2 LA RAGIONE Organo di difesa della italianiti contro i vili, i camorristi, i sicari i falsari e gli austriacanti, nemi ci della patria di origine e d quella d'adozione. F. SILVAGNI, Direttore 911 Christian Street Phiia., Pa. UNA COPIA 5 SOLDI Philudelphia, 9 (ìiugno 1917. ANNO I. No. .*» 1. Con un banchista che og gi ti ha fornito del denaro ti pio veremo che sei un ladro di fran cobolli. 2. Con una dottoressa t pioveremo clic hai assassinava lì prima moglie; che quando essj morì tu scialacquavi nei postri boli ; che la dottoressa ti citò il Corte per il suo onorario: che fo sti condannato e che, da furfan te qual sei. per non pagarla, si mulasti maggiori debiti nella tilt porzione di casa. 3. Col ragioniere ladro t proveremo che quella poveri martire era costretta a tenere due dozzine di bordanti in cast pei' coltivale i tuoi vizi. 4. Con un connazionale che oggi è in carcere ti proveremc che tu. geloso della povera vitti ma. la martirizzavi, prendendoli a calci mentre era in istato inte lessante. •5. Con Nicolino, tuo cogna to, ti proveremo che un'altri martire, la tua seconda moglie, li sevizi continuamente, l'hai mes sa più volte fuori di casa ed a lu hai truffata, ricattata la dote che. invece di essere riserbata a figli, l'hai sciupata nei lupanari 6. Con un altro ragioniere e con te stesso ti proveremo ch< ricattasti la Italian Cooperativa Banking Association di 400 dol lari. 7. Con Pasquale Teti ti prò veremo che gli hai truffato 2 mi la dollari circa e poi l'hai minac ciato di arresto. 3. Con Pasquale Teti, cor un altro Teti e con parecchi ban chisti ti pioveremo che hai pie so denaro per lavori tipografie che non hai mai riconsegnati. 9. Con parecchi Fteal Estati mori, e fra questi Giocondi™ 10. Con parecchi grossieri fra i quali G. F. Lombardo, t proveremo che hai truffato gene ri alimentari. 11. Con la Ditta Martino t pioveremo che hai ad essa truf fato merce. 12. Con la Italian Coopera tive Banking Association ti prò veremo che ti anticipò denaro che tu ie rilasciasti un note e quando essa questo note proteste tu. per dispetto, dicesti che noi avresti pagato e non pagasti. 13. Con diversi LTnderta kers ti proveremo che hai scroc cato i funerali da essi fatti alle tue vittime. 14. Con i numeri del tuo lu rido foglio e con le riviste germa nesi dalle quali traducev ti proveremo che hai sem pre fatto, perchè pagato, la cam pagna contro l'ltalia ed a favore dell'Austria. 15. Con un ristoratore, cor un prete di Norristown e con un comandante ti proveremo che ti rallegrasti dell'affondamento del l'Ancona. 16. Col presidente travicello ti proveremo che hai ingannata la buona fede di connazionali car pendo dalle loro tasche del dena ro. in compenso del quale avre sti dovuto dar delle azioni che ancora si vedono. 17. Con l'altro degenerato, cioè con il signor Cassiere ti pro veremo che le spese tue nei lupa nari si pagano senza che il pre sidente travicello sappia nulla. Tutto questo ti proveremo, la dro di francobolli, ricattatore, criminale, assassino. Accetti ? Noi. AGLI ONOREVOLI COMPO NENTI LA MISSIONE ITALIA NA NEGLI STATI UNITI Illustri Signori: E' bene che voi sappiate che, nella nostra Colonia di Philadel phia, esiste un traditore della pa tria del carato di Ambrogetti e Valenti. Il nome, per ragioni di igiene, non ve lo faccio, ma vi po trà essere detto dall'Autorità Consolare. Quando tornerete in Italia, compiacetevi dir questo a chi di ragione, ma dite pure che il miserabile è colpito dall'esecra- zione di tutti gli italiani, ad ecce zione di una mezza dozzina che di nascosto lo affiancano, i quali, j per ragioni puramente personali, • lo aizzano contro le migliori isti .7 tuzioni patriottiche e umanità ! rie e contro i migliori uomini del la nostra Colonia che spendonc tutte le loro energie per il miglio ramento morale e materiale de gli italiani emigrati e per il deco ro ed il prestigio della nostra pa tria in questa terra di libertà e di lavoro. Francesco Tropea • Per una corrispondenza da Wilmington, Del La settimana scorsa la "Voce i della Colonia" pubblicava una i corrispondenza da Wilmington, i Del., a proposito di un Bazaai - pio Croce Rossa che quella pa i i triottica colonia di connazionali - si prepara a tenere. In un punto di essa corrispon - ( denza, il signor E. Spina, firma i tario della stessa, si esprimeva cosi : i "Non vi meravigliate se l'Or i dine Figli d'ltalia, in persona 1 della Loggia "Principe di Pie i monte" No. 475 sia diventato Ordine Indipendente stando a ' quanto ha pubblicato oggi il pe -1 riodico locale "Kvery Evening" di cui vi accludo un ritaglio, i E' chiaro, è evidente che il cor • rispondente di Wilmington ha i scritto in quella maniera, unica • mente allo scopo di rilevare una i delle tante cantonate che, ad o i gni pie' sospinto, prendono i gior ; nali americani, in ispecie quando i si tratta di cose nostre. Se no, ' non avrebbe scritto: L'Ordine Figli d'ltalia è diventato Indi pendente, stando a quanto pub ' blica oggi l'Every Evening. Ma alcuni ineffabili cugini, ' pieni di ardentissimo zelo, han voluto interpretare a loro modo la corrispondenza di Wilmington sulla Voce della Colonia, magnifi • candola come un loro trionfo. Adagio adagio, con certi equi | nozi ! I mulini a vento sono muli ni a vento e non bisogna scam biarli per guerrieri armati. Ce ne dispiace per quegli en tusiasti, ciuffoli, ciuffoloni e ciuffoletti i quali avevano già , fatti chi sa quanti castelli in a ri:t! Quanta ignoranza, certi si ' ancEe nella inTer p ""deTla nostra lingua! La smentita ufficiale a queste stolte dicerie non sarebbe neces saria. perchè per quelli che lian saputo leggere la corrisponden za da Wilmington non era possi bile l'equivoco. Ad ogni modo, all'unico scopo di gettare una doccia gelata su certe teste calde, riproduciamo qui appresso una lettera del Se gretario Archivista della Loggia Principe di Piemonte, signor Do menico Pigliati a Giovanni B. ; Apchione, Venerabile della Carlo Coletti e una cartolina dello stes so Pigliati ad Antonino Viglione. "Wilmington. Del., 5 giug. 1917. Sig. Giovanni B. Acchione 755 So. Warnock St. Philadelphia, Pa. Caro amico e fratello. In risposta alla vostra lettera in data del 3 coir, mese, v'infor mo che la Loggia Umberto Principe di Piemonte No. 475, appartiene sempre all'Ordine Fi- I gli d'ltalia; e nessuno dei compo nenti di essa ha mai sognato di trasportarla all'lndipendente Or dine Fgli d'ltalia. Abbiatevi pertanto il più alto l saluto di fratellanza, e augurii di progresso al Grande Concilio di Phila. e allo strenuo sostenitore di esso. Vostro Domenico Pignati. 612 Scott St. Pregovi far pubblicare questa mia sulla Voce della Colonia, e I attento risposta." * * * "Wilmington, Del. 6 giug. 1917. Caro Viglione, Con la presente v'informo che la Loggia Umberto Principe di Piemonte No. 475 dell'Ordine Fi gli d'ltalia in America è sempre al suo posto ed oggi più entusia sta che mai e, nessuno dei com ponenti di essa ha mai sognato certe cose. Se ciò fosse stato ve rità prima di ogni altra cosa a vrei io stesso avvisato Di Silve stro. Perciò non dubitate, che gli Indipendenti non hanno nulla a che fare con noi. Fraterni saluti Pignati. : Punte di spillo Filippo! , Povero Filippo, la luna di mie . le si è ecclissata! Dopo la voluttà . dell'ascesa, oggi ti si presenti . sotto gli occhi l'orrore dell'abissc . e del vuoto. Noi però non ti funi . nio