La ragione. (Philadelphia, Pa.) 1917-????, June 09, 1917, Page 2, Image 2

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    2
LA RAGIONE
Organo di difesa della italianiti
contro i vili, i camorristi, i sicari
i falsari e gli austriacanti, nemi
ci della patria di origine e d
quella d'adozione.
F. SILVAGNI, Direttore
911 Christian Street
Phiia., Pa.
UNA COPIA 5 SOLDI
Philudelphia, 9 (ìiugno 1917.
ANNO I. No. .*»
1. Con un banchista che og
gi ti ha fornito del denaro ti pio
veremo che sei un ladro di fran
cobolli.
2. Con una dottoressa t
pioveremo clic hai assassinava lì
prima moglie; che quando essj
morì tu scialacquavi nei postri
boli ; che la dottoressa ti citò il
Corte per il suo onorario: che fo
sti condannato e che, da furfan
te qual sei. per non pagarla, si
mulasti maggiori debiti nella tilt
porzione di casa.
3. Col ragioniere ladro t
proveremo che quella poveri
martire era costretta a tenere
due dozzine di bordanti in cast
pei' coltivale i tuoi vizi.
4. Con un connazionale che
oggi è in carcere ti proveremc
che tu. geloso della povera vitti
ma. la martirizzavi, prendendoli
a calci mentre era in istato inte
lessante.
•5. Con Nicolino, tuo cogna
to, ti proveremo che un'altri
martire, la tua seconda moglie, li
sevizi continuamente, l'hai mes
sa più volte fuori di casa ed a lu
hai truffata, ricattata la dote
che. invece di essere riserbata a
figli, l'hai sciupata nei lupanari
6. Con un altro ragioniere e
con te stesso ti proveremo ch<
ricattasti la Italian Cooperativa
Banking Association di 400 dol
lari.
7. Con Pasquale Teti ti prò
veremo che gli hai truffato 2 mi
la dollari circa e poi l'hai minac
ciato di arresto.
3. Con Pasquale Teti, cor
un altro Teti e con parecchi ban
chisti ti pioveremo che hai pie
so denaro per lavori tipografie
che non hai mai riconsegnati.
9. Con parecchi Fteal Estati
mori, e fra questi Giocondi™
10. Con parecchi grossieri
fra i quali G. F. Lombardo, t
proveremo che hai truffato gene
ri alimentari.
11. Con la Ditta Martino t
pioveremo che hai ad essa truf
fato merce.
12. Con la Italian Coopera
tive Banking Association ti prò
veremo che ti anticipò denaro
che tu ie rilasciasti un note e
quando essa questo note proteste
tu. per dispetto, dicesti che noi
avresti pagato e non pagasti.
13. Con diversi LTnderta
kers ti proveremo che hai scroc
cato i funerali da essi fatti alle
tue vittime.
14. Con i numeri del tuo lu
rido foglio e con le riviste germa
nesi dalle quali traducev
ti proveremo che hai sem
pre fatto, perchè pagato, la cam
pagna contro l'ltalia ed a favore
dell'Austria.
15. Con un ristoratore, cor
un prete di Norristown e con un
comandante ti proveremo che ti
rallegrasti dell'affondamento del
l'Ancona.
16. Col presidente travicello
ti proveremo che hai ingannata
la buona fede di connazionali car
pendo dalle loro tasche del dena
ro. in compenso del quale avre
sti dovuto dar delle azioni che
ancora si vedono.
17. Con l'altro degenerato,
cioè con il signor Cassiere ti pro
veremo che le spese tue nei lupa
nari si pagano senza che il pre
sidente travicello sappia nulla.
Tutto questo ti proveremo, la
dro di francobolli, ricattatore,
criminale, assassino.
Accetti ?
Noi.
AGLI ONOREVOLI COMPO
NENTI LA MISSIONE ITALIA
NA NEGLI STATI UNITI
Illustri Signori:
E' bene che voi sappiate che,
nella nostra Colonia di Philadel
phia, esiste un traditore della pa
tria del carato di Ambrogetti e
Valenti. Il nome, per ragioni di
igiene, non ve lo faccio, ma vi po
trà essere detto dall'Autorità
Consolare. Quando tornerete in
Italia, compiacetevi dir questo a
chi di ragione, ma dite pure che
il miserabile è colpito dall'esecra-
zione di tutti gli italiani, ad ecce
zione di una mezza dozzina che di
nascosto lo affiancano, i quali,
j per ragioni puramente personali,
• lo aizzano contro le migliori isti
.7 tuzioni patriottiche e umanità
! rie e contro i migliori uomini del
la nostra Colonia che spendonc
tutte le loro energie per il miglio
ramento morale e materiale de
gli italiani emigrati e per il deco
ro ed il prestigio della nostra pa
tria in questa terra di libertà e
di lavoro.
