guerai come ti distinguesti sem pre ; perciò non vogliamo distrar ti ora. Ma appena superati i tuoi impegni, dovrai venir fuori e di re la verità, tutta la verità. Se ciò non farai, se vorrai ancora ti incerarti nella tua solita signo rilità troppo ingenua e troppo stupida, saremo noi i primi ad accoppiarti con gli insinceri. Si dice che tu abbia messo fuo ri da certe aziende certi indivi dui. E' vero che è ridicolo ripetere ciò. perchè nessuno azionista può esser messo fuori da certe azien de se vi hanno sborsato l'ar gent .ma vi sono sempre gli ingenui. Su, vieni fuori; dimostra che ciò non è vero; dimostra infine che essi non avevano pagato un sol centesimo per potere acquisi re certi diritti e che, invece, ave vano sognato la realizzazione di certi sogni. Nicola Rivano Raffae le Settanni Antonino Yiglione Vito Gallo Francesco Tropea Carmine Del Giorno Aristodemo Palladino Gaetano Gangemi G. Calva rese. Alle coscienze inquiete Alcuni malviventi della grande famiglia dei biondi, turchini, bianchi e r ossi, spaventati dal sorgere di questo foglio bat tagliero, ai cantoni delle strade, in atteggiamento di persone so spette, come i masnadieri, com plottano e fanno delle minacce. Non ci fanno paura nè gli uni e nè le altre. Siamo pronti a qua lunque attacco, e convinti della massima che ogni popolo ha il re che si merita, tratterremo i lostri avversari! secondo il mo lo come si comportano. Questo spunto è per i briganti macchia. Per Btotfonsi i più evo a posto. Il sottoscritto, da circa dicias sette anni in America, e pe giunta sempre a Philadelphia non ha fatto mai parlare di sè Ha sempre vissuto col lavoro mai sfruttando suoi parenti t neanche professionisti. La colo nia lo conosce a fondo, perchè ir tutti i movimenti ha dato la su£ modesta opera senza pretese t senza reconditi fini. Grande Se gretario di Finanza dell'Ordine Figli d'ltalia nello Stato di Penn sylvania, per circa cinque anni, ha saputo mantenersi onesto, maneggiando cinquantamila dol lari, tanto onesto da meritare la stima dei suoi superiori e l'af fetto di tutti i fratelli. I Fotografia Primaria e Famosa fabbrica di Pignate | { SI SFIGURANO CONNOTATI E SI ACCOMODANO CORNAMUSE j i ; ' Succursale di una grandiosa fabbrica di monete false. j J PER MVGGIORI INFORMAZIONI SCAVARE IL CELLAR NEL QUALE SONO SCHELETRI 1)1 ABOR T I PREMATURI PROVOCATI ED ASSI- j 1 « ' STITI DA Mi . CURIANGIOIX). ____ 1 f 1 SPÀZIO RISERVATO | ai consulenti legali di fallimenti per ragioni delicate, ed ai banchisti in vista di prossimi fallimenti. j I ' * | FUCILI ULTIMO MODELLO CHE SI POSSONO SPIANA RE ANCHE CONTRO IL PROPRIO PADRE. j J Ufficio d'informazioni ì LI CIRCA I BANCHISTI PROSSIMI AL FALLIMENTO J| Per coloro che non avessero tempo da perdere per venire fino a noi, leggere e prendere nota j A •degli AVVISI che si pubblicano sulla CLOACA iI* I 5 frÀ/l u ■»JI " L. rjy „»jj >■ iftj ■■ iIV n'Ar-Wl . inutile che si facciano mali- Sfnazioni! Oli scritti che si pub blicano sulla Ragione con tanto di firma, sono i miei, proprio i miei. C ertamente in essi non si troveranno delle parole altiso -1 nauti, non le frasi di studenti tacciati e nè i periodi sdolcinati ; dei professionisti annebbiati da liquori e vini importati. Io non sono stato mai un prestanome, j Al contrario, così alla buona, da lavoratore che ha latto solamen te le classi elementari, nei miei Voti di protesta per i sicarii I E DI SOLIDARIETÀ' PER I GALANTUOMINI iig. Direttore de La Ragione Ho ricevuto il primo numero iel vostro giornale che con molto giacere ho letto Dunque, la parte sana della Polonia si è dovuta ancora una .