The patriot. (Indiana, Pa.) 1914-1955, December 12, 1914, Il Patriota, Image 5

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ANNO I
La Grandissima Guerra
Quasi non c'e' da credere agli ocelli
nostri e alle notizie che si leggono e
videntemente nei giornali. Questa
guerra e' tanto vasta, pesante, com
plicata, che pare un iperbole, una
mostruosità' concepita nel sogno, u
na te ri ificante visione del più' esacer
bato futurismo. Napoleone T aveva
scatenata la furia su tutto il conti
nente, ma sembrava tanto lontano da
noi il periodo napoleonico! E poi che
cosa diventano, come numero, gli e
serciti di Napoleone di fronte alle
masse che mettono oggi in cam
po le grandi nazioni moderne? Che
cosa diventano le più' formidabili
"armade" di cento anni fa al parago
ne delle novissime flotte composte di
super -dreadnoughts, di destroyers, di
torpediniere o di sottomarini?
A poco a poco ci eravamo abituati
a considerare la grande guerra euro
pea— della quale si parlava ogni
tanto in tono accademico come u
na specie di spauracchio abilmente
combinato dalla diplomazia, che or
mai non doveva più' spaventare nes
suno. Alcuni pensavano cbe il timore
della guerra europea dovesse servire
unicamente ili pretesto perii continuo
aumento degli armamenti di terra e
di mare, e che appunto questi pro
grediti armamenti avessero l'effetto
di allontanare sempre più' e di elimi
nare il pericolo della conflagrazione.
Altri andavano più' oltre, e predica
vano l'avvento di un'umanità' rispet
tosa di ogni diritto, con la voce per
petua regolata dal tribunale dell' Aja,
con gli arbitrati obbligatorii in caso
di divergenze fra Stato e Stato, e, in
fine col disarmo. Ma il 1014 e' venu
to improvvisamente a romperci l'alto
sogno nella testa.
Noi siamo stati cosi' 1 sbalzati di
colpo da uno stato di quiete e di ci
viltà' in un vortice di battaglia e di
barbarie. In un giorno e' stato rotto
un equilibrio, per il quale le nazioni
più' potenti avevano lavorato fatico
samente lunghi anni: in un giorno
siamo ripiombati nello sconvolgimen
to europeo. Pai clima storico tempe
rato siamo passati bruscamente al cli
ma storico torrido. Abbiamo l'impres
sione di vivere un'epoca che non sia
più' la nostra. Parliamo e speriamo
come i nostri bisnonni, che si fascia
vano il collo con un lunghissimo er.i
vattone nero più' volte rigirato e po -
tavano i calzoncini corti. Rivediamo
gli austro-tedeschi, i franco-russi, ie
truppe che passano il Reno e il Pa
nubio, la Vistola, e risorge Albione
coi suoi ammiragli e coi suoi lordi.
Perche'?
Lo storico futuro avra' da risolvere
un rompicapo, quando, numerate le
forze in conflitto e descritte OHI date
precise e particolari drammatici le
fasi della presente grandissima guer
ra, si porrà' dinanzi questo "perche',,
al quale bisognerà' pur dare una ri
sposta. Ce' da scommettere che lo
storico futuro compulserà' libri, gior
nali, memorie, statistiche, atti parla
mentori e documenti ora segreti, per
ricercare il perche' nelle competizio
ni economiche fra popolo e popolo, e
forse nella necessita' della razza ger
manica di aprirsi una nuova via nel
mondo. Ma se lo storico futuro avra
la compiacenza di gettare il suo sguar
do indagatol e sopra quanto si scrive
di questa guerra, tireia' il fiato e si
conforterà' superilo che anche per uoi
contemporanei l'attuale disastro e' ad
dirittura incomprensibile ed inespli
cabile.