Francesco Tropea
• Per una corrispondenza
da Wilmington, Del
La settimana scorsa la "Voce
i della Colonia" pubblicava una
i corrispondenza da Wilmington,
i Del., a proposito di un Bazaai
- pio Croce Rossa che quella pa
i i triottica colonia di connazionali
- si prepara a tenere.
In un punto di essa corrispon
- ( denza, il signor E. Spina, firma
i tario della stessa, si esprimeva
cosi :
i "Non vi meravigliate se l'Or
i dine Figli d'ltalia, in persona
1 della Loggia "Principe di Pie
i monte" No. 475 sia diventato
Ordine Indipendente stando a
' quanto ha pubblicato oggi il pe
-1 riodico locale "Kvery Evening"
di cui vi accludo un ritaglio,
i E' chiaro, è evidente che il cor
• rispondente di Wilmington ha
i scritto in quella maniera, unica
• mente allo scopo di rilevare una
i delle tante cantonate che, ad o
i gni pie' sospinto, prendono i gior
; nali americani, in ispecie quando
i si tratta di cose nostre. Se no,
' non avrebbe scritto: L'Ordine
Figli d'ltalia è diventato Indi
pendente, stando a quanto pub
' blica oggi l'Every Evening.
Ma alcuni ineffabili cugini,
' pieni di ardentissimo zelo, han
voluto interpretare a loro modo
la corrispondenza di Wilmington
sulla Voce della Colonia, magnifi
• candola come un loro trionfo.
Adagio adagio, con certi equi
| nozi ! I mulini a vento sono muli
ni a vento e non bisogna scam
biarli per guerrieri armati.
Ce ne dispiace per quegli en
tusiasti, ciuffoli, ciuffoloni e
ciuffoletti i quali avevano già
, fatti chi sa quanti castelli in a
ri:t! Quanta ignoranza, certi si
' ancEe nella inTer p ""deTla
nostra lingua!
La smentita ufficiale a queste
stolte dicerie non sarebbe neces
saria. perchè per quelli che lian
saputo leggere la corrisponden
za da Wilmington non era possi
bile l'equivoco.
Ad ogni modo, all'unico scopo
di gettare una doccia gelata su
certe teste calde, riproduciamo
qui appresso una lettera del Se
gretario Archivista della Loggia
Principe di Piemonte, signor Do
menico Pigliati a Giovanni B.
; Apchione, Venerabile della Carlo
Coletti e una cartolina dello stes
so Pigliati ad Antonino Viglione.
"Wilmington. Del., 5 giug. 1917.
Sig. Giovanni B. Acchione
755 So. Warnock St.
Philadelphia, Pa.
Caro amico e fratello.
In risposta alla vostra lettera
in data del 3 coir, mese, v'infor
mo che la Loggia Umberto
Principe di Piemonte No. 475,
appartiene sempre all'Ordine Fi-
I gli d'ltalia; e nessuno dei compo
nenti di essa ha mai sognato di
trasportarla all'lndipendente Or
dine Fgli d'ltalia.
Abbiatevi pertanto il più alto
l saluto di fratellanza, e augurii di
progresso al Grande Concilio di
Phila. e allo strenuo sostenitore
di esso.
Vostro
Domenico Pignati.
612 Scott St.
Pregovi far pubblicare questa
mia sulla Voce della Colonia, e
I attento risposta."
* * *
"Wilmington, Del. 6 giug. 1917.
Caro Viglione,
Con la presente v'informo che
la Loggia Umberto Principe di
Piemonte No. 475 dell'Ordine Fi
gli d'ltalia in America è sempre
al suo posto ed oggi più entusia
sta che mai e, nessuno dei com
ponenti di essa ha mai sognato
certe cose. Se ciò fosse stato ve
rità prima di ogni altra cosa a
vrei io stesso avvisato Di Silve
stro. Perciò non dubitate, che gli
Indipendenti non hanno nulla a
che fare con noi.
Fraterni saluti
Pignati.
: Punte di spillo
Filippo!