avari di avvertimenti ed i proverbio avrebbe dovuto ammo nirti: Seuui il consiglio dei sag gi! Te lo abbiamo ripetuto milk ' volte; tu t'osti sempre il Presi dente Travicello; tanto vero che i bilìs della cloaca vengono abi tualmente pagati senza la tua tir , ma! Povero Filippo! Pare diventa to un (issato! A quanti incon tra, ripete sempre il medesime ritornello. Ma come, prima pei certe persone ero onesto ed OH non lo sono più. Mi fecero entra le nell'Ordine e poi Modestino però gli ricordavi che l'entrata nell'Ordine Filippc la doveva a lui, giacché chi pre siedeva alla installazione della Loggia voleva assolutamente ri gettarlo. E i dubbi erano piena mente giustificati. Quando Filippo fece la doman da alla Società Artigiani, questa ! chiese informazioni alla Corte Forestica Umberto I. Un tesorie re copiò integralmente i processi verbali e li mandò come referen ce. Conseguenza: Filippo tromba to nella "Artigiani". Ma dopo un così turbino so passato, Filippo ha volute I di punto in bianco riabilitarsi con un gesto eroico mico. Lo ha fatto in ammenda dei suoi peccati, impostogli dal padre con fessore. .Nella prima seduta del comita to costituitosi per inviare dana ro alla Croce Rossa Italiana pe! tra ni ite del Principe di Udine, coll'atteggiamento di Brenno che »elta la sua spada pesante sulla ! bilancia dei vinti, deposita orolo gio, catena e ciondolo sul banco presidenziale. Un urlo scoppia nella sala che ! - ombra tuono e tremoto: Evviva Filippo ! Ma il poverino diventa imprcv I visamente pensoso: egli tor na al suo posto, medita e studia come deve venire in possesso di un altro orologio. Og gi. ci si dice, è malato. L'altra se -1 logio e con esso la salute. Recentemente Filippo si è da i to al giuoco, anima e corpo; se lo , sapesse mamma grossa! Ma, o Filippo ineffabile, non sai che il giuoco è un azzardo pe ricoloso e, specialmente quando j si siede dirimpetto ad un profes sore di giuoco, si corre il rischio che l'avversario legga le tue car te attraverso lo specchio situato dietro le tue spalle ? Povero Filippo, vittima dei suoi amici più cari! v « Il fabbricante di pignatte Anche questo spavaldo "umile tra gli umili" si atteggia a pa triota; anch'egli, come Filippo, oltre orologio e catena. Ed i gior nali americani, magnificando l'at to sublime, compiuto alla presen za di una numerosa assemblea, gli dà il titolo di cavaliere del la macchia. Che non sia un presagio? Però quell'orologio ha una sto ria. Era un orologio che la Corte Umberto I, doveva lare una borsa a Filippo, ma poi andò soggetto a delle peripezie... andò al fresco e capitò finalmen te, non si sa perchè, negli artigli del fabbricante di pignatte. Il Dr. Curiangiolo Pochi gionji. addietro codesto messere anafo da un ferrarese a domandargli per qual motivo si losse allontanato dagli indipen denti. Costui non volle dirgli la verità vera, che cioè il grande gesuita gli aveva truffato qual che mensile che avrebbe dovuto versare in Loggia. Si scusò asse rendo che non era in condizione di pagare a due parti. E Mr. Curiangiolo di rimando: Ho compreso, ho compreso! qual che setta ti ha guastato il cer vello. Dottor Curiangiolo, non è nel le nostre intenzioni rubarvi cer te qualità ; il settarismo è una specialità insita nel vostro ani mo pravo, vendicativo, vigliacco. Emissarii Da un paio di settimane è un affacendarsi instancabile ed in cessante di emissari che vorreb bero far cessare la nostra lotta. E perchè? Fummo noi forse a provocarla ? Un pochino di pazienza, amici belli. Quando il degenerato avrà LA RAGIONE i emesso l'estremo anelito, gli can | teremo ancora una volta il de ' profundis e trasformerei I mo questo giornale, dedicandolo j tutto contro