt>u,uu Mire, senza contare lai Quando la cataßtro fe avvenne, la llUOre intensità, e stata av- enorme Quantità' di indumenti 02- • . , , . enormi quantità inuumenu, og povero signora era coricata; la casa eitl ane e rovincie di Po- getti doro, ecc. crollando formo' una specie d'arco SII za, Reggio, Catanzaro e Si sono verificati episodi commo- provvidenziale proprio sull'angolo do ecce. venti di generosità'. ve „ letto si trovava Una seconda scossa e' stata Nei quartieri popolari una ragazza j Ad Avezzano oggi, ben altre 19 invertita a Catanzaro e Po- P"** echini dicendo: furono trattc aDCor vive dal ■rivo P dintorni olio fi di q P °' . le macerie - 9ei dclle 1""' non erano aza e dintorni, alle u. o 5 di La Rpoina Madre incontrava alcuni r • *\ \ m ne gin a ìuaare incontrava aicum neppure ferite. Questo avvenimento amane, ma di intensità in- studenti e studentesse e loro si con- i ha C(intribuito a raddoppiar ]o lo e ìriore a quella della notte. gratulava personalmente. gli 9forzi (lej aaivatori. Le popolazioni tuttavia so- Un °P eraio si toglieva la giacca e 0 terrorizzate. ' la dava ai raccoglitori colle parole: . , XT , —Tutto quanto ho! e con tutto il Da Roma eda rltre citta' sono già' Anche a Napoli, ivri nel cuore! _ : partiti interi treni cariclli di legname SI ebbero alcune p n orefice umilissimo, spogliava per procedere alla oostruzione di tet- OSSe di terremoto. tutta la sua vetrina. Un falegname si toie e capannoni. ' I Photo by American Presa Association. ' L'lmperatrice di Germania visita i feriti L'ltalia rifiuta i soccorsi dei Governi stranieri WASHINGTON. 15. L amba sciatore americano a Roma Thomas Nelson Page, ha telegrafato al Dipar timento di Stato oggi che il numero degli uccisi dal terremoto e' fra i 12,000 e i 15,000 con un numero an che maggiore di feriti. L'ambasciatore aggiunge che egli ha offerto all'ltalia * l'aiuto degli Stati Uniti ma che il governo ha risposto che non accetta soccorsi stranieri. Il Governo italiano, egli dice, e' profondamente grato al Governo ame ricano della sua offerta ma ha deciso di non acbettare alcun aiuto da Go verni stranieri- Per quanto si sa finora non ci sono americani fra i feriti. Causa la interdizione delle ferrovie nei luoghi colpiti sono difficili ad a versi sicure informazioni. Membri dell'ambasaiata americana sono par titi per il luogo del disastro per avere più' precise notizie. Ringraziamenti di Re Vittorio a Wilson WASAINGTON, D. C. 18. ll Presidente Wilson ha ricevuto il se guente telegramma in risposta al suo inviato a Re Vittorio: "Sono estremamente sensibile alle espressioni di condoglianze che siete stato tanto cortese d'inviarmi nella dolorosa occasione. Compiacetevi ri cevere i miei sinceri ringraziamenti insieme ai sensi della cordiale gratitu dine del popolo d'ltalia. VITTORIO EMANUELE. La passeggiata di carità* a Roma ROMA, 20. La passeggiata di "anta' organizzata dagli studenti ro mani ha dato udo splendido risultato. Complessivamente sono state rac colte 160,000 lire, senza contare la enorme quantità' di indumenti, og getti d'oro, ecc. Si sono verificati episodi commo venti di generosità'. Nei quartieri popolari una ragazza ha offerto i propri orecchini, dicendo: E' tutto quanto possiedo. La Regina Madre incontrava alcuni studenti e studentesse e loro si con gratulava personalmente. Un operaio si toglieva la giacca e la dava ai raccoglitori colle parole: Tutto quanto ho! e con tutto il cuore! Un orefice umilissimo, spogliava tutta la sua vetrina. Un falegname si DIREZIONE e AMMINISTRAZIONE Marshall Bitte. • Stanza N. 12 INDIANA. PA. Local-Phone 250 Z 1 NON SI RESTITUISCONO I MANOSCRITT privava di una parte degli utensili. Una popolana offriva la sua polacca. Infine t' stata una nuova luminosa manifestazione del gran cuore del po polo romano. le condoglianze del Re del Belgio ROMA, 18.—Re Alberto del Bel gio ha inviato a re Vittorio Emanuelo il seguente telegramma di condoglian ze per il disastro del terremoto. 4 'Da'le sofferenze immeritate del mio popolo comprendo quanto debba essere grande il dolore di V. M. e di S. M. la Regina per la terribile cata stroie che ha colpito il vostro paese. E' con commozione profonda che io penso alle numerose vittime, ed c sprimo a V. 31. i sentimenti della mia profonda simpatia. La Nazione belga partecipa al lut to dell'ltalia,,. ALTRI PARTICOLARI Un particolare pietoso, circa la vi sita del Ite a Sora Re Vittorio era seguito da una fol la di superstiti in lacrime. Fermatosi dinanzi al palazzo Rossi, tutto un mucchio di rovine, gli si gettava ai piedi una donna, implorando che le si ridassero i figli seppelliti sotto quel le macerie. Il Re diede ordini imme diati perche' le ricerche fossero riprese Un tenente del genio militare a no me Cerri Evilio, ad Avezzano, rintrac ciate fra le lante, le "rovine della casi della sua vecchia madre, si pose a* lavoro con febbrile alacrità', coadiu vato da alcuni soldati ; dopo 7 dre di estenuante fatica, spostando cauta mente, ad uno ad uno gli ammassi di pietre e mattoni, ritrovo' la madre sua svenuta ma non gravemente ferita. La scena fu oltremodo pietosa. No. 4 Published weekly by THE PATRIOT PUBLISHING CO. The Patriot
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