, Povero Filippo, la luna di mie
. le si è ecclissata! Dopo la voluttà
. dell'ascesa, oggi ti si presenti
. sotto gli occhi l'orrore dell'abissc
. e del vuoto. Noi però non ti funi
. nio avari di avvertimenti ed i
proverbio avrebbe dovuto ammo
nirti: Seuui il consiglio dei sag
gi!
Te lo abbiamo ripetuto milk
' volte; tu t'osti sempre il Presi
dente Travicello; tanto vero che
i bilìs della cloaca vengono abi
tualmente pagati senza la tua tir
, ma!
Povero Filippo! Pare diventa
to un (issato! A quanti incon
tra, ripete sempre il medesime
ritornello. Ma come, prima pei
certe persone ero onesto ed OH
non lo sono più. Mi fecero entra
le nell'Ordine e poi
Modestino però gli ricordavi
che l'entrata nell'Ordine Filippc
la doveva a lui, giacché chi pre
siedeva alla installazione della
Loggia voleva assolutamente ri
gettarlo. E i dubbi erano piena
mente giustificati.
Quando Filippo fece la doman
da alla Società Artigiani, questa
! chiese informazioni alla Corte
Forestica Umberto I. Un tesorie
re copiò integralmente i processi
verbali e li mandò come referen
ce.
Conseguenza: Filippo tromba
to nella "Artigiani".
Ma dopo un così turbino
so passato, Filippo ha volute
I di punto in bianco riabilitarsi
con un gesto eroico mico. Lo
ha fatto in ammenda dei suoi
peccati, impostogli dal padre con
fessore.
.Nella prima seduta del comita
to costituitosi per inviare dana
ro alla Croce Rossa Italiana pe!
tra ni ite del Principe di Udine,
coll'atteggiamento di Brenno che
»elta la sua spada pesante sulla
! bilancia dei vinti, deposita orolo
gio, catena e ciondolo sul banco
presidenziale.
Un urlo scoppia nella sala che
! - ombra tuono e tremoto: Evviva
Filippo !
Ma il poverino diventa imprcv
I visamente pensoso: egli tor
na al suo posto, medita e
studia come deve venire in
possesso di un altro orologio. Og
gi. ci si dice, è malato. L'altra se
-1 logio e con esso la salute.
Recentemente Filippo si è da
i to al giuoco, anima e corpo; se lo
, sapesse mamma grossa!
Ma, o Filippo ineffabile, non
sai che il giuoco è un azzardo pe
ricoloso e, specialmente quando
j si siede dirimpetto ad un profes
sore di giuoco, si corre il rischio
che l'avversario legga le tue car
te attraverso lo specchio situato
dietro le tue spalle ?
Povero Filippo, vittima dei
suoi amici più cari! v «
Il fabbricante di pignatte
Anche questo spavaldo "umile
tra gli umili" si atteggia a pa
triota; anch'egli, come Filippo,
oltre orologio e catena. Ed i gior
nali americani, magnificando l'at
to sublime, compiuto alla presen
za di una numerosa assemblea,
gli dà il titolo di cavaliere del
la macchia.
Che non sia un presagio?
Però quell'orologio ha una sto
ria. Era un orologio che la Corte
Umberto I, doveva
lare una borsa a Filippo, ma poi
andò soggetto a delle peripezie...
andò al fresco e capitò finalmen
te, non si sa perchè, negli artigli
del fabbricante di pignatte.
Il Dr. Curiangiolo
Pochi gionji. addietro codesto
messere anafo da un ferrarese a
domandargli per qual motivo si
losse allontanato dagli indipen
denti. Costui non volle dirgli la
verità vera, che cioè il grande
gesuita gli aveva truffato qual
che mensile che avrebbe dovuto
versare in Loggia. Si scusò asse
rendo che non era in condizione
di pagare a due parti.
E Mr. Curiangiolo di rimando:
Ho compreso, ho compreso! qual
che setta ti ha guastato il cer
vello.
Dottor Curiangiolo, non è nel
le nostre intenzioni rubarvi cer
te qualità ; il settarismo è una
specialità insita nel vostro ani
mo pravo, vendicativo, vigliacco.
Emissarii
Da un paio di settimane è un
affacendarsi instancabile ed in
cessante di emissari che vorreb
bero far cessare la nostra lotta.
E perchè? Fummo noi forse a
provocarla ?
Un pochino di pazienza, amici
belli. Quando il degenerato avrà
LA RAGIONE
i emesso l'estremo anelito, gli can
| teremo ancora una volta il de
' profundis e trasformerei
I mo questo giornale, dedicandolo
j tutto contro i mandanti occulti e
| palesi.