i mandanti occulti e | palesi. ì Si prevede più di una fuga nel • iCanada. i i Senza pizzo 1 Da quando demmo il primo . ; schizzo del ragioniere truffaldi ì no, costui ha immolato il suo " j moschettone di capra sull'altare dell'oblio, per sottrarsi alla cu- j riosita morbosa dei connazionali, i ' j Tolto di mezzo il pizzo rimango no sempre le unghie adunche e le 1 vecchie tendenze. Anche il Ragioniere aveva spe rato, armando la mano del sica rio, ma s'è dovuto alla fine per suadere essere l'epoca attuale j j "nè adatta nè opportuna per lot- ' tare contro i mulini a vento." Gli si faccia firmare qualche ! procura, o Banca Figli d'ltalia, e anche il Ragioniere accattone si ridurrà. Una laida figura Nella Colonia italiana di Phi ! ladelphia èvvi una laida figura, | peggiore del degenerato. Questo [ essere spregevole è poco cono-j sciuto perchè si nasconde nelle tenebre. ! E' un negriero, un contrattore Idi carne umana, un brigante di I j boschi, ove per lo più compiè le | sue grassazioni. E' padre di po- j | vere ragazze che non vedono mai ' | il sole, perchè costrette a vivere i [ . 1 DUE ORDINI E' inutile farne più un miste ro! La cloaca di Libera .... nos domine, sorse anche con l'aiuto d alcuni capoccia dell'Ordine Indi pendente. Oltre alle quote perso nali, qualche Loggia, auspice i Signor Cassiere, lece il bel geste e si stabilì una tassa mensile per mantenere la pericolante ba racca; forse anche il Grande Sconcilio, in linea ufficiale, avrà potuto dare la sua parte. Con questo danaro,, l'Ordine Indipendente, invece di gettarle nelle fauci dell'uomo che ha sem pie vissuto e vive tutt'ora di e spedienti, avrebbe fatto open meritoria pagando qualche pa sticciere che solamente poch c # ti dolci ingoiati nella Suprema Convenzione tenutasi a Philadel phia in maggio dello scorso anno I nostri amabilissimi cugini dando l'offa all'austriacante a vevano degli scopi, essi pensava no che con l'aiuto di una Cloaca l'Ordine Indipendente, dal passe di lumaca avrebbe fatto un cer to progresso. Ebbene ; non mi si gridi la cro ce addosso se dico che gli Indi pendenti hanno sbagliato strada ed hanno fatto un solennissimc fiasco, perchè sorta la cloaca, co me un castigo di Dio, nel loro Ordine le defezioni si sono accre sciute. L'Ordine Figli d'ltalia (il ge nuino) continua il suo glorioso cammino; tutti i giorni le sue fi le si ingrossano ed Esso rac coglie sotto le sue bandiere, l'elemento più vivo delle nostre colonie. Anche cento giornali, non scuoteranno, no, la nostra Istitu zione che oramai si è potente mente affermata per' le sue tante benemerenze, per le sue opere pa triottiche. Le ca.se dei Figli d'ltalia nel l'Abruzzo dicono che il nostro Or dine mantiene la parola; le car telle del Prestito Nazionale, il sussidio ai figli dei richiamati, il danaro in tante volte inviato in Italia, dicono che l'Ordine Figli d'ltalia assolve il suo compito mettendo in effetti, in pratica, il suo programma di italianità. Questo sentimento nobilissimo di vero patriottismo lo mostrere mo, anche ora qui, in Philadel phia, col concorrere alla simpa tica iniziativa della Società Bar bieri Stella d'ltalia, mentre il Grande Gesuita cerca di insi diale e si rallegra se in mezzo a noi qualcuno si mostra ribelle. Ditemi ora, che cosa avete fat to voi, Indipendenti, e che cosa state facendo presentemente, voi :he la gente, la quale non sa nul la delle segrete cose, l'accarezza le gesuiticamente vantando sensi l'amore e di protezionismo? Nul a, mai nulla! Chiacchiere, sem pre chiacchiere e strette di ma io, uso e consumo Dr. Curian riolo. Sappiate però che se fino a ìuesto momento vi abbiamo la sciati da parte, chiamati a tenzei ìe dal vostro nume tutelare, vi saremo sempre alle costole, do vunque e sempre. 