PREZZO D'ABBONAMENTO Un anno $2.00 Sei mesi $1.25 Una copia $0.05 IL GIORNALE SI PUBBLICA OGNI SABATO ANNO 11. AUGURA a tutti i suoi': lettori Buon Capodanno ** MCIXIY vi L'anno 1914 e' tramontato dopo aver sparso la devastazio ne, il latto e la disperazione in quasi tutta l'Europa. E' partito recando con se' la maledizione di centinaia di migliaia di famiglie orbate dai loro più' cari. Quanto sangue si e' sparso in questi cinque mesi di guerra; quanti forti e robusti giovani son caduti, vittime dell'altrui am bizione, sui campi di battaglia! Quanti ne cadranno ancora? E quanto durerà* questa car neficina che non ha riscontro alcuno nella storia del mondo? Nessuno potrà' rispcnderc a queste domande; come nessu no potrà' dire ciò' che ci riserva il nuovo anno. Sara', egli, apportatore di pace e benessere per tutti, o, continuatore del suo predecessore, falcerà' novelle vite, nuove energie? _ E' comparso su 11 orizzonte avviluppato da una densa nube di fumo: il fumo delle polveri di cannone e di fucili, e nessuno può dire se sulla terra ha portato un qualche altro carico di nuove guerre, oe' venutoWl mondo con un semplice ramo scello d'ulivo, simbolo leggendario della pace e della prospe rità'. Ci auguriamo che quest'ultima ipotesi si avveri al più presto possibile, e ciò' pel bene di tutti. E ci auguriamo, altresì', che la nostra cara Patria, 1 Italia, con l'anno nuovo, riaffermi i suoi diritti con maggior energia e cou minor numero possibile di perdite di vite umane. Prima di chiudere questo articolo, mandiamo un saluto a tutti i prodi, di qualunque nazione siano, che son caduti pu gnando ' 'strumenti ciechi d'occhiuta rapina, che lor non tocca e che forse non sanno". Un altro saluto mandiamo alle madri e alle vedove dei sol dati morti, e alle eroiche donne helghe, la triste odissea delle quali, ha commosso tutto il mondo civile. Che uu'alba di pace e di fratellanza spunti presto sull'o rizzonte, e una nuova Era iucominci di concordia, amore e lavoro, Questo e' il nostro augnrio per l'anno 1915. A. L. F. ww MCMXV! mi m u \wy / ; Opera caritatevole Italiano che si fa onore Il negoziante signor Samuele Manica di Me Intyre, Pa., con animo squisitamente gentile, ha regalato all'lndustiial Scliool varii tacchini, onde far godere gli allievi d'ambo i sessi della sudetta Scuola, per il primo dell'anno, di un buon pranzo. L'atto, eminentemente generoso 11011 ha biso gno di commenti; ci limiteremo solamente di ad ditare alla pubblica stima il signor Samuele Maruca. L'lstituto, per mezzo nostro, gliene rende i più' vivi ringraziamenti. SETTIMANALE INDIPENDENTE BILINGUE ILLUSTRATO INDIANA, PA M SABATO 2 GENNAIO 1915 Lieto evento nella nostra ROMA. 20.—Alle ore 3,45 del po meriggio di oggi, la Regina Elena dava alla luce una bambina. Tanto la neonata che l'Augusta puerpera stan no benissimo. Era presente al parto la Regina madre. Il Prof. Pestalozza, direttore della clinica ginecologica di Roma, ha assistito la puerpera nel parto. E gli ha comunicato la notizia a S. M. il Re che attendeva in una stanza at tigua. Il re stava per partire alla volta di Valmontone, quando il maestro di ca mera gli ha annunziato che S. M. la Regina aveva i primi sintomi di un prossimo parto. Il re ha allora diffe rito il viaggio ed ha fatto chiamare d'urgenza i Proff. Pestalozza e Ba stianelli. Il re ha fatto allontanare dal Qui rinale le principessine invitandole a recarsi a godere lo spettacolo dell'al luvione del Tevere. Al loro ritorno le principessine han no ricevuto l'annunzio ch'era giunta loro una nuova sorellina. Esse l'han no voluta vedere subito, e piene di contentezza l'hanno baciata. Photo by American Press Association. Artiglieri germanesi in marcia Il Cardinale Gasparri avvertito te lefonicamente dell'evento lo ha comu nicato subito a S. S. il quale si e' mo strato lietissimo specialmente quando ha saputo che tanto la neonata che l'augusta puerpera godevano eccellen te salute. Il Re ha comunicato la notizia del- la nascita della nuova bambina al presidente dei ministri On. Salandra, il quale a sua velta ha informato tut ti i membri del Gabinetto. 