•olta schierare contro la soliti! nasnada di affaristi, filibustieri, mpostori, degenerati, lanziche ìecchi e via via sino a quei :orporuti che in Italia sfuggiro -10 alia giustizia, mentre qui, og ti, si son fatti elevale a cariche 11 Grandi. Bravissimo! Sferzate a sangue inche coloro che opportunistica nente calpestando la propria co cienza, e dimenticando di appar ente nella categoria dei., galan uomini, sol perchè esortati e mal onsigliati da botoli ringhiosi, si >on resi pubblicamente responsa )ili di ignominiose gesta, trasfi furandosi, incoscientemente, da satana contro il degenerato a in favore del dege ìerato. Bollate a fuoco perchè atti ce ne sono abbastanza juel! eletta schiera di ruffiani, sbafatori, coniatori di monete alse, traditori che con onore e :ompetenza viene diretta da quel Duce a cui nell'epoca del famoso id indimenticabile Ribelle fu af idato l'incarico di rievocare Sa ir ; tana (tei carducci nei suoi scrit I ti di ipocrita e gesuita. Scuotete fortemente, e senz! stancarvi quei tali che ieri s schierarono contro gli austria canti con feroci attacchi, ed oggi li affiancano sbafandoli e pagan doli per ragioni di servilismo. Qui finisco continuerò se si crederà opportuno il mio inter vento a fianco dell'lntesa che :omposta di operai, cerca di com >attere il Kaiserismo che afflig ge e disonora la Colonia. E verrò uori con gli autografi di gente quivoca. Con perfetta stima. Suo Attilio Viola scritti si troverà la sincerità, la verità, quella verità che scotta, quella verità che spontanea e vio lenta si sprigiona dalle anime o neste, quella verità che non te | me smentite. Ciò che ho scritto e continuerò a scrivere nella Ra gione sono pronto a spifferare anche sul vostro viso incartape corito ih ogni momento ed in o 8-ni luogo. A buon intenditoi- po che parole! Antonino Viglione PUBBLICHIAMO SENZA CORREGGERE Manayunk, Pa., 30 Aprile, 1917. Signor F. Silvagni, Direttore del Giornale La Ragione Egregio amico e fratello, Con la presente mia vi fo no to che sabato ricevetti il suddetto giornale. Me ne congratulo con voi tutti dell'amministrazione e ledazione. Bravo. Benissimo. Sempre avanti La Ragione," e son sicuro che con la ragione soltan to s: può schiacciare la testa a Quel ì ettile velenoso che si per mette di insultare la nostra Grande e potente istituzione e i suoi ufficiali: e la Grande fami glie dell'Ordine Figli d'ltalia e i suoi Grandi Ufficiali. 1 ovei'o miserabile mascalzone, lo conosco anchio. ...... e posso as sicurare che gli manca sempre ;)!) J per fare un dollaro; e quindi non è lui ma è la fame che celò l'affare. Un proverbio in ameri cano dice: Uomo affamato, uomo «•labiato, e perciò fra non molte ' a rà ricoverato in qualche mani :oniio. Fratello Silvagni, io cre levo che eravate partito per com piere gli austriaci sulla zona di guerra ; invece siete rimasto qu: ier combattere un italofobo. Bravo, fratello Silvagni, fatt ,UL, UHCUYATBÌ. Uu^'jasanza-ayi vi tini-fi '! ol rVuicnlo Mavdli CI bene al combattere anche ques mascalzoni di banchisti. Datei bene delle vergate a cotesti cari gnoni, perchè se il cane non i bastonate, esso non vi rispetta. Non mi di lungo perchè è tai di e sono stanco. Con stima v saluto con tutta l'amministrazio ne e per sempre. Dev.mo F. PELLICCIOTTA 4098 Pechin St. Manayunk, Pa. * # * LOGGIA VIARIO RASI SARDI No. 220 Nella seduta ordinaria di do menica, 