1 eternamente rinchiuse in secre to, sotto la feroce sorvegliane di Cerbero. Il disgraziato prive le figliuole persino dell'aria, poi ché dubita che potessero seguire !le orme della loro genitrice, h I quale, nella città eterna, ispiran j dosi ai capolavori dell'arte anti | ca, si è data da lungo tempo al i l'esercizio della libera professio I ne. j Ma è possibile che anche ir questa terra debba esistere 11 clausura? Quando qualche pie | toso del vicinato si deciderà a i deferire alle Autorità questo mo stro d'infamia, o a guastargli : ; connotati in guisa che un'altri marca deturpante gli rimanesse | indelebile sul grugno ? Nei prossimi numeri daremo i lui ed al suo associato il resto del | Carlino. Gnore Cocuccio Il novelliere mi comunica che per mancanza di spazio il segui | to della novella "Gnore Cocuccio' I vedrà la luce nella prossima set- I timana. I La terza puntata riuscirà mol j to interessante per le gravi rive -1 lazioni giunteci la scorsa settima na. Forse il novelliere si vedrà co- I stretto a fare dietro fronte e I tornare sotto il liei cielo d'lta lia a riesumarne maggiori ge j sta, specialmente quando Gnore j Cocuccio faceva il lampionaio ! municipale. Turiddu Vi grideremo ognora all'orec -3 chio le vostre marachelle, finché i la piccolissima massa di operai - che ancora vi segue, troppo a lun go mistificata, non vi abbandone -1 rà, lasciandovi impegnati ad ) un eterno tressette, dandovi per , padrone Libera nos' domine, - che dedito al vino come è, un bel • giorno vi rimarrà tutti all'olmo. i Antonino Viglione "Non GÌ firmiamo i PER MOTIVI CHE VI SARA' FACILE CAPIRE". "Però siamo in 8, e cioè f> Ve ■ nerabili e 3 oratori dei Figli d'l talia; che bel terno secco, che splendido mezzo di far fortuna! • Peccato che non siamo in Ita lia, se no la Cavalletta sarebbe stata la manna per noi. Ma siamo in America e non possiamo esser grati del terno alla Cavalletta, perchè troppo lontani dalle ruote e non ci è da to quindi sapere se il sogno, co me Alleilo della lettera indirizza ta alla "Cloaca" da "coloro che non si firmano" abbia detto il vero e portato fortuna. Nondimeno, la Cavalletta com pilatrice della lettera sia ringra j ziata per la lezione d'aritmetica . impartitaci, poiché possiamo u sufruirne senza tornare in Italia, dove non tutto è matematico. "Siamo dunque otto ufficiali di differenti Logge" insegna la Cavalletta, perchè 3 oratori e ; •5 venerabile fanno esattamen te 8, tanto sotto la mia penna ' che sotto lo stiletto del libel latore. Qualche vicino della Cavalletta 1 liti udita mormorare, mentre portando i diti della sinistra l'u no dopo 1 altro successivamente j al naso adunco come il becco di ! un rapace, stendeva con la de stra, alla Cloaca, la lettera dei cinque Venerabili e dei tre Ora tori dell'Ordine Figli d'ltalia, annunziante il passaggio al Disordine degli stessi figli prodi ghi dei vantaggi che dalla nostra compagine potrebbero ad essi derivare. Siamo dunque 8 mormorai la Cavalletta. Accidenti che fegato e che statura ha questa nuova specie di roditore. Lo si prenderebbe per un ferocissimo Ai nostri amici e fratelli lettori JiS«vivwocoN il^avoro'quot* n n n ,?'J A A PARTE VI E * UN FOGLIO MANTENU TO wnnn n»SS' I>ROSSIMI AL FALLIMENTO, CHE HAN ™ ™ ™?,S?S?L ONE 1 SOLDI I)EI NOSTRI CAFONI, SE Ri iniN HE LA RA(ÌI °NE" CONTINUI A PUB- E , ° S . T R0 DOVERE DI CONTRIBUIRE A MAN LRLA IN A ITA. NOI SIAMO BENE CORAZZATI E NON NOX AVREMO SCACCIATI NELLA Ti Kpr\il iìi il t ERSARII. DEL RESTO SONO GIÀ' NO - DI DEBOLEZZA, DI ISOLAMENTO AVANTI DUN QUE; NOI ASPETTIAMO LA VOSTRA SOLIDARIETÀ^ - animale antidiluviano, del tenino t cioè in cui