Il fatto che ha dato origine al vasto
incendio e' stato come tutti ricor
do il truce attentato di Seraie
t in cui perdettero-la vita l'arcidu
t Francesco Ferdinando, erede del
ao d'Austria-Ungheria, e sua mo
glie, la duchessa di Hohenberg. L uc
cisore era un giovine studente serbo
di nome Princip. L'istruttoria condot-
IL GIORNALE 81 PUBBLICA OGNI SABATO
SETTIMANALE INDIPENDENTE BILINGUE ILLUSTRATO
ta dalle autorità' austriache trovo'
j che v'era stato un complotto ordito a
Belgrado e che Princip e i suoi com
: plici avevano avuto istruzioni, mezzi
! e armi a Belgrado, quindi dopo aver
atteso parecchi giorni e dopo parec
chie conferenze, a cui assistevano il
generale Conrad von llotzendorlT, ca
po dello Stato maggiore austriaco, il
governo di A'ienna fece consegnare
dal suo rappresentante diplomatico
al Governo Seibo una nota energica,
cioè' piena d'ingiunzioni categoriche.
La nota rivestiva il carattere di "ul
timatum", poiché' fissava un breve
termine alla Serbia per la risposta.
Bruche' parecchie delle ingiunzioni
contenute nella nota austriaca fosse
ro umilianti per la Serbia, questa tut
tavia rispose nel termine fissatole, e
rispose in tono remissivo, pur facen
do alcune riserve sopra qualche pun
to. 11 governo di Vienna non si ac
contento', disse che la risposta era
1 Proiettile di un cannone da 42 centimetri spedito in regalo al Kaiser.—2. Francesi e Belgi feriti in Germania
insufficiente e richiamo' il suo rappre
sentante da Belgrado. Poco dopo
Francesco Giuseppe firmava l'ordine
di mobilitazione parziale e la dichia
razione di guerra alla Serbia.
Cosi', e non altrimenti, fu accesa
la "poca scintilla'' che 'gran fiamma
seconda". Scoppiata la guerra austro
serba, tutti-dissero in Europa:—"Lo
calizziamola!" lntendevano, cioè',
per localizzare, abbandonare la picco
la Serbia alle vendettte dell'impero
austro ungarico. La cosa apparve su
bito antipatica, pei che' la guerra a
veva lo strano carattere di un casti
go, omo se la Serbia fosse veramen
te iva del delitto di Seraievo e la sua
reità' fosse provata. Inoltre lo Czar
icn poteva assolutamente, senza mac
chi.a*si di viltà', permettere che un
popolo slavo, fratello dei russi, devo
to all'ideale russo, fosse punito senza
il suo consenso. Lo Czar comincio'
quindi a mobilitare parte delle sue
truppe per mostrare la solidarietà' sla
va coi serbi.
Muovendosi la Russia, trascinava
nel conflitto quasi tutta l'Europa.
Per impedire questa complicazione,
si posero di mezzo l'lnghilterra e l'l
talia con proposte di accomodamento
e di mediazione. Sir Edward Grey eb
be anzi la trovata del blocco media
tore, costituita dalle quattro potenze
allora non interessate, cioè', Gran
Bretagna, Germania, Francia e Italia.
Il blocco avrebbe dovuto esaminare
la controversia austio-serba e deci
derla.
Ma la Germania declino subito la
proposta del ministro inglese. Poco
dopo le potenze allora non interessate
diventarono tanto interessate che mo
bilitarono le loro truppe e scesero in
campo; la Germania in sostegno del
-1 alleata Austria, la Gran Bretagna e
la Francia in appoggio della Russia a
cui erano legate dalla "Triple enten
te". Soltanto l'ltalia benché' allea
ta della Germania e dell'Austria potè'
INDIANA, PA., SABATO 12 DICEMBRE 1914
s ""lì
in quel momento dichiarare la prò
pria neutralità'. Lo storico futuro
dovrà' riconoscere che l'ltalia aveva
un'ottima ragione per tale atteggia
mento. L'ltalia infatti non era obbli
gata dal patto della triplice ad inter
venire se non per la difesa contro u
n'aggressione, e nel caso concreto
non era stata avvertita dall'Austria
delle ingiunzioni dirette alla Serbia:
quindi rimaneva perfettamente libera
di prendere quel partito che meglio
le convenisse. Non e' inopportuno ag
giungere che il Governo italiano con
la dichiarazione della neutralità' si ri
servava il diritto d'intervenire nel
conflitto quando ciò' fosse richissto
per la tutela degli interessi italiani.