11 Gen. Brusati primo aiutante di campo generale del Re, ha telegrafa to al ministro della Real Casa, nob. Alessandro Mattioli-Pasqualini . il j quale trovavasi a Cingoli colla madre. Re Nicola del Montenegro ha tele grafato annunziando l'arrivo della re gina Milena. Appena sparsasi nella capitale la notizia della nascita della nuova prin cipessina. centinaia e centinaia di | bandiere sono comparse fuori delle finestre delle case private e degli uf fìc; pubblici. Centinaia di telegrammi sono già' arrivati al Quirinale. La folla che si registra al portone del palazzo e' im mensa. La principessina avra' come primo nome di battesimo Maria. Domani essa sara' battezzata priva- I tamente da Monsignor Beccaria il quale ha ricevuto a ciò' speciale auto rizzazione del Pontefice La cerimonia ir • ' Famiglia Reale ufficiale avra' luogo quando la regina sara' perfettamente ristabilita, desi derando essa di esser presente. Il sindaco ha pubblicato un mani festo in cui annunzia il fausto evento e porge ai diletti sovrani ed alla neo nata, in nome della cittadinanza di Roma, l'espressione della fedeltà' e dell'affetto. Domani dal forte di Monte Mario saranno spaiati 31 colpi di cannone. Stasera hanno avuto luogo dimo strazioni entusiastiche di patriottismo e di devozione alla casa Savoia. In tutti i teatri si e' suonato all'i nizio della rappresentazione l'inno reale. ROMA, 28. Oggi si e' riunito a Palazzo Bruschi il Consiglio dei Mi nistri per decidere circa le operazioni in Albania e circà il decreto di Am- nistia che il Ministero di Grazia e Giustizia avrebbe già' pronto. 11 decreto comprenderebbe i delitti politici, di stampo, duello, diserzione ribellione, contravvenzione, abbando no di lavoro (ferrovieri) ed alcuni al tri. IL NOSTRO PROBLEMA Adriatico Con questo titolo il 4 'Progresso l ialo^Americano,, di New York, pub blica un cablogramma da Roma, ove dopo aver parlato della nostra occu pazione dell'Albania, aggiunge le se guenti considerazioni, che noi rite niamo degne di essere riportate: Il problema adriatico e' il massimo della politica italiana; l'Albania ne e' una parte e non può* essere conside rata separatamele. L'assetto futuro dell'Adriatico al quale sono con nesse le questioni di Trento e Trieste determinerà' anche l'assetto alba-1 nese : l'ltalia non sara' assente ne' dall'uno ne' dall'altro. Queste le linee essenziali che ci ! paiono le più' razionali e le più' con ; venienti: e queste crediamo siano le linee cae segue nel momento attuale j il Governo di Salandra dalla cui boe ca parti' quel cenno alle giuste aspi ra rioni da affermare e da sostenere, frase eloquentissima che nella seduta storica del 3 dicembre fu sottolineata •da una grandiosa manifestazione al © grido di: Viva Trento e Trieste!... L'ltalia ha ora incominciato giù' da Yallona. Qxp non resta che augu ; rarci che vada 9U su fino... alle 4 'giù. | ste aspirazioni,,... Ufficiali germanesi a colazione nelle vicinanze di Verdun UN NUOVO INCIDENTE AUSTRO-ITALIANO BRESCIA, 27. Nelle acque ita liane del lago di Garda la flottiglia della