erano quercie le felci i e i grilli, le zanzare e le • vallette, giganti. ì E' stato dunque stabilito dalla 11 penna della Cavalletta, che tai t - animalucolo, verde di bile ed ora - j mai ridotto al verde, vale per 0 {! - ■ to e questa sua moltiplicata divi nità, si compone di... otto pei! sone e di una sola Cavalletta, i Che sublime mistero ! Adori* i molo senza indagarlo questo e - norme mistero della cloaca che i da una meschina cavalletta, crei - otto persone e che persone: 5 i venerabili e 3 oratori, prossimi i futuri dimissionarii. Se si trattava d'una diserzio ne come quella di Filippo o d'una t tran uistanzazione di fantaccini I la cosa non sarebbe molto grave' ma si tratta nientemeno di uffi! ciali e di tistei. Cavalletta, ca valletta, tu dicci che il sai, che ne sarà dell'Ordine nostro? Otto ufficiali divorati e dige ; riti dalla Cavalletta. Che appe tito, o santissimi numi. Salvate l'Ordine, Santo Michele Arcan gelo caro, e salvate la colonia, ■ ! voi che liberaste il Signore dal l'appetito di Satana, quando co stui voleva divorarsi tutto il pa ! radiso. * # * La Cavalletta protesterà e rin negherà la paternità della lette ra suaccennata. Ma, mia cara ca : valletta, nella tua fucina le ac cuse si inventano come le lettere di chi non si fu ma "per motivi facili a capirsi." E tutto ciò na turalmente per motivi che non ci voi molto a capire. Permittimi, cara cavalletta, di interrompere questo novellare tra il serio ed il faceto e permet timi anche che io ti aiuti, da po vero operaio qual sono, a compi lare in regola la tua cloaca, senza domandarti, credilo, un soldo di ; compenso. E' corretto pubblicare lettere od altri documenti anonimi sol tanto quando gli autori siano no ti o si siali fatti conoscere all'e ditore di un giornale. Ma tu stesso confessi di non conoscere questi otto famosi, perciò la tua lettera non ha valore alcuno di documento, almeno per la pubbli cità, primo requisito della quale è che sempre la cosa pubblicata abbia per fondamento, se non per garenzia, della sua veridicità, il nome degli autori. Costoro non vogliono eviden temente assumerne la responsa bilità e si firmano senza fir innroi , trt| -tlill cailtU ILIO, 11011 \ llo| e non puoi assumerti la respon sabilità e l'origine del documen to, perchè ti è ignota. Ed allora dimmi, se 1111 documento due i volte anonimo, una volta per il | pubblico e un'altra per l'editore j del giornale, si debba considera re esistente; se due irresponsabi lità, quella collettiva dei suppo sti autori e quella singola tua possano costituire una responsa bilità da autorizzare la pubblica | zione di 1111 pezo di carta che tu possa per davvero mostrare nel la redazione, ed insegnarmi infi ne se una lettera che è considera ta due volte destituita di ogni re i sponsabilità, non sia più sciagu rata di un documento falso in ventato con piena malizia dall'e ditore. Ed ho detto più sciagurata di un documento falso, perchè men tre questo mostrerebbe esser l'e ditore soltanto falsario, e non i gnaro ancora dell'arte giornali stica, la lettera tale ignoranza rileva e lo stesso editore accusa parimenti di falso e di avere Schernito il pubblico dei lettori, prendendoli per un branco di i dioti. E' mia convinzione peraltro che la lettera è arrivata in reda zione senza francabollo, senza tassa di sorta ; perchè, come av vertiva Heim, il contrab bando più pericoloso, quello del cervello, non paga dazio. La Ca valletta portava la lettera al cer vello e l'ha scritta gratuitamen te. Sempre falsarla la Cavalletta! Congratulandomi con essa del la feracità della sua fantasia e del suo formidabile appetito, son sempre suo, pei - il buon umore delle Cavallette. Nicola Rivano Asti