11 Aprile, questa Log gia, all'unanimità votò una vibra- LA RAGIONE ta protesta contro i bassi attac chi di un mercenario foglio co loniale, indirizzati alle persone più benemerite dell'Ordine e del la Banca Figli d'ltalia. Delibe rava inoltre di appoggiare con tutte le sue forze i propri capi in tutti quei provvedimenti che in tenderanno adottale per proteg gre l'onorabilità dei fratelli e della Istituzione. Votata infine per acclamazione l'offerta di una pergamena al Signor Giovan ni Di Silvestro, Venerabile della Loggia "Italia" No. 77, per le molteplici benemerenze acqui statesi in seno all'Ordine ed alla Banca Statale Figli d'ltalia. Francesco Tropea, Ven. Ulisse Brunetti, Segr. ;Jc * * MIO FIGLIO HA DETTO AL SUO COMPARE CHE IO SONO UN LADRO E perchè no? Egli ha detto la pura verità, e per farla apparire più chiara e lampante, eccomi a rievocare, per sommi capi, la mia vita. Perchè al cospetto del pub blico bisogna dire la verità, tutta la verità, niente altro che la ve rità. Inutile parlare della mia fedi na penale; essa è sporchissima, ha più di cento macchie e può dirvene qualche cosa il mio com paesano, ex guardia municipale che risiede in questa città. Che fui calzolaio militare tutti lo san no e sanno pure che calzavo così bene i soldati, che, dopo una sola marcia, tornavano scalzi al quar tieie - E siccome io avevo avuto l'abilità di corrompere alcuni sot tufficiali, costoro furono retro cessi ed io presi a schiaffi il co lonnello del reggimento. Cosi perdetti il posto e venni anche processato e quando mi recai a Roma, a ricorrere al Ministero iella Guerra, che era allora L. Pelloux, venni messo alla porta a zalci nel sedere. Ca mia condanna a parecchi era inevitabi vìLluÀnj<fie nosto ned' Ambasciai» | ie, .UÌO clandestinamente va I cai 'Oceano, per venire in Ani( 1 rica a compiere nuove gesto. 1 questa terra della libertà, che oc coglie nel suo seno molti ladri i pochi galantuomini, ho fatt< grandi progressi rubando onesta mente; fui speakeasy, ricattato re, strozzino, a seconda dei casi, ma mi tenni costantemente lon tano dal lavoro. A Bridsburg eravamo in die *i compagni ; spendevamo in co rnine da un grossiere analfabe a ; io faccio da segretario e da ontabile e segnavo di meno di uello che si spendeva, mentre i compagni accusavo di più, e )sì rubavo allegramente all'uno 1 agli altri. U Fui impiegato in una Società : di Santi; rubai, more solito, ma la causa lini a coppola di notte. Quando lavoravo nelle fattorie, prestavo qualche ferro ai novelli ni, la mattina glieli prestavo, la sera glieli rubavo e così erano co stretti a ripagarmeli. In occasione dell'iniziazione di una Corte di Foresters mi arran giai benino emi beccai anche 7.50 per quindici visite mediche che un mio amico dottore a\eva fatto gratuitamente. Quando le Società danno del la voro ai tipografi, io debbo pren dere assolutamente la mia com missione: se si fanno le feste è mia cura di alterare i bills, e per cepire danaro indebitamente. Ma ho, in cambio, un cuore di oro, che si commuove alle umane sofferenze, e così se qualcuno che versa nel bisogno io gli presto moneta, con buona garenzia, al Ì6O pei- cento. Si capisce, il pros simo cristiano si aiuta come si può. Una sola volta fui costretto a fare l'onesto; quando cioò l'ami co dottore che mi conosceva, vol le fare troppo il zelante, tenendo mi bene gli occhi addosso. Ma, tanto per non perdere l'usanza, quattro pezzacchielle me le bec cai. Occasionalmente ho anche a perte lettere rgistrate