Dogana Italiana avvistava la notte scorsa una torpedini ra la qua- le sospettosamente a luci spente na- vigava lungo le nostre coste. Come e' noto i quattro quinti delle acque del J ago di Carda sono italiane e per l'altro quinto appartengono all'Au stria. Una delle nostre siluranti dava le consuete intimazioni, alle quali la nave sospetta non rispondeva: affret- tando invece il ritorno verso le acque austriache. La nostra flottiglia dava immedia i e tamente luogo all'inseguimento, in vestendo coi proiettori in un fascio di luce la nave fuggente, riconosciuta per una torpediniera austro ungarica. Sparati i prescritti tre colpi di can none a polvere, e proseguendo la na ve austriaca nella sua fuga, la nostra flottiglia con un quarto colpo a proiet tile, squarciava il fianco della silu rante austriaca, che allora soltanto si arrestava. Le nostre torpediniere procedevano quindi al trasbordo dell'equipaggio austriaco e ne catturavana la siluran- te, rimorchiata poscia nella darsena di Salo'. Quelle nostre autorità' trattengono ora in arresto gli austriaci, in attesa di istruzioui da Roma. La silurante austriaca catturata dai nostri doganieri nelle acque ita liane del lago di Garda appartiene al la flottiglia doganale austro-ungarica che fa il servizio sul Lago medesimo. Era da tempo stato avvertito un in tensificato servizio di spionaggio ef fettuato dagli austriaci, onde da par te nostra era aumentata la vigilanza. L'effetto di tale vigilanza e' stata la cattura della silurante, il cui equi- paggio solcava le nostre acque evi dentemente a scopo di spionaggio. Si assicura che la perquisizione e seguita sulle persone dei membri del- v? ------ J Prigionieri germanesi in Francia che girocano alle carte I MANOSCRITTI NON SI RESTITUISCONO DIREZIONE e AMMINISTRAZIONE Marshall Bldfi. - Stanza N. 12 INDIANA. PA. Local-Phone 250 Z l'equipaggio custriaco non e' riuscita infruttuosa. D'altra parte e' accertato che gli austriaci all'atto dell' inseguimento hanno buttato in acqua vari oggetti che dovevano essere certamente di natura compromettente: e la nostra autorità' ha già' impartite disposizio ni perche' in quella zona del Lago si proceda ad operazioni di scandaglio per ripescare detti oggetti. Dal risultato di tale pesca dipen derà' l'azione che il nostro Governo sara' per svolgere. La stampa, pur senza annettere so verchia importanza a questo nuovo incidenie, consiglia il Governo ad a gire con la massima energia. BRESCIA, 29. Si afferma che i due Governi, il nostro e puello au striaco, si sono accordati per la nc mina di una commissione d'inchiesta sull'incidente verificatosi la notte dal 26 al 27 nel Lago di Garda, ad accer tore su chi ricada la responsabilità'. Nel frattempo le nostre autorità' manterranno il sequestro della torpe diniera austriaca. L'incidente avra' con ogni proba bilità' data la remissione dell'Au stria una soluzione pacifica. VERTENZA RISOLTA ROMA.—Laquistione con l'lnghil terra e la Francia da un lato e l'ltalia dall'altro per l'importazione del rame e' stata aggiustata. L'lnghilterra e la Francia hanno avute assicurazioni dal Governo Ita liano, che i carichi di rame traspor tati da piroscafi italiani provenienti dagli Stati Uniti, sarebbero restati in Italia per 1 uso delle manifatture nel Regno, e che non si sarebbe permesso di far spedire il rame all'estero. In seguito a queste assicurazioni il rame che era stato sequestrato come contrabando di guerra sara' conse gnato all'ltalia. No. 1 Published weekly by THE PATRIOT PUBLISHING CO- The Patriot
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