ì Si prevede più di una fuga nel
• iCanada.
i
i Senza pizzo
1 Da quando demmo il primo
. ; schizzo del ragioniere truffaldi
ì no, costui ha immolato il suo
" j moschettone di capra sull'altare
dell'oblio, per sottrarsi alla cu- j
riosita morbosa dei connazionali, i
' j Tolto di mezzo il pizzo rimango
no sempre le unghie adunche e le 1
vecchie tendenze.
Anche il Ragioniere aveva spe
rato, armando la mano del sica
rio, ma s'è dovuto alla fine per
suadere essere l'epoca attuale j
j "nè adatta nè opportuna per lot- '
tare contro i mulini a vento."
Gli si faccia firmare qualche !
procura, o Banca Figli d'ltalia, e
anche il Ragioniere accattone si
ridurrà.
Una laida figura
Nella Colonia italiana di Phi
! ladelphia èvvi una laida figura,
| peggiore del degenerato. Questo
[ essere spregevole è poco cono-j
sciuto perchè si nasconde nelle
tenebre.
! E' un negriero, un contrattore
Idi carne umana, un brigante di I
j boschi, ove per lo più compiè le |
sue grassazioni. E' padre di po- j
| vere ragazze che non vedono mai '
| il sole, perchè costrette a vivere i
[ .
1 DUE ORDINI
E' inutile farne più un miste
ro! La cloaca di Libera .... nos
domine, sorse anche con l'aiuto d
alcuni capoccia dell'Ordine Indi
pendente. Oltre alle quote perso
nali, qualche Loggia, auspice i
Signor Cassiere, lece il bel geste
e si stabilì una tassa mensile
per mantenere la pericolante ba
racca; forse anche il Grande
Sconcilio, in linea ufficiale, avrà
potuto dare la sua parte.
Con questo danaro,, l'Ordine
Indipendente, invece di gettarle
nelle fauci dell'uomo che ha sem
pie vissuto e vive tutt'ora di e
spedienti, avrebbe fatto open
meritoria pagando qualche pa
sticciere che solamente poch
c #
ti dolci ingoiati nella Suprema
Convenzione tenutasi a Philadel
phia in maggio dello scorso anno
I nostri amabilissimi cugini
dando l'offa all'austriacante a
vevano degli scopi, essi pensava
no che con l'aiuto di una Cloaca
l'Ordine Indipendente, dal passe
di lumaca avrebbe fatto un cer
to progresso.
Ebbene ; non mi si gridi la cro
ce addosso se dico che gli Indi
pendenti hanno sbagliato strada
ed hanno fatto un solennissimc
fiasco, perchè sorta la cloaca, co
me un castigo di Dio, nel loro
Ordine le defezioni si sono accre
sciute.
L'Ordine Figli d'ltalia (il ge
nuino) continua il suo glorioso
cammino; tutti i giorni le sue fi
le si ingrossano ed Esso rac
coglie sotto le sue bandiere,
l'elemento più vivo delle nostre
colonie.
Anche cento giornali, non
scuoteranno, no, la nostra Istitu
zione che oramai si è potente
mente affermata per' le sue tante
benemerenze, per le sue opere pa
triottiche.
Le ca.se dei Figli d'ltalia nel
l'Abruzzo dicono che il nostro Or
dine mantiene la parola; le car
telle del Prestito Nazionale, il
sussidio ai figli dei richiamati, il
danaro in tante volte inviato in
Italia, dicono che l'Ordine Figli
d'ltalia assolve il suo compito
mettendo in effetti, in pratica, il
suo programma di italianità.
Questo sentimento nobilissimo di
vero patriottismo lo mostrere
mo, anche ora qui, in Philadel
phia, col concorrere alla simpa
tica iniziativa della Società Bar
bieri Stella d'ltalia, mentre il
Grande Gesuita cerca di insi
diale e si rallegra se in mezzo a
noi qualcuno si mostra ribelle.
Ditemi ora, che cosa avete fat
to voi, Indipendenti, e che cosa
state facendo presentemente, voi
:he la gente, la quale non sa nul
la delle segrete cose, l'accarezza
le gesuiticamente vantando sensi
l'amore e di protezionismo? Nul
a, mai nulla! Chiacchiere, sem
pre chiacchiere e strette di ma
io, uso e consumo Dr. Curian
riolo.
Sappiate però che se fino a
ìuesto momento vi abbiamo la
sciati da parte, chiamati a tenzei
ìe dal vostro nume tutelare, vi
saremo sempre alle costole, do
vunque e sempre.