nella casa del mio amico dottore ed ho pro vocato disturbi fra questi e le sue nipoti. A tempo perso ho fatto anche I falso testimone per un com jenso di cento dollari. Molti altri lèi ci sono nella mia vita, gros si come la barba d'un caprone, -na pei' oggi credo aver detto ab jastanza. Capo calzolaio militare. Ordine Figli d'ltalia in America na simpatica cerimonia in seno alla Loggia Italia No. 77. Loggia celebrò, nell'Eagle Hall alle 8 strade e Latona, una fest; intima, semplice e solenne, a cu intervennero numerose rappre sentanze di altre Logge, che ri marra però memoranda negli an nali dell'Ordine e della Colonia, per l'altissimo significato che as sunse. Si trattava di iniziare al primo grado parecchi, anzi moltissimi profani, e di elevare agli onori del quinto grado il Grande Vene rabile dello Stato di Pennsylva nia Signor Gius. Di Silvestro. Nella prima- parte della ceri nonia funzionò da araldo il | brande Venerabile in persona, :he anche sotto quella veste, mo- ' trò quella padronanza e quella ignorilità che lo rendono degno | a preferenza di qualunque alth di occupare l'alta carica che rivi ste. Tra gli iniziati vi furono i f r telli Mr. C. C. A. Baldi Jr. e n' Fedirico Baldi, i quali f uion fatti segno, da parte di tutt Fratelli, Ufficiali e Grandi Ufi ciali, a singolari riguardi e ci mostra, a luce meridiana, eh l'Ordine potente apre le sue poi te a tutti, desiderosi di apparte nervi, senza distinzione di crede di partito, di professione. La seconda parte, l'elevazion cioè di Giuseppe Di Silvestro « 5.0 grado, fu fatta in forma s» lenne. La consegna del certifica to, emanazione del Supremo Con cilio, venne fatta dal Curatori Supremo, Rev. Sabbarese. Tutt erano commossi. La serata indi medicabile fu, per Giuseppe D Silvestro, uno strepitoso trionfo La Loggia Italia gli offrì uni ricca coppa ed egli la ricambi! con una bellissima medaglia d'o ro da attaccarsi alla dispensa cor U scritta: Alla Loggia Italia No 77 il suo primo figlio. La Loggia Gran Sasso d'ltali; regalò al Grande Venerabile ur magnifico bouquet di fiori cor; una dedica affettuosa ed un al tro bouquet gli offrì il frateilc Palladino Aristodemo che, cor gentile pensiero, aveva anche provveduto gratuitamente alla musica e all'addobbo della sala. Terminata la cerimonia, un Comitato della Loggia Italia di stribuì a profusione*, ai numerosi intervenuti, sigari, paste, ver mouth, birra e sandwichs mentre <i iniziavano i discorsi di occasio ne. Il primo ed ii più importante, lopo le lusinghiere parole di Vin cenzo Titolo, fu quello del Rev. che preconizzò il Sig. iiuseppe Di Silvestro, siccome 'unico degno di occupale, nelle nossime elezioni, l'alta carica di Generabile Supremo. Parlò indi il Grande Vene abile e poi A. Zaffiro, Ass. Gran le Venerabile, il Venerabile della Capaccio, della Colaianni, il Rev. l'l '| l'vtn/lti serie, con una felicissima improv visazione, Nicola Rivano, che, ac canto alla figura di Giuseppe mise l'altra non meno simpatici nè meno benemerita dell'altri fratello Giovanni Di Silvestro. La sala, con applauso unanime mostrò di condividere le idee e spresse dal Rivano e a notte mol to avanzata la bella festa ebbe fi ne. 0 degenerato, anima vile ec invereconda, quelli che ti sfama no ti hanno affidato l'incarito di attaccare i fratelli Di Silvestro. Arduo impegno hai assunto, ar iuo come quello del bambino :he pretende prosciugale l'Ocea ìo con un guscio di noce. Uno dei firmatari
Significant historical Pennsylvania newspapers