Ai primi d'agosto la grandissima
guerra già' si delineava nei suoi gran
diosi contorni. Il cannone cominciava
a tuonare ai quattro punti cardinali
del nostro emisfero, dal mare del
Nord alle coste dell'Africa; dalla Mo
sa ai confini della Polonia. L'esercito
germanico dell'ovest, dopo aver vio
lata la neutralità' del Lussemburgo e
del Belgio, s'accaniva contro l'inatte
sa e fiera resistenza dei forti di Liegi,
mentre le truppe francesi del sud riu
scivano a penetrale, dopo un vivace
combattimento, fino a Mulhouse, nel
l'Alsazia e un corpo britannico sbar
cava a Calais e ad Anversa.
E poi La cronaca della gran
dissima guerra che si e' svolta giorno
per giorno fino ad oggi e' troppo viva
nella mente dei lettori perche' occor
ra qui riassumerla. Ma sara' opportu
no fare una domanda:
Che cosa ci nserba il domani?
Quanto durerà' il massacro? Chi usci
rà' vittorioso e detterà' i patti alla
nuova Europa?
Speriamo chela risposta non si fac
cia attendere troppo e che dopo que
sta guerra l'umanita* si senta purifica
ta, desiderosa di vera pace, cosi' che
non permanga traccia d'odio, e, come
alla fine di un torneo antico, vincito-
ri e vinti si abbraccino in un impeto
cavalleresco di riconciliazione.
Certo quest > e' il desiderio sincero
e profondo dell'ltalia, poiché' nessun
paese ha più' del nostro la coscienza
del diritto e l'orrore della sopraffazio
ne, e in nessuna terra risono' più'
largamente l'invocaz'one del nostro
Petrarca :
PROTESTA ITALO-INGLESE
PHOENIX, 3. Dietro le energi
che proteste fatte dagli Ambasciatori
Italiano ed Inglese, il Governatore
dello Stato dell'Arizona, George W.
P. Hunt, ha telegrafato al Diparti
mento di Stato di aver rinviata la
proclamazione della legge votata nel
le ultime elezioni, con la quale si
vietava l'impiego al lavoro di più' del
20 per cento di operai stranieri.
I rappresentanti dell'ltalia e del
l'lnghilterra sostenevano che 1* su
detta legge era una violazione, non
solo ai trattati internazionali esisten
ti con i loro Governi, ma costituiva
anche violazione alla Costituzione de
gli Stati Uniti.
DL GRIDO DEI TRIESTINI
ROMA, —I profughi triestini
no mandato un supremo, commoven
te appello ai deputati italiani invo
cando la liberazione della loro Madre
Patria dalla tirannide austriaca.
L'appello chiude con queste, parole:
Lo ricordino i membri del Parlamen
to nazianale italiano; OKA O MAI!
I' vo' gridando: pace, pace, pace!
per l'Arizona
lo mira™
e l'Ori. Giolitti
L'on. Giolitti, ex-Presidente dei
Ministri, ha cosi' espresso il suo pen
siero sulla neutralità 4 , alla Cameni:
Mi si e 4 fatto appunto di essere ri
masto chiuso. E perche avrei dovuto
sbottonarmi prima? 11 mio pensiero
deve manifestarsi da questi banchi.
E faro' brevi dichiarazioni, sincere
e modeste come sincero e modesto e
sempre stato il mio programma di
governo.
La Patria non ha bisogno di essere
salvata: ha unicamente bisogno di es
sere difesa. (Applausi).
E la neutralità' rappresenta, secon
do me e qualcuno dei miei amici, la
via miglicre.
La neutralità' non doveva, non po
teva non tornare accetta al Paese.
La neutralità', d'altra parte, signi-
fica liberta' d'azione, significa trionfo
della nostra vita. (Applausi).