1 eternamente rinchiuse in secre
to, sotto la feroce sorvegliane
di Cerbero. Il disgraziato prive
le figliuole persino dell'aria, poi
ché dubita che potessero seguire
!le orme della loro genitrice, h
I quale, nella città eterna, ispiran
j dosi ai capolavori dell'arte anti
| ca, si è data da lungo tempo al
i l'esercizio della libera professio
I ne.
j Ma è possibile che anche ir
questa terra debba esistere 11
clausura? Quando qualche pie
| toso del vicinato si deciderà a
i deferire alle Autorità questo mo
stro d'infamia, o a guastargli :
; connotati in guisa che un'altri
marca deturpante gli rimanesse
| indelebile sul grugno ?
Nei prossimi numeri daremo i
lui ed al suo associato il resto del
| Carlino.
Gnore Cocuccio
Il novelliere mi comunica che
per mancanza di spazio il segui
| to della novella "Gnore Cocuccio'
I vedrà la luce nella prossima set-
I timana.
I La terza puntata riuscirà mol
j to interessante per le gravi rive
-1 lazioni giunteci la scorsa settima
na.
Forse il novelliere si vedrà co-
I stretto a fare dietro fronte e
I tornare sotto il liei cielo d'lta
lia a riesumarne maggiori ge
j sta, specialmente quando Gnore
j Cocuccio faceva il lampionaio
! municipale.
Turiddu
Vi grideremo ognora all'orec
-3 chio le vostre marachelle, finché
i la piccolissima massa di operai
- che ancora vi segue, troppo a lun
go mistificata, non vi abbandone
-1 rà, lasciandovi impegnati ad
) un eterno tressette, dandovi per
, padrone Libera nos' domine,
- che dedito al vino come è, un bel
• giorno vi rimarrà tutti all'olmo.
i
Antonino Viglione
"Non GÌ firmiamo
i PER MOTIVI CHE VI SARA'
FACILE CAPIRE".
"Però siamo in 8, e cioè f> Ve
■ nerabili e 3 oratori dei Figli d'l
talia; che bel terno secco, che
splendido mezzo di far fortuna!
• Peccato che non siamo in Ita
lia, se no la Cavalletta sarebbe
stata la manna per noi.
Ma siamo in America e non
possiamo esser grati del terno
alla Cavalletta, perchè troppo
lontani dalle ruote e non ci è da
to quindi sapere se il sogno, co
me Alleilo della lettera indirizza
ta alla "Cloaca" da "coloro che
non si firmano" abbia detto il
vero e portato fortuna.
Nondimeno, la Cavalletta com
pilatrice della lettera sia ringra
j ziata per la lezione d'aritmetica
. impartitaci, poiché possiamo u
sufruirne senza tornare in Italia,
dove non tutto è matematico.
"Siamo dunque otto ufficiali
di differenti Logge" insegna la
Cavalletta, perchè 3 oratori e ;
•5 venerabile fanno esattamen
te 8, tanto sotto la mia penna '
che sotto lo stiletto del libel
latore.
Qualche vicino della Cavalletta
1 liti udita mormorare, mentre
portando i diti della sinistra l'u
no dopo 1 altro successivamente j
al naso adunco come il becco di !
un rapace, stendeva con la de
stra, alla Cloaca, la lettera dei
cinque Venerabili e dei tre Ora
tori dell'Ordine Figli d'ltalia,
annunziante il passaggio al
Disordine degli stessi figli prodi
ghi dei vantaggi che dalla nostra
compagine potrebbero ad essi
derivare.
Siamo dunque 8 mormorai
la Cavalletta. Accidenti che
fegato e che statura ha questa
nuova specie di roditore. Lo si
prenderebbe per un ferocissimo
Ai nostri amici e fratelli lettori
JiS«vivwocoN il^avoro'quot*
n n n ,?'J A A PARTE VI E * UN FOGLIO MANTENU
TO wnnn n»SS' I>ROSSIMI AL FALLIMENTO, CHE HAN
™ ™ ™?,S?S?L ONE 1 SOLDI I)EI NOSTRI CAFONI, SE
Ri iniN HE LA RA(ÌI °NE" CONTINUI A PUB-
E , ° S . T R0 DOVERE DI CONTRIBUIRE A MAN
LRLA IN A ITA. NOI SIAMO BENE CORAZZATI E NON
NOX AVREMO SCACCIATI NELLA
Ti Kpr\il iìi il t ERSARII. DEL RESTO SONO GIÀ' NO
- DI DEBOLEZZA, DI ISOLAMENTO AVANTI DUN
QUE; NOI ASPETTIAMO LA VOSTRA SOLIDARIETÀ^
- animale antidiluviano, del tenino
t cioè in cui erano quercie le felci
i e i grilli, le zanzare e le
• vallette, giganti.
ì E' stato dunque stabilito dalla
11 penna della Cavalletta, che tai t
- animalucolo, verde di bile ed ora
- j mai ridotto al verde, vale per 0 {!
- ■ to e questa sua moltiplicata divi
nità, si compone di... otto pei!
sone e di una sola Cavalletta,
i Che sublime mistero ! Adori*
i molo senza indagarlo questo e
- norme mistero della cloaca che
i da una meschina cavalletta, crei
- otto persone e che persone: 5
i venerabili e 3 oratori, prossimi
i futuri dimissionarii.
Se si trattava d'una diserzio
ne come quella di Filippo o d'una
t tran uistanzazione di fantaccini
I la cosa non sarebbe molto grave'
ma si tratta nientemeno di uffi!
ciali e di tistei. Cavalletta, ca
valletta, tu dicci che il sai, che
ne sarà dell'Ordine nostro?
Otto ufficiali divorati e dige
; riti dalla Cavalletta. Che appe
tito, o santissimi numi. Salvate
l'Ordine, Santo Michele Arcan
gelo caro, e salvate la colonia,
■ ! voi che liberaste il Signore dal
l'appetito di Satana, quando co
stui voleva divorarsi tutto il pa
! radiso.
* # *
La Cavalletta protesterà e rin
negherà la paternità della lette
ra suaccennata. Ma, mia cara ca
: valletta, nella tua fucina le ac
cuse si inventano come le lettere
di chi non si fu ma "per motivi
facili a capirsi." E tutto ciò na
turalmente per motivi che non
ci voi molto a capire.
Permittimi, cara cavalletta, di
interrompere questo novellare
tra il serio ed il faceto e permet
timi anche che io ti aiuti, da po
vero operaio qual sono, a compi
lare in regola la tua cloaca, senza
domandarti, credilo, un soldo di
; compenso.
E' corretto pubblicare lettere
od altri documenti anonimi sol
tanto quando gli autori siano no
ti o si siali fatti conoscere all'e
ditore di un giornale. Ma tu
stesso confessi di non conoscere
questi otto famosi, perciò la tua
lettera non ha valore alcuno di
documento, almeno per la pubbli
cità, primo requisito della quale
è che sempre la cosa pubblicata
abbia per fondamento, se non
per garenzia, della sua veridicità,
il nome degli autori.
Costoro non vogliono eviden
temente assumerne la responsa
bilità e si firmano senza fir
innroi , trt| -tlill cailtU ILIO, 11011 \ llo|
e non puoi assumerti la respon
sabilità e l'origine del documen
to, perchè ti è ignota. Ed allora
dimmi, se 1111 documento due i
volte anonimo, una volta per il |
pubblico e un'altra per l'editore j
del giornale, si debba considera
re esistente; se due irresponsabi
lità, quella collettiva dei suppo
sti autori e quella singola tua
possano costituire una responsa
bilità da autorizzare la pubblica
| zione di 1111 pezo di carta che tu
possa per davvero mostrare nel
la redazione, ed insegnarmi infi
ne se una lettera che è considera
ta due volte destituita di ogni re
i sponsabilità, non sia più sciagu
rata di un documento falso in
ventato con piena malizia dall'e
ditore.
Ed ho detto più sciagurata di
un documento falso, perchè men
tre questo mostrerebbe esser l'e
ditore soltanto falsario, e non i
gnaro ancora dell'arte giornali
stica, la lettera tale ignoranza
rileva e lo stesso editore accusa
parimenti di falso e di avere
Schernito il pubblico dei lettori,
prendendoli per un branco di i
dioti. E' mia convinzione peraltro
che la lettera è arrivata in reda
zione senza francabollo, senza
tassa di sorta ; perchè, come av
vertiva Heim, il contrab
bando più pericoloso, quello del
cervello, non paga dazio. La Ca
valletta portava la lettera al cer
vello e l'ha scritta gratuitamen
te.
Sempre falsarla la Cavalletta!
Congratulandomi con essa del
la feracità della sua fantasia e
del suo formidabile appetito, son
sempre suo, pei - il buon umore
delle Cavallette.
Nicola Rivano Asti