Mai come oggi e' necessario l'uso
di quella gran virtù' che si chiama
PRUDENZA, ed alla prudenza esor
to e Paese e Stampa.
La Stampa sia soltanto italiana, ed
avra' assolto il suo compito. Loavra'
assolto patriotticamente e con rispet
to della propria missioue e dei rap
porti nostri con le Potenze belligeran
ti, senza distinzione. (Approvazioni)
Ma questi doverosi riguardi, non
impediscono che con viva e profonda
simpatia, si consideri la sorte tristis
sima dei desolato Belgio. (Applausi
generali).
Raccogliamo le nostre energie tut
te di cui mai come ora avemmo bi
sogno, e stringiamoci con discipli
na e concordi attorno al Governo ed
alla Casa di Savoia!
Vivissimi e prolungati applausi,
anzi una vera ovazione, coronano le
uliime parole dell'on. Giolitti.
Per qualsiasi lavoro di stampa rivolgetevi alla
Tipografia del k 'Patriota,,. Noi siamo in grado
di poter eseguire qualsiasi lavoro. Opuscoli, Statuti,
Buste e Carte intestate, Manifesti, Biglietti da visita,
Bill Heads, ecc. Caratteri nuovissimi. Solleci
tudine ed esattezza nel lavoro. Prezzi miti da non
temere concorrenza. —F. BIAMONTE, Manager.
DIREZIONE e AMMINISTRAZIONE
Marshall Bitte. - Stanza N. 12
INDIANA. PA.
Local-Phonc 250 Z
I MANOSCRITTI NON SI RESTITUISCONO
Moltissimi deputati gli stessi
ministri eS. E. Calandra —si reca
no al banco deli ex-Presidente del
I Consiglio a congratulrrsi.
I
,a "
L'Austria vuole la pace!
|
PRAGA—Dopo la caduta di Lurn
borg, 1 Austria ha tentato di aprire
delle trattative di pace con la Russili
ma questa ha fatte le seguenti richie
ste:
Cessione della Galizia al futuro re
gno di Polonia.
Cessione della Bosnia alla Serbia.
Costituzione dell'impero su basi fe
derali.
Concessione della autonomia alla
Boemia ed alla Croazia.
Rottura dell'alleanza con la Ger
mania,
LA CESSIONE DEL
TRENTINO ALL'ITALIA
ROMA, 9.—1 l giornale nazionali
sta "L'ldea Nazionale,, pubblica una
notizia che, data l'importanza del fat
to che rivela, viene diffusamente
jommentata.
11 nuovo Ambasciatore di Germa
nia Principe Von Buelow viene a llo
ma dice il giornale autorizzato
dal seo governo a negoziare la ces
sione del Trentino all'ltalia purché'
questa, in cambio, continui a mante
nersi neutrale e induca la Rumenia a
fare altrettanto. La cessione del
Trentino assicura il giornale
avverrà' nel modo seguente:
Dietro invito della Germania, l'Au
stria proclamerà' l'indipendenza del
Trentino. Non appena ciò' saia' av
venuto, l'ltalia procederà' all'occu
pazione del paese. L'Austria, per
salvare le apparenze, protesterà' con
tro l'atto dell'ltalia ma la Germania
riconoscerà' immediatamente l'anes
sione italiana.
Da taluni si asserisce finanche che
Trieste sara' proclamata citta' libera
sotto il protettorato dell'Austria.
L'iniziativa della cessione del Tren
tino all'ltalia sarebbe opera personale
dell'lmperatore di Germania.
Da REED, PA.
Battesimi. —j- j-—Domenica u. s.
il signor Salvatore Muscara teneva al
fonte battesimale il bambino Paolino
Tristano, figlio dei coniugi Pietro e
Concetta Grattini e la bambina Maria
Assunta, figlia ai coniugi Tommaso e
Maria Altobelli.
Daremo più' diffusi particolari nel
prossima numero.
No. 19 Published weekly by THE PATRIOT PUBLISHING CO.
The Patriot